ITMI20070908A1 - Elemento per la protezione termica degli utenti di veicoli provvisti di manubrio - Google Patents

Elemento per la protezione termica degli utenti di veicoli provvisti di manubrio Download PDF

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ITMI20070908A1
ITMI20070908A1 IT000908A ITMI20070908A ITMI20070908A1 IT MI20070908 A1 ITMI20070908 A1 IT MI20070908A1 IT 000908 A IT000908 A IT 000908A IT MI20070908 A ITMI20070908 A IT MI20070908A IT MI20070908 A1 ITMI20070908 A1 IT MI20070908A1
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IT
Italy
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handlebar
casing
protective element
sheath
lateral opening
Prior art date
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IT000908A
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Inventor
Claudia Bertolotti
Francesco Colombo
Nicolo Lurani
Original Assignee
Tucano Urbano S R L
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    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
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Description

Descrizione dell'Invenzione avente per titolo
“ELEMENTO PER LA PROTEZIONE TERMICA DEGLI UTENTI DI VEICOLI PROVVISTI DI MANUBRIO "
La presente invenzione riguarda un elemento per la protezione termica degli utenti di veicoli provvisti di manubrio, in particolare concerne un elemento dì copertura per la protezione delle mani dei guidatori di tali veicoli.
Va sempre più diffondendosi, soprattutto in ambito urbano, l’uso di veicoli a due ruote quali sostituti dell’autovettura, o dei mezzi di trasporto pubblici, per gli spostamenti quotidiani. Infatti, l’impiego di veicoli a due ruote, in particolare motocicli e scooter di non elevata cilindrata, consente, grazie alle ridotte dimensioni e all’agilità di tali veicoli, di affrontare facilmente ti traffico cittadino e di far fronte alla carenza, comune a tutte le realtà urbane, di posti dedicati alla sosta.
Tale impiego, pur prevalentemente estivo, risulta diffuso anche durante i mesi invernali, malgrado le avverse condizioni meteorologiche e le temperature rigide che caratterizzano tali mesi.
Allo scopo di mantenere condizioni termiche confortevoii e fornire un'efficace protezione dagli agenti atmosferici agli utenti di veicoli provvisti di manubrio, sono stati realizzati diversi dispositivi di impermeabilizzazione e di isolamento termico atti a proteggere, localmente, porzioni differenti dei corpo umano. In particolare, per la protezione delle mani, vengono comunemente impiegati guanti, eventualmente foderati con materiale coibente e dotati di protezioni adatte all’uso con un motociclo. L'impiego di guanti, tuttavia, rende difficoltoso l’azionamento dei comandi dei veicolo e, di conseguenza, provoca una minor sensibilità di guida.
Allo scopo di assicurare una efficace protezione termica degli arti superiori, che devono sempre essere mantenuti in piena efficienza per consentire una guida sicura, e nel contempo permettere un agevole azionamento dei comandi del motociclo/scooter, sono state realizzati elementi protettivi flessibili, aventi forma di guaina, o guscio, vincolabìli ciascuno in corrispondenza di una estremità del manubrio, cioè in corrispondenza di una manopola del veicolo, e destinati ad alloggiare le mani e, parzialmente, l’avambraccio del guidatore.
I tradizionali elementi protettivi sono guaine costituite, di norma, da un involucro tubolare, realizzato in tessuto impermeabile, che presenta una apertura laterale entro cui si inserisce una estremità del manubrio ed una imboccatura, con asse trasversale rispetto al manubrio stesso, in cui può trovare alloggiamento parziale un arto superiore del guidatore.
La conformazione e le dimensioni dell’involucro sono tali da permettere la copertura della manopola e della leva di comando (del freno o della frizione) presente ad ogni estremità del manubrio, nonché della mano e di parte dell’arto superiore del conducente, consentendo nel contempo il semplice azionamento della manopola e/o della leva di comando da parte del conducente stesso.
L’apertura laterale, quando il manubrio è inserito nell’elemento protettivo, è richiudibile sul manubrio stesso allo scopo di impedire che eventuali agenti atmosferici possano raggiungere l’arto del motociclista durante la guida. Inoltre, l’apertura laterale può presentare un soffietto elastico, anch’esso richiudibile sul manubrio del veicolo, che contribuisce a migliorare la tenuta dell’accoppiamento tra l’elemento protettivo e il veicolo e, nel contempo, permette una maggior protezione dell’utente dagli agenti atmosferici.
