ITMI20111487A1 - Casco di protezione dotato di mezzi di ventilazione - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE dell’invenzione che ha per TITOLO:
“Casco di protezione dotato di mezzi di ventilazioneâ€
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un casco di protezione dotato di mezzi di ventilazione in grado di consentire il passaggio di aria al proprio interno per aumentare il confort dell’utilizzatore.
I caschi di protezione, come ad esempio quelli utilizzati in ambito motociclistico ed automobilistico, sono formati da una calotta esterna all’interno della quale à ̈ inserito uno strato di materiale per l’assorbimento degli urti in grado di proteggere la testa dell’utilizzatore in caso di cadute e, in generale, in caso di impatto con superfici, oggetti, ecc.
Al di sotto dello strato di materiale per l’assorbimento degli urti, detto anche strato di protezione, à ̈ generalmente presente uno strato detto di “confort†, chiamato altresì cuffia o imbottitura interna, che impedisce il contatto diretto della testa dell’utilizzatore con lo strato protettivo, e quindi con il materiale di assorbimento degli urti.
Il materiale di cui à ̈ fatto lo strato di protezione, generalmente materiale polimerico espanso (tipo EPS), unitamente ai materiali che costituiscono lo strato di confort del casco, solitamente gommapiuma rivestita di tessuto o tessuto in strati sovrapposti, non forniscono una buona traspirazione, determinando sostanzialmente il trattenimento del calore e dell’umidità generati all’interno del casco dall’utilizzatore.
Ne segue che il calore e l’umidità presenti all’interno del casco non vengono dissipati in modo ottimale e, soprattutto nei mesi estivi, il confort dell’utilizzatore diminuisce notevolmente con la fastidiosa percezione dell’aumento della temperatura e dell’umidità all’interno del casco.
Per questi motivi, i caschi attualmente utilizzati in ambito motociclistico sono stati dotati di aperture per favorire il passaggio di aria dall’esterno verso l’interno del casco, e per migliorare così la dissipazione del calore e dell’umidità che si generano al suo interno.
Generalmente tali aperture sono ricavate sulla calotta esterna in posizione frontale, ad esempio nella zona sopra la visiera, o lateralmente ad essa, e, secondo una soluzione nota alla tecnica, si estendono tramite un relativo foro all’interno della calotta, e se necessario all’interno dello strato di materiale di assorbimento degli urti, per consentire all’aria in ingresso di raggiungere, attraverso il suddetto strato di confort, la testa dell’utilizzatore. Ad esempio GB-A-1456824, a nome Everitt W. Vero & Co. Ltd., descrive un simile casco, dotato di aperture poste lateralmente all’apertura della visiera del casco.
Tali aperture e i relativi fori riescono a migliorare l’abbassamento della temperatura solo in modo limitato.
Infatti, per un verso à ̈ chiaro che mediante tali fori passanti all’interno della calotta, ed eventualmente dello strato del materiale di protezione, l’aria proveniente dall’esterno riesce a raggiungere solo parti limitate della testa dell’utilizzatore, ovvero quelle disposte in corrispondenza dei fori stessi. Per un altro verso, la diffusione dell’aria verso la testa dell’utilizzatore risulta limitata dallo strato di confort interno del casco.
Ovviamente, il numero di aperture che può essere realizzato nella calotta deve essere limitato, pena l’indebolimento strutturale del casco di protezione, e quindi, secondo una ulteriore soluzione nota alla tecnica, si ha una sola apertura per l’ingresso dell’aria che à ̈ collegata a canalizzazioni realizzate direttamente nello strato di materiale per l’assorbimento degli urti, per cui l’aria in ingresso dall’apertura frontale può essere diffusa dalle suddette canalizzazioni, in modo tale raggiungere diverse zone della testa dell’utilizzatore. Ad esempio EP-A-0571065, a nome Shoei, descrive una soluzione di questo tipo.
Nonostante la presenza delle suddette canalizzazioni, dotate di opportune aperture per l’efflusso dell’aria entro il casco di protezione, l’efficacia della distribuzione dell’aria non à ̈ elevata, infatti, lo stesso strato di confort, aderente allo strato di materiale per l’assorbimento degli urti, rischia di ostruire le canalizzazioni a seguito del contatto con la testa dell’utilizzatore.
Per migliorare ulteriormente la ventilazione all’interno del casco, sono stati introdotti al suo interno dei condotti di distribuzione dell’aria che, collegati ad un’apertura di ingresso in comunicazione con l’ambiente esterno, si estendono nello strato di assorbimento degli urti, o al di sotto di esso, e sono dotati di una pluralità di fori disposti in modo tale da raggiungere diverse zone della testa dell’utilizzatore.
Un sistema di ventilazione di questo tipo à ̈ adottato all’interno del casco descritto in US 4,519,099 a nome Honda, in cui un condotto realizzato in materiale elastico viene disposto tra lo strato di materiale di assorbimento degli urti e lo strato di confort che à ̈ destinato ad entrare in contatto con la testa dell’utilizzatore. Il condotto di ventilazione à ̈ collegato all’ambiente esterno tramite un’apertura frontale ed uno sfiato posteriore. Lungo il condotto sono presenti alcuni fori, rivolti verso l’interno del casco, disposti in modo tale da risultare allineati a corrispondenti fori ricavati nello strato di confort.
