ITMI980564A1 - Dispositivo diagnostico e di trattamento per denti - Google Patents

Description

Descrizione

La presente invenzione si riferisce a un dispositivo diagnostico per tessuti dentali secondo il preambolo della rivendicazione 1.

È noto il fatto di rilevare le condizioni di salute di denti, p.es. la presenza di carie, placca o contaminazioni batteriche su denti, mediante analisi visiva o mediante utilizzo di radiazioni X. Con l'ausilio di una analisi visiva non è possibile però spesso ottenere dei risultati soddisfacenti, dato che p.es. non è possibile rilevare le carie nello stadio iniziale o in una zona di denti difficilmente visibile . Anche se i raggi X si sono dimostrati d'altro canto un mezzo molto efficace per la rilevazione di una contaminazione da carie o altre malattie dentali, anche questo procedimento di analisi non risulta ottimale per via dell'effetto dannoso dei raggi X per la salute dell'uomo. Sussiste quindi l'esigenza di sviluppare una nuova tecnica per rilevare le condizioni di salute dei denti, in particolare la presenza di carie, placca, o contaminazioni batteriche su denti.

È stato quindi proposto un procedimento diagnostico senza contatto per la rilevazione di carie, placca o contaminazioni batteriche su denti, in cui il dente viene irradiato con una sorgente di luce quasi monocromatica . A seguito dell'irraggiamento del dente con luce monocromatica viene eccitata sul dente una radiazione fluorescente, laddove lo spettro fluorescente presenta delle evidenti differenze tra zone dentali sane e malate. Mediante la rilevazione e valutazione dello spettro fluorescente del dente irradiato in questo modo è possibile quindi differenziare in modo univoco tra un dente sano - rispettivamente una zona di tessuto sana, da un dente malato - rispettivamente da una zona di tessuto malata. Corrispondenti dispositivi dentistici per il riconoscimento di carie, placca o contaminazioni batteriche su denti sono p.es. noti dal DE-C2 30 31 249, DE-Al 4200 741 e dal DE-U193 17 984.

La fig. 3 mostra un esempio di un simile dispositivo diagnostico. Una sorgente di luce 1 genera una radiazione eccitatrice 2, la quale viene condotta tramite un dispositivo di ingresso a lenti 3 a un conduttore ottico 4, e quindi viene orientata su una zona da analizzare 6 di un dente 6. Per mezzo della radiazione eccitatrice 2 quasi monocromatica si eccita sulla zona del dente irradiata 6 una radiazione fluorescente 7, la quale viene rilevata p.es. da un altro conduttore ottico 8 e viene trasmessa tramite un filtro spettrale (opzionale) 9 a un dispositivo di rilevazione 10 per la rilevazione, ed eventualmente per la valutazione della radiazione fluorescente 7 del dente 5. Attraverso la radiazione eccitatrice 2 la radiazione fluorescente viene generata in un campo spettrale relativamente ampio. Mediante interposizione del filtro spettrale 9 è quindi possibile limitare questo ampio campo spettrale della radiazione fluorescente 7 a determinati campi spettrali da analizzare. Il dispositivo di rilevazione 10 indica p.es. l'intensità della radiazione fluorescente 7, cosi che un osservatore può risalire direttamente mediante confronto della intensità con l'intensità di una zona di dente sano alla presenza di carie, placca o contaminazione batterica.

Dopo che p.es. la zona irradiata del dente 6 è stata riconosciuta come affetta da carie, si sottopone questa zona a corrispondente trattamento per ripristinare le condizioni sane originarie del dente 5. In questo caso si impiega in genere un trattamento laser in cui i punti con carie di un dente vengono trattati p.es. con un raggio laser a impulsi. A questo scopo occorre quindi prevedere oltre al dispositivo diagnostico di cui sopra un dispositivo di trattamento aggiuntivo, in cui un medico dentista addetto al trattamento deve continuamente alternare l'uso dei due dispositivi, per da un lato verificare le condizioni dì salute e dall'altro potere iniziare un corrispondente trattamento. Il dentista deve in particolare interrompere ripetutamente il trattamento laser, per potere verificare in continuo mediante il dispositivo diagnostico il punto ammalato o contaminato del dente trattato, dato che un trattamento laser di una zona del dente risulta utile solo fino a quando è in effetti presente una zona malata. A parte il fatto che per il suddetto scopo sono richiesti due dispositivi separati, che aumenta non solo i costi di approvvigionamento di materiali ma anche gli ingombri, il suddetto procedimento risulta difficoltoso e lungo per il medico operante.

