ITBO970129A1 - Gruppo per la raccolta di rifiuti. - Google Patents
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Description
D E S C R I Z I O N E
La presente invenzione è relativa ad un gruppo per la raccolta di rifiuti
La presente invenzione trova vantaggiosa applicazione nel caso in cui l'asportazione dei rifiuti venga effettuata da recipienti scatolari, normalmente detti cassonetti. Tali cassonetti presentano capienza rilevante e sono solitamente dislocati a ridosso di agglomerati urbani in piazzole ad essi dedicate, in modo tale da essere facilmente raggiungibili da parte degli utenti e dagli automezzi per il recupero dei rifiuti.
Normalmente tali gruppi sono mobili su ruote per essere facilmente affiancati ai cassonetti. A tal proposito ogni gruppo 'in oggetto è installato su di un autocarro posteriormente alla cabina di guida, ed è provvisto di organi di'sollevamento atti a presentare un cassonetto per volta ribaltato all'imboccatura di un serbatoio, il quale è contenuto all'interno di un cassone supportato dall'autocarro stesso ed atto a ricevere i rifiuti in successione da una pluralità di cassonetti.
Gli organi di afferraggio sono mobili tra una posizione di riposo ih corrispondenza della quale sono contenuti completamente all'interno del cassone, ed una posizione operativa, .in corrispondenza della quale sono disposti parzialmente all'esterno del cassone e sono atti ad effettuare la presa del cassonetto da svuotare e, in successione, ad affacciarlo all'imboccatura del serbatoio. In questo modo lo scarico dei rifiuti all'interno del serbatoio avviene grazie alla forza di gravità che agisce sii! rifiuti stessi.
Il cassone alloggia, inoltre, un'unità trituratrice atta a sminuzzare i rifiuti per ottimizzare il riempimento del serbatoio.. Tale unità trituratrice presenta un ingombro rilevante e pertanto, essendo contenuta dal cassone, sottrae spazio al serbatoio e quindi ai rifiuti.’' Questo tipo di unità modifica la struttura dei rifiuti, ma ne lascia sostanzialmente inalterato il volume. Pertanto tale unità trituratrice, pur contribuendo a ridurre i vuoti che tali rifiuti o tra tali rifiuti si possono creare casualmente, realizza una riduzione dei volumi occupati di scarsa entità, e decisamente migliorabile, ad esempio ricorrendo all'applicazione di pressione.
A tal fine, alcuni costruttori hanno sostituito questa unità con una pressa provvista di un gruppo compattazione atto a comprimere le masse di rifiuti al fine di ridurne il volume, in modo tale da incrementare la massa di rifiuti caricabile all'interno del serbatoio.
Anche questo tipo di soluzione presenta alcuni inconvenienti, fra i quali la riduzione dello spazio disponibile serbatoio all'interno del cassone.
Inoltre, è opportuno rilevare che tali gruppi per la raccolta dei rifiuti realizzano un parziale svuotamento dei rifiuti contenuti nel cassonetto, dato che tale operazione viene svolta facendo affidamento sulla sola forza di gravità che agisce sui rifiuti stessi in ragione della propria massa. L'accumulo di sostanze di natura eterogenea in un ambiente chiuso in presenza di batteri ed altri microrganismi, innesca alcune reazioni chimiche. A tali reazioni segue frequentemente l'adesione dei rifiuti stessi alle pareti interne dei cassonetti, adesione che viene vinta tramite l'applicazione di una forza supplementare, normalmente di scuotimento, che sommata alla forza di gravità consente di svuotare completamente i cassonetti.
Anche ammettendo che lo scuotimento avvenga a cassonetto sostanzialmente vuoto, l'applicazione di questa forza induce oscillazioni dell'automezzo che supporta il gruppo di prelievo, il quale, pertanto, richiede frequenti interventi di manutenzione al fine di recuperare il gioco che si è prodotto negli accoppiamenti meccanici .
Scopo della presente invenzione è realizzare un gruppo per la raccolta di rifiuti che sia esente dagli inconvenienti sopra descritti.