La domanda di brevetto giapponese JP 2006-248300 descrive una tradizionale guaina applicabile al manubrio di un motociclo o uno scooter, in corrispondenza di una manopola, per la protezione termica delle mani del conducente. La guaina è realizzata in un materiale impermeabile, ad esempio una resina sintetica, plastica oppure gomma, ed ha una forma tale da avvolgere la manopola del veicolo e la relativa leva di comando. Un fianco della guaina è provvisto di un’apertura entro la quale è inseribile una manopola del manubrio dei relativo veicolo. La guaina è vincolabile al manubrio per mezzo di chiusure a clip. In pratica l’apertura laterale della guaina calza sulla carenatura del manubrio e le clip permettono di stringere i bordi dell’apertura su tale carenatura.
Gli elementi protettivi noti, del tipo descritto sopra, forniscono un’efficace protezione contro le intemperie e mantengono in condizioni termiche accettabili gli arti superiori del motociclista anche nei mesi invernali. Tuttavìa, durante l'avanzamento il flusso d’aria che investe il veicolo può generare vibrazioni che tendono ad allentare e/o spostare il punto di ancoraggio della guaina, provocando una brusca diminuzione della protezione dalle intemperie ed una minor ergonomicità d'uso dei comandi di guida del veicolo posti in corrispondenza delle estremità del manubrio.
Inoltre, l’azione del flusso d'aria durante l’avanzamento del veicolo può altresì provocare una rotazione della guaina verso il conducente, attorno al punto di ancoraggio al manubrio, in un piano sostanzialmente parallelo al piano individuato dal manto stradale. Tale rotazione, soprattutto quando il veicolo avanza ad una elevata velocità, può portare all'interferenza della guaina con l’estremità delle leve di comando (del freno o della frizione), che possono così essere involontariamente azionate dalia guaina e conseguentemente costituire un pericolo, talvolta anche grave, per gli utenti del veicolo.
La domanda di brevetto italiana IT MI 1999A001593 descrive una guaina avente un fianco vincolatole al manubrio del veicolo per mezzo di una porzione a soffietto richiudibile sul manubrio stesso, ad esempio con velcro. L'accoppiamento è reso stabile da un braccetto rigido, preferibilmente metallico, che collega lateralmente la guaina all’armatura del manubrio, oppure allo specchietto retrovisore o alla carenatura del manubrio, impedendo indesiderati spostamenti della guaina in tutte le condizioni di utilizzo. Una soluzione simile è descritta nella successiva domanda di brevetto cinese CN 2815837Y.
Un inconveniente delle soluzioni tradizionali, nelle quali un braccetto sostiene fa guaina e ne garantisce il corretto posizionamento, è dato dal fatto che lo stesso braccetto non può essere installato su tutti i motocicli o scooter in circolazione, dal momento che non esìstono dimensioni standard per i manubri dei veicoli esistenti. In altre parole, il braccetto di sostegno non può avere una forma adatta all'installazione su tutti i veicoli circolati, e questo costringe il costruttore delie guaine a diversificare la produzione a seconda dei modelli dì motociclo o scooter sui quali le guaine devono essere predisposte, con evidenti riflessi negativi sui costi di produzione.
È uno scopo della presente invenzione realizzare un elemento per la protezione termica degli utenti dì veicoli provvisti di manubrio che risolva in modo semplice gli inconvenienti delle soluzioni tradizionali, risultando al tempo stesso economico, facile da installare e affidabile.
E’ un altro scopo della presente invenzione quello di mettere a disposizione un elemento per la protezione termica degli utenti dei veicoli provvisti dì manubrio, in particolare una guaina per la protezione delle mani del conducente, che offra una valida alternativa alle soluzioni provviste di un braccetto di sostegno, risultando facilmente installabile sulla totalità, o quasi, dei motocicli o scooter circolanti, senza richiedere specifiche modifiche per l'adattamento a ciascun modello di veicolo.
Questi ed altri scopi sono ottenuti dalla presente invenzione che concerne un elemento per la protezione degli arti superiori di utenti di veicoli provvisti di manubrio, secondo la rivendicazione 1.
In generale, l’elemento protettivo comprende un involucro (o guaina) dotato di almeno una prima apertura laterale per l'inserimento di una estremità del manubrio e di una apertura posteriore per permettere l'alloggiamento, almeno parziale, di un arto superiore dell’utente all’interno dell’involucro. E’ inoltre fornito almeno un elemento di ritenuta, distinto dall’involucro, fissabile in modo solidale al manubrio o alla relativa manopola per interdire la fuoriuscita del manubrio stesso dall'apertura laterale dell’involucro e per sostenere almeno una porzione dello stesso involucro.
