ITMO20130358A1 - Fiala per prodotti fluidi, particolarmente per prodotti medicali, farmaceutici, cosmetici, alimentari o simili - Google Patents

Fiala per prodotti fluidi, particolarmente per prodotti medicali, farmaceutici, cosmetici, alimentari o simili

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ITMO20130358A1
ITMO20130358A1 IT000358A ITMO20130358A ITMO20130358A1 IT MO20130358 A1 ITMO20130358 A1 IT MO20130358A1 IT 000358 A IT000358 A IT 000358A IT MO20130358 A ITMO20130358 A IT MO20130358A IT MO20130358 A1 ITMO20130358 A1 IT MO20130358A1
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    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65DCONTAINERS FOR STORAGE OR TRANSPORT OF ARTICLES OR MATERIALS, e.g. BAGS, BARRELS, BOTTLES, BOXES, CANS, CARTONS, CRATES, DRUMS, JARS, TANKS, HOPPERS, FORWARDING CONTAINERS; ACCESSORIES, CLOSURES, OR FITTINGS THEREFOR; PACKAGING ELEMENTS; PACKAGES
    • B65D1/00Containers having bodies formed in one piece, e.g. by casting metallic material, by moulding plastics, by blowing vitreous material, by throwing ceramic material, by moulding pulped fibrous material, by deep-drawing operations performed on sheet material
    • B65D1/09Ampoules
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Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
“FIALA PER PRODOTTI FLUIDI, PARTICOLARMENTE PER PRODOTTI MEDICALI, FARMACEUTICI, COSMETICI, ALIMENTARI O SIMILI”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad ima fiala per prodotti fluidi, particolarmente per prodotti medicali, farmaceutici, cosmetici, alimentari o simili.
Con particolare riferimento alle industrie farmaceutiche e/o cosmetiche è noto l’impiego di fiale realizzate in materiale polimerico per il confezionamento di una o più dosi di prodotti fluidi, liquidi o pastosi.
Le fiale note possono essere di tipo richiudibile o monouso e comprendono, generalmente, un corpo di contenimento di una dose predeterminata di prodotto, di conformazione sostanzialmente tubolare ed allungata, che ha un’estremità provvista di un collo, alla sommità del quale è definita una bocca di erogazione del prodotto.
L’estremità opposta del corpo di contenimento è provvista di un’apertura atta all’ introduzione del prodotto, la quale viene chiusa a riempimento avvenuto, ad esempio, per saldatura.
Mezzi di chiusura, associabili amovibilmente alle fiale in corrispondenza del collo, consentono l’occlusione della bocca di erogazione.
Il corpo di contenimento ed i mezzi di chiusura possono essere realizzati separatamente, mediante tecniche di formatura quali lo stampaggio ad iniezione o il sofiaggio, e successivamente assemblati tra loro, o, in alternativa, possono essere realizzati in pezzo unico mediante le stesse tecniche e successivamente separati prima deU’utilizzo da parte di un utente.
Il corpo di contenimento è, inoltre, provvisto di una coppia di alette che sono atte a facilitare la presa della fiala da parte di un utente, e che si prolungano, tra loro diametralmente opposte, dalla superficie laterale esterna del corpo di contenimento stesso.
Le fiale note possono essere prodotte in singole unità o tra loro associate in serie a formare un cosiddetto “strip”; in quest’ultimo caso le alette dei corpi di contenimento di due fiale successive sono tra loro associate temporaneamente in corrispondenza di linee di connessione a sezione indebolita facilmente lacerabili, che permettono di separare una fiala dall’altra.
Con particolare riferimento ai mezzi di chiusura e alla loro conformazione, sono note differenti tipologie di fiale in base alle diverse modalità di impiego e di realizzazione.
Una particolare tipologia di fiale note prevede, ad esempio, l’impiego di un corpo di chiusura che, in fase di stampaggio, viene realizzato con una porzione fissata al collo della fiala lungo una zona di rottura prestabilita, ad occludere la bocca di erogazione.
