ITMI20140210U1 - Trasportatore - Google Patents

Trasportatore

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ITMI20140210U1
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IT
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conveyor
barrier
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    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65GTRANSPORT OR STORAGE DEVICES, e.g. CONVEYORS FOR LOADING OR TIPPING, SHOP CONVEYOR SYSTEMS OR PNEUMATIC TUBE CONVEYORS
    • B65G21/00Supporting or protective framework or housings for endless load-carriers or traction elements of belt or chain conveyors
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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    • B65G2207/00Indexing codes relating to constructional details, configuration and additional features of a handling device, e.g. Conveyors
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  • Formation And Processing Of Food Products (AREA)
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  • Control Of Conveyors (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per MODELLO DI UTILITA’ avente per titolo:
“TRASPORTATORE”
CAMPO DEL TROVATO
La presente invenzione concerne un trasportatore ad esempio impiegabile nel settore degli impianti di movimentazione automatica di articoli di vario genere, ad esempio per la movimentazione (ad esempio ai fini della consegna e/o del ritiro) di bagagli e pacchi, particolarmente in aeroporti e simili strutture.
In particolare, la presente invenzione può trovare impiego nelle aree di check-in degli aeroporti per la movimentazione di bagagli da imbarcare su aeromobili.
STATO DELL'ARTE
Com’è noto sono attualmente in uso svariati sistemi di movimentazione, in grado di trasportare oggetti quali bagagli, pacchi o altri articoli, utilizzati sia nel settore dei servizi, sia in ambito industriale. Di particolare interesse per la presente trattazione sono i trasportatori impiegati in ambito aeroportuale, in particolare nelle aree di check-in dei bagagli da caricare nella stiva dell’aeromobile. Come noto, durante le operazioni di check-in è necessario che l’utente o un operatore addetto posizioni un bagaglio su di una zona di carico di un trasportatore momentaneamente in fase di fermo; in tale fase il trasportatore è configurato per consentire la pesa e/o il controllo dell’articolo in appoggio su di esso. Al termine di tali operazioni il trasportatore viene avviato da un operatore addetto: il bagaglio viene quindi movimentato ad allontanato dalla zona di carico. Generalmente questi trasportatori servono delle linee di smistamento che consente di movimentare i bagagli dalla zona di check-in ad una zona d’imbarco degli stessi.
In una prima forma di realizzazione nota i trasportatori sono costituiti da un tappeto o nastro di trasporto in gomma avente una superficie di appoggio del bagaglio completamente liscia. Si è tuttavia rilevato che la struttura liscia del nastro non è in grado di garantire un’ottimale aderenza del bagaglio sulla superficie di appoggio soprattutto nel caso in cui quest’ultimo disponga di ruote di trasporto e che queste ultime vengano poste in diretto contatto con la superficie di appoggio (bagaglio o valigia posto verticalmente ovvero nella condizione di normale presa dell’utente che peraltro sarebbe la posizione più comoda e rapida da eseguire da parte dell’utente). Questa forma di realizzazione si è quindi verificata alquanto limitativa in termini possibilità di posizionamento del bagaglio; affinché il bagaglio o valigia possa essere movimentato in maniera affidabile ed in totale sicurezza è necessario che l’utente carichi l’articolo sul nastro e successivamente lo distenda sulla superficie di appoggio in modo tale che le ruote non risultino direttamente in appoggio sul tappeto. Nel caso in cui il bagaglio dovese essere erroneamente posizionamento (ruote in appoggio sul tappeto) l’articolo potrebbe muoversi ed eventualmente cadere dal nastro.
Per ovviare a questo inconveniente, si è giunti ad seconda forma di realizzazione del trasportatore la quale prevede la sagomatura del nastro; sul nastro sono infatti presenti degli incavi a definire delle scanalature configurate per ricevere eventualmente le ruote del bagaglio ed impedirne indesiderati spostamenti durante la movimentazione del nastro stesso. La sagomatura del nastro garantisce quindi superfici di appoggio aventi un’ottimale aderenza con una qualsiasi tipologia di bagaglio o valigia disposto sul nastro in una qualsivoglia configurazione.
E’ tuttavia utile specificare che, oltre alla richiesta di nastri o tappeti più flessibili in termini di utilizzo, le esigenze dei moderni aeroporti hanno portato allo sviluppo di nastri in grado di eseguire la movimentazioni di bagagli sia in un verso di avanzamento (condizione di normale funzionamento in cui lo spostamento del bagaglio avviene dalla zona di carico verso un’uscita) sia in un verso di reso inverso al verso di avanzamento (lo spostamento del bagaglio avviene dall’uscita in direzione della zona di carico). A seguito dello sviluppo di quest’ultima forma di realizzazione si è tuttavia notato che, durante la movimentazione dei bagagli sul trasportatore nella direzione di reso, il sistema presentava particolari problematiche di sicurezza per gli utenti posti nella zona di carico legate al fatto che porzioni e/o accessori dell’utente possano rimanere incastrate nella luce che esiste tra il nastro di trasporto mobile e la struttura fissa particolarmente in corrispondenza di un primo rullo di rinvio.
Tale problematica ha portato quindi allo sviluppo di un ulteriore trasportatore (terza forma di realizzazione) il quale è dotato di un dispositivo di protezione fisso, comprendente essenzialmente una barriera vincolata in corrispondenza della zona di carico dei bagagli: la barriera risulta saldamente bloccata davanti al nastro. La barriera presenta una porzione terminale rivolta verso la sommità del nastro e quindi verso la superficie di appoggio dello stesso: la porzione terminale sfiora, per tutta la larghezza del nastro, la superficie di appoggio a definire un’apertura minima tra il nastro e la barriera. La porzione terminare viene fissata relativamente al nastro in modo tale che l’apertura minima impedisca che vi sia il passaggio di porzioni e/o accessori dell’utente che potrebbero causare incidenti allo stesso. E’ quindi previsto e richiesto dai sistemi di sicurezza aeroportuali che la barriera del trasportatore risulti posizionata ad una distanza minima particolarmente ridotta dalla superficie esterna di appoggio del nastro.
Il Richiedente ha tuttavia riscontrato che i trasportatori sopra descritti non sono esenti da alcuni inconvenienti e sono migliorabili sotto diversi aspetti. Di fatto, la presenza di un’apertura tra il nastro di trasporto ed il telaio di supporto (in particolare tra il nastro ed il dispositivo di protezione) rappresenta comunque un rischio per l’utente, anche nel caso in cui vengano rispettate le norme di sicurezza ovvero anche nel caso in cui vengano rispettate le distanze minime (gap) dal nastro: le parti in movimento potrebbero in ogni caso provocare incidenti. In aggiunta, laddove vengano utilizzati nastri sagomati risulta in ogni caso impossibile rispettare le norme di sicurezza dei servizi aeroportuali. Infatti, il trasportatore come descritto sopra nella seconda forma di realizzazione (nastro sagomato non potrebbero in ogni caso prevedere la movimentazione del nastro nelle due direzioni (avanzamento e reso) in quanto sarebbe praticamente impossibile rispettare la distanza minima tra la superficie di appoggio del nastro di trasporto e la barriera: le scanalature presenti sul nastro non consentirebbero alla barriera di mantenere una distanza minima sufficientemente ridotta e costante dalla superficie di appoggio del nastro stesso. Per tale ragione, ad oggi, i trasportatori in grado di eseguire la movimentazione del nastro nella direzione di avanzamento ed in quella di reso (terza forma di realizzazione) prevendono esclusivamente tappeti completamente lisci in grado di garantire una costante e ridotta distanza tra la porzione terminale del dispositivo di protezione e la superficie di appoggio del nastro. Sono quindi considerevoli le limitazioni e gli inconvenienti dei trasportatori noti i quali, in un primo caso, possono garantire un adeguato e sicuro spostamento dei bagagli tramite un tappeto sagomato senza tuttavia prevedere la possibilità di eseguire movimentazioni nella direzione di reso. Viceversa, in un secondo caso, i trasportatori possono prevedere la movimentazione dei bagagli in due direzioni (avanzamento e reso) con l’inconveniente di essere legati a nastri completamente lisci e quindi incapaci di bloccare adeguatamente i bagagli.