Vantaggiosamente, l’elemento di ritenuta impedisce che l’involucro possa accidentalmente separarsi dal relativo manubrio, oppure che l’involucro possa essere facilmente rubato quando il relativo veicolo è parcheggiato. Inoltre l’elemento di ritenuta ha anche una funzione di supporto, dal momento che sostiene almeno una porzione dell’involucro in corrispondenza della sua apertura laterale. In altre parole, l’elemento di ritenuta impedisce all’involucro di afflosciarsi, o comunque di portarsi in battuta, sul manubrio o sulla relativa manopola, ostacolando i movimenti del conducente dei veicolo o i movimenti delle leve di comando.
Preferibilmente, l’elemento di ritenuta ha una forma sostanzialmente toroidale, in modo da calzare sull'armatura metallica del manubrio o sulla superfìcie delia manopola presente sui manubrio stesso, li diametro esterno dell’elemento di ritenuta è maggiore del diametro dell’apertura laterale dell'involucro. Questa caratteristica geometrica impedisce che l’elemento di ritenuta possa fuoriuscire dall’apertura laterale dell’involucro, impedisce cioè che l’involucro possa essere scalzato dal manubrio. II bordo circolare dell’elemento di ritenuta non interferisce con l’involucro anche quando lo stesso elemento di ritenuta ruota solidalmente alla manopola dell’acceleratore del veicolo. In altre parole, la corsa dì ritorno della manopola dell’acceleratore non è ostacolata dalla presenza dell’elemento di ritenuta e dell’involucro, come richiesto per la sicurezza della guida.
Secondo la realizzazione preferita della presente invenzione, l’elemento dì ritenuta è un anello costituito da due metà serrabilì sull’armatura metallica del manubrio o sulla relativa manopola di materiale plastico/gommoso, che resta interposta tra le due metà.
Le due metà dell’elemento di ritenuta possono essere realizzate in un materiale plastico, ad esempio polipropilene, oppure in metallo. Il bordo esterno è preferibilmente smussato per evitare interferenze con la superficie interna dell’involucro, o guaina. Tali metà possono essere avvitate l’una all’altra o, in alternativa, possono essere fissate con tradizionali elementi meccanici di chiusura. Secondo la realizzazione preferita dell’invenzione, le due metà dell’anello di ritenuta sono accoppiabili tra loro per mezzo di una fascetta stringitubo, ad esempio in plastica.
L’involucro è realizzato in un materiale flessibile e impermeabile, ad esempio neoprene o un altro materiale avente le stesse proprietà di tenuta all’acqua. La superficie interna dell’involucro può essere rivestita con un materiale ìsolante, ad esempio felpato, che contribuisce a massimizzare la protezione delle mani del conducente del veicolo contro le basse temperature. Per impedire che l'apertura laterale dell'involucro possa deformarsi, lasciando sfilare lo stesso involucro dal manubrio, il bordo dell’apertura è delimitato da un anello di rinforzo in materiale rigido, ad esempio in plastica o in metallo. L’anello di rinforzo può essere cucito o incollato al materiale dell’involucro, ed ha un diametro inferiore all’ingombro massimo dell’elemento di ritenuta ancorato al manubrio o alla manopola.
Preferibilmente, l’elemento protettivo secondo la presente invenzione comprende anche un elemento di impegno con l’estremità libera del manubrio o della manopola. Se il veicolo è provvisto di bilancieri avvitati alle estremità del manubrio, l’elemento di impegno si connette al relativo bilanciere. In generale, l’elemento di impegno presenta una porzione concava calzabile, senza gioco, sull’estremità libera del manubrio, della manopola o del bilanciere, con la funzione di fornire un punto di ancoraggio stabile per l’involucro. L’elemento di impegno può essere realizzato in gomma o plastica, cosi da adattarsi alla forma dell’estremità su cui calza.
Un elemento di irrigidimento, realizzato in un materiale sostanzialmente indeformabile, è ancorabile all’elemento di impegno per sostenere almeno in parte l'involucro protettivo. Ad esempio, l’elemento di irrigidimento è un'asta o una lastra in materiale plastico che si estende sulla superficie interna o esterna dell’involucro per sostenerlo e mantenerne la forma originaria in tutte le condizioni di utilizzo. L’elemento protettivo secondo la presente invenzione è semplice da realizzare ed economico, in quanto l’involucro (guaina), l’elemento di ritenuta, l’elemento di impegno e l’elemento di irrigidimento possono essere realizzati a costi minimi con materiali facilmente reperibili sul mercato.
