ITMI972807A1 - Derivati benzazinici inibitori della fosfodiesterasi 4 - Google Patents

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Gabriele Norcini
Daniela Botta
Giancarlo Grancini
Gabriele Morazzoni
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Description

Derivati benzazinici inibitori della fosfodiesterasi 4
Descrizione
La presente invenzione è relativa a derivati benzazinici, alle composizioni farmaceutiche che li contengono ed al loro uso come inibitori delle fosfodiesterasi 4. Le fosfodiesterasi sono una famiglia di isoenzimi che stanno alla base del principale meccanismo di inattivazione idrolitica del cAMP (adenosin-3’,5’-monofosfato ciclico). Il cAMP è stato dimostrato essere il secondo messaggero che media la risposta biologica di molti tra ormoni, neurotrasmettitori e farmaci [Krebs Endocrinology Proceedings of thè 4th International Congress Excerpta Medica, 17-29, 1973], Quando l’appropriato agonista si lega alla superficie della cellula, si attiva la adenilato ciclasi che converte il Mg2+-ATP in cAMP. Il cAMP modula l’attività della maggior parte delle cellule, se non di tutte, che contribuiscono alla fisiopatologia di svariate malattie respiratorie, sia a carattere allergico che non. Da ciò ne consegue che un aumento dei livelli di cAMP produce effetti benefici quali il rilassamento della muscolatura liscia delle vie aeree, l’inibizione del rilascio di mediatori dei mastociti (cellule granulose basofile), la soppressione della degranulazione dei neutrofili e dei basofili, l’inibizione dell’attivazione di monociti e macrofagi. Quindi, composti in grado di attivare l’adenilato ciclasi o di inibire le fosfodiesterasi potrebbero essere in grado di sopprimere l’indesiderata attivazione della muscolatura liscia delle vie aeree e di un grande numero di cellule infiammatorie.
Esiste all’interno della famiglia delle fosfodiesterasi un particolare gruppo di isoenzimi, le fosfodiesterasi 4 (da qui in poi PDE 4) specifiche per l’idrolisi del cAMP nella muscolatura liscia delle vie aeree e nelle cellule infiammatorie (Torphy, “Phosphodiesterase Isoenzymes: Potential Targets for Novel Anti-asthmatic Agents” in New Drugs for Asthma, Barnes, ed. IBC Technical Services Ltd, 1989). Studi condotti su questo enzima indicano che la sua inibizione porta non solo al rilascio della muscolatura liscia delle vie aeree, ma è pure in grado di sopprimere la degranulazione di mastociti, basofili e neutrofili così come di inibire rattivazione di monociti e neutrofili. In aggiunta l’azione degli inibitori delle PDE 4 viene marcatamente potenziata quando l’attività dell’adenilato ciclasi delle cellule bersaglio viene accentuata da ormoni endogeni, cosa che accade in vivo. Dunque gli inibitori delle PDE 4 sarebbero efficaci nella terapia dell'asma. Tali composti offrirebbero un approccio unico alla terapia di svariate malattie respiratorie, sia a carattere allergico che non, e possiedono significativi vantaggi terapeutici rispetto alla terapia corrente.
L’eccessiva o irregolare produzione di fattore di necrosi tumorale (da qui in poi TNF0), una citochina ad attività pro-infiammatoria prodotta da vari tipo cellulari, influenza la mediazione o l’esacerbarsi di molti stati patologici quali, ad esempio, la sindrome da difficoltà respiratoria dell’adulto (ARDS) e la polmonite cronica. Pertanto composti in grado di controllare gli effetti negativi del TNFa, vale a dire degli inibitori di questa citochina, sono da considerarsi utili in molteplici patologie. La domanda di brevetto EP 0490823 (a nome Sandoz) descrive isochinoline di formula
dove RpR» sono gruppi alcossi inferiore, inibitori di fosfodiesterasi III, IV e V. La domanda di brevetto EP 0491441 (a nome Shell Internationale Research) rivendica, tra l’altro, derivati isochinolinici di formula
dove R1-R4 sono alcossi; R5 e R3⁄4 sono idrogeno oppure insieme formano un legame; R7 è idrogeno, alchile o alcossi; R* e R9 sono idrogeno oppure insieme formano un legame; e A è fenile facoltativamente sostituito. Questi composti hanno attività fungicida in campo agricolturale. ;Il brevetto GB 1.199.768 (a nome Pfizer) illustra, tra l’altro, composti di formula ;; ;; dove A e B sono indipendentemente gruppi (Ci-5)alcossi; Ri è idrogeno o un gruppo alchile; Di e D2 sono alternativamente -N= o -CH=; e Y è -N3⁄4R7 dove 3⁄4 e R7 sono indipendentemente idrogeno o un arile fino a 10 atomi di carbonio facoltativamente sostituito con 1-3 atomi di alogeno. Detti composti sono dichiarati essere broncodilatatori ed anti-ipertensivi. ;Il brevetto US 5.556.862 (a nome Nippon Zoki Pharmaceutical) rivendica composizioni farmaceutiche contenenti isochinoline di formula ;; ;; dove R è idrogeno o alcossi, utili come inibitori delle PDE 4. ;La domanda di brevetto WO 97/04779 (a nome Chiroscience) rivendica, tra l’altro, isochinolinoni di formula ; ;; dove facoltativamente sostituito, ad esempio, da atomi di alogeno; R3 è fenile o piridile, furile, ecc.; R4-R7 sono idrogeno o e n è 0-3. Questi composti sono inibitori delle PDE 4 e del TNF„. É stata ora sorprendentemente trovata una nuova classe di derivati benzazinici capaci di inibire selettivamente le PDE 4 e inoltre in grado di inibire il TNFa. ;Pertanto la presente invenzione si riferisce a composti di formula I ;;; ;; dove A è un eterociclo ortocondensato scelto tra; ;; ;; dove R è idrogeno o un gruppo , ed essendo A facoltativamente sostituito da dove R è come sopra definito, e necessariamente sostituito da un gruppo -B-Cy dove B è metilene, etilene, animino, CONH o un legame; e Cy è un eterociclo a 5 0 6 membri contenente da 1 a 3 atomi di azoto facoltativamente sostituito da uno 0 più alogeni; ;Ri è un gruppo ;R2 è un gruppo (C4-7)cicloalchile facoltativamente contenente un atomo di ossigeno e facoltativamente sostituito da un sostituente polare, arile, aril- ; i loro derivati N— >0 e i sali farmaceuticamente accettabili. ;I composti di formula I possono avere un centro asimmetrico e quindi essere in forma di stereoi someri. Oggetto della presente invenzione sono composti di formula I in forma di miscele stereoisomeriche così come di singoli stereoi someri. ;I composti di formula I sono attivi come inibitori selettivi delle