Secondo la presente invenzione viene realizzato un gruppo per la raccolta di rifiuti da cassonetti sostanzialmente parallelepipedi e delimitati superiormente da un bordo libero sostanzialmente rettangolare; ciascun detto cassonetto presentando una pluralità di primi vani tubolari verticali, ciascuno dei quali alloggiante un primo corpo scatolare mobile assialmente e provvisto di un primo organo di presa, accessibile dall'alto ed azionabile in verticale, per traslare i detti primi corpi scatolari di moto alternativo assiale; il detto gruppo comprendendo un telaio supportante un serbatoio per i detti rifiuti e provvisto di una finestra per il caricamento dei rifiuti; caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di prelievo affacciabili superiormente al detto cassonetto in corrispondenza di una prima posizione di affaccio per asportare i rifiuti dal cassonetto stesso, e, in successione, affacciabili alla detta finestra in una seconda posizione di affaccio per scaricare i rifiuti stessi all'interno del detto serbatoio; e mezzi di compattazione disposti all'esterno del serbatoio per trasferire a spinta i rifiuti dai detti mezzi di prelievo al detto serbatoio.
L'invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 è una vista prospettica schematica di un gruppo secondo la presente invenzione;
la figura 2 è una vista in pianta, in scala ingrandita e con parti asportate per chiarezza, di una parte della figura 1 in una diversa posizione operativa;
la figura 3 è una vista posteriore, in scala ridotta e con parti asportate per chiarezza, di una parte della figura 1 in due diverse posizioni operative;
- la figura 4 è uria sezione longitudinale, in scala ingrandita e con parti asportate per chiarezza, di un particolare della figura 2; e
la figura 5 illustra in sezione ed in scala ingrandita un particolare estratto dalla figura 3.
Nella figura 1, con 1 è indicato, nel suo complesso, un gruppo per la raccolta di rifiuti, validamente impiegabile per asportare dei rifiuti da dei recipienti 2 che vengono solitamente indicati con il termine cassonetti.
In particolare, i cassonetti 2 in questione sono rigidamente collegati al terreno, per cui il gruppo 1 è installato su di un autocarro 3 provvisto di un telaio 4 mobile su ruote. Il telaio 4 supporta posteriormente un serbatoio 5 scatolare, che delimita un'unica camera di dimensioni rilevanti atta a contenere i rifiuti prelevati da una pluralità di cassonetti 2. Il telaio 4, inoltre, supporta anteriormente una cabina 6 di guida che, come è ovvio, è provvista dei comandi che permettono ad un operatore di condurre l'autocarro 3.
Il gruppo 1 comprende un'unità di prelievo 7 supportata dal telaio 4 posteriormente alla cabina 6, la quale comprende un recipiente che qui e nel seguito verrà chiamato controcassonetto 8, ed un dispositivo di movimentazione 9 che è fissato al telaio 4 tra la cabina ed il serbatoio 5. Tale dispositivo di movimentazione 9 è atto in successione, a posizionare il controcassonetto 8 in una posizione di carico in cui il controcassonetto 8 stesso è disposto a lato del serbatoio 5 e superiormente affacciato al cassonetto 2 (figura 3); a muovere il controcassonetto 8 dalla posizione di carico ad una posizione di scarico in cui il controcassonetto 8 è disposto affacciato ad una finestra 10 del serbatoio 5, a portare il controcasspnetto 8 in una posizione di riposo al disopra della cabina 6. La finestra 10 è definita da un'apertura richiudibile che, a sua volta, è affacciata ad una porzione superiore della cabina 6.
Il gruppo 1 comprende, inoltre, un dispositivo 11 compattatore che è supportato dal controcassonetto 8 e verrà meglio descritto in seguito. Il dispositivo 11, inoltre, è atto a cooperare con il controcassonetto 8 per scaricare a spinta i rifiuti prelevati dal cassonetto 2 all'interno del serbatoio 5.
