ITMI20101617A1 - Sistema per l'immagazzinamento di lastre di vetro. - Google Patents

Sistema per l'immagazzinamento di lastre di vetro. Download PDF

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ITMI20101617A1
ITMI20101617A1 IT001617A ITMI20101617A ITMI20101617A1 IT MI20101617 A1 ITMI20101617 A1 IT MI20101617A1 IT 001617 A IT001617 A IT 001617A IT MI20101617 A ITMI20101617 A IT MI20101617A IT MI20101617 A1 ITMI20101617 A1 IT MI20101617A1
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IT001617A
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Matteo Aldegheri
Marco Mistrello
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Mistrello S R L Off
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Description

Titolo: “Sistema per l’immagazzinamento di lastre di vetroâ€
La presente invenzione si riferisce ad un sistema per l’immagazzinamento di lastre di vetro, in particolare lastre di vetro piane, in accordo con il preambolo della rivendicazione 1.
Tipicamente negli impianti di produzione del vetro, le lastre di vetro sono trasferite da stazioni di produzione verso stazioni di stoccaggio per poi, in un secondo momento, essere prelevate dalle stazioni di stoccaggio per la successiva spedizione e vendita. A tale scopo, le lastre di vetro sono manipolate e trasferite mediante opportuni sistemi per l’immagazzinamento di lastre di vetro.
Un sistema per l’immagazzinamento di lastre di vetro à ̈ ad esempio descritto in US 5 427 225 di Oimatsu Ind Company Limited ed à ̈ dotato di un dispositivo basculante per il ricevimento e il trasferimento delle lastre di vetro rispettivamente da e verso un magazzino di stoccaggio. Il dispositivo basculante à ̈ scorrevole su rotaie a pavimento a fianco del magazzino di stoccaggio e permette di orientare una lastra da una posizone orizzontale ad una posizione verticale. Una volta disposta la lastra verticalmente, il convogliatore lineare motorizzato fissato al telaio del tavolo basculante si allinea al convogliatore lineare motorizzato del magazzino per trasferire la lastra nel magazzino.
Sebbene tale soluzione consenta il trasferimento e lo stoccaggio delle lastre in un magazzino, occorre rilevare che tutti i convogliatori lineari del magazzino sono motorizzati. Risulterebbe pertanto assai costoso realizzare un sistema per l’immagazzinamento di lastre di vetro come descritto nel suddetto brevetto. Inoltre, la complessità costruttiva del magazzino non permetterebbe un’efficace della gestione degli spazi con la conseguente problematica che tali sistemi per l’immagazzinamento di lastre di vetro risulterebbero estremamente ingombranti.
Per ovviare ai difetti dei sistemi per l’immagazzinamento qui sopra descritti, à ̈ stato messo appunto un magazzino di stoccaggio avente telai per l’immagazzinamento verticale di lastre che poggiano su una pluralità di ruote folli. Tale magazzino descritto in EP 1 655 248 di Hegla dispone di un unico gruppo di movimentazione posizionato sotto la serie di ruote folli e dotato di una cinghia di azionamento collegata ad un dispositivo di sollevamento. Il dispositivo di sollevamento permette alla cinghia di azionamento di contattare di trasmettere il moto contemporaneamente a tutte le ruote folli di ciascun telaio così da movimentare le lastre poggiate sulle ruote dal magazzino di stoccaggio per trasferirle verso le apparecchiature per la manipolazione e viceversa.
Sebbene tale soluzione preveda un magazzino di stoccaggio avente un'unica motorizzazione per tutte la cinghie di azionamento del magazzino, tale soluzione, tuttavia, ha il difetto che il gruppo di movimentazione risulta disposto in una posizione oltremodo scomoda complicando le operazioni di manutenzione estremamente soventi in tali magazzini e che devono essere realizzate in tempi brevi. Inoltre, la presenza di rulli consente l’immagazzinamento di una sola lastra per telaio con il conseguente spreco di prezioso spazio nel caso in cui le lastre da immagazzinare siano di medie o piccole dimensioni.
Da quanto sopra esposto, emerge pertanto l’esigenza di disporre di un sistema per l’immagazzinamento di lastre di vetro compatto e allo stesso tempo tale da semplificare le operazioni di manutenzione dei dispositivi che compongono il sistema per l’immagazzinamento.
Secondo un aspetto, lo scopo della presente invenzione à ̈ quello di provvedere un sistema per l’immagazzinamento di lastre di vetro avente caratteristiche strutturali e funzionali tali da soddisfare le suddette esigenze e da ovviare nel contempo agli inconvenienti di cui si à ̈ detto con riferimento alla tecnica nota.