PDE 4 e del TNFt e pertanto trovano uso come agenti terapeutici in patologie allergiche ed infiammatorie quali, ad esempio, l’enfisema, la bronchite cronica, l’asma, la rinite allergica. Per eterociclo a 5 o 6 membri si intende pirrolo, imidazolo, pirazolo, pirrolidina, pirrolina, imidazolina, imidazolidina, pirazolidina, pirazolina, piridina, pirazina, pirimidina, piridazina, piperazina, piperidina, triazina, e simili, preferibilmente piridina e piperidina. Col termine atomo di alogeno si intende un atomo di fluoro, cloro, bromo o iodio, preferibilmente cloro. ;Esempi specifici di gruppi alchile sono metile, etile, n-propile, i-propile, n-butile, sbutile, t-butile, n-pentile, 1 -metil-butile, 2-etil-propile, 3-metil-butile, 3-metil-2-butile, n-esile e simili. Per gruppo (C^cicloalchile si intende ciclobutile, ciclopentile, cicloesile e cicloeptile, e quando contiene un atomo di ossigeno si intende, ad esempio, tetraidrofùrano o tetraidropirano, mentre arile e aril-(Ci-io)alchile significano un anello o un sistema aromatico di 6-10 atomi di carbonio quale, ad esempio, fenile, benzile, fenetile, fenil-pentile, naftile, indanile, indanil-pentile e simili. Per “sostituente polare” si intende un sostituente costituito da atomi aventi elettronegatività diversa, tale da creare un dipolo, quali, ad esempio, un gruppo idrossi o chetone. ;Il gruppo N→0 facoltativamente presente nei composti dell’invenzione può situarsi sia sull’azoto dell’anello benzazinico, sia su quelli presenti nel sostituente Cy. Composti preferiti nell’ambito della presente invenzione sono quelli in cui B è metilene e Cy è un eterociclo a 6 membri contenente da 1 a 3 atomi di azoto sostituito da uno o più alogeni, e i loro sali farmaceuticamente accettabili. ;Ancor più preferiti sono i composti di formula I dove A è ;;; ; facoltativamente sostituiti da (Ci^alchile o -COOR, dove R è come sopra definito; B è metilene e Cy è un eterociclo a 6 membri contenente da 1 a 3 atomi di azoto sostituito da uno o più alogeni, e i loro sali farmaceuticamente accettabili. ;Sali farmaceuticamente accettabili dei composti di formula I sono sali con acidi organici ed inorganici quali, ad esempio, cloridrico, bromidrico, iodidrico, nitrico, solforico, fosforico, acetico, benzoico, maleico, fumarico, succinico, tartarico, citrico, aspartico, metan sol fonico e 3,7-di-t.butilnaftalen-l,5-disolfonico (acido dibudini co). ;La preparazione dei composti di formula I procede secondo metodiche note all’esperto del ramo per la sintesi delle chinoline e delle isochinoline (si veda, ad esempio Chemistry of Heterocyclic Compounds, A Ύ, Londra). Di seguito viene illustrata più in specifico la sintesi di alcuni composti di formula I. ;Nel caso si vogliano ottenere composti di formula I aventi la struttura di una diidroisochinolina, la sintesi prende avvio da un composto di formula II ;;; ; dove Ri e R2 sono come sopra definiti. Questo viene fatto reagire con un composto di formula III ;;; ;; dove Cy e B sono come sopra definiti e Y è un gruppo carbossile o un suo derivato reattivo quale, ad esempio, il cloruro deH’acido. Qualora Y sia un gruppo carbossile la reazione avviene in presenza di agenti attivanti quali, ad esempio, 1 -idrossibenzotriazolo (HOBT), dicicloesilcarbodiimmide (DCC) o carbonildiimidazolo. Si ottiene così un composto di formula IV ;;; ;; dove Ri, R2, Cy e B sono come sopra definiti. Questo intermedio viene ciclizzato, ad esempio, in presenza di cloruro di fosforile, a dare il desiderato composto di formula I. ;Questi composti di formula I possono venire ridotti, ad esempio con sodio boridruro, a dare composti di formula I dove A è ;;; ;; Qualora si desideri un composto di formula I avente la struttura di un diidrochinolinone o di un chinolinone, si usa un composto di formula V ;;; ;; dove Ri, R2 e Cy sono come sopra definiti, e B1 è uguale a B come sopra definito oppure è uguale a CH2-B, che viene ciclizzato secondo metodiche note all’esperto del ramo. Ad esempio, il composto di formula V viene fatto reagire con paraformaldeide, ed allora si ottengono diidrochinolinoni di formula I non alchilati, oppure con un'opportuna aldeide, nel qual caso si ottengono diidrochinolinoni di formula I sostituiti con (Ci-4)alchile. Un altro esempio vede il composto di formula V reagire con un cloruro di un acido alifatico o con un'anidride e poi con una base, ad esempio ammoniaca, a dare chinolinoni di formula I alchilati sull'anello azotato. Qualora non si desiderino sostituenti (C falchile sull'anello azotato, il composto di formula V viene fatto reagire con un ortoformiato. ;Resta inteso che qualora si desiderino composti di formula I N-alchilati, la relativa reazione di alchilazione sull'azoto procede secondo metodiche note all'esperto del ramo. ;La sintesi degli N-ossidi dei composti di formula I avviene per trattamento dei composti di formula I con peracidi quali, ad esempio, acido m-cloroperbenzoico. La preparazione dei sali dei composti di formula I viene effettuata secondo metodi convenzionali. ;I composti di formula I sono inibitori selettivi delle PDE 4 come risulta dalle prove di inibizione sull’enzima isolato (esempio 45). ;Appare chiaro come queste caratteristiche di selettività e specificità recettoriale associate alla mancanza di attività sul sistema cardiovascolare rendano i composti di formula I particolarmente adatti per il trattamento di disturbi allergici ed infiammatori e principalmente nella terapia dell’enfisema, della malattia cronica ostruttiva polmonare (COPD) e della bronchite cronica in particolare, nell’asma, nella rinite allergica. ;In generale, i composti dell’ invenzione sono utili per il trattamento delle patologie che coinvolgono le PDE 4 e il TNFa, anche se nel presente contesto l’interesse è particolarmente focalizzato sulle patologie respiratorie.. ;Le dosi terapeutiche saranno generalmente comprese tra 0, 1 e 1000 mg al giorno e tra 1 e 100 mg per via orale per singola somministrazione. ;Costituiscono inoltre oggetto della presente invenzione le composizioni farmaceutiche contenenti un quantitativo terapeuticamente efficace dei composti di formula I o di loro sali farmaceuticamente accettabili in miscela con un adatto veicolante. Le