Nel DE-Al-40 15 066 è stata quindi proposta la combinazione di un laser di trattamento con un dispositivo diagnostico, in cui pero' il dispositivo diagnostico rileva le condizioni di una zona dentale sulla base della cosiddetta riflettometria differenziale. La zona del dente da analizzare viene irradiata in continuo dalla luce bianca di una lampada allo xeno, e al contempo viene rilevata la luce riflessa dalla zona irradiata del dente, in cui lo spettro di riflessione ottenuto in questo modo viene diviso per lo spettro di un campione di riferimento, per cui è possibile compensare gli influssi delle oscillazioni della lampada. In un calcolatore si trovano i tipici spettri di tipi di tessuto da analizzare, cosi che mediante confronto di forma tra lo spettro attuale misurato e gli spettri precedentemente misurati si può decidere se si è in presenza di una zona malata o sana del dente. La luce bianca della lampada allo xeno viene inviata nella zona da analizzare tramite un conduttore ottico, il quale dirige anche esso la luce di un laser di trattamento, p.es. un laser excimer o a solido, sulla zona del dente da analizzare. Il laser di trattamento viene attivato quando la zona analizzata del dente viene identificata come malata, per potere quindi trattare questa zona.

Come già detto sopra, il DE-A1-40 15 066 descrive semplicemente la diagnosi di una zona dentale sulla base della cosiddetta riflettometria differenziale. La riflettometria differenziale opera pero' sulla base di una misurazione cromatica, la quale deve venire eseguita nel campo UV e di lunghezze d'onda visibili con l'ausilio di uno spettrometro costoso e complicato per la rilevazione della radiazione riflessa e di un pure costoso dispositivo di illuminazione, ovvero la lampada allo xeno, per l'illuminazione del dente analizzato con luce bianca. La riflettometria differenziale può venire pero' facilmente influenzata da influssi dell'ambiente. Nella riflettometria differenziale si presenta inoltre il problema che differenze cromatiche di sostanze diverse spesso si trovano nello stesso ordine di grandezza degli esemplari della stessa sostanza, per cui viene fortemente peggiorata la selettività del dispositivo diagnostico. Un ulteriore problema consiste nell'elevato dispendio di tempo per la valutazione spettrale dello spettro di riflessione, per cui si rende p.es. difficile un monitoraggio on-line.

Dal EP-A1-0 619 100 è pure nota la combinazione di un dispositivo diagnostico con un laser di trattamento operante nel campo di lunghezze d'onda UV. Secondo questa pubblicazione pero' la diagnosi della zona analizzata del dente viene eseguita valutando i rumori diversi che si generano durante l ' ablazione di una zona del dente sana rispettivamente malata. Si propone pure di analizzare il materiale dentale asportato dal laser di trattamento e di controllare il laser di trattamento eventualmente in funzione della composizione del materiale del dente. Nel procedimento descritto nel EP-A1-0 619 100 risultano pero' in particolare problematici il rendimento minimo dell'asportazione da parte del laser di trattamento cosi come la facile influenzabilità della valutazione da parte della densità di energia nella zona dentale da analizzare, di uno spray o di rumori di fondo eventualmente presenti .

Infine dal WO 95/27446 è pure nota la combinazione tra un dispositivo diagnostico e un dispositivo di trattamento per denti, in cui vengono registrati gli impulsi acustici che si formano durante l'interazione tra l'impulso del laser trattante e il tessuto del dente trattato, verificandoli in relazione a una determinata ampiezza di picco. In funzione del livello dell'ampiezza di picco è possibile determinare il tipo della zona dentale di volta in volta lavorata e eventualmente adattare l'energia di irraggiamento del laser trattante al tipo di tessuto cosi determinato. In questo modo è possibile ridurre il pericolo di sottoporre il paziente durante il trattamento a un trauma da laser. Come nel EP-A1-0 619 100 anche in questo caso pero' la diagnosi della zona dentale da operare non è possibile senza l'attivazione del laser di trattamento e corrispondente lavorazione della zona dentale analizzata. Anche in questo procedimento si presentano i problemi ulteriori indicati per il EP-A1-0 619 100.

