ITMO20130003U1 - Mezzi di supporto - Google Patents

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ITMO20130003U1
ITMO20130003U1 ITMO20130003U ITMO20130003U1 IT MO20130003 U1 ITMO20130003 U1 IT MO20130003U1 IT MO20130003 U ITMO20130003 U IT MO20130003U IT MO20130003 U1 ITMO20130003 U1 IT MO20130003U1
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ceramic
base body
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Inventor
Adelmo Morotti
Original Assignee
Gruppo Ceramiche Ricchetti S P A
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Description

GRUPPO CERAMICHE RICCHETTI S.P.A.
Descrizione di modello d’utilità
Mezzi di supporto
L’invenzione riguarda mezzi di supporto, in particolare per il supporto di un manufatto ceramico, quale ad esempio una piastrella ceramica.
Sono noti mezzi di supporto atti a supportare un manufatto ceramico, in particolare in applicazioni che prevedono, nell’uso, che una faccia inferiore del manufatto ceramico non sia disposta interamente in appoggio su una base di appoggio ossia che presenti almeno una parte sulla quale non viene esercita alcuna forza di reazione vincolare.
Ad esempio, quando un manufatto ceramico è destinato a fungere da copertura, in particolare per un canale di scolo dell’acqua di una piscina, o per un incavo in generale, una faccia superiore di ciascun manufatto ceramico è rivolta verso l’ambiente esterno, mentre la faccia inferiore di ciascun manufatto ceramico comprende una prima parte destinata ad appoggiarsi su una superficie di appoggio ricavata in una sede del canale di scolo, tale sede essendo conformata in modo da alloggiare i manufatti ceramici, ed una seconda parte destinata ad essere rivolta verso un fondo del canale di scolo, tale seconda parte e tale fondo essendo separati da uno strato gassoso.
La sede del canale di scolo può essere ricavata perimetralmente al canale di scolo in direzione della sua estensione longitudinale e, di conseguenza, la prima parte della faccia inferiore di ciascun manufatto ceramico è disposta in una zona periferica della faccia inferiore in corrispondenza di due lati paralleli e opposti di ciascun manufatto ceramico. Nell’uso, la superficie di appoggio della sede del canale di scolo esercita, quindi, una forza di reazione vincolare sulla prima parte, mentre sulla seconda parte non viene esercitata alcuna forza di reazione vincolare.
Ne deriva che, quando un utente esercita una forza sulla faccia superiore del manufatto ceramico, ad esempio una forza di pressione dovuta al calpestio da parte dell’utente del manufatto ceramico, quest’ultimo è soggetto a flessione e può incorrere in rotture.
Per rinforzare un manufatto ceramico è noto rivestire la faccia inferiore del manufatto ceramico con mezzi di supporto, ad esempio in forma di un ulteriore manufatto ceramico, una cui faccia superiore è applicata, ad esempio tramite incollaggio, alla faccia inferiore del manufatto ceramico.
Il manufatto ceramico e l’ulteriore manufatto ceramico risultano, quindi, sovrapposti.
L’ulteriore manufato ceramico è sostanzialmente simile al manufatto ceramico al quale è associato.
Nell’uso, l’ulteriore manufatto ceramico risulta interposto tra la faccia inferiore del manufatto ceramico al quale è applicato e il fondo del canale di scolo e/o la superficie di appoggio. La faccia inferiore dell’ulteriore manufatto ceramico comprende, infatti, una porzione rivolta verso il fondo del canale di scolo e una ulteriore porzione rivolta verso la superficie di appoggio.
L’accoppiamento tra il manufatto ceramico e l’ulteriore manufatto ceramico realizza una sorta di doppio manufatto ceramico con caratteristiche di resistenza alla flessione aumentate rispeto al caso in cui venga impiegato un singolo manufatto ceramico per coprire il canale di scolo o incavo.
Tuttavia, l’accoppiamento tra il manufatto ceramico e l’ulteriore manufatto ceramico ostacola il deflusso di un liquido, ad esempio acqua, che dovrebbe fluire dalla faccia superiore del manufatto ceramico verso il basso, ossia, ad esempio nel caso in cui tale accoppiamento sia applicato ad un canale di scolo, in particolare di una piscina, verso un fondo del canale di scolo.
Uno scopo dell’invenzione è migliorare i mezzi di supporto per il supporto di un manufatto ceramico di tipo noto.
Un altro scopo è ottenere mezzi di supporto in grado di favorire il deflusso di un liquido verso, ad esempio, un canale di scolo.
Un ulteriore scopo è ottenere mezzi di supporto che rendano il manufatto ceramico al quale sono associati notevolmente manovrabile.
Questi ed altri scopi dell’invenzione sono raggiunti da mezzi di supporto secondo la rivendicazione 1.
Grazie ai mezzi di supporto secondo l’invenzione, risulta piuttosto migliorato il drenaggio di un bquido che deve fluire dalla faccia superiore del manufatto ceramico, al quale i mezzi di supporto sono associati, ad esempio nel caso in cui i mezzi di supporto vengono apphcati ad un canale di scolo, in particolare di una piscina.
Inoltre, la combinazione di un manufatto ceramico e dei mezzi di supporto secondo l’invenzione risulta piuttosto leggera rispetto alla combinazione di un manufato ceramico e di un ulteriore manufatto ceramico dello stato della tecnica. Ciò conferisce maggiore manovrabilità al manufatto ceramico al quale sono associati i mezzi di supporto, in particolare durante la posa in opera, o in fase di manutenzione ad esempio di un canale di scolo, al quale può essere applicata la combinazione dei mezzi di supporto e del manufatto ceramico.