composizioni farmaceutiche oggetto dell'invenzione possono essere liquide, adatte alla somministrazione enterale o parenterale, e, preferibilmente, solide quali compresse, capsule, granulati, adatte per la somministrazione orale, oppure in forma adatta alla somministrazione transdermica e inalatoria. ;La preparazione delle composizioni farmaceutiche oggetto della invenzione può essere effettuata secondo tecniche tradizionali. ;Allo scopo di meglio illustrare la presente invenzione vengono ora fomiti i seguenti esempi. ;Esempio 1 ;Sintesi di 2-ciclopentilossi-3-metossi-benzaldeide ;Una miscela di 2-idrossi-3-metossi-benzaldeide (10 g, 0,00657 moli) , carbonato di potassio (18,16 g, 0,131 moli), ciclopentil-bromuro (14,05 mi, 0,131 moli) in 150 mi di etanolo assoluto, sotto azoto, è stata posta a ricadere sotto agitazione per 55 ore. La miscela è stata diluita con acqua, estratta con acetato di etile per 3 volte, lavata con acqua, anidrificata su solfato di sodio ed evaporata a secco. Si è ottenuto un olio che è stato purificato mediante cromatografia flash su gel di silice (eluente etere di petrolio/acetato di etile 95:5) a dare 8,9 g di 2-ciclopentilossi-3-metossi-benzaldeide (resa; 61%). ;; ; Esempio 2 ;; ;; Ad una soluzione d 8,8 g, 39,95 mmoli), ottenuta come descritto nell’esempio 1, in metanolo (50 mi) si sono aggiunti, sotto agitazione, in successione metilammina (1,05 mi, 8,43 mmoli) 8,03M in etanolo, acido acetico (0,482 mi, 8,43 mmoli) e nitrometano (2,36 mi, 43,94 mmoli). La miscela è stata scaldata a 40°C per 9 ore, poi lasciata una notte a temperatura ambiente. Il prodotto precipitato in forma cristallina è stato filtrato ed essiccato sotto vuoto a 40°C a dare 8,14 g di 2 ; (resa: 77%). ;; ;; Esempio 3 ;; ;; Ad una sospensione sotto azoto di litio alluminio idruro (3,5 g, 92,28 mmoli) in tetraidrofùrano anidro (35 mi) è stata gocciolata sotto agitazione una soluzione di 2-ciclopentilossi-l-metossi-3-(2-nitro-vinil)-benzene (8,1 g, 30,76 mmoli), ottenuto come descritto nell’esempio 2, in tetraidrofùrano anidro (100 mi). Al termine dell’aggiunta la miscela è stata tenuta all’ebollizione per oltre 2 ore, quindi raffreddata in ghiaccio e lentamente addizionata con acqua (3,5 mi), NaOH 15% (3,5 mi) e ancora acqua (10,5 mi). Tolto il bagno di raffreddamento, si è proseguita l’agitazione per un’altra ora, quindi si è eliminato il solido per filtrazione, e la soluzione è stata concentrata a piccolo volume, diluita con acetato di etile, lavata con acqua, anidrificata su solfato di sodio ed evaporata a secchezza a dare un olio che è stato sciolto in acetato di etile (100 mi) ed acidificato con HCl/acetato di etile. Il prodotto è cristallizzato, per cui è stato filtrato e seccato sotto vuoto a 40°C a dare ;; ;; Esempio 4 ;Sintesi di ; acetammide ;Ad una soluzione di cloruro delFacido ; (660 mg, 2,43 mmoli), ottenuto come descritto nell’esempio 3, in cloruro di metilene (20 mi) si è aggiunta, sotto agitazione con raffreddamento in ghiaccio, trietilammina (1,53 mi, 9,72 mmoli). Il bagno di ghiaccio è stato tolto e dopo 1 ora la miscela è stata diluita con cloruro di metilene, lavata con acqua, anidrificata su sodio solfato e portata a secco. Si è purificato il residuo tramite cromatografia flash su gel di silice (eluente: etere di petroli o/acetato di etile 7:3). Il solido è stato ripreso con etere di petrolio, filtrato e seccato sotto vuoto a 40°C a dare 420 mg di N-[2-(2-ciclopen- ;;t , ;;Esempio 5 ;Sintesi di ; isochinolina cloridrato (composto 1) ;Una soluzione sotto azoto di ; ottenuto come descritto nell’esempio 4, in acetonitrile (10 mi) e cloruro di fosforile (0,182 mi, 1,984 mmoli) è stata posta a ricadere sotto agitazione per 3 ore, poi evaporata a secco, sciolta in cloruro di metilene, lavata per tre volte con una soluzione di bicarbonato di sodio, e con acqua, anidrificata su solfato di sodio e concentrata a piccolo volume. H concentrato è stato acidificato con HCl/acetato di etile e portato a secco. Il residuo è stato ripreso con acetato di etile e filtrato a dare, dopo essiccazione sotto vuoto a 40°C, 350 mg di ;; ;; Esempio 6 ;Sintesi di 4-ciclopentilossi-3-metossi-benzaldeide ;Una miscela sotto azoto di vanillina (10 g, 65,7 mmoli), ciclopentil bromuro (21,09, 196,7 mmoli), tetrabutil ammonio bromuro (211,8 mg, 0,675 mmoli) e carbonato di potassio (27,16 g, 199,48 mmoli) in (200 mi) è stata posta a ricadere sotto energica agitazione per 55 ore, quindi diluita con acqua, estratta con acetato di etile, e l’estratto è stato lavato con acqua, anidrìficato su solfato di sodio e portato a secco a dare un olio che è stato purificato mediante cromatografia flash su gel di silice (eluente: etere di petrolio/acetato di etile 9:1) ed ha fornito ;; ;; Esempio 7 ;Sintesi di ; Ad una soluzione di (13,95 g, 63,33 mmoli), ottenuta come descritto nell’esempio 6, in metanolo (7 mi) si sono aggiunti in successione, sotto agitazione, metilammina 8,03M in etanolo (1,66 mi, 13,36 mmoli), acido acetico (0,76 mi, 13,36 mmoli) e nitrometano (3,74 mi, 69,66 mmoli), quindi la miscela è stata scaldata a 40°C sotto agitazione per una notte, portata a secco ed il residuo è stato purificato per cromatografia flash su gel di silice (eluente: cloruro di metilene). L’eluato è stato cristallizzato da 30 mi di etere etilico+60 mi di etere di petrolio e, dopo essiccamento sotto vuoto a 40°C, ha ;; ;; Esempio 8 ;Sintesi di ; In una sospensione sotto azoto di litio alluminio idruro (3,05 g, 80,34 mmoli) in tetraidrofurano anidro (30 mi), si é gocciolata sotto agitazione una soluzione di 1- ottenuta come descritto nell’esempio 7, in tetraidrofurano anidro (100 mi). Al termine dell’aggiunta la miscela è stata tenuta all’ebollizione per 2 ore, quindi raffreddata su ghiaccio ed addizionata lentamente con acqua (3,05 mi), NaOH 15% (3,05 mi) e ancora acqua (9,15 mi). Tolto il bagno di raffreddamento, si proseguita l’agitazione per un’altra ora, quindi si è eliminato il solido per filtrazione, e la soluzione è stata concentrata a piccolo volume, diluita con acetato di etile, lavata con acqua, anidrificata su solfato di sodio ed evaporata a secchezza a dare un olio che è stato sciolto in acetato di etile (100 mi) ed acidificato