ITMI970974A1 - Procedimento per la produzione di una imbottitura particolarmente per capi di abbigliamento o coperte come trapunte o simili ed - Google Patents

Procedimento per la produzione di una imbottitura particolarmente per capi di abbigliamento o coperte come trapunte o simili ed Download PDF

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ITMI970974A1
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Lucio Siniscalchi
Patrizio Siniscalchi
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F I S I Fibre Sint S P A
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Description

Descrizione del Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
"PROCEDIMENTO PER LA PRODUZIONE DI UNA IMBOTTITURA PARTICOLARMENTE PER CAPI DI ABBIGLIAMENTO 0 COPERTE, COME TRAPUNTE 0 SIMILI, ED IMBOTTITURA PERFEZIONATA OTTENUTA CON IL SUDDETTO PROCEDIMENTO"
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un procedimento per la produzione di una imbottitura, particolarmente per capi di abbigliamento o coperte, come trapunte o simili, ed un’imbottitura perfezionata ottenuta con il suddetto procedimento .
Come è noto, le imbottiture usualmente utilizzate in capi di abbigliamento, ma anche nella produzìone di coperte del tipo trapunte o simili, sono gene-Talmente costituite da ovatte, ovvero da uno strato di fibre variamente miscelate di idoneo spessore, che viene inserito all’interno dei capi di abbigliamento o delle coperte da imbottire.
Queste imbottiture, di tipo noto, denotano l’inconveniente di non offrire un elevato grado di isolamento termico se non con spessori notevoli che, molto spesso, ne precludono l’impiego all’interno dei capi di abbigliamento a causa delle esigenze di confezionamento di tali capi.
Inoltre, nelle imbottiture di tipo tradizionale si riscontra, molto spesso, il distacco di fibre che, dissociandosi dalla falda che costituisce l’imbottitura, .fuoriescono dal capo di abbigliamento o dalla coperta nella quale sono inserite.
Per ovviare a questo inconveniente, le imbottiture vengono solitamente sottoposte ad un processo di legatura delle fibre tra.loro, denominato agugliatura, che consiste sostanzialmente nel sottoporre la falda che costituisce l’imbottitura all’azione di una pluralità di aghi che attraversano ripetutamente la falda operando una sorta di legatura delle fibre tra loro.
Tuttavìa, questa operazione che ha l’effetto anche dì ridurre lo spessore dell’imbottitura, non raggiunge pienamente l’effetto desiderato in quanto non consegue il grado di compattezza desiderato e non offre adeguate garanzie di.sicurezza contro la possìbilità di un rilascio delle fibre.
Il compito che si propone il presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti escogitando un procedimento che consenta di produrre imbottiture, particolarmente per capi di abbigliamento o coperte, dotate di un elevato grado di isolamento termico, pur con spessori contenuti, e dotate dì un’elevata compattezza tale da escludere il rilascio accidentale di fibre.
Nell’ambito del compito sopra esposto, uno scopo particolare del presente trovato è quello di realizzare un procedimento che consenta di produrre un’imbottitura in grado di assicurare un ottimo isolamento termico pur con un peso estremamente contenuto.
Un altro scopo del presente trovato è quello di proporre un procedimento che consenta di produrre una imbottitura dotata di una buona resistenza meccanica tale da consentirle dì subire senza problemi numerosi lavaggi, sia in acqua che a secco.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di escogitare un procedimento che consenta di produi— re una imbottitura di ottima qualità con costi di produzióne competitivi.