Con particolare riferimento alla figura 4, ogni cassonetto 2 presenta una vasca 14 di forma allungata e sostanzialmente parallelepipeda. La vasca 14 è aperta verso l'alto, ed è delimitata superiormente da un bordo 15 libero sostanzialmente rettangolare (visibile nella sola figura 3b). La vasca 14, inoltre, è delimitata inferiormente da una parete di fondo 16, ed è provvista internamente di una pluralità di pareti 17 piane disposte trasversalmente e distanziate fra loro a due a due in modo vario per isolare, unitamente alle pareti esterne, una pluralità di vani 18. Ciascun vano 18, pertanto, equivale ad un tubo verticale di sezione trasversale rettangolare, ed alloggia di precisione al proprio interno un corpo scatolare 19 delimitato superiormente da una lastra 20 sagomata a cuspide simmetrica (visibile nella figura 4). Ciascun corpo scatolare 19 è mobile all'interno del rispettivo vano 18 e, a questo proposito è provvisto di un organo di afferraggio 21 accessibile dall'alto, e provvisto di una coppia di aste 22 verticali. Le aste 22 si estendono verso l'alto a partire dalla lastra 20 in corrispondenza di una estremità dello spigolo della cuspide fino al disopra del bordo 15 con una rispettiva porzione 23 di estremità. Le aste 22, inoltre, sono suddivise in due file 24 di aste 22 allineate fra loro, e ciascuna fila 24 è disposta in posizione ravvicinata ad una delle pareti esterne, in modo da massimizzare la distanza tra le aste 22 di ciascun corpo scatolare 19. Le porzioni 23 delle aste 22 di ciascuna fila 24 sono collegate rigidamente fra loro da una traversa 25 orizzontale. Pertanto la movimentazione dei corpi scatolari 19 all'interno dei rispettivi vani 18 può avvenire semplicemente agganciando le due traverse 25, ed azionandole simultaneamente in verticale .
Con particolare riferimento alla figura 4, l'unità di prelievo 7 comprende, inoltre, un dispositivo di presa 26 che è supportato dal controcassonetto 8 ed è provvisto di una coppia di organi di aggancio, ciascuno dei quali comprende un attuatore 26a lineare che è supportato in modo tale da risultare verticale e disposto al disopra della porzione mediana di una delle traverse 25 quando il controcassonetto 8 è disposto nella rispettiva posizione di carico. Ogni attuatore 26a è provvisto di uno stelo 26b che termina con un gancio 27 sagomato sostanzialmente ad C, ed il detto controcassonetto supporta ogni attuatore 26a in modo liberamente girevole attorno al proprio asse. Il controcassonetto 8 supporta, accoppiato a ciascun attuatore 26a, un organo di attuazione 28, il quale è atto a ruotare 1'attuatore 26b tra una posizione in cui il gancio 27 è disposto a lato e sostanzialmente parallelo alla corrispondente traversa 25, ed una posizione ruotata di 90° in cui tale gancio 27 è sostanzialmente perpendicolare ed afferra la corrispondente traversa 25. Inoltre, per motivi che verranno spiegati più avanti, 1'attuatore 26a presenta una estensione assiale sufficiente per muovere il gancio 27 di una lunghezza almeno pari ad una altezza del controcassonetto 8.
Il dispositivo di movimentazione 9 comprende un dispositivo articolato 29, il quale è supportato da un robot 30 cartesiano a 4 assi, disposto sul telaio 4 tra il serbatoio 5 e la cabina 6. In particolare, il robot 30 è mobile su di una guida 31 che corre da un lato all'altro dell'autocarro 3 lungo un asse 32 trasversale. A questo proposito, il robot 30 è provvisto di una piattaforma 33, la quale è montata scorrevole sulla guida 31 stessa, ed è azionabile di moto lineare tramite un attuatore 34 lineare (visibile nella figura 2). In particolare, l'attuatore 34 è alloggiato all'interno della guida 31 stessa tra il telaio 4 e la piattaforma 33 stessa. La piattaforma 33, inoltre, supporta in modo liberamente scorrevole, in direzione ortogonale all'asse 32, un montante 35 verticale di altezza approssimante per difetto l'altezza della·cabina 6 di guida. La piattaforma 33 supporta, inoltre, un attuatore 36 del moto lineare (visibile nella figura 2) che collega la piattaforma 33 ed una porzione inferiore del montante 35 per il rispettivo azionamento. Il montante 35 presenta una guida 37 frontale, tramite la quale il montante 35 stesso supporta una base 38 in modo liberamente scorrevole in direzione verticale. Il montante 35 porta frontalmente all'interno della guida 37 un attuatore 39 elettrico che è atto ad azionare la base 38 tramite l'interposizione di una trasmissione 40 vite madrevite, visibile nella sola figura 1. La base 38 supporta un braccio 41 in modo liberamente girevole attorno ad un asse 42 perpendicolare all'asse 32. Il braccio 41 appartiene al dispositivo articolato 29.