SCOPO DEL TROVATO
Scopo della presente invenzione è pertanto quello di risolvere sostanzialmente almeno uno degli inconvenienti e/o limitazioni delle precedenti soluzioni.
E’ obiettivo della presente invenzione quello di mettere a disposizione un trasportatore in grado di movimentare efficacemente ed in sicurezza gli articoli.
Un primo obiettivo dell’invenzione è quello di mettere a disposizione un trasportatore che garantisca un efficiente trasporto di una qualsiasi tipologia di articoli; in particolare, uno scopo dell’invenzione è quello di mettere a disposizione un trasportatore altamente flessibile nell’utilizzo, in grado di definire un’ottimale aderenza con una qualsiasi tipologia di articolo disposto in una qualsivoglia configurazione. Un ulteriore obiettivo è quello di mettere a disposizione un trasportatore in grado di movimentare, in sicurezza, gli articoli in almeno un verso di avanzamento ed un verso di reso. E’ poi scopo dell’invenzione quello di mettere a disposizione un trasportatore strutturalmente semplice e compatto ed allo stesso tempo semplice dal punto di vista di gestione e di controllo. Un ulteriore scopo ausiliario dell’invenzione è quello di mettere a disposizione un trasportatore sicuro che impedisca lo spostamento di eventuali articoli identificati come non idonei a proseguire lo smistamento. È un ulteriore obiettivo dell’invenzione quello di mettere a disposizione un trasportatore particolarmente flessibile a livello applicativo che possa essere facilmente integrato con i trasportatori oggi noti senza richiedere particolari adattamenti o modifiche degli impianti in uso. E’ inoltre scopo dell’invenzione quello di mettere a disposizione un trasportatore facilmente realizzabile che presenti costi contenuti. Uno o più degli scopi sopra descritti e che meglio appariranno nel corso della seguente descrizione sono sostanzialmente raggiunti da un trasportatore in accordo con una o più delle unite rivendicazioni.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Alcune forme di realizzative ed alcuni aspetti del trovato saranno qui di seguito descritti con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e pertanto non limitativo in cui:
� La figura 1 è una vista schematica dall’alto di un trasportatore in accordo con la presente invenzione;
� La figura 2 è una vista in sezione di un trasportatore in accordo con la presente invenzione;
� La figura 3 è una vista prospettica parzialmente dall’alto di un trasportatore in accordo con la presente invenzione presentante un dispositivo di protezione disposto in una condizione di normale funzionamento;
� La figura 4 è una vista prospettica parzialmente dal basso di un trasportatore in accordo con la presente invenzione presentante un dispositivo di protezione disposto in una condizione di normale funzionamento;
� La figura 5 è una vista in sezione di dettaglio del trasportatore in accordo con la presente invenzione presentante un dispositivo di protezione disposto in una condizione di normale funzionamento;
� La figura 6 è una vista prospettica parzialmente dall’alto di un trasportatore in accordo con la presente invenzione presentante un dispositivo di protezione disposto in una condizione di sicurezza;
� La figura 7 è una vista prospettica parzialmente dal basso di un trasportatore in accordo con la presente invenzione presentante un dispositivo di protezione disposto in una condizione di sicurezza;
� La figura 8 è una vista in sezione di dettaglio del trasportatore in accordo con la presente invenzione presentante un dispositivo di protezione disposto in una condizione di sicurezza;
� La figura 9 è una prospettica di un trasportatore in accordo con la presente invenzione;
� La figura 10 è una vista in sezione del trasportatore di figura 9.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Trasportatore
Con 1 è stato complessivamente indicato un trasportatore per la movimentazione di articoli P. Il trasportatore 1 di seguito descritto può generalmente trovare applicazione nel settore degli impianti di movimentazione automatica di articoli P, ad esempio per la movimentazione - ai fini dell’imbarco - di bagagli e pacchi, particolarmente in aeroporti e simili strutture. In ogni caso, il trasportatore 1 oggetto della presente invenzione può trovare impiego anche in ambito industriale dove può essere utilizzato per la movimentazione di prodotti finiti o in lavorazione verso ulteriori stazioni di processo; ad esempio, in ambito industriale, può essere utilizzato per la movimentazione di prodotti su linee di produzione, oppure per lo spostamento di oggetti da un'area produttiva all'altra. Nelle unite figure è stata illustrata una configurazione preferenziale ma non limitativa dell’invenzione, nella quale il trasportatore 1 è utilizzato per la movimentazione di bagagli, ad esempio in ambito aeroportuale durante le operazioni di check-in dei bagagli da caricare sull’aeromobile (figura 1). In quest’ultima condizione descritta (nastro di trasporto per check-in aeroportuali), il trasportatore 1 può essere impiegato per effettuare il carico dei bagagli, la pesa, il controllo e la movimentazione degli stessi su delle linee di smistamento generale come illustrato in figura 1.
Come visibile ad esempio nelle figure 1 e 2, il trasportatore 1 comprende almeno un telaio di supporto 2 sviluppantesi lungo una prefissata direzione di sviluppo tra una prima ed una seconda estremità 2a, 2b distanziate e contrapposte tra loro rispetto al telaio 2 medesimo; in corrispondenza della prima estremità 2a il telaio 2 definisce almeno un ingresso 3 configurato per definire sostanzialmente una zona di carico degli articoli P. Il telaio di supporto 2 presenta inoltre, in corrispondenza della seconda estremità 2b, un’uscita 4 la quale potrebbe ad esempio definire una sorta di zona di scarico degli articoli P, in particolare dei bagagli.
Il telaio di supporto 2, in corrispondenza di ciascuno di detti ingresso ed uscita 3, 4, comprende almeno un rispettivo primo e secondo rullo di rinvio 5, 6 definenti anche rulli terminali i quali sono configurati per ruotare attorno a rispettivi assi 5a e 6a (si vedano ad esempio le figure 2 e 5). Gli assi 5a e 6a, in una condizione d’uso del trasportatore 1, si estendono orizzontalmente.
Vantaggiosamente, i rulli di rinvio 5, 6 sono posti alle estremità del telaio 2 (rispettivamente in corrispondenza delle estremità 2a e 2b) e disposti trasversalmente, in particolare ortogonalmente, alla direzione di sviluppo del telaio di supporto 2. In una forma di realizzazione preferenziale ma non limitativa illustrata nelle unite figure, gli assi 5a, 6a dei rulli di rinvio sono paralleli tra loro, in particolare ortogonali alla direzione di sviluppo prevalente del telaio 2.
In una forma di realizzazione il trasportatore 1 può comprendere esclusivamente due rulli di rinvio 5, 6.Alternativamente, il telaio 2 può comprende due o più rulli di rinvio o rulli terminali ed inoltre uno o più rulli di tensionamento 22 -come illustrato in figura 2 - interposti tra i rulli di rinvio 5, 6 terminali i quali sono atti a consentire il montaggio di un nastro di trasporto 7 ed il successivo tensionamento. Il nastro di trasporto 7 verrà meglio descritto in seguito.
I rulli di rinvio 5, 6 possono essere disposti, secondo una condizione del trasportatore 1, ad una medesima altezza in modo tale che, successivamente al posizionamento del nastro di trasporto 7 quest’ultimo possa definire un percorso piano oppure i rulli possono essere disposti ad altezze diverse per definire un percorso inclinato come ad esempio illustrato in figura 2. Inoltre, i rulli 5 e 6 possono presentare la medesima dimensione oppure presentare diversa dimensione come illustrato ad esempio nella figura 2 nella quale il secondo rullo 6 presenta un diametro maggiore rispetto al primo rullo di rinvio 5.
Come sopra accennato e come visibile dalle unite figure, il trasportatore 1 comprende inoltre almeno un nastro di trasporto 7 impegnato almeno ai rulli di rinvio 5, 6 e mobile attorno a questi ultimi. In maggiore dettaglio, il nastro di trasporto 7 risulta avvolto attorno ai rulli di rinvio 5, 6 a definire, secondo una sezione trasversale, un profilo chiuso: il nastro di trasporto 7 definisce essenzialmente un elemento senza fine avvolto sui due rulli di rinvio o anche rulli terminali.
