ITMO20070192A1

ITMO20070192A1 - Mezzi di chiusura

Info

Publication number: ITMO20070192A1
Application number: IT000192A
Authority: IT
Inventors: Fiorenzo Parrinello; Fabrizio Pucci
Original assignee: Sacmi
Priority date: 2007-06-05
Filing date: 2007-06-05
Publication date: 2008-12-06
Also published as: BRPI0812493B1; UA96631C2; CN101711215B; BRPI0812493A2; KR20100035695A; ES2523133T3; ZA200908570B; RU2012120646A; EP2170720B1; RU2598579C2; JP5474773B2; US8381924B2; HRP20120839T1; MX2009013243A; RU2457991C2; WO2008148764A2; EP2170720A2; PL2170720T3; JP2010528946A; CN101711215A

Description

Descrizione di invenzione industriale

Mezzi di chiusura

L'invenzione concerne mezzi di chiusura di un contenitore, comprendenti un collo al quale è associabile una capsula. In particolare, i mezzi di chiusura possono essere provvisti di una parte di contenitore comprendente, oltre al suddetto collo, una zona di estremità di un corpo di contenitore.

L'invenzione concerne inoltre mezzi di chiusura provvisti di una linea di indebolimento.

Sono noti dispositivi di chiusura, associabili a contenitori, in particolare a contenitori ottenuti da un foglio di materiale multistrato, comprendenti un ugello erogatore ed una capsula associabile all'ugello erogatore. L'ugello erogatore comprende una base fissabile ad un corpo di contenitore ed un collo provvisto di una filettatura disposta per cooperare con una corrispondente ulteriore filettatura prevista internamente alla capsula. Il collo comprende una parete laterale, nella quale è ottenuta la suddetta filettatura, ed una parete di estremità. La parete di estremità definisce, insieme ad una porzione superiore della parete laterale, un elemento di chiusura disposto per essere asportato dal collo quando il dispositivo di chiusura viene aperto per la prima volta.

La capsula è provvista di una pluralità di elementi di penetrazione, che si estendono da un mantello laterale della capsula verso l'interno della capsula, disposti per rimuovere il suddetto elemento di chiusura dal collo quando la capsula viene svitata dal collo.

Gli elementi di penetrazione comprendono un bordo disposto per tagliare una porzione del materiale che forma il collo in modo tale da separare l'elemento di chiusura dal collo.

L'ugello erogatore è ottenuto a partire da un disco di materia plastica che viene termoformato per depressione direttamente all'interno della capsula. In altre parole, la capsula agisce come una cavità di stampo per la formatura dell'ugello erogatore.

Per fabbricare i dispostivi di chiusura sopra descritti sono necessari stampi assai complessi e costosi.

In particolare, per ottenere capsule comprendenti elementi di penetrazione dotati di elevata rigidezza e provvisti di un bordo affilato sono necessari stampi speciali.

Inoltre, i suddetti stampi devono operare con cicli di lavoro piuttosto lenti, il che limita sensibilmente l'efficienza di apparati formatori che sono equipaggiati con tali stampi.

Il procedimento di fabbricazione dei dispostivi di chiusura sopra descritti è ulteriormente complicato dal fatto che l'ugello erogatore deve essere formato direttamente dentro la capsula.

Sono note capsule - ad esempio del tipo screw cap, o del tipo snap cap - associabili a contenitori per chiuderne una apertura di erogazione.

Tali capsule comprendono un mantello laterale dal quale si diparte una banda di garanzia che funge da elemento indicatore dell 'avvenuta apertura della capsula. Tra il mantello laterale e la banda di garanzia è prevista una linea di indebolimento definita da una pluralità di elementi a ponte frangibili destinati ad essere fratturati quando la capsula viene rimossa dal contenitore per la prima volta. Gli elementi a ponte frangibili possono essere ottenuti prevedendo nervature proiettantisi internamente alla capsula da una parete della capsula che definisce il mantello cilindrico e la banda di garanzia e realizzando un taglio che attraversi completamente lo spessore della suddetta parete, ma che non attraversi completamente lo spessore delle suddette nervature.

In alternativa, le nervature non sono previste e, tramite una lama opportunamente sagomata, nella suddetta parete vengono realizzati tagli passanti tra i quali sono interposte porzioni non tagliate che definiscono gli elementi a ponte frangibili.

Un difetto delle capsule sopra descritte è che, quando la capsula viene rimossa dal contenitore per la prima volta, gli elementi a ponte frangibili si deformano assialmente in modo significativo, prima di fratturarsi. Si verifica, pertanto, che la tenuta tra la capsula e il contenitore viene meno prima della rottura degli elementi a ponte frangibili.

Inoltre, dopo che gli elementi a ponte frangibili sono stati fratturati, nelle zone di frattura sono presenti bave e residui di materia plastica - con la quale sono realizzate le capsule - che peggiorano l'aspetto delle capsule e, essendo appuntiti e/o taglienti, possono ferire accidentalmente un utilizzatore .

Uno scopo dell'invenzione è migliorare i mezzi di chiusura noti.

Un altro scopo dell'invenzione è ottenere mezzi di chiusura, comprendenti una porzione di chiusura che inizialmente definisce una parte di un collo dei mezzi di chiusura e che viene successivamente asportata da una capsula dei mezzi di chiusura quando la capsula è rimossa dal collo, che siano assai semplici da fabbricare.

Un ulteriore scopo è ottenere mezzi di chiusura dotati di proprietà di barriera ai gas e/o alla luce che abbiano un basso costo.

