ITMO20130252A1 - "apparecchiatura di prelievo/stoccaggio per magazzini automatici" - Google Patents

"apparecchiatura di prelievo/stoccaggio per magazzini automatici"

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ITMO20130252A1
ITMO20130252A1 IT000252A ITMO20130252A ITMO20130252A1 IT MO20130252 A1 ITMO20130252 A1 IT MO20130252A1 IT 000252 A IT000252 A IT 000252A IT MO20130252 A ITMO20130252 A IT MO20130252A IT MO20130252 A1 ITMO20130252 A1 IT MO20130252A1
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IT
Italy
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walls
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IT000252A
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Stefano Cassani
Franco Stefani
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System Logistics S P A
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“Apparecchiatura di prelievo/stoccaggio per magazzini automatici”
La presente invenzione ha per oggetto una apparecchiatura di prelievo/stoccaggio per magazzini automatici.
La presente invenzione si riferisce inoltre ad un magazzino automatico dotato di una rispettiva apparecchiatura che consente il prelievo e/o lo stoccaggio di articoli di vario genere all’interno di tale magazzino automatico.
Il magazzino si presta particolarmente alla gestione di cassetti, conformati a vassoio di forma sostanzialmente piana, che vengono incolonnati l’uno sopra l’altro all’interno di una rispettiva struttura a scaffale.
Ciascun cassetto è adatto al contenimento di uno o più articoli, in base alle dimensioni ed alla tipologia degli articoli che possono essere ad esempio costituiti da utensili di lavorazione o comuni oggetti di piccole e medie dimensioni.
Come noto, i magazzini presentano zone di accesso in cui l’operatore provvede a prelevare l’articolo dal rispettivo cassetto od a riporre l’articolo nel cassetto al fine di attuarne lo stoccaggio all’interno del magazzino. La movimentazione dei cassetti avviene automaticamente mediante una unità logica di controllo che, in base all’articolo selezionato dall’operatore, provvede ad alimentare nella zona di accesso il rispettivo cassetto di contenimento di tale articolo.
In particolare, ciascun cassetto viene movimentato automaticamente nella zona di accesso mediante un carrello scorrevole opportunamente comandato dall’unità di controllo.
Il carrello è preferibilmente scorrevole verticalmente, attraversando le pile di vassoi incolonnati, e attraverso opportuni mezzi di aggancio traina un determinato cassetto nella zona di accesso.
In questo modo, una volta posizionato il cassetto nella zona di accesso, l’operatore può accedere all’interno del cassetto stesso prelevando o riponendo l’articolo.
I magazzini automatici noti possono essere di due tipologie in funzione della disposizione della zona di accesso: a baia interna, od a baia esterna. In particolare, nei magazzini a baia interna, la zona di accesso è definita da una apertura ricavata nella struttura portante del magazzino, all’interno della quale viene posizionato il cassetto selezionato. In questa tipologia di magazzini, il cassetto rimane sempre all’interno dell’ingombro volumetrico del magazzino e l’operatore accede all’interno dell’apertura.
Nei magazzini a baia esterna, la zona di accesso è definita al di fuori del magazzino in quanto il cassetto viene movimentato dal carrello al di fuori di una apertura ricavata nella struttura portante del magazzino. In questa soluzione il carrello può essere provvisto di un supporto estensibile il quale provvede a far fuoriuscire il cassetto selezionato al di fuori della citata apertura. Nei magazzini a baia esterna, il cassetto viene fatto sporgere all’esterno dell’ingombro del magazzino per permettere all’operatore un accesso facilitato al cassetto stesso.
In entrambe le tipologie di magazzino, il cassetto è generalmente provvisto di un sistema di prelievo/stoccaggio che permette all’operatore il corretto accesso all’articolo desiderato.
Tale sistema è costituito da una serie di sportelli ribaltabili, disposti su una superficie superiore del cassetto, ciascuno dei quali atto a consentire l’accesso ad un rispettivo vano di alloggiamento ricavato nel cassetto.
Gli sportelli possono essere aperti automaticamente dall’unità logica di controllo per permettere all’operatore il corretto prelievo dell’articolo od il corretto posizionamento dello stesso.
Il numero di sportelli e la propria dimensione varia in funzione dei vani interni del cassetto e quindi degli articoli contenuti. Tuttavia, al fine di standardizzare le dimensioni dei vani e dei rispettivi sportelli ribaltabili, vengono generalmente utilizzati cassetti aventi sportelli di identiche dimensioni ed un medesimo numero di vani di contenimento degli articoli. Per questo motivo, i sistemi di prelievo/stoccaggio presentano un importante inconveniente dovuto proprio alla necessità di standardizzare i vani e relativi sportelli, con la conseguente difficoltà di adattare le dimensioni di contenimento degli articoli che devono essere stoccati nel magazzino.
Per ovviare a tale inconveniente, vengono progettati in maniera individuale i singoli sistemi di prelievo/stoccaggio di ciascun cassetto e di conseguenza, anche i vani di contenimento all’interno dei cassetti vengono realizzati ad hoc.
In questo modo, per ogni tipologia e dimensione di articolo che deve esser contenuto nel cassetto, viene realizzato il rispettivo vano nel cassetto e progettato un appropriato sistema ribaltabile.
Tale soluzione risulta essere tuttavia molto costosa e complicata sia in termini di realizzazione che di tempi di progettazione dei singoli cassetti. Secondo una ulteriore tecnica nota, i cassetti possono essere sempre aperti per consentire, una volta disposti nella zona di accesso, il prelievo dell’articolo desiderato o l’alloggiamento dello stesso in maniera libera all’interno del volume definito dal cassetto.
Tale soluzione, benché molto semplice ed economica data l’assenza degli sportelli ribaltabili, comporta tuttavia la possibilità di prelevare erroneamente un articolo errato o la possibilità di riporre in maniera erronea l’articolo nel cassetto.
