ITMO20100154A1 - Contenitore monodose particolarmente per prodotti fluidi - Google Patents
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Description
"CONTENITORE MONODOSE PARTICOLARMENTE PER PRODOTTI FLUIDI".
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un contenitore monodose, particolarmente per prodotti fluidi quali, ad esempio, prodotti farmaceutici e medicinali, realizzato generalmente per stampaggio ad iniezione di materia plastica .
Più particolarmente, il contenitore monodose, secondo il presente trovato, trova applicazione nel campo della somministrazione di medicinali contenenti principi ad alta attività , che richiedono un elevato grado di precisione nella somministrazione della dose di erogazione.
Sono noti contenitori monodose o polidose realizzati in materiale polimerico comprendenti due parti distinte realizzate in modo separato e che sono destinate ad essere successivamente assemblate.
Una prima parte, che definisce il vero e proprio elemento di contenimento à ̈ costituita da un corpo cavo di contenimento di una dose predeterminata di prodotto, il corpo cavo à ̈ poi provvisto di una bocca di erogazione del prodotto stesso.
La seconda parte à ̈ costituita da mezzi di chiusura che sono accoppiabili al corpo per l'occlusione della bocca di erogazione fino al momento dell'applicazione dello stesso .
Alcuni esempi di tali contenitori sono descritti nei brevetti GB-A-1 446 300, FR-A-1 471 203 e EP 1289 842. Questi dispositivi di tipo noto non sono, tuttavia, scevri di inconvenienti tra i quali va annoverato il fatto che essi non permettono di riconoscere in modo evidente ed immediato eventuali tentativi di manomissione e/o apertura dei contenitori stessi, ovvero per quanto risulti tra gli scopi di tali brevetti tali contenitori di tipo noto non risultano effettivamente e pienamente tamper evident, come invece richiesto .
Inoltre, un ulteriore svantaggio riscontrato nei contenitori di tipo noto à ̈ il fatto che essi risultino, volontariamente o meno, richiudibili . Questo comporta, specie in certi tipi di applicazione - ad esempio quando destinati a contenere prodotti medicali ad elevato grado di deperibilità o mutevolezza del principio attivo -, problematiche legate alla sicurezza del paziente a cui tale prodotto, contaminato e/o degradato (e/o con specifiche variate) , viene somministrato .
Compito precipuo del presente trovato à ̈ quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati della tecnica nota escogitando un contenitore monodose, particolarmente per prodotti fluidi, che consenta di evidenziare - in modo immediato, chiaro e percepibile da chiunque - eventuali manomissioni o aperture accorse nel contenitore stesso.
Uno scopo del trovato, inoltre, à ̈ quello di presentare un contenitore che non sia richiudibile, ovvero sia effettivamente monodose e monouso, al fine di poterlo utilizzare per l'applicazione di sostanze medicali ad elevato grado di deperibilità , attività e che necessiti precisione della dose di somministrazione.
Uno scopo, ancora, del trovato à ̈ quello di consentire l'erogazione di prodotto secondo gocce calibrate di portata estremamente precisa e ripetuta o costante.
Nell'ambito di tale compito tecnico, altro scopo del presente trovato à ̈ quello di presentare una struttura semplice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento, nonché di costo relativamente contenuto.
