ITMI961450A1 - Guarnizione di attrito per un disco di frizione nonche' disco di frizione equipaggiato con essa - Google Patents

Guarnizione di attrito per un disco di frizione nonche' disco di frizione equipaggiato con essa Download PDF

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ITMI961450A1
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Helmut Kohler
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Luk Lamellen & Kupplungsbau
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Description

DESCRIZIONE
L'invenzione riguarda una guarnizione di attrito, in particolare per dischi di frizione, freni o simili, e rispettivamente dischi di frizione, freni o simili equipaggiati con essa.
Guarnizioni di attrito del tipo menzionato precedentemente sono divenuti noti per esempio dalla pubblicazione brevettuale US-PS 5.114.769, e vengono impiegati in particolare in relazione a dischi di frizione per la trasmissione di momento torcente da un motore a una trasmissione collegata in cascata. Simili dischi di frizione sono divenuti noti per esempio dalla pubblicazione brevettuale US-PS 4.516.672. Simili dischi di frizione, in questo caso, fra le schiene e guarnizioni di attrito disposte sulle schiene possono presentare un cosiddetto molleggio di guarnizione che può essere formato da segmenti di molla. Il molleggio di guarnizione può essere formato però anche da strati intermedi elastici che possono essere costituiti per esempio da caucciù al silicone.
Il materiale di attrito per la fabbricazione delle guarnizioni di attrito, e rispettivamente le guarnizioni di attrito di per sè formano un fattore di costo sostanziale dell'intero disco di frizione.
Perciò alla base dell'invenzione vi è il compito di realizzare una guarnizione di attrito che sia particolarmente economica nella fabbricazione e presenti buone caratteristiche dal punto di vista dei valori di attrito e dell'usura.
Alla base della presente invenzione vi è inoltre il compito di realizzare una guarnizione di attrito, per esempio per dischi di frizione, e rispettivamente dischi di frizione equipaggiati con esse, che presenti un'elevata resistenza all'usura e un elevato numero di giri di scoppio, e rispettivamente una lunga durata, e possa venire fabbricata con una costruzione a costo ridotto nonché un consumo di materiale ridotto.
Secondo l'invenzione, nel caso di una guarnizione di attrito, che è configurata essenzialmente a forma di anello circolare, ed è costituita da un elemento di supporto sostanzialmente a forma di anello circolare nonché da uno strato di guarnizione di attrito applicato su di esso in materiale di attrito, con zone di alloggiamento o zone di deformazione per il fissaggio della guarnizione di attrito, per esempio su un segmento elastico su un disco trascinatore o controdisco di un disco di frizione, questo viene generato per il fatto che nelle aperture dell'elemento di supporto sono applicate aperture con o senza raddrizzamento delle zone di bordo delle aperture in direzione assiale nella zona radiale della guarnizione di attrito fra diametro interno e diametro esterno e l'elemento di supporto presenta almeno una nervatura estendentesi in direzione perimetrale.
Secondo l'invenzione questo viene inoltre ottenuto con una guarnizione di attrito per il fatto che nello spessore dello strato di guarnizione di attrito, considerato in sezione trasversale, il materiale di attrito ammonta ad un multiplo, però almeno il quadruplo dello spessore dell'elemento di supporto della guarnizione di attrito.
Secondo l'invenzione questo viene anche ottenuto per il fatto che l'elemento di supporto è fabbricato come pezzo stampato in lamiera e presenta aperture con e/o senza un raddrizzamento della zona di bordo e nella zona di bordo radialmente interna e radialmente esterna della guarnizione di attrito sono presenti linguette, che servono per il fissaggio della guarnizione di attrito ed eventualmente è presente almeno una scanalatura praticata in direzione perimetrale.
Inoltre può essere vantaggioso quando nel caso di una guarnizione di attrito, il rapporto fra lo spessore dello strato della guarnizione di attrito in materiale di attrito rispetto allo spessore dell'elemento di supporto è maggiore di 4, preferibilmente nel campo fra 5 e 12, e particolarmente vantaggiosamente nel campo fra 7 e 10.
Analogamente, nel caso di una guarnizione di attrito è vantaggioso, quando lo spessore dell'elemento di supporto, considerato in sezione trasversale, è maggiore o uguale a 0,1 mm, preferibilmente nel campo da 0,15 ram a 1 mm e particolarmente vantaggioso nel campo da 0,2 a 0,5 ram.
Una guarnizione di attrito può essere configurata in modo particolarmente vantaggioso quando lo spessore della guarnizione di attrito, considerata in sezione trasversale, è nel campo fra 1 e 8 mm, preferibilmente fra 1,5 e 5 mm, nonché particolarmente vantaggiosa fra 2 e 4 mm.
L'invenzione può essere configurata vantaggiosamente quando almeno una scanalatura delle scanalature estendentisi in direzione perimetrale presentano una sezione trasversale che è configurata sostanzialmente a forma di semicerchio triangolare o triangolare a mo' di timpano o rettangolare o quadrata o ellittica o di forma trapezoidale, ove nel caso di una pluralità di scanalature disposte in direzione perimetrale possono essere praticate anche diverse forme di sezione trasversale delle scanalature.
Può essere idoneo quando l'altezza delle scanalature nella zona è eseguita nel campo fra 0 e 3 mm, preferibilmente nella zona fra 0,2 a 1 IMI e particolarmente vantaggiosa fra 0,4 e 0,8 mm. Sostanzialmente è vantaggioso quando l'altezza delle scanalature è maggiore o uguale allo spessore di materiale dell'elemento di supporto.
L'esecuzione dell'invenzione può essere vantaggiosa quando nell’elemento di supporto sono lavorate o praticate aperture, le quali almeno in zone parziali del bordo presentano un bordo interno liscio, continuo, o un bordo interno interrotto da crepe o incisioni. Inoltre è vantaggioso quando le aperture nell'elemento di supporto sono raddrizzate come piegate in direzione assiale e rispettivamente raddrizzate in modo sostanzialmente conico.
Può essere inoltre vantaggioso quando le zone di bordo delle aperture nell'elemento di supporto presentano una sezione trasversale sostanzialmente a forma di anello circolare, triangolare, quadrata o irregolare. Analogamente vantaggioso quando le zone di bordo delle aperture con sezioni trasversali irregolari si formano mediante dislocamento di materiale per mezzo di un utensile e formano una formazione di crepe in almeno alcune sezioni.
Opportunamente la guarnizione di attrito secondo l'invenzione può essere configurata per il fatto che le zone di bordo delle aperture nell'elemento di supporto sono raddrizzate e formano un sottosquadro in cui può impegnarsi il materiale della guarnizione di attrito almeno parzialmente e rispettivamente in ridotte quantità.