Il compito sopra esposto, nonché gli scopi accennati ed·altri che risulteranno maggiormente evidenziati in seguito, vengono conseguiti da un procedimento per la produzione di una imbottitura, particolarmente per capi dì abbigliamento o coperte, come trapunte o simili, caratterizzato dal fatto di consistere nell’eseguire una falda di fibre naturali e/o sintetiche, nell’appiicare o miscelare a detta falda resine termoplastiche, nel riscaldare detta falda ad una temperatura almeno uguale alla temperatura di rammollimento di dette resine termoplastiche sottoponendola a calandratura-Ulteriori caratteristiche e Vantaggi del procedimento che costituisce l’oggetto del presente Brevetto di Invenzione, risulteranno maggiormente evidenziati attraverso l’esame della descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del procedimento medesimo, illustrata, a titolo puramente indicativo, ma non limitativa, con l’ausilio dei disegni allegati, in cui:
la figura 1 illustra, schematicamente, un impianto per l’esecuzione del procedimento secondo il presente trovato; .
la figura 2ìllustra, schematicamente, la stazione di calandratura dell’impianto per l’esecuzione del procedimento in oggetto,
II procedimento, secondo il trovato consìste sostanzialmente nell’eseguire una falda 1 mediante miscelazione 'di fibre naturali e/o sintetiche, in apposite carde, di tipo noto e non illustrate per semplicità, nell'applicare o miscelare alla falda 1 resine termoplastiche, nel riscaldare là falda 1 ad una temperatura almeno uguale alla temperatura di rammollimento delle resine termoplastiche sottoponendo la falda 1 a calandratura.
.Più particolarmente, le fibre sintetiche utilizzate per la realizzazione della falda 1 potranno includere fibre di poliestere.
Le resine termoplastiche potranno essere applicate alla falda 1 successivamente alla sua formatura, mediante spalmatura o spruzzatura, oppure potranno essere miscelate, durante la produzione della falda 1, alle fibre naturali e/o sintetiche che compongono la stessa falda.
In alternativa od in combinazione, le stesse fibre naturali e/o-sintetiche che compongono la falda 1 potranno essere preventivamente rivestite, con una tecnica di tipo noto, da una pellicola di PVC o di altre materie termoplastiche con temperatura di fusione inferiore a 150’C..
Il procedimento, secondo il presente trovato, viene preferibilmente eseguito con un impianto a ciciò continuo, prevedendo, all’inizio dell’impianto, indicato nella sua globalità con il numero di riferimento 10 ed illustrato schematicamente nella figura 1, un rullo svolgitore 11, che viene disposto all’inizio dell’impianto 10 e sul quale è avvolta la falda 1, e che alimenta tale falda 1 ad una linea di trattamento la quale definisce per la stessa falda un percorso di avanzamento.
Lungo tale percorso sono previsti rulli motorizzati 12 che hanno la funzione di provocare lo svolgimento della falda 1 dal rullo svolgitore 11 ed il suo avanzamento lungo la linea di trattamento fino ad un rullo avvolgitore 13, sul quale la falda 1 viene avvolta al termine del trattamento in oggetto.
Qualora le resine termoplastiche vengano applicate alla falda mediante spruzzatura, all’inizio del percorso segui t.o,dalla falda 1 lungo la linea di trattamento, vengono disposti appositi ugelli spruzzatori 14 che possono investire, a seconda delle esigenze, ambedue le facce di maggiore estensione della falda 1, oppure soltanto una di queste facce.
Lungo il percorso seguito dalla falda 1, viene inoltre prevista una stazione di calandratura 15 e, tra questa stazione di calandratura e gli ugelli spruzzatori 14, può essere eventualmente disposto un forno di rinvenimento e/o di essiccazione 16.
Qualora l’applicazione delle resine termoplastiche alla falda 1 venga effettuata mediante spalmatura, gli ugelli 14 saranno sostituiti da rulli spalmatori, di tipo noto e non illustrati per semplicità.
Le resine termoplastiche utilizzate potranno essere costituite da resine in granuli, qualora debbano essere miscelate alle fibre della falda 1 durante la sua formazione, oppure potranno essere costituite da colle termofusibili o "hot melt".
Inoltre, le resine termoplastiche potranno anche essere applicate ad una o ad ambedue le facce di maggiore estensione della faccia 1 sotto forma di film o di una struttura reticolare di granuli adesivi termofusibili preferibilmente del tipo "hot melt", che si fissano alle fibre della falda.