Tale scopo à ̈ raggiunto da un sistema per l’immagazzinamento di lastre di vetro in accordo con la rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi del sistema per l’immagazzinamento di lastre di vetro secondo la presente invenzione risulteranno dalla descrizione di seguito riportata di suoi esempi preferiti di realizzazione, dati a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento alle annesse figure, in cui:
- la figura 1 rappresenta una vista dall’alto del sistema per l’immagazzinamento di lastre di vetro in accordo con una forma preferita della presente invenzione;
- la figura 2 rappresenta una vista in prospettiva del magazzino e del dispositivo di comando del sistema per l’immagazzinamento di lastre di vetro di figura 1;
- la figura 3 rappresenta una vista dall’alto di una parte del gruppo di movimentazione lastre del magazzino e del dispositivo di comando del sistema per l’immagazzinamento di lastre di vetro di figura 1;
- la figura 4 rappresenta una vista dall’alto della coppia conica del dispositivo di comando in accordo con l’invenzione;
- la figura 5 rappresenta una vista laterale del dispositivo di comando in una prima configurazione di comando in accordo con l’invenzione;
- la figura 6 rappresenta una vista in prospettiva del dispositivo di comando nella prima configurazione di comando di figura 4;
- la figura 7 rappresenta una vista laterale del dispositivo di comando in una seconda configurazione di comando in accordo con l’invenzione;
- la figura 8 rappresenta una vista laterale in dettaglio del dispositivo di comando nella prima configurazione di comando in accordo con l’invenzione;
- la figura 9 rappresenta una vista laterale in dettaglio del dispositivo di comando nella seconda configurazione di comando in accordo con l’invenzione.
Con riferimento alle figure allegate, con 1 à ̈ globalmente indicato un sistema per l’immagazzinamento di lastre di vetro in accordo con la presente invenzione. Il sistema per l’immagazzinamento 1 può comprendere un magazzino 100 per lo stoccaggio delle lastre, un dispositivo di comando 200 ed un tavolo basculante 300 in grado di cooperare tra loro.
Il magazzino 100 può essere dotato di un’intelaiatura di supporto 110 per supportare una pluralità di telai 120.
Preferibilmente, l’intelaiatura di supporto 110 del magazzino 1 può comprendere una pluralità di barre 111 fissate tra loro in corrispondenza di loro estremità terminali a formare uno scheletro come illustrato nell’esempio di figura 2. L’intelaiatura di supporto 110 può comprendere ad esempio almeno quattro barre 111a,111b,111c,111d verticali atte a definire rispettivi fianchi dell’intelaiatura 110. La barra 111a à ̈ collegata alla barra 111b mediante due barre orizzontali 112ab1,112ab2, la piastra 112ab1essendo fissata in sostanziale corrispondenza dell’estremità terminale superiore rispettivamente di ciascuna barra 111a,111b e l’altra piastra 112ab2essendo fissata in sostanziale corrispondenza dell’estremità terminali inferiore rispettivamente di ciascuna barra 111a,111b. Analogamente, il collegamento tra le barre 111b e 111c, 111c e 111d, 111d e 111a à ̈ realizzato mediante barre orizzontali (non indicate in figura 4).
Preferibilmente, le barre 111a,111b,111c,111d presentano ciascuna una lunghezza compresa tra 2000 mm e 5000 mm. In una versione, le barre 111a,111b,111c,111d presentano ciascuna una lunghezza di 4000 mm.
Ovviamente, risulterà possibile per un tecnico del ramo utilizzare intelaiature di supporto 110 di tipo diverso adibite comunque al supporto dei telai 120.
I telai 120 sono atti allo scopo di supportare lastre di vetro piane di grandi, medie o piccole dimensioni. Nel seguito della presente descrizione e nelle successive rivendicazioni per lastra di grandi dimensione si intende preferibilmente una lastra di vetro piana di 7000 mm metri di lunghezza per 3300 mm di altezza e spessore compreso tra 2 mm e 30 mm.
In una versione, i telai 120 sono atti a supportare lastre di vetro piane di medie o piccole dimensioni. Ad esempio, le lastre di vetro piane di piccole dimensioni possono presentare 500 mm di lunghezza per 500 mm di altezza.
Ciascun telaio 120 presenta una forma sostanzialmente piana. In particolare, ogni telaio 120 può comprendere profilati verticali e orizzontali collegati tra loro a formare una struttura rigida così da poter ricevere e supportare almeno una lastra di vetro secondo un orientamento sostanzialmente verticale.
I telai 120 sono fissati all’intelaiatura 110 e sono disposti parallelamente tra loro in modo da susseguirsi lungo la direzione longitudinale X-X trasversale al piano stesso dei telai 120.
In una versione, ciascun telaio 120 Ã ̈ inclinato rispetto alla direzione verticale ortogonale al piano/pavimento di installazione del magazzino 100 di un angolo compreso tra 2° e 10°.
