ITMO20110077A1 - Flacone per prodotti a preparazione estemporanea, particolarmente medicinali, farmaceutici, cosmetici o simili - Google Patents

Flacone per prodotti a preparazione estemporanea, particolarmente medicinali, farmaceutici, cosmetici o simili Download PDF

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ITMO20110077A1
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Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo: “FLACONE PER PRODOTTI A PREPARAZIONE ESTEMPORANEA, PARTICOLARMENTE MEDICINALI, FARMACEUTICI, COSMETICI O SIMILI†.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un flacone per prodotti a preparazione estemporanea, particolarmente medicinali, farmaceutici, cosmetici, integratori o simili.
Nel settore medicinale, in quello farmaceutico, in quello cosmetico o in quello degli integratori alimentari, sono noti prodotti a preparazione estemporanea, cioà ̈ prodotti costituiti dalla soluzione o dalla miscela di almeno due diverse sostanze, di cui, ad esempio, una allo stato liquido e l’altra allo stato polverulento, che vengono mantenute separate l’una dall’altra fino al momento dell’uso.
Per il confezionamento di prodotti a preparazione estemporanea à ̈ noto l’impiego di flaconi come quello descritto ed illustrato nel documento brevettuale EP 0 963 325.
Tali flaconi sono essenzialmente costituiti da un serbatoio che à ̈ chiuso sul fondo e che si prolunga superiormente in un collo alla sommità del quale à ̈ definita una bocca di erogazione; all’intemo del serbatoio à ̈ contenuta una prima sostanza, generalmente allo stato liquido.
Nella bocca del serbatoio à ̈ alloggiato un contenitore di una seconda sostanza che à ̈ costituito da un corpo cilindrico cavo inferiormente chiuso da un fondo frangibile e superiormente aperto; il fondo del contenitore, fino a che rimane intatto, separa la seconda sostanza dalla prima.
Alfintemo del contenitore à ̈ inserito a tenuta un elemento di taglio che à ̈ costituito da un corpo tubolare la cui estremità inferiore à ̈ sezionata secondo un piano obliquo o sagomata a becco di flauto e la cui estremità superiore si prolunga oltre l’apertura superiore del contenitore.
L’elemento di taglio à ̈ assialmente scorrevole rispetto al contenitore fra una configurazione di non interferenza, in cui esso à ̈ posto al di sopra del fondo intatto del contenitore stesso, ed una configurazione di taglio, in cui esso, spinto verso il fondo del contenitore, lo taglia lungo il bordo perimetrale ponendo in comunicazione il contenitore, così aperto, con il serbatoio.
I flaconi noti sono, inoltre, provvisti di un cappuccio di copertura che à ̈ associato al collo del serbatoio mediante un accoppiamento filettato; il bordo inferiore del cappuccio à ̈ temporaneamente vincolato, lungo una linea di rottura, ad un anello di sigillo vincolato al collo del serbatoio e provvisto di una linea assiale indebolita in corrispondenza della quale esso si apre.
Alfinterno del cappuccio, infine, à ̈ definito un rilievo anulare che, al termine dell’avvitamento del cappuccio sul collo del serbatoio, si accoppia con il bordo superiore del contenitore, che à ̈ deformabile in campo elastico in direzione centripeta, per fonnare un corpo unico con esso.
Al momento dell’uso del prodotto il cappuccio viene avvitato sul collo del serbatoio rompendo l’anello di sigillo che si stacca da esso e si apre. L’avvitamento del cappuccio provoca lo scorrimento dell’elemento di taglio del contenitore fino a tagliare il fondo di quest’ultimo; la seconda sostanza si riversa, quindi, dal contenitore al serbatoio, allo del quale si miscela con la prima formando il prodotto.
Per erogare il prodotto così formato à ̈ sufficiente svitare il cappuccio per estrarre, solidalmente ad esso, anche il contenitore e l’elemento di taglio aprendo la bocca di erogazione del serbatoio.
Questi flaconi di tipo noto non sono scevri di inconvenienti, fra i quali va ricordato il fatto che, pur mantenendo separate le due sostanze fino alla preparazione del prodotto, non consentono di isolarle completamente luna rispetto all’altra.
In particolare i vapori provenienti dall’ambiente esterno e/o quelli rilasciati dalla sostanza liquida presente nel serbatoio permeano, in parte, all’interno del contenitore ove à ̈, generalmente, presente una sostanza polverulenta, spesso igroscopica.