Secondo la presente invenzione, diversi limiti ed inconvenienti della tecnica nota vengono superati mediante una apparecchiatura di prelievo/stoccaggio per magazzini automatici comprendente le caratteristiche espresse nella rivendicazione 1 e/o in una o più delle successive rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma d’esecuzione preferita, ma non esclusiva, di una apparecchiatura di prelievo/stoccaggio. Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, in cui: - la figura 1 mostra una vista prospettica di un magazzino automatico, del tipo denominato a “baia esterna” dotato di una apparecchiatura di prelievo/stoccaggio secondo la presente invenzione;
- la figura 2 mostra una vista prospettica e parziale di magazzino automatico, del tipo denominato a “baia interna” dotato di una apparecchiatura di prelievo/stoccaggio secondo la presente invenzione; - la figura 3 mostra una vista prospettica di un cassetto di contenimento per articoli utilizzato nel magazzino di figura 1 e 2;
- le figure da 4 a 6 mostrano viste prospettiche dell’apparecchiatura in accordo con la figura 1, rispettivamente con alcune parti asportate per meglio illustrarne altre;
- le figure da 7 a 9 mostrano viste prospettiche dell’apparecchiatura in accordo con la figura 2, rispettivamente con alcune parti asportate per meglio illustrarne altre.
- le figure da 10 a 18 mostrano viste schematiche delle possibili modalità di apertura del magazzino automatico realizzate dall’apparecchiatura di prelievo/stoccaggio;
Con riferimento alle figure 1 e 2, con 1 viene globalmente indicato un magazzino automatico, dotato di una rispettiva apparecchiatura di prelievo/stoccaggio 2.
Con particolare riferimento alla figura 1, il magazzino 1 oggetto della presente invenzione è preferibilmente del tipo dotato di una struttura di supporto 3 a scaffale per l’alloggiamento di rispettivi cassetti 4 (meglio illustrato in figura 3).
La struttura 3 presenta preferibilmente conformazione parallelepipeda e definisce una serie di sedi di alloggiamento 5 disposte l’una sopra l’altra lungo una o più colonne verticali. Le sedi 5 sono predisposte a contenere in una configurazione di stoccaggio i rispettivi cassetti 4 i quali risultano essere in questo modo impilati. Nelle unite figure, le sedi 5 sono illustrate vuote (in assenza dei cassetti 4) per meglio visualizzare la struttura dell’intero magazzino 1.
In corrispondenza della base della struttura di supporto 3 si sviluppa una zona di accesso 6 atta a permettere il prelievo e/o lo stoccaggio di uno o più articoli (non illustrati in quanto non facenti parte della presente invenzione) contenuti nei cassetti 4.
Vantaggiosamente, il magazzino 1 è dotato di rispettivi mezzi di movimentazione 7 dei cassetti 4, automatici ed opportunamente motorizzati per spostare ciascun cassetto 4 tra una posizione di riposo in cui è alloggiato nella sede di alloggiamento 5 ed una posizione di accesso in cui è disposto nella zona di accesso 6.
I mezzi di movimentazione 7, i quali non vengono descritti ed illustrati nel dettaglio in quanto di tipo noto, sono controllati da una unità logica di controllo programmabile e gestibile da un utilizzatore.
Preferibilmente, i mezzi 7 sono costituiti da un carrello che si muove lungo un percorso ricavato nella struttura 3 per movimentare ciascun cassetto 4 tra la rispettiva posizione di riposo e di accesso.
In questo modo, quando viene richiesto il prelievo/stoccaggio di un determinato articolo/oggetto, i mezzi 7 provvedono a prelevare il relativo cassetto 4 per portarlo in corrispondenza della zona di accesso 6.
Con riferimento alla figura 3, viene illustrato un cassetto 4 dal quale viene prelevato un articolo o mediante il quale l’articolo viene stoccato nel magazzino 1.
Tale cassetto 4 presenta preferibilmente conformazione a vassoio, avente sviluppo periferico sostanzialmente rettangolare ed in cui è definita una apertura di accesso 4a ad un volume di contenimento 4b.
Si noti che l’apertura di accesso 4a si sviluppa lungo tutto il cassetto 4 per mantenere sempre aperto l’accesso al volume 4b.
All’interno del volume 4b vengono alloggiati gli articoli (non illustrati) preferibilmente secondo posizioni predefinite in funzione delle dimensioni e del numero degli articoli stessi.
Detto cassetto presenta un volume di contenimento 4b, preferibilmente a forma di parallelepipedo, aperto superiormente dall’apertura di accesso 4a.
Detto cassetto 4, presentando in pianta perimetro preferibilmente quadrangolare, è definito da un fianco laterale destro 41, un fianco laterale sinistro 42, un fianco anteriore 43 e un fianco posteriore 44.
Con fianco anteriore 43 si intende il versante del cassetto 4, quando quest’ultimo è collocato all’interno della baia (esterna o interna), più lontano dai mezzi di movimentazione 7, ovvero più vicino all’operatore collocato di fronte alla baia (esterna o interna), mentre con fianco posteriore 44 si intende il versante del cassetto 4, quando quest’ultimo è collocato all’interno della baia (esterna o interna), contrapposto al precedente e quindi più vicino ai mezzi di movimentazione 7, ovvero più lontano dall’operatore collocato di fronte alla baia (esterna o interna).
Come visibile in figura 3 il cassetto 4 può comprendere eventuali paratie 45 predefinite atte a definire all’interno del cassetto 4 una divisione in scomparti di ampiezza variabile a seconda degli articoli contenuti.
In altre parole il cassetto 4 può avere il volume 4b completamente aperto, oppure frazionato, con vani di dimensioni imposte dal produttore o con vani di dimensioni composte dall’utilizzatore, attraverso l’applicazione all’interno del cassetto 4 delle paratie 45.
Come sopra accennato, il magazzino 1 comprende inoltre una apparecchiatura di prelievo/stoccaggio 2 disposta nella citata zona di accesso 6.
In particolare, l’apparecchiatura 2 può essere impiegata indipendentemente dalla tipologia di magazzino 1 e con qualsiasi configurazione di zona di accesso 6.
Ad esempio, come viene illustrato nelle unite figure, il magazzino di figura 1 e da 4 a 6, è del tipo a baia esterna mentre il magazzino illustrato in figura 2 e da 7 a 9 è del tipo a baia interna.
In maggiore dettaglio, il magazzino di figura 1 a baia esterna presenta la propria zona di accesso 6 in corrispondenza di una porzione esterna alla struttura 3 al di fuori dell’ingombro definito dalla struttura 3 stessa. Nel magazzino 1 di figura 2 a baia interna, la zona di accesso 6 è definita in una porzione disposta all’interno della struttura 3 e quindi all’interno dell’ingombro totale del magazzino 1.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura 2 di prelievo/stoccaggio presenta un telaio di sostegno 8 presentante un piano di prelievo/stoccaggio 9 di almeno un articolo che deve essere prelevato dal magazzino 1 o stoccato nel magazzino 1.