Per alcuni casi di applicazione può essere vantaggioso quando le aperture nell'elemento di supporto vengono fabbricate mediante tranciatura, taglio, foratura, strappo o compressione a urto, o mediante procedimenti di dislocamento di materiale, e raddrizzamento assiale delle zone di bordo delle aperture viene generato contemporaneamente con la formazione delle aperture o in un secondo ciclo di lavoro dopo l'effettuazione delle aperture.
In alcuni casi di applicazione, può essere idoneo quando l'elemento di supporto è fabbricato in metallo, come lamiera, o in materiale plastico o in un altro materiale.
Corrispondentemente al concetto inventivo, nel caso di guarnizioni di attrito è vantaggioso quando nella zona radiale fra il diametro interno e il diametro esterno della guarnizione di attrito sono previste aperture, come fori o svasature, che servono per la rivettatura della guarnizione di attrito su per esempio un segmento di molla o su un disco trascinatore.
Inoltre, una guarnizione di attrito secondo il concetto inventivo può essere configurata opportunamente per il fatto che le aperture per la rivettatura vengono praticate durante la fabbricazione e rispettivamente il processo di compressione dello strato di guarnizione, come per esempio vengono mantenute libere da materiale di guarnizione mediante punzone.
Può essere inoltre vantaggioso quando l'elemento di supporto sul suo perimetro radialmente interno e/o sul suo perimetro radialmente esterno ha disposte o eseguite linguette per il fissaggio nonché rientranze, e queste sono distribuite almeno sostanzialmente in modo uguale.
Può essere vantaggioso quando nelle zone delle rientranze e delle linguette nell'elemento di supporto sono praticate contemporaneamente rientranze nello strato della guarnizione di attrito in materiale di attrito.
Può essere particolarmente vantaggioso nel caso di una guarnizione di attrito quando sulla superficie della guarnizione di attrito, che è opposta all'elemento di supporto ed è in impegno di attrito, in direzione sostanzialmente radiale e/o sostanzialmente in direzione perimetrale, sono praticate, fresate o stampate scanalature.
Può essere particolarmente vantaggioso quando la scanalatura estendentesi sostanzialmente in direzione perimetrale mostra un andamento sostanzialmente ellittico. Analogamente può essere vantaggioso quando la scanalatura estendentesi in direzione perimetrale in due zone parziali corrisponde rispettivamente a un andamento sostanzialmente di forma semicircolare ove i punti centrali dei semicerchi sono distanziati.
Inoltre è vantaggioso quando l'altezza delle zone di bordo raddrizzate delle aperture nell'elemento di supporto è sostanzialmente minore o uguale all'altezza delle nervature estendentisi in direzione perimetrale.
Analogamente può essere idoneo quando l'altezza delle zone di bordo raddrizzate delle aperture nell'elemento di supporto è eseguita fra 0 e 3 mm, preferibilmente nel campo fra 0,2 e 1,0 mm e particolarmente vantaggiosa fra 0,4 e 0,8 mm.
Secondo un ulteriore aspetto dell'invenzione, per un disco di frizione di una guarnizione di attrito che sul suo perimetro esterno porta due guarnizioni di attrito con una parte di ingresso, come un disco trascinatore, che eventualmente è connesso a prova di rotazione con un controdisco, e disco trascinatore e controdisco formano la parte di ingresso di un ammortizzatore di oscillazione a torsione, ove un componente a forma di anello circolare come flangia, serve come parte di uscita dell'ammortizzatore di oscillazione a torsione e trasmette un momento torcente da trasmettere dal lato di uscita direttamente o tramite un ulteriore ammortizzatore di oscillazioni a torsione al mozzo del disco di frizione, e fra la flangia e il mozzo del disco di frizione è disposto un ammortizzatore di oscillazione a torsione per esempio per eventualmente il campo di folle, quando le guarnizioni di attrito del disco di frizione, che servono come parte di ingresso, sono costituite da un elemento di supporto e uno strato di guarnizioni di attrito, e l'elemento di supporto presenta aperture con o senza raddrizzamento assiale nella zona di bordo interno delle aperture e sono praticate nell'elemento di supporto nervature estendentisi in direzione perimetrale.
Analogamente, secondo un ulteriore aspetto dell'invenzione può essere vantaggioso quando nel caso di un disco di frizione, in particolare per autoveicoli, le guarnizioni di attrito del disco di frizione sono eseguite secondo una delle rivendicazioni da 1 a 23.
Con l'aiuto delle figure l'invenzione è spiegata più in dettaglio. In questo caso:
la figura 1 mostra una rappresentazione di una guarnizione di attrito secondo l'invenzione;
la figura 2 mostra una vista di una guarnizione di attrito secondo l'invenzione;
la figura 3 mostra una vista di un elemento di supporto;
la figura 3a mostra una sezione di un elemento di supporto;
la figura 3b mostra una sezione di un elemento di supporto;
la figura 4a mostra una sezione di una disposizione di guarnizioni di attrito ;
la figura 4b mostra una sezione di una disposizione di guarnizioni di attrito;
le figure 5a-e mostrano, rispettivamente, una sezione di una guarnizione di attrito secondo l'invenzione;
la figura 6 mostra una sezione di un disco di frizione secondo l'invenzione;
la figura 7 mostra una vista di un disco di frizione e
le figure 8a-8d mostrano rispettivamente una vista di una sezione di un elemento di supporto;
la figura 9 mostra una vista di un segmento di molla e di una schiena di guarnizione.
La figura 1, mostra una guarnizione di attrito 1 con un diametro esterno 2 e un diametro interno 3. La guarnizione di attrito è eseguita sostanzialmente a forma di anello circolare. Inoltre, la guarnizione di attrito viene formata da un elemento di supporto 4 sostanzialmente a forma di anello circolare e uno strato di materiale di attrita 5 applicato su di esso.
Sulla superficie della guarnizione di attrito, dal lato non rivolto verso l'elemento di supporto, singole zone della guarnizione di attrito sono divise l'una dall'altra da scanalature o rientranze, ove le singole zone 6 possono essere suddivise in zone 6a radialmente esterne e radialmente interne 6b. La scanalatura o rientranza 7 estendentesi in direzione perimetrale, che divide le zone superficiali 6a dalle zone superficiali 6b, può essere eseguita a forma di anello circolare o ellittica. Inoltre la rientranza 7 estendentesi in direzione perimetrale può essere configurata o coniata durante la fabbricazione della guarnizione di attrito in modo tale che la forma venga formata sostanzialmente da due contorni approssimativamente semicircolari, che presentano una minima distanza rispetto ai loro punti centrali del cerchio. Perciò si forma un contorno che assomiglia e rispettivamente è molto simile ad un'ellisse.