Come illustrato nell’esempio di figura 3, il magazzino 100 può comprendere un gruppo di movimentazione lastre 130 per il trasferimento delle lastre di vetro da e verso ciascun telaio 120.
Il gruppo di movimentazione 130 può comprendere una pluralità di nastri trasportatori 140.
In una versione, ciascun nastro trasportatore 140 può essere collegato all’estremità inferiore del telaio 120.
Il nastro trasportatore 140 può essere avvolto tra un primo 141 ed un secondo organo di movimentazione 142 ruotabili attorno ad un proprio asse così da formare un ramo di avanzamento 140a e un ramo di ritorno 140b del nastro trasportatore 140.
Come illustrato nell’esempio di figura 3, 6 o 7, il primo 141 e il secondo organo di movimentazione 142 possono essere ruotabili su cuscinetti in cui ognuno à ̈ supportato da una staffa 149 collegata all’intelaiatura di supporto 110 del magazzino. Ovviamente, risulterà possibile per un tecnico del ramo supportare il primo 141 e il secondo organo di movimentazione 142 in modi alternativi ad esempio disponendo i cuscinetti su staffe 149 collegate ad esempio direttamente al telaio 120.
I nastri trasportatori 140 possono essere orientati nella direzione di estensione maggiore Y-Y di ciascun telaio 120.
Con riferimento all’esempio illustrato di figura 3, gli assi di rotazione del primo 141 e del secondo organo di movimentazione 142 di uno qualunque dei nastri trasportatori 110 sono fissi rispetto all’intelaiatura di supporto 110.
In una versione, il primo 141 e il secondo organo di movimentazione 142 possono comprendere pulegge, ruote, ingranaggi, ecc.
In una versione, i telai 120 e/o i nastri trasportatori 140 sono paralleli tra loro e si estendono sostanzialmente lungo la stessa direzione Y-Y.
Come illustrato nell’esempio di figura 7, il ramo di avanzamento 140a del nastro trasportatore 140 à ̈ atto a supportare almeno una lastra di vetro (non illustrata). In particolare, la lastra di vetro à ̈ in appoggio sul ramo di avanzamento 140a in sostanziale corrispondenza del suo spigolo inferiore.
Come illustrato nell’esempio di figura 1, il sistema per l’immagazzinamento 1 può comprendere un dispositivo basculante 300 per il ricevimento e il trasferimento della lastre di vetro rispettivamente da e verso il magazzino 100.
Il dispositivo basculante 300 può essere disposto a fianco del magazzino 100. Il fianco del magazzino 100 deve essere inteso come uno qualsiasi dei lati di entrata (e/o di uscita) delle lastre di vetro nel magazzino 100 lungo la direzione trasversale Y-Y.
In una versione, il dispositivo basculante 300 può comprendere un telaio 310 per supportare una o più lastre di vetro.
Il telaio 310 può presentare una traversa 312 estesa sostanzialmente lungo la direzione trasversale Y-Y da cui aggettano ortogonalmente una pluralità di montanti 314 lungo la direzione verticale Z-Z ortogonale al pavimento. Il telaio 310 può essere girevole attorno all’asse della traversa 312 in modo da abbattere e/o erigere i montanti 314 tra una posizione sostanzialmente verticale ed una posizione sostanzialmente orizzontale. In tal modo le lastre di vetro possono essere ricevute secondo una direzione sostanzialmente orizzontale sul dispositivo basculante 300 da una stazione di lavoro (ad esempio una stazione di taglio) e successivamente essere orientate secondo una direzione sostanzialmente verticale per l’immagazzinamento.
In una versione, il dispositivo basculante 300 à ̈ accoppiabile ad almeno una guida 3 (come rotaie o binari) installata sul piano/pavimento di installazione (indicato in figura 1 con X-Y) affinché il dispositivo basculante 300 sia traslabile lungo una direzione parallela alla direzione longitudinale X-X.
In una versione, il dispositivo basculante 300 può comprendere un convogliatore lineare 320 fissato inferiormente al telaio 310 ed esteso lungo la direzione trasversale Y-Y. Mediante la traslazione del dispositivo basculante 300 lungo le guide 3, il convogliatore lineare 320 à ̈ atto ad allinearsi ad uno qualunque dei nastri trasportatori 140. In tal modo à ̈ possibile ricevere e trasferire una o più lastre di vetro rispettivamente da e verso il magazzino 100 allineando il convogliatore lineare 320 del tavolo basculante 300 ad uno qualunque dei nastri trasportatori 140 del magazzino 100.
Come illustrato nell’esempio di figura 1, il sistema per l’immagazzinamento 1 può comprendere un dispositivo di comando 200 per la movimentazione dei nastri trasportatori 140.