Questo compito e questi scopi vengono tutti raggiunti dal presente contenitore monodose, particolarmente per prodotti fluidi che comprende
- almeno un corpo cavo per il contenimento di un fluido presentante un collo dotato di almeno un'apertura di erogazione di gocce calibrate di detto fluido
- mezzi di chiusura comprendenti almeno un'impugnatura di almeno un otturatore temporaneo di detta apertura e almeno una fascetta associata a detta impugnatura lungo zone a frattura prestabilita ed atta a calzare detto collo;
caratterizzato dal fatto di comprendere
- su detto collo, almeno un elemento di riscontro di detta fascetta, il quale elemento di riscontro à ̈ adatto a impedire lo sfilamento di detta fascetta in una direzione di sfilamento da detto collo verso detta apertura,
- mezzi di bloccaggio della rotazione reciproca tra detta fascetta e detto collo interposti tra detta fascetta ed almeno uno tra detto elemento di riscontro e detto collo;
detta fascetta essendo libera di scorrere, in direzione opposta a detta direzione di sfilamento, lungo detto collo una volta rotte dette zone a frattura prestabilita per l'apertura di detto corpo cavo.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di dettaglio di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un contenitore monodose, particolarmente per prodotti fluidi, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 Ã ̈ una vista in parziale sezione laterale di una stecca di una prima forma di realizzazione di contenitori, secondo il trovato;
la figura 2 Ã ̈ una vista in parziale sezione laterale della stecca di corpi cavi della prima forma di realizzazione di contenitori di figura 1;
la figura 3 Ã ̈ una vista dal basso di figura 2;
la figura 4 Ã ̈ una vista dall'alto di figura 2;
la figura 5 Ã ̈ una vista di un particolare di figura 2; la figura 6 Ã ̈ una vista in parziale sezione laterale della stecca di mezzi di chiusura della prima forma di realizzazione di contenitori di figura 1;
la figura 7 Ã ̈ una vista dal basso di figura 6;
la figura 8 Ã ̈ una vista dall'alto di figura 6;
la figura 9 Ã ̈ una vista di un particolare di figura 8; la figura 10 Ã ̈ una vista di un particolare di figura 6; la figura 11 Ã ̈ una vista in parziale sezione laterale di una stecca di una seconda forma di realizzazione di contenitori, secondo il trovato;
la figura 12 Ã ̈ una vista di un contenitore di figura 11 lungo il piano di sezione XII-XII di figura 11;
la figura 13 Ã ̈ una vista di un particolare di figura 12;
la figura 14 Ã ̈ una vista in parziale sezione laterale della stecca di corpi cavi della seconda forma di realizzazione di contenitori di figura 11;
la figura 15 Ã ̈ una vista dal basso di figura 14;
la figura 16 Ã ̈ una vista dall'alto di figura 14;
la figura 17 Ã ̈ una vista in parziale sezione laterale della stecca di mezzi di chiusura della seconda forma di realizzazione di contenitori di figura 11;
la figura 18 Ã ̈ una vista dei mezzi di chiusura di figura 17, lungo il piano di sezione XVIII-XVIII;
la figura 19 Ã ̈ una vista dal basso di figura 17;
la figura 20 à ̈ una vista dall’alto di figura 17.
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato globalmente con 1 un contenitore monodose, particolarmente per prodotti fluidi quali, ad esempio, prodotti farmaceutici e medicinali.
Il contenitore 1 Ã ̈, di norma, realizzato in materiale polimerico del tipo di polietilene, polipropilene, con tecniche di formatura quali, ad esempio, lo stampaggio ad iniezione.
Il contenitore 1 Ã ̈ composto da due parti che vengono assemblate tra loro dopo la loro formatura.
Una prima parte del contenitore 1 Ã ̈ un corpo 2 cavo, ad esempio a sviluppo longitudinale, per il contenimento di un fluido, che presenta un collo 3 dotato di almeno un'apertura 4 di erogazione di gocce calibrate di fluido .
Perché l'apertura possa erogare gocce di fluido calibrate à ̈ necessario che questa presenti bordi regolari e presenti tolleranze di formazione particolarmente accurate.
La seconda parte del contenitore 1 à ̈ costituito da mezzi di chiusura 5 comprendenti almeno un'impugnatura 6 di almeno un otturatore 7 temporaneo dell'apertura 4. I mezzi di chiusura comprendono, poi, almeno una fascetta 8 che à ̈ associata all'impugnatura lungo zone 9 a frattura prestabilita, ad esempio che sono definite da ponticelli realizzati di pezzo sulla superficie laterale esterna della fascetta stessa affacciata all'impugnatura 6, ed à ̈ atta a calzare il collo 3.