Il braccio 41 è conformato a forcella e, essendo incernierato alla base 38 tramite rispettive porzioni 43 di estremità, dal punto di vista meccanico è sostanzialmente un bilanciere. La base 38, inoltre, supporta un attuatore 44 elettrico che comanda la rotazione del braccio 41 attorno all'asse 42. Il braccio 41 presenta, tra le porzioni 43, una piastra 44b (visibile nella sola figura 2) che porta, tramite l'interposizione di un perno 45, un supporto 46 a cui è incernierato il controcassonetto 8. Il supporto 46 è conformato a forcella ed il perno 45 presenta un rispettivo asse 47 di rotazione che è ortogonale rispetto all'asse 42. Il perno 45 è montato su di un cuscinetto di rotolamento a doppio effetto, e termina da banda opposta rispetto al montante 35 con una piastra 48, che è parzialmente incassata nella piastra 44. La piastra 48 supporta una traversa 49 del supporto 46 tramite l'interposizione di una cerniera 50. Tale cerniera 50 presenta un asse 51 che è ortogonale all'asse 47.
Naturalmente, il dispositivo articolato 29 comprende, per ciascuno degli assi 47 e 51 un rispettivo attuatore. In particolare, il braccio 41 porta, tra le porzioni di estremità 43, un motoriduttore 52 ad assi ortogonali accoppiato al perno 45 per portarlo in rotazione. Pertanto il motoriduttore 52 è atto, tramite l'interposizione del perno 45, a ruotare la traversa 49 e la cerniera 50 stessa attorno all'asse 47. La piastra 48 e la traversa 49 sono collegate fra loro da un attuatore 53 del moto lineare atto a portare in rotazione il controcassonetto 8 attorno all'asse 51 rispetto al braccio 41.
Con particolare riferimento alla figura 2, il supporto 46 è delimitato longitudinalmente da due bracci 55 che si estendono perpendicolarmente alla traversa 49 stessa e sono sostanzialmente paralleli all'asse 47. In particolare, il controcassonetto 8 è incernierato ai due bracci 55 attorno ad un asse 56 ortogonale all'asse 47, su almeno uno dei due bracci 55 è installato un attuatore 57 atto a portare in rotazione il cassonetto 8 attorno all'asse 56.
Così come il cassonetto 2, il controcassonetto 8 presenta una vasca 60 (figura 5) di forma allungata e sostanzialmente parallelepipeda. La vasca 60 è delimitata dalla parte della cabina 6 in figura 1 da una parete di fondo 61, ed è delimitata lateralmente da due pareti 62 parallele all'asse 56 e da due pareti 63 ortogonali all'asse 56 stesso. La vasca 60 è delimitata da opposta alla parete di fondo 61 da un bordo 64 libero, che è sostanzialmente rettangolare. La vasca 60, inoltre, è provvista internamente di una pluralità di pareti 65 divisorie piane sostanzialmente identiche alle pareti 17, disposte trasversalmente e distanziate fra loro come le pareti 17 nel cassonetto 2. Le pareti 65 isolano due a due, unitamente alle pareti 62 e 63, una pluralità di vani 66, ciascuno dei quali corrisponde ed è sostanzialmente identico ad vano 18 del cassonetto 2. Ciascun vano 66, inoltre, alloggia di precisione un corpo scatolare 67 delimitato dalla parte del bordo 64 da una lastra 68 sostanzialmente piana.
Il dispositivo 11 è supportato rigidamente dalla parete di fondo 61 a vasca e comprende, per ciascun corpo scatolare 67, un attuatore 69 lineare di tipo telescopico che si estende, in posizione di riposo, da banda opposta al corpo scatolare 67 stesso. Ciascun attuatore 69 è parzialmente contenuto all'interno del rispettivo vano 66, e presenta uno stelo telescopico una cui estremità mobile è collegata rigidamente al corrispondente corpo scatolare 67. Pertanto ciascun attuatore 69 è atto a muovere assialmente il corrispondente corpo scatolare 67 tra una prima posizione in cui il corpo scatolare 67 stesso è posizionato a sostanziale contatto con la parete di fondo 61, ed una seconda posizione in cui il corpo scatolare 67 stesso è sostanzialmente affacciato al bordo 64.
