ITMI981341A1 - Nastro per una cella di macchina smistatrice dotato di cordolo di ritegno - Google Patents

Description

NASTRO PER UNA CELLA DI MACCHINA SMISTATRICE, DOTATO DI CORDOLO DI RITEGNO

La presente invenzione propone un nastro per una cella di una macchina smistatrice del tipo cosiddetto "cross belt", che si caratterizza per il fatto di prevedere, solidale con il tappetino rotante che costituisce il piano di trasporto e di scarico degli oggetti da smistare, un cordolo in materiale opportuno, il quale ha lo scopo di ridurre i fenomeni di slittamento e favorire un più corretto posizionamento dell’oggetto sul piano di trasporto, per far sì che la traiettoria di scarico abbia la precisione richiesta.

Nel settore dello smistamento vengono utilizzate macchina smistatrici che impiegano tecnologie di diversa natura, fra cui, ad esempio, macchine con dispositivi spintori o a piattelli ribaltabili ecc.

Sono anche note smistatrici di tipo "cross belt", che comprendono un piccolo nastro trasportatore, installato su un carrello che funge da unità di trasporto e smistamento degli oggetti, questo nastro trasportatore essendo azionato a muoversi in direzione ortogonale al senso di marcia della smistatrice.

Impianti con tecnologia "cross belt" sono sempre più diffusi grazie alle prerogative di elevata produttività, unite ad altri vantaggi quali un ridotto ingombro ed una elevata precisione di smistamento.

Inoltre la tecnologia "cross belt" consente anche, rispetto ad altre tecnologie, di trattare una vastissima varietà di oggetti, grazie al fatto che le funzioni di smistamento sono eseguite in maniera attiva, variando di volta in volta i vari parametri quali l'accelerazione impartita all'oggetto, l'inizio del momento dello scarico e la velocità, in funzione delle caratteristiche degli oggetti stessi, evitando in tal modo le imprecisioni delle macchine con tecnologie differenti quali ad esempio le macchine a piattelli ribaltabili, ove gli oggetti vengono scaricati sfruttando la forza di gravità.

Per il caricamento degli oggetti sulle unità di trasporto e smistamento, sono generalmente previste stazioni di introduzione costituite da più nastri trasportatori indipendenti, disposti inclinati rispetto alla direzione di moto della macchina smistatrice.

Tali stazioni costituiscono praticamente l'interfaccia fra gli operatori addetti al carico e la smistatrice stessa.

Le moderne tecnologie per il caricamento degli oggetti prevedono l'uso di apparati elettronici i quali verificano automaticamente le dimensioni e le caratteristiche degli oggetto e calcolano, per ciascuno di essi, le accelerazioni e le velocità di transito ottimali .

In generale il controllo delle funzionalità di queste stazioni di introduzione ha come scopo l'assegnazione di ogni oggetto ad una unità di smistamento ed il posizionamento dell'oggetto al centro della stessa.

Questo posizionamento è molto importante per un buon risultato finale, in quanto degli oggetti caricati in posizioni sbagliate potrebbero creare incastri lungo il percorso di smistamento, con conseguenti anomalie alle macchine e danneggiamento degli oggetti.

Questi ultimi potrebbero anche cadere dalla smistatrice oppure, come nel caso più comune, assumere traiettorie anomale durante lo scarico a destinazione, con conseguente incastro nei dispositivi di uscita e/o con errori di smistamento.

Benché negli impianti più recenti si faccia uso di tecnologie ed apparecchiature molto sofisticate per assicurare il preciso posizionamento degli oggetti, si incorre ugualmente a volte in errori di caricamento, intendendo con errori il fatto che un oggetto non venga a trovarsi sulla unità di smistamento nella posizione ideale .

Questi errori sono normalmente generati dal comportamento imprevedibile di taluni oggetti, sia durante la fase di carico che durante la fase di passaggio dalla stazione di introduzione al tappeto dell’unità di trasporto e smistamento.