Tale soluzione presenta alcuni inconvenienti.
Infatti, i fori di efflusso dei condotti devono essere perfettamente allineati con i fori corrispondenti disposti sullo strato di confort, pena l’ostruzione del flusso di aria. In secondo luogo, quando l’utilizzatore indossa il casco, la presenza della testa dell’utilizzatore determina lo schiacciamento dello strato di confort, e in particolare del relativo tessuto e/o gommapiuma, in prossimità dei fori di cui à ̈ dotato il condotto, impedendo di fatto la corretta distribuzione del flusso di aria uscente da essi, che quindi rimane confinata ad una zona piuttosto limitata, in corrispondenza del foro stesso, senza fornire la desiderata ventilazione all’interno del casco e la dissipazione del calore generato.
Infatti, l’uscita dell’aria dai fori viene impedita dalla presenza dello strato di confort, nonché dalla testa dell’utilizzatore che ne determina lo schiacciamento in prossimità di essi, impedendo che l’aria possa essere efficacemente distribuita per raggiungere una zona ampia della testa dell’utilizzatore.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un casco con una migliorata ventilazione al suo interno, in cui l’aria possa raggiungere una zona particolarmente estesa della testa dell’utilizzatore.
In particolare, à ̈ scopo della presente invenzione quella di consentire una maggiore diffusione e distribuzione dell’aria in uscita dai fori dei condotti di ventilazione al fine di aumentare la comodità di utilizzo del casco, incrementando la dissipazione del calore generato al suo interno.
Questi ed altri scopi vengono raggiunti mediante il casco di protezione secondo la rivendicazione indipendente 1, altre caratteristiche dettagliate vengono presentate nelle rivendicazioni dipendenti.
Il casco di protezione, secondo la presente invenzione, comprende una calotta esterna e almeno uno strato di materiale di assorbimento degli urti posto al suo interno, almeno un’apertura di ingresso realizzata sulla calotta e passante almeno attraverso di essa per porre in comunicazione fluidica l’ambiente esterno con l’interno del casco, ed uno o più condotti di ventilazione posti in comunicazione fluidica con l’apertura di ingresso e dotati di uno o più fori di efflusso rivolti verso l’interno del casco. Il casco à ̈ caratterizzato dal fatto di comprendere almeno uno strato di imbottitura almeno parzialmente permeabile all’aria, e sostanzialmente incomprimibile, o solo parzialmente comprimibile, per la diffusione del flusso di aria, e preferibilmente lo strato di diffusione à ̈ disposto almeno al di sotto del o dei fori dei condotti di ventilazione.
Lo strato di diffusione consente di incrementare la diffusione dell’aria uscente dai fori di efflusso dei condotti di ventilazione e migliorare così l’areazione all’interno del casco, aumentando di conseguenza la dissipazione del calore al suo interno, senza essere schiacciato dall’utente quando il casco viene indossato.
Tale strato di diffusione del flusso di aria à ̈ formato di preferenza da un tessuto tridimensionale, ed in generale da un tessuto sostanzialmente incomprimibile che allo stesso tempo consente il passaggio dell’aria attraverso di esso.
Vantaggiosamente, la presenza di tale materiale consente di diffondere l’aria uscente dai fori di cui sono dotati i condotti di ventilazione in maniera uniforme e quindi garantire la distribuzione dell’aria in una zona di maggiore estensione rispetto ai sistemi di ventilazione montati nei caschi attualmente disponibili in commercio.
Secondo diverse possibili forme di realizzazione, il succitato strato di diffusione à ̈ localizzato in prossimità di almeno uno dei fori di efflusso, oppure esso si estende per una zona maggiore, e preferibilmente lo strato per la diffusione del flusso d’aria si estende sostanzialmente al di sotto della intera superficie interna dello strato di materiale per l’assorbimento degli urti.
Va notato che secondo possibili forme di realizzazione il o i condotti di ventilazione del casco possono essere realizzati separatamente rispetto alle altre parti del casco, generalmente in forma tubolare, oppure essere realizzati almeno parzialmente direttamente nello strato di materiale per l’assorbimento degli urti, ad esempio mediante canalizzazioni ricavate in tale strato del casco, che vengono chiuse inferiormente mediante una superficie opportunamente sagomata e dotata di almeno un foro di efflusso.
Secondo una possibile forma di realizzazione, il casco secondo la presente invenzione à ̈ dotato di due o più condotti di ventilazione ciascuno dei quali comprende almeno una porzione tubolare, formati separatamente rispetto alle altre parti del casco e successivamente inseriti al suo interno, e vincolati tra loro in modo tale da formare un pezzo unico, a forma di piccola calotta, che risulta particolarmente semplice da installare e da rimuovere dal casco.