Un ancora ulteriore scopo è ottenere mezzi di chiusura comprendenti una linea di indebolimento che sia semplice da realizzare e che consenta una efficace apertura dei mezzi a capsula.

In un primo aspetto dell'invenzione, sono previsti mezzi di chiusura, comprendenti un collo al quale è associabile una capsula, detto collo avendo una estremità chiusa da una parete, in detta estremità essendo prevista una linea di indebolimento che circonda detto collo, detta capsula essendo provvista di mezzi promotori di apertura disposti per impegnarsi con ulteriori mezzi promotori di apertura di detta parete per separare almeno una parte di detta parete da detto collo lungo detta linea di indebolimento .

Grazie a questo aspetto dell'invenzione è possibile ottenere mezzi di chiusura che siano più semplici da fabbricare rispetto ai dispositivi di chiusura noti. Poiché la linea di indebolimento facilita significativamente la rimozione dal collo di almeno una parte della suddetta parete, i mezzi promotori di apertura e gli ulteriori mezzi promotori di apertura possono presentare una forma piuttosto semplice. Ne consegue che il collo e la capsula possono essere formati tramite stampi di tipo convenzionale. In particolare, grazie alla linea di indebolimento - che favorisce una prima apertura dei mezzi di chiusura -i mezzi promotori di apertura, a differenza di quanto avviene nei dispositivi di chiusura noti, non devono essere provvisti di elementi di penetrazione rigidi ed affilati che taglino il materiale, ad esempio la materia plastica, che forma una parete dei dispostivi di chiusura stessi. Nei mezzi a capsula secondo l'invenzione, infatti, i mezzi promotori di apertura, cooperando con gli ulteriori mezzi promotori di apertura, fratturano la materia plastica lungo la linea di indebolimento senza dover penetrare attraverso la suddetta materia plastica per tagliarla.

In aggiunta, poiché i mezzi promotori di apertura hanno una conformazione assai più semplice della conformazione degli elementi di penetrazione dei dispositivi di chiusura noti, il collo può essere formato in uno stampo dedicato - e non direttamente all'interno della capsula - ed essere associato alla capsula successivamente, il che significativamente semplifica il procedimento di fabbricazione del collo e consente di migliorare la precisione di accoppiamento tra la capsula ed il collo.

In una versione, i mezzi di chiusura comprendono una parte di contenitore provvista di una zona di estremità di un corpo di contenitore e del suddetto collo.

In un secondo aspetto dell'invenzione, sono previsti mezzi di chiusura, comprendenti un primo elemento ed un secondo elemento tra i quali è prevista una linea di indebolimento, caratterizzati dal fatto che detta linea di indebolimento comprende almeno una prima porzione indebolita ed almeno una seconda porzione indebolita, detta almeno una prima porzione indebolita e detta almeno una seconda porzione indebolita estendendosi da lati opposti di una parete di detti mezzi di chiusura attraverso una parte dello spessore di detta parete.

Grazie a questo aspetto dell'invenzione, è possibile ottenere mezzi di chiusura nei quali una zona di parete dei mezzi a capsula nella quale è prevista la linea di indebolimento non si allunghi significativamente quando il primo elemento ed il secondo elemento sono mutuamente allontanati.

Inoltre, dopo che il primo elemento ed il secondo elemento sono stati separati l'uno dall'altro lungo la linea di indebolimento, nella suddetta zona di parete sono presenti bave e/o residui in misura assai minore rispetto al caso di elementi a ponte frangibili di tipo noto.

In aggiunta, la linea di indebolimento può essere ottenuta con un grado di ripetibilità maggiore rispetto al caso degli elementi a ponte frangibili noti.

Nei mezzi a capsula secondo l'invenzione, la almeno una prima porzione indebolita e la almeno una seconda porzione indebolita possono essere realizzate, ad esempio, tramite una lama, tramite un dispositivo ad ultrasuoni, tramite un dispositivo laser, tramite una riduzione dello spessore della zona di parete ottenuto direttamente in uno stampo di formatura nel quale i mezzi di chiusura sono formati, eco.

In tutti i casi sopra menzionati, l'ampiezza della porzione indebolita - e, di conseguenza, la forza che un utilizzatore deve applicare ai mezzi di chiusura per separare il primo elemento dal secondo elemento -può essere controllata con precisione e mantenuta sostanzialmente costante.

Al contrario, nel caso degli elementi a ponte noti, l'interazione di una lama continua con una parete provvista di nervature, oppure l'interazione di una lama sagomata con una parete continua, sono assai difficilmente controllabili, ad esempio a motivo dell'usura della lama e/o della deformabilità della materia plastica con la quale sono realizzati gli oggetti da incidere. Ne consegue che gli elementi a ponte frangibili possono avere sezioni trasversali aventi una estensione che differisce significativamente da una estensione teoricamente prevista, il che comporta notevoli variazioni della forza che deve essere applicata da un utilizzatore per rompere gli elementi a ponte frangibili.