In altre parole, il corpo di contenimento e il corpo di chiusura sono realizzati in un unico pezzo monolitico in modo che la bocca di erogazione della fiala nasca inizialmente chiusa e possa essere aperta per rimozione a strappo dell’elemento di chiusura dal corpo di contenimento.
Per consentire la presa e la rimozione del corpo di chiusura, quest’ultimo è dotato di una chiave di presa, di varia conformazione, che ne permette la rotazione su se stesso rispetto al corpo di contenimento in modo da lacerare la zona di rottura prestabilita.
Fiale di questo tipo sono mostrate nel documento brevettuale EP 0326529. Queste fiale note sono tuttavia suscettibili di ulteriori perfezionamenti.
Si sottolinea, infatti, che in assenza di prescrizione medica l’assunzione di certi prodotti contenuti nelle fiale (ad esempio prodotti medicinali o farmaceutici) può essere pericolosa ed è dunque sorta l’esigenza di escogitare fiale dotate di mezzi antimanomissione a prova di bambino.
In tal senso le fiale mostrate in EP 0326529 si sono dimostrate poco efficaci, in quanto anche un bambino, dopo qualche tentativo, riesce a strappare il corpo di chiusura agendo sulla chiave di presa e ha così accesso al contenuto.
A ciò si aggiunge che queste fiale di tipo noto non garantiscono F integrità e la sterilità del prodotto in essi confezionato.
Quando le fiale tradizionali vengono maneggiate o riposte in custodie (cassetti, armadietti, trousse, etc.), infatti, la loro chiave di presa può essere soggetta ad urti, accidentali e involontari, tali da lacerare la zona di rottura prestabilita prima dell’ effettivo impiego del prodotto fluido.
Il compito principale della presente invenzione è quello di escogitare una fiala per prodotti fluidi, particolarmente per prodotti medicali, farmaceutici, cosmetici, alimentari o simili, che non sia apribile dai bambini.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di escogitare una fiala per prodotti fluidi, particolarmente per prodotti medicali, farmaceutici, cosmetici, alimentari o simili, che sia in grado di resistere maggiormente agli urti, garantendo F integrità e la sterilità del prodotto fluido in esso confezionato.
Altro scopo del presente trovato è quello di escogitare una fiala per prodotti fluidi, particolarmente per prodotti medicali, farmaceutici, cosmetici, alimentari o simili, che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dalla presente fiala per prodotti fluidi, particolarmente per prodotti medicali, farmaceutici, cosmetici, alimentari o simili, avente le caratteristiche di rivendicazione 1.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di una fiala per prodotti fluidi, particolarmente per prodotti medicali, farmaceutici, cosmetici, alimentari o simili, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui: la figura 1 è una vista in assonometria che illustra uno strip di fiale secondo una prima forma di attuazione dell’invenzione;
le figure 2 e 3 sono viste in assonometria che illustrano l’apertura di una delle fiale di figura 1 ;
la figura 4 è una vista in assonometria che illustra uno strip di fiale secondo una seconda forma di attuazione dell’invenzione;
le figure 5 e 6 sono viste in assonometria che illustrano l’apertura di una delle fiale di figura 4.
Con particolare riferimento alla forma di attuazione mostrata nelle figure da 1 a 3, si è indicato globalmente con 1 una fiala per prodotti fluidi, particolarmente per prodotti medicali, farmaceutici, cosmetici, alimentari o simili,
A questo proposito si specifica che nella presente trattazione con il termine “prodotti fluidi” non si intendono solamente prodotti liquidi ma anche prodotti viscosi, ad esempio allo stato di pasta e di gel, e prodotti in polvere, in particolare polveri molto fini dotate di grande scorrevolezza. La fiala 1 comprende un corpo cavo 2 che è destinato al contenimento di un prodotto fluido.
