ITMO930033A1 - Dispositivo per le operazioni combinate di aggancio, bloccaggio, trasporto, ribaltamento e scarramento di contenitori intercambiabili idoneo all'utilizzo singolo e/o multiplo su automezzi e veicoli similari. - Google Patents

Dispositivo per le operazioni combinate di aggancio, bloccaggio, trasporto, ribaltamento e scarramento di contenitori intercambiabili idoneo all'utilizzo singolo e/o multiplo su automezzi e veicoli similari. Download PDF

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ITMO930033A1
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IT
Italy
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arms
box
guides
rollers
vehicle
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IT000033A
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Gianvittorio Dinosio
Maurizio Dinosio
Massimo Todaro
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Gi Ma S R L Di
Massimo Todaro
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Description

DESCRIZIONE
annessa a Domanda di breveto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
DISPOSITIVO PER LE OPERAZIONI COMBINATE DI AGGANCIO, BLOCCAGGIO, TRASPORTO, RIBALTAMENTO E SCARRAMENTO DI CONTENITORI INTERCAMBIABILI, IDONEO ALL? UTILIZZO SINGOLO E/O MULTIPLO SU AUTOMEZZI E VEICOLI SIMILARI.
RIASSUNTO
Con rif. alle figg. 1-2-3-26-27-28-29 il presente trovato, applicabile a pianali di autocarri e simili, concerne una serie di dispositivi uguali, collocati posteriormente o in posizione laterale simmetrica rispeto al pianale medesimo, caratterizzati da una coppia di bracci paralleli (4) fulcrati con i perni (3) all? estremit? dei traversi (1) del pianale dell? automezzo, posti in rotazione dagli attuatori (7) interagenti tra i traversi (1) e i bracci (4) medesimi, questi ultimi presentando all? estremit? superiore i perni (13) per la l?bera oscillazione delle bielle (12) provviste dei ruli (14) idonei ad impegnarsi all? interno delle guide (26) (27) (28) riportate sulle piastre (23) laterali al cassonetto (20), pertanto deti rulli (14) in grado di accompagnare il cassonetto stesso, attraverso la rotazione dei bracci (4), in una manovra di scarramento a terra ed automatico disimpegno dei rulli stessi (14) dalle guide (27) (28) , oppure in grado di agganciare diretamente lo stesso o un diverso cassoneto intercambiabile (20) collocato a terra semplicemente presentato con le guide (26) aldisotto della verticale condotta per il centro dei rulli (14) e incarrozzarlo completamente come nella posizione di fig.3, oppure di guidare un cassonetto (20) dalla posizione iniziale di fig.3 ad una posizione ruotata di un angolo > 90? per consentire il ribaltamento del contenuto come evidenziato in fig.7, previo inserimento dei chiavistelli (19) all' interno delle bussole (29), oppure dei chiavistelli (19/1) intorno ai perni (29/1) solidali al cassonetto ed alloggiati all? interno dei riscontri (18/1) solidali ai bracci (4), tale vincolament operando altres? trattenimento del cassonetto stesso durante la marcia del veicolo, congiuntamente al bloccaggio esercitato dal traverso (11) sulle ruote (21), premute all' interno delle guide (16) (17) in conseguenza della pressione del traverso medesimo (11) sulle appendici (25) del cassonetto (20).
TECNICA NOTA
Formano oggetto della tecnica nota dispositivi similari, utilizzati generalmente nella raccolta dei rifiuti solidi urbani, a collocazione posteriore o laterale, generalmente abbinati a compattatore, e solitamente idraulici, che consentono la presa del cassonetto e la sua rotazione di ribaltamento all' interno dello stesso compattatore mediante bracci articolati pilotati da attuatoli distinti e separatamente azionati.
Le forme delle guide laterali dei cassonetti utilizzati in simili impiantisono tali che, in abbinamento alle rulliere di aggancio, o non ? possibile ? automatico disimpegno dei bracci di movimentazione ad avvenuto deposito, o non ? possibile ? automatico aggancio e presa del cassonetto senza il ricorso all' intervento manuale dell operatore che rimuova il cassonetto deposto o inserisca perfettamente il cassonetto da agganciare in esatta corrispondenza dei bracci di aggancio, oppure il ricorso a separati posizionatoli idraulici degli organi di presa ed aggancio.