Lo scopo della presente invenzione consiste quindi nel realizzare un dispositivo diagnostico del suddetto tipo in modo che da un lato si migliori la facilita' di manipolazione da parte del medico trattante, e dall'altro sia possibile riconoscere in modo affidabile una zona malata di un dente.

In particolare si deve inoltre evitare che un paziente venga sottoposto a inutili processi ablativi o che venga asportata della sostanza dentale sana per il riconoscimento delle condizioni del tessuto.

Il suddetto compito viene risolto secondo l'invenzione da un dispositivo secondo la rivendicazione 1.

La presente invenzione combina i suddetti vantaggi della diagnosi di zone dentali mediante valutazione della radiazione fluorescente eccitata sul dente analizzato con un laser di trattamento. La radiazione eccitatrice e la radiazione laser di trattamento vengono preferibilmente condotte tramite lo stesso unico dispositivo conduttore di luce verso la zona dentale da analizzare rispettivamente trattare, laddove la radiazione del laser di trattamento viene attivata vantaggiosamente solo dopo avere rilevato una zona dentale malata. Allo stesso modo è possibile impiegare conduttori ottici separati per la radiazion eccitatrice rispettivamente di trattamento. Inoltre sussiste la possibilità di condurre la radiazione del laser di trattamento a una impugnatura, nella quale questa radiazione viene guidata sul tessuto da analizzare, e di generare in questa impugnatura la radiazione eccitatrice cosi come dì integrare in essa la rilevazione della radiazione fluorescente rispettivamente di condurre la radiazione fluorescente verso il dispositivo di base .

La radiazione fluorescente eccitata nella zona del dente viene rilevata e valutata. Dopo il riconoscimento di una zona dentale malata è possibile attivare a scelta da parte dell'utilizzatore il laser di trattamento. In alternativa si può anche prevedere che il dispositivo stesso esegua la valutazione della radiazione fluorescente e attivi automaticamente il laser di trattamento, quando viene rilevato un tessuto dentale malato. Il livello di segnale di soglia predeterminato per la differenziazione tra un tessuto dentale malato e uno sano può venire definito dall'utilizzatore .

La combinazione di un laser di trattamento con un sistema di rilevazione di radiazione fluorescente non era fino ad ora noto. Il dispositivo proposto secondo l'invenzione presenta pero' in particolare il vantaggio di presentare una struttura semplice e inoltre una sicurezza di rilevazione notevolmente migliorata rispetto al suddetto stato della tecnica. Inoltre, al contrario del EP-A1-0 619 100 e del WO 95/27446 per la diagnosi di una zona dentale da analizzare non deve avvenire inizialmente una ablazione, ovvero una asportazione di materiale dal dente analizzato. L'uso del dispositivo secondo l'invenzione risulta in particolare vantaggioso per il controllo dell'asportazione di concrezioni nell'ambito della terapia della paradontosi, dato che la radiazione fluorescente generata sulle concrezioni presenta forti differenze rispetto alle zone sane del dente, cosi che è possibile ottenere una selettività dell'asportazione di concrezioni con una sicurezza di funzionamento notevolmente migliorata.

Oltre ai suddetti vantaggi si assicura che un medico dentista sia in grado di eseguire con un unico dispositivo sia una diagnosi sia un trattamento di denti rispettivamente tessuti dentali. Mediante una semplice attivazione del laser di trattamento, p.es. con l'ausilio di un interruttore a pedale, o di un interruttore disposto in un dispositivo a mano, è possibile orientare a scelta il laser di trattamento in aggiunta alla radiazione eccitatrice per l'eccitazione dello spettro fluorescente, su una zona del dente. Mediante continuo monitoraggio dello spettro fluorescente generato contemporaneamente sul dente trattato è possibile da parte del dentista verificare in modo continuo se sono state ripristinate le condizioni di salute del dente.