A tale scopo, il dispositivo di comando 200 può essere dotato di un organo di comando 210 che si impegna operativamente e selettivamente con ciascun primo organo di movimentazione 141 così da comandare il movimento di un nastro trasportatore 140 alla volta. In tal modo, ogni lastra di vetro che si trova ad essere appoggiata sul nastro trasportatore 140 può essere movimentata lungo una direzione Y-Y trasversale rispetto alla direzione longitudinale X-X. In pratica, l’organo di comando 210 à ̈ operativamente collegabile con ciascun primo organo di movimentazione 141 per movimentare in entrambi i sensi lungo la direzione Y-Y ciascun nastro trasportatore 140.
Come illustrato nell’esempio di figura 5 o 6, il dispositivo di comando 200 può comprendere mezzi di guida 220 fissati all’intelaiatura 110 per guidare il movimento dell’organo di comando 210. Preferibilmente, i mezzi di guida 220 sono estesi lungo la direzione longitudinale X-X.
I mezzi di guida 220 possono comprendere ad esempio guide, cremagliere, pattini, ecc. allo scopo di guidare il movimento dell’organo di comando 210.
In una ulteriore versione, il dispositivo di comando 200 può comprendere mezzi di movimentazione 230 per movimentare l’organo di comando 210 in modo scorrevole sui mezzi di guida 220. In tal modo, à ̈ possibile impegnare operativamente e selettivamente uno qualunque dei primi organi di movimentazione 141 di un nastro trasportatore 110 allo scopo di ricevere e immagazzinare le lastre di vetro nel magazzino 100.
I mezzi di movimentazione 230 possono comprendere ad esempio motori elettrici o gruppi pneumatici. Ovviamente, risulterà possibile per un tecnico del ramo utilizzare mezzi di movimentazione diversi comunque atti allo scopo di movimentare l’organo di comando 210 lungo i mezzi di guida 220.
In una versione, l’organo di comando 210 può essere movimentabile in modo scorrevole lungo la direzione longitudinale X-X al di sotto dei primi organi di movimentazione 141.
Con riferimento all’esempio illustrato nella versione in figura 1, i mezzi di guida 220 del dispositivo di comando 200 possono essere fissati al pavimento.
In una versione, i mezzi di guida 220 del dispositivo di comando 200 possono essere fissati al dispositivo basculante 300.
In una versione, i mezzi di guida 220 del dispositivo di comando 200 possono essere fissati al magazzino 100, o all’intelaiatura 110 del magazzino 100 stesso.
Sempre con riferimento all’esempio illustrato nella versione di figura 1, il dispositivo di comando 200 può essere movimentabile in modo scorrevole lungo la direzione X-X tra il magazzino 100 e il tavolo basculante 300.
In una versione non illustrata, il magazzino 100 può essere posizionato tra il dispositivo di comando 200 e il tavolo basculante 300.
Giova rilevare che le posizioni del dispositivo di comando 200 qui sopra descritte consentono di personalizzare il sistema per l’immagazzinamento di lastre di vetro in accordo con l’invenzione a seconda delle esigenze del cliente. Inoltre, la versione in cui il magazzino 100 può essere posizionato tra il dispositivo di comando 200 e il tavolo basculante 300 à ̈ molto vantaggiosa in quanto consente facilmente di operare sul dispositivo di comando 200 nel caso siano necessari lavori di manutenzione.
Come illustrato nell’esempio illustrato in figura 6 o 7, il dispositivo di comando 200 comprende mezzi di sollevamento 260 per sollevare l’organo di comando 210. In tal modo, l’organo di comando 210 si può collegare alternativamente ad uno qualunque dei primi organi di movimentazione 141 di un nastro trasportatore 140 allo scopo di movimentare le lastre di vetro per farle uscire od entrare nel magazzino 100.
In una versione, i mezzi di sollevamento 260 possono comprendere gruppi motorizzati o pneumatici atti a movimentare l’organo di comando 210 tra una prima posizione ed una seconda posizione lungo una direzione verticale Z-Z. In particolare, nella prima posizione l’organo di comando 210 risulta essere in una prima configurazione di comando in impegno con uno qualunque dei primi organi di movimentazione 141, mentre nella seconda posizione l’organo di comando 210 risulta essere in una seconda configurazione di comando in disimpegno con uno qualunque dei primi organi di movimentazione 141.
Come illustrato nell’esempio illustrato in figura 4, l’asse di rotazione dell’organo di comando 210 à ̈ ortogonale all’asse di rotazione dei primi organi di movimentazione 111.
In una ulteriore versione, l’asse di rotazione dell’organo di comando 210 à ̈ complanare all’asse di rotazione dei primi organi di movimentazione 141.