In maggiore dettaglio ancora, il nastro di trasporto 7 definisce almeno un primo tratto 7a sostanzialmente rettilineo, almeno una prima curva 7b almeno parzialmente controsagomata al primo rullo 5, almeno un secondo tratto 7c sostanzialmente rettilineo e contrapposto al primo tratto 7a, almeno una seconda curva 7d almeno parzialmente controsagomata al secondo rullo 6. Secondo una condizione d’uso del trasportatore 1 il primo e secondo tratto 7a, 7c rettilinei definiscono rispettivamente un tratto superiore ed inferiore mentre i tratti curvi 7b, 7d sono in completa adesione con la superficie esterna dei rulli 5, 6 a definire sostanzialmente dei semicerchi controsagomati a detti rulli. In una forma di realizzazione preferenziale ma non limitativa dell’invenzione, il trasportatore 1 comprende almeno un rullo di tensionamento 22 il quale è atto a contattare almeno una parte del secondo tratto rettilineo (tratto inferiore) per incurvarlo e tensionare quindi l’interno nastro 7.
Il nastro di trasporto 7 è configurato per ricevere articoli P, in particolare riceve gli articoli in corrispondenza dell’ingresso 3 (zona di cari) e movimentarli lungo una direzione principale D (figura 1), parallela e coincide essenzialmente con la direzione di sviluppo prevalente del telaio di supporto 2: il nastro di trasporto 7 rappresenta essenzialmente l’elemento atto al supporto ad alla movimentazione degli articoli P, in particolare di bagagli.
Vantaggiosamente, il nastro di trasporto 7 è configurato per definire almeno due condizione di movimentazione dello stesso per spostare gli articoli P lungo la direzione principale D ed in due sensi di spostamento differenti, in particolare inversi. Infatti, il nastro di trasporto 7 è configurato per definire almeno una prima condizione operativa nella quale il nastro di trasporto 7 stesso movimenta gli articoli P dall’ingresso 3 in direzione dell’uscita 4 lungo un verso di avanzamento A (figura 1); il nastro di trasporto 7 è inoltre configurato per definire almeno una seconda condizione operativa nella quale il nastro di trasporto 7 stesso movimenta gli articoli P, dall’uscita 4 in direzione dell’ingresso 3 lungo un verso di reso R (figura 1).
In questo modo il nastro 7 è in grado di spostare gli articoli P, serviti da un utente oppure da un operatore addetto, dalla zona di carico ad una zona di scarico o uscita degli articoli (prima condizione operativa nella quale l’articolo prosegue nel verso di avanzamento A). Inoltre, il nastro 7 è in grado di restituire articoli P, ad esempio nel caso in cui questi risultino non idonei (non idonei all’imbarco), ed indirizzarli alla zona di carico: ad esempio spostando gli articoli dall’uscita 4 in direzione dell’ingresso 3 (seconda condizione operativa nella quale l’articolo prosegue nel verso di reso R).
Sotto il profilo dei materiali, il nastro di trasporto 7 è vantaggiosamente realizzato almeno in parte in gomma.
La movimentazione del nastro 7 viene eseguita per mezzo di un dispositivo di attivazione 20, ad esempio un motore, associato al telaio 2; il dispositivo 20 può essere direttamente connesso con il nastro 7 ed eseguire la movimentazione dello stesso ad esempio grazie ad una o più ruote di frizione del dispositivo 20. Alternativamente, il dispositivo 20 può essere associato ad uno più rulli (i rulli di rinvio oppure anche al rullo di tensionamento) in modo da motorizzare questi ultimi. Per mezzo dell’attrito tra i rulli ed il nastro 7 è possibile mettere in moto quest’ultimo e procedere alla movimentazione degli articoli, in particolare dei bagagli. Il materiale gommoso del nastro di trasporto è particolarmente adatto per questa tipologia di motorizzazione per attrito sul nastro stresso.
Entrando maggiormente nel dettaglio, è possibile osservare che il nastro di trasporto 7 presenta una superficie di appoggio 16 configurata per ricevere gli articoli P: superficie esterna del nastro 7 atta al contatto diretto con gli articoli o bagagli. Nelle unite figure sono state illustrate, in via non limitativa, due tipologie di nastri 7 presentanti alternativamente una superficie di appoggio completamente liscia (ad esempio si osservino le figure 5 e 8) oppure una superficie sagomata (ad esempio si osservino le figure 9 e 10).
Nonostante la superficie di appoggio 16 liscia consenta un adeguato presa su determinate tipologie di articoli P è da specificare che per la movimentazione e gestione di bagagli nel settore aeroportuale, i sistemi a nastri sagomati si sono rilevati particolarmente vantaggiosi in quanto consentono efficacemente di far presa su di un qualsiasi articolo (bagaglio) qualsiasi sia la dimensione e forma dello stesso.
In merito al nastro 7 di tipo sagomato è visibile dalle figure 9 e 10 che quest’ultimo presenta una pluralità sporgenze 17atte a definire sostanzialmente una superficie di appoggio 16 non liscia. Le sporgenze 17 comprendono almeno una pluralità di primi elementi 17a, distanziati tra loro lungo la direzione principale D, ciascuno di quali si estende lungo una prima traiettoria di sviluppo almeno in parte trasversale alla direzione principale D (figura 9). In figura 9 è stata illustrata, in via non limitativa, una forma di realizzazione di detti primi elementi 17a i quali si estendono lungo traiettorie rettilinee trasversali alla direzione principale D di movimentazione degli articoli P e quindi trasversali alla direzione di sviluppo prevalente del telaio 2. Nel dettaglio, i primi elementi 17a sono inclinati rispetto alla direzione D di un angolo sostanzialmente compreso tra 20° e 80°, in particolare tra 30° e 60°. Vantaggiosamente, i primi elementi 17a sono uniformemente distribuiti sul nastro 7 ed in particolare equispaziati lungo la direzione principale D.
Come sopra specificato, nelle unite figure è stata illustrata, in via non limitativa, una configurazione di detti primi elementi 17a definenti sporgenze a sviluppo rettilineo ed identici tra loro; non si esclude tuttavia la possibilità di realizzare primi elementi 17a almeno parzialmente diversificati tra loro sia nella forma che nella dimensione. Ad esempio sarebbe possibile prevedere almeno una serie di primi elementi 17a aventi una certa dimensione (ad esempio altezza e spessore) ed estendentesi lungo traiettorie rettilinee ed un’ulteriore serie di primi elementi 17a aventi una prefissata forma e dimensione ed estendentesi lungo traiettorie curvilinee, ad esempio estendentesi lungo traiettorie sinusoidali (configurazione non illustrata nelle unite figure). Ovviamente si potrebbero creare ulteriori configurazioni in cui la maggior parte dei primi elementi 17a sono tutti diversi tra loro nella forma e nella dimensione.
Nelle unite figure si è tuttavia illustrata una sola forma di realizzazione dei primi elementi 17a in cui questi ultimi sono tutti uguali tra loro e comprendono essenzialmente delle nervature e sviluppo rettilinee; ciascuna nervatura, come illustrato in figura 10, presenta in sezione una sagoma sostanzialmente quadrata o rettangolare (non si esclude la possibilità di prevedere diverse sezioni delle nervature).
Le sporgenze 17 possono inoltre comprendere almeno una pluralità di secondi elementi 17b, distanziati tra loro lungo la direzione principale D, ciascuno di quali si estende lungo una seconda traiettoria di sviluppo almeno in parte trasversale alla direzione principale D (figura 9). In figura 9 è stata illustrata, in via non limitativa, una forma di realizzazione di detti secondi elementi 17b i quali si estendono lungo traiettorie rettilinee trasversali alla direzione principale D di movimentazione degli articoli P e quindi trasversali alla direzione di sviluppo prevalente del telaio 2. In particolare, i secondi elementi 17b si estendono trasversalmente, in particolare ortogonalmente, alla prima direzione di sviluppo prevalente dei primi elementi 17a.