Il trovato si propone di migliorare la tecnica nota nel duplice senso di consentire la totalit? delle manovre funzionali attraverso un? unica attuazione, generalmente idraulica, che conglobi accostamento e posizionamento degli organi di aggancio, presa, movimentazione di scarramento e/o ribaltamento, nonch? lo stesso bloccaggio dei cassonetti durante la marcia del veicolo, il tutto conseguentemente e semplicemente affidato alla singola manovra di un singolo operatore.
DESCRIZIONE
Le caretteristiche dei trovato vengono a scopo puramente esemplificativo descritte nelle forme di soluzione illustrate nelle allegate tavole in cui:
- La fig. 1 mostra una vista d? assieme del dispositivo di movimentazione, in simmetrico abbinamento ad analogo dispositivo collaterale (tratteggiato).
- La fig. 2 mostra la forma realizzativa di un contenitore (20) compatibile con y dispositivo suddetto. - La fig.3 mostra una vista laterale del dispositivo con cassonetto nella posizione di marcia, che pu? essere altres? assunta come posizione di inizio scarramento o ribaltamento o come fine ciclo di incarrozzamento.
- La fig.4 mostra ingrandita la geometria delle guide laterali di aggancio (26) (26/1 ) (27) (28) solidali alle pareti del cassonetto (20).
- Le figg. 5 -6-7 mostrano in sequenza il ciclo di ribaltamento che conduce allo svuotamento del cassonetto (20).
- Le figg. 8-9-10- 11 mostrano il ciclo di scarramento del cassonetto sino al deposito a terra del cassonetto (20).
- Le figg. 12 - 14 - 16- 18 mostrano il ciclo di disimpegno dei bracci (4) e relative bielle (12) dal cassonetto (20) immediatamente seguente al deposito a terra del cassonetto scarrato.
- Le figg. 13- 15- 17- 19 mostrano il ciclo precedente mediante ingrandimento in corrispondenza dei rulli di aggancio (14) e relativa posizione rispetto alle guide (27) (28).
- Le figg. 20-22- 24 mostrano la fase di aggancio cassonetto ad opera dei rulli (14) delle bielle (12) basculanti dai bracci (4).
- Le figg.21 -23-25 mostrano il ciclo precedente mediante ingrandimento in corrispondenza dei rulli di aggancio (14) e relativa posizione rispetto alle guide (27) (28).
- Le figg.26 - 27 - 28 - 29 mostrano alcune delie possibili forme realizzative dell' impianto, tra loro differenti per numero e disposizione delle singole unit? di movimentazione.
- La fig. 30 mostra una vista posteriore dell' impianto montato su automezzo, con particolare riferimento alle forme realizzative di figg.26 - 28 - 29
- La fig. 31 mostra una diversa soluzione costruttiva del gruppo di vincolo per il ribaltamento, caraterizzato dai particolari (18/1) (19/1) (29/1).
Verr? di seguito descritto il dispositivo tipo, atto alla movimentazione di n? 1 cassonetto, costituente l? unit? base di movimentazione.
il dispositivo tipo ? installato solidale alla coppia di longheroni (2) indicati in fig.1 e 30, ai quali possono esser fatti corrispondere i longheroni stessi del telaio dell automezzo o i longheroni di fondo di un eventuale pianale amovibile.
Tra i longheroni (2) sono posizionati i traversi (1), che recano centralmente le piastre (35) alle quali, per mezzo dei perni (8) ? fissata un? estremit? degli atuatori lineari (7).
All' estremit? dei traversi (1) mediante i perni (3) sono articolati i bracci (4), preferibilmente tubolari, tra di loro collegati da una struttura anch? essa preferibilmente tubolare per garanzia di superiore complessiva rigidezza torsionale, costituita dai controbracd (10) e dal traverso posteriore (11). Ai bracci (4) per mezzo di piastre (5), la cui forma e collocazione pu? prestarsi a svariate soluzioni di cui quella indicata ? fornita a titolo di puro t?tolo esemplificativo, ? fulcrata a mezzo dei perni (9) ? altra estremit? degli atuatori lineari (7).