In una versione (non illustrata), l’organo di comando 210 à ̈ ruotabile attorno ad un proprio asse parallelo all’asse di ciascuno dei primi organi di movimentazione 141.
In una versione, l’organo di comando 210 à ̈ ruotabile attorno ad un proprio asse non parallelo all’asse dei primi organi di movimentazione 111.
Con riferimento all’esempio illustrato in figura 4, il primo organo di movimentazione 141 può essere calettato su un albero 143 e coassiale ad esso. Un primo ingranaggio 144a à ̈ calettato all’estremità opposta dell’albero 143 in cui à ̈ presente il primo organo di movimentazione 141. In una versione, il primo ingranaggio 144a à ̈ coassiale all’albero 143.
Il gruppo di movimentazione 130 può comprendere un secondo ingranaggio 144b accoppiabile al primo ingranaggio 144a in modo da formare una coppia conica 144. I due ingranaggi 144a,144b possono così essere accoppiati cosicché i loro assi di rotazione siano inclinati tra loro secondo una angolo di inclinazione predeterminato. A tale scopo, il primo e il secondo ingranaggio 144a,144b possono presentare una forma conica.
In una versione, l’asse di rotazione del primo ingranaggio 144a à ̈ ortogonale all’asse di rotazione del secondo ingranaggio 144b.
In una versione, l’asse di rotazione del primo ingranaggio 144a giace sullo stesso piano dell’asse di rotazione del secondo ingranaggio 144b.
Sempre con riferimento all’esempio di figura 4, il secondo ingranaggio 144b può essere calettato ad un albero 145 alla cui estremità terminale può essere calettato un terzo organo di movimentazione 146.
In una versione, l’organo di comando 200 à ̈ atto ad impegnarsi direttamente con il terzo organo di movimentazione 146 quando i mezzi di sollevamento 260 sollevano il dispositivo di comando 210 verso il primo organo di movimentazione 141. In tal modo, la trasmissione operata dalla coppia conica consente di movimentare uno qualunque dei nastri trasportatori 140 in un senso o in un senso opposto lungo la direzione Y-Y a seconda del senso di rotazione dell’organo di comando 210.
In una versione (non illustrata), l’organo di comando 200 à ̈ atto ad impegnarsi direttamente con il primo organo di movimentazione 141.
Occorre rilevare che l’organo di comando 210 può prevedere la presenza ad esempio di pulegge, ruote, ingranaggi, cinghie di trasmissione, nastri di trasmissione, catene, ecc.
Come illustrato nell’esempio di figura 8 o 9, l’organo di comando 210 può comprendere una cinghia di trasmissione 211 (o un equivalente nastro di trasmissione o una catena) circolante attorno ad una pluralità di rulli 212a,212b,212d ruotabili attorno ad un proprio asse.
In una versione, la cinghia di trasmissione 211 Ã ̈ elastica.
In una versione, l’asse di ciascuno dei rulli 212a,212b,212d à ̈ parallelo all’asse di rotazione dei primi organi di movimentazione 141.
In una versione, l’asse di ciascuno dei rulli 212a,212b,212d à ̈ non parallelo all’asse di rotazione dei primi organi di movimentazione 141.
In una versione, l’asse di ciascuno dei rulli 212a,212b,212d à ̈ ortogonale all’asse di rotazione dei primi organi di movimentazione 141.
Come illustrato nell’esempio di figura 3, l’ingombro L2del dispositivo di comando 200 lungo la direzione di estensione Y-Y dei nastri trasportatori 140 à ̈ inferiore al 75% rispetto alla lunghezza L1di un nastro trasportatore 140.
In una versione, l’ingombro L2del dispositivo di comando 200 lungo la direzione di estensione Y-Y dei nastri trasportatori 110 à ̈ inferiore al 75% rispetto alla lunghezza L1di un telaio 120.
In una versione, l’ingombro L2del dispositivo di comando 200 lungo la direzione di estensione Y-Y dei nastri trasportatori 110 può essere compreso tra l’1% e il 15% rispetto alla lunghezza L1di un telaio 120.
In una versione, l’ingombro L2del dispositivo di comando 200 lungo la direzione di estensione Y-Y può essere compreso tra 100 mm e 1000 mm. In una versione, l’ingombro L2del dispositivo di comando 200 lungo la direzione di estensione Y-Y può presentare una lunghezza di 400 mm
Giova rilevare che la lunghezza L1di un nastro trasportatore 140 può essere compresa tra 2000 mm e 7000 mm allo scopo di supportare lastre di vetro di garndi, medie e/o piccole dimensioni. In una versione, la lunghezza L1di un nastro trasportatore 140 può presentare una lunghezza di 6000 mm.