Per ridurre questi inconvenienti si ricorre, allo stato attuale della tecnica, a diversi dispositivi:

- quando il nastro di introduzione è inclinato rispetto alla direzione di marcia della smistatrice, l'oggetto viene caricato con un vettore velocità che possiede componenti congruenti con la velocità della macchina, in modo che l'oggetto venga deposto sul tappetino con velocità relativa sostanzialmente nulla;

- a lato del percorso della smistatrice, di fronte alle stazioni di introduzione, vengono installate delle barriere che impediscono ad oggetti con superficie a basso coefficiente di attrito di venire spinti fuori dall'unità di smistamento, in direzione ortogonale al senso di marcia della macchina;

- sulle unità di trasporto vengono installate delle sponde di contenimento per evitare che oggetti, sempre con superficie a basso attrito, possano scivolare nella direzione di moto della macchina, nei due sensi, al di fuori dell'unità stessa;

- si ricorre all'uso di nastri trasportatori realizzati in materiale ad elevata aderenza, in modo da ridurre gli effetti indesiderati quando si trattano oggetti con superficie a basso attrito.

Tutto gli accorgimenti sopra indicati non riescono però sempre ad evitare il verificarsi di situazioni anomale, per cui accade ancora che a volte gli oggetti si posizionino in maniera inadeguata sui tappetini.

Ad esempio, nel caso di oggetti flosci quali buste di plastica grandi rispetto alle dimensioni del contenuto, queste tendono a scivolare nella direzione di marcia della macchina, per cui l'uso di sponde sulle unità di trasporto può avere effetti negativi.

Le buste infatti possono posizionarsi in parte accavallate sulla sponda che, in fase di scarico, frena per attrito il moto dell'oggetto, modificando negativamente la traiettoria.

Inoltre il coefficiente di attrito dei tappeti varia durante l'uso, a causa di sporcizia che si deposita sulla sua superficie, oppure diverse condizioni di umidità, con la conseguenza che il comportamento degli oggetti durante la fase di scarico può venire influenzata anche in maniera notevole.

Sono anche noti nastri trasportatori ai quali sono fissati una serie di listelli disposti in senso perpendicolare alla direzione di moto del tappeto. Tale listelli sono impiegati quando il convogliatore ha un'inclinazione particolarmente elevata, per evitare lo scivolamento degli oggetti trasportati.

Sono poi noti tappetini rotanti ai quali è fissato, sulla superficie inferiore (quella a contatto con i rulli di supporto) un cordolo che scorre in una scanalatura prevista nei rulli e che ha la funzione di una guida che serve a mantenere centrato il tappeto sui rulli .

La presente invenzione si propone ora di evitare gli inconvenienti descritti in precedenza, ovviando al rischio che un oggetto venga a disporsi in una posizione errata sull'unità di trasporto e smistamento dopo il caricamento, permettendo così di usufruire appieno delle prestazioni dell'impianto.

A questo scopo l'invenzione prevede di associare a ciascun tappetino rotante un cordolo realizzato in materiale flessibile così da potersi conformare alla curvatura che assume il tappetino durante il passaggio sui rulli.

La presente invenzione sarà ora descritta dettagliatamente, a titolo di esempio non limitativo, con riferimento alle figure allegate:

- la figura 1 è la vista prospettica, schematica, di un carrello con un nastro secondo l'invenzione;

- la figura 2 è una sezione del carrello di figura 1; - la figura 3 è la vista prospettica, schematica, di una ulteriore versione preferita dell'invenzione;

- la figura 4 è la vista prospettica, schematica, di una differente forma di esecuzione di un nastro secondo l 'invenzione.

In figura 1 è illustrata un'unità di trasporto e smistamento tipica delle macchine con tecnologia "cross belt" costituita da un carrello 1 comprendente un telaio 2 sul quale è montato un tappetino rotante 3, che costituisce il piano di trasporto e smistamento e che si avvolge su una coppia di rulli 4 e 5.

Il rullo 4 è collegato tramite una cinghia 6, ad un motore 7 che viene azionato quando è richiesto il movimento del tappeto. In particolare quest'ultimo viene azionato quando un oggetto in fase di carico transita dalla stazione di introduzione all'unità 1, per accogliere l'oggetto controllandone la decelerazione e ottenere un caricamento al centro dell'unità, oppure quando un oggetto deve essere caricato in corrispondenza dei dispositivi di raccolta.