Considerate in direzione perimetrale, le zone 6 vengono suddivise anch'esse da scanalature o rientranze 8 nella zona superficiale della guarnizione di attrito, ove le rientranze si estendono dal diametro radialmente interno al diametro radialmente esterno.
L'elemento di supporto è eseguito come anello metallico sostanzialmente a forma di anello circolare, ove lo spessore della lamiera metallica è piccolo, rispetto allo spessore della guarnizione di attrito applicata in materiale di guarnizione e materiale di attrito. Inoltre l'elemento di supporto può essere formato anche in materiale plastico, come materiale plastico rinforzato con fibre.
Per la connessione fra il materiale di connessione e l'elemento di supporto in metallo, nell'elemento di supporto sono praticate aperture 9, attraverso le quali può impegnarsi il materiale di guarnizione almeno leggermente ove, il materiale di guarnizione riceve una migliore adesione all'elemento di supporto. Le aperture 9 possono essere disposte in diversi gruppi e/o possono essere distribuite su raggi differenti, ove nella zona delle zone di fissaggio, come per esempio per la rivettatura della guarnìzione su per esempio il segmento di molla, per ragioni di stabilità non sono praticate aperture 9. Le aperture possono anche essere distribuite in disposizione regolare o irregolare sull'elemento di supporto.
Inoltre, nel materiale di supporto sono praticate nervature 11a e rispettivamente 11b estendentisi in direzione perimetrale, che aumentano la stabilità dell'elemento di supporto. La zona centrale della guarnizione di attrito, considerata in direzione radiale, che alloggia le zone di fissaggio 10, non è munita di una scanalatura estendentesi in direzione perimetrale. Le nervature che aumentano la stabilità sono disposte radialmente entro e radialmente al di fuori della zona di fissaggio 10.
La disposizione delle aperture 9 nella zona dell'elemento di supporto viene eseguita per ragioni di stabilità sostanzialmente nelle zone 6a e 6b della guarnizione, ove nelle zone delle scanalature o rientranze superficiali 7, 8 non sono praticate sostanzialmente aperture nell'elemento di supporto.
Nell'esempio di esecuzione di figura 1 è rappresentata una guarnizione di attrito, che è prevista per il fissaggio su un disco trascinatore mediante segmenti di molla. Il fissaggio viene realizzato mediante connessioni a rivetto, ove per la rivettatura nella guarnizione di attrito sono effettuate o praticate due gruppi di aperture. Le aperture 10 servono per l'alloggiamento di una testa di rivetto, come rappresentato in figura 4b, ove l'apertura 10 è presente nell'elemento di supporto e nello strato di guarnizione di attrito e presenta un raggio maggiore della testa di rivetto. I rivetti sono perciò disposti sostanzialmente senza contatto nelle aperture 10.
Le aperture 12a, 12b servono alla connessione tra guarnizione di attrito e disco trascinatore, ove la connessione a rivetto connette l'elemento di supporto della guarnizione di attrito con il segmento di molla.
L'apertura 12a, con un diametro maggiore si trova soltanto nello strato della guarnizione di attrito, ove l'apertura 12b con un diametro minore è presente soltanto nell'elemento di supporto.
La zona 12a con il diametro maggiore serve all'alloggiamento della testa di rivetto, ove la zona 12b è prevista per il passaggio dei rivetti attraverso l'apertura.
La figura 2 mostra una vista di una guarnizione di attrito, che è connessa mediante una connessione a linguetta con il disco trascinatore e rispettivamente con i segmenti di molla del disco di frizione. La superficie del lato della guarnizione di attrito che non è rivolta verso l'elemento di supporto, mostra una suddivisione in segmenti 20a e 20b che sono disposti radialmente sostanzialmente entro e rispettivamente fuori di una scanalatura o rientranza 21 estendentesi in direzione perimetrale. Inoltre i segmenti 20a e rispettivamente 20b vengono delimitati in direzione perimetrale da scanalature o rientranze 22, che vengono condotte dal bordo radialmente interno al bordo radialmente esterna. La guida e rispettivamente l'esecuzione delle scanalature 22, può essere realizzata in direzione radiale o in direzione obliqua rispetto ad esse, quindi in una direzione con una componente radiale e una componente in direzione perimetrale.
Sul bordo radialmente interno della guarnizione di attrito 23, e rispettivamente sul bordo radialmente esterno della guarnizione di attrito 24, sono riconoscibili finestre 25, 25a e linguette 26, 26a. Le finestre 25, 25a sono praticate sia nell'elemento di supporto, come per esempio in metallo, sia anche nello strato di materiale di attrito che si trova sull'elemento di supporto.
Le linguette 26, 26a sono effettuate e rispettivamente eseguite nella zona radialmente interna ed esterna dell'elemento di supporto, rispettivamente connesse in un sol pezzo con questo, ove lo strato di materiale di attrito nella zona delle linguette 26, 26a presenta aperture 27, 27a, affinché nella zona delle linguette sia presente soltanto il materiale di supporto.
Per il montaggio della guarnizione di attrito secondo la figura 2, le linguette 26, 26a radialmente interne e radialmente esterne vengono piegate intorno ad un elemento di lamiera posto posteriormente, come un segmento di molla, affinché possa venire effettuata una connessione a prova di rotazione. Le zone di fissaggio, come per esempio i segmenti di molla o il disco trascinatore, presentano, nella zona delle linguette presenti sulle guarnizioni di attrito incisioni sul bordo o finestre, in cui possono impegnarsi le linguette per realizzare la connessione a prova di rotazione .
Durante il montaggio, per assicurare le guarnizioni di attrito ai segmenti di molla e rispettivamente al disco di frizione, la guarnizione di attrito deve essere orientata in modo tale che ad un piegamento delle linguette, le incisioni sul bordo o le finestre dei componenti da fissare ad esse siano opposte alle linguette. Per assicurare ciò, nella guarnizione di attrito sono praticate aperture o fori 28 per l'ausilio di montaggio. Le aperture o fori 28 possono essere distribuite sul perimetro delle guarnizioni di attrito e si dimostrano passanti, sia attraverso il materiale di attrito sia anche attraverso l'elemento di supporto. Può essere vantaggioso quando le aperture di centraggio 28 sono diametralmente opposte.
La scanalatura, e rispettivamente rientranza 21, orientata sostanzialmente in direzione perimetrale, anche nell'esempio di esecuzione della figura 2 è eseguita almeno sostanzialmente ellittica, ove l'ellisse può essere eseguita mediante un'esecuzione di due rientranze sostanzialmente di forma semicircolare, ove i due punti centrali dei rispettivi semicerchi presentano una distanza l'uno dall'altro.