La peculiarità del trovato consiste nel fatto che il contenitore 1 comprende, sul collo 3, almeno un elemento di riscontro 10 della fascetta 8.
Particolarmente, l'elemento di riscontro 10 Ã ̈, particolarmente, adatto ad impedire lo sfilamento della fascetta 8 in una direzione di sfilamento, definita dal collo 3 verso la apertura 4 e mantenere, dunque, la stessa fascetta in posizione, calzata al collo 3.
Inoltre, particolarmente, il contenitore 1 comprende mezzi di bloccaggio della rotazione reciproca tra la fascetta 8 e il collo 3 che sono interposti tra la fascetta stessa ed almeno uno tra l'elemento di riscontro 10 e il collo 3.
La fascetta 8, dunque, risulta libera di scorrere, in direzione opposta alla suddetta direzione di sfilamento, lungo il collo 3 una volta che vengano rotte, ad esempio per semplice rotazione reciproca tra il collo 3 e l'impugnatura 6 (e conseguentemente tra l'impugnatura stessa e la fascetta 8), le zone 9, ovvero i ponticelli, a frattura prestabilita per l'apertura del corpo 2 cavo.
L'elemento di riscontro 10, vantaggiosamente, comprende almeno un collarino 11 aggettantesi esternamente rispetto al collo 3.
Il collarino 11 definisce una superficie inferiore 12, che à ̈ rivolta dalla parte opposta rispetto alla porzione del collo 3 interessata dall'apertura 4, tale superficie inferiore à ̈ atta al riscontro per la fascetta 8, almeno una porzione della quale viene inserita a pressione nella porzione inferiore del collo realizzata al di sotto della superficie inferiore stessa.
I mezzi di bloccaggio comprendono almeno una coppia di superfici piane 13 complementari e definite rispettivamente sull'elemento di riscontro 10 e sulla fascetta 8 per il bloccaggio della rotazione reciproca tra la fascetta stessa e l'elemento di riscontro 10. Particolarmente, la fascetta 8 e il collarino 11 presentano forma poligonale e comprendono, dunque, una pluralità di coppie di superfici piane 13 complementari definite dalle facce della fascetta e del collarino stessi.
Vantaggiosamente, la fascetta 8 e il collarino 11 presentano pianta esagonale atta, al contempo, alla guida del corretto posizionamento reciproco e al bloccaggio della rotazione reciproca.
Le zone 9 a frattura prestabilita sono costituite, come detto, da una pluralità di ponticelli fratturabili, che collegano l'impugnatura 6 con la superficie laterale esterna della fascetta 8.
Le zone 9 a frattura prestabilita possono, inoltre, comprendere alette, bandelle o semplici linee di frattura definite fra l'impugnatura 6 e la stessa superficie laterale esterna della fascetta 8.
Il corpo 2 à ̈ dotato di una bocca 14, ad esempio all'estremità opposta rispetto all'apertura 4, attraverso la quale il prodotto fluido viene introdotto per il riempimento del contenitore stesso e la quale à ̈ chiudibile per saldatura.
In una prima e preferita forma di realizzazione del contenitore 1, mostrata nelle figure da 1 a 10, l'elemento di riscontro 10 comprende almeno un elemento piastriforme 15 che si aggetta radialmente dal collarino 11 .
L'elemento piastriforme 15 definisce, in sostanza, la superficie inferiore 12.
Nella preferita forma di realizzazione, inoltre, la fascetta 8 comprende almeno una sede di alloggiamento 16, che à ̈ atta ad alloggiare sostanzialmente a misura l'elemento piastriforme 15 per il riscontro del fondo 17 della sede di alloggiamento stessa alla superficie inferiore 12 dell'elemento piastriforme stesso.
Il fondo 17 e la superficie inferiore 12 vanno a contatto diretto quanto i mezzi di chiusura 5 chiudono l'apertura 4 del corpo 2.
In particolare, l'elemento di riscontro 10 comprende una coppia di elementi piastriformi 15 disposti diametralmente opposti rispetto all'asse longitudinale del corpo 2 e la fascetta 8 comprende una rispettiva coppia sedi di alloggiamento 16.