con HCl/acetato di etile. Il prodotto è cristallizzato, per cui è stato filtrato e seccato sotto vuoto a 50°C a dare 5,14 g di ;; ;; Esempio 9 ;Sintesi di ; acetammide ;Ad una soluzione di cloruro dell’acido (680 mg, 2,61 mmoli) e (645 mg, 2,37 mmoli), ottenuto come descritto nell’esempio 8, in cloruro di metilene (20 mi) si è aggiunta, sotto agitazione con raffreddamento in ghiaccio, trietilammina (1,32 mi, 9,48 mmoli). Il bagno di ghiaccio è stato tolto e dopo I ora la miscela è stata diluita con cloruro di metilene, lavata con acqua, anidrificata su sodio solfato e portata a secco. Si è purificato il residuo tramite cromatografia flash su gel di silice (eluente: etere di petrolio/acetato di etile 1:1). Il solido è stato ripreso con etere di petrolio, filtrato e seccato sotto vuoto a 40°C a dare 350 mg di N-[2-(4-ci-clopen- ;; ;; Esempio 10 ;Sintesi di ; isochinolina cloridrato (composto 2) ;Una soluzione sotto azoto di -2-(3,5- (330 mg, 0,78 mmoli), ottenuto come descritto nell’esempio 9, in acetonitrile (10 mi) e cloruro di fosforile (0,15 mi, 1,683 mmoli) è stata posta a ricadere sotto agitazione per 2 ore, poi evaporata a secco, sciolta in cloruro di metilene, lavata per tre volte con una soluzione di bicarbonato di sodio, e con acqua, anidrificata su solfato di sodio e concentrata a piccolo volume. Il concentrato è stato acidificato con HCl/acetato di etile e portato a secco. Il residuo è stato ripreso con acetato di etile e filtrato a dare, dopo essiccazione sotto vuoto a 40°C, 310 mg di ; diidro-isochinolina cloridrato (resa: 90%). ;; ;; Esempio 11 ;Sintesi di ; 5-Fenil-pentanolo (40 g, 244 mmoli) in 80 mi di cloruro di metilene, a 0°C è stato addizionato con trietilammina (39 mi, 28,34 g, 280 mmoli) e con una soluzione di metil-solfonil cloruro (20,7 mi, 30,69 g, 268 mmoli) in cloruro di metilene (40 mi). La temperatura è stata lasciata salire a quella ambiente, poi la miscela è stata versata in acqua e la fase organica è stata separata, lavata con acqua, anidrificata e concentrata a dare 59,49 g di acido ;; ;; Esempio 12 ;Sintesi di ; Operando in analogia con l’esempio 1 usando ; (12,49 g, 82,1 mmoli), (29,84 g, 147,5 mmoli), ottenuto come descritto nell’esempio 11, sodio carbonato (17,4 g, 164 mmoli), potassio ioduro in quantità catalitica e DMF (130 mi), si sono avuti 24,37 g di 2-(5-fenilpentilossi)-3-metossi-benzaldeide (resa quantitativa). ;; ;; Esempio 13 ;Sintesi di 2-f5-feniIpentilossi)-l-metossi-3-f2-nitro-vinil)-benzene ;Operando in analogia con l’esempio 2 a partire da 2-(5-fenilpentilossi)-3-metossibenzaldeide (1 g, 3,35 mmoli), ottenuta come descritto nell’esempio 12, metilammina 8,03M in etanolo (0,088 mi, 0,7035 mmoli), acido acetico (0,04 mi, 0,7035 mmoli) e nitrometano (0,198 mi, 3.685 mmoli) in metanolo (5 mi), si sono ottenuti 0,56 g di 2-(5-fenilpentilossi)-l-metossi-3-(2-nitro-vinil)-benzene (resa: 49%). ;; ;; Esempio 14 ;Sintesi di 2-r2-('5-fenilpentilossiV3-metossi-fenill-etilammina ;Operando in analogia con l’esempio 3 a partire da litio alluminio idruro (5,83 g, 154 mmoli), 2-(5-fenilpentilossi)-l-metossi-3-(2-nitro-vinil)-benzene (17,48 g, 51,20 mmoli), ottenuto come descritto nell’esempio 12, in tetraidrofurano anidro (270 mi), senza procedere alla salificazione della base, si sono ottenuti 15,53 g 2-[2-(5-fenilpentilossi)-3-metossi-fenil]-etilammina (resa. 97%). ;; ;; Esempio 15 ;Sintesi di 3.5-dicloro-4-metil-piridina ;Ad una soluzione sotto azoto di diisopropilammina (53,43 mi, 0,25 moli) in tetraidrofurano anidro (350 mi) si è aggiunto, sotto agitazione a -20°C, n-butil-litio 2,5M in esano (100 mi, 0,25 moli), e la miscela è stata tenuta sotto agitazione per 30 minuti a temperatura costante, quindi raffreddata a -78°C ed addizionata con una soluzione di 3,5-dicloro-piridina (35,2 g, 0,238 moli) in tetraidrofurano anidro (200 mi). Al termine dell’aggiunta l’agitazione è proseguita per 40 minuti a temperatura costante, poi si è aggiunto ioduro di metile (15,56 mi, 0,25 moli) e l’agitazione è proseguita per 15 minuti a temperatura costante. Dopo una notte a temperatura ambiente, la miscela è stata addizionata con una soluzione concentrata di ammonio cloruro, concentrata a piccolo volume, diluita con acqua, estratta 3 volte con acetato di etile, e l’estratto è stato lavato 3 volte con acqua, anidrificato su sodio solfato, decolorato con carbone e portato a secco. Il residuo è stato cristallizzato da etanolo (100 mi) per aggiunta di acqua (100 mi) sotto agitazione con raffreddamento. Dopo filtrazione ed essiccazione sotto vuoto su P2Os, si sono avuti 26 g di 3,5-dicloro-4-metil-piridina (resa: 67%). ;; ;; Esempio 16 ;Sintesi deH’acido ; 3,5-dicloro-4-metii-piridina (25 g, 0,15 moli), ottenuta come descritto nell’esempio 15, è stata sciolta in dimetilformammide (100 mi), sotto azoto, ed addizionata con sodio idruro al 55% (7,4 g, 0,17 moli), quindi con metossi-metil carbonato (42,8 mi, 0,51 moli). La miscela è stata lasciata per una notte sotto agitazione, poi versata in tampone pH=7 ed estratta con pentano. La fase organica è stata tirata a secco ed il residuo purificato per cromatografia flash su gel di silice (eluente: etere di petrolio 100%, poi etere di petrolio/etere etilico 95:5 e 9: 1) a dare 24,2 g di acido 2-(3,5-dicloro-piridin-4-il)acetico metil estere (resa: 73%). ;; ;; Esempio 17 ;Sintesi deir ; L’acido 2-(3,5-dicloro-piridin-4-il)acetico metil estere (24,2 g, 0, 11 moli), ottenuto come descritto nell’esempio 16, è stato sciolto in metanolo (165 mi) ed addizionato con NaOH IN (165 mi). Dopo 40 minuti si è aggiunto HC1 IN (165 mi) ed il precipitato formatosi è stato filtrato a dare 18,75 g, di dell’acido 2-(3,5-dicloro-piridin-4-iI)acetico (resa: 91%). ;; ;; Esempio 18 ;Sintesi d ; iD-acetammide ;L’acido 2-(3,5-dicloro-piridin-4-il)acetico (5,78 g, 28, 1 mmoli), ottenuto come descritto nell’esempio 17, è stato sciolto in tetraidrofurano, addizionato con 1-idrossi-benzotriazolo (3,79 g, 2,1 mmoli) e quindi con DCC (5,73 g, 28,1 mmoli). Dopo 1 ora sotto agitazione si è aggiunta 2-[2-(5-fenilpentilossi)-3-metossi-feniI]-etilammina (8 g, 25,5 mmoli), ottenuta come descritto nell’esempio 14, e l’agitazione è proseguita per altre 2 ore. Il solido risultante è