Dopo l’applicazione o la miscelazione delle resine termoplastiche alle fibre che costituiscono la falda 1, questa viene sottoposta a calandratura.
Preferibilmente , prima della operazione di calandratura, viene prevista una fase di preriscaldamento all’interno del forno di rinvenimento e/o di essiccazione 16 nel quale la falda e le resine termoplastiche vengono investite da un flusso di aria riscaldata ad una temperatura preferibilmente
tra 60 “C e 120“C che ha la funzione di provocare il parziale o totale rammollimento delle resine termoplastiche .
L’operazione di calandratura viene eseguita mediante una o più copie di rulli calandratori 18.
A seconda delle esigenze, ì rulli calandratori 18 potranno essere riscaldati per provocare o completare la fusione delle resine termoplastiche e/o raffreddati per stabilizzare le resine termoplastiche fissandole alle fibre della falda 1.
Prevedendo più coppie di rulli calandratori 18, si potranno prevedere rulli calandratori riscaldati, all’inizio della stazione di calandratura 15, e rulli calandratori stabilizzatori raffreddati al termine della stessa stazione di calandratura 15.
Con l’operazione di calandratura, la falda 1 con le resine termoplastiche viene ad assumere uno spessore opportunamente ridotto, come .è illustrato in particolare nella figura 2.
Il riscaldamento dei rulli calandratori 18 può essere ottenuto mediante apposite resistenze elettriche, oppure mediante la circolazione, all’internò degli stessi rulli calandratori, dì fluidi diatermici o Preferibilmente, la temperatura di esercizio dei rulli calandratori 18 riscaldati è sostanzialmente compresa tra gli 80eC e 250°C e la velocità di avanzamento della falda 1 tra i rulli calandratori 18 è preferibilmente di 30 metri al minuto.
A seconda delle esigenze e delle desiderate caratteristiche di spessore e di morbidezza dell’imbottitura al termine della operazione di calandratura, i rulli calandratori 18 potranno effettuare un’azione di riduzione dello spessore della falda 1 oppure potranno semplicemente eseguire un’operazione di riscaldamento e di stabilizzazione delle resine termoplastiche senza un sensibile effetto dì riduzione dello spessore della falda 1.
Inoltre, i due rulli che compongono ciascuna coppia dei rulli calandratori 18 potranno avere la stessa temperatura oppure temperature diverse.
In particolare, si potrà anche prevedere che uno dei due rulli di una stessa coppia di rulli calandratori venga riscaldato mentre l’altro rullo viene raffreddato.
La temperatura dei rulli calandratori 18 è, inoltre, controllata con estrema precisione mediante termostati.
In pratica, l’applicazione o miscelazione di resine termoplastiche alla falda 1 e la successiva operazione di calandratura, eventualmente preceduta da un preriscaldamento delle resine termoplastiche nel forno 16, determina un film a reticolo, traspirante ed elastico, che ottiene un’ottima coesione delle fibre che compongono la falda 1 e che evita efficacemente la loro fuoriuscita accidentale.
Tale reticolo, a seconda delle esigenze e delle modalità di applicazione delle resine termoplastiche, potrà essere limitato agli strati esterni della falda 1 oppure potrà estendersi anche agli strati più interni.
Lo spessore dell’imbottitura, al termine del trattamento dipende dalla temperatura di esercizio dei rulli calandratori, dalla pressione esercitata dai rulli·calandratori sulla falda, dalla quantità dì resine termoplastiche applicate o miscelate alle fibre della falda, dalla temperatura di riscaldamento del forno 16 e dalla durata del ciclo di trattamento.
E’ da notare che, qualora la falda 1 sia realizzata in parte o totalmente con fibre sintetiche, il riscaldamento operato nel forno 16 oppure mediante l’operazione di calandratura, potrà eventualmente produrre una parziale fusione di tali fibre, unitamente alla fusione delle resine termoplastiche incrementando ulteriormente la coesione delle varie fibre tra loro e tra tali fibre e le resine termoplastiche.