?ll estremit? dei bracci (4), in posizione di riposo rientranti verso ? interno dell' automezzo, sono articolate per mezzo dei perni (13), le bielle (12), oscillanti per semplice gravit?, recanti in corrispondenza del proprio occhio inferiore i rulli (14) di presa del cassonetto (20), dotato lateralmente di n? 2 piastre (23), ad esempio fissate con le viti (34) alle pareti del cassonetto medesimo, al quale ? eventualmente ma non necessariamente applicabile una copertura (30) articolata sulle cerniere (33) e insistente a mezzo di serratura di bloccaggio (31) su apposita guarnizione continua (32). Alle piastre (23), che possono risultare praticamente di forma diversa e addirittura non costituire elemento distinto, ma strutturalmente incorporate nei fianco stesso del cassonetto se ci? dalla concezione strutturale del cassonetto medesimo e dagli stessi materiali di costruzione adottati, sono solidali le guide composte costituite dall? elemento rettilineo (26), dall? ansa (27) dall? appendice (28) ed eventualmente, ma non necessariamente, dall? elemento verticale (26/1).
Il cassonetto presenta dal lato interno del veicolo n? 2 ruote (21) fulcrate sui perni (22), e dal lato esterno n? 2 piedi fissi (24) eventualmente sostituibili con ruote girevoli senza perci? stesso incidere sulle caratteristiche del trovato, ci? determinando semplicemente una pi? agevole movimentazione del cassonetto a terra.
Ancora dal lato interno il cassonetto presenta n? 2 appendici (25) sulle quali ? predisposto ad insistere il traverso (11) determinando, in conseguenza del ritiro degli attuatori lineari (7), lo schiacciamento delle ruote (21) tra le guide (17) e (16) solidali ai traversi (1), il tratto (17) costituendo, unitamente al tratto (15) pure solidale al traverso (1), corsia di invito per la ruota (22) nella fase conclusiva dell? incarrozzamento del cassonetto, e costituendo il tratto (16) fermo di riscontro e posizionamento per la prevista posizione di incarrozzamento medesimo.
Esternamente ai bracci (4), come indicato in f?g.3, o all' interno degli stessi bracci, come potrebbe prevedersi senza modificare alcuno dei requisiti funzionali del dispositivo, bussole (29) guidano lo scorrimento dei chiavistelli (19) all? interno dei riscontri cilindrici cavi (29) riportati sul fianco del cassonetto, determinando un vincolo del tipo a cerniera che, integrato dall? ulteriore vincolo rappresentato dai rulli (14) nelle guide (27) e/o dal contatto tra le appendici (25) ed il traverso (11), realizza di fatto la isostaticit? della struttura complessiva costituita dal cassonetto e dal dispositivo di movimentazione, consentendo di portare in rotazione di ribaltamento il cassonetto semplicemente ruotando verso ? esterno i bracci (4) mediante ? estensione degli attuatori lineari (7).
La cerniera sopra definita, unitamente all? appoggio della ruota (22) sul tratto (17) di guida inferiore fissa, definisce altrettanto isostaticamente la struttura ai fini del bloccaggio del cassonetto in marcia, sotto ? effetto della spinta verticale esercitata dal traverso (11) sui riscontri (25).
RIBALTAMENTO :
Partendo dalla situazione di fig.3, con i chiavistelli (19) correttamente inseriti nei riscontri cilindrici cavi (29), o dalla situazione di fig.31 con i chiavistelli (19/1) a fine corsa cos? da costituire vincolo alla fuoriuscita dei perni (29/1) dai riscontri (18/1), la semplice estensione degli attuatori (7) determina la rotazione dei cassonetto che nella prima fase delia rotazione ? appeso con le guide (27) alle rulliere (14), e nella seconda fase della rotazione stessa si appoggia con le appendici (25) sul traverso (11).
SCARRAMENTO
Partendo dalla situazione di fig.3 o 31 , previa retrazione del chiavistello (19) o (19/1 ), ? estensione degli attuatoli lineari (7) determina il sollevamento del cassonetto, agganciato dai rulli (14) sotto le guide (27), ed il distacco e progressivo allontanamento dalle appendici (25) del traverso (11 ), la cui traiettoria ? tale da disimpegnarsi dallo spigolo superiore sinistro del cassonetto in progressiva evoluzione cinematica verso la Pos. S4 indicata in fig. 11.