La figura 3 mostra una vista di un elemento di supporto per una guarnizione di attrito secondo la figura 2, ove le rientranze 25, 25a, radialmente interne e radialmente esterne, nonché le linguette 26, 26a sono praticate nelle zone di bordo dell'elemento di supporto. Le linguette 26 e rispettivamente 26a servono al fissaggio della guarnizione di attrito sul supporto previsto a tal scopo, come segmento di molla o disco trascinatore, ove le rientranze o aperture 25 e rispettivamente 25a servono allo scopo di alloggiare un utensile, per piegare o per piegare ad angolo vivo linguette della guarnizione di attrito opposta per il fissaggio.
Nell'elemento di supporto 27 sono inoltre praticate aperture 28, che sono previste per la migliore connessione fra l'elemento di supporto 24 e lo strato di materiale di attrito. Per l'aumento della stabilità inoltre nell'elemento di supporto 27, sono praticate aperture 29 estendentisi in direzione perimetrale. L'esempio di esecuzione dell'elemento di supporto secondo la figura 3, presenta tre nervature estendentisi in direzione perimetrale che aumentano la stabilità, in confronto all'esempio di esecuzione di figura 1, che mostra soltanto due nervature estendentisi in direzione perimetrale. Poiché nell'esempio di esecuzione di figura 3, nella zona radialmente centrale della guarnizione di attrito non sono previste alcune zone di rivettatura o di fissaggio, questa zona può venire sfruttata ulteriormente per l'aumento di stabilità mediante un'introduzione di nervatura.
L'effettuazione dell'apertura nell'elemento di supporto può venire effettuata in gruppi di aperture o in modo più o meno irregolare, ove in zone in cui sulla superficie della guarnizione di attrito sono disposte scanalature o rientranze, dovrebbe essere previsto preferibilmente nessuno o soltanto un numero ridotto di aperture o nessuna, affinché in queste zone la stabilità non venga pregiudicata troppo sulla base del numero di aperture .
Le aperture che sono rappresentate nell'esempio di esecuzione di figura 3 sostanzialmente di forma circolare, possono anche presentare un'altra sezione trasversale e rispettivamente un'altra forma o un altro contorno, come per esempio triangolare, quadrangolare, quadrato o eseguito irregolare, nonché conico, con una zona di bordo sostanzialmente liscia, unitaria o interrotta, nonché con una zona di bordo sostanzialmente strappata o munita di crepe, che si forma per esempio quando viene trascinata per esempio una spina attraverso una lamiera di supporto e la superficie si strappa in un punto, ove la formazione di crepe ha luogo per ciascuna deformazione in un altro punto.
Le figure 3a e 3b mostrano esemplificative esecuzioni delle aperture nell'elemento di supporto 27, ove le aperture 28a possono essere triangolari o 28b angolare e presentano bombature e rispettivamente rivoltature. Secondo la figura 3b, le aperture 28c possono essere realizzate mediante una forzatura della lamiera con una spina o simile, o con un utensile di tranciatura, ove può manifestarsi anche una bombatura uniforme delle pareti laterali con una formazione di crepe negli angoli, vedere 28e. Ulteriori possibilità prevedono che per mezzo di ripiegamento di lati forati o bordi forati pre-stampati, possa formarsi un sottosquadro.
La figura 4a mostra una sezione trasversale di una disposizione di guarnizioni di attrito 40 per l'impiego nel caso di un disco di frizione che è fissato su un disco di molla 41, ove il segmento di molla sulla sua zona radialmente interna è disposto e rispettivamente fissato su un disco trascinatore o controdisco di un disco di frizione.
Le guarnizioni di attrito 40 presentano, sul lato rivolto verso il segmento di molla, rispettivamente un elemento di supporto 42 e rispettivamente 42a su cui è applicato lo strato di materiale di attrito della guarnizione di attrito 40. Per l'aumento della stabilità e rispettivamente per il miglioramento delle caratteristiche meccaniche della guarnizione di attrito, nell'elemento di supporto come per esempio un elemento di supporto metallico a forma di anello circolare, sono praticate nervature 43, 43a e 43b estendentisi in direzione perimetrale. Per l'aumento dell'adesione tra l'elemento di supporto e il materiale della guarnizione di attrito, nell'elemento di supporto sono praticate le aperture 44, come per esempio tranciate, forate, compresse eccetera, ove la zona di bordo dell'apertura 45 può essere raddrizzata in direzione assiale, affinché si formi un sottosquadro e nel caso della fabbricazione di attrito in questo sottosquadro penetri materiale di attrito, affinché un meccanismo di ritenuta, simile a una dentatura, fra l'elemento di supporto 42 e il materiale di attrito 40, possa comportare una migliore adesione. In questo esempio di esecuzione della figura 4a, il raddrizzamento assiale delle zone di bordo delle aperture 44 è eseguito in modo conico.
Le scanalature o rientranze, come rappresentato nelle figure 1 e rispettivamente 2, che si estendono sostanzialmente in direzione perimetrale, sono indicate in figura 4a con 46. In figura 4a, si riconosce che la profondità delle scanalature 26 ammonta soltanto ad una frazione dell'altezza e rispettivamente spessore assiale del materiale di attrito, cosicché la stabilità meccanica della guarnizione non viene pregiudicata o viene pregiudicata soltanto leggermente dalle zone 46.
Inoltre, nella zona radiale fra il diametro interno 47 e il diametro esterno 48 della guarnizione di attrito, si riconosce un'apertura 49, che è indicata in figura 2 con 28 e viene praticata nella guarnizione di attrito per scopi di montaggio. L'alloggiamento della guarnizione di attrito per mezzo di una spina o spinotto nella zona dell'apertura 49 serve, durante il montaggio, ad una assicurazione contro la rotazione. Questo significa che la posizione delle guarnizioni di attrito è perciò fissata.
Nella zona radialmente interna della guarnizione di attrito esistono nella zona delle linguette 50 aperture e rispettivamente rientranze 51 nella guarnizione di attrito 51 nonché nella zona radialmente esterna nella zona delle linguette 52 e rientranze 53. Le linguette, nello stato non montato, sporgono sostanzialmente in direzione radiale verso l'esterno e rispettivamente verso l'interno, però anche già mediante un passo di fabbricazione possono essere prepiegate e rispettivamente parzialmente raddrizzate, e vengono deformate mediante un utensile, che si impegna nella finestra 51 e rispettivamente 53, in modo tale che si formi un profilo sostanzialmente a forma di U e rispettivamente a forma di gancio ove zone del segmento di molla 41 radialmente interne e rispettivamente radialmente esterne vengono circondate dalla linguetta 50 e rispettivamente 52 deformata e la guarnizione di attrito sia perciò connessa a prova di rotazione con il segmento di molla o con il disco trascinatore o controdisco. Allo scopo della connessione a prova di rotazione delle guarnizioni di attrito con il segmento di molla o con il disco trascinatore, nel segmento di molla o nel disco trascinatore, radialmente internamente e radialmente esternamente, si trovano aperture o finestre, che impediscono un movimento relativo fra il segmento di molla e le guarnizioni di attrito, poiché la deformazione a forma di U o a forma di gancio delle linguette viene effettuata nella zona di questa finestra.