Prima della preparazione del prodotto, quando le due sostanze sono ancora separate, quella polverulenta assorbe i vapori rilasciati da quella liquida impregnandosi di essi ed addensandosi in agglomerati.
Quando, al momento della preparazione del prodotto, il contenitore viene aperto e posto in comunicazione con il serbatoio, gli agglomerati che si sono formati tendono a rimanere all’interno del contenitore e, anche quando si sono riversati nel serbatoio, difficilmente si sciolgono e si disperdono in modo completo nella sostanza liquida.
La composizione del prodotto così formato non corrisponde a quella per esso prevista; nel caso in cui il prodotto sia un farmaco o un medicinale ciò causa un’indeterminabile alterazione del contenuto dei suoi principi attivi nonché della posologia per esso stabilita e, quindi, una svantaggiosa modificazione della terapia studiata per un paziente.
Tale inconveniente à ̈ accentuato dal fatto che i contenitori dei flaconi noti sono generalmente realizzati in materiali polimerici che presentano un certo grado di permeabilità ai vapori.
La permeabilità ai vapori à ̈, inoltre, accentuata in corrispondenza del fondo del contenitore che, essendo di tipo frangibile, ha, generalmente, uno spessore contenuto e/o à ̈ vincolato al corpo del contenitore lungo linee di indebolimento di spessore ancor più ridotto.
Per ovviare almeno in parte a tali inconvenienti sono noti flaconi come quelli illustrati nei documenti EP 1 186 548 e EP 1 858 774, in cui il contenitore contenente la seconda sostanza definisce un’intercapedine isolante per ostacolare il passaggio dei vapori rilasciati dalla sostanza liquida.
Comunque anche questi flaconi non sono esenti da inconvenienti.
Recenti studi hanno infatti dimostrato che la presenza di un’intercapedine isolante può solo ritardare la diffusione dei vapori rilasciati dalla sostanza liquida e, quindi, non impedire l’assorbimento da parte della sostanza in polvere e la formazione di sconvenienti agglomerati.
Il compito principale della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un flacone per prodotti a preparazione estemporanea, particolarmente medicinali, farmaceutici, cosmetici o simili, che consenta di mantenere effettivamente le sostanze componenti prodotto fra loro perfettamente separate ed isolate fino al momento della preparazione del prodotto.
Scopo del presente trovato consiste nell escogitare un flacone che consenta, in particolare, di impedire l’assorbimento da parte di una sostanza, quella generalmente polverulenta ed igroscopica, dei vapori rilasciati da un’altra, generalmente liquida, e, quindi, la fonnazione di indesiderati addensamenti ed agglomerati.
Ulteriore scopo del presente trovato consiste nell escogitare un flacone che consenta di preparare un prodotto di voluta composizione e, quindi, nel particolare caso di prodotti medicinali o farmaceutici, con un prefissato contenuto di principi attivi permettendo, così, di rispettare la posologia stabilita per la terapia di un paziente.
Altro scopo del presente trovato consiste nell escogitare un flacone che possa essere utilizzato ed aperto in modo semplice, pratico ed agevole da parte degli utenti senza richiedere loro particolari sforzi.
Non ultimo scopo del presente trovato consiste nel'escogitare un flacone i cui costi e tempi di produzione siano contenuti, che sia di agevole assemblaggio e che permetta di limitare i quantitativi di materiali costruttivi utilizzati per la sua produzione.
Ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un flacone per prodotti a preparazione estemporanea, particolarmente medicinali, farmaceutici, cosmetici o simili che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente flacone per prodotti a preparazione estemporanea, particolarmente medicinali, farmaceutici, cosmetici o simili, comprendente:
almeno un serbatoio per il contenimento di una prima sostanza sostanzialmente liquida, che à ̈ provvisto di almeno una bocca di erogazione; ed
almeno un contenitore per il contenimento di una seconda sostanza sostanzialmente in polvere associabile a detto serbatoio sostanzialmente in prossimità di detta bocca di erogazione, il volume interno di detto contenitore essendo temporaneamente separato dal volume interno di detto serbatoio ed atto ad essere posto in comunicazione con esso per la miscelazione della prima sostanza e della seconda sostanza a formare un prodotto,
caratterizzato dal fatto che detto contenitore comprende una capsula blisterata provvista di:
un primo foglio sostanzialmente deformabile e sagomato a definire una cavità di contenimento di detta seconda sostanza; e
un secondo foglio sostanzialmente sfondabile, che à ̈ associato a detto primo foglio a chiudere detta cavità di contenimento ed à ̈ rivolto verso detta bocca di erogazione, l’applicazione di una pressione su detto primo foglio determinando lo sfondamento di detto secondo foglio per la fuoriuscita e la miscelazione della prima sostanza e della seconda sostanza a formare detto prodotto.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di un flacone per prodotti a preparazione estemporanea, particolarmente medicinali, farmaceutici, cosmetici o simili, illustrate a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 Ã ̈ una vista in esploso di una preferita forma di attuazione del flacone secondo il trovato;
la figura 2 Ã ̈ una vista in sezione, su scala ingrandita, del contenitore impiegato nel flacone di figura 1 ;
la figura 3 Ã ̈ una vista in sezione, su scala ingrandita, di un particolare del flacone di figura 1 in configurazione di confezionamento;
la figura 4 Ã ̈ una vista in sezione, su scala ingrandita, del particolare di figura 3 in configurazione di rilascio;
la figura 5 Ã ̈ una vista in sezione, su scala ingrandita, del particolare di figura 3 in configurazione di apertura;
la figura 6 à ̈ una vista in assonometria dell’elemento pressore impiegato nel flacone di figura 1 ;
la figura 7 à ̈ una vista in esploso di un’alternativa forma di attuazione del flacone secondo il trovato;
la figura 8 Ã ̈ una vista in sezione, su scala ingrandita, di un particolare del flacone di figura 7 in configurazione di confezionamento.
Con particolare riferimento alla forma di attuazione delle figure da 1 a 6, si à ̈ indicato globalmente con 1 un flacone per prodotti a preparazione estemporanea, particolarmente medicinali, farmaceutici, cosmetici o simili. Per prodotti a preparazione estemporanea si intendono prodotti ottenibili dalla soluzione o dalla miscela di almeno due diverse sostanze che vengono mantenute separate fino al momento dell’impiego del prodotto.
Una delle due sostanze à ̈, generalmente, allo stato polverulento o granuloso, mentre l’altra à ̈, generalmente, allo stato liquido.
In particolare, il flacone 1 comprende un serbatoio 2 per il contenimento di una prima sostanza 3 sostanzialmente liquida, che à ̈ conformato sostanzialmente a bottiglia, à ̈ chiuso sul fondo e verso l’alto si prolunga in un collo 4, alla sommità del quale à ̈ definita una bocca di erogazione 5 per la fuoriuscita del prodotto, una volta preparato.
Al serbatoio 2, in prossimità della bocca di erogazione 5, à ̈ associato un contenitore 6, 7 per il contenimento di una seconda sostanza 8 sostanzialmente in polvere, in cui il volume interno del contenitore 6, 7 à ̈ temporaneamente separato dal volume interno del serbatoio 2 ed à ̈ atto ad essere posto in comunicazione con esso per la miscelazione della prima e della seconda sostanza a formare il prodotto.
Il contenitore 6, 7 Ã ̈ costituito da una capsula blisterata provvista di:
- un primo foglio 6 sostanzialmente deformabile e sagomato a definire una cavità di contenimento 9 della seconda sostanza 8; e
un secondo foglio 7 sostanzialmente sfondabile, che à ̈ associato al primo foglio 6 a chiudere la cavità di contenimento 9 ed à ̈ rivolto verso la bocca di erogazione 5, l’applicazione di una pressione sul primo foglio 6 determinando lo sfondamento del secondo foglio 7 per la fuoriuscita e la miscelazione della prima sostanza 3 e della seconda sostanza 8 a formare il prodotto.
Più in dettaglio il primo foglio 6 à ̈ sostanzialmente curvo e provvisto di un bordo 10 al quale à ̈ associabile il secondo foglio 7 che, invece, à ̈ sostanzialmente piatto.
Almeno uno tra il primo foglio 6 ed il secondo foglio 7 comprende almeno uno strato di alluminio in grado di impedire il passaggio di umidità e, soprattutto, di eventuali vapori sprigionati dalla prima sostanza 3.
Preferibilmente, entrambi il primo foglio 6 ed il secondo foglio 7 presentano ciascuno uno strato di alluminio, eventualmente combinato con uno o più strati di altro materiale.
