ITMI990548U1 - Dispositivo manualmente riarmabile per lo sblocco di emergenza di automatismi di movimentazione porte - Google Patents

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ITMI990548U1
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    • E05F15/00Power-operated mechanisms for wings
    • E05F15/60Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators
    • E05F15/603Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators using rotary electromotors
    • E05F15/665Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators using rotary electromotors for vertically-sliding wings
    • E05F15/668Power-operated mechanisms for wings using electrical actuators using rotary electromotors for vertically-sliding wings for overhead wings
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
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    • E05Y2201/00Constructional elements; Accessories therefor
    • E05Y2201/20Brakes; Disengaging means; Holders; Stops; Valves; Accessories therefor
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
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Description

"Dispositivo manualmente riarmabile per lo sblocco di emergenza di automatismi di movimentazione porte"
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo da applicare ad automatismi di apertura porte (quali gli automatismi a soffitto di apertura di porte basculanti o sezionali) per permettere lo sgancio della porta dall’ automatismo e consentirne la manovra manuale in caso di emergenza (ad esempio, guasto dell’ automatismo o mancanza di corrente elettrica).
Nella tecnica nota esistono dispositivi di sblocco da frapporre fra automatismo e cinematismo di apertura della porta per permetterne la separazione meccanica e, quindi, la manovra manuale della porta. Generalmente, tali dispositivi hanno un meccanismo di aggancio manuale di una parte, che è fissata all’ automatismo, a un’altra parte, fissata alla porta (o al suo cinematismo di manovra). Il meccanismo di aggancio deve venire manovrato manualmente per sganciare le parti e venire nuovamente manovrato manualmente per riagganciare le parti. Ciò rende poco pratico l’utilizzo del dispositivo. Infatti, per riattivare il meccanismo dopo uno sgancio è indispensabile riportare manualmente nella posizione iniziale la porta per fare tornare in posizione le due parti del dispositivo e poi azionare il meccanismo di aggancio per bloccarle una all’altra. D’altra parte, se la manovra manuale era stata imposta da una mancanza di corrente, potrebbe essere pratico lasciare sganciato il meccanismo per tutto il tempo della mancanza di corrente, così da potere manovrare manualmente la porta più volte senza necessità di sganciare ogni volta il meccanismo. In tale caso però, al ritorno della corrente l’automatismo non è immediatamente operativo, poiché non è agganciato alla porta.
Sono stati proposti dispositivi dotati di accorgimenti che consentono il loro riaggancio automatico quando le parti componenti ritornano in contatto. In tale modo, al primo corretto azionamento dell’automatismo dopo uno sgancio, il dispositivo si riaggancia da solo, rendendo nuovamente immediatamente operativa la movimentazione automatica.
Un. simile funzionamento è però svantaggioso in senso opposto rispetto a quello dei più sopra menzionati dispositivi totalmente manuali. Infatti, durante il periodo di non funzionamento dell’ automatismo, ogni volta che nel suo movimento manuale la porta passa per la posizione nella quale è bloccato Γ automatismo, il dispositivo di sblocco si riaggancia automaticamente, obbligando l’utilizzatore a sganciarlo nuovamente. E’ stato tentato di porre rimedio a ciò, ma i meccanismo proposti sono stati scartati perché di difficile o complessa manovra e di struttura complicata, inaffidabile e costosa.
Scopo generale del presente trovato è ovviare agli inconvenienti sopra menzionati fornendo un dispositivo di sblocco di emergenza per automatismi di apertura porte, che sia manovrabile con facilità e affidabilità, permettendo nel contempo un reinnesto automatico all’azionamento dell’automatismo solo quando voluto.
In vista di tale scopo si è pensato di realizzare, secondo il trovato, un dispositivo di sblocco destinato ad essere interposto fra un automatismo di movimentazione di una porta e la porta per permetterne il reciproco sgancio, comprendente una prima parte e una seconda parte destinate ad essere stabilmente vincolate una all’automatismo e l’altra alla porta, fra prima e seconda parte essendo posti mezzi rilasciabili di vincolo reciproco, caratterizzato dal fatto che i mezzi di vincolo reciproco sono manualmente dannabili dopo una manovra di disinnesto per il riaggancio automatico airaccostamento di prima e seconda parte.