L? ulteriore rotazione verso il basso del braccio (4) determina la fuoriuscita dei rulli (14) dalla guide (26), come indicato alle figg. 13 - 15, sicch? la successiva inversione della rotazione dei bracci (4) conseguente a leggera estensione degli attuatoli lineari (7) porta i rulli (14) a seguire il tratto esterno delle guide (27) (28) - ed eventualmente (26/1) se presenti - fino a disimpegnarsi completamente aldisopra degli spigoli superiori dei tratti rettilinei di guida (26), come indicato alle figg. 17- 19. Da tale posizione i bracci (4) possono essere retratti completamente sino a raggiungere la configurazione di fig. 1, o utilizzati per la procedura di aggancio di un nuovo cassonetto o dello stesso cassonetto in precedenza deposto a terra.
AGGANCIO
Il sistema, descr?tto alle figg. 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 ? tale per cui la manovra di aggancio pu? essere effettuata in perfetta sequenza rispetto alla manovra stessa di scarramento, nel senso che, senza alcun riposizionamento del cassonetto o spostamento del veicolo, e quindi dei fulcri (3) dei bracci (4), il cassonetto stesso pu? essere automaticamente riagganciato a partire dalla stessa posizione in cui era stato precedentemente deposto.
Ci? ? utile in tutti i casi in cui venga scarrato a terra il cassonetto vuoto e che lo stesso, nonostante la successiva retrazione dei bracci (4) per maggior sicurezza e comodit? degli operatori intornoai cassonetto, lo stesso venga successivamente riagganciato a seguito del suo riempimento (manuale o meccanizzato), o a seguito, come pi? oltre descritto, di un precedente mancato aggancio per errore dell? operatore.
La discesa dei bracci (4) porta i rulli (14) a contatto con gli elementi rettilinei di guida (26), come indicato in figg. 20-21.
La ulteriore rotazione oraria dei bracci porta le bielle (12) ad inclinarsi a motivo del fatto che i rulli (14) seguono il profilo delle guide (26) sino a che per gravit? ricadono sul lato interno delle guide (27) o contro il lato destro delle guide (28), loro cinematico prolungamento.
In ogni caso la rotazione antioraria dei bracci (4) a partire dalla configurazione di Pos. S 10, determina ? aggancio dei rulli (14) aldisotto delle anse (27).
Un? eventuale manovra errata dell? operatore, che prolungasse la rotazione oraria dei bracci (4) sino a fare fuoriuscire i rulli (14) dalle guide (28), di fatto realizzando la Pos. S 6 di fig. 14 - 15, pu? essere immediatamente ripresa con una semplice e modesta rotazione antioraria dei bracci (4,) sufficiente a riportare i rulli (14) aldisopra delle guide (26) percorrendo il lato esterno sinistro delle guide, con automatico riposizionamento dei rulli (14) nella posizione iniziale di fig.21, e quindi con rapida possibilit? di ripetere la procedura di aggancio con le stesse precedenti modalit?.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo del tipo che prevede ? utilizzo di n? 2 bracci (4) fulcrati sul pianale di un automezzo o veicolo similare, pilotati da attuatoli lineari (7) interagenti tra i bracci (4) e la struttura dei pianale medesimo in modo che a detti bracci (4) sia consentita rotazione utile a condurre un contenitore (20) dalla posizione di incarrozzamento alla deposizione a terra e viceversa, caratterizzato per il fatto che il cassonetto presenta le guide laterali (26) (27) (28), e i bracci (4) presentano su s? fulcrate a mezzo dei perni (13) le bielle (12) liberamente basculanti per gravit?, provviste dei rulli (14) idonei a interagire con le guide laterali del cassonetto (20) in modo che ai rulli stessi (14), per effetto altres? della particolare conformazione delle stesse guide (26)(27)(28), sia consentita automatica fuoriuscita e disimpegno dalle guide medesime al termine della manovra di deposizione del cassonetto a terra attraverso il semplice prolungamento della rotazione dei bracci (4), e sia consentito ? altrettanto automatica presa del cassonetto medesimo senza che risulti necessario predisporre variazione alcuna della posizione relativa tra automezzo e cassonetto stesso, essendo in particolare i rulli (14), per la gravit? stessa di s? medesimi e delle bielle (12) ed il conseguente contatto con le guide (26)(27)(28), vincolati ad una definita traiettoria di disimpegno che partendo dall? interno dell? ansa (27) porta i detti rulli (14) a spostarsi sul lato esterno delle guide medesime, vincolati altres? ad una definita traietoria di aggancio che, partendo dal lato superiore obliquo (26). porta i detti rulli (14) all' interno dell? ansa (27), tali manovre di dismpegno e/o di aggancio essendo esclusivamente connesse alla descrizione ad opera dei bracci (4), pilotati dagli attuatori lineari (7), di rotazioni orarie/antiorarie in un definito intorno della posizione estesa di finecorsa.