L’invenzione potrà essere meglio compresa e attuata con riferimento agli allegati disegni che ne illustrano alcune forme esemplificative e non limitative di attuazione, in cui:
Figura 1 è una vista in pianta di mezzi di supporto per il supporto di un manufatto ceramico secondo l’invenzione;
Figura 2 è una vista frontale dei mezzi di supporto di Figura 1 ;
Figura 3 è una vista in pianta dei mezzi di supporto di Figura 1 associati ad un manufatto ceramico;
Figura 4 è una vista frontale dei mezzi di supporto e del manufatto ceramico di Figura 3; Figura 5 è una vista in pianta di mezzi di supporto secondo una versione alternativa dell’invenzione;
Figura 6 è una vista frontale dei mezzi di supporto di Figura 5;
Figura 7 è una vista in pianta dei mezzi di supporto di Figura 5 associati ad un manufatto ceramico;
Figura 8 è una vista frontale dei mezzi di supporto e del manufatto ceramico di Figura 7; Figura 9 è una sezione di un canale di scolo coperto dai mezzi di supporto secondo l’invenzione associati ad un manufatto ceramico.
Con riferimento alle Figure 1 e 2, sono mostrati mezzi di supporto 1 secondo l’invenzione, atti ad essere accoppiati ad un manufatto ceramico 2, come mostrato nelle Figure 3 e 4, al fine di supportare quest’ultimo in diverse applicazioni e al fine far defluire un liquido in allontanamento dal manufatto ceramico 2.
Ad esempio, i mezzi di supporto 1 possono essere accoppiati al manufatto ceramico 2 per fungere da copertura per un canale di scolo, in particolare di una piscina, per fungere da tavola, in particolare per un tavolo o un piano di lavoro, in particolare un top di una cucina, oppure per fungere da pedata di un gradino.
Il manufatto ceramico 2 può avere una forma di lastra, ossia avente una dimensione longitudinale sensibilmente maggiore rispetto ad una dimensione trasversale. Inoltre, il manufatto ceramico 2 può avere una forma in pianta sostanzialmente rettangolare.
Naturalmente, il manufatto ceramico 2 può avere una forma diversa da quella rettangolare, ad esempio quadrata, come verrà spiegato meglio nel seguito.
Il manufatto ceramico 2 comprende un corpo ceramico 3 realizzato in materiale ceramico pressato.
Il corpo ceramico 3 comprende una faccia superiore 4 disposta, nell’uso, per essere rivolta verso l’ambiente esterno e una faccia inferiore 5 disposta, nell’uso, per interagire con i mezzi di supporto 1.
Nel corpo ceramico 3 può essere ricavata una fenditura passante, non mostrata nelle Figure, atta a favorire il drenaggio di un liquido, ad esempio acqua, che deve fluire dalla faccia superiore 4 verso il basso, ad esempio verso un canale di scolo dell’acqua, in particolare di una piscina. A tale scopo, la fenditura passante attraversa l’intero spessore del manufatto ceramico 2.
La fenditura passante può essere realizzata tramite taglio a getto d’acqua.
La fenditura passante può estendersi lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare all’estensione longitudinale del manufatto ceramico 2.
Nel caso di una pluralità di fenditure passanti, queste ultime possono essere disposte parallelamente l’una all’altra. In alternativa, ciascuna fenditura può avere una orientazione diversa rispetto a quelle adiacenti.
In aggiunta, sempre nel caso di una pluralità di fenditure passanti, ciascuna fenditura passante può essere distanziata l’una dall’altra di una distanza fissa. In alternativa, tale distanza può essere variabile, ad esempio le fenditure passanti possono essere più ravvicinate in una zona centrale del manufatto ceramico 2 e più distanziate in una zona estremale del manufatto ceramico 2 o viceversa.
II corpo ceramico 3 comprende una pluralità di fianchi 7 che delimitano lateralmente il manufatto ceramico 2.
Nel caso di un manufatto ceramico 2 avente una forma geometrica in pianta quadrilatera, come quello mostrato nelle Figure 3 e 4, la pluralità di fianchi 7 comprende un primo fianco 7a, un secondo fianco 7b, adiacente al primo fianco 7a, un terzo fianco 7c, opposto al primo fianco 7a e adiacente al secondo fianco 7b, ed un quarto fianco 7d, opposto al secondo fianco 7b e adiacente al terzo fianco 7c e al primo fianco 7a, detta pluralità di fianchi 7 definendo bordi laterali del manufatto ceramico 2.
I fianchi della pluralità di fianchi 7 intersecano la faccia superiore 4 in una pluralità di spigoli superiori 8, intersecano la faccia inferiore 5 in una pluralità di spigoli inferiori 9 e si intersecano reciprocamente in una pluralità di spigoli laterali 10.
Sempre nel caso di un manufatto ceramico 2 avente una forma geometrica in pianta dotata di quattro lati, la pluralità di spigoli superiori 8 comprende un primo spigolo superiore 8a, un secondo spigolo superiore 8b, un terzo spigolo superiore 8c e un quarto spigolo superiore 8d, la pluralità di spigoli inferiori 9 comprende un primo spigolo inferiore 9 a, un secondo spigolo inferiore, non mostrato nelle Figure, un terzo spigolo inferiore, non mostrato nelle Figure, e un quarto spigolo inferiore, non mostrato nelle Figure, mentre la pluralità di spigoli laterali 10 comprende un primo spigolo laterale IOa, un secondo spigolo laterale 10b, un terzo spigolo laterale 10c ed un quarto spigolo laterale lOd.
La faccia superiore 4 del manufatto ceramico 2 può essere piana. In alternativa, La faccia superiore 4 del manufatto ceramico 2 può essere convessa per favorire il deflusso di un liquido dalla stessa verso i fianchi della pluralità di fianchi 7.
Anche i mezzi di supporto 1 possono avere una forma di lastra, ossia aventi una dimensione longitudinale sensibilmente maggiore rispetto ad una dimensione trasversale. I mezzi di supporto 1 comprendono un corpo di base 11 che può essere realizzato in materiale ceramico pressato.