Conformemente con l'invenzione al tappeto 3 è applicato un profilo o cordolo 8, solidale al tappeto stesso e che ruota con esso durante l'attivazione dell'unità di smistamento .

Il cordolo è realizzato in opportuno materiale flessibile e ad elevato coefficiente di attrito quale ad esempio caucciù, silicone, PVC o altro materiale adatto ed ha un'altezza variabile, in funzione dell'applicazione, di alcuni millimetri.

Il cordolo può essere applicato al tappeto con tecnologie note, ad esempio direttamente durante la produzione del nastro oppure in seguito, mediante vulcanizzazione, incollaggio o simili.

Nella maggior parte delle applicazioni sarà previsto un cordolo dello spessore di alcuni millimetri, posto parallelamente ad un bordo del tappetino, a qualche centimetro da quest'ultimo.

In altri casi potrà essere prevista l'applicazione di due cordoli ai due lati del tappeto, come illustrato in figura 3, in modo da evitare scivolamenti dell'oggetto nei due sensi del vettore velocità della smistatrice. In altri casi, specie quando si prevede di trattare oggetti di un certo peso e/o di un certo volume, oppure oggetti di forma tondeggiante, potrà essere previsto l'uso di cordoli di altezza notevole, alti qualche centimetro, posizionati in corrispondenza dei bordi del tappetino.

In questo caso - vedi figura 4 - il cordolo potrà essere costituito da una pluralità di settori 9 adiacenti ma separati, in modo da opporre una limitata resistenza alla flessione quando il tappetino passa sui rulli.

Con la soluzione descritta si evitano scivolamenti in direzione parallela al senso di marcia.

Se l'oggetto da smistare viene in contatto con il cordolo durante il caricamento sull'unità di trasporto, si ottengono due effetti positivi: un maggior attrito dovuto al materiale di cui è costituito il cordolo ed un appoggio leggermente inclinato (cioè non in contatto perfetto con il tappetino) con il conseguente annullamento di effetti negativi dovuti ad eventuali cuscini d'aria.

Inoltre in caso di caricamento di oggetti flosci e di dimensioni superiori a quella del tappeto, il cordolo impedisce o riduce il contatto dell'oggetto con le superfici fisse, che causerebbe resistenza durante lo scarico con conseguente rotazione dell'oggetto e possibili variazioni di traiettoria.

Se l'oggetto non viene in contatto con il cordolo durante il caricamento e tende a scivolare all'indietro nel verso di moto della smistatrice, il cordolo funge da sponda di contenimento.

In sostanza, l'invenzione prevede di predisporre un elemento di contenimento, sottoforma di cordolo, sponda o simili che si muove assieme al tappeto dell'unità di trasporto smistamento, e questo contrariamente a quanto noto allo stato della tecnica, che prevede invece di installare una sponda fissa con tutti i limiti ai quali si è già accennato in precedenza.

Infine è da notare che l'applicazione del cordolo secondo l'invenzione ha un effetto positivo anche durante lo smistamento degli oggetti, sempre grazie all'aderenza prodotta, consentendo di controllare in maniera più accurata la traiettoria di scarico degli stessi.

Un esperto del ramo potrà poi prevedere numerose modifiche e varianti, che dovranno però ritenersi tutte comprese nell’ambito del presente trovato.

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1. Nastro per celle di macchine smistat rici , caratterizzato dal fatto di prevedere un cordolo o un bordo in rilievo sulla superficie esterna del nastro, detto cordolo avendo una direzione parallela alla direzione del nastro.
2. 2. Nastro per cella di macchina smistatrice secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal.fatto di prevedere una coppia di cordoli, posizionati in prossimità dei lati opposti del nastro.
3. 3. Nastro per cella di macchine smistatrici secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto cordolo è in materiale flessibile e ad elevato coefficiente di attrito.
4. 4. Nastro secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto cordolo è costituito da una pluralità di settori separati e affiancati disposti lungo uno o lungo entrambi i bordi del tappetino.
5. 5. Nastro per cella di macchine smistatrici dotato di cordolo di ritegno, come descritto ed illustrato.