L'invenzione potrà essere meglio compresa e attuata con riferimento agli allegati disegni, che ne illustrano alcune forme esemplificative e non limitative di attuazione in cui:

Figura 1 è una sezione, parzialmente interrotta, presa lungo un piano longitudinale, di mezzi di chiusura;

Figura 2 è una sezione come quella di Figura 1 evidenziante una versione dei mezzi di chiusura in una configurazione chiusa;

Figura 3 è una sezione come quella di Figura 1 evidenziante i mezzi di chiusura di Figura 2 in una configurazione aperta;

Figura 4 una sezione come quella di Figura 1 evidenziante un'altra versione dei mezzi di chiusura in una configurazione chiusa;

Figura 5 è una sezione come quella di Figura 1 evidenziante i mezzi di chiusura di Figura 4 in una configurazione aperta;

Figura 6 una sezione come quella di Figura 1 evidenziante un'ulteriore versione dei mezzi di chiusura;

Figura 7 una sezione come quella di Figura 1 evidenziante un'ancora ulteriore versione dei mezzi di chiusura;

Figura 8 è una sezione come quella di Figura 1 evidenziante una parte di contenitore dei mezzi di chiusura di Figura 7;

Figura 9 è una sezione come quella di Figura 1 evidenziante una versione ancora ulteriore dei mezzi di chiusura;

Figura 10 è una sezione come quella di Figura 1 evidenziante una parte di contenitore dei mezzi di chiusura di Figura 9;

Figura 11 è una sezione schematica presa lungo un piano longitudinale evidenziante una linea di indebolimento dei mezzi di chiusura;

Figura 12 è una sezione come quella di Figura 11 evidenziante una versione della linea di indebolimento;

Figura 13 è una sezione come quella di Figura 11 evidenziante un'altra versione della linea di indebolimento;

Figura 14 è una sezione come quella di Figura 11 evidenziante una ulteriore versione della linea di indebolimento;

Figura 15 è una sezione presa lungo un piano longitudinale di una ulteriore versione dei mezzi di chiusura;

Figura 16 è un particolare di Figura 15;

Figura 17 è una sezione presa lungo un piano longitudinale di una capsula provvista di un corpo e di una banda di garanzia tra i quali è interposta una linea di indebolimento;

Figura 18 è una sezione schematica presa lungo un piano longitudinale di un dispositivo per incidere mezzi di chiusura per ottenere una linea di indebolimento del tipo mostrato in Figura 12;

Figura 19 è una sezione schematica presa lungo un piano longitudinale di un dispositivo per incidere mezzi di chiusura per ottenere una linea di indebolimento del tipo mostrato in Figura 14;

Figura 20 è una sezione schematica presa lungo un piano longitudinale di un dispositivo per incidere mezzi di chiusura per ottenere una linea di indebolimento del tipo mostrato in Figura 13;

Figura 21 è una vista laterale di una lama di un dispositivo per incidere mezzi di chiusura.

Con riferimento alle Figure da 1 a 10, 15 e 16, sono mostrati mezzi di chiusura 1 comprendenti una parte di contenitore 2 provvista di una zona di estremità di contenitore 3 che definisce un elemento di base 4 della parte di contenitore 2 avente una estremità aperta 5. La parte di contenitore 2 comprende inoltre un collo 6 al quale è associabile una capsula 7.

La parte di contenitore 2 è associabile ad un corpo di contenitore, ad esempio un contenitore realizzato in cartone, oppure realizzato con un elemento laminare multistrato ottenuto associando uno o più fogli di cartone ad uno o più fogli di materia plastica e/o materiale metallico.

La parte di contenitore 2 può comprendere uno strato realizzato in un materiale barriera ai gas e/o alla luce.

Come mostrato nelle Figure da 1 a 8, 15 e 16, il collo 6 può essere provvisto di una filettatura 8 disposta per cooperare con una ulteriore filettatura 9 prevista internamente alla capsula 7. In tal caso la capsula 7 è del tipo screw cap.

In alternativa, come mostrato nelle Figure 9 e 10, il collo 6 può essere provvisto di un risalto 10 disposto per cooperare con mezzi di aggancio 11 di cui la capsula 7 è provvista. In tal caso, la capsula 7 è del tipo snap cap. I mezzi di aggancio 11 sono previsti in un dispositivo indicatore di apertura 53 che rende evidente l'avvenuta apertura dei mezzi di chiusura 1. Il dispositivo indicatore di apertura 53 comprende una banda di garanzia 54. Tra la banda di garanzia 54 ed una corpo 55 della capsula 7 è prevista una linea di intesa apertura 56.

Il collo 6 comprende una parete laterale 12 - che individua una apertura di erogazione 13 - ed una porzione di estremità 14 realizzate come un corpo unico.

Tra la parete laterale 12 e la porzione di estremità 14 è interposta una linea di indebolimento 15.

La linea di indebolimento 15 può estendersi lungo l'intera regione periferica del collo 6, oppure soltanto lungo una o più zone di essa. In altre parole, la linea di indebolimento 15 può essere sostanzialmente continua, oppure interrotta in modo tale che la regione periferica del collo comprenda zone nelle quali si estende la linea di indebolimento 15, tra le suddette zone essendo interposte ulteriori zone nelle quali non si estende la linea di indebolimento 15.

Come mostrato nelle Figure da 1 a 5 e da 7 a 16, la linea di indebolimento 15 può essere ottenuta realizzando una, o più, incisioni non passanti attraverso lo spessore del collo 6.

Le suddette incisioni non passanti possono essere realizzate meccanicamente, ad esempio tramite utensili di taglio, oppure tramite dispositivi ad ultrasuoni, o dispostivi laser.

Nelle Figure 2, 3 e da 7 a 11 è prevista una sola incisione non passante 16 estendentesi da una faccia esterna 17 di una parete del collo 6 trasversalmente rispetto ad un asse longitudinale A dei mezzi di chiusura 1. In particolare, l'incisione non passante 16 si estende sostanzialmente perpendicolarmente rispetto all'asse longitudinale A.