Il corpo cavo 2 ha una superficie laterale sulla quale è definita almeno un’aletta distanziatrice 3 (preferibilmente due) sostanzialmente sporgente, che è associata in modo removibile lungo una zona indebolita 4 all’aletta distanziatrice 3 di una o più fiale 1 adiacenti, così da formare uno strip S di fiale 1 realizzate in corpo monolitico, ossia in un unico pezzo (figura 1). In corrispondenza di un’estremità del corpo cavo 2 è definito un bordo di saldatura 8 sostanzialmente rettilineo.
Come noto alla persona esperta del settore, nel punto in cui è presente il bordo di saldatura 8 in precedenza era ricavata una bocca che permetteva di avere accesso al volume interno del corpo cavo 2; la chiusura della bocca, ottenuta per l’appunto tramite saldatura dei sui bordi, è effettuata ad introduzione del prodotto fluido avvenuta, prima di immettere la fiala 1 sul mercato.
Da parte sostanzialmente opposta rispetto al bordo di saldatura 8, la fiala 1 si estende lungo un asse longitudinale A in un collo 9 che termina in almeno un corpo di chiusura 5.
Il corpo di chiusura 5 è realizzato in corpo monolitico assieme al corpo cavo 2 e, in una configurazione iniziale, è unito al corpo cavo 2 lungo una linea a frattura prestabilita 6 atta a consentire la separazione del corpo di chiusura 5 dal corpo cavo 2 in una configurazione di apertura in cui sul corpo cavo 2, in corrispondenza della linea a frattura prestabilita 6, si forma un’apertura di fuoriuscita 7 attraverso la quale il prodotto fluido può essere erogato.
Il corpo di chiusura 5 ha estensione massima inferiore a 1 cm.
A questo proposito si specifica che, nefi’ambito della presente trattazione, per “estensione massima” del corpo di chiusura 5 si intende la massima dimensione del corpo stesso in tutte le direzioni dello spazio: in altezza, in larghezza e in lunghezza.
In pratica, le ridotte dimensioni del corpo di chiusura 5 da un lato non consentono alhutilizzatore di afferrarlo facilmente con le dita e, dall’altro lato, rendono il corpo di chiusura 5 meno esposto e vulnerabile agli urti accidentali.
A questo proposito si sottolinea che, in forza di queste caratteristiche, nella configurazione iniziale il corpo di chiusura 5 è completamente scoperto, ossia non è protetto da cappucci o tappi rigidi di rivestimento.
Il corpo di chiusura 5 è sagomato sostanzialmente cubico.
Più in dettaglio, il corpo di chiusura 5 ha sostanzialmente la forma di un cubo con lati di dimensioni inferiori a 0,5 cm.
Questa conformazione, così compatta e raccolta, è notevolmente efficace per Γ ottenimento di entrambi i risultati citati in precedenza, ossia l’inafferabilità da parte dell’ utilizzatore e la minore vulnerabilità agli urti accidentali.
Per la rimozione del corpo di chiusura 5 è prevista almeno una leva di sbloccaggio 10 che, nella configurazione iniziale, è distanziata dal corpo di chiusura 5 e che è collocabile in una configurazione di accoppiamento in cui è associata prismaticamente al corpo di chiusura 5 per far leva sul corpo stesso e rimuoverlo a strappo dal corpo cavo 2, ad ottenere la configurazione di apertura.
È possibile prevedere una sola leva di sbloccaggio 10 da utilizzare per l’apertura di tutte le fiale 1 dello strip S ma, preferibilmente, lo strip S è dotato di una pluralità di leve di sbloccaggio 10, di cui almeno una per ciascuna delle fiale 1.
Le leve di sbloccaggio 10 sono realizzate in corpo monolitico con i corpi cavi 2 e i corpi di chiusura 5 e, nella configurazione iniziale, sono unite ai corpi cavi 2 lungo un tratto lacerabile 1 1 atto a consentire la separazione delle leve di sbloccaggio 10 dai corpi cavi 2.