In alternativa, il corpo di base 11 può essere realizzato in un materiale diverso dal materiale ceramico pressato, ad esempio in un materiale metallico.
Il corpo di base 11 può avere una forma in pianta sostanzialmente rettangolare.
Naturalmente, il corpo di base 11 può avere una forma diversa da quella rettangolare, ad esempio quadrata, come verrà spiegato meglio nel seguito.
Il corpo di base 11 comprende una superficie superiore 13 che, nell’uso, è destinata a contattare la faccia inferiore 5 del manufatto ceramico 2.
Il corpo di base 11 comprende, inoltre, una superficie inferiore 16, opposta alla superficie superiore 13, una prima parte 17 della quale, mostrata in particolare in Figura 9, nell’uso, è destinata ad interagire con una superficie di appoggio ricavata in una sede conformata in modo da ricevere i mezzi di supporto 1, ad esempio una sede di un canale di scolo, di una gamba di un piano di lavoro o di una alzata di un gradino.
La superficie inferiore 16 comprende, inoltre, una seconda parte 24 destinata ad essere rivolta verso una parete di fondo, ad esempio di un canale di scolo oppure un pavimento, tale seconda parte 24 e tale fondo essendo separati da uno strato gassoso.
La dimensione della prima parte 17 e della seconda parte 24 è funzione della dimensione della superficie di appoggio.
Nell’uso, la superficie di appoggio esercita, quindi, una forza di reazione vincolare sulla prima parte 17, mentre sulla seconda parte 24 non viene esercitata alcuna forza di reazione vincolare.
Il corpo di base 11 comprende, inoltre, una pluralità di lati 21 che delimitano lateralmente i mezzi di supporto 1.
Nel caso di mezzi di supporto 1 aventi una forma geometrica in pianta quadrilatera, come quelli mostrati nelle Figure 1 e 2, la pluralità di lati 21 comprende un primo lato 2 la, un secondo lato 21b, adiacente al primo lato 21a, un terzo lato 21c, opposto al primo lato 21a e adiacente al secondo lato 21b, ed un quarto lato 21d, opposto al secondo lato 21b e adiacente al terzo lato 2 le e al primo lato 2 la, detta pluralità di lati 21 definendo bordi laterali dei mezzi di supporto 1.
Quando è necessario utilizzare una pluralità di mezzi di supporto 1 ad esempio per ricoprire interamente una canalina di scolo dell’acqua, oppure un piano di lavoro, i mezzi di supporto 1 devono essere accostati a ulteriori mezzi di supporto. In questo caso, il secondo lato 21b e il quarto lato 21d dei mezzi di supporto 1 possono contattare rispettivi ulteriori lati degli ulteriori mezzi di supporto disposti affiancati ai mezzi di supporto 1, mentre il secondo fianco 7b e il quarto fianco 7d del manufatto ceramico 2 possono contattare rispettivi ulteriori fianchi di un ulteriore manufatto ceramico disposto sugli ulteriori mezzi di supporto.
La prima parte 17 della superficie inferiore 16 è disposta in prossimità della pluralità di lati 21. In particolare, la prima parte 17 può avere una forma di cornice che percorre perimetralmente il corpo di base 11.
La seconda parte 24 della superficie inferiore 16 è disposta in prossimità di una zona centrale della superficie inferiore 16.
I lati della pluralità di lati 21 intersecano la superficie superiore 13 in una pluralità di bordi superiori 22, intersecano la superficie inferiore 16 in una pluralità di bordi inferiori 23 e si intersecano reciprocamente in una pluralità di bordi laterali 25.
Sempre nel caso di mezzi di supporto 1 aventi una forma geometrica in pianta dotata di quattro lati, la pluralità di bordi superiori 22 comprende un primo bordo superiore 22a, un secondo bordo superiore 22b, un terzo bordo superiore 22c e un quarto bordo superiore 22d, la pluralità di bordi inferiori 23 comprende un primo bordo inferiore 23 a, un secondo bordo inferiore, non mostrato nelle Figure, un terzo bordo inferiore, non mostrato nelle Figure, e un quarto bordo inferiore, non mostrato nelle Figure, mentre la pluralità di bordi laterali 25 comprende un primo bordo laterale 25a, un secondo bordo laterale 25b, un terzo bordo laterale 25c ed un quarto bordo laterale 25d.
La superficie superiore 13 dei mezzi di supporto 1 può essere piana.
In alternativa, la superficie superiore 13 dei mezzi di supporto 1 può essere convessa per favorire il deflusso di un liquido dalla stessa verso i lati della pluralità di lati 21.
Nel corpo di base 11 sono ricavati mezzi di scolo 18 disposti per consentire il drenaggio di un fluido, ad esempio di acqua, che deve fluire dalla faccia superiore 4 del manufatto ceramico 2 verso il basso oltre la superficie inferiore 16 dei mezzi di supporto 1, ad esempio verso un canale di scolo dell’acqua, in particolare di una piscina.
I mezzi di scolo 18 sono disposti su almeno un lato della pluralità di lati 21.
I mezzi di scolo 18 sono realizzati tramite taglio a getto d’acqua.
I mezzi di scolo 18 comprendono una pluralità di rientranze 19 disposte in successione lungo almeno un lato della pluralità di lati 21.
Le rientranze della pluralità di rientranze 19 possono essere disposte sull’almeno un lato della pluralità di lati 21 secondo un passo fisso. In alternativa, tale passo può essere variabile.
Ciascuna rientranza della pluralità di rientranze 19 può essere realizzata tramite taglio a getto d’acqua.
Le rientranze della pluralità di rientranze 19 possono essere disposte su una pluralità di lati di detta pluralità di lati 21.