Nella particolare forma di attuazione illustrata in figura 2, ad esempio, la capsula blisterata 6, 7 comprende un primo foglio 6 costituito da uno strato esterno di alluminio 6a sovrapposto ad uno strato interno di plastica 6b (ad esempio polietilene), ed un secondo foglio 7 costituito da uno strato intermedio di alluminio 7a interposto tra uno strato esterno 6b ed uno strato interno 6c di plastica (ad esempio ancora polietilene); gli strati di alluminio 6a, 7a e di plastica 6b, 7b, 7c sono resi solidali tra loro, ad esempio per incollaggio o saldatura.
Il flacone 1 comprende, inoltre, una boccola 11 , che à ̈ calzabile sulla bocca di erogazione 5 e in parte al suo interno e che sostiene la capsula blisterata 6, 7.
Il flacone 1 comprende, altresì, un elemento di chiusura 12 per la chiusura della bocca di erogazione 5, che à ̈ atto a separare la capsula blisterata 6, 7 dal volume interno del serbatoio 2 ed à ̈ frangibile o amovibile all’atto dello sfondamento del secondo foglio 7.
L’elemento di chiusura 12 à ̈ costituito, ad esempio, da un setto vincolato al perimetro della boccola 1 1 lungo una linea a sezione indebolita 13 destinata ad essere rotta nel momento in cui il secondo foglio 7 viene sfondato.
In pratica, fmtanto che il setto 12 mantiene chiusa la bocca di erogazione 5 l’elemento di chiusura 12 evita la fuoriuscita della prima sostanza 3 dal serbatoio 2 ed impedisce che la superficie della capsula blisterata 6, 7 possa venire bagnata dalla prima sostanza 3.
Tale caratteristica costituisce un’ulteriore garanzia per la corretta conservazione della seconda sostanza 8 all’interno della capsula blisterata 6, 7, che à ̈ già impermeabile alla prima sostanza 3 in virtù della presenza degli strati di alluminio 6a, 7a nel primo foglio 6 e nel secondo foglio 7. A ciò si aggiunge che l’elemento di chiusura 12 garantisce che il primo foglio 6 ed il secondo foglio 7 rimangono sempre sostanzialmente asciutti ed evita che, al momento dello sfondamento del secondo foglio 7, eventuali gocce di prima sostanza 3 presenti sulla superficie della capsula blisterata 6, 7 possano far aggregare la seconda sostanza 8 impedendone la caduta all’interno del serbatoio 2.
Per il corretto posizionamento del contenitore 6, 7, il flacone 1 comprende mezzi ad incastro 14 per il trattenimento della capsula blisterata 6, 7 in prossimità della bocca di erogazione 5.
I mezzi ad incastro 14 sono costituiti, ad esempio, da un risalto di incastro che sporge dalla boccola 11 da parte opposta rispetto al serbatoio 2 ed à ̈ atto a trattenere il bordo 10 della capsula blisterata 6, 7.
Una volta bloccata sul serbatoio 2, la capsula blisterata 6, 7 presenta il secondo foglio 7 a contatto con il setto 12 mentre il primo foglio 6 si estende con la propria curvatura rivolta da parte opposta rispetto al serbatoio 2 e alla bocca di erogazione 5.
Per la copertura della bocca di erogazione 5 e della capsula blisterata 6, 7 il flacone 1 à ̈ provvisto di un cappuccio 15 amovibile, che à ̈ associabile al collo 4 del serbatoio 2.
Più in dettaglio il cappuccio 15 à ̈ associabile al serbatoio 2 mediante un accoppiamento filettato 16, 17: la superficie interna del cappuccio 15, infatti, presenta una madrevite 16 avvitabile in una filettatura esterna 17 ricavata sul collo 4.
Il cappuccio 15, inoltre, Ã ̈ provvisto di mezzi di unione 18, 19 che permettono di collegarlo stabilmente alla boccola 11.
I mezzi di unione 18, 19 comprendono un dente di trattenimento 18 ricavato sulla superficie interna del cappuccio 15 ed una sporgenza di incastro 19 che sporge dalla boccola 11 e che presenta un profilo svasato di invito che agevola linserimento a scatto del dente di trattenimento 18.
L’unione tra il dente di trattenimento 18 e la sporgenza di incastro 19 avviene ad avvitamento del cappuccio 15 completato.