In una versione non raffigurata, l'incisione non passante si estende da una faccia interna 19 di una parete del collo 6.

Nelle Figure 4 e 5 è prevista una sola incisione non passante 18 estendentesi da una faccia interna 19 di una parete del collo 6 sostanzialmente parallelamente all'asse longitudinale A.

In una versione non raffigurata, l'incisione non passante si estende da una faccia esterna 17 di una parete del collo 6.

Nelle Figure 1, 13, 15 e 16 sono previste due incisioni non passanti, una prima incisione non passante 20 estendentesi da una faccia esterna 17 di una parete del collo 6 ed una seconda incisione non passante 21 estendentesi da una faccia interna 19 di una parete del collo 6.

La prima incisione non passante 20 e la seconda incisione non passante 21 si estendono trasversalmente rispetto all'asse longitudinale A. In particolare, la prima incisione non passante 20 e la seconda incisione non passante 21 si estendono sostanzialmente perpendicolarmente rispetto all'asse longitudinale A.

La prima incisione non passante 20 e la seconda incisione non passante 21 sono allineate.

La prima incisione non passante 20 e la seconda incisione non passante 21 individuano un piano.

In una versione non raffigurata, la prima incisione non passante 20 e la seconda incisione non passante 21 si estendono sostanzialmente parallelamente all'asse longitudinale A, similmente a quanto mostrato nelle Figure 4 e 5.

In Figura 12 sono previste due incisioni non passanti, una prima incisione non passante 22 estendentesi da una faccia esterna 17 di una parete del collo 6 ed una seconda incisione non passante 23 estendentesi da una faccia interna 19 di una parete del collo 6.

La prima incisione non passante 22 e la seconda incisione non passante 23 si estendono trasversalmente rispetto all'asse longitudinale A. In particolare, la prima incisione non passante 22 e la seconda incisione non passante 23 si estendono sostanzialmente perpendicolarmente rispetto all'asse longitudinale A.

La prima incisione non passante 22 e la seconda incisione non passante 23 sono sfalsate lungo l'asse longitudinale A.

La prima incisione non passante 22 e la seconda incisione non passante 23 individuano due piani tra loro sostanzialmente paralleli.

La prima incisione non passante 22 può essere più distante dalla (come mostrato in Figura 12), oppure più vicina alla, porzione di estremità 14 rispetto alla seconda incisione non passante 23.

In una versione non raffigurata, la prima incisione non passante 22 e la seconda incisione non passante 23 si estendono sostanzialmente parallelamente all'asse longitudinale A, similmente a quanto mostrato nelle Figure 4 e 5.

La prima incisione non passante 22 e la seconda incisione non passante 23 sono sfalsate essendo disposte a distanze differenti dall'asse longitudinale A. La prima incisione non passante 22 può essere più distante da, oppure più vicina a, l'asse longitudinale A.

In Figura 14 sono previste tre incisioni non passanti, una prima incisione non passante 24 estendentesi da una faccia esterna 17 di una parete del collo 6, una seconda incisione non passante 25 ed una terza incisone non passante 26 estendentisi da una faccia interna 19 di una parete del collo 6.

La prima incisione non passante 24, la seconda incisione non passante 25 e la terza incisione non passante 26 si estendono trasversalmente rispetto all'asse longitudinale A. In particolare, la prima incisione non passante 24, la seconda incisione non passante 25 e la terza incisione non passante 26 si estendono sostanzialmente perpendicolarmente rispetto all'asse longitudinale A.

La prima incisione non passante 24, la seconda incisione non passante 25 e la terza incisione non passante 26 sono sfalsate lungo l'asse longitudinale A in modo tale che la prima incisione non passante 24 sia interposta tra la seconda incisione non passante 25 e la terza incisione non passante 26.

In una versione non raffigurata, la prima incisione non passante 24, la seconda incisione non passante 25 e la terza incisione non passante 26 si estendono sostanzialmente parallelamente all'asse longitudinale A, similmente a quanto mostrato nelle Figure 4 e 5. La prima incisione non passante 24, la seconda incisione non passante 25 e la terza incisione non passante 26 sono sfalsate essendo disposte a distanze differenti dall'asse longitudinale A.

In una versione non raffigurata, sono previste tre incisioni non passanti, una prima incisione non passante estendentesi da una faccia interna 19 di una parete del collo 6, una seconda incisione non passante ed una terza incisone non passante estendentesi da una faccia esterna 17 di una parete del collo 6.

In alternativa, come mostrato in Figura 6, la linea di indebolimento 15 può essere ottenuta - ad esempio direttamente durante la fase di formatura del collo 6 realizzando un collo 6 provvisto di una parete avente una zona 27 di spessore più sottile rispetto ad una restante parte di parete.

La zona di spessore più sottile può essere disposta trasversalmente - e in particolare sostanzialmente perpendicolarmente - rispetto all'asse longitudinale A, oppure sostanzialmente parallelamente rispetto all'asse longitudinale A.

Il collo 6 può essere provvisto, anziché di una sola zona di spessore più sottile, di una pluralità di zone di spessore più sottile disposte similmente alle incisioni non passanti che sono state sopra descritte .

La capsula 7 è provvista di mezzi promotori di apertura 28 disposti per impegnarsi con ulteriori mezzi promotori di apertura 29 della porzione di estremità 14 per separare la porzione di estremità 14 dal collo 6 lungo la linea di indebolimento 15.