Nella forma di attuazione mostrata in figura 1, nella configurazione iniziale ciascuna leva di sbloccaggio 10 è unita ad un corrispondente corpo cavo 2. In particolare, ogni leva di sbloccaggio 10 è unita in parte al collo 9 e in parte ad una delle alette distanziatrici 3 della relativa fiala 1.
In altre parole, quindi, ogni fiala 1 ha una sua leva di sbloccaggio 10 dedicata e può essere comodamente separata dalle altre ed utilizzata in modo totalmente indipendente.
La leva di sbloccaggio 10 comprende una sede di accoppiamento prismatico 12 e il corpo di chiusura 5 ha una superficie laterale 5a conformata sostanzialmente combaciante alla sede di accoppiamento prismatico 12.
A tale proposito si sottolinea che il corpo di chiusura 5 ha, come detto, sostanzialmente la forma di un cubo e la superficie laterale 5a è definita da quattro facce del cubo tra loro contigue e leggermente concave.
Vantaggiosamente, la leva di sbloccaggio 10 consiste in un elemento piastriforme provvisto di una cavità sagomata definente la sede di accoppiamento prismatico 12.
Nella forma di attuazione mostrata nelle figure da 1 a 3, la cavità sagomata 12 è cieca, ossia è ricavata su una faccia prestabilita dell’elemento piastriforme 10 e presenta un fondo chiuso.
L’apertura di ciascuna fiala 1, quindi, avviene nel modo seguente:
si stacca la leva di sbloccaggio 10 strappando il tratto lacerabile 11 (figura 1);
si accoppia la leva di sbloccaggio 10 al corpo di chiusura 5 calzando la cavità sagomata 12 sul corpo di chiusura 5 (figura 2);
si fa leva sul corpo di chiusura 5, ad esempio ruotando la leva di sbloccaggio 10 attorno all’asse longitudinale A, così da lacerare la linea a frattura prestabilita (figura 3).
Nella forma di attuazione mostrata nelle figure da 1 a 3, lo strip S è realizzato con le fiale 1 nella configurazione iniziale utilizzando la tecnica del soffiaggio che permette di ottenere pareti multistrato in materiali polimerici (del tipo di polietilene e/o di polipropilene) e/o barriera (LDPE, HDPE, LLDPE, EVOH).
Nelle figure da 4 a 6 è mostrata un’alternativa forma di attuazione delle fiale 1 raccolte in uno strip S.
Al di là di alcune diferenze di forma rispetto alla soluzione realizzativa precedente, anche in questa forma di attuazione la fiala 1 comprende un corpo cavo 2, alette distanziatrici 3 connesse alle alette distanziatrici 3 delle fiale 1 adiacenti, un bordo di saldatura 8, un asse longitudinale A, un collo 9 e un corpo di chiusura 5 concettualmente del tutto analoghi a quelli della forma di attuazione precedente, alla cui descrizione di dettaglio si rimanda integralmente.
In particolare si sottolinea che, nella configurazione iniziale, il corpo di chiusura 5 continua ad essere unito al corpo cavo 2 lungo la linea a frattura prestabilita 6 che è lacerabile grazie all’impiego di almeno una leva di sbloccaggio 10a, 10b.
Anche nella forma di attuazione mostrata nelle figure da 4 a 6, inoltre, lo strip S è dotato di una pluralità di leve di sbloccaggio 10a, 10b, che sono realizzate in corpo monolitico con i corpi cavi 2 e i corpi di chiusura 5 e, nella configurazione iniziale, sono unite ai corpi cavi 2 lungo tratti lacerabili IL
A diferenza di quanto mostrato nella forma di attuazione precedente, tuttavia, in cui ogni leva di sbloccaggio 10 è unita soltanto ad un corrispondente corpo cavo 2, nella soluzione mostrata nelle figure da 4 a 6 almeno una delle leve di sbloccaggio 10a, 10b è unita a due corpi cavi 2 di due fiale 1 adiacenti, lungo due corrispondenti tratti lacerabili 11 .