Come illustrato nell’esempio di figura 8, il dispositivo di comando 110 presenta due rulli superiori 212a,212b folli ed un rullo 212d motorizzato atto ad impartire il moto alla cinghia di trasmissione 211.
In una versione, la cinghia di trasmissione 211 Ã ̈ avvolta attorno ai rulli 212a,212b e 212d.
In una versione, il percorso della cinghia di trasmissione 211 à ̈ individuato sostanzialmente dall’inviluppo convesso dei rulli 212a,212b e 212d.
In una versione, i rulli 212a,212b sono posizionati superiormente al rullo motorizzato 212d rispetto al piano di installazione X-Y del sistema per l’immagazzinamento 1.
In una versione, gli assi dei rulli 212a,212b giacciono su uno stesso piano sostanzialmente orizzontale rispetto al piano di installazione X-Y del sistema per l’immagazzinamento 1.
In una versione, la lunghezza della cinghia di trasmissione 211 à ̈ sostanzialmente corrispondente alla lunghezza dell’inviluppo convesso dei rulli 212a,212b e 212d.
In una versione, la lunghezza della cinghia di trasmissione 211 à ̈ maggiore rispetto alla lunghezza dell’inviluppo convesso dei rulli 212a,212b e 212d.
In una versione, il dispositivo di comando 200 può comprendere un rullo tensionatore 212c ruotabile attorno ad un proprio asse e posizionato tra il rullo superiore destro 212b e il rullo motorizzato 212d. In una versione, il rullo tensionatore 212c à ̈ folle.
In una versione, il rullo tensionatore 212c à ̈ atto a regolare la tensione della cinghia di trasmissione 211. In particolare, il rullo tensionatore 212c à ̈ supportato da una piastra 217 mobile tra una prima ed una seconda posizione. In una versione, la piastra 217 presenta una forma sostanzialmente triangolare.
Come illustrato negli esempi di figura 8 o 9, la piastra 217 à ̈ fulcrata in corrispondenza di un suo vertice in modo da poter ruotare attorno al suo fulcro. Ai vertici di estremità opposti al fulcro sono fissati in modo mobile rispettivamente il rullo tensionatore 212c e un mezzo elastico 218. Il mezzo elastico 218 à ̈ precaricato cosicché quando l’organo di comando 210 risulta essere nella seconda configurazione di comando, e cioà ̈ quando la cinghia di trasmissione 211 non impegna il primo organo di movimentazione 141, la cinghia di trasmissione 211 stessa possa rimanere sempre tesa attorno ai rulli 212a,212b e 212d. In pratica, il rullo tensionatore 212c à ̈ spinto dal mezzo elastico 218 lungo una direzione sostanzialmente ortogonale rispetto verso la porzione di superficie esterna della cinghia di trasmissione 211 compresa tra il rullo 212b e il rullo motorizzato 212d.
In una versione, il mezzo elastico 218 à ̈ collegato ad una sua estremità al gruppo di comando 200 e ad una sua estremità opposta alla piastra 217.
In una versione (non illustrata), il rullo tensionatore 212c à ̈ mobile tra una prima posizione ed una seconda posizione su mezzi di guida (non illustrati) cosicché quando l’organo di comando 210 risulta essere nella seconda configurazione di comando, e cioà ̈ quando la cinghia di trasmissione 211 non impegna il primo organo di movimentazione 141, la cinghia di trasmissione 211 stessa possa rimanere sempre tesa attorno ai rulli 212a,212b e 212d.
Come illustrato nell’esempio di figura 6, 7, 8 o 9, il gruppo di comando 210 presenta un corpo di base interno 205a operativamente collegato ai mezzi di guida 220. In una versione, il gruppo di comando 210 presenta un corpo di base esterno 205b operativamente collegato al corpo di base interno 205a. In particolare, i rulli 212a,212b,212c,212d e la cinghia di trasmissione 211 sono chiusi tra il corpo di base interno 205a e quello esterno 205b. In sostanza, il corpo di base esterno 205b funge da coperchio per il dispositivo di comando 210 cosicché nel caso di necessarie manutenzioni il dispositivo di comando 210 sia facilmente e velocemente accessibile.
Giova rilevare che il corpo di base interno 205a e il corpo di base esterno 205b sono affacciati l’uno all’altro e presentano dei fori per supportare rispettivamente i rulli 212a,212b e 212d cosicché essi siano liberi di ruotare attorno ai propri assi di rotazione.
In una versione, il corpo di base interno 205a si estende prevalentemente lungo la direzione verticale Z-Z e presenta una forma a T rovesciata.