I mezzi promotori di apertura 28 possono occupare per intero, oppure solo parzialmente, una zona perimetrale della capsula 7.

I mezzi promotori di apertura 28 possono essere conformati come un elemento continuo, oppure come una pluralità di elementi distinti, tra loro adiacenti. Nel caso in cui i mezzi promotori di apertura comprendano una pluralità di elementi distinti, tali elementi distinti possono essere sfalsati lungo l'asse longitudinale.

In tal modo, in un primo istante delle operazioni di apertura dei mezzi di chiusura 1, il contatto tra i mezzi promotori di apertura 28 e gli ulteriori mezzi promotori di apertura 29 avviene in modo localizzato - in una zona di estensione ridotta - e non lungo l'intero perimetro del collo 6. La porzione di estremità 14 viene separata dal collo 6 in modo progressivo, il che richiede che un utilizzatore eserciti una forza minore rispetto al caso in cui i suddetti elementi distinti sono disposti su uno stesso piano sostanzialmente perpendicolare rispetto all'asse longitudinale A. In particolare, nel caso di una capsula 7 del tipo screw cap è richiesta una minore coppia di svitamento per rimuovere la capsula 7 - e la porzione di estremità 14 - dal collo 6.

Come mostrato nelle Figure da 1 a 7 e 9, i mezzi promotori di apertura 28 possono comprendere mezzi ad uncino che si proiettano internamente alla capsula 7. Come mostrato nelle Figure 15 e 16, i mezzi promotori di apertura 28 possono comprendere mezzi ad aletta 30 aventi una estremità 31 incernierata alla capsula 7 ed una ulteriore estremità 32, opposta alla estremità 31, disposta per interagire con gli ulteriori mezzi promotori di apertura 29. I mezzi ad aletta 30 possono comprendere una pluralità di alette distinte, oppure una aletta continua. I mezzi ad aletta 30 -oltre ad agire quali elementi di aggancio cooperanti con gli ulteriori mezzi di apertura 29 - esercitano una spinta verso l'interno dei mezzi di chiusura 1 che sollecita efficacemente la linea di indebolimento 15 facilitandone la rottura. In altre parole, i mezzi ad aletta 30 non soltanto si impegnano con gli ulteriori mezzi promotori di apertura 29, ma si insinuano in guisa di cunei tra il collo 6 e la porzione di estremità 14, favorendone il mutuo distacco.

I mezzi promotori di apertura 28 sono conformati in modo tale che la porzione di estremità 14 sia trattenuta dalla capsula 7 dopo essere stata asportata dal collo 6. In particolare, la porzione di estremità 14 viene trattenuta in una zona di contenimento 35 della capsula 7 individuata dai mezzi promotori di apertura 28 e da una superficie interna 33 di una parete di base 34 della capsula 7. Durante il montaggio della capsula 7 sul collo 6 per ottenere i mezzi di chiusura 1, i mezzi promotori di apertura 28 e gli ulteriori mezzi promotori di apertura 29 si deformano elasticamente in modo tale che la porzione di estremità 14 sia ricevuta all'interno della zona di contenimento 35 così da non poter uscire dalla zona di contenimento 35 in modo non intenzionale, cioè senza che un utilizzatore estragga deliberatamente la porzione di estremità 14 dalla zona di contenimento 35, ad esempio per accedere a indicazioni e/o messaggi promozionali associati alla superficie interna 33.

I mezzi di chiusura 1 possono comprendere dispositivi di posizionamento, non mostrati, disposti per posizionare la porzione di estremità 14 rispetto alla casula 7 - e di conseguenza rispetto al collo 6 -quando la capsula 7, dopo che i mezzi di chiusura 1 sono stati aperti per la prima volta, viene nuovamente applicata al collo 6. La porzione di estremità 14, assumendo una posizione indesiderata, potrebbe rendere più difficile, o addirittura prevenire, il riposizionamento della capsula 7 sul collo 6.

I dispositivi di posizionamento possono comprendere corpi aggettanti che si proiettano dalla porzione di estremità 14 e sono ricevuti in cavità ricavate nella parete di base 34.

In alternativa, i dispositivi di posizionamento possono comprendere corpi aggettanti che si proiettano dalla parete di base 34 e sono ricevuti in cavità ricavate nella porzione di estremità 14.

Ancora in alternativa, i dispositivi di posizionamento possono comprendere elementi ad aletta estendentisi radialmente dalla porzione di estremità 14 ed interagenti con una superficie interna di un mantello cilindrico 37 della capsula 7.

Come mostrato nelle Figure 1 e 16, i mezzi di chiusura 1 comprendono mezzi di tenuta 38 disposti per impedire che un prodotto contenuto all'interno del contenitore fuoriesca da quest'ultimo, una volta che la capsula 7 - dopo che i mezzi di chiusura 1 sono stati aperti per la prima volta - è stata nuovamente applicata al collo 6.

I mezzi di tenuta 38 comprendono un risalto 39 della capsula 7 ed un ulteriore risalto 40 del collo 6 che cooperano mutuamente.

Grazie ai mezzi di tenuta 38, la posizione della porzione di estremità 14 rispetto alla capsula 7 -cioè la posizione della porzione di estremità 14 all'interno della zona di contenimento 35 - non influisce sulla tenuta dei mezzi di chiusura 1, quando la capsula 7 viene nuovamente applicata sul collo 6. I mezzi di tenuta 38, infatti, sono conformati in modo tale che la tenuta sia assicurata dal risalto 39 e dall'ulteriore risalto 40 indipendentemente dalla posizione della porzione di estremità 14 rispetto al collo 6.