Per rendere più chiara la spiegazione dei prìncipi innovativi del presente trovato ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota si descriverà di seguito, con l'aiuto dei disegni allegati, una possibile realizzazione esemplificativa applicante tali principi. Nei disegni:
-figura 1 rappresenta una vista schematica in pianta di un dispositivo secondo il trovato;
-figura 2 rappresenta una vista in alzata laterale del dispositivo di figura 1;
-figura 3 rappresenta una vista sezionata lungo la linea III-III di figura 1;
-figura 4 rappresenta una vista sezionata lungo la linea IV-IV di figura 2.
Con riferimento alle figure, in figura 1 è mostrato (con coperchio superiore asportato), un dispositivo di sblocco (indicato genericamente con 10) destinato ad essere interposto fra un automatismo di movimentazione di una porta e la porta per permetterne il reciproco sgancio comandato. Il dispositivo comprende una prima parte 11 e una seconda parte 12 destinate ad essere stabilmente vincolate una allautomatismo e l’altra alla porta. Ad esempio, la prima parte 11 può essere vincolata al cinematismo di movimentazione della porta per mezzo di una leva 13, mentre la parte 12 può essere connessa ad un giunto 14 dell’automatismo. Automatismo e porta, con i loro elementi accessori, non saranno qui descritti essendo noti e facilmente immaginabili dal tecnico. La porta può essere di tipo basculante o sezionale.
Fra prima e seconda parte sono posti mezzi rilasciabili 15 di vincolo reciproco. Come sarà chiaro nel seguito, tali mezzi di vincolo 15 sono realizzati secondo il trovato per essere manualmente riarmabili dopo una manovra di disinnesto per il riaggancio automatico all’accostamento di prima e seconda parte.
La prima parte 11 ha una sede 16 nella quale è assialmente inseribile la seconda parte 12, realizzata in forma allungata. Dentro la sede 16 sporge lateralmente un primo chiavistello che è spinto elasticamente ad innestare a scatto un corrispondente incavo 18 nella seconda parte quando la seconda parte è spinta nella sede, come mostrato a tratteggio in figura 1.
Nella forma di realizzazione preferita, la prima parte è in forma di parallelepipedo schiacciato con la sede 16 che si apre su un lato frontale. La seconda parte è in forma di asta con estremità libera di inserimento della sede che è rastremata per costituire invito all’imbocco nella sede e alla deflessione elastica del chiavistello verso la posizione retratta e permettere l’aggancio a scatto.
Mezzi di manovra 19 sono previsti per retrarre a comando dalla sede il chiavistello 17 e liberare la seconda parte. I mezzi di manovra comprendono un cursore 19 scorrevole in una sede 20 nella parte 11 contro l’azione di una molla 21 (figura 3). Il cursore 19 ha una superficie di camma 22 che innesta in un perno 23 sporgente dal chiavistello, come bene si vede nelle figure 1, 3 e 4). Il cursore è fatto scorrere nella propria sede 20 per mezzo di tirante di manovra 24, così da spostarlo, contro l’azione della molla 21, da una prima posizione di non interferenza con il chiavistello (mostrata a tratteggio in figura 3) a una seconda posizione di spostamento del chiavistello in posizione retratta (come ben mostrato in figura 1).
Il dispositivo 10 comprende anche mezzi di blocco 25 che innestano e mantengono stabilmente il chiavistello 17 in posizione retratta dalla sede fino alla manovra di mezzi di riarmo manuale. A tale fine, i mezzi di blocco 25 comprendono un secondo chiavistello 26 che è mobile elasticamente per mezzo di una molla 27 per innestare il cursore 19 in corrispondenza di una opportuna superficie 28 e mantenerlo nella seconda posizione, come bene si vede in figura 3. I mezzi di blocco sono dotati di mezzi di riarmo manuale 29 che muovono a comando il secondo chiavistello 27 per il rilascio comandato del cursore verso la prima posizione. Tali mezzi di riarmo comprendono un cassetto scorrevole 30 dotato di una superficie di camma 31 che interferisce con un perno 32 solidale al secondo chiavistello per muoverlo verso la posizione di rilascio del cursore 19.
Vantaggiosamente, il cassetto30 è dotato, oltre che di un pulsante di spinta 33, anche di un’asola 34 entro la quale scorre il tirante 24. Come si vede bene in figura 3, l’asola è disposta in modo tale che tirando verso il basso il tirante, Vale a dire in direzione normale all’asola, si causa il movimento del primo chiavistello verso la posizione retratta, mentre tirando il tirante in direzione trasversale all’asola, vale a dire in direzione sostanzialmente orizzontale (come mostrato a tratteggio in figura 3) si provoca il rilascio del secondo chiavistello e il cursore 19 può ritornare alla posizione avanzata.