stato filtrato e tirato a secco, ripreso con acetato di etile. Il nuovo solido è stato eliminato per filtrazione e le acque madri tirate a secco a dare un residuo che è stato sciolto in sodio bicarbonato e acetato di etile. La fase organica è stata lavata con acqua e tirata a secco. Si è purificato il residuo per cromatografia flash su gel di silice (eluente: etere di petrolio/acetato di etile 8:2, poi 7:3) a dare 9,01 g di N-{2-[2-(5-fenilpen-tilossi)-3-metossi . ;; ;; Esempio 19 ;Sintesi di ; dro- ; Una soluzione di N-{2-[2-(5-fenilpentilossi)-3-metossi-fenil]etil}-2-(3,5-dicloropiridin-4-il)-acetammide (7,8 g, 15,55 mmoli), ottenuta come descritto nell’esempio 18, e cloruro di fosforile (22,24 mi, 243,4 mmoli) in toluene (150 mi) è stata scaldata a 80°C per una notte, poi raffreddata, diluita con toluene ed addizionata con NaHC03 fino a basicità. La fase organica è stata lavata con acqua fino a neutralità, anidrificata e concentrata a dare un olio che è stato cromatografato (flash) su gel di silice (eluente. etere di petrolio/acetato di etile 7:3) a dare 2,48 g di base e una miscela di base+reagente. Una porzione di questa miscela è stata sciolta in etere etilico, acidificata con HC1 etereo, ed il precipitato è stato filtrato, lavato con etere etilico e seccato a dare 1,18 g di l-(3,5-dicloro-piridin-4-il-metil)-5-(5-fenilpentilossi)-6-metossi-3,4-diidro-isochinolina cloridrato (resa: 97.8%). ;; ;; Esempio 20 ;Sintesi di l-(3. ; tetraidro-isochinolina dicloridrato (composto 41 ;Ad una soluzione di l-(3,5-dicloro-piridin-4-il-metil)-5-(5-fenil-pentilossi)-6-metossi-3,4-diidro-isochinolina (0,31 g, 9,64 mmoli), otenuta come descrito nell’ esempio 19, in metanolo (10 mi) e diossano (2 mi) si è aggiunto sodio boridruro (0,48 g, 12, 8 mmoli). Dopo 1 ora la miscela di reazione è stata portata a secco a dare un residuo che è stato purificato per cromatografia flash su gel di silice (eluente: etere di petrolio/acetato di etile 7:3) dal che si sono ottenuti 0,174 g di base che è stata sciolta in etere etilico e poco cloruro di metilene, poi acidificata con HC1 etereo. Il precipitato risultante è stato filtrato e seccato in stufa a dare 0,17 g di l-(3,5-dicloro-piridin-4-il-metil)-5-(5-fenil-pentilossi)-6-metossi-l,2,3,4-tetraidro-isochinolina dicloridrato (resa:48%). ;; ;; Esempio 21 ;Sintesi di ; Ad una soluzione di vanillina (12,49 g, 82,1 mmoli) in dimetilformammide sono stati aggiunti carbonato di sodio (17,4 g, 164 mmoli) e ioduro di potassio (quantità catalitica). La miscela è stata portata a 90°C quindi addizionata lentamente con acido metansolfonico 5-fenil-pentil estere (24,87 g, 103 mmoli) ottenuto nell’esempio I I, in dimetilformammide (40 mi). Dopo 1,5 ore, la miscela è stata versata in HC1 IN ed estratta 3 volte con pentano, anidrificata e portata a secco. Il residuo è stato purificato per cromatografia flash su gel di silice (eluente: etere di petrolio/acetato di etile 9:1), dal che si sono otenuti 7,46 g di 4-(5-fenilpentilossi)-3-metossi-benzaldeide (resa: 97%). ; ;; Esempio 22 ;Sintesi di ; Operando in analogia con l’esempio 2 a partire da 4-(5-fenilpentilossi)-3-metossibenzaldeide (21,0 g, 73,4 mmoli), ottenuta come descritto nell’esempio 21, in metanolo (86 mi), metilammina 8,03M in etanolo (1,92 mi, 15,4 mmoli), acido acetico (0,88 mi, 15,4 mmoli) e nitrometano (4,34 mi, 80,7 mmoli) si sono ottenuti 20 g di l-(5-fenilpentilossi)-2-metossi-3-(2-nitro-vinil)-benzene (resa: 80%). ;; ;; Esempio 23 ;Sintesi di 2-r4-('5-fenilpentilossi')-3-metossi-fenil]-etilammina ;Operando in analogia con l’esempio 3 a partire da litio alluminio idruro (9 g, 237,3 mmoli) in tetraidrofiirano anidro (89 mi) e l-(5-fenilpentossi)-2-metossi-3-(2-nitrovinil)-benzene (20 g, 58,58 mmoli), ottenuto come descritto nell’esempio 22, in tetraidrofiirano anidro (390 mi), si sono ottenuti 17,89 g di 2-[4-(5-fenilpentilossi)-3-metossi-fenil]-etilammina (resa: 97%). ;; ;; Esempio 24 ;Sintesi di ; ill-acetammide ;L’acido 2-(3,5-dicloro-piridin-4-il)acetico (6,78 g, 28 mmoli), ottenuto come descritto nell’esempio 17, è stato sciolto in tetraidroiurano (100 mi), addizionato con HOBT (3,79 g, 28 mmoli) e poi con DCC (5,79 g, 28 mmoli). Dopo 30 minuti sotto agitazione si è aggiunta 2-[2-(5-fenilpentiiossi)-3-metossi-fenil]-etilammina (8 g, 25,5 mmoli), ottenuta come descritto nell’esempio 23, e l’agitazione è proseguita per 1 notte. Il solido risultante è stato filtrato e ripreso con acetato di etile. Il nuovo solido è stato eliminato per filtrazione e le acque madri tirate a secco a dare un residuo che è stato sciolto in NaHC03 e acetato di etile. La fase organica è stata lavata con acqua e tirata a secco. Si è purificato il residuo per cromatografia flash su gel di silice (eluente: etere di petrolio/acetato di etile 6:4) a dare 2,89 g di N-{2-[4-(5-fenilpentilossi)-3-metossi-fenil]etil}-2-(3,5-dicloro-piridin-4-iI)-acetammide (resa: 57%). ;; ;; Esempio 25 ;Sintesi di ; dro-isochinolina cloridrato (composto 5) ;Operando in analogia con l’esempio 19 usando N-{2-[4-(5-fenilpentilossi)-3-metossi-fenil]etil}-2-(3,5-dicloro-piridin-4-il)-acetammide (6,89 g, 13,7 mmoli), ottenuta come descritto nell’esempio 24, e cloruro di fosforile (12,58 mi, 137 mmoli) in toluene (170 mi) si sono avuti 2,145 g di l-(3,5-dicloro-piridin-4-il-metil)-7-(5-feni(pentilossi)-6-metossi-3,4-diidro-isochinolina cloridrato (resa: 28,1%), ; ;; Esempio 26 ;Sintesi di ; tetraidro-isochinolina cloridrato (composto 6) ;Operando in analogia con l’esempio 20 usando l-(3,5-dicloro-piridin-4-il-metil)-7-(5-fenilpentilossi)-6-metossi-3,4-diidro-isochinoiina (0,3 g, 6,62 mmoli), ottenuta come descritto nell’esempio 25, in metanolo e diossano( 10+2 mi) e NaBRj (0,47 g, 12, 4 mmoli) si sono avuti 0,148 g di l-(3,5-dicloro-piridin-4-il-metil)-7-(5-fenilpentilossi)-6-metossi-l,2,3,4-tetraidro-isochinolina cloridrato (resa: 41%). ;; ;; Esempio 27 ;Sintesi di 3-idrossi-4-metossi-2-nitro-benzaldeide e 3-idrossi-4-metossi-6-nitrobenzaldeide ;In una sospensione di isovanillina (50 g, 0,33 moli) in acetone (250 mi), sotto azoto a 0-5°C, si è gocciolato acido nitrico al 70% (25 mi, 0,4 moli), e la miscela è stata tenuta sotto raffreddamento fino a dissoluzione totale, poi a 20°C