In particolare lo strip S illustrato in figura 4 è composto da tre fiale 1, di cui due esterne ed una interna;
Le fiale 1 esterne sono dotate di una leva di sbloccaggio dedicata IOa, che è unita al loro corpo cavo 2, ed una leva di sbloccaggio condivisa 10b, interposta tra ciascuna fiala 1 esterna e la fiala 1 interna; è facile comprendere, quindi, che anche la fiala 1 interna è dotata di due leve di sbloccaggio, ossia le leve di sbloccaggio condivise 10b.
In altre parole, quindi, lo strip S mostrato in figura 4 è dotato di un numero di leve di sbloccaggio 10 superiore all’ effettivo numero di fiale 1, assicurando in ogni caso che per ciascuna fiala 1 sia possibile avere accesso in modo pratico e agevole ad almeno una leva di sbloccaggio 10.
Anche nella forma di attuazione delle figure da 4 a 6, le leve di sbloccaggio 10a, 10b consistono vantaggiosamente in elementi piastriformi 10a, 10b dotati di una cavità sagomata 12 definente la sede di accoppiamento prismatico 12 accoppiabile ai corpi di chiusura 5.
A differenza di quanto mostrato nelle figure da 1 a 3, tuttavia, la cavità sagomata 12 non è cieca ed è ricavata passante attraverso Γ elemento piastriforme 10a, 10b.
L’apertura di ciascuna fiala 1, quindi, avviene nel modo seguente:
si stacca una delle leve di sbloccaggio 10 strappando il relativo tratto lacerabile 1 1 (figura 4);
si accoppia la leva di sbloccaggio 10 al corpo di chiusura 5 introducendo da parte a parte il corpo di chiusura 5 attraverso la cavità sagomata 12 (figura 5);
si fa leva sul corpo di chiusura 5, ad esempio ruotando la leva di sbloccaggio 10 attorno all’asse longitudinale A, così da lacerare la linea a frattura prestabilita (figura 3).
Nella forma di attuazione mostrata nelle figure da 4 a 6, lo strip S è realizzato con le fiale 1 nella configurazione iniziale utilizzando la tecnica dello stampaggio ad iniezione impiegando materiali polimerici, del tipo di polietilene o di polipropilene.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Fiala (1) per prodotti fluidi, particolarmente per prodotti medicali, farmaceutici, cosmetici, alimentari o simili, comprendente: almeno un corpo cavo (2) di contenimento di un prodotto fluido; ed almeno un corpo di chiusura (5), che è realizzato in corpo monolitico con detto corpo cavo (2) e che, in una configurazione iniziale, è unito a detto corpo cavo (2) lungo una linea a frattura prestabilita (6) atta a consentire la separazione di detto corpo di chiusura (5) da detto corpo cavo (2) in una configurazione di apertura in cui su detto corpo cavo (2) è ricavata un’apertura di fuoriuscita (7) di detto prodotto fluido in corrispondenza di detta linea a frattura prestabilita (6); caratterizzata dal fatto che comprende almeno una leva di sbloccaggio (10; 10a, 10b) che, in detta configurazione iniziale, è distanziata da detto corpo di chiusura (5), e che è collocabile in una configurazione di accoppiamento in cui è associata prismaticamente a detto corpo di chiusura (5) per far leva su detto corpo di chiusura (5) e rimuoverlo a strappo da detto corpo cavo (2), ad ottenere detta configurazione di apertura.
  2. 2) Fiala (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta leva di sbloccaggio (10; 10a, 10b) è realizzata in corpo monolitico con detto corpo cavo (2) e detto corpo di chiusura (5) e, in detta configurazione iniziale, è unita a detto corpo cavo (2) lungo un tratto lacerabile (11) atto a consentire la separazione di detta leva di sbloccaggio (10; 10a, 10b) da detto corpo cavo (2).
  3. 3) Fiala (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto corpo di chiusura (5) è sagomato sostanzialmente cubico.
  4. 4) Fiala (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto corpo di chiusura (5) ha estensione massima inferiore a 1 cm.