Per consentire l’apertura della capsula blisterata 6, 7 e la fuoriuscita della seconda sostanza 8 il flacone 1 à ̈ provvisto di un elemento pressore 20 mobile tra una configurazione di confezionamento, in cui l’elemento pressore 20 à ̈ mantenuto sostanzialmente distanziato dalla capsula blisterata 6, 7, ed una configurazione di rilascio, in cui l’elemento pressore 20 à ̈ disposto a contatto contro il primo foglio 6 per lo sfondamento del secondo foglio 7.
A tale scopo l’elemento pressore 20 comprende una serie di nervature di sfondamento 21 aventi un profilo utile di sfondamento 2 la, ossia un bordo destinato ad entrare in contatto con il primo foglio 6 della capsula blisterata 6, 7, che à ̈ sostanzialmente curvo, con curvatura sostanzialmente opposta alla curvatura del primo foglio 6.
Più in dettaglio l’elemento pressore 20 ed il cappuccio 15 sono realizzati in un corpo unico monolitico e sono uniti tra loro lungo una linea di prefrattura 22 che à ̈ frangibile per il passaggio dell’elemento pressore 20 dalla configurazione di confezionamento alla configurazione di rilascio. In altre parole, l’elemento pressore 20 ed il cappuccio 15 sono fabbricati uniti e, una volta collocato il cappuccio sul collo 4 del serbatoio 2, l’elemento pressore 20 rimane sufficientemente distante dalla capsula blisterata 6, 7 per non comprometterne l’integrità.
Per aprire la capsula blisterata 6, 7, à ̈ necessario applicare una pressione sull’elemento pressore 20 tale da rompere la linea di preffattura 22 ed avvicinare l’elemento pressore 20 alla capsula blisterata 6, 7.
Per agevolare tale operazione il cappuccio 15 à ̈ dotato di un tratto di guida 23, sagomato con forma sostanzialmente tubolare cilindrica, in cui à ̈ inseribile l’elemento pressore 20 dopo la rottura della linea di preffattura 22 per guidarlo dalla configurazione di confezionamento alla configurazione di rilascio.
Il flacone 1, inoltre, comprende mezzi antimanomissione di sigillo 24 atti ad evidenziare la rimozione del cappuccio 15 dal serbatoio 2.
I mezzi antimanomissione di sigillo 24 comprendono un anello di sigillo che à ̈ realizzato in corpo unico monolitico con il cappuccio 15 lungo una linea lacerabile 25 e che à ̈ vincolabile al serbatoio 2 mediante un accoppiamento ad incastro nel momento in cui il cappuccio 15 viene avvitato completamente sul collo 4.
Tale accoppiamento à ̈ costituito, ad esempio, da un rilievo anulare 26 sporgente dalla superficie esterna del collo 4 e da una corrispondente sporgenza anulare 27 definita all’ interno dell’anello di sigillo 24.
Il funzionamento del flacone illustrato nelle figure da 1 a 6 à ̈ il seguente. Il flacone 1 viene fabbricato sotto forma dì quattro componenti separati (figura 1): il serbatoio 2 contenente la prima sostanza 3, la capsula blisterata 6, 7 contenente la seconda sostanza 8, il cappuccio 15, che integra l’elemento pressore 20 e l’anello di sigillo 24, e la boccola 11, che integra l’elemento di chiusura 12 ed i mezzi ad incastro 14.
L’assemblaggio del flacone 1 avviene incastrando la capsula blisterata 6, 7 nel risalto di incastro 14 associato alla boccola 11 ed inserendo, successivamente, la boccola 1 1 nella bocca di erogazione 5.
Il cappuccio 15 viene quindi calzato ed avvitato sul collo 4; ad avvitamento completato il dente di trattenimento 18 si accoppia stabilmente con la sporgenza di incastro 19, rendendo la boccola 11 solidale al cappuccio 15, mentre la sporgenza anulare 27 dell’anello di sigillo 24 si accoppia con il rilievo anulare 26, vincolandosi al serbatoio 2.
In tale configurazione di confezionamento (figura 3) la capsula blisterata 6, 7 resta separata dal serbatoio 2 grazie alla presenza del setto 12.