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione (1), caratterizzato per il fatto che i bracci (4) sono idonei a tradurre, mediante la struttura di reciproco collegamento (10)(11), la forza di trazione esercitata dagli attuatori lineari (7) sui bracci (4) al termine della rotazione di incarrozzamento descritta dai bracci (4) medesimi verso ? interno del veicolo, in pressione di schiacciamento sul cassonetto per il tramite delle appendici (25) ad esso solidali, vincolando il cassonetto stesso ad aderire per il tramite delle ruote (22) al pianale dell? automezzo, in particolare alle guide (16) (17) solidali ai traversi (1).
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato per il fatto che lo schiacciamento del traverso (11) sulle appendici (25) e conseguentemente delle mote (22) sulle guide (16)(17), unitamente al vincolameno esercitato dai chiavistelli (19) scorrevoli nelle bussole (18) solidali ai bracci (4) sino ad impegnarsi all? interno dei riscontri (29) solidali al cassonetto (20), ne determina isostaticamente il bloccaggio durante la marcia del veicolo.
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 3 caratterizzato per il fatto che in abbinamento all? inserimento dei chiavistelli (19) nei riscontri (29), rispetto ai bracci (4) sono impedite al cassonetto (20) sia la rotazione relativa antioraria per effetto del trattenimento delle guide (27) da parte dei rulli (14), sia la rotazione relativa oraria per effetto del vincolo rappresentato alle appendici (25) dai bracci (4), in particolare dalla struttura di collegamento (10) (11), ci? determinando, in qualsiasi fase della manovra di ribaltamento, la completa isostaticit? della struttura costituita da cassonetto (20) e bracci (4), e perci? risultando possibile, con la semplice e sola rotazione verso ? esterno dei bracci (4), la rotazione dello stesso cassonetto dalla posizione nominale di riposo sull' automezzo alla posizione finale di ribaltamento e scarico.
  5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 3 caratterizzato per il fatto che le guide (15) (17) costitu?- , scono, durante la fase terminale di incarrozzamento del cassonetto, guide di invito per il suo corretto posizionamento prima dell? inserimento manuale dei chiavistelli (19) all' interno dei riscontri (29).
  6. 6) Dispositivo secondo le rivendicazioni 2 - 3, caratterizzato per il fatto che il vincolamento del cassonetto (20) ai bracci (4), tale da prevedere i chiavistelli (19) scorrevoli nelle bussole (18) ed impegnati nei riscontri (29), pu? essere realizzato in una forma alternativa mediante i chiavistelli (19/1) esercitanti contenimento dei perni (29/1) solidali al cassonetto, vincolati cinematicamente ad assumere, nel tratto terminale della manovra di incarrozzamento, posizione interna ai riscontri (18/1).
  7. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato per il fatto che i dispositivi in questione possono essere installati sugli automezzi lateralmente o posteriormente, o in entrambe le soluzioni, in numero variabile e non vincolante, tale da consentire ? utilizzo specifico per la raccolta differenziata delle merci.
  8. 8) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che i cassonetti (20) possono essere provvisti di copertura (30), eventualmente ermetica a ragione della posa in opera della guarnizione (32) e della serratura (31 ), ci? consentendo all? impianto complessivo potere fungere da impianto per ? esclusiva movimentazione e trasporto di contenitori sigillati, completamente estraneo alle preventive operazioni di caricamento, ed eventualmente alle stesse successive operazioni di scarico, in tutti quei casi in cui le procedure di riempimento e scarico, a motivo della particolare tipologia e/o pericolosit? del contenuto, richieda precauzioni e/o dispositivi e/o attrezzature incompatibili o difficilmente compatibili con il mezzo di trasporto (veicolo).
  9. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che gli attuatoli (7) sono cilindri idraulici.
  10. 10) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato per il fatto che gli attuatoli (7) sono attuatori elettromeccanici del tipo motore d.c. abbinato a coppia madrevite-vite senza fine.
ITMO930033A 1993-03-23 1993-03-23 Dispositivo per le operazioni combinate di aggancio, bloccaggio, trasporto, ribaltamento e scarramento di contenitori intercambiabili, idoneo all'utilizzo singolo e/o multiplo su automezzi e veicoli similari. IT1263526B (it)

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