ITMI20080717A1 - Cerniera a scomparsa perfezionata - Google Patents

Description

“Cerniera a scomparsa perfezionata'’

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce a una cerniera a scomparsa perfezionata.

Più in particolare, la presente invenzione si riferisce a una cerniera a scomparsa per porte e ante di mobili che permette una pluralità di regolazioni, mantenendo nel complesso ingombri estremamente contenuti.

Come è noto, le cosiddette cerniere a scomparsa sono costituite da due appaiati corpi di supporto, collegati tra loro da bracci articolati, rispettivamente incassati in una sede sagomata ottenuta nella porta o anta da un lato e nel relativo stipite dall’altro lato. Una soluzione di questo genere consente di rendere invisibile la cerniera, che per questo motivo è particolarmente apprezzata poiché non crea interruzioni nella linearità estetica della porta o delle ante del mobile nel loro complesso; in pari tempo, le cerniere a scomparsa permettono la necessaria movimentazione di porte e ante in apertura, allo stesso modo delle tradizionali cerniere a vista.

Nel corso del montaggio delle note cerniere a scomparsa, cioè durante l'installazione delle porte o delle ante, si rendono necessari interventi di regolazione, ad esempio nel senso dell'altezza; ciò al fine di compensare, con riferimento precipuo alle porte, i dislivelli che possono interessare parti del pavimento.

Le regolazioni sono talvolta necessarie anche in senso orizzontale, per l’allineamento rispetto al profilo dello stipite, nonché in profondità per ottenere la perfetta planarità delia porta rispetto allo stipite medesimo. Allo scopo le note cerniere a scomparsa sono provviste dì mezzi, tipicamente costituiti da viti o grani cooperanti con un eventuale eccentrico, che consentono di modificare la disposizione o l'orientamento della parte della cerniera contenuta nell’uno e/o nell’altro dei corpi di supporto. Queste soluzioni risultano tuttavia molto complesse costruttivamente.

Per realizzare anche una regolazione nel senso della profondità, cioè lungo un asse ortogonale rispetto al piano di fissaggio della cerniera allo stipite e alla porta, è nota la soluzione di movimentare angolarmente, sollevandola o abbassandola, una piastrina disposta tra ciascuno dei corpi di supporto e la rispettiva parte di cerniera in essi inserita; questa forma dì realizzazione, tuttavia, comporta il preventivo allentamento delle viti che fissano i corpi di supporto alla porta o allo stipite e comunque rende possibile la regolazione solo con riferimento a uno solo di detti corpi di supporto.

Ne consegue che la regolazione può risultare insoddisfacente, se non addirittura inutile in determinate condizioni.

Infatti, intervenendo ad esempio sulla cerniera superiore e regolando in senso negativo il corpo di supporto incassato nella porta, si ottiene che lo spigolo esterno rivolto al pavimento si solleva a porta chiusa; anche aprendo la porta viene mantenuta tale distanza del pavimento. Se la stessa regolazione avviene invece sul corpo di supporto incassato nello stipite, a porta chiusa lo spigolo esterno rivolto al pavimento resta sempre sollevato, ma aprendo la porta la distanza dai pavimento diminuisce, si azzera a 90° e diventa addirittura negativa a 180°.

Oltre a questi inconvenienti riguardanti la regolazione nel senso della profondità, le note cerniere a scomparsa presentano ingombri elevati, in particolare per quanto attiene allo spessore o profondità dei corpi stessi nei quali si ripiegano i bracci degli snodi che collegano i corpi stessi; ciò limita considerevolmente le possibilità di utilizzare tali cerniere a scomparsa, in particolare su strutture realizzate in materiali diversi dal legno e di spessore limitato.

Ulteriore inconveniente che si riscontra nelle note cerniere a scomparsa riguarda il fatto che i corpi di supporto e le parti provviste dei mezzi di regolazione in essi contenute costituiscono un tutt’uno che viene accoppiato alla porta e allo stipite in fase di installazione della porta medesima; accade quindi con frequenza che, durante il fissaggio dei corpi di supporto nelle cavità predisposte sulla porta e sullo stipite, si verifichino scheggiature o rigature delle superfici finite, a volte laccate, con necessità di effettuare ritocchi che possono comunque risultare visibili. L'inconveniente si verifica anche nel caso in cui la porta richiede di essere smontata, ad esempio a causa dell’imbiancatura dei locali o per lavori più complessi di manutenzione o ristrutturazione; in queste situazioni può pure accadere che le viti di fissaggio nella porta o nello stipite vengano disposte in modo impreciso nei fori preesistenti, determinando quindi una scarsa e inadeguafa tenuta nel tempo.