Quando à ̈ necessario preparare il prodotto, per l’utilizzatore à ̈ sufficiente applicare una pressione sull’elemento pressore 20 tale da rompere la linea di prefrattura 22 e svincolare così l’elemento pressore 20 dal cappuccio 15. Lungo il tratto di guida 23 l’elemento pressore 20 viene condotto a passare dalla configurazione di confezionamento alla configurazione di rilascio, in cui entra in contatto con la capsula blisterata 6, 7, deformandone il primo foglio 6.
La pressione esercitata sulla seconda sostanza 8 mediante la deformazione del primo foglio 6 porta allo sfondamento del secondo foglio 7 e alla rottura almeno parziale della linea a sezione indebolita 13.
Più in particolare, il setto 12 rimane vincolato lungo un tratto del proprio perimetro al bordo della boccola 11, ma ciò à ̈ comunque sufficiente a consentire la caduta per gravità della seconda sostanza 8 attraverso la bocca di erogazione 5 ed il suo riversamento all’intemo del serbatoio 2 per formare il prodotto (figura 4).
Per erogare il prodotto così preparato à ̈ sufficiente svitare il cappuccio 15 dal collo 4.
Tale operazione determina la contemporanea rimozione della boccola 11 e della capsula blisterata 6, 7, che sono reciprocamente incastrati al cappuccio 15.
Quando il cappuccio 15 viene rimosso, inoltre, l’accoppiamento fra l’anello di sigillo 24 ed il serbatoio 2 rimane stabile mentre quello tra l’anello di sigillo 24 ed il cappuccio 15 cede; la linea lacerabile 25, infatti, si rompe, il cappuccio 15 viene rimosso mentre l’anello di sigillo 24 rimane sul collo 4 a dimostrazione dell’avvenuta apertura del flacone 1 (figura 5).
Nelle figure 7 e 8 à ̈ illustrata un’alternativa forma di attuazione dell’invenzione in cui il flacone 1 à ̈ provvisto di un serbatoio 2, di una capsula blisterata 6, 7 e di un cappuccio 15 sostanzialmente identici a quelli della forma di attuazione delle figure da 1 a 6, per i quali, dunque, si rimanda a quanto detto ed illustrato in precedenza.
Il flacone 1 à ̈ inoltre provvisto di una boccola 1 1 similare a quella della forma di attuazione precedente, ad eccezione del fatto che non à ̈ previsto alcun elemento di chiusura 12, la boccola 11 essendo aperta ad entrambe le estremità.
In aggiunta, il flacone 1 delle figure 7 e 8 Ã ̈ dotato di mezzi di guarnizione 28 che sono interponibili tra la boccola 11 e la capsula blisterata 6, 7.
Tali mezzi di guarnizione 28, ad esempio, consistono in un anello più o meno elastico calzabile sulla boccola 11 e destinato a rimanere incastrato tra la boccola 11 e la capsula blisterata 6, 7 una volta incastrato il bordo 10 nei mezzi ad incastro 14.
In pratica, i mezzi di guarnizione 28, in assenza del setto 12, impediscono alla prima sostanza 3 di uscire dalla bocca di erogazione 5 trafilando tra la boccola 11 e la capsula blisterata 6, 7, così da evitare che essa possa finire sconvenientemente all interno del cappuccio 15.
Il funzionamento del flacone 1 illustrato nelle figure 7 e 8 Ã ̈ il seguente. Il flacone 1 viene fabbricato sotto forma di cinque componenti separati: il serbatoio 2, la capsula blisterata 6, 7, il cappuccio 15, la boccola 11 ed i mezzi di guarnizione 28 (figura 7).
L’assemblaggio del flacone 1 avviene incastrando i mezzi di guarnizione 28 ed il bordo 10 della capsula blisterata 6, 7 nel risalto di incastro 14 associato alla boccola 11 ed inserendo, successivamente, la boccola 11 nella bocca di erogazione 5.
Il cappuccio 15 viene quindi calzato ed avvitato sul collo 4 fino al raggiungimento della configurazione di confezionamento (figura 8), in cui, in assenza del setto 12, la capsula blisterata 6, 7 si affaccia direttamente sul serbatoio 2.