Con riferimento alla'figura 4, Il controcassonetto 8 è provvisto, per ciascun vano 66, di un dispositivo di chiusura 70 (rappresentato con linea continua in figura 4), il quale comprende una coppia di lastre 72 piane disposte fra loro affacciate, ciascuna delle quali è incernierata ad un bordo 73 libero (figura 5) di una delle pareti 65. Il dispositivo di chiusura 70 comprende, per ciascuna coppia di lastre 72, un manovellismo 75 che comprende, a sua volta, un braccio 76 rigidamente collegato a ciascuna lastra 72 a ridosso della rispettiva cerniera. Il manovellismo 75 comprende, inoltre, per ciascun braccio 76, una biella 77 incernierata in posizione di estremità al braccio 75 stesso. Ciascun braccio 76 forma un angolo di circa 120° con la rispettiva lastra 72. Il dispositivo di chiusura 70 comprende, infine, un attuatore 78 lineare che è supportato dalla parete 62 in posizione simmetrica tra le corrispondenti pareti 63. L'attuatore 78 presenta uno stelo collegato a cerniera con le due bielle 77 per ruotare di un angolo approssimante 90° le due lastre 72 da e verso una posizione di chiusura dei rispettivi vani 66 in cui le lastre 72 sono disposte parallelamente alla parete di fondo 61. È opportuno notare che le lastre 72 presentano una estensione trasversale che approssima per difetto la larghezza delle pareti 65, in modo tale da risultare inseribili secondo una direzione verticale all'interno dei vani 18 del cassonetto 2.
La cabina 6 contiene al proprio interno una centralina 80 di controllo di tipo elettronico, la quale è normalmente contenuta all'interno dell'abitacolo della cabina 6 stessa, e che, per comodità di rappresentazione, è stata rappresentata nella sola figura 1 all'esterno della cabina 6. Tale centralina 80 è collegata elettricamente al dispositivo 9 di movimentazione, ed in particolare agli attuatori 34, 36, 39, 44, 52, 53 e 57.
A questo scopo, la centralina 80 comprende un controllore 81 a logica programmabile, che è impiegabile per comandare, a discrezione degli operatori, cicli automatici comprendenti le fasi di trasferimento dei rifiuti dal cassonetto 2 al controcassonetto 8, e di scarico del controcassonetto 8 al serbatoio 5.
Va da sé che il cassonetto è provvisto di un coperchio per la chiusura della vasca 14, e che il dispositivo di movimentazione porta degli organi di apertura del coperchio. Tuttavia, per rendere la lettura del testo meno pesante, si è deciso di non introdurre la descrizione del coperchio noto e non illustrato del cassonetto 2, e quindi anche dei relativi organi di apertura noti e non illustrati.
L’uso del gruppo 1 verrà ora descritto a partire da una condizione di funzionamento in cui l'autocarro 3 è disposto a fianco di un cassonetto 2 da svuotare, e gli attuatori 34, 36, 39, 41, 53, 57 ed il motoriduttore 52 del dispositivo di movimentazione 9 sono stati azionati per trasferire il controcassonetto 8 dalla posizione di riposo alla posizione di carico. Può essere il caso di precisare che l'azionamento degli attuatori 34, 36, 39, 41, 53, 57 ed del motoriduttore 52 è controllato in modo fine dalla centralina 80 alla quale giungono costantemente delle informazioni sul posizionamento relativo del cassonetto 2 e del controcassonetto 8 tramite una pluralità di sensori di posizione noti e non illustrati che sono portati parte dall'autocarro 3 e parte a bordo del dispositivo di movimentazione 9. In corrispondenza della posizione di carico il controcassonetto 8 presenta il rispettivo bordo 64 affacciato e in posizione sostanzialmente combaciente con il bordo 15 della vasca 14 del cassonetto 2 sottostante. Nel contempo, durante il trasferimento in questione, i dispositivi di chiusura 70 vengono azionati per rendere i vani 66 accessibili ai rifiuti contenuti ancora dalla vasca 14, e le lastre piane 72 vengono ruotate di 90° tramite i rispettivi attuatori 78 dalla posizione di chiusura dei vani 66 fino ad una posizione di apertura in cui i vani 66 sono accessibili ai rifiuti da prelevare. Come è ovvio è possibile azionare tutti gli attuatori 78 contestualmente o scegliere di aprire solo alcuni dei vani 66, a seconda delle esigenze del caso. È bene precisare che quando il controcassonetto 8 è disposto nella rispettiva posizione di carico, le lastre 72 sono disposte parallelamente alle pareti 65 e sono contenute completamente all'interno della vasca 60 in modo tale che la luce tra i bordi 15 e 64 sia trascurabile.