In particolare, il telaio di sostegno 8, che meglio verrà descritto nel seguito della presente trattazione, definisce un vano di alloggiamento 10 di un cassetto 4. Il vano di alloggiamento 10 è in comunicazione con il percorso dei mezzi di movimentazione 7 per permettere l’alloggiamento del cassetto 4 nel vano 10 od il rispettivo allontanamento dal vano 10.
Al di sopra del vano 10 si sviluppa il piano 9 che giace in orizzontale ad una altezza idonea per essere accessibile da un operatore.
Detto piano di prelievo/stoccaggio 9 presenta in pianta un perimetro preferibilmente quadrangolare definito da almeno un primo bordo 9a, un secondo bordo 9b, un terzo bordo 9c e un quarto bordo 9d.
Sul piano 9 si sviluppano mezzi di accesso 11 operativamente attivi sul piano 9 stesso per aprire/chiudere almeno un’apertura 12 attraverso la quale è possibile accedere all’interno del vano di alloggiamento 10.
Detta almeno una apertura 12 presenta contorno chiuso definito da almeno un primo lato 12a, un secondo lato 12b, un terzo lato 12c e un quarto lato 12d.
Come sopra specificato, il cassetto 4 viene alloggiato nel vano 10 per provvedere al prelievo/stoccaggio dell’articolo.
Vantaggiosamente, i mezzi di accesso 11 definiscono l’apertura 12 in funzione del posizionamento dell’articolo da prelevare che, come sopra specificato è in una predefinita zona del cassetto 4.
In altre parole, i mezzi 11 determinano un varco per permettere all’operatore di accedere nel cassetto 4 ed allo stesso tempo chiudono tale apertura 12 per determinare un piano 9 completamente chiuso.
I citati mezzi di accesso 11 sono preferibilmente costituiti da una prima ed una seconda parete 13, 14 entrambe mobili lungo il piano di prelievo/stoccaggio 9 in avvicinamento/allontanamento reciproco.
E’ inoltre presente una terza parete 15 mobile lungo il piano di prelievo/stoccaggio 9 in una direzione trasversale alla direzione di movimentazione della prima e seconda parete 13, 14.
Ancora, preferibilmente i mezzi 11 presentano inoltre una quarta parete 16 mobile lungo il piano di prelievo/stoccaggio 9 in avvicinamento/allontanamento reciproco con la terza parete 15.
Con particolare riferimento alle figure allegate è stata rappresentata una apparecchiatura di prelievo/stoccaggio 2, e relativo magazzino 1, dotata di quattro pareti costituenti i mezzi di accesso 11.
Senza uscire dal campo di protezione del presente trovato si evidenzia che il corretto funzionamento dell’apparecchiatura 2, così come del magazzino 1, avviene anche con tre pareti.
Nel seguito della presente descrizione si tratterà una configurazione preferita, facendo riferimento a quella realizzata con quattro pareti 13,14,15,16, e una configurazione alternativa, facendo riferimento a quella realizzata con almeno tre pareti 13,14,15.
Facendo quindi riferimento alla configurazione alternativa la citata apertura 12 è definita dalla cooperazione di prima, seconda e terza parete 13, 14,15.
Più precisamente il primo lato 12a è definito da una estremità terminale della prima parete 13, il secondo lato 12b è definito da una estremità terminale della seconda parete 14 mentre il terzo e il quarto lato 12c, 12d, sono definiti dalle estremità terminali della terza parete 15.
In altre parole, sempre considerando la configurazione alternativa dell’apparecchiatura 2 e prendendo a riferimento il cassetto 4 e i mezzi di accesso 11, la prima parete 13 risulta ripiegata sul volume di contenimento 4b, al di sopra dello stesso, e presenta almeno un tratto che si sviluppa in allontanamento dal fianco laterale sinistro 42 del cassetto 4 per occludere almeno in parte l’apertura di accesso 4a, la seconda parete 14 risulta ripiegata sul volume di contenimento 4b, al di sopra dello stesso, e presenta almeno un tratto che si sviluppa in allontanamento dal fianco laterale destro 41 del cassetto 4 per occludere almeno in parte l’apertura di accesso 4a, la terza parete 15 risulta ripiegata su volume di contenimento 4b, avvolgendo il fianco anteriore 43, e presenta entrambi i tratti che si sviluppano in allontanamento dal fianco anteriore 43 del cassetto 4 per occludere almeno in parte l’apertura di accesso 4a.
Nella configurazione alternativa sopra descritta la disposizione della prima e seconda parete 13, 14 è visibile in figura 7 mentre la disposizione della terza parete è visibile in figura 9.
Come visibile nelle suddette figure la prima parete 13 è ripiegata a C al di sopra del volume di contenimento 4b, con ripiegamento sviluppantesi in prossimità del fianco laterale sinistro 42, la seconda parete è ripiegata a C al di sopra del volume di contenimento 4b, in contrapposizione alla precedente, con ripiegamento in prossimità del fianco laterale destro 41, e la terza parete 15 è ripiegata a C in avvolgimento al volume di contenimento 4b, ovvero con i tratti collocati al di sopra e al di sotto del volume di contenimento 4b, con ripiegamento in prossimità del fianco anteriore 43.
Facendo invece riferimento alla configurazione preferita la citata apertura 12 è definita dalla cooperazione di prima, seconda, terza e quarta parete 13, 14,15, 16.
Più precisamente il primo lato 12a è definito da una estremità terminale della prima parete 13, il secondo lato 12b è definito da una estremità terminale della seconda parete 14, il terzo lato 12c è definito da una estremità terminale della terza parete 15 e il quarto lato 12d è definito da una estremità terminale della quarta parete 16.
In altre parole, sempre considerando la configurazione preferita dell’apparecchiatura 2 e prendendo a riferimento il cassetto 4 e i mezzi di accesso 11, la prima parete 13 risulta ripiegata sul volume di contenimento 4b, al di sopra dello stesso, e presenta almeno un tratto che si sviluppa in allontanamento dal fianco laterale sinistro 42 del cassetto 4 per occludere almeno in parte l’apertura di accesso 4a, la seconda parete 14 risulta ripiegata sul volume di contenimento 4b, al di sopra dello stesso, e presenta almeno un tratto che si sviluppa in allontanamento dal fianco laterale destro 41 del cassetto 4 per occludere almeno in parte l’apertura di accesso 4a, la terza parete 15 risulta ripiegata su volume di contenimento 4b, avvolgendo il fianco anteriore 43, e presenta almeno un tratto che si sviluppano in allontanamento dal fianco anteriore 43 del cassetto 4 per occludere almeno in parte l’apertura di accesso 4a, e la quarta parete 16 risulta ripiegata sul volume di contenimento 4b, al di sopra dello stesso, e presenta almeno un tratto che si sviluppa in allontanamento dal fianco posteriore 44 del cassetto 4 per occludere almeno in parte l’apertura di accesso 4a.