Inoltre, le pareti laterali della sede di alloggiamento 16 contribuiscono, riscontrando lateralmente l'elemento lastriforme 15, ad impedire la rotazione reciproca tra la fascetta 8 e il collarino 11 e, dunque, facilitano la rottura dei ponticelli per l'apertura del contenitore 1.
In una seconda forma di realizzazione del contenitore 1, mostrata nelle figure da 11 a 20, la fascetta 8 comprende almeno un elemento ad arpione 18 aggettantesi internamente ad essa.
L'elemento ad arpione 18 à ̈ tale da definire una superficie di ancoraggio 19 {rivolta ad esempio verso l'otturatore 7) ed à ̈ atto ad ancorarsi alla superficie inferiore 12 dell'elemento di riscontro 10, con la superficie di ancoraggio 19 a diretto contatto con la superficie inferiore stessa.
L'elemento ad arpione 10 mantiene la fascetta 8 ancorata al collarino 11, trattenendo al contempo l'impugnatura 6 e, dunque, l'otturatore 7 in configurazione di chiusura del contenitore 1, questo fino alla rottura dei ponticelli, una volta rotti questi ultimi infatti la fascetta 8 Ã ̈ libera di scorrere nella direzione opposta alla direzione di sfilamento e staccarsi dall'impugnatura a cui era associata .
La fascetta 8, in tale forma di realizzazione, comprende una coppia di elementi ad arpione 18 disposti diametralmente opposti rispetto all'asse longitudinale dei mezzi di chiusura 5 e del corpo 2.
Vantaggiosamente, l’impugnatura 6 comprende una cupoletta 20 atta a calzare il collo 3 del corpo 2, nella porzione prossimale all'apertura 4 dello stesso. In particolare, la cupoletta 20 à ̈ sostanzialmente coassiale all'otturatore 7 (calzato a misura e senza gioco all'interno dell'apertura 4); anche la fascetta 8 risulta sostanzialmente coassiale all'otturatore 7 e, conseguentemente, alla cupoletta 20 a cui à ̈ associata mediante i ponticelli suddetti.
Vantaggiosamente, i contenitori 1 possono essere assemblati in stecche di contenitori comprendenti una serie di contenitori 1 tra loro associati.
In particolare, i corpi 2 di due contenitori consecutivi della stecca comprendono alette di collegamento 21, che sono unite le une alle altre, lungo linee a frattura prestabilita 22.
Inoltre, anche le impugnature 6 dei rispettivi mezzi di chiusura 5 sono tra loro collegate lungo linee a rottura prestabilita 23, risulta quindi possibile staccare un singolo contenitore 1 dalla stecca di contenitori al momento dell'uso dello stesso.
Qualunque tentativo di manomissione e/o apertura del contenitore 1 volto a modificare la posizione relativa (nella configurazione di chiusura) dei mezzi di chiusura 5 rispetto al corpo 2, così come assemblati e confezionati, ad esempio mediante l'applicazione di una sollecitazione di torsione e/o trazione dell'impugnatura 6 rispetto al corpo 2, comporta la rottura dei ponticelli della zona 9 a frattura prestabilita e il conseguente distacco della fascetta 8 dall'impugnatura 6.
Tale distacco comporta, conseguentemente, lo scorrimento della fascetta 8 lungo l'asse longitudinale del corpo 2 in allontanamento dalla apertura 4, la stessa rimanendo libera di scorrere ad esempio tra le alette 21 e il collarino 10 del corpo stesso.
Tale posizione della fascetta 8, instabile ed evidentemente spostata dalla posizione di chiusura del contenitore 1, segnala inequivocabilmente ed in maniera estremamente evidente l'avvenuta apertura e/o manomissione del contenitore 1 e dunque, in caso di prodotti contenuti che presentino un elevato grado di deperibilità specialmente se privi di conservante, segnala la necessità di non utilizzare tale contenitore aperto .