In particolare, le rientranze della pluralità di rientranze 19 possono essere disposte lungo una coppia di lati opposti della pluralità di lati 21, in particolare lungo i lati della pluralità di lati 21 destinati a contattare la superficie di appoggio della sede conformata per alloggiare i mezzi di supporto 1, ad esempio il primo lato 21a e il terzo lato 21c come mostrato in Figura 1.
II corpo di base 11 dei mezzi di supporto 1 può essere simmetrico rispetto ad un asse di simmetria longitudinale dei mezzi di supporto 1.
In particolare, quando le rientranze della pluralità di rientranze 19 sono ricavate su una coppia di lati opposti della pluralità di lati 21, rientranze della pluralità di rientranze 19 disposte su un lato possono essere allineate a corrispondenti rientranze della pluralità di rientranze 19 disposte su un ulteriore lato, opposto a detto lato. In alternativa, le rientranze della pluralità di rientranze 19 disposte su un lato possono essere sfalsate rispetto a corrispondenti rientranze della pluralità di rientranze 19 disposte sull’ulteriore lato.
In aggiunta, le rientranze della pluralità di rientranze 19 possono essere in numero differente su ciascun lato della pluralità di lati 21.
Le rientranze possono essere in numero di due, in particolare ricavate su due differenti lati della pluralità di lati 21.
Ancora, è possibile prevedere un numero di rientranze 19 maggiore di due in modo tale da avere un’alta probabilità che almeno una delle rientranze della pluralità di rientranze 19 non sia ostruita. Infatti, ad esempio nel caso in cui i mezzi di supporto 1 siano alloggiati in una sede di un canale di scolo ad esempio di una piscina, è possibile che foglie, sabbia o altro tipo di materiale ostruisca alcune delle rientranze della pluralità di rientranze 19. Prevedere almeno due rientranze e, in particolare, un numero maggiore di due, consente di assicurare il passaggio di acqua attraverso almeno alcune delle rientranze 19.
In alternativa, è possibile prevedere anche una sola rientranza 19 su ciascun lato di detta pluralità di lati 21.
Ancora in alternativa, nel corpo di base 11 può essere ricavata anche una sola rientranza 19.
Ciascuna rientranza della pluralità di rientranze 19 presenta una profondità P e una larghezza L, mostrate, in particolare, in Figura 1.
Le rientranze della pluralità di rientranze 19 possono avere profondità P e larghezze L di valori differenti.
La profondità P di ciascuna rientranza della pluralità di rientranze 19 deve essere maggiore rispetto ad una profondità della superficie di appoggio della sede in cui i mezzi di supporto I sono alloggiati, come verrà spiegato meglio nel seguito. In questo modo, la superficie di appoggio non ostacola il passaggio di un fluido, il quale può scorrere per gravità attraverso l’interno delle rientranze 19 verso il basso, ad esempio verso un canale di scolo di una piscina.
Inoltre, la profondità P e la larghezza L di ciascuna rientranza della pluralità di rientranze 19 possono essere scelte di un valore tale da consentire il passaggio anche di particelle granulari, quali particelle di polvere o sabbia, senza che ciascuna rientranza della pluralità di rientranze 19 si ostruisca.
Ad esempio, nel caso di mezzi di supporto 1 aventi una forma in pianta sostanzialmente rettangolare, se i mezzi di supporto 1 sono alloggiati in un canale di scolo avente una sede larga 210 mm è possibile prevedere mezzi di supporto 1 aventi una larghezza di 207 mm e una lunghezza di 800 mm, e provvisti di rientranze aventi ciascuna una profondità di 36 mm, una larghezza di 60 mm e un passo di 200 mm.
II corpo di base 11 dei mezzi di supporto 1 ha una larghezza maggiore del corpo ceramico 3 del manufatto ceramico 2, come mostrato in Figura 3.
In aggiunta, il corpo di base 11 dei mezzi di supporto 1 può avere una lunghezza maggiore, oppure sostanzialmente uguale, alla lunghezza del corpo ceramico 3. In questo modo, nell’uso, in particolare con riferimento alle Figure 3 e 4, la superficie superiore 13 dei mezzi di supporto 1 può contenere completamente la faccia inferiore 5 del manufatto ceramico 2, consentendo di proteggere la pluralità di spigoli inferiori 9 del manufatto ceramico 2 da eventuali urti che possono verificarsi, nell’uso, tra un manufatto ceramico e un ulteriore manufatto ceramico disposto adiacente a detto manufatto oppure tra un manufatto ceramico ed eventuali corpi esterni durante la posa in opera del manufatto ceramico 2 oppure durante una fase di manutenzione, ad esempio di un canale di scolo, al quale può essere applicata la combinazione del manufatto ceramico 2 e dei mezzi di supporto 1.
Quando è necessario utilizzare una pluralità di manufatti ceramici 2 ad esempio per ricoprire una canalina di scolo dell’acqua, oppure un piano di lavoro, aventi una lunghezza maggiore della lunghezza di un manufatto ceramico 2, ciascun manufatto ceramico 2 deve essere accostato ad un altro manufatto ceramico 2, dopo che questi sono stati montati su rispettivi mezzi di supporto 1.
Quando il corpo di base 11 ha una lunghezza sostanzialmente uguale alla lunghezza del corpo ceramico 3, il secondo lato 21b e il quarto lato 21d risultano sostanzialmente allineati al secondo fianco 7b e al quarto fianco 7d. In questo caso, quando un manufatto ceramico 2, montato sui mezzi di supporto 1, è accostato ad un ulteriore manufatto ceramico, montato su ulteriori mezzi di supporto, il secondo fianco 7b e il quarto fianco 7d contattano rispettivi fianchi dell’ulteriore manufatto ceramico, mentre il secondo lato 21b e il quarto lato 21d contattano rispettivi lati degli ulteriori mezzi di supporto.