Al contrario del suddetto stato della tecnica, il quale combina pure un dispositivo diagnostico con un laser di trattamento, non viene valutata secondo la presente invenzione alcuna radiazione riflessa, ma la radiazione fluorescente eccitata sul tessuto dentale irradiato, per cui si aumenta la precisione della diagnosi .

Le sottorivendicazione descrivono delle elaborazioni vantaggiose ulteriori della presente invenzione .

L'invenzione viene ora descritta in maggiore dettaglio sulla base di un esempio di realizzazione preferito .

La fig. 1 mostra la struttura di base di un esempio di realizzazione preferito della presente invenzione ,

la fig. 2 mostra una vista in sezione del dispositivo conduttore ottico di fig. 1 lungo la linea tratteggiata in fig. 1, e

la fig. 3 mostra la struttura di base di un dispositivo diagnostico noto, il quale valuta la radiazione fluorescente eccitata sul dente analizzato .

La fig. 1 mostra un esempio di realizzazione preferito del dispositivo secondo l'invenzione.

Il dispositivo secondo l'invenzione comprende secondo la fig. 1 un dispositivo di base 15, il quale contiene una sorgente di luce laser diagnostica 1. Questa sorgente di luce laser diagnostica 1 genera luce sostanzialmente monocromatica, in cui la radiazione luminosa emessa dalla sorgente di luce laser diagnostica 1 può presentare anche una larghezza di banda ridotta pari p.es. a 70 nm. La radiazione generata dalla sorgente diagnostica 1 funge da radiazione eccitatrice, la quale eccita su una zona dentale da analizzare 6 di un dente 5 una radiazione fluorescente, la quale, come ancora da descrivere, viene valutata. Mediante esperimenti si è dimostrato che con un campo di lunghezze d'onda di eccitazione tra 600 nm e 700 nm si genera sulla zona dentale 6 cosi irradiata una radiazione fluorescente con una lunghezza d'onda tra 650 e 850 nm, laddove con questo campo spettrale fluorescente si ottiene una distanza elevata particolarmente vantaggiosa tra le intensità' di fluorescenza da valutare di zone dentali malate e sane. Lo spettro fluorescente che si presenta con lunghezze d'onda tra 650 e 850 nm può quindi venire valutato in modo particolarmente semplice e affidabile, in modo da potere riconoscere direttamente sulla base dello spettro di fluorescenza rilevato le zone dentali malate. Risulta quindi particolarmente vantaggiosa una radiazione eccitatrice della sorgente di luce laser diagnostica 1 nel campo tra 600 e 700 nm.

Come mostrato in fig. 1, la radiazione eccitatrice generata dalla sorgente di luce laser diagnostica 1 viene trasmessa tramite un sistema di lenti 3 a un dispositivo conduttore ottico o fibra ottica 4, cosi che la radiazione eccitatrice 2 guidata nella fibra ottica 4 possa venire diretta sulla zona desiderata 6 di un dente da analizzare 5. Nella zona del dente cosi irradiata viene generata una radiazione fluorescente 7, la quale viene rilevata dal dispositivo a fibra ottica 4 e viene ricondotta al dispositivo di base 15. La radiazione fluorescente 7 rilevata in questo viene emessa attraverso un separatore di raggi 13 nel dispositivo di base 15 e inviata a un dispositivo di rilevazione 10, il quale contiene p.es. un dispositivo di rilevazione a sensore per la misurazione della radiazione fluorescente. Con il dispositivo di rilevazione 10 è collegato un dispositivo di visualizzazione 12, il quale fornisce otticamente o acusticamente l'intensità di radiazione fluorescente misurata dal dispositivo di rilevazione 10, cosi che il dentista possa diagnosticare, mediante monitoraggio di questa indicazione di misura "online", ovvero senza ritardo di tempo, lo stato di salute della zona dentale analizzata 6, dato che tra zone dentali malate e sane sono presenti evidenti differenze nello spettro fluorescente eccitato nella zona dentale irradiata 6. Le zone dentali malate possono p.es. presentare dentina ammalata o denti con carie, concrezioni, tartaro, tessuto infetto nel canale della radice, mucose infette o tessuti gengivali infetti.