Nel dettaglio, i secondi elementi 17b sono inclinati rispetto alla direzione D di un angolo sostanzialmente compreso tra 20° e 80°, in particolare tra 30° e 60°. Vantaggiosamente, i secondi elementi 17b sono uniformemente distribuiti sul nastro 7 ed in particolare equispaziati lungo la direzione principale D.
Come sopra specificato, nelle unite figure è stata illustrata, in via non limitativa, una configurazione di detti secondi elementi 17b identici tra loro ed estendentesi lungo traiettorie rettilinee; non si esclude tuttavia la possibilità di realizzare secondi elementi 17b almeno parzialmente diversificati tra loro sia nella forma che nella dimensione. Ad esempio sarebbe possibile prevedere almeno una serie di secondi elementi 17b aventi una certa dimensione (ad esempio altezza e spessore) ed estendentesi lungo traiettorie rettilinee ed un’ulteriore serie di secondi elementi 17b aventi una prefissata forma e dimensione ed estendentesi lungo traiettorie curvilinee, ad esempio avente uno sviluppo sinusoidale (configurazione non illustrata nelle unite figure). Ovviamente, si potrebbero creare ulteriori configurazioni in cui la maggior parte dei secondi elementi 17b risultino tutti diversi tra loro nella forma e nella dimensione.
Nelle unite figure si è tuttavia illustrata una sola forma di realizzazione dei secondi elementi 17b in cui questi ultimi sono tutti uguali tra loro e comprendono essenzialmente delle nervature e sviluppo rettilinee; ciascuna nervature, come illustrato in figura 10, presenta in sezione una sagoma sostanzialmente quadrata o rettangolare (non si esclude la possibilità di prevedere diverse sezioni delle nervature).
Nella forma di realizzazione illustrata nella figura 9, i primi e secondi elementi 17a, 17b della pluralità di sporgenze 17 presentano, in via non limitativa, rispettive direzioni di sviluppo prevalenti almeno in parte trasversali alla direzione principale D; i primi e secondi elementi 17a, 17b si intersecano tra loro in corrispondenza di nodi a definire una serie di maglie 18. Le maglie 18, secondo una vista dall’alto normale alla prima traiettoria rettilinea del primo tratto 7a sono uniformemente distribuite sulla superficie di appoggio 16 a definire un array e presentano una sagoma romboidale. Come sopra descritto non si esclude la possibilità di diversificare i primi ed i secondi elementi 17a, 17b per definire maglie 18 aventi forma sostanzialmente circolare, rettangolare o quadrata.
Come visibile ad esempio dalle figure da 2 a 10, il trasportatore 1 comprende inoltre almeno un dispositivo di protezione 8 associato al telaio di supporto 2 in corrispondenza della prima estremità 2a configurato per coprire e proteggere almeno in parte il nastro 7 in avvolgimento attorno al primo rullo di rinvio 5. Nel dettaglio, il dispositivo di protezione 8 comprende almeno una barriera 9 disposta in corrispondenza del nastro 7 in modo tale che quest’ultimo risulti interposto tra il primo rullo di rinvio 5 e detta barriera 9. Il dispositivo di protezione 8 si estende almeno per tutta una larghezza del nastro di trasporto 7 e si sovrappone almeno parzialmente a quest’ultimo in corrispondenza di una zona di avvolgimento dello stesso attorno al primo rullo di rinvio 5. Di fatto, la barriera 9 si sviluppa parallelamente allo sviluppo del primo rullo 5 (lungo l’asse 5a di rotazione dello stesso) e quindi trasversalmente, in particolare ortogonalmente, alla direzione di sviluppo prevalente del telaio 2 (ortogonalmente alla direzione principale D).
Vantaggiosamente, la barriera 9 risulta almeno in parte controsagomata al primo rullo di rinvio 5 e quindi presenta una sezione trasversale ad arco di cerchio: tale configurazione consente di coprire e proteggere nastro in corrispondenza del primo rullo 5 con il minimo ingombro.
Come visibile ad esempio dalle figure 5, 8 e 10, la barriera 9 comprende inoltre almeno una porzione d’estremità 10 ravvicinata rispetto al nastro di trasporto 7 e rivolta, in condizioni d’uso del trasportatore 1, verso la sommità di quest’ultimo.
Di fatto, la barriera 9 si estende a partire da una porzione di attacco inferiore fino alla porzione di estremità 10 la quale è rivolta verso la sommità del nastro 7. La porzione d’estremità 10 della barriera 9 rappresenta la porzione atta a sfiorare il nastro 7 ed in particolare la superficie di appoggio 16. Come visibile dalle figure 5 e 10, tra porzione di estremità 10 della barriera 9 è posizionabile ad una certa distanza minima dalla superficie di appoggio 16 del nastro 7 in modo da definire una luce o passaggio minimo.
Analizzando nel maggiore dettaglio il dispositivo di protezione 8 è possibile notare che quest’ultimo comprende almeno un almeno un braccio oscillante 11 avente almeno una porzione d’impegno 12 vincolata al telaio di supporto 2; il braccio oscillante 11 è configurato per definire l’elemento di connessione della barriera 9 al telaio di supporto 2. In particolare, il braccio oscillante 11 è connesso alla barriera 9 da parte opposta rispetto alla porzione terminale 10 (in corrispondenza della porzione di attacco della barriera stessa) e definisce, unitamente alla barriera 9 e secondo una sezione trasversale rispetto a quest’ultima, una sagoma sostanzialmente ad “L”. Di fatto, il braccio oscillante 11 si estende a partire dalla barriera 9 in direzione dell’uscita 4 del trasportatore 1: il braccio 11 emerge sostanzialmente ortogonalmente dalla barriera 9 in direzione dell’uscita 4. Sotto il profilo strutturale, il braccio oscillante 11 comprende una piastra vantaggiosamente ma non limitativamente unita in un sol pezzo con la barriera 9. Come visibile ad esempio dalle figure 5 e 8, il braccio oscillante 11 comprende inoltre una porzione di spinta 14 contrapposta alla barriera 9 rispetto al braccio 11 stesso in modo tale che la porzione d’impegno 12 del braccio oscillante 11 risulti interposta tra detta porzione di spinta 14 e detta barriera 9.
Sotto il profilo strutturale, la porzione di spinta 14 comprende una piastra connessa al braccio 11; vantaggiosamente, la piastra della porzione di spinta 14 rappresenta un prolungamento della piastra del braccio 11, in particolare tali piastre definiscono un sol pezzo (un’unica piastra). Sempre osservando le figure 5 e 8 è possibile notare che il dispositivo di protezione 8 comprende inoltre almeno un elemento di ritorno elastico 15, in particolare una molla, connesso da una lato alla porzione di spinta 14 del braccio oscillante 11 e dall’altro lato al telaio di supporto 2; l’elemento di ritorno elastico 15 configurato per mantenere il dispositivo di protezione 8 in una condizione in cui la barriera 9, in particolare la porzione d’estremità 10, risulta ravvicinata rispetto alla barriera 9.
Nelle unite figure è stata illustrata una configurazione preferenziale dell’invenzione nella quale il trasportatore 1 comprende due bracci oscillanti 11 identici, nella forma e nella dimensione, impegnati alla barriera 9 in corrispondenza di estremità trasversali: i bracci 11 sono impegnati ai bordi della barriera 9. La presenza di due braccio 11 consente a questi ultimi di impegnare in modo adeguato e non sbilanciato la barriera 9. Non si esclude tuttavia la possibilità di impiegare un solo braccio 11 oppure tre o più bracci 11 (condizione non illustrata nelle unite figure).