Inoltre, lo strato di materiale per l’assorbimento degli urti à ̈ opportunamente sagomato per alloggiare al proprio interno almeno parzialmente il o i condotti di ventilazione di cui à ̈ dotato il casco, mediante impronte ribassate all’interno delle quali i condotti possono essere almeno in parte alloggiati, in modo tale da non risultare sporgenti all’interno del casco al di sotto dello strato di materiale per l’assorbimento degli urti.
Secondo un altro aspetto della presente invenzione, il casco comprende altresì uno strato di confort, solitamente chiamato cuffia, che à ̈ disposto al di sotto del o dei condotti di ventilazione.
Lo strato di confort può altresì presentare almeno un’asola in corrispondenza di uno o più fori dei condotti di ventilazione per agevolare il passaggio dell’aria uscente da essi all’interno del casco. Di preferenza lo strato per la diffusione del flusso d’aria à ̈ disposto almeno in corrispondenza della o delle asole di cui à ̈ dotato lo stato di confort.
Così facendo, quando lo strato di confort à ̈ installato nel casco, le asole risultano disposte in corrispondenza di ciascun foro di efflusso dei condotti di ventilazione, al fine di agevolare il passaggio dell’aria uscente da essi all’interno del casco.
Verranno ora descritte, a titolo solamente esemplificativo e non limitativo, alcune forme di realizzazione preferita della presente invenzione, con riferimento alle figure allegate, in cui:
• la figura 1 à ̈ una vista in sezione longitudinale del casco di protezione secondo la presente invenzione, secondo un piano passante attraverso un condotto di ventilazione;
• la figura 2 à ̈ una vista in sezione trasversale del casco di protezione secondo la presente invenzione;
• la figura 3 à ̈ una vista prospettica di due condotti di ventilazione vincolati tra loro a formare un pezzo unico installabili in un casco di protezione secondo la presente invenzione;
• la figura 4 à ̈ una vista dal basso del casco secondo la presente invenzione dotato della calotta esterna e dello strato di materiale per l’assorbimento degli urti;
• la figura 5 à ̈ una vista dal basso del casco secondo la figura 4 in cui sono stati installati due condotti di ventilazione vincolati tra loro a formare un pezzo unico, • la figura 6 à ̈ una vista prospettica dei due condotti di ventilazione secondo la figura 3 al di sotto dei quali à ̈ installato uno strato di materiale di diffusione del flusso.
Come visibile nelle figure allegate, il casco di protezione 1 secondo la presente invenzione, ad esempio adatto ad un uso motociclistico, comprende una calotta esterna 2 all’interno della quale à ̈ disposto uno strato 3 di materiale di assorbimento degli urti, altresì noto come strato di protezione, che consente di proteggere la testa dell’utilizzatore in caso di impatto con superfici o oggetti esterni.
La calotta esterna 2, ad esempio realizzata in policarbonato, à ̈ conformata, come noto, in modo tale da presentare una porzione di protezione della testa dell’utilizzatore ed almeno una porzione preposta ad essere accoppiata ad almeno una relativa visiera.
Lo strato di protezione 3 viene prodotto con materiali, noti nella tecnica, che sono in grado di garantire l’efficace assorbimento degli urti in caso di necessità , come ad esempio i materiali espansi, tipo il polistirene espanso (EPS).
Va notato che, nella particolare forma realizzativa dell’invenzione mostrata nelle viste in sezione del casco 1 delle figure 2 e 3, lo strato 3 di materiale di assorbimento degli urti presenta un inserto superiore 3.1 che, secondo differenti possibili forme di realizzazione, può non essere presente oppure può essere integrato nello strato 3 di materiale di assorbimento degli urti. Per questo motivo nel seguito ci si riferirà unicamente allo strato 3 di materiale per l’assorbimento degli urti, prescindendo dalla presenza o meno dell’inserto superiore 3.1.
Va altresì notato che nelle figure allegate, la calotta 2 viene illustrata soltanto parzialmente e vengono omessi elementi strutturali della stessa, di per sé noti, e di cui sono comunemente provvisti i caschi, ad esempio di utilizzo motociclistico, come la visiera, la mentoniera, il cinturino sottogola per il fissaggio all’utilizzatore, ecc.. La presenza di tali elementi del casco à ̈ legata a differenti e possibili scelte realizzative, ed in ogni caso essi esulano dallo scopo della presente invenzione e per questo motivo non vengono qui descritti.
Il casco 1 secondo la presente invenzione comprende, inoltre, almeno un’apertura 4 di ingresso per un flusso d’aria, la quale à ̈ realizzata sulla calotta 2 e, passando attraverso di essa (Figura 1), consente di porre in comunicazione fluidica l’ambiente esterno con l’interno del casco 1, al fine di intercettare e convogliare verso l’interno del casco 1 un flusso di aria proveniente dall’esterno.
Come mostrato in dettaglio nella vista in sezione longitudinale di figura 1, il casco 1 qui illustrato presenta almeno una apertura 4, ricavata a guisa di foro passante attraverso la calotta 2 e attraverso lo strato 3 di materiale per l’assorbimento degli urti.