Si fa notare in generale che mediante valutazione della radiazione fluorescente è possibile eseguire una diagnosi affidabile sia dei tessuti duri che dei tessuti molli.

In alternativa alla suddetta forma di realizzazione può anche essere previsto che il dispositivo di rilevazione 10 stesso si assuma la valutazione della radiazione fluorescente rilevata e decida automaticamente o dopo preselezione di un livello di segnale di.soglia per la differenziazione tra zone dentali malate e sane, se la zona dentale analizzata 6 è malata o sana. Nel caso di tessuto dentale malato è possibile p.es. che il dispositivo di rilevazione e valutazione 10 emetta un segnale di avviso ottico o acustico attraverso il dispositivo indicatore 12. Il dispositivo di rilevazione e valutazione 10 può inoltre essere combinato con il laser diagnostico 1 ovvero essere integrato in esso.

La rilevazione della radiazione fluorescente eccitata sulla zona dentale 6 viene di seguito chiarita con riferimento alla fig. 2. La fig. 2 mostra una vista in sezione trasversale lungo la linea tratteggiata di fig. 1 nel dispositivo a fibra ottica 4. Il dispositivo a fibra ottica 4 comprende vantaggiosamente almeno una fibra ottica 4a, per condurre la radiazione eccitatrice 2 della sorgente di luce laser diagnostica 1 dal dispositivo di base 15 verso il dispositivo a mano 16. Il dispositivo a fibra ottica 4 comprende inoltre almeno una ulteriore fibra ottica 4b, la quale rileva la radiazione fluorescente 7 eccitata nella zona dentale 6 e la invia al dispositivo di base 15. Il dispositivo a fibra ottica 4 può però anche presentare una pluralità di fibre ottiche di irraggiamento 4a e di rilevazione 4b disposte in modo alternato tra loro. In particolare risulta vantaggiosa la disposizione della fig. 2, in cui una pluralità' di fibre ottiche di rilevazione 4b sono disposte in modo concentrico attorno a una unica fibra ottica di irraggiamento 4a, cosi che in questo modo è possibile aumentare e stabilizzare la sicurezza e la precisione di rilevazione delle fibre ottiche di rilevazione 4b relativamente alla radiazione fluorescente eccitata sulla zona dentale 6. Il diametro della fibra ottica di irraggiamento 4a cosi come delle fibre ottiche di rilevazione 4b è scelto in modo che con la disposizione di fig. 2 si ottenga una superficie di sezione del dispositivo a fibra ottica 4 quasi completamente riempita, laddove le fibre ottiche di rilevazione 4b sono disposte in un cerchio chiuso attorno all'unica fibra ottica di irraggiamento 4a.

In alternativa la fibra ottica per la trasmissione della radiazione eccitatrice e della radiazione fluorescente può essere sempre la stessa e unica fibra.

Il dispositivo presenta secondo l'invenzione una sorgente di luce laser di trattamento 11 combinata con la sorgente di luce laser diagnostica 1, la quale può essere formata p.es. da un laser Er:YAG. Questo laser di trattamento 11 genera in particolare una radiazione di trattamento nel campo infrarosso tra 2,5 e 3,5 μm . All'attivazione del laser di trattamento 11 la radiazione di trattamento generata dallo stesso viene pure condotta attraverso il separatore di raggi 13 e il dispositivo a lenti 3 nel dispositivo a fibra ottica 4. La radiazione di trattamento viene trasmessa, con riferimento alla fig. 2, attraverso la stessa fibra ottica di irraggiamento 4a come la radiazione eccitatrice del laser diagnostico 1, o attraverso la stessa fibra che trasmette la radiazione fluorescente, e viene quindi condotta nella zona dentale da trattare 6, cosi da rendere inutili fibre ottiche aggiuntive all'interno del dispositivo a fibra ottica 4 per la radiazione del laser di trattamento. In alternativa è però possibile prevedere anche delle fibre ottiche aggiuntive per la trasmissione della radiazione laser di trattamento all'interno del dispositivo a fibra ottica 4, in cui queste fibre ottiche aggiuntive sono da disporre all'interno dell'impugnatura 16 in modo da essere dirette vantaggiosamente sulla stessa zona dentale 6 che viene irraggiata con la radiazione eccitatrice del laser diagnostico 1.