Con il procedimento secondo il presente trovato si ottiene un’imbottitura che è dotata di un’ottima stabilità dimensionale e strutturale e che consegue una elevata resistenza meccanica ed all’usura, tali da consentire di sottoporre ripetutamente l’imbottitura a lavaggi sia ad acqua che a secco senza alcun problema per quanto concerne l’integrità dell’imbottitura.
Il procedimento in oggetto, attuando il collegamento stabile delle varie fibre dell’imbottitura tra loro, ottiene un materiale fibroso estremamente stabilizzato e, quindi, non suscettibile di sfibrarsi o di sfilacciarsi anche in presenza di forti sollecitazioni superficiali.
E’ opportuno osservare che la termofusione pai— ziale e superficiale delle fibre sintetiche e delle resine termoplastiche potrà avvenire in corrispondenza di una o di entrambe le superficì della falda 1, a seconda delle esigenze, adeguando opportunamente la temperatura dei rulli calandratori 18.
Qualora si desideri ottenere un’ulteriore stabilizzazione delle fibre, è possibile spruzzare sulla falda 1 delle resine preferibilmente acriliche o poliuretaniche o viniliche, sia in emulsione che in solvente.
Qualora si utilizzino emulsioni, queste saranno in fase acquosa, mentre, qualora le resine citate siano in soluzione, potranno essere utilizzati, quali solventi, esteri, chetoni, dimetilformammidi, idrocarburi aromatici o simili.
Le resine acriliche o poliuretaniche o viniliche potranno essere applicate mediante spruzzatura, mediante spalmatura o con la tecnica "transfert".
Le resine acriliche sono più idonee all’applicazione mediante spruzzatura, mentre le resine viniliche si prestano maggiormente all’applicazione per spalmatura dopo l’essiccamento che può avvenire nello stesso forno 16.
Qui di seguito vengono riportati alcuni esempi tipici, puramente indicativi, di soluzioni realizzate mediante le precitate resine acriliche o poliuretaniche o viniliche.
Resine acriliche:
Paraloid B72 ppm 60 (Rhom & Haas) cellulosa acetobutìrrato: ppm 90 (Bayer) toluolo ppm 200
acetato di etile ppm 100
acetato di isobutile ppm 100
solido totale 30%
viscosità 5-10.000 cP
Il contenuto solido e la viscosità potranno essere variati per risultare idonei al sistema di applicazione.
Resine Viniliche:
Paraloid A30 ppm 100 (Rohm & Haas) Vinylite ppm 85 (Union Carbide) cellulosa acetobutirrato ppm 5 (Bayer) toluolo ppm 50 metiletilchetone ppm 150
etil acetato ppm 20
isobutil acetato ppm 20
solido totale 33%
viscosità 5-10.000 cP
Resine poliuretaniche:
resina poliuretanica ppm 35 (Larithane Ms 132) (poliestere, aromatico) (Larim S.P.A.)
dimetìl forraammide ppm 65
solido totale 39%
viscosità 80- 120.000 cP
11 materiale di imbottitura viene successivamente sottoposto, come già detto, a calandratura sotto i rulli calandrati 18 per migliorare l’aspetto dell’imbottitura, a temperature sostanzialmente comprese tra 80”C e 250"C, e con una velocità di avanzamento della falda pari a circa 30 metri al minuto.
Da quanto descritto in precedenza, risulta evidente come il trovato raggiunga gli scopi proposti.
In particolare, si desidera sottolineare il fatto che viene messo a disposizione un procedimento che consente di ottenere imbottiture con un’ottima coesione tra le fibre elementari che le compongono e con in più una struttura a reticolo che si estende sulle due facce di maggiore estensione dell’imbottitura assicurando un’ottima resistenza meccanica ed all’usura, nonché opponendosi efficacemente alla fuoriuscita accidentale di fibre.
L’imbottitura che si ottiene, inoltre, risulta dotata di un’ottima leggerezza e presenta elevate caratteristiche in termini di isolamento termico pur con spessori ridotti rispetto a quelli richiesti, a parità di isolamento termico, dalle imbottiture di tipo tradizionale.