Vantaggiosamente, il dispositivo di protezione 8 è mobile rispetto al telaio di supporto 2 almeno tra una condizione di normale funzionamento nella quale almeno la porzione terminale 10 della barriera 9 risulta ravvicinata rispetto al nastro di trasporto 7 (figure 5) ed una condizione di sicurezza nella quale almeno la porzione terminale 10 della barriera 9 risulta distanziata rispetto al nastro di trasporto 7 (figura 8), e viceversa. In maggiore dettaglio, almeno la porzione d’estremità 10, nella condizione di sicurezza del dispositivo di protezione 8, presenta una distanza minima dal nastro di trasporto 7 maggiore rispetto alla distanza minima della porzione d’estremità 11 nella condizione di normale funzionamento del dispositivo di protezione 8. Come visibile dalla figura 5, nella condizione di normale funzionamento la barriera 9 è vicino ed in prossimità della superficie di appoggio 16 mentre nella condizione di sicurezza la barriera 9 risulta allontanata e più distante dalla superficie di appoggio 16 rispetto alla condizione di normale funzionamento.
Nelle unite figure è stata illustrata, in via non limitativa, una forma di realizzazione preferenziale dell’invenzione nella quale il dispositivo di protezione 8 risulta incernierato al telaio di supporto 2 ed è configurato per ruotare rispetto a quest’ultimo attorno ad un asse di rotazione 13 almeno tra la condizione di normale funzionamento (barriera vicino al nastro 7) del trasportatore 1 e la condizione di sicurezza (barriera lontana rispetto al nastro 7), e viceversa. In tale condizione, la porzione d’impegno 12 del braccio oscillante 11 comprende cerniera atta a consentire la rotazione del braccio e quindi della barriera 9: il braccio oscillante 11 è incernierato, per mezzo della porzione d’impegno 12, al telaio di supporto 2 ed è configurato per consentire la rotazione della barriera 9 rispetto al telaio di supporto 2 medesimo attorno all’asse di rotazione 13.
Come sopra descritto, la porzione d’impegno 12 risulta disposta tra la barriera 9 e la porzione di spinta 14; in particolare, la pozione d’impegno 12 e distanziata dal rullo 5 e si trova in direzione dell’uscita 4 rispetto alla barriera 9 medesima per consentire la movimentazione di quest’ultima in avvicinamento ed allontanamento dal primo rullo di rinvio 5. In tale condizione, l’asse di rotazione 13 del dispositivo di rotazione 8 è differente dall’asse di rotazione 5a del primo rullo di rinvio 5: l’asse di rotazione 13 del dispositivo di protezione 8 è distanziato rispetto all’asse di rotazione 5a del primo rullo di rinvio 5. La posizione della porzione d’impegno 12 posizione l’asse di rotazione 13 del dispositivo di protezione 8, secondo una condizione d’uso del trasportatore medesimo, al di sotto dell’asse di rotazione 5a del primo rullo di rinvio 5. Nelle unite figure è stata illustrata una forma di realizzazione dell’invenzione nella quale l’asse di rotazione 13 del dispositivo di protezione 8 è disposto, secondo una condizione d’uso del trasportatore 1 medesimo, al di sotto e sostanzialmente allineato verticalmente all’asse di rotazione del primo rullo di rinvio 5. In ulteriori varianti realizzative, l’asse di rotazione 13 del dispositivo di protezione 8 può essere disposto, secondo una condizione d’uso del trasportatore medesimo, tra gli assi di rotazione 5a, 6a del primo e del secondo rullo di rinvio 5, 6 per consentire ampie movimentazioni della barriera 9 rispetto al rullo 5 oppure essere disposto a valle dell’asse 5a secondo il verso di avanzamento A per consentire leggere movimentazioni della barriera rispetto al rullo 5.
Come visibile dalle figure 4 e 7, l’asse di rotazione 13 del braccio oscillante 11 è trasversale, in particolare ortogonale, alla direzione di sviluppo del telaio e quindi trasversale, in particolare ortogonale, alla direzione principale D. Come sopra descritto gli assi 5a e 6a rispettivamente del primo e del secondo rullo 5, 6 sono paralleli tra loro; vantaggiosamente, l’asse di rotazione 13 del braccio oscillante 11 è parallelo all’asse di rotazione del primo e/o secondo rullo di rinvio 5, 6. Come per gli assi 5a e 6a, anche l’asse 13, secondo una condizione d’uso del trasportatore, si estende orizzontalmente.
Nelle unite figure è stata illustrata una configurazione del trasportatore 1 nella quale la porzione di protezione 8 è mobile per rotazione rispetto al primo rullo 5.
Tuttavia è possibile prevedere una diversa movimentazione del dispositivo di protezione per consentire il passaggio dello stesso dalla condizione di normale funzionamento a quella di sicurezza (configurazioni non illustrate nelle unite figure). Ad esempio, la porzione di protezione 8 potrebbe prevedere una porzione d’impegno 12 comprendente una o più guide atte ad impegnare porzioni d’impegno del dispositivo 8 e configurate per consentire almeno una delle seguenti movimentazioni: rotazione, traslazione, rototraslazione. Tali movimentazioni consentirebbero lo spostamento della barriera 9 in allontanamento e l’avvicinamento, e viceversa, rispetto al primo rullo 5 (rispetto alla superficie di appoggio del nastro 7).
E’ utile notare ad esempio dalla figura 5 che la barriera 9, nella condizione normale funzionamento del dispositivo di protezione 8, è disposta in corrispondenza ed affacciata alla prima curva 7b del tappeto 7 per ricoprirla almeno parzialmente. La porzione d’estremità 10, nella condizione normale funzionamento del dispositivo di protezione 8, è disposta in corrispondenza di una porzione d’attacco tra la prima curva 7b ed il primo tratto 7a rettilineo del tappeto 7. La porzione d’estremità 10, nella condizione di normale funzionamento del dispositivo di protezione 8, si estende sostanzialmente tangenzialmente al primo rullo di rinvio 5.
Viceversa, la barriera 9, nella condizione di sicurezza del dispositivo di protezione 8, risulta distanziata rispetto al nastro di trasporto 7; in particolare la barriera 9, nella condizione di sicurezza del dispositivo di protezione 8 risulta ribassata rispetto a detto nastro 7, secondo una condizione d’uso del trasportatore 1 medesimo e la porzione d’estremità distante dalla superficie di appoggio 16.
Vantaggiosamente, il nastro di trasporto 7 è configurato per passare dalla prima o seconda condizione operativa ad una condizione bloccaggio nella quale il nastro stesso è fermo a seguito del passaggio da parte del dispositivo di protezione 8 dalla condizione di normale funzionamento a quella di sicurezza. Di fatto, il nastro di trasporto 7 è configurato per passare dalla prima o seconda condizione operativa ad una condizione bloccaggio nella quale il nastro di trasporto 7 è fermo a seguito dell’allontanamento da parte della barriera 9 dalla superficie di appoggio 16.
In maggiore dettaglio, il dispositivo di protezione 8 è configurato per passare dalla condizione di normale funzionamento alla condizione di sicurezza a seguito dall’azione di forze agenti sulla barriera 9, dirette sostanzialmente lungo la direzione principale D e nel senso del verso di reso R. Di fatto, almeno la condizione di normale funzionamento del dispositivo di protezione definisce una posizione di fine corsa per la barriera 9 la quale si trova in corrispondenza del nastro e non può andare ulteriormente in avvicinamento alla superficie di appoggio 16; forze dirette lungo il verso di avanzamento A agirebbero in spinta sulla barriera 9 per avvicinarla al nastro 7 ma che tuttavia non potrebbe spostarsi in quanto la movimentazione consentita alla barriera 9, dalla condizione di normale funzionamento, risulta essere esclusivamente in allontanamento dal nastro 7. In tale caso non vi sarebbe quindi nessun cambio di condizione per il nastro 7. Viceversa, forze aventi almeno una componente diretta nel verso di reso R agirebbero in spinta sulla barriera per allontanarla dalla superficie di appoggio 16 (dal primo sullo 5) causando così il passaggio del dispositivo 8 dalla condizione di normale funzionamento a quella di sicurezza che prevede il blocco (fermo del nastro). Tale condizione si potrebbe verificare nel caso in cui un articolo o bagaglio venisse movimentato nella direzione di reso R; l’articolo una volta giunto in corrispondenza dell’ingresso (zona di carico) potrebbe spingere la barriera in allentamento dal primo rullo e causare quindi l’arresto del nastro 7. Un’altra possibile condizione di arresto del nastro 7 potrebbe essere quella in cui parti o accessori di un utente o operatore addetto dovessero incidentalmente incastrarsi, nella condizione di normale funzionamento, tra la barriera ed in nastro (apertura o gap tra il dispositivo di protezione 8 ed il nastro) intricandosi e cercando di avvolgersi attorno al primo rullo 5. In tale condizione la parte o accessorio dell’utente causerebbe il passaggio tra la condizione di normale funzionamento e quella di sicurezza con conseguente arresto del nastro 7. In quest’ultimo caso risulta infatti ancora più importate riuscire a prevedere una condizione di possibile incidente a bloccare immediatamente la movimentazione del nastro di trasporto 7. E’ utile notare che il possibile intricamento di parti o accessori dell’utente e/o dell’addetto è definibile quando il nastro di trasporto è nella seconda condizione operativa (articoli in movimento lungo il verso di reso R); nella prima condizione operativa l’avvolgimento di parti o accessori sarebbe impedito dal senso di movimentazione del nastro stesso.