Le linguette ripiegate o ripiegate ad angolo vivo si impegnano nelle rientranze sulla sona radialmente interna o esterna del segmento di molla, ove le zone di bordo delle linguette rivolte in direzione perimetrale poggiano sulle zone di bordo rivolte in direzione perimetrale e sono quindi fissate a prova di rotazione.
La figura 4b mostra una sezione trasversale di una disposizione di guarnizioni di attrito secondo l'esempio di esecuzione di figura 1. le guarnizioni di attrito 60, 60a presentano rispettivamente un elemento di supporto 61, 61a, nonché uno strato di materiale di attrito disposto su di esso, rispettivamente fissato. Inoltre gli elementi di supporto 61, 61a, presentano nervature 62, 62a estendentisi in direzione perimetrale, nonché aperture, praticate nell'elemento di supporto con e/o senza sottosquadro per l'adesione migliorata fra strato di materiale di attrito ed elemento di' supporto. Le aperture 63 in questo esempio sono munite di un raddrizzamento 64 conico, affinché abbia luogo un sottosquadro, in cui può giungere materiale di attrito durante il processo di fabbricazione. Nella zona radialmente centrale della guarnizione sono rappresentate le scanalature, rispettivamente rientranze, 65, 65a, le quali, si estendono viste in direzione perimetrale, ove, viene favorita un'esecuzione sostanzialmente ellittica.
Il fissaggio delle guarnizioni di attrito su per esempio elementi di molla o sul disco trascinatore viene realizzato mediante rivetti, i quali connettono un segmento di molla 66 con l'elemento di supporto 62, ove il rivetto si impegna soltanto nella seconda guarnizione di attrito e non provoca alcuna connessione con questa guarnizione di attrito. Nel caso di segmenti di molla di esecuzione tradizionale, considerati a distanza in direzione perimetrale si trovano due punti di fissaggio per la connessione di guarnizioni di attrito con il segmento di molla mediante per esempio rivetti, affinché in un punto di fissaggio, la prima guarnizione di attrito e nel secondo punto di fissaggio la guarnizione di attrito opposta possa venire connessa con il segmento di molla. Il fissaggio eseguito in tal modo di entrambe le guarnizioni di attrito su un segmento di molla mediante solamente un rivetto, assicura che le guarnizioni di attrito siano mobili l'una rispetto all'altra in direzione assiale, affinché l'effetto di molla del segmento di molla possa manifestarsi in caso di un investimento assiale.
Le figure da 5a a 5e mostrano rispettivamente una sezione della guarnizione di attrito secondo l'invenzione in direzione radiale, ove il materiale di guarnizione, e rispettivamente lo strato di guarnizione 100 è applicato su un elemento di supporto 101. L'elemento di supporto 101, presenta nervature che sono praticate, compresse, nell'elemento e si estendono in direzione perimetrale, ove le nervature in figura 5a presentano una sezione trasversale sostanzialmente semicircolare o bombata.
Un certo numero di nervature 102, può essere distribuito, corrispondentemente alle figure precedenti, sull'estensione radiale della guarnizione di attrito dalla zona 103 radialmente interna fino alla zona 104 radialmente esterna, ove in questo esempio di esecuzione sono disposte tre nervature 102, 102a e 102b.
Inoltre l'elemento di supporto 101 è configurato in modo tale che siano presenti aperture 105 in cui può impegnarsi il materiale di attrito della guarnizione di attrito 100, per ottenere una adesione migliore fra il materiale della guarnizione di attrito e il materiale dell'elemento di supporto 101. Le aperture, come rappresentato nella figura 5a, possono essere realizzate mediante un'apertura stampata, deformata, ove l'apertura può essere raddrizzata conicamente mediante un processo di raddrizzamento. Inoltre l'apertura può presentare in direzione assiale una sezione trasversale, rotonda, angolare, poligonale , come triangolare, quadrangolare o multiangolare o può descrivere un bordo irregolare. Un tale bordo sostanzialmente irregolare può formarsi per esempio per il fatto che l'apertura 105 viene praticata mediante deformazione del materiale, come spinta in fuori senza perdita di materiale. In caso di un tale processo il materiale si strappa in almeno un punto ove, queste crepe sono differenti in ciascuna apertura.
Mediante adeguata configurazione di utensile, una formazione di crepe può venire inserita in modo mirato come per esempio in caso di aperture angolari nella zona dei vertici. Inoltre l'apertura 105 può venire generata mediante un singolo processo, in quanto con un dispositivo viene compresso, e rispettivamente tranciato un foro e rispettivamente in un'apertura nel materiale, ove le zone possono venire strappate direttamente nelle vicinanze dell'apertura e formano una zona di bordo più o meno irregolare possibilmente anche a bordi netti.
La figura 5b mostra un esempio di esecuzione della guarnizione di attrito secondo l'invenzione in sezione trasversale, ove le nervature 110 presentano una zona 111 centrale appiattita.
La figura 5c mostra una sezione trasversale della guarnizione di attrito con una nervatura 120 sostanzialmente di forma triangolare nella zona dell'elemento di supporto. Inoltre l'apertura 125 è configurata in modo tale che le zone di estremità 126 radialmente interne siano appiattite e sia quindi possibile un sottosquadro.
La figura 5d mostra nervature 130 sostanzialmente rettangolari, nonché un'apertura 135, che presenta fianchi laterali 136 piegati in modo irregolare e rispettivamente strappati.
La figura 5e mostra una nervatura 140, che assomiglia sostanzialmente in sezione trasversale ad una rivettatura cava, che si è formata mediante deformazione del materiale, ove nelle zone di bordo ha luogo, e rispettivamente esiste un sottosquadro e quindi può venire effettuata una adesione rinforzata fra materiale della zona di attrito e l'elemento di supporto. L'apertura 145 in confronto all'apertura 105 della figura 5a, presenta un raddrizzamento irregolare delle zone di bordo dell'apertura, ove la zona di bordo 146 è raddrizzata in modo più ripido della zona di bordo 147.
Tutte le aperture da 105 a 145, rappresentate nelle figure da 5a a 5e possono essere configurate con una zona di bordo di forma circolare, angolare o irregolare. Inoltre l'apertura può essere prestampata, forata o perforata e successivamente raddrizzata o può essere strappata o raddrizzata in un ciclo di lavoro.