Nella configurazione preferita sopra descritta le disposizioni di prima, seconda, terza e quarta parete 13,14,15,16 sono visibili in figura 7.
Come visibile nella suddetta figura la prima parete 13 è ripiegata a C al di sopra del volume di contenimento 4b, con ripiegamento sviluppantesi in prossimità del fianco laterale sinistro 42, la seconda parete è ripiegata a C al di sopra del volume di contenimento 4b, in contrapposizione alla precedente, con ripiegamento in prossimità del fianco laterale destro 41, e la terza parete 15 è ripiegata a C in avvolgimento al volume di contenimento 4b, ovvero con i tratti collocati al di sopra e al di sotto del volume di contenimento 4b, con ripiegamento in prossimità del fianco anteriore 43 e la quarta parete 16 è ripiegata a L al di sopra del volume di contenimento 4b, con ripiegamento sviluppantesi in prossimità del fianco posteriore 44.
La conformazione della quarta parete 16 è tale da proteggere l’operatore inibendogli l’accesso ai mezzi di movimentazione 7.
Si noti che le pareti 13, 14, 15 e 16 sono mobili lungo il piano di prelievo/stoccaggio 9, in una configurazione di reciproco avvicinamento/allontanamento per definire la citata apertura 12 o per occludere completamente l’area definita dal piano 9.
In particolare, la prima e la seconda parete 13, 14 sono scorrevoli lungo il piano di prelievo/stoccaggio 9 in una direzione di sviluppo longitudinale X del telaio 8. La terza e quarta parete 15, 16 sono invece scorrevoli lungo il piano di prelievo/stoccaggio 9 in una direzione di sviluppo trasversale Y. Come viene illustrato nelle figure 1, 2, 4 ed 8, la direzione di sviluppo longitudinale X e trasversale Y risultano essere perpendicolari tra di loro. Si noti inoltre che le pareti 13, 14, 15 e 16 si sviluppano lungo rispettivi piani di giacitura sovrapposti, paralleli tra di loro e paralleli al piano di prelievo/stoccaggio 9.
In questo modo, le pareti possono almeno parzialmente sovrapporsi per occludere completamente il piano 9 nella condizione di non accesso al cassetto 4.
Facendo ora riferimento alle figure 10-18 si descrivono alcune configurazioni di realizzazione dell’almeno una apertura 12 attuate, attraverso i mezzi di accesso 11, sia dalla configurazione alternativa che nella configurazione preferita dell’apparecchiatura 2.
In figura 10 è illustrata una configurazione di massima apertura del piano di prelievo/stoccaggio 9 e di completa sovrapposizione dell’almeno una finestra 12 con il piano 9.
In tale configurazione l’area sottesa dall’almeno una apertura 12 è pari a quella sottesa dal piano 9.
Tale configurazione, realizzata ed esempio per le operazioni di riempimento e/o svuotamento completo del cassetto 4 o per le operazioni di ispezione del cassetto 4, avviene attraverso la sovrapposizione, o giacitura sovrapposta, di primo, secondo, terzo e quarto lato 12a-12d, dell’apertura 12 sui rispettivi primo, secondo, terzo, e quarto bordo 9a-9d del piano.
In tale configurazione prima, seconda, terza parete 13,14,15 (o prima, seconda, terza e quarta parete 13,14,15,16) sono completamente aperte ovvero non collocate sopra il piano 9.
In figura 11 è illustrata una prima configurazione di parziale apertura del piano di prelievo/stoccaggio 9 e di parziale sovrapposizione dell’almeno una finestra 12 con il piano 9.
In tale configurazione l’area sottesa l’area sottesa dall’almeno una apertura 12 è inferiore a quella sottesa dal piano 9.
Tale configurazione, realizzata per operazioni di prelievo e/o stoccaggio all’interno del cassetto 4 e analoga e contrapposta a quella rappresentata in figura 12, avviene attraverso la sovrapposizione, o giacitura sovrapposta, di almeno tre lati dell’apertura 12 su rispettivi e contigui bordi del piano 9.
Si precisa che per questo e i successivi esempi la condizione di coincidenza, o completa sovrapposizione, tra un lato dell’apertura 12 e un rispettivo bordo del piano 9, come ad esempio in figura 11 tra il primo lato 12a e il primo bordo 9a, può avvenire o per sovrapposizione del tratto terminale della parete 13-16 in corrispondenza del bordo contiguo o per allontanamento del tratto terminale della parete 13-16 dal bordo contiguo del piano di prelievo e stoccaggio.
Nell’esempio illustrato in figura 11 il primo lato 12a coincide con il primo bordo 9a, il secondo lato 12b si estende parallelo e non sovrapposto al corrispondente secondo bordo 9b, il terzo lato 12c giace, senza coincidere, sul terzo bordo 9c e il quarto lato 12d giace, senza coincidere, sul quarto bordo 9d.
Nell’esempio illustrato in figura 13 il primo lato 12a giace, senza coincidere con il primo bordo 9a, così come il secondo lato 12b giace senza coincidere sul rispettivo secondo bordo 9b, il terzo lato 12c si estende parallelo e non sovrapposto al corrispondente terzo bordo 9c e il quarto lato 12d coincide con il quarto bordo 9d.
In figura 14 è illustrata un’altra prima configurazione di parziale apertura del piano di prelievo/stoccaggio 9 e di parziale sovrapposizione dell’almeno una finestra 12 con il piano 9.
Anche in questa configurazione l’area sottesa dall’almeno una apertura 12 è inferiore a quella sottesa dal piano 9.
Tale configurazione, sempre realizzata per operazioni di prelievo e/o stoccaggio all’interno del cassetto 4 e simili a quelle rappresentate nelle figure 14-15, avviene attraverso la sovrapposizione, o giacitura sovrapposta, di almeno due lati dell’apertura 12 su rispettivi e contigui bordi del piano 9.