Come mostrato in Figura 15, la parte di contenitore 2 può comprendere una calotta 41 realizzata in materia plastica.

La parte di contenitore 2 - e in particolare la calotta 41 - possono essere realizzate per termoformatura di un materiale in foglio.

In alternativa, la parte di contenitore 2 - e in particolare la calotta 41 - possono essere realizzate per iniezione di materia plastica, o per compressione di materia plastica.

La termoformatura può comprendere una imbutitura e/o una formatura per soffiaggio.

Il materiale in foglio può comprendere uno, o più, strati realizzati in un materiale avente proprietà di barriera alla luce e/o ai gas.

Il materiale in foglio può essere ottenuto per coestrusione .

La calotta 41 comprende una prima estremità nella quale è individuata una zona di collegamento destinata ad essere fissata ad un contenitore ed una seconda estremità, opposta alla prima estremità, nella quale è individuato un corpo erogatore 45.

Il corpo erogatore 45 comprende una zona laterale 46 ed una zona di base 47.

La parte di contenitore 2 comprende inoltre una porzione di collo 48 - provvista di una porzione filettata 49 - ed una porzione di chiusura 50. La porzione di collo 48 comprende inoltre un ringrosso anulare 51, disposto per interagire con un dispositivo indicatore di apertura 53 della capsula 7, ed un risalto anulare 52.

La porzione di collo 48 può essere ottenuta formando materia plastica sulla zona laterale 46.

La porzione di chiusura 50 può essere ottenuta formando materia plastica sulla zona di base 47.

La porzione di chiusura 50 e la zona di base 47 risultano mutuamente saldamente fissate e, insieme, definiscono la porzione di estremità 14.

La porzione di collo 48 e la porzione di chiusura 50 possono essere ottenute tramite formatura per compressione di materia plastica, o tramite formatura per iniezione di materia plastica.

Come mostrato in Figura 15, il dispositivo indicatore di apertura può comprendere una banda di garanzia 54 dalla quale si dipartono elementi di riscontro 57, ad esempio conformati come alette o uncini.

Tra la banda di garanzia 54 ed un corpo 55 della capsula 7 è individuata una linea di intesa apertura 56, definita, ad esempio, da una pluralità di elementi a ponte frangibili.

Quando la capsula 7 viene asportata dal collo 6 per la prima volta, gli elementi di riscontro 55 interagiscono con il ringrosso anulare 51 provocando la separazione della banda di garanzia 54 dal corpo 55 lungo la linea di intesa apertura 56.

E' preferibile che la banda di garanzia 54 si separi dal corpo 55 lungo la linea di intesa apertura 56 prima che la porzione di estremità 14 si separi dal collo 6 lungo la linea di indebolimento 15.

Ciò è ottenuto conformando i mezzi promotori di apertura 28 e gli ulteriori mezzi promotori di apertura 29 in modo tale che, prima che i mezzi di chiusura siano aperti per la prima volta, i mezzi promotori di apertura 28 e gli ulteriori mezzi promotori di apertura 29 siano separati da una prefissata distanza.

I mezzi promotori di apertura 28 e gli ulteriori mezzi promotori di apertura 29 sono conformati in modo tale da consentire alla capsula 7 di muoversi -in particolare di ruotare - rispetto alla porzione di estremità 14, in una fase iniziale delle operazioni di apertura dei mezzi di chiusura 1. La porzione di estremità 14 non si separa dal collo 6 fino a quando la capsula 7 non è stata ruotata rispetto al collo 6 di un angolo avente una ampiezza maggiore di un valore prefissato, tale valore prefissato dipendendo dalla peculiare conformazione dei mezzi promotori di apertura 28 e degli ulteriori mezzi promotori di apertura 29, e, in particolare, dalla distanza tra i mezzi promotori di apertura 28 e gli ulteriori mezzi promotori di apertura 29.

Nei mezzi di chiusura secondo l'invenzione è possibile modulare il valore della distanza della capsula 7 dal collo 6 alla quale si ha la rottura lungo la linea di indebolimento 15 ed il valore della distanza della capsula 7 dal collo 6 alla quale si ha la rimozione della porzione di estremità 14, cioè la perdita della tenuta.

Qualora i mezzi di chiusura 1 comprendano una capsula 7 del tipo screw cap (che viene asportata dal collo 6 mediante svitamento), la distanza della capsula 7 dal collo 6 alla quale si ha la rottura lungo la linea di indebolimento 15 corrisponde ad un prefissato angolo di rottura, mentre la distanza della capsula 7 dal collo 6 alla quale si ha la rimozione della porzione di estremità 14 corrisponde ad un certo angolo di perdita di tenuta.

Grazie alla peculiare conformazione della porzione di estremità 14, dei mezzi promotori di apertura 28 e degli ulteriori mezzi di apertura 29, nonché grazie alla linea di indebolimento 15, è possibile modulare le distanze sopra menzionate pur mantenendo una grande semplicità costruttiva dei mezzi di chiusura 1.

I mezzi di chiusura 1, infatti, comprendono soltanto due pezzi, cioè la parte di contenitore 2 e la capsula 7. I dispositivi di chiusura noti che consentono di modulare le distanze sopra menzionate sono, invece, assai più complessi, in quanto comprendono almeno tre pezzi.