Per la diagnosi della zona dentale 6 viene inizialmente attivato il laser diagnostico 1. Dopo che il medico dentista ha riconosciuto p.es. mediante monitoraggio del dispositivo indicatore 12 una zona dentale malata, egli è in grado di attivare, mediante una semplice azione su un interruttore 14 il laser di trattamento 11, per asportare p.es. una parte malata della zona dentale analizzata 6. L'interruttore 14 presenta vantaggiosamente la forma di interruttore a pedale, cosi che il laser di trattamento il può venire attivato rispettivamente disattivato senza che si debba allontanare lo strumento a mano 16 dalla zona dentale 6. In alternativa è pero' possibile prevedere l'interruttore 14 anche sull'impugnatura dello strumento 16, laddove l’interruttore 14 deve essere collegato tramite corrispondenti cavi elettrici nel dispositivo a fibra ottica 4 con il laser di trattamento 11.

Secondo l'esempio di realizzazione preferito mostrato in fig. 1 è pero' inoltre previsto che il dispositivo di rilevazione e valutazione 10 valuti la radiazione fluorescente 7 rilevata dalla zona dentale S e risalga alla presenza rispettivamente assenza di una zona dentale malata, p.es. con carie, in modo automatico rispettivamente in funzione di un livello di decisione corrispondente preimpostato dall 'utilizzatore. Dopo il riconoscimento di una zona dentale malata e l'azionamento dell'interruttore a pedale 14 il dispositivo di rilevazione e valutazione 10 controlla automaticamente il laser di trattamento 11 e lo attiva per trattare la zona dentale analizzata 6 e asportare la contaminazione patogena. Il dispositivo di rilevazione e valutazione 10 controlla inoltre continuamente la radiazione fluorescente 7 eccitata nella zona dentale da trattare 6, cosi che il dispositivo di rilevazione e valutazione 10 possa rilevare in modo continuo se la contaminazione cariosa è stata asportata dalla radiazione laser di trattamento generata dal laser di trattamento 11. In questo caso sia la radiazione eccitatrice del laser diagnostico 1 che la radiazione laser di trattamento del laser di trattamento 11 vengono trasmesse attraverso la fibra ottica di irraggiamento 4a mostrata in fig. 2. Non appena il dispositivo di rilevazione e valutazione 10 ha rilevato che si è potuto ripristinare lo stato di salute della zona dentale trattata 6, esso disattiva il laser di trattamento 11.

In questo modo è quindi possibile secondo l 'invenzione evitare dei processi ablativi superflui in una zona dentale da trattare 6.

Il dispositivo di rilevazione e valutazione 10 può a scelta essere disposto anche direttamente nella impugnatura strumento 16, e in questo caso sarebbe necessario un corrispondente collegamento mediante cavi elettrici tra l'impugnatura 16 e il dispositivo di base 15.

In alternativa all'esempio di realizzazione di fig. 1 è possibile prevedere per la radiazione laser di trattamento del laser di trattamento 11 anche un sistema a fibra ottica separato, il quale viene combinato nella impugnatura 16 con il dispositivo a fibra ottica 4 per la radiazione eccitatrice del laser diagnostico 1 e quindi viene diretto sulla stessa zona dentale 6.

Claims (19)