Si noti però che, secondo una possibile forma alternativa di realizzazione della presente invenzione, l’almeno una apertura 4 può essere realizzata quale foro passante soltanto attraverso la calotta 2 del casco 1, ad esempio nel caso in cui l’apertura 4 sia disposta su una porzione della calotta 2 priva di una sottostante porzione di uno strato 3 di materiale di assorbimento degli urti.
Solitamente, tale apertura 4 à ̈ disposta nella parte anteriore della calotta, al di sopra della regione di impegno della visiera, ma à ̈ anche possibile prevedere il suo posizionamento nella parte superiore o laterale della calotta, purché tale apertura 4 sia conformata e disposta in modo frontale, ovvero in grado di consentire l’ingresso dell’aria esterna verso l’interno del casco 1, durante il moto di avanzamento dell’utilizzatore sul veicolo che sta conducendo.
Il casco 1, secondo la presente invenzione, à ̈ altresì dotato di almeno un condotto 5 di ventilazione, posto in comunicazione fluidica con l’almeno una apertura 4, ed esteso entro lo stesso casco 1, almeno in parte al di sotto del suddetto strato 3 di assorbimento degli urti, per trasportare il flusso d’aria che entra attraverso tale apertura 4 ad uno o più fori 6 di efflusso che sono disposti in corrispondenza della superficie inferiore, ovvero più interna rispetto alla calotta 2, del condotto 5.
Tali fori 6 di efflusso sono rivolti verso l’interno del casco, ovvero sono diretti in modo tale da consentire il passaggio dell’aria dal condotto 5 all’interno del casco, ed in particolare verso la testa dell’utilizzatore.
Ciascun condotto 5 di ventilazione à ̈ in particolare dotato di una sezione di ingresso 5.2 che à ̈ collegata all’apertura 4 di ingresso realizzata sulla calotta 2 del casco 1 e passante attraverso di essa, nonché di una pluralità di fori 6 di efflusso disposti lungo ciascun condotto in posizione inferiore, ovvero verso l’interno del casco 1.
Secondo una forma alternativa di realizzazione della presente invenzione, qui non illustrata, ogni sezione di ingresso 5.2 dei ciascun condotto 5 può essere collegata ad un’apertura di ingresso 4, indipendente, realizzata in corrispondenza della calotta 2 del casco.
Nel caso qui illustrato in cui il casco 1 prevede la presenza di almeno due condotti 5 di ventilazione, le sezioni di ingresso 5.2 di questi ultimi possono essere poste in comunicazione fluidica con la o le aperture 4.
L’estensione dei condotti 5, la loro forma, la sagoma e la disposizione dei relativi fori di efflusso 6, consentono al flusso d’aria di raggiungere diverse zone della testa dell’utilizzatore, e di preferenza essi si estendono nella parte superiore della testa e, in alcuni casi, raggiungono la parte posteriore del casco 1 stesso.
Inoltre, Ã ̈ chiaro che la lunghezza dei condotti 5 di ventilazione, le loro dimensioni trasversali ed il numero di fori 6 di efflusso presenti su di essi possono essere modificati in sede di progetto, insieme ad altre caratteristiche, per variare le prestazioni fluidodinamiche di trasporto del flusso di aria al proprio interno.
In particolare, anche il diametro dei fori 6 di efflusso consente di regolare e modificare il flusso di aria in uscita nelle diverse zone interne del casco. A tal proposito, preferibilmente, il diametro dei fori 6 à ̈ differenziato lungo lo sviluppo longitudinale del condotto 5 di ventilazione. I fori 6 che si trovano lungo il condotto 5 più vicini all’apertura di ingresso 4 dalla quale l’aria entra possiedono diametro minore rispetto a quelli che si trovano in successione lungo il condotto 5 più distanti rispetto all’apertura di ingresso 4, in modo tale che la portata in uscita da ciascuno di essi sia sostanzialmente costante.
Nella particolare forma realizzativa della presente invenzione qui illustrata, il casco 1 comprende due condotti di ventilazione 5 aventi una pluralità di fori di efflusso 6, ricavati lungo la superficie inferiore di ciascuno degli stessi condotti 5, ovvero lungo quella superficie dei condotti 5 rivolta verso l’interno della calotta 2.
Tali condotti 5, in generale, possono comprendere almeno una porzione tubolare e possono essere realizzati, preferibilmente in materiale deformabile, separatamente dagli altri elementi del casco, ad esempio in pezzo unico, oppure accoppiando due o più parti, secondo diverse modalità costruttive di per sé note. I condotti di ventilazione 5 di cui à ̈ dotato il casco 1, secondo un aspetto della presente invenzione, sono costituiti da tubi a sé stanti realizzati preferibilmente in materiale elastico, o comunque flessibile (ad esempio in un materiale polimerico quale PVC, lattice, silicone, e simili), in modo tale da risultare deformabili e non presentare rigidità in caso di impatto.
Secondo una possibile forma di realizzazione alternativa della presente invenzione, qui non mostrata, almeno parte dei condotti 5 di ventilazione può essere ricavata direttamente all’interno dello strato 3 di materiale per l’assorbimento degli urti, ad esempio mediante delle canalizzazioni scavate all’interno dello stesso strato 3 che vengono chiuse inferiormente (ovvero verso l’interno del casco 1) mediante una superficie, o altra equivalente parte complementare, sulla quale sono disposti uno o più fori 6 di efflusso.