Scopo della presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti sopra lamentati.

Più in particolare, lo scopo della presente invenzione è quello di provvedere una cerniera a scomparsa perfezionata atta a consentire regolazioni precise lungo più assi e, in particolare, nel senso della profondità.

Ulteriore scopo dell'invenzione è quello di provvedere una cerniera come sopra definita in cui tali regolazioni mantengano costanti le distanze dal pavimento e dallo stipite della porta, sia essa in condizione di chiusura, di apertura parziale o totale.

Ulteriore scopo dell'invenzione è quello di provvedere una cerniera a scomparsa perfezionata di ingombro contenuto, specie in relazione allo spessore o profondità delle parti destinate a essere incassate nella porta e nello stipite, e in grado quindi di essere applicata a porte o ante realizzate in materiali diversi dal legno.

Non ultimo scopo dell’invenzione è quello di mettere a disposizione degli utilizzatori una cerniera a scomparsa perfezionata atta a evitare il rischio che, durante il fissaggio alla porta e allo stipite, possano verificarsi scheggiature, rigature o alterazioni estetiche di qualsiasi genere sulle superfici finite interessate da tale fissaggio.

Ulteriore scopo dell’invenzione è quello di provvedere una cerniera a scomparsa perfezionata atta a evitare il rischio di un suo fissaggio inadeguato a seguito della rimozione della porta cui è applicata.

Ulteriore scopo dell'invenzione è quello di mettere a disposizione degli utilizzatori una cerniera a scomparsa perfezionata atta a garantire un elevato livello di resistenza e affidabilità nel tempo, tale inoltre da poter essere facilmente ed economicamente realizzata.

Questi e altri scopi ancora vengono raggiunti dalla cerniera a scomparsa perfezionata della presente invenzione, specie per porte o ante di mobili, che comprende una coppia di semigusci, destinati a essere inseriti in rispettive sedi di una porta o anta e di uno stipite, tra loro snodabilmenfe collegati e provvisti di una cavità in cui è disposta e vincolata una gabbia, e che si caratterizza fondamentalmente per il fatto che ciascuna gabbia è provvista in due punti di mezzi per la sua regolazione quanto a esposizione rispetto a detta cavità. Le caratteristiche costruttive e funzionali della cerniera a scomparsa perfezionata della presente invenzione risulteranno meglio evidenziate dalla dettagliata descrizione che segue, in cui si fa riferimento alle allegate tavole di disegni che ne rappresentano una forma di realizzazione preferita e non limitativa e in cui:

la figura 1 rappresenta schematicamente, in vista frontale, la cerniera a scomparsa perfezionata della presente invenzione nella condizione di apertura;

la figura 2 rappresenta schematicamente una sezione longitudinale lungo il tratto B-B dì figura 1 di una semiparte della stessa cerniera;

la figura 3 rappresenta schematicamente una sezione trasversale lungo il tratto A-A di figura 1 della stessa cerniera; la figura 4 rappresenta schematicamente, in vista prospettica dall’alto, la stessa cerniera in condizione dì apertura;

la figura 5 rappresenta schematicamente, in vista prospettica dall'alto, la stessa cerniera in condizione di apertura e ruotata di 180° rispetto alla precedente figura;

la figura 6 rappresenta schematicamente, in vista prospettica, la cerniera a scomparsa della presente invenzione nella condizione di parziale accoppiamento alla porta e al relativo stipite;

la figura 7 è una vista schematica prospettica di uno dei corpi di supporto della stessa cerniera;

la figura 8 rappresenta una vista schematica esplosa della stessa cerniera;