A questo punto i vani 18 ed i vani 66 sono affacciati ed in comunicazione aerea fra loro ed è possibile azionare il dispositivo di presa 26.per afferrare le traverse 25 e azionarle verso l'alto. In particolare, ciascun attuatore 26 lineare viene alimentato per portare il rispettivo gancio 27 affiancato alla corrispondente traversa 25, dopodiché il rispettivo organo di attuazione 28 viene azionato per portare il gancio 27 stesso al disotto della traversa 25. A questo punto, i due attuatori 26a vengono azionati per portare i rispettivi ganci 27 verso l'alto di una lunghezza approssimante l'altezza del cassonetto 2. Durante tale fase i corpi scatolari 19 vengono tirati verso l'alto, e con essi i rifiuti contenuti nei corrispondenti vani 18, i quali penetrano, pertanto, all'interno dei vani 66. Una volta che i corpi scatolari 19 sono stati portati con la rispettiva cuspide a livello del bordo 15, gli attuatori 78 dei manovellismi 75 vengono azionati per trattenere all'interno dei vani 66 i rifiuti che sono stati prelevati dai vani 18. Successivamente, gli attuatori 26a possono essere azionati per abbassare i corpi scatolari 19, dopodiché gli organi di attuazione 28 ruotano a ritroso i ganci 27, che abbandonano le traverse 25.
A questo punto il dispositivo di movimentazione 9 viene azionato nuovamente per portare il controcassonetto 8 nella rispettiva posizione di scarico, in corrispondenza della quale gli attuatori 78 vengono azionati per ruotare a ritroso le lastre 72, ed aprire i vani 66 dalla parte del serbatoio 5. Naturalmente il serbatoio 5 è suddiviso in tanti vani 82 quanti sono i vani 66,18, e ciascuno dei vani 82 è atto a ricevere un tipo di rifiuti determinato, identico a quello contenuto dal corrispondente vano 66,18. Pertanto, ciascuno dei vani 82 interni al serbatoio 5 è delimitato da un setto 83 che termina in corrispondenza della finestra 10 (figura 1).
A questo punto l'azionamento degli attuatori 69 permette di effettuare lo scarico dei rifiuti contenuti dai vani 66 all'interno dei vani 82. È opportuno osservare che non a caso il dispositivo 11 è stato chiamato compattatore. Infatti, nell'eventualità che il serbatoio 5 risultasse sostanzialmente pieno, è possibile esercitare una forza di compressione dei rifiuti già contenuti all'interno dei vani 82 tramite gli attuatori 69 telescopici. Infatti, la spinta degli attuatori viene trasmessa dai corpi scatolari 67 inizialmente ai rifiuti contenuti dai vani 66, e da questi viene trasmessa ai rifiuti contenuti all'interno dei vani 82. In questo modo i rifiuti contenuti dai vani 82 vengono compattati, ed il grado di compattazione può essere deciso a piacere dall'operatore addetto alla centralina 80. Una volta effettuato la scarico del controcassonetto 8, il dispositivo <‘ >di movimentazione 9 viene azionato per riportare il controcassonetto 8 nella rispettiva posizione di riposo, il serbatoio 5 viene chiuso con un coperchio a ghigliottina noto e non illustrato, ed l'autocarro 3 viene avviato per procedere alla raccolta di rifiuti da un altro cassonetto 2.
È inoltre opportuno osservare che le vibrazioni a cui il serbatoio 5 è soggetto durante il moto dell'autocarro 3 si ripercuotono anche sui rifiuti contenuti dai vani 82, e garantiscono una ridistribuzione della pressione esercitata dai rifiuti all'interno dei vani 82 stessi. Pertanto, al momento di ricevere altri rifiuti da un altro cassonetto 2, la pressione interna ai vani 82 è sostanzialmente uniforme.