  5. 5) Fiala (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto corpo di chiusura (5) ha sostanzialmente la forma di un cubo con lati di dimensioni inferiori a 0,5 cm.
  6. 6) Fiala (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta leva di sbloccaggio (10; 10a, 10b) comprende una sede di accoppiamento prismatico (12) e detto corpo di chiusura (5) ha una superficie laterale (5a) conformata sostanzialmente combaciante a detta sede di accoppiamento prismatico (12).
  7. 7) Fiala (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta leva di sbloccaggio (10; 10a, 10b) comprende un elemento piastriforme provvisto di una cavità sagomata definente detta sede di accoppiamento prismatico (12).
  8. 8) Fiala (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta cavità sagomata (12) ha un fondo chiuso.
  9. 9) Fiala (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta cavità sagomata (12) è ricavata passante attraverso detto elemento piastriforme (10a, 10b).
  10. 10) Fiala (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto corpo cavo (2) comprende almeno un’aletta distanziatrice (3) sostanzialmente sporgente che è associata lungo una zona indebolita (4) all’aletta distanziatrice (3) di un’altra fiala (1) disposta adiacente a formare uno strip di fiale (1) realizzate in corpo monolitico.
  11. 11) Strip (S) di fiale per prodotti fluidi, particolarmente per prodotti medicali, farmaceutici, cosmetici, alimentari o simili, comprendente una pluralità di fiale (1) realizzate in corpo monolitico ed unite tra loro lungo zone indebolite (4), ciascuna di dette fiale (1) comprendendo: almeno un corpo cavo (2) di contenimento di un prodotto fluido; ed almeno un corpo di chiusura (5), che è realizzato in corpo monolitico con detto corpo cavo (2) e che, in una configurazione iniziale, è unito a detto corpo cavo (2) lungo una linea a frattura prestabilita (6) atta a consentire la separazione di detto corpo di chiusura (5) da detto corpo cavo (2) in una configurazione di apertura in cui su detto corpo cavo (2) è ricavata un’apertura di fuoriuscita (7) di detto prodotto fluido in corrispondenza di detta linea a frattura prestabilita (6); caratterizzato dal fatto che comprende almeno una leva di sbloccaggio (10; 10a, 10b) che, in detta configurazione iniziale, è distanziata da detti corpi di chiusura (5), e che è collocàbile in una configurazione di accoppiamento in cui è associata prismaticamente ad almeno uno di detti corpi di chiusura (5) per far leva su detto corpo di chiusura (5) e rimuoverlo a strappo da detto corpo cavo (2), ad ottenere detta configurazione di apertura.
  12. 12) Strip secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detti corpi cavi (2) delle fiale (1) comprendono almeno un’aletta distanziatrice (3) sostanzialmente sporgente che è associata lungo detta zona indebolita (4) all’aletta distanziatrice (3) di un’altra fiala (1) disposta adiacente.
  13. 13) Strip secondo la rivendicazione 11 o 12, caratterizzato dal fatto che comprende una pluralità di dette leve di sbloccaggio (10; 10a, 10b), di cui almeno una per ciascuna di dette fiale ( 1 ).
  14. 14) Strip secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che dette leve di sbloccaggio (10; 10a, 10b) sono realizzate in corpo monolitico con detti corpi cavi (2) e detti corpi di chiusura (5) e, in detta configurazione iniziale, sono unite a detti corpi cavi (2) lungo un tratto lacerabile (11) atto a consentire la separazione di dette leve di sbloccaggio (10; 10a, 10b) da detti corpi cavi (2).
  15. 15) Strip secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che, in detta configurazione iniziale, ciascuna di dette leve di sbloccaggio (10) è unita ad un corrispondente corpo cavo (2).
  16. 16) Strip secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che, in detta configurazione iniziale, almeno una di dette leve di sbloccaggio (10a, 10b) è unita a due di detti corpi cavi (2) di due fiale (1) adiacenti lungo due corrispondenti tratti lacerabili (11).
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