1. Rivendicazioni 1. Dispositivo per la diagnosi delle condizioni di salute di tessuto dentale, con una prima sorgente di luce (1) per la generazione di una radiazione eccitatrice (2), la quale viene diretta tramite un dispositivo conduttore ottico (4) su una zona di tessuto dentale da analizzare (6) e eccita una radiazione fluorescente (7) nella zona di tessuto dentale (6), e con mezzi di rilevazione {4b, 10) per la rilevazione della radiazione fluorescente (7), caratterizzato da una seconda sorgente di luce (11) per la generazione di una radiazione laser di trattamento, la quale deve pure venire diretta tramite un dispositivo conduttore ottico sulla zona di tessuto dentale da analizzare (6).
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il dispositivo conduttore ottico previsto per la trasmissione della radiazione eccitatrice (7) e/o la radiazione fluorescente e il dispositivo conduttore ottico previsto per la trasmissione della radiazione laser di trattamento sono formati da un unico dispositivo conduttore ottico (4).
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato da mezzi di emissione (12) per l'indicazione ottica o acustica della intensità di radiazione fluorescente rilevata dai mezzi di rilevazione (4b, 10).
4. 4. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti , caratterizzato da un dispositivo di valutazione (10), il quale valuta la radiazione fluorescente rilevata (7) e da essa deduce automaticamente la presenza di una zona di tessuto dentale (6) malata o sana.
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 3 e 4, caratterizzato dal fatto che i mezzi di emissione (12) emettono una corrispondente informazione, se il dispositivo di valutazione (10) ha riconosciuto come malata la zona di tessuto dentale irraggiata con la radiazione eccitatrice (2).
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di valutazione (10) attiva automaticamente la seconda sorgente di luce (11), se la zona di tessuto dentale (6) irraggiata con la radiazione di eccitazione (2) è stata riconosciuta come malata dal dispositivo di valutazione (10).
7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di valutazione (10) riconosce una zona di tessuto dentale malata (6) sulla base di un livello di segnale di soglia predeterminabile per differenziare tra zone di tessuto dentale sane e malate.
8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di valutazione (10) attiva la seconda sorgente di luce (11) solo fino a che essa deduce, sulla base della radiazione fluorescente (7) ad essa condotta dalla zona di tessuto dentale analizzata (6) la presenza di una zona di tessuto dentale malato.
9. 9. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato da un dispositivo di commutazione (14) per l'attivazione e disattivazione a scelta della seconda sorgente di luce (11).
10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di commutazione (14) è formato da un interruttore a pedale.
11. 11. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 2-10, caratterizzato dal fatto che i mezzi di rilevazione comprendono almeno una fibra ottica di rilevazione (4b) disposta nel dispositivo conduttore ottico (4).
12. 12 . Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 2-11, caratterizzato dal fatto che il dispositivo conduttore ottico (4) presenta almeno una fibra ottica di irraggiamento (4a) per la trasmissione sia della radiazione eccitatrice (2) che della radiazione laser di trattamento.
13. 13 . Dispositivo secondo la rivendicazione 11 e 12, caratterizzato dal fatto che il dispositivo conduttore ottico (4) presenta una fibra ottica di irraggiamento (4a) e una pluralità di fibre ottiche di rilevazione (4b) disposte in modo concentrico attorno alla fibra ottica di irraggiamento (4a).
14. 14 . Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 11 fino a 13, caratterizzato da mezzi di accoppiamento (3, 13) i quali da un lato trasmettono la radiazione eccitatrice (2) e la radiazione laser di trattamento nel dispositivo conduttore ottico (4) e dall'altro lato emettono la radiazione fluorescente (7) rilevata della zona di tessuto dentale analizzato (6) dal dispositivo conduttore ottico (4).
15. 15. Dispositivo secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che i mezzi di accoppiamento comprendono un sistema di lenti (3), per trasmettere la radiazione eccitatrice (2) e la radiazione laser di trattamento nel dispositivo conduttore ottico (4), cosi come un dispositivo separatore di raggi (13) per emettere la radiazione fluorescente rilevata (7).
16. 16. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 2 fino a 13, caratterizzato dal fatto che il dispositivo conduttore ottico (4) è disposto almeno parzialmente in una impugnatura di strumento dentistico (16).
17. 17. Dispositivo secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di valutazione (10) è disposto nella impugnatura strumento (16) ed è collegato elettricamente a un dispositivo di base (15), il quale comprende la prima e la seconda sorgente di luce (1, 11).
18. 18. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la prima sorgente di luce (1) genera come radiazione eccitatrice (2) una radiazione laser con una lunghezza d'onda nel campo tra 600 e 700 nm.
19. 19. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la seconda sorgente di luce (11) è un laser Er:YAG, il quale genera una radiazione laser di trattamento con una lunghezza d’onda nel campo tra 2,5 e 3,5 μm.