Nel caso in cui i condotti 5 siano realizzati separatamente rispetto agli altri elementi strutturali del casco 1, lo strato 3 di materiale per l’assorbimento degli urti può essere opportunamente sagomato per alloggiare al proprio interno, almeno parzialmente, la porzione tubolare dei condotti 5 di ventilazione.
In tal caso, lo strato 3 di materiale per l’assorbimento degli urti à ̈ dotato di impronte ribassate 7, all’interno delle quali i condotti 5 possono essere almeno in parte alloggiati, in modo tale da non risultare sporgenti in modo ingombrante all’interno del casco 1 stesso, al di sotto dello strato di materiale di protezione 3.
Come mostrato in particolare nella figura 4, che mostra le impronte 7 per l’alloggiamento dei condotti 5 di ventilazione, tali impronte 7 possono essere sagomate in modo geometricamente corrispondente alla forma dei condotti 5 di ventilazione che si desidera alloggiare al proprio interno.
Infatti, di preferenza, i condotti 5 sono realizzati secondo una forma prestabilita e sono tali da mantenere tale forma quando vengono installati all’interno del casco 1, ed in particolare nelle impronte 7 di cui à ̈ dotato lo strato di protezione 3. Ovviamente, secondo una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione, qui non illustrata, i condotti di ventilazione 5 possono essere realizzati in modo tale da poter modificare la propria forma e così adattarsi alla sagoma delle impronte 7 presenti sullo strato di protezione 3. Nel casco 1 qui descritto, i condotti 5 di ventilazione installati all’interno delle corrispondenti impronte 7, non sporgono dalla superficie inferiore 3.2 dello strato 3 di protezione, ed in particolare, la superficie dei condotti 5 sulla quale sono realizzati i fori di efflusso 6 si trova di preferenza ad una quota pari o inferiore rispetto alla superficie inferiore 3.2 dello strato 3 di protezione, in modo tale da non risultare sporgente da essa.
Secondo la particolare forma di realizzazione della presente invenzione qui illustrata, i condotti 5 di ventilazione, ciascuno dei quali comprende almeno una porzione tubolare, possono essere vincolati tra loro mediante uno o più elementi di giunzione 5.1, ad esempio lastriformi, che consentono di formare un pezzo unico tra gli stessi condotti 5, facilitando in questo modo le operazioni di installazione e di rimozione dei condotti dall’interno del casco 1.
Pertanto, le porzioni tubolari di due o più condotti 5, o gli stessi condotti 5, nel caso in cui essi risultino costituiti da tubi realizzati come parti a sé stanti, possono essere mutuamente vincolati a formare un pezzo unico. La vista prospettica di figura 3 mostra i due condotti 5 di ventilazione del casco qui illustrato, costituiti da tubi in materiale flessibile, i quali sono mutuamente vincolati mediante due elementi di giunzione 5.1, a formare un pezzo unico, a guisa di piccola calotta.
Come visibile in figura 3, i due condotti di ventilazione 5 del casco 1 qui descritto sono sagomati in modo tale da presentare forma tubolare sostanzialmente allungata per raggiungere la parte posterie della calotta 2 e sono divaricati nel senso di scorrimento del flusso di aria, mentre i due rispettivi elementi di giunzione 5.1 sono costituiti da elementi piani, disposti sostanzialmente in modo trasversale rispetto allo sviluppo longitudinale dei condotti 5, e, nella forma di realizzazione qui illustrata, essi non consentono il paesaggio di aria al proprio interno.
Nonostante questo, secondo forme di realizzazione alternative gli elementi di giunzione 5.1 tra due o più condotti 5 di ventilazione possono essere conformati anch’essi per il passaggio del flusso di aria al proprio interno, e possono a loro volta esser dotati di fori 6 di efflusso.
Si osservi che in corrispondenza del perimetro dei condotti 5 di ventilazione à ̈ presente una linguetta 5.3 che facilita l’accoppiamento con lo strato 3 di materiale per l’assorbimento degli urti.
Le figure 4 e 5 sono viste dal basso del casco 1, ovverosia viste dall’apertura attraverso la quale l’utilizzatore indossa il casco facendovi passare la testa, che mostrano la calotta 2 e lo strato 3 di materiale per l’assorbimento degli urti rispettivamente priva, e con, i condotti 5 di ventilazione installati al proprio interno.
La figura 5 mostra dal basso il casco 1 in cui i condotti di ventilazione 5, comprendenti ciascuno almeno una porzione tubolare, vincolati tra loro a formare un pezzo unico sono alloggiati all’interno delle corrispondenti impronte 7 realizzate nello strato 3 di materiale per l’assorbimento degli urti.