Risulta infine chiaro che al gruppo 1 qui descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito protettivo della presente invenzione.
Claims (1)
- R I V E N D I C A Z I O N I 1.- Gruppo (1) per la raccolta di rifiuti da cassonetti (2) sostanzialmente parallelepipedi e delimitati superiormente da un bordo (15) libero sostanzialmente rettangolare; ciascun detto cassonetto (2) presentando una pluralità di primi vani (18) tubolari verticali, ciascuno dei quali alloggiante un primo corpo scatolare (19) mobile assialmente e provvisto di almeno un primo organo di presa (25) accessibile dall'alto ed azionabile in verticale per traslare i detti primi corpi scatolari (19) di moto alternativo assiale; il detto gruppo (1) comprendendo un telaio (4) supportante un serbatoio (5) per i detti rifiuti e provvisto di una finestra (10) per il caricamento dei rifiuti; caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di prelievo (7) affacciabili superiormente al detto cassonetto (2) in corrispondenza di una prima posizione di affaccio per asportare i rifiuti dal cassonetto (2) stesso, e, in successione, affacciabili alla detta finestra (10) in una seconda posizione di affaccio per scaricare i rifiuti stessi all'interno del serbatoio (5); e mezzi di compattazione (11) disposti all'esterno del serbatoio (5) per trasferire a spinta i rifiuti dai detti mezzi di prelievo (7) al detto -serbatoio (5). 2. - Gruppo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di prelievo (7) comprendono un corpo cavo (8) di forma sostanzialmente parallelepipeda e presentante ingombro sostanzialmente identico al detto cassonetto (2); il detto corpo cavo (8) essendo provvisto di almeno un secondo vano (66) tubolare affacciabile a ciascun detto primo vano (18) tubolare per ricevere da quest'ultimo i rifiuti contenuti; mezzi di movimentazione (9) essendo previsti per supportare il detto corpo cavo (8) ed azionarlo dalla detta prima posizione alla detta seconda posizione; i detti mezzi (11) di compattazione essendo portati solidalmente dal detto corpo cavo (8). - Gruppo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fato che ciascun detto secondo vano (66) tubolare è conformato sostanzialmente come il corrispondente detto primo vano (18) quando il detto corpo cavo (8) è disposto nella detta prima posizione. - Gruppo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il detto corpo cavo (8) è delimitato assialmente da un primo organo di supporto (61) dei detti mezzi (11) di compattazione, ed è provvisto di almeno un dispositivo di chiusura (70) motorizzato ed azionabile selettivamente per chiudere almeno uno dei detti secondi vani (66) da banda opposta al detto primo organo di supporto (61). - Gruppo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il detto dispositivo di chiusura (70) è selettivamente azionabile per chiudere il rispettivo detto secondo vano (66) da banda opposta al detto primo organo di supporto (61); ciascun detto dispositivo di chiusura (70) comprendendo almeno un piattello (72) girevole a farfalla attorno ad un primo asse trasversale al detto secondo vano (66) corrispondente, e mezzi di azionamento (75) del detto piattello (72) atti a ruotarlo di un angolo determinato da e verso una posizione di chiusura del detto corrispondente secondo vano (66). - Gruppo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il detto organo di presa è una traversa sostanzialmente orizzontale; ed il detto corpo cavo (8) presentando una parete di fondo (61) sostanzialmente piana ed ortogonale ai detti secondi vani (66); la detta parete di fondo (61) comprendendo il detto primo organo di supporto (61). - Gruppo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di prelievo (7) comprendono un dispositivo di presa (26) atto a sollevare la traversa (25) corrispondente in modo tale da azionare in verticale i detti primi corpi scatolari (19) da e verso una posizione di carico in cui i detti primi corpi scatolari (19) stessi sono disposti a filo del detto bordo (15). - Gruppo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il detto dispositivo di presa (26) è provvisto di almeno un primo attuatore lineare (26a) per ciascuna detta traversa (25); il detto primo attuatore lineare (26a) essendo supportato dal detto corpo cavo (8) in modo tale da risultare ortogonale e disposto al disopra della detta traversa (25) quando il detto corpo cavo (8) è disposto nella