In una versione, in corrispondenza dell’estremità superiore del corpo di base interno 205a (e conseguentemente in corrispondenza dell’estremità superiore del corpo di base esterno 205b) à ̈ presente una porzione smussata di accoglimento dell’albero di uno qualunque dei primi organi di movimentazione 141. In questo modo, nella prima configurazione di comando, l’asse di rotazione di uno qualunque dei primi organi di movimentazione 141 à ̈ sostanzialmente allineato agli assi di rotazione dei rulli superiori 212a,212b. In pratica, nella prima configurazione di comando, i primi organi di movimentazione 141 sono parzialmente avvolti dalla cinghia di trasmissione 211 così da realizzare una trasmissione estremamente efficace che consente di movimentare i nastri trasportatori 140 anche in presenza di coppi elevate.
In una versione, l’organo di comando 210 si impegna operativamente su una porzione di superficie di uno qualunque dei primi organi di movimentazione 141.
In una versione, la porzione di impegno si estende lungo una direzione circonferenziale per almeno il 20% della circonferenza totale del primo organo di movimentazione 141.
In una versione (non illustrata), la larghezza della cinghia di trasmissione 211 può essere minore o maggiore della larghezza del primo organo di movimentazione 141. In una versione, la larghezza della cinghia di trasmissione 211 può essere sostanzialmente corrispondente alla larghezza del primo organo di movimentazione 141.
In una versione (non illustrata), la larghezza della cinghia di trasmissione 211 può essere minore o maggiore della larghezza della larghezza del terzo organo di movimentazione 146. In una versione, la larghezza della cinghia di trasmissione 211 può essere sostanzialmente corrispondente alla larghezza del terzo organo di movimentazione 146.
Giova rilevare che secondo un ulteriore aspetto, la presente invenzione riguarda un dispositivo di comando 200 atto ad impegnarsi operativamente e selettivamente anche con altri organi di movimentazione di dispositivi di immagazzinamento diversi dai magazzini 100 sopra descritti. Il dispositivo di comando 200 sopra descritto à ̈ pertanto in grado di cooperare con qualsiasi stazione di immagazzinamento lastre e/o con qualsiasi stazione di lavorazione lastre allo scopo di movimentare e trasferire le lastre tra dette stazioni.
Come si può apprezzare da quanto descritto, il magazzino di stoccaggio lastre secondo la presente invenzione consente di soddisfare le esigenze e di superare gli inconvenienti di cui si à ̈ riferito nella parte introduttiva della presente descrizione con riferimento alla tecnica nota. In particolare, il sistema 1 consente di poter immagazzinare una o più lastre anche di dimensioni diverse sullo stesso telaio 120.
Ovviamente, un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare numerose modifiche e varianti al magazzino di stoccaggio lastre secondo l’invenzione sopra descritta, tutte peraltro contenute nell'ambito di protezione dell'invenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura (1) per l’immagazzinamento di lastre di vetro comprendente: - un magazzino (100) per lo stoccaggio di lastre di vetro dotato di: - un’intelaiatura di supporto (110), - una pluralità di telai (120) sostanzialmente piani e fissati a detta intelaiatura di supporto (110), detti telai (120) essendo disposti parallelamente tra loro in modo da susseguirsi lungo una direzione longitudinale (X-X) trasversale al piano di detti telai (120), ciascun telaio (120) essendo atto a ricevere e supportare almeno una lastra di vetro secondo un orientamento sostanzialmente verticale, - un gruppo di movimentazione lastre (130) comprendente una pluralità di nastri trasportatori (140) ciascuno collegato all’estremità inferiore di ogni telaio (120) in cui ciascun nastro trasportatore (140) à ̈ esteso lungo una direzione trasversale (Y-Y) rispetto a detta direzione longitudinale (X-X) ed à ̈ avvolto tra un primo (141) ed un secondo organo di movimentazione (142) ruotabili attorno ad un proprio asse così da formare un ramo di avanzamento (140a) e un ramo di ritorno (140b) del nastro trasportatore (140) nella direzione di estensione maggiore di ciascun telaio (120), detto ramo di avanzamento (140a) essendo atto a supportare detta almeno una lastra di vetro in appoggio in sostanziale corrispondenza del suo spigolo inferiore per essere immagazzinata in detto magazzino (1), - un dispositivo basculante (300) per il ricevimento e il trasferimento delle lastre di vetro rispettivamente da e verso detto magazzino (100), in cui detto dispositivo basculante (300) à ̈ disposto a fianco di detto magazzino (100) ed à ̈ accoppiato ad almeno una guida (3) installata a pavimento per traslare lungo una direzione parallela a detta direzione longitudinale (X-X), detto dispositivo basculante (300) essendo dotato di: - un telaio (310) avente una traversa (312) estesa lungo detta direzione trasversale (Y-Y) orizzontale