Nel corpo di base 11 può essere ricavata una apertura passante, non mostrata nelle Figure, atta a favorire ulteriormente il drenaggio di un liquido, ad esempio acqua, che deve fluire dalla faccia superiore 4 del manufatto ceramico 2 verso il basso oltre la superficie inferiore 16 dei mezzi di supporto 1, ad esempio verso un canale di scolo dell’acqua, in particolare di una piscina. A tale scopo, l’apertura passante può attraversare l’intero spessore del corpo di base 11.
L’apertura passante può essere realizzata tramite taglio a getto d’acqua.
L’apertura passante può estendersi lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare all’estensione longitudinale del corpo di base 11 dei mezzi di supporto 1.
In particolare, l’apertura passante può presentare una lunghezza tale da non intersecare la prima parte 17 della superficie inferiore 16, in modo tale che, nell’uso, non interagisca con la superficie di appoggio.
Nel caso di una pluralità di aperture passanti, queste ultime possono essere disposte parallelamente l’una all’altra.
In alternativa, ciascuna apertura passante può avere un’orientazione diversa rispetto a quelle adiacenti.
In aggiunta, sempre nel caso di una pluralità di aperture passanti, ciascuna apertura passante può essere distanziata l’una dall’altra di una distanza fissa. In alternativa, tale distanza può essere variabile, ad esempio le aperture passanti possono essere più ravvicinate in un’area centrale del corpo di base 11 dei mezzi di supporto 1 e più distanziate in un’area estremale del corpo di base 11 dei mezzi di supporto 1 o viceversa. Qualora le fenditure passanti del manufatto ceramico 2 e le aperture passanti dei mezzi di supporto 1 siano presenti, la posizione in cui ricavare le aperture passanti sui mezzi di supporto 1 e le fenditure passanti sul manufatto ceramico 2 deve essere scelta in modo tale che, una volta che il manufatto ceramico 2 è montato sui mezzi di supporto 1, almeno una delle fenditure passanti sia almeno parzialmente sovrapposta ad almeno una delle aperture passanti, quando il manufatto ceramico 2 è montato sui mezzi di supporto 1. In questo modo è consentito il drenaggio di un liquido dalla faccia superiore 4 del manufatto ceramico 2 verso il basso oltre la superficie inferiore 16 dei mezzi di supporto 1 attraverso la fenditura passante almeno parzialmente sovrapposta ad una apertura passante.
Ciascuna delle aperture passanti può avere una dimensione maggiore rispetto a ciascuna delle fenditure passanti. In questo modo, quando il manufatto ceramico 2 è montato sui mezzi di supporto 1, le aperture passanti e le fenditure passanti risultano reciprocamente sovrapposte in modo tale che una apertura passante circondi completamente una rispettiva fenditura passante, lasciando libero un passaggio per un ulteriore drenaggio del liquido. Nell’uso, il manufatto ceramico 2 è montabile a, e smontabili da, i mezzi di supporto 1. In particolare, il manufatto ceramico 2, durante la fabbricazione o la posa in opera, viene disposto sui mezzi di supporto 1 in modo che la faccia inferiore 5 del manufatto ceramico 2 contatti la superficie superiore 13 dei mezzi di supporto 1.
In particolare il manufatto ceramico 2 può essere fissato stabilmente ai mezzi di supporto 1 tramite incollaggio, per mezzo di un collante, della faccia inferiore 5 del manufatto ceramico 2 con la superficie superiore 13 dei mezzi di supporto 1.
In alternativa, il manufatto ceramico 2 può essere disposto in appoggio sui mezzi di supporto 1.
In una versione non illustrata, ai mezzi di supporto 1 è associata una pluralità di manufatti ceramici 2, ciascun manufatto ceramico 2 essendo disposto adiacente ad un ulteriore manufatto ceramico 2.
Il manufatto ceramico 2 può essere montato sui mezzi di supporto 1 in modo tale da avere il medesimo asse di simmetria sia longitudinale sia trasversale, ossia il manufatto ceramico 2 può essere centrato sui mezzi di supporto 1, come nel caso mostrato in Figura 3.
In ogni caso, il manufatto ceramico 2 deve essere montato sui mezzi di supporto 1 in modo tale da non ricoprire totalmente tutte le rientranze della pluralità di rientranze 19, cosicché venga lasciato libero un passaggio per un fluido, in particolare acqua, che deve defluire dalla faccia superiore 4 del manufatto ceramico 2 verso un canale di scolo attraverso le rientranze 19.
In particolare, nell’uso, un liquido presente sulla superficie superiore 4 può colare, passando attraverso uno o più fianchi della pluralità di fianchi 7 del manufatto ceramico 2, nel canale di scolo direttamente attraverso le rientranze 19 oppure può colare prima sui mezzi di supporto 1 e di qui, attraverso i lati della pluralità di lati 21 nel canale di scolo attraverso le rientranze 19.
I mezzi di supporto 1 possono comprendere, inoltre, mezzi distanziatori, non illustrati, collegati a zone della prima parte 17 della superficie inferiore 16 e a zone dei lati della pluralità di lati 21. In questo modo, i mezzi distanziatori evitano che la superficie inferiore 16 e la pluralità di lati 21 contattino la superficie di appoggio sulla quale devono essere posti, nell’uso, i mezzi di supporto 1.
Sono, infatti, i mezzi distanziatori a contattare tale superficie di appoggio.
In questo modo, i mezzi distanziatori separano la superficie inferiore 16 dalla superficie di appoggio, contribuendo, così, a favorire ulteriormente il drenaggio del liquido.
Di conseguenza, nell’uso, i mezzi distanziatori risultano interposti tra la superficie inferiore 16 dei mezzi di supporto 1 e la superficie di appoggio della sede che alloggia i mezzi di supporto 1.