Il funzionamento del flacone 1 à ̈ quindi sostanzialmente identico a quello raffigurato nelle figure da 1 a 6: quando à ̈ necessario preparare il prodotto, l’utilizzatore applica una pressione sull’elemento pressore 20, passando dalla configurazione di confezionamento alla configurazione di rilascio e determinando lo sfondamento del secondo foglio 7, che consente la caduta per gravità della seconda sostanza 8 attraverso la bocca di erogazione 5 e la formazione del prodotto; la successiva rimozione del cappuccio 15 dal collo 4, oltre ad aprire il flacone 1, permette di rimuovere contemporaneamente la boccola 11, la capsula blisterata 6, 7 ed i mezzi di guarnizione 28.
Il flacone 1 descritto in precedenza ed illustrato nelle figure à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti.
A tale proposito si sottolinea che il flacone 1 potrebbe eventualmente prevedere anche un tappo rigido di protezione, da collocare attorno al cappuccio 15 per evitare che, durante il trasporto, l’elemento pressore 20 sia accidentalmente soggetto a urti o colpi diretti, che potrebbero determinare la rottura della linea di prefrattura 22 ed il passaggio dalla configurazione di confezionamento alla configurazione di rilascio prima dell’ effettivo uso da parte dell’utilizzatore finale.
In entrambe le forme di attuazione illustrate nelle figure 1-6 e 7-8, inoltre, i mezzi ad incastro 14 consistono, come detto, in un risalto di incastro sporgente dalla boccola 11 per il trattenimento del bordo 10 della capsula blisterata 6, 7; non si escludono, tuttavia, alternative forme di attuazione in cui, ad esempio, il risalto di incastro sia ricavato all’interno del cappuccio 15 oppure in cui il trattenimento della capsula blisterata 6, 7 avvenga per schiacciamento del bordo 10 tra una superficie del cappuccio 15 ed una corrispondente superficie della boccola 11 che si realizza ad avvitamento del cappuccio 15 completato.
Si à ̈ in pratica constatato come l’invenzione descritta raggiunga gli scopi proposti.
Il presente flacone consente, infatti, di mantenere le sostanze componenti il prodotto tra loro separate e perfettamente isolate fino al momento in cui occorre preparare il prodotto.
L’impiego di una capsula blisterata consente, infatti, di isolare perfettamente la seconda sostanza dalla prima fino a che sono separate Luna dall’altra.
Il flacone secondo il trovato evita così che la seconda sostanza possa assorbire i vapori liberati dalla prima sostanza, impedendo che si formino addensamenti ed agglomerati e garantendo il completo scioglimento dell’una nell’altra.
Il flacone secondo il trovato garantisce, quindi, la preparazione di un prodotto di voluta composizione e, nel particolare caso di prodotti medicinali o farmaceutici, con un prefissato contenuto di principi attivi permettendo, così, di rispettare la posologia stabilita per la terapia di un paziente.
Il flacone secondo il trovato à ̈, infine, di impiego pratico ed agevole da parte degli utenti e non richiede loro l’esercizio di alcun particolare sforzo.

Claims (21)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Flacone (1) per prodotti a preparazione estemporanea, particolarmente medicinali, farmaceutici, cosmetici o simili, comprendente: almeno un serbatoio (2) per il contenimento di una prima sostanza (3) sostanzialmente liquida, che à ̈ provvisto di almeno una bocca di erogazione (4); ed almeno un contenitore (6, 7) per il contenimento di una seconda sostanza (8) sostanzialmente in polvere associabile a detto serbatoio (2) sostanzialmente in prossimità di detta bocca di erogazione (4), il volume interno di detto contenitore (6, 7) essendo temporaneamente separato dal volume interno di detto serbatoio (2) ed atto ad essere posto in comunicazione con esso per la miscelazione della prima sostanza (3) e della seconda sostanza (8) a formare un prodotto, caratterizzato dal fatto che detto contenitore (6, 7) comprende una capsula blisterata provvista di: un primo foglio (6) sostanzialmente deformabile e sagomato a definire una cavità di contenimento (9) di detta seconda sostanza (8); e - un secondo foglio (7) sostanzialmente sfondabile, che à ̈ associato a detto primo foglio (6) a chiudere detta cavità di contenimento (9) ed à ̈ rivolto verso detta bocca di erogazione (4), l’applicazione di una pressione su detto primo foglio (6) determinando lo sfondamento di detto secondo foglio (7) per la fuoriuscita e la miscelazione della prima sostanza (3) e della seconda sostanza (8) a formare detto prodotto.