Con riferimento alla Figura 17 sono mostrati mezzi di chiusura 1 comprendenti una capsula 60 associabile ad un collo di un contenitore, ad esempio una bottiglia. La capsula 60 è del tipo screw cap e comprende una filettatura 67 disposta per impegnarsi con una ulteriore filettatura del suddetto collo.

In una versione non raffigurata, la capsula 60 è del tipo snap cap.

La capsula 60 comprende una parete laterale 61 nella quale è prevista una linea di indebolimento 15. La linea di indebolimento 15 è interposta tra un corpo di capsula 62, comprendente un mantello 63 ed una parete di estremità 64, ed una banda di garanzia 65, comprendente una aletta 66 disposta per interagire con un elemento di riscontro del suddetto collo.

Nel funzionamento, un utilizzatore, svitando la capsula 60 dal suddetto collo, separa il corpo di capsula 62 dalla banda di garanzia 65 lungo la linea di indebolimento 15.

La linea di indebolimento 15 può essere ottenuta realizzando una, o più, incisioni non passanti attraverso lo spessore del collo 6.

Similmente a quanto descritto con riferimento alla Figura 12, la linea di indebolimento 15 comprende due incisioni non passanti, una prima incisione non passante 22 estendentesi da faccia esterna 17 della parete 61 ed una seconda incisione non passante 23 estendentesi dalla faccia interna 19 della parete 61. La prima incisione non passante 22 e la seconda incisione non passante 23 si estendono trasversalmente rispetto ad un asse longitudinale B della capsula 60. In particolare, la prima incisione non passante 22 e la seconda incisione non passante 23 si estendono sostanzialmente perpendicolarmente rispetto all'asse longitudinale B.

La prima incisione non passante 22 e la seconda incisione non passante 23 sono sfalsate lungo l'asse longitudinale B.

In alternativa, la linea di indebolimento può comprendere incisioni non passanti realizzate come sopra descritto, in particolare con riferimento alle Figure 13 e 14.

In alternativa, come mostrato in Figura 6, la linea di indebolimento 15 può essere ottenuta realizzando una parete 61 provvista di almeno una prima zona ed almeno una seconda zona aventi uno spessore più sottile rispetto ad una restante parte della parete 61, la prima zona e la seconda zona estendendosi da opposte facce della parete 61.

Con riferimento alla Figura 18 è mostrato un dispositivo di incisione 70, comprendente mezzi di taglio 71 disposti per realizzare in una parete 72 di mezzi di chiusura 1 tagli non passanti attraverso lo spessore della parete 72, che definiscono una linea di indebolimento 15.

I mezzi di taglio 71 comprendono un primo elemento di taglio 73 che realizza nella parete 72 una prima incisione non passante 22 ed un secondo elemento di taglio 74 che realizza nella parete 72 una seconda incisione non passante 23, la prima incisione non passante 22 e la seconda incisione non passante 23 essendo del tipo descritto con riferimento alla Figura 12.

Con riferimento alla Figura 19, i mezzi di taglio 71 comprendono un primo elemento di taglio 75 che realizza nella parete 72 una prima incisione non passante 24 ed un secondo elemento di taglio 76 provvisto di un primo corpo tagliente 77 che realizza nella parete 72 una seconda incisione non passante 25 e di un secondo corpo tagliente 78 che realizza nella parete 72 una terza incisione non passante 26, la prima incisione non passante 24, la seconda incisione non passante 25 e la terza incisione non passante 26 essendo del tipo descritto con riferimento alla Figura 14.

Con riferimento alla Figura 20, i mezzi di taglio 71 comprendono un primo elemento di taglio 79 che realizza nella parete 72 una prima incisione non passante 20 ed un secondo elemento di taglio 80 che realizza nella parete 72 una seconda incisione non passante 21, la prima incisione non passante 20 e la seconda incisione non passante 21 essendo del tipo descritto con riferimento alla Figura 13.

Con riferimento alla Figura 21, i mezzi di taglio 71 possono comprendere una lama 81 avente un profilo 82 sagomato. La lama 81 realizza nei mezzi di chiusura 1 una linea di indebolimento 15 avente una ampiezza -misurata lungo lo spessore della parete 72 - non costante. La linea di indebolimento 15, infatti, comprende zone di ampiezza minore interposte tra zone di ampiezza maggiore.