Successivamente, l’elemento elastico 15 in azione sulla porzione di spinta 14 è atto a riportare la barriera 9 nella condizione di normale funzionamento e quindi in una posiziona ravvicinata rispetto alla superficie di appoggio 16.
In una forma di realizzazione preferenziale ma non limitativa dell’invenzione, il trasportatore 1 comprende inoltre almeno un’unità di controllo 19 connessa ad almeno uno di detti primo rullo di rinvio 5, secondo rullo di rinvio 6, nastro di trasporto 7 e configurata per comandare e controllare la prima e seconda condizione operativa di detto nastro di trasporto 7. In una forma di realizzazione dell’invenzione, l’unità di controllo 19 è connessa al dispositivo di attivazione 20 per comandarlo e controllarlo e definire dette prima e seconda condizione operativa (figura 2) nonché l’arresto del nastro 7; sempre osservando figura 2 è possibile notare che l’unità di controllo 19 è inoltre primo rullo di rinvio 5 (segnale a), secondo rullo di rinvio 6 (segnale c), nastro di trasporto 7 e configurata per controllare e monitorare la movimentazione di quest’ultimo, in particolare controllare e monitorare la velocità di movimentazione del nastro di trasporto 7 per controllare e monitorare la velocità di movimentazione degli articoli P lungo la direzione principale D. Il controllo dei rulli 5, 6, del dispositivo di attivazione 20 da parte dell’unità 19 consente a quest’ultima di comandare la prima e seconda condizione operativa e l’arresto del nastro al fine di comandare gli spostamenti degli articoli in appoggio sulla superficie 16.
Vantaggiosamente, il trasportatore 1 comprende inoltre almeno un sensore 21 (figure 5 e 8) impegnato al telaio di supporto 2 e configurato per generare un segnale di controllo relativo al movimento del dispositivo di protezione 8; l’unità di controllo 19 è connessa con il sensore 21 e configurata per:
� ricevere il segnale di controllo dal sensore,
� elaborare detto segnale di controllo e verificare una condizione del dispositivo di protezione 8.
In maggiore dettaglio, l’unità di controllo 19, a seguito della ricezione del segnale da parte del sensore 21 e dopo aver stabilito la condizione del dispositivo di protezione 8, è configurata per bloccare la movimentazione del nastro di trasporto 7 o avviare la prima o seconda condizione operativa del nastro 7. In maggiore dettaglio ancora, l’unità di controllo 19, a seguito della ricezione ed elaborazione del segnale di controllo, è configurata per verificare almeno il passaggio del dispositivo di protezione 8 dalla condizione di normale funzionamento a quella di sicurezza, e viceversa; l’unità di controllo 19, a seguito della ricezione ed elaborazione del segnale da parte del sensore 21, è configurata per verificare l’effettivo allontanamento della barriera 9 dal nastro di trasporto 7.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle unite figure, il sensore 21 invia un segnale di controllo all’unità la quale a seguito dell’elaborazione di detto segnale è configurata per stabilire almeno le seguenti condizioni:
� il passaggio dalla condizione di normale funzionamento a quella di sicurezza; � il passaggio dalla condizione di sicurezza a quella di normale funzionamento; � il semplice oscillamento della barriera.
L’unità di controllo 19, successivamente l’aver stabilito la condizione del dispositivo di protezione 8 e quindi la posizione relativa della barriera 9 rispetto al primo rullo 5 (rispetto alla superficie di appoggio), è configurata per comandare almeno le seguenti condizioni:
� condizione di blocco del nastro 7 nella quale l’unità di controllo comanda l’arresto del nastro al dispositivo di attivazione; condizione comandata al verificarsi della condizione di sicurezza,
� condizione di avvio del nastro 7 (prima o seconda condizione operativa del nastro 7) nella quale l’unità di controllo 19 attiva il dispositivo 20; condizione comandata al verificarsi della condizione di normale funzionamento,
� condizione di allarme nella quale l’unità di controllo 19 segnale tramite dispositivi visivi e/o sonori l’oscillazione della barriera 9.
Il sensore potendo ad esempio comprendere almeno uno dei seguenti dispositivi: sensore di prossimità, sensore di movimento, sensore di pressione. Vantaggiosamente è possibile utilizzare un sensore di prossimità magnetico atto a generare un segnale di controllo almeno quando il braccio oscillante si trova in una posizione nella quale è possibile identificare la posizione di sicurezza del dispositivo 8.
Ovviamente nel caso in cui l’unità di controllo 19 debba gestire le fasi di checkin in sistemi aeroportuali quest’ultima può determinare il fermo del nastro su richiesta di un operatore addetto per consentire il carico del bagaglio sul nastro 7 ed eventualmente eseguire la pesa dello stesso. Successivamente, le fasi di controllo preliminari eseguiti dall’operatore addetto, l’unità di controllo 19 può comandare la movimentazione del nastro (prima o seconda condizione operativa).
E’ inoltre d’interesse che l’unità di controllo 19 possa mantenere bloccato il nastro 7 successivamente la determinazione della condizione di sicurezza fino a quando un operatore addetto non acconsenta al passaggio ad una condizione operativa.
VANTAGGI DEL TROVATO
La presente invenzione porta ad avere considerevoli vantaggi. Un primo vantaggio è legato al fatto che il trasportatore 1 consente di movimentare efficacemente ed in sicurezza i bagagli. Di fatto, il trasportatore 1 consente la movimentazione degli articoli P lungo la direzione principale D nel senso del verso di avanzamento A e reso R: tale configurazione permette al trasportatore 1 di far avanzare gli articoli P dalla zona di carico o ingresso 3 e servire ulteriori linee (ad esempio ulteriori nastri o linee di smistamento) nonché di restituire gli articoli P ad esempio non idonei (bagagli non idonei per l’imbarco).
Un ulteriore vantaggio del trovato è legato al fatto che il trasportatore garantisce un efficiente trasporto di una qualsiasi tipologia di bagagli; in particolare, il trasportatore presenta un nastro 7, in particolare una superficie di appoggio 16, altamente flessibile nell’utilizzo, in grado di definire un’ottimale aderenza con una qualsiasi tipologia di articolo o bagaglio disposto in una qualsivoglia configurazione. La pluralità di sporgenze 17 del nastro 7 consentono a quest’ultimo di fornire aderenza ad un qualsiasi articolo P.
Inoltre la presenza del dispositivo di protezione 8 garantisce una eccellente sicurezza durante entrambe le condizioni operative del nastro 7. D’interesse la mobilità del dispositivo di protezione 7 che nel caso particolare in cui il nastro 7 risulti nella seconda condizione operative (articoli in movimento nel senso del verso di resa R) evita l’incidentale avvolgimento di parti e/o accessori dell’utente o dell’operatore addetto. La mobilità del dispositivo 8 garantisce l’arresto del nastro 7 nella condizione di sicurezza del dispositivo 8 e previene quindi che l’utente e/o l’operatore addetto possa intricarsi nel primo rullo e che quindi possa subire il trascinamento da parte dello stesso.