Vantaggiosamente, il casco 1 secondo la presente invenzione comprende, inoltre, uno strato 10 di imbottitura almeno parzialmente permeabile all’aria, e sostanzialmente incomprimibile, o solo parzialmente comprimibile, per la diffusione del flusso di aria uscente dal foro 6, o dai fori 6, di efflusso di cui à ̈ dotato il condotto di ventilazione 5. Tale strato 10 di diffusione à ̈ disposto almeno al di sotto dei fori 6 di efflusso del condotto di ventilazione 5, ed ha lo scopo di incrementare la diffusione dell’aria uscente dai fori e migliorare l’areazione all’interno del casco aumentando dunque la dissipazione del calore e dell’umidità al suo interno.
Tale strato 10 di imbottitura per la diffusione del flusso d’aria in uscita dai fori 6 à ̈ formato di preferenza da un tessuto tridimensionale (o tessuto 3D).
Come noto nella tecnica, il tessuto tridimensionale à ̈ un particolare tipo di tessuto in cui le fibre tessili, eventualmente differenziate sui tre assi, sono disposte e tessute nello spazio secondo tre assi ortogonali, in modo tale che il tessuto così risultante presenti elevate caratteristiche di sostanziale incomprimibilità e di permeabilità ai fluidi, per consentire il passaggio dell’aria attraverso di esso, anche quando esso dovesse essere parzialmente compresso.
Si noti che, qui e nel seguito, con le dizioni “sostanziale incomprimibilità †o “parziale comprimibilità †si intende genericamente quella proprietà del tessuto, o comunque dello strato di imbottitura 10, di non essere compresso fino a perdere la propria caratteristica di permeabilità ai fluidi; ovvero si intende quella proprietà che consente al tessuto, o allo strato di imbottitura 10, di presentare tra le proprie fibre, o tra i propri componenti, almeno uno spazio libero attraverso cui un fluido può transitare, anche qualora tale tessuto, o strato di imbottitura 10, venga compresso.
La presenza di tale materiale, come detto, consente di diffondere l’aria uscente dai fori di efflusso 6 di cui sono dotati i condotti di ventilazione 5 in maniera uniforme e quindi garantire la distribuzione dell’aria in una zona di maggiore estensione rispetto ai sistemi di ventilazione montati nei caschi attualmente disponibili in commercio.
Inoltre, la sostanziale non comprimibilità superficiale dello strato 10 di diffusione, ed in particolare del tessuto tridimensionale del quale esso à ̈ costituito, evita il contatto diretto della testa dell’utilizzatore con i fori di efflusso 6 dei condotti 5 di ventilazione, impedendo di fatto che la testa possa ostruire il flusso dell’aria.
Secondo un possibile forma di realizzazione della presente invenzione, lo strato di diffusione 10 à ̈ localizzato solo in prossimità di uno più fori di efflusso 6 di cui à ̈ dotato il condotto 5 di ventilazione.
In alternativa, lo strato 10 di diffusione del flusso di aria si estende per una superficie maggiore, e preferibilmente esso si estende sostanzialmente al di sotto della intera superficie interna dello strato di materiale per l’assorbimento degli urti.
Nel caso qui illustrato, in cui il casco 1 comprende due condotti 5 di ventilazione tra loro uniti dai suddetti elementi di giunzione 5.1, lo strato 10 di diffusione del flusso d’aria può essere disposto internamente in corrispondenza di tali condotti 5 e dei relativi elementi di giunzione 5.1.
Come si nota in figura 6, che mostra una vista prospettica di due condotti 5 di ventilazione di forma tubolare mutuamente vincolati a formare un pezzo unico (secondo la forma di realizzazione di figura 3), lo strato 10 di diffusione à ̈ disposto al di sotto di tale pezzo unico formato dai condotti 5 e dagli elementi di giunzione 5.1, ed à ̈ preferibilmente fissato (ad esempio per incollaggio o cucitura) a tale pezzo unico.
In questo modo, l’insieme costituito dai condotti tubolari 5 di ventilazione, dagli elementi di giunzione 5.1 e dallo strato di imbottitura permeabile ed incomprimibile 10 per la diffusione del flusso d’aria, viene realizzato separatamente dalle altre componenti del casco 1 ed à ̈ poi assemblato facilmente entro la calotta 2, al di sotto dello strato di assorbimento degli urti 3, in questo caso dotato delle succitate impronte 7 per alloggiare parzialmente i condotti tubolari 5, mediante ad esempio semplice incollaggio o giustapposizione di parti.
Pur se la figura 6 mostra uno strato 10 per la diffusione del flusso d’aria che si estende a coprire abbondantemente l’area definita dai condotti 5 e dagli elementi di giunzione 5.1, forme alternative di realizzazione della presente invenzione possono comprendere una pluralità di regioni, anche tra loro separate, di tale strato 10 per la diffusione del flusso d’aria, in cui ciascuna di tali regioni può essere vincolata ad un condotto 5 di ventilazione in corrispondenza, e al di sotto quindi, di un relativo foro 6 di efflusso.
Secondo un altro aspetto della presente invenzione, il casco 1 comprende, come noto, uno strato di confort, altresì chiamato cuffia, che à ̈ destinato ad entrare in contatto con la testa dell’utilizzatore migliorandone la comodità quando il casco viene indossato.