Nell’esempio illustrato il primo lato 12a giace, senza coincidere sul primo bordo 9a e il terzo lato 12c giace, senza coincidere sul terzo bordo 9c. In via sintetica, prendendo a riferimento l’esempio illustrato in figura 16, solo il terzo lato 12c giace, senza coincidere, sul terzo bordo 9c.
In figura 18 è illustrata una seconda configurazione intermedia di parziale apertura del piano di prelievo/stoccaggio 9 è di mancata sovrapposizione, o mancata intersezione, dell’almeno una finestra 12 con il piano 9.
Anche in questa configurazione l’area sottesa dall’almeno una apertura 12 è inferiore a quella sottesa dal piano 9.
Tale configurazione, sempre realizzata per operazioni di prelievo e/o stoccaggio all’interno del cassetto 4, avviene attraverso la mancata sovrapposizione, o mancata giacitura sovrapposta, di tutti i lati dell’apertura 12 sui rispettivi bordi del piano 9.
In una prima variante, non rappresentata nelle allegate figure, ciascuna parete 13,14,15,16 può essere del tipo a tapparella comandata da un rispettivo motore a formare un sistema ad anello aperto, ovvero nel quale ciascuna parete non si chiude su se stessa.
In una seconda variante, non rappresentata nelle allegate figure, ciascuna parete 13,14,15,16 può essere del tipo a tapparella o del tipo a tessuto trascinate da almeno una catena, a sua volta movimentata su opportune guide motorizzate, per formare un sistema del tipo ad anello aperto.
In una terza variante preferita, rappresentata nelle allegate figure, ciascuna parete 13,14,15,16 può essere del tipo a tapparella, o alternativamente a tessuto, trascinate da un sistema a cinghie, o alternativamente a catena, per formare un sistema del tipo ad anello chiuso, ovvero nel quale ciascuna parete, o almeno il rispettivo sistema a cinghie di guida, è chiuso su se stesso.
Nel seguito della presente descrizione si procederà con l’illustrazione dei mezzi di acceso 11 nella terza variante preferita sopra sommariamente introdotta.
Preferibilmente, ciascuna parete 13, 14, 15 e 16 è costituita da una serranda scorrevole lungo un rispettivo percorso 13’, 14’, 15’, 16’ che si sviluppa secondo un andamento sostanzialmente arcuato attorno al vano 10 di alloggiamento del cassetto 4.
Ogni parete 13, 14, 15 e 16 è movimentata mediante rispettivi mezzi motori, di tipo noto e preferibilmente provvisti di cinghie di rinvio che trasportano le pareti lungo i rispettivi percorsi.
Vantaggiosamente, le pareti vengono fatte scorrere lungo il corrispondente percorso tra una posizione di massimo ingombro in cui occludono tutta l’area definita dal piano di prelievo/stoccaggio 9 ed una posizione di minimo ingombro in cui non sono alloggiate in corrispondenza del piano di prelievo/stoccaggio 9.
In accordo con la soluzione realizzativa illustrata nelle figure 1, 4-6 e relativa al magazzino a baia esterna, il telaio 8 presenta una struttura scatolare, avente conformazione parallelepipeda a base rettangolare.
In questo caso il piano di prelievo/stoccaggio 9 è definito in corrispondenza di una superficie esterna e superiore della struttura scatolare del telaio 8.
Nelle figure da 4 a 6 viene illustrata in dettaglio l’apparecchiatura 2 con alcune parti asportate per meglio illustrare le pareti scorrevoli. In particolare, in figura 4 vengono asportate le pareti di copertura 17 che definiscono la struttura scatolare esternamente a vista del telaio 8.
In questa figura si nota che la terza e quarta parete 15, 16 sono scorrevoli al di sopra della prima e seconda parete 13, 14.
In particolare, la quarta parete 16 scorre lungo un percorso 16’ definito da rispettive guide di scorrimento 18 disposte al di sopra del piano di prelievo e stoccaggio 9. Le guide di scorrimento 18 sono chiuse ad anello e presentano un tratto giacente in corrispondenza del piano 9 e parallelo ad un fianco trasversale della struttura scatolare del telaio 8.
La terza parete 15 si sviluppa lungo un percorso 15’ conformato a “C” che si sviluppa attorno ad una faccia laterale dello sviluppo scatolare del telaio 8 . Come viene illustrato in figura 5, in cui è stata rimossa la quarta parete 16, la terza parete 15 scorre lungo guide 19 anch’esse chiuse ad anello ed avente almeno un tratto giacente lungo il piano 9.
In questo modo, la terza e quarta parete 15, 16 risultano essere scorrevoli secondo un moto a va e vieni in allontanamento/avvicinamento reciproco per determinare l’apertura 12.
In figura 6 vengono rimosse la terza e quarta parete 15, 16 per meglio illustrare la prima e seconda parete 13, 14.
In particolare, va rilevato che la prima e seconda parete 13, 14 sono scorrevoli attorno al telaio 8 e lungo rispettivi percorsi sostanzialmente semicircolari 13’, 14’, affacciati e contrapposti tra di loro. Ciascun percorso 13’, 14’ è determinato da rispettive guide 20, 21 sviluppantisi circonferenzialmente attorno lo sviluppo periferico longitudinale della struttura scatolare del telaio 8.
In questo modo, la prima e seconda parete 13, 14 risultano essere scorrevoli secondo un moto a va e vieni in allontanamento/avvicinamento reciproco per determinare l’apertura 12.
Si noti che la struttura scatolare del telaio 8 comprende una apertura di accesso (non visibile nelle unite figure) al vano di alloggiamento 10 del cassetto 4 ricavata in corrispondenza di un fianco laterale adiacente al piano di prelievo/stoccaggio 9.
L’apertura è opposta al fianco dove si sviluppa la terza parete 15 e presenta ampiezza pari allo sviluppo periferico longitudinale della struttura scatolare del telaio 8.
Tale apertura di accesso consente l’ingresso/l’uscita del cassetto 4 nel/dal vano 10. Vantaggiosamente, la presenza delle pareti mobili 13, 14, 15 e 16 e delle relative guide di scorrimento non interferiscono con la movimentazione del cassetto 4 attraverso la citata apertura di accesso. In accordo con la soluzione realizzativa di figura 2, 7-9, in cui il magazzino 1 è del tipo a baia interna, il telaio 8 presenta una struttura sostanzialmente anulare a sviluppo periferico rettangolare definente internamente la zona di prelievo/stoccaggio 6.