Si à ̈ in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti ed in particolare si sottolinea il fatto che il contenitore monodose, particolarmente per prodotti fluidi secondo il trovato, consente di evidenziare - in modo immediato, chiaro e percepibile da chiunque - eventuali manomissioni o aperture accorse nel contenitore stesso, la fascetta di sicurezza, infatti, cambiando sensibilmente di posizione lungo l'asse longitudinale del contenitore quando i ponticelli a frattura prestabilita venissero violati, rende facilmente evidente la manomissione accorsa al contenitore stesso. Inoltre, si à ̈ riscontrato come il contenitore, secondo il trovato, non risulta richiudibile, ovvero sia effettivamente monodose e monouso, ed à ̈ particolarmente adatto alla somministrazione di sostanze medicali ad elevato grado di deperibilità , pericolosità e precisione di applicazione, infatti , il contenitore secondo il trovato al contempo permette l'erogazione di prodotto secondo gocce calibrate di portata estremamente precisa e ripetibile.
Il trovato così concepito à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.
Claims (1)
- RIVENDICAZIONI 1) Contenitore (1) monodose, particolarmente per prodotti fluidi che comprende - almeno un corpo (2) cavo per il contenimento di un fluido presentante un collo (3) dotato di almeno un'apertura (4) di erogazione di gocce calibrate di detto fluido, mezzi di chiusura (5) comprendenti almeno un'impugnatura (6) di almeno un otturatore (7) temporaneo di detta apertura (4) e almeno una fascetta (8) associata a detta impugnatura (6) lungo zone (9) a frattura prestabilita ed atta a calzare detto collo (3) ; caratterizzato dal fatto di comprendere - su detto collo (3), almeno un elemento di riscontro (10) di detta fascetta (8), il quale elemento di riscontro à ̈ adatto a impedire lo sfilamento di detta fascetta (8) in una direzione di sfilamento da detto collo (3) verso detta apertura (4), - mezzi di bloccaggio della rotazione reciproca tra detta fascetta (8) e detto collo (3) interposti tra detta fascetta (8) ed almeno uno tra detto elemento di riscontro (10) e detto collo (3); detta fascetta (8) essendo libera di scorrere, in direzione opposta a detta direzione di sfilamento, lungo detto collo (3) una volta rotte dette zone (9) a frattura prestabilita per l’apertura di detto corpo (2) cavo. 2} Contenitore (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento di riscontro (10) comprende almeno un collarino (11) aggettantesi esternamente rispetto a detto collo (3) e definente una superficie inferiore (12) (rivolta da parte opposta rispetto alla porzione di detto collo interessata da detta apertura) di riscontro per detta fascetta (8) . 3) Contenitore (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio comprendono almeno una coppia di superfici piane (13) complementari definite rispettivamente su detto elemento di riscontro (10) e su detta fascetta (8) per il bloccaggio della rotazione reciproca tra la fascetta stessa e l'elemento di riscontro stesso. 4) Contenitore (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di riscontro (10) comprende almeno un elemento piastriforme (15) aggettantesi radialmente da detto collarino (11) e definente detta superficie inferiore (12 ). 5) Contenitore (1) secondo la rivendicazione 4 caratterizzato dal fatto che detta fascetta (8) comprende almeno una sede di alloggiamento (16) , sostanzialmente a misura, di detto elemento piastriforme (15) per il riscontro del fondo (16) di detta sede di alloggiamento (16) a detta superficie inferiore (12) dell'elemento piastriforme stesso. 6) Contenitore (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che detta fascetta (8) comprende almeno un elemento ad arpione (18) aggettantesi internamente ad essa, atto ad ancorarsi a detta superficie inferiore (12) di detto elemento di riscontro (10). 7) Contenitore (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta fascetta (8) e detto collarino (11) presentano forma poligonale, comprendendo una pluralità di dette coppie di superfici piane (13) complementari definite dalle facce della fascetta e del collarino stessi.
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Also Published As
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