E’ a questo punto chiaro come si siano raggiunti gli scopi prefissati. Quando sorge la necessità di disinnestare la porta dal proprio automatismo, basta tirare verso il basso il tirante 24, così da fare retrocedere il cursore 19 e ritirare il chiavistello dalla sede 16. Il cursore 19 rimane agganciato dal chiavistello 26 e perciò il chiavistello 17 rimane retratto. L’asta 12 può così liberamente sfilarsi dalla sede nella parte 11. Le due parti rimangono disinnestate anche introducendo nuovamente l’asta 12 nella sede 19. Non c’è perciò pericolo che avvenga un reinnesto non voluto.
Quando si vuole riarmare il dispositivo di blocco, basta tirare il tirante 24 in senso sostanzialmente orizzontale, oppure premere il pulsante 33. Il chiavistello 17 ritorna in tale modo a sporgere elasticamente nella sede 16 e alla prima introduzione dell’asta 12 nella sede 16 le due parti tornano ad innestarsi stabilmente.
Vantaggiosamente, per mostrare la condizione di riarmo può essere prevista una finestrella 35 attraverso la quale si vede una parte del cursore 19 quando in posizione avanzata. Tale parte di cursore può essere ad esempio colorata per migliorarne la visibilità.
Naturalmente, la descrizione sopra fatta di una realizzazione applicante i principi innovativi del presente trovato è riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato. Ad esempio, la forma delle parti e le loro proporzioni possono variare a seconda di specifiche esigenze.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di sblocco destinato ad essere interposto fra un automatismo di movimentazione di una porta e la porta per permetterne il reciproco sgancio, comprendente una prima parte e una seconda parte destinate ad essere stabilmente vincolate una all’ automatismo e l’altra alla porta, fra prima e seconda parte essendo posti mezzi rilasciabili di vincolo reciproco, caratterizzato dal fatto che i mezzi di vincolo reciproco sono manualmente riarmabili dopo una manovra di disinnesto per il riaggancio automatico all’accostamento di prima e seconda parte.
  2. 2. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che per il reciproco accoppiamento la prima parte ha una sede nella quale è assialmente inseribile la seconda parte, entro la sede sporgendo lateralmente un primo chiavistello che è spinto elasticamente ad innestare a scatto un corrispondente incavo nella seconda parte quando la seconda parte è spinta nella sede, così da realizzare i mezzi di vincolo, mezzi di manovra essendo previsti per retrarre a comando dalla sede il chiavistello e liberare la seconda parte e mezzi di blocco essendo previsti per mantenere stabilmente il chiavistello in posizione retratta dalla sede fino alla manovra di mezzi di riarmo manuale.
  3. 3. Dispositivo secondo rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che i mezzi di manovra comprendono un cursore a camma che innesta nel chiavistello e che, per mezzo di un tirante di manovra, è mobile, contro l’azione di una molla, da una prima posizione di non interferenza con il chiavistello a una seconda posizione di spostamento del chiavistello in posizione retratta, i mezzi di blocco comprendendo un secondo chiavistello mobile elasticamente per innestare e mantenere il cursore nella seconda posizione, i mezzi di riarmo manuale muovendo a comando il secondo chiavistello per il rilascio comandato del cursore verso la prima posizione.
  4. 4. Dispositivo secondo rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che i mezzi di riarmo comprendono un cassetto scorrevole di movimento a camma del secondo chiavistello verso la posizione di rilascio del cursore.
  5. 5. Dispositivo secondo rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il cassetto, per il suo spostamento manuale, è dotato di un pulsante di spinta.
  6. 6. Dispositivo secondo rivendicazioni 3 e 4, caratterizzato dal fatto che il tirante di manovra è passante in un’asola entro il cassetto scorrevole, nel senso di causare il movimento del primo chiavistello verso la posizione retratta quando tirato in direzione normale all’asola e di causare il movimento di rilascio del secondo chiavistello quando tirato in direzione trasversale alla detta asola.
  7. 7. Dispositivo secondo rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la prima parte è in forma di parallelepipedo schiacciato con la sede che si apre su un lato frontale e la seconda parte è in forma di asta con estremità libera di inserimento della sede che è rastremata per costituire invito all’imbocco nella sede e alla deflessione elastica del primo chiavistello verso la posizione retratta.
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