In questa situazione, si noti che il piano di prelievo/stoccaggio 9 è ricavato in corrispondenza di una superficie interna ed inferiore della citata struttura anulare del telaio 8.
Nel dettaglio di figura 7 vengono illustrate nel dettaglio la prima e la seconda parete 13, 14, entrambe scorrevoli attorno a rispettivi percorsi 13’, 14’ semicircolari, opposti ed affacciati, definiti dallo sviluppo periferico longitudinale della struttura anulare del telaio 8.
In particolare, sia la prima che la seconda parete scorrono lungo un moto a va e vieni in avvicinamento/allontanamento reciproco mediante guide di scorrimento 22, 23 che presentano entrambe un tratto passante per il piano 9.
Anche in questo caso ciascuna guida 22, 23 è chiusa ad anello e ciascuna corrispondente parete è opportunamente motorizzata mediante un motore non illustrato e descritto in quanto di tipo noto.
La terza e quarta parete 15, 16 sono scorrevoli al di sotto della prima e seconda parete 13, 14 in corrispondenza della superficie interna ed inferiore della citata struttura anulare del telaio 8.
Con riferimento alla figura 8 in cui sono state rimosse la prima e la seconda parete 13, 14, si noti che la terza parete 15 si sviluppa lungo un percorso 15’ conformato a C ed interamente alloggiato al di sotto del telaio 8.
Tale percorso 15’ è determinato da guide di scorrimento 24, chiuse ad anello e ciascuna posta su un bordo trasversale del telaio 8.
Come meglio illustrato in figura 9, si noti che il percorso 15’ della terza parete 15 si sviluppa almeno parzialmente attorno al vano di contenimento 10 del cassetto 4. In questo modo, il vano 10 presenta una apertura di accesso per l’inserimento/l’uscita del cassetto 4 all’interno del vano 10. A tale proposito va rilevato che la quarta parete 16 si sviluppa lungo un percorso 16’ semianulare estendentesi almeno parzialmente lungo un fianco laterale del telaio 8, opposto ad un fianco aperto per accedere nella zona di prelievo e stoccaggio 6.
In altre parole, la quarta parete 16 scorre in corrispondenza del piano 9 ed in un fianco del telaio 8 adiacente a tale piano 9.
Anche la terza e quarta parete 15, 16 vengono motorizzate in un moto a va e vieni ed in avvicinamento/allontanamento reciproco.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura 2 permette di realizzare un accesso preciso al vano 10 e quindi all’interno del cassetto 4.
In questo modo, le operazioni di prelievo e di stoccaggio degli articoli avvengono in maniera precisa in quanto le pareti determinano l’apertura 12 solo in corrispondenza della zona del cassetto in cui deve accedere l’operatore.
Vengono pertanto eliminati eventuali errori di prelievo di un articolo sbagliato od errori nel posizionamento di tale articolo all’interno del cassetto 4.
Inoltre, l’apparecchiatura 2 risulta essere molto versatile ed adattabile a qualsiasi tipologia e dimensioni di articolo contenuta nel cassetto 4.
Tale vantaggio è dato dalla movimentazione automatica delle pareti che scorrendo nel piano 9 in avvicinamento/allontanamento reciproco determinano l’ampiezza ed il posizionamento dell’apertura 12. Viene quindi determinato dall’unità logica di controllo mediante lo spostamento reciproco delle pareti, il corretto accesso dell’operatore al cassetto 4 in funzione delle dimensioni e della posizione dell’articolo.
La presente apparecchiatura, ivi compreso il magazzino automatico dotato di almeno una apparecchiatura, presenta un elevato livello di flessibilità applicativa: è un unico dispositivo per tutti i cassetti. Difatti l’adozione dei cassetti consente di contenere un elevata gamma di prodotti, diversi per dimensioni e forma, con la possibilità di realizzare qualsiasi disposizione dei prodotti all’interno del cassetto stesso. Ciò permette quindi un abbattimento dei costi di progettazione dell’apparecchiatura grazie al formato del cassetto, in particolare del lay-out interno, adibito a contenere i prodotti.

Claims (28)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura di prelievo/stoccaggio per magazzini, comprendente: un telaio di sostegno (8) presentante un piano di prelievo/stoccaggio (9) di almeno un articolo che deve essere prelevato da un rispettivo magazzino (1) o stoccato in detto magazzino (1); detto telaio (8) definendo un vano di alloggiamento (10) di un cassetto (4) di contenimento di uno o più di detti articoli; mezzi di accesso (11) operativamente attivi in detto piano di prelievo/stoccaggio (9) per aprire/chiudere almeno un’apertura (12) attraverso la quale è possibile accedere in detto vano di alloggiamento (10), all’interno del cassetto (4); caratterizzato dal fatto che detti mezzi di accesso (11) comprendono una prima ed una seconda parete (13, 14) entrambe mobili lungo il piano di prelievo/stoccaggio (9) in avvicinamento/allontanamento reciproco, ed una terza parete (15) mobile lungo il piano di prelievo/stoccaggio (9) in una direzione trasversale alla direzione di movimentazione della prima e seconda parete (13, 14).
  2. 2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detta almeno una apertura (12) presenta contorno chiuso definito da almeno un primo lato (12a), un secondo lato (12b), un terzo lato (12c) e un quarto lato (12d).
  3. 3. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2 caratterizzata dal fatto che dette prima e seconda parete (13, 14) definiscono rispettivamente primo e secondo lato (12a, 12b) e detta terza parete (15) definisce terzo e quarto lato (12c, 12d) dell’almeno una apertura (12).
  4. 4. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detto cassetto (4), presentante un volume di contenimento (4b) superiormente aperto dall’apertura di accesso (4a), è definito da un almeno un fianco laterale destro (41), un fianco laterale sinistro (42), un fianco anteriore (43) e un fianco posteriore (44).
  5. 5. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4 caratterizzata dal fatto che detti mezzi di accesso (11) presentano, quando operativamente attivi su detto piano di prelievo/stoccaggio (9) per aprire l’almeno una apertura (12), la prima parete (13) ripiegata sul volume di contenimento (4b) sviluppandosi in allontanamento dal fianco laterale sinistro (42) per occludere almeno in parte l’apertura di accesso (4a), la seconda parete (14) ripiegata sul volume di contenimento (4b) sviluppandosi in allontanamento dal fianco laterale destro (41) per occludere almeno in parte l’apertura di accesso (4a), la terza parete (15) ripiegata sul volume di contenimento (4b) avvolgendo il fianco anteriore (43) e sviluppandosi in allontanamento reciproco dagli stessi per occludere almeno in parte l’apertura di accesso (4a).