La figura 6 mostra un disco di frizione 200 con guarnizioni di attrito 201 sostanzialmente a forma di anello circolare disposte radialmente esternamente, ove le guarnizioni di attrito sono connesse efficacemente mediante segmenti 202 con il disco trascinatore 203, come per esempio in modo rivettato. Il disco trascinatore rappresenta la parte di ingresso di un ammortizzatore di oscillazioni a torsione, ove il disco trascinatore 203 è connesso a prova di rotazione con il controdisco 204. Mediante alimentazioni di accumulatori di forza 205 che sono disposte in finestre del disco trascinatore e controdisco 206, un componente 207 a forma di anello circolare come una flangia, può essere disposto in modo girevole alimentante gli accumulatori di forza. Nella zona radialmente interna della flangia 207 può essere disposto un ulteriore ammortizzatore di oscillazioni a torsione 208, ove la parte di uscita del secondo ammortizzatore di oscillazioni a torsione, e rispettivamente della flangia è in connessione con la parte di uscita come l'alveolo 209 del disco di frizione, ove fra flangia 207 e alveolo 209 può essere presente un gioco di rotazione con o senza alimentazione dell'accumulatore di forza 210 dell'ammortizzatore di oscillazioni a torsione 208.
Il disco di frizione 200 può prevedere inoltre dispositivi di attrito come per esempio le superfici di attrito 211, e 211a. L'ammortizzatore di oscillazione e torsione 212 può essere configurato con accumulatori di forza o dispositivi di attrito collegati in serie o in parallelo.
La figura 7 mostra un disco di frizione secondo la figura 6 in vista laterale ove le guarnizioni di attrito 201 sono connesse a prova di rotazione con il segmento di molla 221 mediante le connessioni a linguetta 220a nella zona radialmente interna e rispettivamente 220 nella zona radialmente esterna, e il segmento di molla è connesso a prova di rotazione con il disco trascinatore mediante una connessione a rivetti o connessione a deformazione 222. Inoltre nel disco trascinatore e nel controdisco sono praticate e rispettivamente formate finestre 223, che alloggiano gli accumulatori di forza 205 dell'ammortizzatore di oscillazione e torsione. La parte di uscita dell'ammortizzatore di oscillazione e torsione, la flangia 207 nella sua zona radialmente interna, è in connessione di rotazione con l'alveolo del disco di frizione 209, ove fra flangia e alveolo può venire eseguito un gioco di rotazione con o senza alimentazione di una disposizione di accumulatore di forza.
Le guarnizioni di attrito presentano, come rappresenta la figura 2, campi, rispettivamente segmenti 230a e rispettivamente 230b, differenti, che vengono delimitati l'uno dall'altro in direzione radiale dalla rientranza o scanalatura 231, ove in direzione sostanzialmente radiale sono previste analogamente rientranze o scanalature 232, che suddividono i segmenti 230a e 230b in zone delimitate, viste in direzione perimetrale. Queste rientranze, rispettivamente scanalature, nelle guarnizioni di attrito, che presentano soltanto una profondità limitata rispetto allo spessore complessivo della guarnizione di attrito servono affinché in caso di usura, polvere di abrasione o simili venga asportata dalle superfici di impegno di attrito 230a, 230b.
La scanalatura 231, estendentesi in direzione perimetrale, presenta un andamento non esattamente circolare, ove è realizzato approssimativamente un andamento ellittico, poiché la scanalatura 231 è composta da sostanzialmente due scanalature semicircolari, ove i punti centrali dei due semicerchi almeno sostanzialmente presentano una certa distanza l'uno dall'altro. La forma approssimativamente ellittica può anche venire riconosciuta per il fatto che una linea ausiliare 240 circolare è stata disegnata nella figura, ove la distanza fra il cerchio 240 dalla posizione 241 è maggiore della distanza fra il punto 240' sul cerchio in confronto al punto 2411 nella zona della scanalatura.
Le figure da 8a a 8d mostrano esecuzioni delle linguette di ritenuta, che sono stampate nella zona radialmente esterna dell'elemento di supporto, vedere figura 8c e 8d, rispettivamente nella zona radialmente interna vedere figure 8a e 8b. Le linguette si formano mediante taglio di zone di bordo 301 dall'elemento di supporto, come.il supporto di guarnizione 300, ove la linguetta 302 si forma sostanzialmente mediante una rientranza dal lato destro e dal lato sinistro. Nell'esempio di esecuzione della figura 8a, le rientranze 301 e rispettivamente 301a dal lato destro e sinistro sono sostanzialmente di forma triangolare, ove la linguetta 302 diminuisce di larghezza considerata radialmente verso l'interno. La linguetta in figura 8b viene formata da due rientranze 305, 305a, sostanzialmente di forma rettangolare, ove la linguetta 306 presenta una sezione trasversale sostanzialmente rastremantesi radialmente internamente. Inoltre la linguetta sporge radialmente verso l'interno ulteriormente nella zona di bordo 307 rispettivamente 307a del disco 300. La figura 8c mostra una linguetta 310 disposta radialmente esternamente che termina radialmente ulteriormente internamente rispetto alle zone di bordo 311 e 311a che si trovano intorno al disco di supporto di guarnizione 300, ove la linguetta 310 e la rientranza 312 congiungentesi ad essa presentano forme di base rettangolari. La figura 8d mostra nuovamente una linguetta 320 che viene delimitata da rientranze 321 sostanzialmente di forma triangolare e radialmente verso l'esterno presenta una punta rastremantesi.
La figura 9 mostra un segmento di molla 400 per un disco di frizione con un bordo 401 radialmente esterno e una zona di bordo 402 radialmente interna ove nella zona sostanzialmente centrale del bordo radialmente interno il piede del segmento di molla 403 si congiunge con le aperture per rivetti 404 e 404'.
Nel bordo dell'elemento esterno nonché nel bordo dell'elemento interno di molla sono praticate aperture 405a, 405b, 405c e 405d del segmento di molla.
Inoltre in figura 9 è rappresentata una sezione di un elemento di supporto 410, ove le linguette 411a e 411b sono ripiegate e rispettivamente deformate nella zona delle sezioni di segmento di molla 405b e 405d in una connessione a ritenuta. Nelle zone delle sezioni di segmento di molla 405a e 405c, non si trovano sull'elemento di supporto 410 linguette per il supporto, bensì incisioni 413a e 413b. Le incisioni 413a, 413b servono all'effettuazione e rispettivamente deformazione delle linguette come anche affinché le linguette dell'elemento di supporto opposto non vengano a contatto di ritenuta con l'elemento di supporto.