Il trasportatore 1 è inoltre strutturalmente semplice e compatto ed allo stesso tempo semplice dal punto di vista di gestione e di controllo. La semplicità del trasportatore lo rende inoltre particolarmente flessibile a livello applicativo: quest’ultimo può essere facilmente integrato con i trasportatori oggi noti senza richiedere particolari adattamenti o modifiche degli impianti in uso. La semplificata struttura incide positivamente anche sulla realizzabilità dello stesso e quindi sui costi.

Claims (45)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Trasportatore (1), in particolare per la movimentazione di articoli (P) in aree di check-in di aeroporti, comprendente: � almeno un telaio di supporto (2) presentante, in corrispondenza di una prima estremità (2a), almeno un ingresso (3) configurato per definire sostanzialmente una zona di carico degli articoli (P), il telaio di supporto (2) presentando inoltre, in corrispondenza di una seconda estremità (2b) distanziata e contrapposta alla prima estremità (2a), un’uscita (4), il telaio di supporto (2), in corrispondenza di ciascuno di detti ingresso ed uscita (3, 4), comprendendo almeno un rispettivo primo e secondo rullo di rinvio (5, 6), detti rulli di rinvio (5, 6) essendo configurati per ruotare attorno a rispettivi assi, � almeno un nastro di trasporto (7) impegnato almeno ai rulli di rinvio (5, 6) e mobile attorno a questi ultimi, il nastro di trasporto (7) è configurato per ricevere articoli (P) e movimentarli lungo una direzione principale (D), il nastro di trasporto (7) è configurato per definire almeno una prima condizione operativa nella quale il nastro di trasporto (7) stesso movimenta gli articoli (P) dall’ingresso (3) in direzione dell’uscita (4) lungo un verso di avanzamento (A), il nastro di trasporto (7) è inoltre configurato per definire almeno una seconda condizione operativa nella quale il nastro di trasporto (7) stesso movimenta gli articoli (P), dall’uscita (4) in direzione dell’ingresso (3) lungo un verso di reso (R), � almeno un dispositivo di protezione (8) associato al telaio di supporto (2) in corrispondenza della prima estremità (2a) e comprendente almeno una barriera (9), il nastro di trasporto (7) essendo interposto tra il primo rullo di rinvio (5) e detta barriera (9), il dispositivo di protezione (8) estendendosi almeno per tutta una larghezza del nastro di trasporto (7) e sovrapponendosi almeno parzialmente a quest’ultimo in corrispondenza di una zona di avvolgimento dello stesso attorno al primo rullo di rinvio (5), la barriera (9) comprendendo inoltre almeno una porzione d’estremità (10) ravvicinata rispetto al nastro di trasporto (7) e rivolta, in condizioni d’uso del trasportatore (1), verso la sommità di quest’ultimo, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di protezione (8) è mobile rispetto al telaio di supporto (2) almeno tra una condizione di normale funzionamento nella quale almeno la porzione terminale (10) della barriera (9) risulta ravvicinata rispetto al nastro di trasporto (7) ed una condizione di sicurezza nella quale almeno la porzione terminale (10) della barriera (9) risulta distanziata rispetto al nastro di trasporto (7), e viceversa.
  2. 2. Trasportatore secondo la rivendicazione 1, in cui il nastro di trasporto (7) è configurato per passare dalla prima o seconda condizione operativa ad una condizione bloccaggio nella quale il nastro stesso è fermo a seguito del passaggio da parte del dispositivo di protezione (8) dalla condizione di normale funzionamento a quella di sicurezza.
  3. 3. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il nastro di trasporto (7) è configurato per passare dalla prima o seconda condizione operativa ad una condizione bloccaggio nella quale il nastro di trasporto (7) è fermo a seguito dell’allontanamento da parte della barriera (9) dal tappeto (7).
  4. 4. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la porzione d’estremità (10), nella condizione di sicurezza del dispositivo di protezione (8), presenta una distanza maggiore dal nastro di trasporto (7) rispetto alla condizione di normale funzionamento.
  5. 5. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il dispositivo di protezione (8) è incernierato al telaio di supporto (2) ed è configurato per ruotare rispetto a quest’ultimo attorno ad un asse di rotazione (13) almeno tra la condizione di normale funzionamento del trasportatore e la condizione di sicurezza, e viceversa.
  6. 6. Trasportatore secondo la rivendicazione precedente, in cui l’asse di rotazione (13) del dispositivo di rotazione (8) è differente da un asse di rotazione del primo rullo di rinvio (5), detti assi essendo in particolare paralleli.
  7. 7. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il dispositivo di protezione (8) comprende almeno un braccio oscillante (11) avente almeno una porzione d’impegno (12) vincolata al telaio di supporto (2), il braccio oscillante (11) essendo configurato per definire l’elemento di connessione della barriera (9) al telaio di supporto (2), il braccio oscillante (11) essendo connesso alla barriera (9) da parte opposta rispetto alla porzione terminale (10) e definendo, unitamente alla barriera (9) e secondo una sezione trasversale rispetto a quest’ultima, una sagoma sostanzialmente ad “L”.
  8. 8. Trasportatore secondo la rivendicazione precedente, in cui il braccio oscillante (11) si estende a partire dalla barriera (9) in direzione dell’uscita (4) del trasportatore (1).
  9. 9. Trasportatore secondo la rivendicazione 7 o 8, in cui il braccio oscillante (11) è incernierato, per mezzo della porzione d’impegno (12), al telaio di supporto (2) ed è configurato per consentire la rotazione della barriera (9) rispetto al telaio di supporto (2) medesimo attorno all’asse di rotazione (13).
  10. 10. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 9, in cui l’asse di rotazione (13) del dispositivo di protezione (8) è distanziato rispetto all’asse di rotazione del primo rullo di rinvio (5).
  11. 11. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 10, in cui l’asse di rotazione (13) del dispositivo di protezione (8) è disposto, secondo una condizione d’uso del trasportatore medesimo, al di sotto dell’asse di rotazione del primo rullo di rinvio (5).
  12. 12. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 11, in cui l’asse di rotazione (13) del dispositivo di protezione (8) è disposto, secondo una condizione d’uso del trasportatore medesimo, al di sotto e sostanzialmente allineato verticalmente all’asse di rotazione del primo rullo di rinvio (5).
  13. 13. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 12, in cui l’asse di rotazione (13) del dispositivo di protezione (8) è disposto, secondo una condizione d’uso del trasportatore medesimo, tra gli assi di rotazione del primo e del secondo rullo di rinvio (5, 6).
  14. 14. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 13, in cui l’asse di rotazione (13) del braccio oscillante (11) è trasversale, in particolare ortogonale, alla direzione principale (D).
  15. 15. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 14, in cui l’asse di rotazione (13) del braccio oscillante (11) è sostanzialmente parallelo all’asse di rotazione del primo e/o secondo rullo di rinvio (5, 6).
  16. 16. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui gli assi di rotazione del primo e secondo rullo di rinvio (5, 6) sono paralleli tra loro.
  17. 17. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 16, in cui il braccio oscillante (11) comprende una porzione di spinta (14) contrapposta alla barriera (9) rispetto al braccio stesso in modo tale che la porzione d’impegno (12) del braccio oscillante (11) risulti interposta tra detta porzione di spinta (14) e detta barriera (9), il dispositivo di protezione (8) comprendendo inoltre almeno un elemento di ritorno elastico (15), in particolare una molla, connesso da una lato alla porzione di spinta (14) del braccio oscillante (11) e dall’altro lato al telaio di supporto (2), l’elemento di ritorno elastico (15) essendo configurato per mantenere il dispositivo di protezione (8) nella posizione di normale funzionamento ed al contempo consentire la movimentazione, in particolare la rotazione, del dispositivo di protezione (8) medesimo.
  18. 18. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la barriera (9) è almeno in parte controsagomata al primo rullo di rinvio (5), in particolare la barriera (9), secondo una sezione trasversale, presenta una sagoma sostanzialmente ad arco di cerchio.
  19. 19. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la porzione d’estremità (10), nella condizione di normale funzionamento del dispositivo di protezione (8), si estende sostanzialmente tangenzialmente al primo rullo di rinvio (5).