  6. 6. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detto piano di prelievo/stoccaggio (9) presenta contorno chiuso, preferibilmente quadrangolare, definito da almeno un primo bordo (9a), un secondo bordo (9b), un terzo bordo (9c) e un quarto bordo (9d).
  7. 7. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni 2 e 6 caratterizzata dal fatto che detti mezzi di accesso (11), quando operativamente attivi in detto piano di prelievo/stoccaggio (9) per aprire l’almeno una apertura (12), definiscono almeno una configurazione tra: - una configurazione di massima apertura e di completa sovrapposizione nella quale l’almeno una apertura (12) sottende un’area pari a quella sottesa dal piano di prelievo/stoccaggio (9); detta prima parete (13) definendo un primo lato (12a) sovrapposto al il primo bordo (9a), detta seconda parete (14) definendo il secondo lato (12b) sovrapposto al secondo bordo (9b), detta terza parete (15) definendo terzo e quarto lato (12c, 12d) sovrapposti rispettivamente con il terzo e quarto bordo (9c, 9d); - una prima configurazione di apertura intermedia e di parziale sovrapposizione nella quale l’almeno una apertura (12) sottende un’area inferiore a quella sottesa dal piano di prelievo/stoccaggio (9); dette prima e seconda parete (13, 14) definendo rispettivamente primo e secondo lato (12a, 12b) dell’apertura (12); detta terza parete (15) definendo il terzo e il quarto lato (12c, 12d) dell’apertura (12); essendo almeno un lato (12a, 12b, 12c, 12d) dell’apertura (12) sovrapposto a un rispettivo bordo (9a, 9b, 9c, 9d) del piano di prelievo/stoccaggio (9). - una seconda di configurazione di apertura intermedia e di assenza di sovrapposizione nella quale l’almeno una apertura (12) sottende un’area inferiore a quella sottesa dal piano di prelievo/stoccaggio (9); dette prima e seconda parete (13, 14) definendo rispettivamente primo e secondo lato (12a, 12b) dell’apertura (12); detta terza parete (15) definendo il terzo e il quarto lato (12c, 12d) dell’apertura (12); essendo tutti i lati (12a, 12b, 12c, 12d) dell’apertura (12) non sovrapposti ai rispettivi bordi (9a, 9b, 9c, 9d) contigui del piano di prelievo/stoccaggio (9).
  8. 8. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende inoltre una quarta parete (16) mobile lungo il piano di prelievo/stoccaggio (9) in avvicinamento/allontanamento reciproco con detta terza parete (15).
  9. 9. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni 2 e 8 caratterizzata dal fatto che dette prima e seconda parete (13, 14) definiscono rispettivamente primo e secondo lato (12a, 12b) dell’apertura (12) e dette terza e quarta parete (15, 16) definisco rispettivamente terzo e quarto lato (12c, 12d) dell’apertura (12).
  10. 10. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni 4 e 8 caratterizzata dal fatto che detti mezzi di accesso (11) presentano, quando operativamente attivi in detto piano di prelievo/stoccaggio (9) per aprire l’almeno una apertura (12), la prima parete (13) ripiegata sul volume di contenimento (4b) sviluppantesi in allontanamento dal fianco laterale sinistro (42) per occludere almeno in parte l’apertura di accesso (4a), la seconda parete (14) ripiegata sul volume di contenimento (4b) sviluppantesi in allentamento dal fianco laterale destro (41) per occludere almeno in parte l’apertura di accesso (4a), la terza parete (15) ripiegata sul volume di contenimento (4b) sviluppantesi in allontanamento del fianco anteriore (43) per occludere almeno in parte l’apertura di accesso (4a), la quarta parete (16) ripiegata sul volume di contenimento (4b) verso l’alto sviluppantesi in allontanamento dal fianco posteriore (44) per occludere almeno in parte l’apertura di accesso (4a).
  11. 11. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni 6 e 8 caratterizzata dal fatto che detti mezzi di acceso (11), quando operativamente attivi in detto piano di prelievo/stoccaggio (9) per aprire l’almeno una apertura (12), definiscono almeno una configurazione tra: - una configurazione di massima apertura e di completa sovrapposizione nella quale l’almeno una apertura (12) sottende un’area pari a quella sottesa dal piano di prelievo/stoccaggio (9); detta prima parete (13) definendo un primo lato (12a) sovrapposto al primo bordo (9a), detta seconda parete (14) definendo il secondo lato (12b) sovrapposto al secondo bordo (9b), detta terza parete (15) definendo il terzo lato (12c) sovrapposto al terzo bordo (9c), detta quarta parete (16) definendo il quarto lato (13d) sovrapposto al quarto bordo (9d); - una prima configurazione di apertura intermedia e di parziale sovrapposizione nella quale l’almeno una apertura (12) sottende un’area inferiore a quella sottesa dal piano di prelievo/stoccaggio (9); dette prima e seconda parete (13, 14) definendo rispettivamente primo e secondo lato (12a, 12b) dell’apertura (12); dette terza e quarta parete (15, 16) definendo rispettivamente terzo e il quarto lato (12c, 12d) dell’apertura (12); essendo almeno un lato (12a, 12b, 12c, 12d) dell’apertura (12) sovrapposto a un rispettivo bordo (9a, 9b, 9c, 9d) del piano di prelievo/stoccaggio (9). - una seconda di configurazione di apertura intermedia e di assenza di sovrapposizione nella quale l’almeno una apertura (12) sottende un’area inferiore a quella sottesa dal piano di prelievo/stoccaggio (9); dette prima e seconda parete (13, 14) definendo rispettivamente primo e secondo lato (12a, 12b) dell’apertura (12); dette terza e quarta parete (15, 16) definendo rispettivamente terzo e il quarto lato (12c, 12d) dell’apertura (12); essendo tutti i lati (12a, 12b, 12c, 12d) dell’apertura (12) non sovrapposti ai rispettivi bordi (9a, 9b, 9c, 9d) contigui del piano di prelievo/stoccaggio (9).