Le linguette 411a, 411b deformate e le aperture 405b, 405d che si trovano nel segmento di molla, vengono adattate l'una all'altra in modo tale che in caso di deformazione delle linguette, le zone di bordo delle linguette, considerata in direzione perimetrale, poggino su zone di bordo delle aperture di segmento di molla considerate in direzione perimetrale, affinché sostanzialmente non si manifesti una rotazione fra guarnizione di attrito e rispettivamente elemento di supporto della guarnizione di attrito e segmento di molla 410.
I risalti di ritenuta, come aperture con zone di bordo sollevate o raddrizzate, come rappresentati nelle figure da 3 a 5e, possono venire resi anche più ripidi, cioè il cono dei risalti di ritenuta può venire configurato più ripido peraumentare la forza di ritenuta fra supporto e materiale di guarnizione e presentare un angolo di pendenza nel campo da 20° a 70°, in particolare nel campo da 40 a 60°.
Inoltre un taglio dei fori di manutenzione può venire sostituito da una perforazione.
Gli elementi di supporto di guarnizione, come le lamiere di supporto di guarnizione, fra il materiale di guarnizione e il materiale di supporto come lamiere di supporto, possono presentare una connessione meccanica, per esempio mediante un accoppiamento di forma ove questa connessione meccanica può venire generata per esempio mediante risalti o mediante per esempio altre connessioni di materiale o esecuzione.
Quando il materiale di guarnizione viene per esempio incollato con l'elemento di supporto, come lamiere di supporto, come per esempio mediante parti di resina nella miscela del supporto della guarnizione, gli elementi di supporto della guarnizione come lamiere di supporto della guarnizione, possono essere trattate superficialmente.
Quando le lamiere di supporto sono fabbricate in lamiera cilindrata o non cilindrata, come tranciata, può essere vantaggioso un trattamento superficiale per la migliore adesione del materiale di guarnizione. La superficie delle lamiere può essere irruvidita mediante un processo di decapaggio chimico. Inoltre la superficie può essere irruvidita mediante un processo a getto di particelle come per esempio processo di sabbiatura o processo di getto di acqua o mediante un altro processo asportante superficie o deformante.
Il trattamento superficiale mediante per esempio decapaggio, può avvenire in modo idoneo in un impianto di fosfatazione.
Le rivendicazioni brevettuali depositate con la domanda sono proposte di formulazione senza pregiudizio per l'ottenimento di ulteriore protezione brevettuale. La Richiedente si riserva di rivendicare ancora ulteriori caratteristiche descritte finora soltanto nella descrizione e/o nei disegni.
Riferimenti impiegati in sottorivendicazioni rimandano all'ulteriore esecuzione dell'oggetto della rivendicazione principale mediante le caratteristiche della rispettiva sottorivendicazione; esse non sono da intendersi come rinuncia all'ottenimento di una protezione autonoma, oggettiva, per le caratteristiche delle sottorivendicazioni riferite.
Gli oggetti di queste sottorivendicazioni formano però anche invenzioni autonome che presentano una configurazione indipendente dagli oggetti delle precedenti sottorivendicazioni.
L'invenzione inoltre non è limitata al/ai esempio/i di esecuzione dell'invenzione. Invece nell'ambito dell'invenzione sono possibili numerose variazioni e modifiche in particolare tali varianti, elementi e combinazioni e/o materiali, che sono inventivi per esempio mediante combinazione o variazione di singole caratteristiche rispettivamente elementi o passi di procedimento contenuti nella descrizione generale e forme di esecuzione nonché descriventi le rivendicazioni contenute nei disegni, e mediante caratteristiche combinabili conducono ad un nuovo oggetto o a nuovi passi di procedimento rispettivamente sequenze di passi di procedimento, anche per quanto riguarda procedimenti di fabbricazione, di prova e di lavoro.

Claims (25)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Guarnizione di attrito, in particolare per dischi di frizione, per esempio per autoveicoli, che è eseguita sostanzialmente a forma di anello circolare ed è costituita da un elemento di supporto sostanzialmente a forma di anello circolare nonché da uno strato di guarnizione di attrito applicato su di esso in materiale di attrito, con zone di alloggiamento o zone di deformazione per il fissaggio della guarnizione di attrito per esempio in un segmento di molla o su un disco trascinatore o controdisco di un disco di frizione, caratterizzata dal fatto che nell'elemento di supporto sono praticate aperture con o senza raddrizzamento delle zone di bordo delle aperture nella zona radiale della zona di attrito fra diametro interno e diametro esterno, e l'elemento di supporto presenta almeno una nervatura estendentesi in direzione perimetrale.
  2. 2. Guarnizione di attrito, in particolare per dischi di frizione, che è configurata sostanzialmente a forma di anello circolare ed è costituita da un elemento di supporto sostanzialmente a forma di anello circolare nonché da uno strato di guarnizione di attrito, applicato su di esso, in materiale di attrito, con zone di alloggiamento e zone di deformazione per il fissaggio della guarnizione di attrito per esempio su un segmento di molla o su un disco trascinatore o controdisco di un disco di frizione, caratterizzata dal fatto che lo spessore, considerato in sezione trasversale, dello strato di guarnizione di attrito in materiale di attrito ammonta ad un multiplo, però almeno al quadruplo dello spessore dell'elemento di supporto della guarnizione di attrito.
  3. 3. Guarnizione di attrito, in particolare per dischi di frizione, per esempio per autoveicoli, che è configurata sostanzialmente a forma di anello circolare ed è costituita da un elemento di supporto sostanzialmente a forma di anello circolare nonché da uno strato di guarnizioni di attrito applicato su di esso in materiale di attrito, con zone di alloggiamento o di deformazione per il fissaggio della guarnizione di attrito su per esempio un segmento di molla, caratterizzata dal fatto che l'elemento di supporto è fabbricato come pezzo stampato in lamiera e presenta aperture con e/o senza un raddrizzamento delle zone di bordo delle aperture e nella zona di bordo radialmente interna ed esterna delle guarnizioni di attrito sono presenti linguette, che servono per il fissaggio della guarnizione di attrito.
  4. 4. Guarnizione di attrito, in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che il rapporto tra lo spessore dello strato della guarnizione di attrito in materiale di attrito e lo spessore dell'elemento di supporto è maggiore di quattro, preferibilmente nel campo fra 5 e 12 e particolarmente vantaggioso è nel campo fra 7 e 10.
  5. 5. Guarnizione di attrito in particolare per dischi di frizione, in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che lo spessore dell'elemento di supporto, considerata in sezione trasversale è maggiore di 0,1 mm, preferibilmente nel campo da 0,15 ram a 1 mm e particolarmente vantaggiosamente nel campo fra 0,2 mm e 0,5 mm.