per 2,5 ore. Si è versata la miscela in 3 I di acqua e 1 kg di ghiaccio sotto agitazione per 30 minuti, e il precipitato formatosi è stato filtrato, lavato con acqua e seccato a 60°C su P2O5 per una notte a dare 47,9 g di una miscela 6:4 di 3-idrossi-4-metossi-2-nitrobenzaldeide e 3-idrossi-4-metossi-6-nitro-benzaldeide (resa: 74%). ; ;; Esempio 28 ;Sintesi di 3-ciclopentilossi-4-metossi-2-nitro-benzaldeide e 3-ciclopentilossi-4-metossi-6-nitro-benzaldeide ;Ad una miscela sotto azoto di 3-idrossi-4-metossi-2-nitro-benzaldeide e 3-idrossi-4-metossi-6-nitro-benzaldeide (2,9 g, 15 moli), ottenuta come descritto nell’esempio 27, in dimetilformammide (30 mi) si è aggiunto sodio carbonato (3,2 g, 30 moli) e la sospensione è stata scaldata a 80°C. Vi si è gocciolato ciclopentil bromuro (2,76 mi, 25,5 moli) in dimetilformammide (2,5 mi) quindi la miscela è stata lasciata a 80°C per una notte sotto agitazione, poi raffreddata, versata in acqua (400 mi) ed estratta 3 volte con acetato di etile. Gli estratti organici sono stati lavati con una soluzione acquosa di sodio cloruro, decolorati con carbone, anidrificati e concentrati sotto vuoto. Il residuo è stato purificato per cromatografia flash su gel di silice (eluente: etere di petrolio 40:60/etere etilico 6:4) a dare 1,08 g di 3-ciclopentilossi-4-metossi-2-nitro-benzaldeide e 1,58 g di 3-ciclopentilossi-4-metossi-6-nitro-benzaldeide (resa totale: 66%). ;; ;; Esempio 29 ;Sintesi di ; metiP -etanolo ;Ad una soluzione sotto azoto di litio diisopropilammide 2M in tetraidrofurano/ /eptano/etilbenzene (47 mi, 94,9 mmoli) in tetraidrofurano anidro (100 mi) si è aggiunto 3,5-dicloro-4-metil-piridina (14,6 g, 90,4 mmoli), ottenuto come descritto nell1 esempio 15, in tetraidrofurano anidro (100 mi), tenendo la temperatura sotto i -65°C. Al termine dell’aggiunta la miscela è stata lasciata sotto agitazione per 1 ora a -75°C, poi vi si è aggiunta 3-ciclopentilossi-4-metossi-2-nitro-benzaldeide (24 g, 90,4 mmoli), ottenuta come descritto nell’esempio 28, in tetraidrofurano anidro (100 mi), mantenendo la temperatura sotto i -68°C. Al termine dell’aggiunta la miscela è stata lasciata sotto agitazione per 1,5 ore a -72°C, poi la miscela è stata trattata con ammonio cloruro (200 mi), portata a temperatura ambiente, diluita con acqua. La fase acquosa è stata estratta 2 volte con acetato di etile. Le fasi organiche sono state decolorate con carbone, anidrificate e concentrate sotto vuoto. Il residuo è stato sgranato con etere isopropilico a dare 4,76 g di l-(3-ciclopentilossi- ;; ;; Esempio 30 ;Sintesi di ; metiD-etanone ;Ad una soluzione di l-(3-ciclopentilossi-4-metossi-2-nitro-fenil)-2-(3,5-dicloro-piridin-4-il-metil)-etanolo (32 g, 75 mmoli), ottenuto come descritto nell’esempio 39, in cloruro di metilene (400 mi) si è aggiunto KBr (0,9 g, 7,5 mmoli) in acqua (90 mi), poi TEMPO (2,2,6,6-tetrametil-piperidinilossi) (3,2 g) e NaCIO 0,54M (200 mi, 108,3 mmoli). La temperatura è stata tenuta sotto i 5°C durante le aggiunte e poi a 0°C per 2 ore con agitazione. La miscela è stata diluita con acqua, le fasi sono state separate e quella organica lavata con una soluzione acquosa di sodio tiosolfato, decolorata con carbone, anidrificata e concentrata sotto vuoto. Il residuo è stato sgranato con etere isopropilico a dare 31 g di l-(3-ciclopentilossi-4-metossi-2-nitro-fenil)-2-(3,5-dicloro-piridin-4-il-metil)-etanone (resa: 97%). ;; ;; Esempio 31 ;Sintesi di l-(2-ammino-3-ciclopentilossi-4-metossi-feni0-2-(3.5-dicloro-piridin-4-il-metill-etanone ;Una soluzione di l-(3-cicIopentilossi-4-metossi-2-nitro-fenil)-2-(3,5-dicloro-piridin-4-il-metil)-etanone (30,5 g, 72 moli), ottenuto come descritto nell’esempio 30, e ferro in polvere (24 g, 432 moli) in acido acetico (200 mi) è stata tenuta sotto azoto a riflusso per una notte, poi portata a temperatura ambiente e concentrata sotto vuoto. Il residuo è stato ripreso con acqua e portato a pH=7-8 con NaOH concentrata, estratto con acetato di etile e filtrato su celite. Si è estratta la fase acquosa 2 volte con acetato di etile. Le fasi organiche sono state anidrificate e concentrate sotto vuoto. Si è sgranato il residuo con etere isopropilico a dare 26,08 g di l-(2-ammino-3-cic)opentilossi-4-metossi-fenil)-2-(3,5-dicIoro-piridin-4-il-metil)-etanone (resa: 91%). ;; ; Esempio 32 ;Sintesi di ; din-4-il-metilVetanone ;Ad una soluzione di l-(2-ammino-3-ciclopentilossi-4-metossi-fenil)-2-(3,5-dicloropiridin-4-il-metil)-etanone (1 g, 2,53 moli), ottenuto come descritto nell’esempio 31, in acido formico (20 mi), sottoposta ad agitazione sotto azoto anidro a 0°C, si è aggiunta anidride acetica (3,4 mi, 35,4 moli) e la miscela è stata mantenuta a temperatura costante per 20 minuti quindi portata a 55°C. Dopo 1,5 ore è stata raffreddata, addizionata con NaOH al 32% fino a pH=8-9, estratta con acetato di etile, e, le fasi organiche sono state lavate con acqua, anidrificate e portate a secchezza a dare 1,1 g di l-(3-ciclopentilossi-2-formammino-4-metossi-feniI)-2-(3,5-dicloro-piridin-4-il-metil)-etanone (resa quantitativa). ;; ;; Esempio 33 ;Sintesi di ; (composto 7) ;Una sospensione di l-(3-ciclopentilossi-2-formammino-4-metossi-fenil)-2-(3,5-dicloro-piridin-4-il-metil)-etanone (1 g, 2,36 mmoli), ottenuto come descritto nell’esempio 32, in ammoniaca etanolica (20 mi) è stata posta sotto agitazione a riflusso. Dopo 4 ore la temperatura è stata portata a quella ambiente in una notte, e la miscela di reazione è stata concentrata sotto vuoto a dare un residuo che è stato cristallizzato da isopropanolo, filtrato ed essiccato a dare 0,96 g di 8-ciclopentilos- ;; ; ;; Esempio 34 ;Sintesi dell* acido
metossi-fenil}-malonamminico metil estere
Ad una soluzione sotto N2 di l-(2-ammino-3-ciclopentilossi-4-metossi-fenil)-2-(3,5-dicloro-piridin-4-il-metil)-etanone (4 g, 10 moli), ottenuta come descritto nell’esempio 31, in acido acetico (50 mi) è stato aggiunto metil-malonil cloruro (1,32 mi, 11 moli), e la miscela è stata lasciata sotto agitazione per 1 notte, poi concentrata sotto vuoto, ripresa con cloruro di metilene, lavata 2 volte con una soluzione acquosa di e concentrata sotto vuoto a dare un residuo che sgranato con
) ] }-malonamminico metil estere (resa: 74%).