da cui aggettano una pluralità di montanti (314), detto telaio (310) essendo girevole attorno all’asse di detta traversa (312) tra una posizione sostanzialmente orizzontale ad una posizione sostanzialmente verticale, - un convogliatore lineare (320) fissato inferiormente a detto telaio (310) ed esteso lungo detta direzione trasversale (Y-Y), detto convogliatore lineare (320) essendo atto ad allinearsi selettivamente ad uno qualunque di detti nastri trasportatori (140) per il ricevimento e il trasferimento delle lastre di vetro rispettivamente da e verso detto magazzino (100), caratterizzato dal fatto di comprendere: - un dispositivo di comando (200) avente: - un organo di comando (210) impegnabile operativamente e selettivamente con ciascun primo organo di movimentazione (141) di detto gruppo di movimentazione lastre (130) così da comandare il movimento di un nastro trasportatore (140) alla volta affinché ciascuna lastra di vetro appoggiata su di esso sia movimentabile trasversalmente rispetto a detta direzione longitudinale (X-X), - mezzi di guida (220) estesi lungo detta direzione longitudinale (X-X) per guidare il movimento di detto organo di comando (210), - mezzi di movimentazione (230) per movimentare detto organo di comando (210) in modo scorrevole su detti mezzi di guida (220) così da impegnare operativamente e selettivamente uno qualunque di detti primi organi di movimentazione (141) di un nastro trasportatore (140) allo scopo di ricevere ed immagazzinare dette lastre di vetro in detto magazzino (1).
  2. 2. Apparecchiatura (1) in accordo con la rivendicazione 1, in cui l’ingombro (L2) di detto dispositivo di comando (200) lungo la direzione di estensione (Y-Y) di detti nastri trasportatori (140) à ̈ inferiore al 75% rispetto alla lunghezza (L1) di ciascun nastro trasportatore (140).
  3. 3. Apparecchiatura (1) in accordo con la rivendicazione 1 o 2, in cui detto organo di comando (210) Ã ̈ movimentabile in modo scorrevole lungo detta direzione longitudinale (X-X) al di sotto di detti primi organi di movimentazione (141).
  4. 4. Apparecchiatura (1) in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui il dispositivo di comando (200) comprende mezzi di sollevamento (260) per sollevare l’organo di comando (210) verso uno qualunque di detti primi organi di movimentazione (141) in modo che detto organo di comando (210) sia impegnabile operativamente ed alternativamente ad uno qualunque di detti primi organi di movimentazione (141) di un nastro trasportatore (140).
  5. 5. Apparecchiatura (1) in accordo con la rivendicazione 4, in cui detto organo di comando (210) si impegna operativamente su una porzione di superficie di uno qualunque di detti primi organi di movimentazione (141), detta porzione di impegno estendendosi lungo una direzione circonferenziale per almeno il 20% della circonferenza totale di detto primo organo di movimentazione (141).
  6. 6. Apparecchiatura (1) in accordo con la rivendicazione 4 o 5, in cui detto organo di comando (210) comprende una cinghia di trasmissione (211) circolante attorno ad una pluralità di rulli (212) ruotabili attorno ad un proprio asse, l’asse di almeno uno di detti rulli (212) essendo parallelo all’asse di ciascuno di detti primi organi di movimentazione (141).
  7. 7. Apparecchiatura (1) in accordo con la rivendicazione 4 o 5, in cui detto organo di comando (210) comprende una cinghia di trasmissione (211) circolante attorno ad una pluralità di rulli (212) ruotabili attorno ad un proprio asse, l’asse di almeno uno di detti rulli (212) essendo non parallelo all’asse di ciascuno di detti primi organi di movimentazione (141).
  8. 8. Apparecchiatura (1) in accordo con la rivendicazione 4 o 5, in cui detto organo di comando (210) comprende una cinghia di trasmissione (211) circolante attorno ad una pluralità di rulli (212) ruotabili attorno ad un proprio asse, l’asse di almeno uno di detti rulli (212) essendo ortogonale all’asse di ciascuno di detti primi organi di movimentazione (141).
  9. 9. Apparecchiatura (1) in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui gli assi di detti primo (141) e secondo organo di movimentazione (142) di uno qualunque di detta pluralità di nastri trasportatori (140) sono fissi rispetto detta intelaiatura di supporto (110).
  10. 10. Apparecchiatura (1) in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui detti mezzi di guida (220) di detto dispositivo di comando (200) sono fissati a detta intelaiatura (110) di detto magazzino (1).
  11. 11. Apparecchiatura (1) in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui detti mezzi di guida (220) di detto dispositivo di comando (200) sono fissati a detto dispositivo basculante (300).
  12. 12. Apparecchiatura (1) in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui detti mezzi di guida (220) di detto dispositivo di comando (200) sono fissati a pavimento.
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