rispettiva prima posizione di affaccio; il detto primo attuatore lineare (26a) essendo liberamente girevole attorno ad un proprio asse e presentando un organo di aggancio (27) mobile assialmente ed accoppiabile alla detta traversa (25) per afferrarla stabilmente. - Gruppo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che il detto corpo cavo (8). supporta, per ciascun detto primo attuatore lineare (26a), un organo di attuazione (28) atto a ruotare il detto primo attuatore lineare (26a) tra una posizione in cui il detto organo di aggancio (27) è disposto a lato e sostanzialmente parallelo alla detta traversa (25), ed una posizione ruotata di un angolo determinato in cui il detto organo di aggancio (27) è sostanzialmente perpendicolare ed accoppiato stabilmente alla detta traversa (25); il detto primo attuatore lineare (26a) essendo atto a muovere il detto organo di aggancio (27) di una lunghezza approssimante l'altezza del detto corpo cavo (8). 10.- Gruppo secondo una delle rivendicazioni 4-9, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di compattazione (11) comprendono, per ciascun detto secondo vano (66), un secondo corpo scatolare (67) e un dispositivo di azionamento (69) atto a muovere assialmente il detto secondo corpo scatolare (67) da e verso una posizione in cui il detto secondo corpo scatolare (67) è posizionato a sostanziale contatto con la detta parete di fondo (61). 11.- Gruppo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che il detto dispositivo di azionamento (69) comprende un secondo attuatore (69) supportato dalla detta parete di fondo (61) all'esterno del detto corpo cavo (8) e disposto in posizione centrale per il detto secondo vano (66). 12.- Gruppo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che il detto secondo attuatore (69) lineare è di tipo telescopico. 13.- Gruppo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 2 alla 12, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di prelievo (7) comprendono un secondo organo di supporto (46) a cui il detto corpo cavo (8) è accoppiato in modo determinato; un dispositivo cartesiano (30) di azionamento installato sul detto telaio (4) a lato del detto serbatoio (5) dalla parte della detta finestra (10); il detto dispositivo cartesiano (30) supportando il detto secondo organo di supporto (46) per traslare il detto corpo cavo (8) lungo almeno tre assi tra loro sostanzialmente ortogonali . .- Gruppo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che il detto dispositivo cartesiano (30) supporta il detto secondo organo di supporto (46) tramite l'interposizione di un dispositivo articolato (29); ed il detto dispositivo articolato (29) essendo atto a ruotare il detto corpo cavo (8) attorno ad almeno tre assi fra loro sostanzialmente ortogonali. .- Gruppo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che il detto secondo organo di supporto (46) è conformato a forcella, ed il detto corpo cavo (8) è collegato a cerniera al detto secondo organo di supporto (46). .- Gruppo per la raccolta di rifiuti, così come descritto ed illustrato con riferimento alle figure allegate .
Priority Applications (1)
| Application Number | Priority Date | Filing Date | Title |
|---|---|---|---|
| IT97BO000129A IT1291246B1 (it) | 1997-03-07 | 1997-03-07 | Gruppo per la raccolta di rifiuti. |
Applications Claiming Priority (1)
| Application Number | Priority Date | Filing Date | Title |
|---|---|---|---|
| IT97BO000129A IT1291246B1 (it) | 1997-03-07 | 1997-03-07 | Gruppo per la raccolta di rifiuti. |
Publications (3)
| Publication Number | Publication Date |
|---|---|
| ITBO970129A0 ITBO970129A0 (it) | 1997-03-07 |
| ITBO970129A1 true ITBO970129A1 (it) | 1998-09-07 |
| IT1291246B1 IT1291246B1 (it) | 1998-12-30 |
Family
ID=11342067
Family Applications (1)
| Application Number | Title | Priority Date | Filing Date |
|---|---|---|---|
| IT97BO000129A IT1291246B1 (it) | 1997-03-07 | 1997-03-07 | Gruppo per la raccolta di rifiuti. |
Country Status (1)
| Country | Link |
|---|---|
| IT (1) | IT1291246B1 (it) |
-
1997
- 1997-03-07 IT IT97BO000129A patent/IT1291246B1/it active IP Right Grant
Also Published As
| Publication number | Publication date |
|---|---|
| IT1291246B1 (it) | 1998-12-30 |
| ITBO970129A0 (it) | 1997-03-07 |
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Legal Events
| Date | Code | Title | Description |
|---|---|---|---|
| 0001 | Granted |