Lo strato di confort, che non à ̈ illustrato nelle figure allegate e che à ̈ costituito da tessuto o da gommapiuma rivestita di tessuto, à ̈ disposto, nel casco 1 qui illustrato, al di sotto dei condotti 5 di ventilazione, in modo tale che lo strato 10 per la diffusione del flusso possa essere disposto tra i condotti 5 di ventilazione e tale strato di confort, soprattutto quando quest’ultimo à ̈ costituito da semplice tessuto di spessore adeguato, privo però di gommapiuma.
Infatti, nel caso in cui lo strato di confort risulti costituito da semplice tessuto, questo, pur rendendo più confortevole la calzata del casco 1, può non impedire completamente la distribuzione del flusso d’aria entro il casco 1 stesso.
Tale strato di confort, secondo una forma di realizzazione alternativa di questa invenzione, può invece presentare una o più asole (ovvero aperture passanti di area opportuna ricavate entro tale strato di confort) disposte in corrispondenza degli uno o più fori 6 dei condotti 5 di ventilazione, al fine di agevolare il passaggio dell’aria uscente da tali fori 6 all’interno del casco 1.
In questo caso, di preferenza, lo strato 10 per la diffusione del flusso d’aria viene disposto solo in corrispondenza di tali asole dello strato di confort, così che quest’ultimo circondi sostanzialmente solo i fori 6 di diffusione del flusso d’aria ricoperti dallo strato 10, preferibilmente in tessuto tridimensionale.
Tale soluzione, come sarà chiaro all’esperto del settore, consente sia di ottenere una ottimale distribuzione del flusso d’aria entro il casco 1, giacché il flusso d’aria in uscita dai fori 6 non viene sostanzialmente ostruito da alcun ostacolo impermeabile, sia rendere estremamente confortevole la calzata del casco 1 stesso, dato che lo strato di confort (che in questo caso può anche comprendere gommapiuma ricoperta da tessuto) si estende comunque per la maggior parte della superficie interna del casco 1.
Si noti che utilizzando la soluzione che contempla una pluralità di asole disposta in corrispondenza della relativa pluralità di fori 6 di efflusso ed entro cui à ̈ posto il suddetto strato 10 di diffusione del flusso d’aria, la eventuale scomodità , dovuta alla relativa rigidità che il tessuto tridimensionale utilizzato di preferenza per realizzare tale strato 10 presenta, viene ampiamente mitigata dalle proprietà di confortevolezza che lo strato di confort circostante tale strato 10 possiede.
Di preferenza, ciascuna asola ricavata nello strato di confort possiede dimensioni uguali, o ancor più preferibilmente maggiori rispetto al diametro del corrispondente foro di efflusso, in modo tale che il possibile schiacciamento dello strato di confort che si determina quando l’utilizzatore indossa il casco non provochi l’ostruzione, anche solo parziale, del flusso in uscita dai fori di efflusso 6 dei condotti 5.
Secondo alcune possibili forme di realizzazione, lo strato di confort, indipendentemente dal fatto che presenti le succitate asole o meno, si estende sostanzialmente per l’intera superficie interna dello strato 3 di materiale per l’assorbimento degli urti, e solitamente viene realizzata in pezzo unico, anche se à ̈ possibile prevedere la sua realizzazione in più parti.
A tal proposito, va notato che i condotti 5 di ventilazione possono fungere da supporto per lo strato di confort, o per alcune sue parti.
In particolare, nella forma di realizzazione illustrata in figura 3, in cui due o più condotti 5 vengono vincolati tra loro mediante gli elementi di giunzione 5.1, il pezzo unico così formato può essere utilizzato per supportare, vincolandolo ad esso, oltre ai suddetti strati di imbottitura permeabile e sostanzialmente incomprimibile, lo strato di confort, o una sua parte.
Inoltre, il casco secondo la presente invenzione può essere dotato di una o più aperture di ingresso addizionali (non mostrate nelle figure allegate) destinate a porre in comunicazione fluidica l’ambiente esterno con l’interno del casco, che vengono solitamente utilizzate con sistemi di ventilazione tradizionali, ad esempio esse possono essere collegate con canalizzazioni di trasporto del flusso di aria ricavate direttamente nello strato di materiale per l’assorbimento degli urti.
In aggiunta, il casco può essere altresì dotato di una o più aperture 4.1 di estrazione dell’aria che sono ricavate sulla calotta 2, in posizione posteriore, e passano almeno attraverso di essa per porre in comunicazione fluidica l’interno del casco con l’ambiente esterno.
Tali eventuali aperture 4.1 di estrazione dell’aria possono essere poste in comunicazione fluidica con sistemi di ventilazione tradizionali come ad esempio le canalizzazioni di trasporto del flusso di aria ricavate direttamente nello strato 3 di materiale per l’assorbimento degli urti, oppure in alternativa, esse possono essere collegate ai condotti di ventilazione 5, in corrispondenza della loro porzione terminale, per aumentare ulteriormente l’efficacia della ventilazione all’interno del casco 1.