la figura 9 rappresenta schematicamente un’ulteriore vista prospettica esplosa della stessa cerniera, in cui alcuni componenti sono disposti in allineamento per l’assemblaggio. Con riferimento alle citate figure, la cerniera a scomparsa perfezionata della presente invenzione, indicata nel complesso con 10 alle figure 4 e 5, comprende una coppia di semigusci 12, 14, in metallo o altro idoneo materiale che costituiscono i corpi di supporto destinati a essere inseriti e fissati nelle cavità rispettivamente realizzate nella porta e nello stipite. Ciascuno dei semigusci 12, 14 definisce un corpo a pianta rettangolare, con estremità arrotondate corrispondenti ai lati minori, provvisto centralmente di una cavità 16, 18, aperta su uno dei fronti e destinata ad accogliere rispettivi corpi di ancoraggio o gabbie 20, 22. Le gabbie 20 e 22 comprendono parte dei mezzi di regolazione della cerniera e, centralmente, accolgono gli elementi atti al collegamento articolato dei semigusci 12, 14 di cui si dirà in seguito. Le cavità centrali 16 e 18 si prolungano in direzioni contrapposte e formano altrettante zone rialzate rispetto alla base delle cavità stesse e ribassate rispetto al fronte superiore dei semigusci 12, 14; dette zone sono indicate con 24 relativamente al semiguscio 14 e con 26 relativamente al semiguscio 12. Su ciascuna delle zone 24 e 26 sono realizzati due fori filettati 28, 30, allineati lungo l’asse longitudinale dei semigusci 12 e 14; i fori 30, cioè ad esempio quelli più vicini tra loro, sono realizzati su una parte preferibilmente inclinata delle citate zone 24, 26 e accolgono altrettante viti 32, 34 rispettivamente atte al fissaggio nei semigusci stessi delle gabbie 20 e 22. I fori 28 delle stesse zone 24 e 26, visibili a figura 8, sono esemplificativamente quelli la cui distanza inferassiale è maggiore e accolgono altrettante viti 36 per mezzo delle quali è possibile effettuare una delle regolazioni della cerniera 10. Tale regolazione corrisponde a quella riferita alla profondità, cioè lungo l’asse indicato con "X” a figura 6 e riguarda l’esposizione o l’arretramento delle gabbie 20 e 22 nei confronti dei rispettivi semigusci, a partire da una condizione iniziale di planarità fra detti componenti. Le viti 36, ad esempio del tipo brugola, possono essere avvitate più o meno in profondità nei fori filettati 28 delle zone rialzate 24, 26, in modo da allinearsi alle zone stesse o da sporgere rispetto alle medesime. Nel primo caso la regolazione in profondità delle gabbie 20, 22 è nulla, nel senso che esse sono perfettamente planari rispetto al fronte esposto dei semigusci 12, 14 o addirittura negativa, nel senso che dette gabbie sono incassate per una quota limitata nei semigusci stessi; nel secondo caso, la sporgenza delle viti 36 rispetto alle zone rialzate 24, 26 conduce le gabbie 20, 22 a esporsi più o meno rispetto ai citati semigusci; l’esposizione delle viti 36 è possibile, di preferenza, per una quota compresa tra 1 ,0 e 5,0 mm ed è ovviamente preceduta dall'allentamento delle viti 32 e 34 che fissano le gabbie 20 e 22 ai rispettivi semigusci e dal successivo loro bloccaggio. Per consentire tale regolazione, le estremità delle gabbie 20, 22 che sormontano le viti 36 sono provviste di fessure 38 o asole 40 attraverso le quali può passare una chiave di manovra o altro idoneo attrezzo. La testa delle viti 36, nel caso siano esposte rispetto al piano definito dalle zone rialzate 24, 26, risulta sufficientemente estesa per creare una idonea superficie di riscontro in battuta per le gabbie 20, 22. Le contrapposte estremità dei semigusci 12, 14 sono tradizionalmente provviste di fori passanti 42 per convenzionali viti 44 di fissaggio dei semigusci 12, 14 nello stipite e nella porta o anta; a figura 6 lo stipite è indicato con 46 e la porta o anta con 48.

La cerniera 10 della presente invenzione consente di effettuare ulteriori regolazioni, nel senso dell'altezza e della larghezza. In particolare, la gabbia 20 del semiguscio 12 può essere movimentata lateralmente, nel semiguscio stesso, secondo la direzione indicata dall'asse “Y" a figura 6, mentre la gabbia 22 dei semiguscio 14 può essere movimentata in verticale nel semiguscio stesso, nel senso indicato dall'asse "Z" della stessa figura 6. Allo scopo, le gabbie 20 e 22 presentano una dimensione in larghezza e in altezza inferiore a quella formata dalla somma delle cavità 16, 18 e delle zone rialzate 24, 26 dei semigusci 12, 14; inoltre, le viti 32 e 34 che fissano le gabbie 12, 14 a detti semigusci sono inserite in asole 32’ a sviluppo orizzontale e 34’ a sviluppo verticale realizzate sulle gabbie stesse, come schematizzato a figura 5.

La possibilità di escursione in larghezza o in altezza delle gabbie 20 e 22 rispetto ai semigusci 12 e 14 è di preferenza compresa tra 1 ,5 e 4,5 mm. gli spazi determinati dalla minore dimensione delle gabbie 12, 14 rispetto alle cavità 16, 18 e alle zone rialzate 24, 26 sono indicati con SI relativamente alla possibilità di escursione della gabbia 20 lungo l’asse "Y” e con S2 relativamente alla possibilità di esecuzione della gabbia 22 lungo l'asse "Z", come da figure 1 , 4 e 5. Per effettuare tali regolazioni, una volta fissati i semìgusci 12, 14 nelle sedi dello stipite 46 e della porta 48 tramite le viti 44, è sufficiente allentare le viti 32 o 34 che fissano le gabbie 20, 22 ai semigusci 12, 14, spostare Γυηα o l’altra di tali gabbie lateralmente (asse Y) o verticalmente (asse Z) e, una volta raggiunta la posizione desiderata, serrare le viti stesse.