I mezzi distanziatori possono comprendere una pluralità di listelli, anch’essi non mostrati nelle Figure, ciascuno dei quali può essere conformato sostanzialmente ad “L”, e può comprendere un primo lato disposto per aderire ad una zona della prima parte 17 e un secondo lato disposto per aderire ad una zona di un lato della pluralità di lati 21.
II primo lato comprende una faccia di arresto che nell’uso contatta la superficie di appoggio e, in base alla lunghezza del primo lato, può anche affacciarsi verso il fondo di un canale di scolo oppure un pavimento su cui sono alloggiati i mezzi di supporto 1.
II secondo lato comprende una faccia laterale che, nell’uso, può contattare oppure essere solamente circondata da una faccia di bordo della sede del canale di scolo e, in base alla lunghezza del primo lato, può anche affacciarsi verso il fondo di un canale di scolo oppure un pavimento, come verrà spiegato meglio nel seguito.
I listelli possono essere disposti ad una distanza fissa l’uno rispetto all’altro, oppure variabile.
I listelli, quando presenti, sono posizionati uniformemente sulla superficie inferiore 16 affinché l’altezza dei mezzi di supporto 1 sia costante lungo la sua estensione. In questo modo, quando i mezzi di supporto 1 sono posizionati su una superficie di appoggio sostanzialmente orizzontale, anche il corpo di base 11 è sostanzialmente orizzontale. In particolare, i listelli possono essere almeno in numero di due e posizionati da parti opposte della superficie inferiore 16.
Con riferimento alle Figure 5 e 6, è mostrata una versione alternativa dei mezzi di supporto 1 secondo l’invenzione. Componenti analoghi a quelli dei mezzi di supporto 1 delle Figure I e 2 verranno indicati di seguito con gli stessi numeri di riferimento e la loro descrizione non verrà ripetuta.
La versione alternativa dei mezzi di supporto 1 delle Figure 5 e 6 si differenzia da quella descritta in precedenza per il fatto che i mezzi di supporto 1 prevedono un corpo di base I I avente una forma in pianta sostanzialmente quadrata.
Con riferimento alle Figure 7 e 8, è mostrata una versione alternativa del manufatto ceramico 2, associato a mezzi di supporto 1 come quelli delle Figure 5 e 6. Componenti analoghi a quelli del manufatto ceramico 2 delle Figure 3 e 4 verranno indicati di seguito con gli stessi numeri di riferimento e la loro descrizione non verrà ripetuta.
La versione del manufatto ceramico 2 delle Figure 7 e 8 si differenzia da quella descritta in precedenza per il fatto che il manufatto ceramico 2 presenta una forma in pianta sostanzialmente quadrata.
In questo caso, possono essere previste una o più rientranze della pluralità di rientranze 19 su ciascun lato della pluralità di lati 21.
In Figura 5, in particolare, è mostrata una versione con una rientranza 19 su ciascun lato della pluralità di lati 21.
Ad esempio, nel caso di mezzi di supporto 1 aventi una forma in pianta sostanzialmente quadrata, se i mezzi di supporto 1 sono alloggiati in un canale di scolo avente una sede larga 210 mm è possibile prevedere mezzi di supporto 1 aventi una larghezza/lunghezza di 207 mm, una profondità di ciascuna rientranza della pluralità di rientranze 19 di 36 mm e una larghezza delle rientranze di 60 mm.
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I mezzi di supporto 1 associati al manufatto ceramico 2 della Figura 3 possono essere destinati ad essere impiegati come copertura di un canale di scolo di una piscina in particolare in corrispondenza di una zona in cui il canale di scolo presenta un angolo, ossia in corrispondenza di una zona in cui il canale di scolo presenta un cambio di direzione.
Con riferimento alla Figura 9, è mostrata una possibile destinazione d’uso dell’accoppiamento tra un manufatto ceramico 2 e i mezzi di supporto 1.
In questo caso, il manufatto ceramico 2 e i mezzi di supporto 1 sono accoppiati per fungere da copertura per un canale di scolo 30, ad esempio di un bordo di piscina 41, disposto per permettere lo scolo di un liquido, in particolare di acqua, che tracima da una piscina, tale canale di scolo 30 essendo mostrato in sezione in Figura 9 coperto dai mezzi di supporto 1 secondo l’invenzione associati ad un manufatto ceramico 2.
II canale di scolo 30 può presentare una forma in pianta sostanzialmente di cornice, ad esempio per cingere una piscina di forma quadrilatera.
II canale di scolo 30 è realizzato a partire da un materiale edile in forma liquida, quale ad esempio cemento, che viene fatto indurire assumendo la conformazione desiderata per il canale di scolo 30.
Il canale di scolo 30 comprende un incavo 31 provvisto di pareti interne 32 comprendenti una parete di fondo 33, atta a raccogliere e convogliare un liquido, in particolare acqua, che per gravità fluisce ad esempio dalla faccia superiore 4 del manufatto ceramico 2 a detta parete di fondo 33 attraverso le rientranze 19 e, ove presenti, le fenditure passanti e le aperture passanti, per raggiungere una vasca di scarico, non illustrata.
L’incavo 31 può presentare una sezione a forma di “U” per consentire un deflusso facilitato del liquido verso la parete di fondo 33.
Le pareti interne 32 dell’incavo 31 comprendono, inoltre, una coppia di pareti laterali 34 che si estendono sostanzialmente parallelamente l’una rispetto all’altra.
Il canale di scolo 30 comprende, inoltre, una sede 35, conformata in modo da alloggiare i mezzi di supporto 1 su cui sono montati, o devono essere montati, nell’uso, rispettivi manufatti ceramici 2.
A tale scopo, la sede 35 deve presentare una larghezza sostanzialmente uguale o maggiore rispetto alla larghezza del corpo di base 11.