Esempio 35
Sintesi delPacido p p
o
Sotto azoto, a partire da metanolo anidro (50 mi) e sodio metallico (0, 16 g, 6,93 moli) si è preparato il sodio metossido cui si è aggiunto l’acido N-{2-ciclopentilossi-6-[(3,5-dicloro-piridin-4-il-metil)acetil]-3-metossi-fenil}-malonamminico metil estere (3,14 g, 6,3 moli), ottenuto come descritto nell’esempio 34. La miscela è stata posta sotto agitazione a temperatura ambiente per 1 ora poi trattata con HC1 10% quindi estratta con acetato di etile, concentrata sotto vuoto e ripresa con cloruro di metilene ed acqua. La fase acquosa è stata estratta 2 volte con cloruro di metilene. Le fasi organiche sono state anidrificate e concentrate sotto vuoto a dare un residuo che è stato cristallizzato da acetonitrile (30 volumi) a dare 1,51 g di acido 8-ciclopentilossi-4-(3,5-dicloro-piridin-4-il-metil)-7-metossi-2-osso- 1 ,2-diidro-chinolin-carbossilico estere metilico (resa: 50%).
Esempio 36
Sintesi di
lH-chinolin-4-one (composto 9)
Ad una soluzione sotto azoto di l-(2-ammino-3-ciclopentilossi-4-metossi-fenil)-2-(3,5-dicloro-piridin-4-il-metil)-etanone (1,5 g, 3,8 moli), ottenuta come descritto nell’esempio 31, in acido acetico (25 mi), si è aggiunta acetaldeide e la miscela è stata scaldata a 80°C, poi lasciata una notte a riposo, concentrata sotto vuoto, ripresa con cloruro di metilene e lavata con una soluzione acquosa di sodio bicarbonato. La fase organica è stata decolorata con carbone, filtrata su celite e concentrata sotto vuoto a dare un residuo che è stato purificato per cromatografìa flash (eluente: etere di petrolio 40:60/acetone 8:2, poi 85:15). L’eluato è stato sciolto in etere isopropilico (4 mi) a dare un precipitato che filtrato, lavato con etere isopropilico, seccato sotto vuoto a 40°C ha dato 1,1 g di 8-ciclopentilossi-3-(3,5-dicloro-pi- (resa: 69%).
Esempio 37
Sintesi di
metiD-etanolo
Operando in analogia con l esempio 29 a partire da litio diisopropilammide 2M in tetraidrofurano/eptano/etilbenzene (35 mi, 69,3 mmoli) in tetraidrofùrano anidro (70 mi), 3,5-dicloro-4-metil-piridina (10,7 g, 66 mmoli), ottenuto come descritto nell’esempio 15, in tetraidrofìirano anidro (70 mi), e 3-ciclopentilossi-4-metossi-6-nitro-benzaldeide (17,5 g, 66 mmoli) ottenuta come descritto nell’esempio 28, in tetraidrofìirano anidro (70 mi), si sono ottenuti 24,52 g di l-(3-ciclopentilossi-4-metossi-6-nitro-fenil)-2-(3,5-dicloro-piridin-4-il-metil)-etanolo (resa: 87%).
Esempio 38
Sintesi di
metiO-etanone
Operando analogamente all’esempio 30 a partire da l-(3-ciclopentilossi-4-metossi-6-nitro-feniI)-2-(3,5-dicloro-piridin-4-il-metil)-etanolo (28 g, 66 mmoli), ottenuto come descritto nell’esempio 37, in cloruro di metilene (500 mi), potassio bromuro (0,785 g, 6,6 mmoli) in acqua (80 mi), TEMPO (2,8 g) e sodio ipoclorito 0,54M (160 mi, 85,8 mmoli) si sono ottenuti 28,55 g di l-(3-ciciopentilossi-4-metossi-6-nitro-fenil)-2-(3,5-dicloro-piridin-4-il-metil)-etanone (resa: 97%).
Esempio 39
Sintesi di
Operando in analogia con l’esempio 31 a partire da l-(3-ciclopentilossi-4-metossi- ottenuto come descritto nell’esempio 38, e ferro in polvere (21,1 g, 378 moli) in acido acetico (120 mi) si sono ottenuti 18,7 g di
fenil)-2-(3,5-dicloro-piridin-4-il-metil)-etanone (resa: 75%).
Esempio 40
Sintesi di
(composto 10)
Ad una soluzione di l-(6-ammino-3-ciclopentilossi-4-metossi-fenil)-2-(3,5-dicloropiridin-4-il-metil)-etanone (2 g, 5,06 mmoli), ottenuto come descritto nell’esempio 39, in acido acetico glaciale (50 mi) si è aggiunto, sotto agitazione ed azoto anidro, trietilortoformiato (1,7 mi, 10,1 mmoli), quindi è stata scaldata a 100°C. Dopo 30 minuti la miscela è stata raffreddata in acqua/ghiaccio, vi si è aggiunti NaOH fino a pH=6 e si è estratto con acetato di etile. La fase organica è stata lavata con acqua, anidrificata e concentrata. Il residuo è stato cromatografato (flash) su gel di silice (eluente: cloruro di metilene/metanolo 95:5) a dare un solido che è stato cristallizzato da acetato di etile (230ml) a bagnomaria a dare 0,85 g di 6-ciclopentilossi-3-(3 ,5-dicloro-piridin-4-il)-7-metossi- 1 H-chinolin-4-one (resa: 42%).