Tutte le quote sopra indicate, sia di regolazione in larghezza e altezza, sia di posizionamento quanto a maggiore o minore esposizione delle gabbie 20, 22 rispetto ai semigusci 12, 14, sono puramente indicative e si riferiscono a una cerniera a scomparsa 10 utilizzabile su una porta 48 con relativo stipite 46; nel caso di ante di mobìli, oppure di porte di dimensioni e/o peso rilevanti, in cui le stesse dimensioni della cerniera a scomparsa 10 sono o possono essere inferiori o superiori, tali quote risulteranno corrispondentemente variate, in diminuzione o in aumento, a seconda delle varie esigenze e in funzione delle specifiche applicazioni.

Grazie alla possibilità di regolazione lungo i tre assi "X", "Y” e “Z", la cerniera a scomparsa perfezionata dei presente trovato è in grado di compensare i dislivelli che a volte interessano il pavimento e i disallineamenti in altezza e larghezza tra porta e stipite.

Secondo un’ulteriore vantaggiosa caratteristica della presente invenzione, il collegamento articolato dei semigusci 12, 14 è realizzato mediante una pluralità di bracci scorrevoli l'uno sull’altro in apertura e chiusura e tale soluzione consegue il rilevante vantaggio di ridurre sensibilmente, rispetto alle tradizionali cerniere a scomparsa, lo spessore o profondità dei semigusci 12, 14. In particolare, il collegamento articolato dei semigusci 12, 14 è realizzato mediante due coppie di bracci 50, 52 e 50’, 52', tra loro identici, ruotati l'uno rispetto all'altro di 180°, disposti in corrispondenza delle cavità 16, 18 dei semigusci stessi e collegati tramite perni a formare un insieme compattato. I bracci 50 e 50’ sono formati da placchette di forma tendenzialmente parallelepipedo, con una estremità provvista di un'appendice laterale 54 con foro 56 che attraversa i bracci stessi.

1 bracci 52, 52' sono formati da due solidali settori che definiscono un elemento angolare; nella parte inferiore del settore avente maggior larghezza sono provvisti di foro 58. Analogo foro, indicato con 60, è realizzato nella zona di collegamento fra detti settori. Nei citati fori è disposta una pluralità di perni che collegano i bracci 50, 50’, 52, 52' tra loro e alle gabbie 20, 22, parallelamente provviste di analoghi fori 62. In particolare, un primo perno 64 è inserito nel foro 62 della gabbia 20 e nel foro 56 dell'appendice 54 del braccio 50, mentre un secondo perno 66 attraversa il foro 62 della gabbia 20 e il foro 58 del braccio 52'.

Un terzo perno 68 attraversa il foro 62 della gabbia 22 e il foro 58 del braccio 52, mentre un quarto perno 70 attraversa il foro 62 della gabbia 22 e il foro 56 del braccio 50’.

Infine, un quinto perno 72 è inserito nei contrapposti fori 60 (uno solo dei quali visibile a figura 9) dei bracci 52 e 52', collegando gli stessi. In questo modo si ottiene un collegamento articolato 0 snodo in cui un punto è fulcrato nella gabbia 20, un altro punto è fulcrato nella gabbia 22, un terzo punto è fulcrato in ciascuna coppia di bracci 50, 52 e 50’, 52'.

1 bracci 50, 52, 50', 52' così compattati sono a due a due connessi per mezzo di rullini 74, inseriti in rispettive cavità a profilo semicircolare 76 realizzate lungo fronti contigui di ciascuna coppia di bracci 50, 52, e 50', 52', All'interno delle gabbie 20 e 22 non è quindi necessario realizzare cave di scorrimento per detti bracci, con la vantaggiosa conseguenza che le gabbie stesse risultano di spessore o altezza contenuta e anche la cerniera IO nel suo complesso può essere applicata a porte e stipiti di spessore ridotto.

Come si può rilevare da quanto precede, sono evidenti i vantaggi che l’invenzione consegue.