La sede 35 comprende una apertura di fondo collegata con l’incavo 31.
La sede 35 comprende una coppia di profili 36 sagomati sostanzialmente ad “L” e disposti simmetricamente rispetto ad un piano di simmetria del canale di scolo 30.
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Ciascun profilo 36 comprende una superficie di appoggio 37 che, nell’uso, è disposta per ricevere in appoggio i mezzi di supporto 1 e, in particolare, esercitare, così, una forza di reazione vincolare sulla prima parte 17 della superficie inferiore 16 dei mezzi di supporto 1 oppure sulla faccia di arresto dei mezzi distanziatori, qualora presenti.
Ciascun profilo 36 comprende, inoltre, una faccia di bordo 38 che, nell’uso, è disposta per circondare lati della pluralità di lati 21 dei mezzi di supporto 1, ad esempio il primo lato 21a e il terzo lato 21c, e, in aggiunta, le facce laterali dei mezzi distanziatori, qualora presenti.
La superficie di appoggio 37 presenta una profondità D, definita come la distanza tra la faccia di bordo 38 e l’apertura di fondo della sede 35.
La profondità P della rientranza, o di ciascuna rientranza, della pluralità di rientranze 19 deve essere maggiore rispetto alla profondità D della superficie di appoggio 37. In questo modo rimane uno spazio G grazie al quale è possibile un passaggio per l’acqua attraverso l’interno delle rientranze 19.
Nel caso in cui la larghezza della sede 35 sia sostanzialmente uguale alla larghezza dei mezzi di supporto 1, lo spazio G è uguale alla differenza tra la profondità di ciascuna rientranza 19 e la profondità della superficie di appoggio 37.
Il bordo di piscina 41 comprende, inoltre, un corpo di bordo 42, disposto in prossimità di una piscina.
Anche il corpo di bordo 42 può essere realizzato a partire da un materiale edile in forma liquida, quale ad esempio cemento, che viene fatto indurire assumendo la conformazione desiderata per il corpo di bordo 42.
Il corpo di bordo 42 ha una forma sostanzialmente parallelepipeda, estendentesi lungo il bordo della piscina.
II corpo di bordo 42 può comprendere una cavità 43 realizzata per alleggerire il corpo di bordo 42.
Il canale di scolo 30 e il corpo di bordo 42 possono essere realizzati in corpo unico. In questo caso, in particolare, il bordo di corpo 42 si proietta a partire da una parete esterna dell’incavo 31.
In alternativa, il canale di scolo 30 e il corpo di bordo 42 possono essere realizzati distintamente e poi affiancati in opera. In questo caso, in particolare, una parete laterale del bordo di corpo 42 contatta la parete esterna dell’incavo 31.
Il corpo di bordo 42 comprende una parete superiore 44 che, nell’uso, è rivolta verso l’ambiente esterno e una parete di estremità 45 che, nell’uso, è rivolta verso l’acqua della piscina.
La parete superiore 44 e la parete di estremità 45 possono essere rivestite di un primo manufatto ceramico 46 e di un secondo manufatto ceramico 47, rispettivamente.
Il primo manufatto ceramico 46 può avere una superficie conformata in modo da favorire il deflusso dell’acqua che tracima dalla piscina verso il canale di scolo 30. Ad esempio, tale superficie può essere inclinata verso il canale di scolo 30.
In opera, il canale di scolo 30 e il corpo di bordo 42 sono affondati nel terreno.
Una volta che il canale di scolo 30 è montato sul terreno, viene coperto dai mezzi di supporto 1 ai quali è stato precedentemente associato un manufatto ceramico 2.
In alternativa, è possibile che il manufatto ceramico 2 sia accoppiato ai mezzi di supporto 1 durante la posa in opera.
In particolare, i mezzi di supporto 1 vengono disposti in appoggio sulla superficie di appoggio 37 della sede 35 del canale di scolo 30.
Quando i mezzi di supporto 1 sono disposti in appoggio sulla superficie di appoggio 37, grazie alla dimensione dei mezzi di supporto 1 e alla dimensione del manufatto ceramico 2, la sede 35 comprende una luce 48 ricavata tra la faccia di bordo 38, oppure un bordo perimetrale 49 del primo manufatto 46, e il manufatto ceramico 2, la quale favorisce l’efflusso di acqua verso la parete di fondo 33.
Inoltre, la luce 48 consente di rimuovere facilmente il manufatto ceramico 2 e i mezzi di supporto 1 dalla sede 35, ad esempio grazie all’impiego di un utensile che viene inserito nella luce 48, in particolare per eseguire operazioni di manutenzione al canale di scolo 30. Ancora, la luce 48 consente di rimuovere facilmente il manufatto ceramico 2 dai mezzi di supporto 1, ad esempio grazie all’impiego di un ulteriore utensile che viene inserito nella luce 48 e che, facendo perno sui mezzi di supporto 1, separa la faccia inferiore 5 del manufatto ceramico 2 dalla superficie inferiore 16 dei mezzi di supporto 1.
Una volta che i mezzi di supporto 1 e il manufatto ceramico 2 sono montati sul canale di scolo 30, l’acqua che trabocca dalla piscina, oppure che si trova sulla superficie superiore 4 del manufatto ceramico 2, può essere facilmente rimossa tramite il canale di scolo 30. Infatti, l’acqua che trabocca dalla piscina può defluire passando prima sulla parete superiore 44, oppure sulla sommità del primo manufatto ceramico 46, qualora presente, poi colando all’interno del canale di scolo 30 attraverso l’interno della pluralità di rientranze 19, grazie allo spazio G.