Ovviamente, tale procedimento è stato precedentemente descritto a puro tìtolo di esempio indicativo ed al solo scopo dì dimostrazione delle caratteristiche generali e della pratica attuabilità del procedimento medesimo, per cui, allo stesso, potranno essere apportate tutte quelle modifiche alla portata dì un esperto del ramo e suscettìbili di rientrare nell’ambito dei concetti innovativi sopra esposti.

Claims (31)

  1. R IV E N D I C A Z I O N I 1. Procedimento per la produzione di una imbottitura, particolarmente per capi dì abbigliamento o coperte, come trapunte, o simili, caratterizzato dal fatto di consistere nell'eseguire una falda di fibre naturali e/o sintetiche, nell’appiicare o miscelare a detta falda resine termoplastiche, nel riscaldare detta falda ad una temperatura almeno uguale alla temperatura di rammollimento di dette resine termoplastiche sottoponendola a calandratura.
  2. 2. Procedimento, come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta falda viene eseguita mediante carde miscelando fibre naturali e/o fibre sintetiche.
  3. 3. Procedimento, come alle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che dette fibre sintetiche comprendono fibre di poliestere.
  4. 4. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette fibre naturali e/o sintetiche costituenti detta falda sono preventivamente ricoperte con una pellicola di PVC od altre materie termoplastiche con temperatura di fusione inferiore a 150”C.
  5. 5. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’applìcazione delle resine termoplastiche a detta falda viene eseguita mediante spruzzatura.
  6. 6. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’applicazione delle resine termoplastiche a detta falda viene eseguita mediante spalmatura.
  7. 7. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette resine termoplastiche sono,in granuli e vengono miscelate a detta falda.
  8. 8. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’applicazione di dette resine termoplastiche a detta falda interessa gli strati esterni ed eventualmente anche gli strati interni della falda.
  9. 9. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedetì, caratterizzato dal fatto che dette resine termoplastiche comprendono colle termofusibili o "hot melt".
  10. 10. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette resine termoplastiche vengono applicate a detta falda sotto forma di film.
  11. 11. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta falda con dette resine termoplastiche, prima dell’operazione di calandratura, viene sottoposta a riscaldamento in un forno di rinvenimento e/o di essiccazione. .
  12. 12. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, in detto forno di rinvenimento e/o di essiccazione, detta falda con le resine termoplastiche viene investita con un flusso di aria ad una temperatura compresa tra 60°C e 120°C.
  13. 13. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta operazione di calandratura prevede il passaggio di detta fàlda tra rulli calandratori riscaldati e/o raffreddati.
  14. 14. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti rulli calandratori sono riscaldati ad una temperatura sostanzialmente compresa tra 80°C e 250°C e che la falda presenta una velocità di' avanzamento sostanzialmente di 30 metri/minuto.
  15. 15. Procedimento, cóme ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta operazione di calandratura è effettuata con riduzione dello spessore di detta falda.
  16. 16 Procedimento, come ad una o più rivendicazio ni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta operazione dì calandratura è effettuata senza riduzione dello spessore di detta falda.
  17. 17. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta operazione di calandratura è effettuata mediante una serie di coppie di rulli calandratoci con rulli calandratoci iniziali riscaldati e rulli calandratoci finali stabilizzatori raffreddati.
  18. 18. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, per effetto dì detto riscaldamento e/o di detta operazione di calandratura, dette resine termoplastiche ed eventualmente le fibre sintetiche di detta falda vengono termofuse creando un film o reticolo elastico e traspirante su una o più delle superfici di detta falda che impedisce la fuoriuscita indesiderata delle fibre che compongono detta falda.
  19. 19. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta operazione di calandratura a caldo determina il tei— mofissaggio almeno delle fibre esterne della falda.