La cerniera a scomparsa perfezionata della presente invenzione consente regolazioni agevoli e complete lungo tre assi, cioè nel senso della larghezza (asse Y), dell’altezza (asse Z) e della profondità (asse X); in quest'ultimo caso la regolazione può vantaggiosamente essere doppia, cioè essere realizzata in corrispondenza di entrambi i semigusci 12, 14 per mantenere costante la distanza tra pavimento e porta, a prescindere dall'angolo di apertura della porta stessa.

Ulteriormente vantaggiosa è la previsione di collegare tra loro e alle gabbie 20, 22 i bracci 50, 50’, 52, 52’ che formano lo snodo, senza necessità di realizzare cave di scorrimento per i bracci stessi nelle citate gabbie.

Inoltre, con questa forma di realizzazione la cerniera della presente invenzione può essere pre-montata in stabilimento nella porta e/o nello stipite, almeno con riguardo ai semigusci 12, 14 evitando così il pericolo di scalfire la vernice o il legno durante il montaggio in loco. Ciò risulta altresì utile nel caso in cui la porta debba essere smontata, poiché si evita di estrarre le viti-legno che potrebbero creare inconvenienti per il loro riavvitamento nelle originarie sedi.

Benché l’invenzione sia stata sopra descritta con particolare riferimento a una sua forma di realizzazione data a scopo esemplificativo e non limitativo, numerose modifiche e varianti appariranno evidenti a un esperto del ramo alla luce della descrizione sopra riportata. La presente invenzione, pertanto, intende abbracciare tutte le modifiche e le varianti che rientrano nello spirito e nell’ambito protettivo delle rivendicazioni che seguono.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Una cerniera a scomparsa perfezionata (10) specie per porte o ante di mobili, realizzata in metallo o altri idonei materiali, comprendente una coppia di semigusci (12-14), destinati a essere inseriti in rispettive sedi di una porta o anta (48) e di uno stipite (46), tra loro snodabilmente collegati e provvisti di una cavità ( 16) o ( 18) in cui è disposta e vincolata una gabbia (20) o (22), caratterizzata dal fatto che ciascuna gabbia (20) o (22) è provvista in due punti di mezzi per la sua regolazione quanto a esposizione rispetto a detta cavità ( 16) o (18).
2. 2. La cerniera secondo la rivendicazione ì , caratterizzata dal fatto che le cavità (16), (18) sono realizzate centralmente nei semigusci ( 12-14) e si prolungano in direzioni contrapposte formando altrettante zone rialzate (24-26) provviste dì fori filettati (28) e (30), nei fori (30) essendo disposte viti (32-34) di fissaggio dei semigusci stessi nelle gabbie (20-22).
3. 3. La cerniera secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che nei fori (28) delle zone rialzate (24-26) sono disposte rispettive viti (36) riscontrate in battuta dalla base delle gabbie (20) e (22), le estremità di dette ultime essendo provviste, in corrispondenza delle parti che sormontano le viti (36), di fessure (38) o asole (40).
4. 4. La cerniera secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzata dal fatto che le gabbie (20) e (22) presentano dimensione in larghezza e in altezza inferiore rispetto a quello delle cavità (16-18) e delle zone (24, 26) dei semigusci (12-14) e le viti (32-34) che fissano le gabbie stesse a detti semigusci sono inserite in asole (32'J a sviluppo orizzontale e (24’, 34') a sviluppo verticale.
5. 5. La cerniera secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il collegamento a snodo dei semigusci (12-14) è realizzato attraverso coppie di bracci (50-52), (50'-52’) collegati tra loro e alle gabbie (20) e/o (22).
6. 6. La cerniera secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detti bracci (50-50' ) sono costituiti da giacchette di forma parallelepipedo con un'estremità provvista di un'appendice laterale (54) avente un foro (56) che attraversa i bracci stessi.
7. 7. La cerniera secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che i bracci (52-52’) sono formati da due solidali settori che definiscono un elemento angolare provvisto inferiormente di foro (58) e superiormente di foro (60).
8. 8. La cerniera secondo le rivendicazioni 5, 6 e 7, caratterizzata dal fatto che detti bracci (50-52) e (50’-52’) sono collegati tra loro e alle gabbie (20-22) mediante perni (64-66-68-70-72).
9. 9. La cerniera secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detti perni (64-6Ó-Ó8-70-72) sono inseriti in fori (62) delle gabbie (20-22) e nei fori (56-58-60) dei bracci (50-52) e/o (50'-52’).
10. 10. La cerniera secondo le rivendicazioni 6 e 7, caratterizzata dal fatto che i bracci (50-52) e (50’-52’) sono connessi tra loro attraverso rullini (74) disposti in rispettive cavità a profilo semicircolare realizzate lungo fronti contigui dei bracci stessi.