Allo stesso modo, l’acqua che si trova sulla superficie superiore 4 del manufatto ceramico 2 può defluire in allontanamento dal manufatto ceramico 2 passando prima attraverso la pluralità di fianchi 7, poi colando all’interno del canale di scolo 30 attraverso l’interno della pluralità di rientranze 19 grazie allo spazio G.
Grazie ai mezzi di scolo 18, ed eventualmente alle aperture passanti e ai mezzi distanziatori, qualora presenti, un liquido che deve defluire in allontanamento dal manufatto ceramico 2 può passare facilmente nella parete di fondo 33 del canale di scolo 30.
In aggiunta, la predisposizione delle rientranze 19 come mezzi di scolo 18 alleggerisce i mezzi di supporto 1 rispetto ai mezzi di supporto dello stato della tecnica, rendendo la combinazione tra il manufatto ceramico e i mezzi di supporto secondo l’invenzione ai quali è applicato maggiormente manovrabile in fase di messa in opera e, soprattutto, in fase di manutenzione, ad esempio di un canale di scolo, al quale può essere associata la suddetta combinazione.
Naturalmente, i vantaggi sopra riportati valgono corrispondentemente anche nel caso in cui l’accoppiamento tra un manufatto ceramico 2 e i mezzi di supporto 1 sia realizzato in applicazioni diverse rispetto alla copertura di un canale di scolo, ad esempio quando viene impiegato per formare un piano di lavoro, ad esempio di un tavolo oppure di un top di una cucina, oppure per formare un gradino di una scala.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Mezzi di supporto (1) per supportare un manufatto ceramico (2) internamente ad una sede (35) collegata ad un incavo (31) e per far defluire un liquido in allontanamento da detto manufatto ceramico (2) verso detto incavo (31) comprendenti un corpo di base (11) provvisto di una superficie superiore (13) disposta per contattare una faccia inferiore (5) di detto manufatto ceramico (2) e di una pluralità di lati (21) che delimitano lateralmente detto corpo di base (11) caratterizzati dal fatto che in detto corpo di base (11) sono ricavati mezzi di scolo (18) disposti lungo almeno un lato di detta pluralità di lati (21) di detto corpo di base (11).
  2. 2. Mezzi di supporto (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di scolo (18) comprendono una rientranza (19) avente una profondità (P) maggiore rispetto ad una profondità (D) di una superficie di appoggio (37) di detta sede (35).
  3. 3. Mezzi di supporto (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di scolo (18) comprendono una pluralità di rientranze (19) disposte in successione su detto almeno un lato di detta pluralità di lati (21), ciascuna rientranza di detta pluralità di rientranze (19) avendo una profondità (P) maggiore rispetto ad una profondità (D) di una superficie di appoggio (37) di detta sede (35).
  4. 4. Mezzi di supporto (1) secondo la rivendicazione 3, in cui detta pluralità di rientranze (19) è disposta su detto almeno un lato di detta pluralità di lati (21) secondo un passo fisso.
  5. 5. Mezzi di supporto (1) secondo la rivendicazione 3 oppure 4, in cui detti mezzi di scolo (18) comprendono, inoltre, una ulteriore pluralità di rientranze (19) ricavate su almeno un ulteriore lato di detta pluralità di lati (21) opposto a detto almeno un lato di detta pluralità di lati (21).
  6. 6. Mezzi di supporto (1) secondo la rivendicazione 5, in cui rientranze di detta ulteriore pluralità di rientranze (19) su detto almeno un ulteriore lato di detta pluralità di lati (21) sono allineate a corrispondenti rientranze di detta pluralità di rientranze (19) su detto almeno un lato di detta pluralità di lati (21).
  7. 7. Mezzi di supporto (1) secondo la rivendicazione 5, in cui rientranze di detta ulteriore pluralità di rientranze su detto almeno un ulteriore lato di detta pluralità di lati (21) sono sfalsate rispetto a corrispondenti rientranze di detta pluralità di rientranze su detto almeno un lato di detta pluralità di lati (21).
  8. 8. Mezzi di supporto (1) secondo una delle rivendicazioni da 2 a 7, in cui detto corpo di base (11) presenta una larghezza di 207 mm e una lunghezza di 80 mm, e ciascuna rientranza di detta pluralità di rientranze (19) presenta una profondità di 36 mm, una larghezza di 60 m e un passo di 200 mm.
  9. 9. Mezzi di supporto (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di scolo (18) sono realizzati tramite taglio a getto d’acqua.
  10. 10. Mezzi di supporto (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto corpo di base (11) ha una forma in pianta quadrilatera.
  11. 11. Mezzi di supporto (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto corpo di base (11) è realizzato in un materiale ceramico pressato.
  12. 12. Mezzi di supporto (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto corpo di base (11) ha una larghezza maggiore di detto manufatto ceramico (2).
  13. 13. Piastrella ceramica fissata a mezzi di supporto (1) così come definiti nelle rivendicazioni da 1 a 12.
  14. 14. Canale di scolo (30) comprendente un incavo (31) provvisto di una parete di fondo (33), atta a raccogliere e convogliare un liquido, e una sede (35) alloggiante mezzi di supporto (1) così come definiti nelle rivendicazioni da 1 a 12.
  15. 15. Canale di scolo (30) secondo la rivendicazione 14, e comprendente, inoltre, una piastrella ceramica così come definita nella rivendicazione 13.
  16. 16. Piano di lavoro comprendente mezzi di supporto (1) così come definiti nelle rivendicazioni da 1 a 12.
  17. 17. Piano di lavoro secondo la rivendicazione 16, e comprendente, inoltre, una piastrella ceramica così come definita nella rivendicazione 13.
  18. 18. Gradino comprendente mezzi di supporto (1) così come definiti nelle rivendicazioni da 1 a 12.
  19. 19. Gradino secondo la rivendicazione 18, e comprendente, inoltre, una piastrella ceramica così come definita nella rivendicazione 13.
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