  12. 12. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la prima e seconda parete (13, 14) sono scorrevoli lungo il piano di prelievo/stoccaggio (9) in una direzione di sviluppo longitudinale (X) del telaio (8), e dal fatto che detta terza (15) è scorrevole lungo il piano di prelievo/stoccaggio (9) in una direzione di sviluppo trasversale (Y) del telaio (8); detta direzione longitudinale (X) e trasversale (Y) essendo perpendicolari tra di loro.
  13. 13. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che la prima e seconda parte (13, 14) sono scorrevoli lungo un piano di prelievo/stoccaggio (9) in una direzione di sviluppo longitudinale (X) del telaio (8), e dal fatto che detta terza e quarta parete (15, 16) sono scorrevoli lungo il piano di prelievo/stoccaggio (9) in una direzione di sviluppo trasversale (Y) del telaio (8); detta direzione longitudinale (X) e trasversale (Y) essendo perpendicolari tra di loro.
  14. 14. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni 1 e 8, caratterizzata dal fatto che dette pareti (13, 14, 15, 16) si sviluppano in rispettivi piani di giacitura sovrapposti, paralleli tra di loro e paralleli al piano di prelievo/stoccaggio (9).
  15. 15. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni 1 e 8, caratterizzata dal fatto che ciascuna parete (13, 14, 15, 16) comprende una serranda mobile lungo un predefinito percorso (13’, 14’, 15’, 16’) definito attorno a detto vano di alloggiamento (10) del cassetto (4).
  16. 16. Apparecchiatura secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che ciascuna parete (13, 14, 15, 16) comprende rispettivi mezzi motori per far scorrere la serranda lungo il corrispondente percorso (13’, 14’, 15’, 16’) tra una posizione di massimo ingombro in cui occlude tutta l’area definita dal piano di prelievo/stoccaggio (9) ed una posizione di minimo ingombro in cui non è alloggiata in corrispondenza del piano di prelievo/stoccaggio (9).
  17. 17. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto telaio (8) è del tipo a baia esterna in cui presenta una struttura scatolare, avente conformazione parallelepipeda a base rettangolare; detto piano di prelievo/stoccaggio (9) essendo disposto in corrispondenza di una superficie esterna e superiore di detta struttura scatolare.
  18. 18. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 17 caratterizzata dal fatto che detta prima e seconda parete (13, 14) sono scorrevoli attorno al telaio (8) e lungo un percorso (13’, 14’) sostanzialmente semicircolare definito dallo sviluppo periferico longitudinale di detta struttura scatolare del telaio (8).
  19. 19. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto che detta terza parete (15) è scorrevole al di sopra della prima e seconda parete (13, 14), attorno al telaio (8) e lungo un percorso (15’) sostanzialmente semicircolare definito dallo sviluppo periferico trasversale di detta struttura scatolare del telaio (8).
  20. 20. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni 8 e 17, caratterizzata dal fatto che detta quarta parete (16) è scorrevole al di sopra della prima e seconda parete (13, 14) lungo un percorso (16’) definito da rispettive guide di scorrimento (18) disposte al di sopra del piano di prelievo e stoccaggio (9).
  21. 21. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto telaio (8) è del tipo a baia interna in cui presenta una struttura anulare a sviluppo periferico sostanzialmente rettangolare definente internamente una zona di prelievo/stoccaggio (6); detto piano di prelievo/stoccaggio (9) essendo disposto in corrispondenza di una superficie interna ed inferiore di detta struttura anulare.
  22. 22. Apparecchiatura secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che detta prima e seconda parete (13, 14) sono scorrevoli attorno al telaio e lungo un percorso (13’, 14’) sostanzialmente semicircolare definito dallo sviluppo periferico longitudinale di detta struttura anulare del telaio (8).
  23. 23. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 22, caratterizzata dal fatto che detta terza parete (15) è scorrevole al di sotto della prima e seconda parete (13, 14) in corrispondenza di detta superficie interna ed inferiore della struttura anulare del telaio (8), e lungo un percorso (15’) sostanzialmente semicircolare sviluppantesi almeno parzialmente attorno al vano di alloggiamento (10) del cassetto (4).
  24. 24. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni 8 e 23, caratterizzata dal fatto che detta quarta parete (16) è scorrevole al di sotto della prima e seconda parete (13, 14) in corrispondenza della superficie interna ed inferiore della struttura anulare del telaio (8) e lungo un percorso (16’) sostanzialmente semianulare definito dallo sviluppo periferico trasversale della struttura anulare del telaio (8).
  25. 25. Apparecchiatura secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto percorso (16’) semianulare della quarta parete (16) si sviluppa almeno parzialmente lungo un fianco laterale del telaio (8), opposto ad un fianco aperto per accedere in detta zona di prelievo e stoccaggio (6).
  26. 26. Magazzino automatico comprendente: una struttura di supporto (3) di una pluralità di cassetti (4) di contenimento di articoli che devono essere prelevati/stoccati; almeno una zona di accesso (6) definita in detta struttura di supporto (3) per permettere il prelievo e/o lo stoccaggio di uno o più articoli in e/o da uno o più di detti cassetti (4); mezzi di movimentazione (7) dei cassetti (4), per spostare ciascun cassetto (4) tra una posizione di riposo in cui sono stoccati in rispettive sedi di alloggiamento (5) della struttura (3) ed una posizione di accesso in cui sono disposti in detta almeno una zona di accesso (6) per permettere il prelievo/stoccaggio di uno o più articoli alloggiati nel cassetto (4); caratterizzato dal fatto che comprende inoltre almeno una apparecchiatura di prelievo/stoccaggio (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, disposta in detta almeno una zona di accesso (6).
  27. 27. Magazzino secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione (7) del cassetto (4) si sviluppano lungo un percorso ricavato in detta struttura (3) per movimentare ciascun cassetto (4) tra la rispettiva posizione di riposo e di accesso; detto vano di alloggiamento (10) del telaio (8) di detta apparecchiatura (2) essendo in comunicazione con detto percorso.
  28. 28. Magazzino secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto cassetto (4) nella rispettiva posizione di accesso è alloggiato nel vano (10) del telaio (8) e dal fatto che detto cassetto (4), quando è alloggiato nel vano (10) del telaio (8) presenta almeno una apertura (4a) di accesso ad uno o più articoli contenuti nel cassetto (4) stesso affacciata al piano di prelievo/stoccaggio (9) dell’apparecchiatura (2).
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