Le zone di ampiezza minore definiscono una pluralità di punti di innesco dai quali si propaga la rottura dei mezzi di chiusura 1 lungo la linea di indebolimento 15.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Mezzi di chiusura, comprendenti un collo (6) al quale è associabile una capsula (7), detto collo (6) avendo una estremità chiusa da una parete (14), in detta estremità essendo prevista una linea di indebolimento (15) che circonda detto collo (6), detta capsula (7) essendo provvista di mezzi promotori di apertura (28) disposti per impegnarsi con ulteriori mezzi promotori di apertura (29) di detta parete (14) per separare almeno una parte di detta parete (14) da detto collo (6) lungo detta linea di indebolimento (15).
2. Mezzi di chiusura secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi promotori di apertura (28) cooperano con una parete di base (34) di detta capsula (7) per definire una zona di contenimento (35) che trattiene detta almeno una parte di detta parete (14), dopo che detta almeno una parte di detta parete (14) è stata separata da detto collo (6).
3. Mezzi di chiusura secondo la rivendicazione 1, oppure 2, in cui, prima che detta capsula (7) sia rimossa da detto collo (6) per la prima volta, detti mezzi promotori di apertura (28) e detti ulteriori mezzi promotori di apertura (29) sono separati da una prefissata distanza.
4. Mezzi di chiusura secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi promotori di apertura (28) comprendono una pluralità di elementi di apertura sfalsati lungo un asse longitudinale (A) di detti mezzi di chiusura.
5. Mezzi di chiusura secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi promotori di apertura (28) comprendono mezzi ad uncino proiettantisi internamente a detta capsula (7) da una parete laterale (37) di detta capsula (7).
6. Mezzi di chiusura secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui detti mezzi promotori di apertura (28) comprendono mezzi ad aletta (30) aventi una estremità (31) incernierata ad una parete laterale (37) di detta capsula (7) e proiettantisi internamente a detta capsula (7).
7. Mezzi di chiusura secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta linea di indebolimento (15) è definita da almeno una porzione indebolita (16; 20, 21; 22, 23; 24, 25, 26) estendentisi trasversalmente ad un asse longitudinale (A) di detti mezzi di chiusura.
8. Mezzi di chiusura secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui detta linea di indebolimento (15) è definita da almeno una porzione indebolita (18) estendentisi sostanzialmente parallelamente ad un asse longitudinale (A) di detti mezzi di chiusura.
9. Mezzi di chiusura secondo la rivendicazione 7, oppure 8, in cui detta almeno una porzione indebolita comprende almeno una prima porzione indebolita (20; 22; 24) ed almeno una seconda porzione indebolita (21; 23; 25, 26), detta almeno una prima porzione indebolita (20; 22; 24) e detta almeno una seconda porzione indebolita (21; 23; 25, 26) estendendosi da lati opposti (17, 19) di una parete di detti mezzi di chiusura attraverso una parte dello spessore di detta parete.
10. Mezzi di chiusura secondo la rivendicazione 9, in cui detta almeno una prima porzione indebolita (20) e detta almeno una seconda porzione indebolita (21) sono mutuamente allineate.
11. Mezzi di chiusura secondo la rivendicazione 9, in cui detta almeno una prima porzione indebolita (22; 24) e detta almeno una seconda porzione indebolita (23; 25, 26) sono mutuamente sfalsate.
12. Mezzi di chiusura secondo una delle rivendicazioni precedenti, e comprendente inoltre mezzi di tenuta (38) disposti per realizzare una tenuta tra detta capsula (7) e detto collo (6) dopo che detta almeno una porzione di detta parete (14) è stata separata da detto collo (6).
13. Mezzi di chiusura secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto collo (6) comprende un materiale barriera ai gas e/o alla luce.
14. Mezzi di chiusura secondo una delle rivendicazioni precedenti, e comprendenti inoltre una parte di contenitore (2) provvista di una zona di estremità di un corpo di contenitore (3).
15. Mezzi di chiusura secondo la rivendicazione 14, in cui detta parte di contenitore (2) comprende una calotta (41).
16. Mezzi di chiusura secondo la rivendicazione 15, in cui detta calotta (41) comprende un materiale barriera ai gas e/o alla luce.
17. Mezzi di chiusura secondo la rivendicazione 15, oppure 16, in cui detto collo (6) comprende una porzione filettata distinta da detta calotta (41) e applicata su detta calotta (41), detta porzione filettata essendo disposta per impegnarsi con una ulteriore porzione filettata di detta capsula (7).
18. Mezzi di chiusura, comprendenti un primo elemento (2; 62) ed un secondo elemento (14; 65) tra i quali è prevista una linea di indebolimento (15), caratterizzati dal fatto che detta linea di indebolimento (15) comprende almeno una prima porzione indebolita (20; 22; 24) ed almeno una seconda porzione indebolita (21, 23, 25; 26), detta almeno una prima porzione indebolita (20; 22; 24) e detta almeno una seconda porzione indebolita (21, 23, 25; 26) estendendosi da lati (17, 19) opposti di una parete (61) di detti mezzi di chiusura attraverso una parte dello spessore di detta parete (61).
19. Mezzi di chiusura secondo la rivendicazione 18, in cui detta almeno una prima porzione indebolita (20) e detta almeno una seconda porzione indebolita (21) sono mutuamente allineate.
20. Mezzi di chiusura secondo la rivendicazione 18, in cui detta almeno una prima porzione indebolita (22; 24) e detta almeno una seconda porzione indebolita (23; 25, 26) sono mutuamente sfalsate.
21. Mezzi di chiusura secondo una delle rivendicazioni da 18 a 20, in cui detta almeno una prima porzione indebolita (20; 22; 24) e detta almeno una seconda porzione indebolita (21, 23, 25; 26) si estendono trasversalmente ad un asse longitudinale (A; B) di detti mezzi di chiusura.
22. Mezzi di chiusura secondo una delle rivendicazioni da 18 a 20, in cui detta almeno una prima porzione indebolita e detta almeno una seconda porzione indebolita si estendono sostanzialmente parallelamente ad un asse longitudinale (A; B) di detti mezzi di chiusura.
23. Mezzi di chiusura secondo una delle rivendicazioni da 18 a 22, in cui detto primo elemento comprende un collo (6) di contenitore, e detto secondo elemento comprende una parete (14) che chiude una estremità di detto collo (6).
24. Mezzi di chiusura secondo la rivendicazione 23, e comprendenti inoltre una parte di contenitore (2), detta parte di contenitore (2) essendo provvista di una zona di estremità di un corpo di contenitore (3).
25. Mezzi di chiusura secondo una delle rivendicazioni da 18 a 22, in cui detto primo elemento comprende una capsula (62) e detto secondo elemento comprende una banda di garanzia (65).