In alternativa, lo strato 10 di diffusione del flusso di aria può essere realizzato con dimensioni tali da consentirne l’estensione fino al bordo inferiore della parte posteriore della calotta 2 del casco, in modo tale da fornire un ulteriore collegamento fluidico tra l’interno del casco e l’ambiente esterno, aumentando così l’efficacia della ventilazione.
Inoltre, va notato che le aperture 4 e 4.1, sia di ingresso che di estrazione dell’aria che sono ricavate sulla calotta 2 del casco e passanti almeno attraverso di essa per porre in comunicazione fluidica l’ambiente esterno con l’interno del caso, possono essere dotate, secondo tecnica nota, di mezzi di regolazione del flusso di aria (qui non mostrati) in grado di modificare, a seconda delle necessità , la portata di aria in ingresso o in uscita, modificando l’ampiezza delle aperture 4 e 4.1, ad esempio tramite deflettori girevoli.
Claims (13)
- RIVENDICAZIONI 1. Casco (1) di protezione del tipo comprendente almeno una calotta esterna (2) e almeno uno strato (3) di materiale di assorbimento degli urti posto all’interno di detta calotta, almeno una apertura (4) di ingresso realizzata su detta calotta (2) e passante almeno attraverso di essa, nonché almeno un condotto (5) di ventilazione dotato di uno o più fori di efflusso (6) rivolti verso l’interno del casco, detto almeno un condotto (5) essendo fluidicamente collegato a detta almeno un apertura (4) per trasportare l’aria da detta almeno una apertura di ingresso a detti uno o più fori (6), caratterizzato dal fatto di comprendere almeno uno strato (10) di imbottitura almeno parzialmente permeabile all’aria, e sostanzialmente incomprimibile, o solo parzialmente comprimibile, per la diffusione del flusso di aria, detto almeno uno strato (10) per la diffusione del flusso d’aria essendo disposto almeno al di sotto di detti uno o più fori (6).
- 2. Casco secondo la rivendicazione precedente, in cui detto strato (10) di diffusione à ̈ formato da un tessuto tridimensionale.
- 3. Casco secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto strato (10) per la diffusione del flusso d’aria si estende sostanzialmente al di sotto della intera superficie interna di detto strato (3) di materiale per l’assorbimento degli urti.
- 4. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente uno strato di confort posto al di sotto di detto almeno un condotto (5) di ventilazione, e destinato ad entrare in contatto con la testa dell’utilizzatore, caratterizzato dal fatto che detto strato (10) per la diffusione del flusso à ̈ disposto tra detto almeno un condotto (5) di distribuzione dell’aria e detto strato di confort.
- 5. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, comprendente uno strato di confort posto al di sotto di detto almeno un condotto (5) di ventilazione, e destinato ad entrare in contatto con la testa dell’utilizzatore, caratterizzato dal fatto che detto strato di confort presenta almeno un’asola in corrispondenza di detti uno o più fori (6) di detto almeno un condotto (5) di ventilazione per agevolare il passaggio dell’aria uscente da detti uno o più fori (6) all’interno del casco, detto strato (10) per la diffusione del flusso d’aria essendo disposto almeno in corrispondenza di detta almeno un’asola .
- 6. Casco secondo la rivendicazione 5, in cui detta almeno una asola ricavata in detto strato di confort possiede dimensioni uguali o maggiori rispetto al diametro del corrispondente foro (6) di detto almeno un condotto di ventilazione.
- 7. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un condotto (5) di ventilazione comprende almeno una porzione tubolare, detto strato (3) di materiale per l’assorbimento degli urti essendo opportunamente sagomato per alloggiare al proprio interno, almeno parzialmente, detta almeno una porzione tubolare di detto almeno un condotto (5) di ventilazione.
- 8. Casco secondo la rivendicazione 7, in cui detto strato (3) di materiale per l’assorbimento degli urti comprende almeno una impronta ribassata (7) avente forma corrispondente a quella del condotto (5) di ventilazione da alloggiare al proprio interno.
- 9. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti , in cui almeno parte di detto almeno un condotto (5) di ventilazione à ̈ ricavata direttamente in detto strato (3) di materiale per l’assorbimento degli urti.
- 10. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni recedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno due o più condotti (5) di ventilazione, ciascuno dei quali comprendendo almeno una porzione tubolare, caratterizzato dal fatto che almeno dette porzioni tubolari di detti due o più condotti sono mutuamente vincolate a formare un pezzo unico.
- 11. Casco secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto strato (10) per la diffusione del flusso d’aria à ̈ direttamente vincolato a detti due o più condotti, almeno in corrispondenza dei detti relativi uno o più fori (6).
- 12. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una apertura addizionale di ingresso per l’aria, realizzata su detta calotta (2) e passante almeno attraverso di essa per porre in comunicazione fluidica l’ambiente esterno con l’interno del casco.
- 13. Casco secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di regolazione del flusso di aria all’interno di detto almeno un condotto (5) di ventilazione, detti mezzi di regolazione essendo disposti in corrispondenza di detta almeno una apertura (4, 4.1) per modificarne l’ampiezza.
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