  20. 20. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 19, in cui il dispositivo di protezione (8) comprende due bracci oscillanti (11) ciascuno dei quali è disposto in corrispondenza di estremità longitudinali della barriera (9).
  21. 21. Trasportatore secondo la rivendicazione precedente, in cui i due bracci oscillanti (11) sono identici tra loro nella forma e nella dimensione.
  22. 22. Trasportatore secondo la rivendicazione 20 o 21, in cui ciascun braccio oscillante (11) comprende una porzione di spinta (14) contrapposta alla barriera (9) rispetto al braccio stesso in modo tale che la porzione d’impegno (12) del braccio oscillante (11) risulti interposta tra detta porzione di spinta (14) e detta barriera (9), il dispositivo di protezione (8) comprendendo inoltre almeno un elemento di ritorno elastico (15), in particolare una molla, connesso da una lato alla porzione di spinta (14) del braccio oscillante (11) e dall’altro lato al telaio di supporto (2), l’elemento di ritorno elastico (15) essendo configurato per mantenere il dispositivo di protezione (8) nella posizione di normale funzionamento ed al contempo consentire la movimentazione, in particolare la rotazione, del dispositivo di protezione (8) medesimo.
  23. 23. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il nastro di trasporto (7) risulta avvolto attorno al primo e secondo sul rullo di rinvio (5, 6) a definire, secondo una sezione trasversale, un profilo chiuso, il nastro di trasporto (7) definendo almeno un primo tratto (7a) sostanzialmente rettilineo, almeno una prima curva (7b) almeno parzialmente controsagomata al primo rullo (5), almeno un secondo tratto (7c) sostanzialmente rettilineo e contrapposto al primo tratto (7a), almeno una seconda curva (7d) almeno parzialmente controsagomata al secondo rullo (6), secondo una condizione d’uso del trasportatore (1) il primo e secondo tratto (7a, 7c) rettilinei definendo rispettivamente un tratto superiore ed inferiore.
  24. 24. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui, il nastro di trasporto (7) presenta una superficie di appoggio (16) configurata per ricevere gli articoli (P) la quale presenta una pluralità sporgenze (17).
  25. 25. Trasportatore secondo le rivendicazioni 23 e 24, in cui, secondo una vista in pianta dall’alto normale al primo tratto (7a) rettilineo, le sporgenze (17) sono uniformemente distribuite sul tappeto (7).
  26. 26. Trasportatore secondo le rivendicazioni 24 o 25, in cui le sporgenze (17) comprendono almeno una pluralità di primi elementi (17a) ciascuno di quali si estende lungo una prima traiettoria di sviluppo almeno in parte trasversale alla direzione principale (D), i primi elementi (17a) essendo inoltre distanziati tra loro lungo la direzione principale (D).
  27. 27. Trasportatore secondo la rivendicazione precedente, in cui i primi elementi (17a) sono equispaziati lungo la direzione principale (D).
  28. 28. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 24 a 27, in cui le sporgenze (17) comprendono almeno una pluralità di secondi elementi (17b) ciascuno di quali si estende lungo una seconda traiettoria di sviluppo almeno trasversale, in particolare ortogonale, alla prima direzione di sviluppo prevalente dei primi elementi (17a), i secondi elementi (17b) essendo inoltre distanziati tra loro lungo la direzione principale (D).
  29. 29. Trasportatore secondo la rivendicazione precedente, in cui i secondi elementi (17b) sono equispaziati lungo la direzione principale (D).
  30. 30. Trasportatore secondo le rivendicazioni 28 o 29, in cui i primi e secondi elementi (17a, 17b) della pluralità di sporgenze (17) presentano rispettive direzioni si sviluppo prevalenti almeno in parte trasversali alla direzione principale (D).
  31. 31. Trasportatore secondo la rivendicazione 28 o 29 o 30, in cui i primi e secondi elementi (17a, 17b) si intersecano tra loro in corrispondenza di nodi a definire una serie di maglie (18).
  32. 32. Trasportatore secondo la rivendicazione precedente, in cui le maglie (18), secondo una vista dall’alto normale alla prima traiettoria rettilinea del primo tratto (7a), presentano una sagoma rettangolare o quadrata o romboidale o circolare.
  33. 33. Trasportatore secondo la rivendicazione 31 o 32, in cui le maglie (18) sono uniformemente distribuite sulla superficie di appoggio (16) a definire un array.
  34. 34. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 23 a 33, in cui la barriera (9), nella condizione normale funzionamento del dispositivo di protezione (8), è disposta in corrispondenza ed affacciata alla prima curva (7b) del tappeto (7) per ricoprirla almeno parzialmente.
  35. 35. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 23 a 34, in cui la porzione d’estremità (10) della barriera (9), nella condizione normale funzionamento del dispositivo di protezione (8), è disposta in corrispondenza di una porzione d’attacco tra la prima curva (7b) ed il primo tratto (7a) rettilineo del tappeto (7).
  36. 36. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la barriera (9), nella condizione di sicurezza del dispositivo di protezione (8), risulta distanziata rispetto al nastro di trasporto (7), in particolare la barriera (9), nella condizione di sicurezza del dispositivo di protezione (8) risultando ribassata rispetto a detto tappeto (7), secondo una condizione d’uso del trasportatore (1) medesimo.
  37. 37. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il dispositivo di protezione (8) è configurato per passare dalla condizione di normale funzionamento alla condizione di sicurezza a seguito dall’azione di forze agenti sulla barriera (9), dirette sostanzialmente lungo la direzione principale (D) e nel senso del verso di reso (R).
  38. 38. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti comprendente almeno dispositivo di attivazione (20) connesso con almeno uno tra detti primo rullo di rinvio (5), secondo rullo di rinvio (6), nastro di trasporto (7) e configurato per movimentare quest’ultimo a definire dette prima o seconda condizione operativa.
  39. 39. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti comprendente almeno un’unità di controllo (19) connessa almeno uno di detti primo rullo di rinvio (5), secondo rullo di rinvio (6), nastro di trasporto (7) e configurata per comandare e controllare la prima e seconda condizione operativa di detto nastro di trasporto (7).
  40. 40. Trasportatore secondo la rivendicazione precedente, in cui l’unità di controllo (19) è connessa al dispositivo di attivazione (20) per comandarlo e controllarlo e definire dette prima e seconda condizione operativa.
  41. 41. Trasportatore secondo la rivendicazione 39 o 40 comprendente almeno un sensore (21) impegnato al telaio di supporto (2) e configurato per generare un segnale di controllo relativo al movimento del dispositivo di protezione (8), l’unità di controllo (19) essendo connessa con il sensore (21) e configurata per: � ricevere il segnale di controllo dal sensore (21), � elaborare detto segnale di controllo e verificare una condizione del dispositivo di protezione (8).
  42. 42. Trasportatore secondo la rivendicazione precedente, in cui l’unità di controllo (19), a seguito della ricezione del segnale da parte del sensore (21) e dopo aver stabilito la condizione del dispositivo di protezione (8), è configurata per bloccare la movimentazione del nastro di trasporto (7).
  43. 43. Trasportatore secondo la rivendicazione 41 o 42, in cui l’unità di controllo (19), a seguito della ricezione ed elaborazione del segnale di controllo, è configurata per verificare almeno il passaggio del dispositivo di protezione (8) dalla condizione di normale funzionamento a quella di sicurezza, e viceversa, in particolare l’unità di controllo (19), a seguito della ricezione ed elaborazione del segnale da parte del sensore (21), è configurata per verificare l’effettivo allontanamento della barriera (9) dal nastro di trasporto (7).
  44. 44. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 39 a 43, in cui l’unità di controllo (19) è connessa almeno uno di detti dispositivo di attivazione (20), primo rullo di rinvio (5), secondo rullo di rinvio (6), nastro di trasporto (7) e configurata per controllare e monitorare la movimentazione di quest’ultimo, in particolare controllare e monitorare la velocità di movimentazione del nastro di trasporto (7) per controllare e monitorare la velocità di movimentazione degli articoli (P) lungo la direzione principale (D).
  45. 45. Trasportatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la superficie di appoggio (16) del nastro di trasporto non è liscia.
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