  2. 2) Flacone (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto primo foglio (6) Ã ̈ sostanzialmente curvo e detto secondo foglio (7) Ã ̈ sostanzialmente piatto.
  3. 3) Flacone (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un elemento pressore (20) mobile tra una configurazione di confezionamento, in cui detto elemento pressore (20) à ̈ mantenuto sostanzialmente distanziato da detta capsula blisterata (6, 7), ed una configurazione di rilascio, in cui detto elemento pressore (20) à ̈ disposto a contatto contro detto primo foglio (6) per lo sfondamento di detto secondo foglio (7).
  4. 4) Flacone (1) secondo le rivendicazioni 2 e 3, caratterizzato dal fatto che detto elemento pressore (20) comprende una serie di nervature di sfondamento (21) aventi un profilo utile di sfondamento (2 la) sostanzialmente curvo con curvatura sostanzialmente opposta alla curvatura di detto primo foglio (6).
  5. 5) Flacone (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un cappuccio (15) amovibile che à ̈ associabile a detto serbatoio (2) per la copertura di detta bocca di erogazione (4) e di detta capsula blisterata (6, 7).
  6. 6) Flacone (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto cappuccio (15) Ã ̈ associabile a detto serbatoio (2) con accoppiamento filettato.
  7. 7) Flacone (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 3 a 6, caratterizzato dal fatto che detto elemento pressore (20) e detto cappuccio (15) sono realizzati in corpo unico.
  8. 8) Flacone (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto elemento pressore (20) e detto cappuccio (15) sono uniti tra loro lungo una linea dì prefrattura (22) frangibile per il passaggio di detto elemento pressore (20) da detta configurazione di confezionamento a detta configurazione di rilascio.
  9. 9) Flacone (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 3 a 8, caratterizzato dal fatto che detto cappuccio (15) comprende almeno un tratto di guida (23) in cui à ̈ inseribile detto elemento pressore (20) per guidarlo da detta configurazione di confezionamento a detta configurazione di rilascio.
  10. 10) Flacone (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una boccola (11) calzabile su o in detta bocca di erogazione (4).
  11. 11) Flacone (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un elemento dì chiusura (12) di detta bocca di erogazione (4), che à ̈ atto a separare detta capsula blisterata (6, 7) dal volume interno di detto serbatoio (2) ed à ̈ frangibile o amovibile all’atto dello sfondamento di detto secondo foglio (7).
  12. 12) Flacone (1) secondo la rivendicazione 10 e 11, caratterizzato dal fatto che detto elemento di chiusura (12) comprende almeno un setto vincolato al perimetro di detta boccola (11) lungo una linea a sezione indebolita (13).
  13. 13) Flacone (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi ad incastro (14) per il trattenimento di detta capsula blisterata (6, 7) in prossimità di detta bocca di erogazione (4).
  14. 14) Flacone (1) secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detti mezzi ad incastro (14) comprendono almeno un risalto di incastro associato a detta boccola (11).
  15. 15) Flacone (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di unione (18, 19) per collegare stabilmente detto cappuccio (15) e detta boccola (11).
  16. 16) Flacone (1) secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di unione (18, 19) comprendono almeno un dente di trattenimento (18) ricavato sulla superficie interna di detto cappuccio (15) ed almeno una sporgenza di incastro (19) che sporge da detta boccola (11).
  17. 17) Flacone (1) secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che almeno uno tra detto dente di trattenimento (18) e detta sporgenza di incastro (19) presenta un profilo svasato di invito atto ad agevolare rinserimento dell’altro tra detto dente di trattenimento (18) e detta sporgenza di incastro (19).
  18. 18) Flacone (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto cappuccio (15) comprende mezzi antimanomissione di sigillo (24) atti ad evidenziare la rimozione di detto cappuccio (15) da detto serbatoio (2).
  19. 19) Flacone (1) secondo la rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto che detti mezzi antimanomissione di sigillo (24) comprendono un anello di sigillo che à ̈ realizzato in corpo unico con detto cappuccio (15) lungo una linea lacerabile (25) e che à ̈ vincolabile a detto serbatoio (2).
  20. 20) Flacone (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di guarnizione (28) interponibili tra detta boccola (1 1) e detta capsula blisterata (6, 7).
  21. 21) Flacone (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno uno tra detto primo foglio (6) e detto secondo foglio (7) comprende almeno uno strato di alluminio (6a, 7a).
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