Esempio 41
Sintesi dell’ acido
metossi-fenil j-malonamminico metil estere
Operando in analogia con l’esempio 34 a partire da l-(6-ammino-3-ciclopentilossi-4-metossi-fenil)-2-(3,5-dicloro-piridin-4-il-metil)-etanone (2 g, 5 moli), ottenuto come descritto nell’esempio 39, in acido acetico (25 mi) e metil-malonil cloruro (0,65 mi, 6 moli), si sono avuti 2,3 g di acido
piridin-4-il-metil)acetil]-5-metossi-fenil}-malonamminico metil estere (resa; 93%).
Esempio 42
Sintesi
osso-1.2-diidro-chinolina-3-carbossilico metil estere (composto 11) Operando in analogia con l’esempio 35 usando metanolo anidro (100 mi), Na metallico (0,25 g, 4,6 moli), acido N-{4-cicIopentilossi-2-[(3,5-dicloro-piridin-4-il- ottenuto come descritto nell’esempio 41, si sono avuti 0,95 g di acido 6-ciclopentilossi-4-(3,5-dicloro-piridin-4-ilmetil)-7-metossi-2-osso-I,2-diidro-chinolina-3-carbossilico metil estere (resa: 43%).
Esempio 43
Sintesi di
chinolin-4-one (composto 12)
Operando in analogia con l’esempio 36 a partire da l-(6-ammino-3-ciclopentilossi- i f il) ( di l i idi 4 il il) (2 g, 5 moli), ottenuto come descritto nel'esempio 39, in acido acetico (50 mi), e paraformaldeide (0,16 g, 5,25 moli) si sono ottenuti 0,821
Esempio 44
Sintesi di 6
lH-chinolin-4-one (composto 13)
Una soluzione sotto azoto di 6-ciclopentilossi-3-(3,5-dicloro-piridin-4-iI)-7-metossi-2,3-diidro-lH-chinolin-4-one (0,36 g, 0,88 mmoli), ottenuto come descritto nell’esempio 43, in acido formico (10 mi) è stata addizionata con paraformaldeide (0,098 g, 3,26 mmoli). La miscela è stata scaldata a 50°C per 1 ora, lasciata una notte a riposo, concentrata sotto vuoto, ripresa con acetato di etile, lavata con una soluzione acquosa di sodio carbonato, anidrificata e concentrata sotto vuoto. Il residuo è stato purificato per cromatografia flash su gel di silice (eluente: etere di petrolio 60:80/acetato di etile 8:2) a dare un residuo che è stato sgranato in etere isopropilico a dare 0,2 g di
Esempio 45
Studio di inibizione dell’ enzima PDE 4
a) Purificazione di leucociti polimorfonucleati umani
I leucociti polimorfonucleati (PMNs) sono stati separati da sangue periferico di soggetti volontari sani secondo quanto descritto da Boyum A., Scand. J. Immunol., 1976, 5° suppl., 9). In breve, si è effettuata la separazione dei PMNs mediante centrifugazione in gradiente Ficoll-Paque seguita da sedimentazione su destrano e si è eliminata la contaminazione da globuli rossi tramite lisi ipotonica b) Purificazione dell’enzima PDE 4
I PMNs umani sono stati risospesi in tampone TRIS/HC1 (lOmM pH 7,8) contenente MgCl2 (5mM), EGTA (4mM) mercaptoetanolo (5mM), TRJTON-X100 (1%), pepstatina A (ΙμΜ, PMSF (100μΜ) e leupeptina (ΙμΜ), ed omogenati mediante Politron. L’omogenato è stato centrifugato a 25.000xg per 30 minuti a 4°C ed il sumatante è stato utilizzato per la purificazione deH’enzima PDE 4 mediante cromatografia a scambio ionico usando la tecnica FPLC secondo quanto descritto da Schudt C. et al., Naunyn-Schmidberg’s Arch. Pharmacol., 1991, 334 , 682. Il sumatante è stato seminato su una colonna UNO Q 12 (Bio-Rad) e l’enzima è stato eluito mediante gradiente sodio acetato da 50mM a 1M. Le frazioni contenenti attività enzimatica sono state riunite, dializzate contro acqua e concentrate. L’enzima PDE 4 risultante è stato conservato a -20°C in presenza di etilenglicole (30% v/v) fino al momento dell’utilizzo.
c) Inibizione dell’enzima PDE 4
L’attività dell’ enzima è stata valutata con un kit Amersham basato sulla tecnica SPA (Scintillation Proximity Assay). La reazione enzimatica è stata condotta in un volume complessivo di 100 μΐ di tampone TRIS/HC1 (50mM, pH7,5), MgCl2 (8,3mM), EGTA (l,7mM), cAMP (ΙμΜ) e [1H]cAMP (-100.000 dpm) come tracciante. I composti del l’invenzione sono stati aggiunti alle concentrazioni previste. La reazione è stata iniziata dall’aggiunta dell’enzima (15 4g proteina/ml) protratta per 40 minuti a 30°C e terminata dall’aggiunta di 50 μΐ di sospensione di particelle SPA. La radioattività legata alle particelle è stata misurata in contatore β. I risultati vengono espressi come attività percentuale rispetto al controllo presente in ogni esperimento. I valori di IC50 sono stati calcolati su 9 concentrazioni equidistanti in scala logaritmica utilizzando una funzione logistica a 4 parametri mediante un programma per computer. I risultati sono esposti nella Tabella 1.
Tabella 1

Claims (6)

  1. Rivendicazioni 1. Composti di formula I
    dove A è un eterociclo ortocondensato scelto tra:
    ve R è idrogeno o un gruppo (CM)alchile, ed essendo A facoltativamente sostituito da (CM)alchile, (Ci^alcossi o -COOR, dove R è come sopra definito, e necessariamente sostituito da un gruppo -B-Cy dove B è metilene, etilene, animino, CONH o un legame; e Cy è un eterociclo a 5 o 6 membri contenente da 1 a 3 atomi di azoto facoltativamente sostituito da uno o più alogeni; Ri è un gruppo alchile, polifluoro )alchiie; R2 è un gruppo cicloalchile facoltativamente contenente un atomo di ossigeno e facoltativamente sostituito da un sostituente polare, arile, aril-(C i_io)-alchile; i loro derivati N-»0 e i sali farmaceuticamente accettabili.
  2. 2. Composti secondo la rivendicazione 1 in cui Cy è un eterociclo a 6 membri contenente da 1 a 3 atomi di azoto sostituito da uno o più alogeni, e i loro sali farmaceuticamente accettabili.
  3. 3. Composti secondo la rivendicazione 1 dove A è
    facoltativamente sostituiti da (Ci^alchile o -COOR, dove R è come sopra definito; B è metilene e Cy è un eterociclo a 6 membri contenente da 1 a 3 atomi di azoto sostituito da uno o più alogeni, e i loro sali farmaceuticamente accettabili.
  4. 4. Una composizione farmaceutica contenente un quantitativo terapeuticamente efficace di un composto secondo la rivendicazione 1 in miscela con un adatto veicolante.
  5. 5. Una composizione farmaceutica secondo la rivendicazione 4 per il trattamento di patologie allergiche ed infiammatorie.
  6. 6. Una composizione farmaceutica secondo la rivendicazione 4 per il trattamento di disturbi respiratori.
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