  20. 20. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la riduzione di spessore della falda nell’operazione dì calandratura dipende dalla temperatura di esercizio dei rulli calandratori, dalla pressione esercitata dai rulli calandratori sulla falda, dalla quantità di resine termoplastiche applicate o miscelate alle fibre dì detta falda, dalla temperatura di riscaldamento di detto forno e dalla durata del ciclo di trattamento .
  21. 21. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti rulli calandratori sono riscaldati mediante resistenze elettriche o con fluidi diatermici e la loro temperatura di esercizio è controllata mediante termostati.
  22. 22. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, in detta operazione di calandratura, vengono riscaldati soltanto i rulli calandratori trattanti una delle due facce di maggiore estensione di detta falda.
  23. 23. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, indetta operazione dì calandratura, i rulli calandratoci contattanti le due facce di maggiore estensione della falda sono riscaldati o raffreddati con temperature diverse tra loro.
  24. 24. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, in detta operazione di calandratura, i rulli calandratori contattanti le due facce di maggiore estensione della falda hanno uguali temperature di esercizio.
  25. 25. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere eseguito in continuo mediante lo svolgimento in contìnuo di detta falda lungo un percorso, prevedendo lungo detto percorso, in sequenza, una stazione dì applicazione o miscelazione di dette resine termoplastiche, eventualmente un forno di rinvenimento e/o di essiccazione ed una stazione di calandratura.
  26. 26. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, per ottenere una maggiore stabilizzazione delle fibre di detta falda, alla stessa vengono applicate, a monte di detto forno di rinvenimento e/o di essiccazione o di detta stazione di calandratura, resine acrìliche o viniliche o poliuretaniche in emulsione o in solvente.
  27. 27. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette resine acriliche o viniliche o poliuretaniche in emulsione sono in fase acquosa.
  28. 28. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette resine acriliche o viniliche o poliuretaniche in solvente sono in soluzione con esteri, chetoni, dimetilfarmammìdì, idrocarburi aromatici e simili.
  29. 29. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette resine acriliche o viniliche o poliuretaniche vengono applicate a detta falda mediante spalmatura o spruzzatura o mediante ;la tecnica "transfert".
  30. 30. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le resine acriliche vengono applicate mediante spruzzatura, mentre le resine viniliche vengono applicate mediante spalmatura dopo l’essiccazione effettuata in forno.
  31. 31. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette resine acriliche presentano la seguente formulazione preferenziale: Resine Acriliche: Paraloid B72 ppm 60 (Rohm & Haas) cellulosa acetobutirrato ppm 90 (Bayer) toluolo ppm 200 acetato dì etile ppm 100 acetato di isobutile ppm 100 solido totale 30% viscosità 5-10.000 cP 32. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette resine viniliche presentano la seguente formulazione preferenziale : Resine Viniliche: Paraloid A30 ppm 100 (Rohm & Haas) Vinylite ppm 85 (Union Carbide) cellulosa acetobutirrato ppm 5 (Bayer) toluolo ppm 50 metiletilchetone ppm 150 etil acetato ppm 20 isobutil acetato ppm 20 solido totale 33% viscosità 5-10.000 cP 33. Procedimento, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette resine poliuretaniche presentano la seguente formulazione preferenziale: Resine Poliuretaniche: resina poliuretanica ppm 35 (Larìthane Ms 132) (poliestere, aromatico) (Larim S.P.A.) dimetil formammide ppm 65 solido totale 39% viscosità 80-120.000 cP 34- Imbottitura perfezionata ottenuta con il procedimento come ad una o più rivendicazioni precedenti. 35. Procedimento ed imbottitura perfezionata, particolarmente per capi d’abbigliamento o coperte come trapunte e simili, come ad una o più rivendicazioni precedenti, il tutto, in sostanza, come più ampiamente descritto ed illustrato e per gli scopi specificati
IT97MI000974A 1997-04-24 1997-04-24 Procedimento per la produzione di una imbottitura,particolarmente per capi di abbigliamento o coperte,come trapunte o simili,ed IT1291666B1 (it)

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