  6. 6. Guarnizione di attrito in particolare per dischi di frizione, in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che lo spessore della guarnizione di attrito, considerata in sezione trasversale, è nel campo fra 1 mm e 8 mm, preferibilmente fra 1,5 e 5 mm e particolarmente vantaggiosamente fra 2 mm e 4 mm.
  7. 7. Guarnizione di attrito in particolare per dischi di frizione secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che almeno una nervatura delle nervature estendentisi in direzione perimetrale, presenta una sezione trasversale che è configurata sostanzialmente a forma di semicerchio o triangolare o a forma di timpano o rettangolare o quadrata o ellittica o a forma di trapezio, ove in caso di una pluralità di nervature disposte in direzione perimetrale possono essere praticate anche differenti forme di sezione trasversale delle nervature.
  8. 8. Guarnizione di attrito in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che l'altezza delle nervature è eseguita nel campo fra 0 mm e 3 mm, preferibilmente nel campo fra 0,2 mm e 1 mm e particolarmente vantaggiosamente fra 0,4 e 0,8 mm.
  9. 9. Guarnizione di attrito in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che nell'elemento di supporto sono lavorate o praticate aperture, le quali almeno in zone parziali del bordo presentano un bordo interno liscio continuo o presentano un bordo interno interrotto da crepe o tagli.
  10. 10. Guarnizione di attrito in particolare secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzata dal fatto che le zone di bordo delle aperture nell'elemento di supporto sono raddrizzate e formano un sottosquadro, come piegato in direzione assiale, rispettivamente sono raddrizzate in modo sostanzialmente conico.
  11. 11. Guarnizione di attrito in particolare secondo la rivendicazione 9 oppure 10, caratterizzato dal fatto che le aperture nell'elemento di supporto presentano una sezione trasversale sostanzialmente a forma di anello circolare, triangolare, quadrata o irregolare.
  12. 12. Guarnizione di attrito in particolare secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che le aperture si formano con sezioni trasversali irregolari mediante dislocamento di materiale e in alcune sezioni mostrano una formazione di crepe.
  13. 13. Guarnizione di attrito in particolare secondo una delle rivendicazioni da 9 a 12, caratterizzata dal fatto che le aperture nell'elemento di supporto vengono effettuate mediante procedimento di stampaggio, di taglio, di foratura, di strappo o di perforazione e il raddrizzamento assiale delle zone di bordo delle aperture viene generato contemporaneamente con l'esecuzione dell'apertura o viene generato in un secondo ciclo di lavoro dopo l'effettuazione delle aperture.
  14. 14. Guarnizione di attrito in particolare per dischi di frizione secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che l'elemento di supporto è fabbricato in metallo, come lamiera o in materiale plastico.
  15. 15. Guarnizione di attrito in particolare per dischi di frizione, in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che nella zona radiale fra il diametro interno e il diametro esterno della guarnizione di attrito sono previste aperture, come fori e svasature, che servono per la rivettatura della guarnizione di attrito su per esempio un segmento di molla o un disco trascinatore.
  16. 16. Guarnizione di attrito secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che le aperture per la rivettatura vengono praticate durante il processo di compressione dello strato di guarnizione, nonché vengono mantenute libere dal materiale di guarnizione mediante punzoni.
  17. 17. Guarnizione di attrito in particolare per dischi di frizione, in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che l'elemento di supporto sul suo perimetro radialmente interno e/o sul suo perimetro radialmente esterno, ha disposte o eseguite linguette per il fissaggio nonché rientranze e queste sono disposte almeno sostanzialmente distribuite in modo uguale.
  18. 18. Guarnizione di attrito secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che nella zona delle rientranze e delle linguette, nell'elemento di supporto sono praticate contemporaneamente aperture nello strato di guarnizioni di attrito in materiale di attrito.
  19. 19. Guarnizione di attrito in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che sulla superficie della guarnizione di attrito che è opposta all'elemento di supporto in direzione sostanzialmente radiale e/o in direzione sostanzialmente perimetrale sono praticate, fresate o stampate scanalature.
  20. 20. Guarnizione di attrito in particolare secondo la rivendicazione 19, caratterizzata dal fatto che la scanalatura estendentesi sostanzialmente in direzione perimetrale presenta un andamento sostanzialmente ellittico.
  21. 21. Guarnizione di attrito in particolare secondo la rivendicazione 16, caratterizzata dal fatto che la scanalatura estendentesi in direzione perimetrale in due zone parziali corrisponde rispettivamente ad un andamento sostanzialmente semicircolare ove i punti centrali dei semicerchi sono distanziati.
  22. 22. Guarnizione di attrito in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che l'altezza delle zone di bordo raddrizzate delle aperture nell'elemento di supporto è sostanzialmente minore o uguale all'altezza delle nervature estendentisi in direzione perimetrale.
  23. 23. Guarnizione di attrito, in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che l'altezza delle zone di bordo raddrizzate delle aperture nell'elemento di supporto è eseguita fra 0 e 3 mm, preferibilmente nel campo fra 0,2 mm e 1,0 mm, e particolarmente vantaggiosamente fra 0,4 e 0,8 mm.
  24. 24. Disco di frizione per una frizione ad attrito, il quale sul suo perimetro esterno presenta due guarnizioni di attrito, con una parte di ingresso come disco trascinatore, che eventualmente è connesso a prova di rotazione con un controdisco, e disco trascinatore controdisco formano la parte di ingresso di un ammortizzatore di oscillazione a torsione, ove un componente a forma di anello circolare, come una flangia, serve come parte di uscita dell'ammortizzatore di oscillazione a torsione e trasmette un momento torcente trasmissibile dal lato di uscita o mediante un ulteriore ammortizzatore di oscillazione a torsione al mozzo del disco di frizione, ove fra la flangia e il mozzo del disco di frizione può essere previsto un ammortizzatore di oscillazione a torsione per esempio per il campo di marcia in folle, caratterizzato dal fatto che le guarnizioni di attrito del disco di frizione che servono come parte di ingresso, sono costituite da un elemento di supporto e uno strato di guarnizione di attrito, e l'elemento di supporto presenta aperture con o senza raddrizzamento assiale nella zona di bordo interno e nervature estendentisi in direzione perimetrale sono praticate nell'elemento di supporto.
  25. 25. Disco di frizione in particolare per autoveicoli, caratterizzato dal fatto che le guarnizioni di attrito del disco di frizione sono eseguite secondo una delle rivendicazioni da 1 a 23.
IT96MI001450A 1995-07-14 1996-07-12 Guarnizione di attrito per un disco di frizione nonche' disco di frizione equipaggiato con essa IT1283150B1 (it)

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