L'installazione sul veicolo è rapida e semplice. E’ sufficiente calzare la guaina sui manubrio, inserendone almeno una porzione attraverso l'apertura laterale, fino a portare l'anello di rinforzo in corrispondenza della carenatura, o copertura del manubrio. A questo punto si vincola l’anello di ritenuta all'armatura del manubrio, o alla relativa manopola, in posizione interna alla guaina. Se è presente anche l’elemento di impegno, questo può essere manualmente calzato sull’estremità del manubrio. In questa configurazione, l'elemento protettivo è pronto all’uso. La guaina avvolge la relativa manopola e la leva di comando, ad esempio del freno o della frizione, e il conducente del veicolo può agevolmente inserire la propria mano nel volume inferno della guaina, attraverso l’apertura posteriore.
L’elemento protettivo è supportato in modo stabile dall’anello di ritenuta in corrispondenza deH’apertura laterale dell’involucro, dalla leva di comando del veicolo in corrispondenza della porzione frontale, e dall’eventuale elemento di impegno, associato all’elemento di irrigidimento, in corrispondenza della porzione laterale opposta alla suddetta apertura laterale. ! vincoli sono sufficienti a evitare che l’involucro o guaina possa vibrare o possa spostarsi durante la marcia del veicolo per effetto degli spostamenti d’aria.
Preferibilmente, l’involucro è provvisto di una seconda apertura laterale, distinta dalla prima apertura e avente, in generale, dimensioni inferiori a quest’ultima. La seconda apertura laterale permette l'inserimento della leva di comando del veicolo nell’involucro. La seconda apertura laterale può avere dimensioni tali da calzare con un minimo gioco sulla leva di comando, ad esempio la leva del freno, così da trattenere almeno in parte l’involucro stesso.
Un ulteriore vantaggio dell’elemento protettivo rispetto alle soluzioni note è dato dal fatto che l’involucro non si appoggia sulla manopola dell’acceleratore e non ostruisce i movimenti della leva di comando.
Ulteriori aspetti e vantaggi della presente invenzione risulteranno più chiari dalla descrizione che segue, fatta a titolo illustrativo e non limitativo con riferimento ai disegni schematici allegati, nei quali:
la figura 1 è una vista dall’alto di un elemento protettivo secondo la presente invenzione, installato su uno scooter;
la figura 2 è una vista laterale dell’elemento protettivo mostrato in figura 1;
la figura 3 è una vista in prospettiva, frontale, dell’elemento protettivo mostrato in figura 1 ;
la figura 4 è una vista in prospettiva di un dettaglio dell’elemento protettivo mostrato in figura 1 ;
la figura 5 è una vista laterale dell’elemento protettivo mostrato in figura 1;
la figura 6 è una vista in sezione parziale di un componente dell’elemento protettivo mostrato in figura 1;
la figura 7 è una vista in prospettiva de! componente dell’elemento protettivo mostrato in figura 6.
Con riferimento alle figure da 1 a 3, l’elemento protettivo A, secondo una forma di realizzazione preferenziale della presente invenzione, comprende un involucro 1 avente una prima apertura laterale 2, allineata con il manubrio M del veicolo V, ed una imboccatura 3, avente asse sostanzialmente trasversale all’asse dell’apertura 2. Entro l’apertura 2 viene inserita una estremità del manubrio M, ad esempio di un motociclo o uno scooter, mentre rimboccatura 3 permette l'inserimento della mano e/o, parzialmente, dell’avambraccio del conducente del veicolo V.
Le dimensioni dell’involucro 1, dell’apertura laterale 2 e dell'imboccatura 3, sono tali da consentire alla mano di un utente dì raggiungere ed azionare con facilità i comandi de! veicolo, quali ad esempio la manopola 4 di comando dell’alimentazione del motore o la leva del freno 5, posti sull’estremità M del manubrio del veicolo V che trova alloggiamento entro lo stesso involucro 1.
L'involucro 1 può essere realizzato con diversi materiali impermeabili all’acqua, ad esempio in gomma o plastica. Preferibilmente, l’involucro 1 è una guaina in neoprene, opportunamente sagomata per contenere la manopola 4 e la leva 5. La guaina 1 può essere realizzata a partire da un singolo pezzo di neoprene, oppure può essere assemblata cucendo tra loro due o più porzioni di neoprene. Questo materiale è particolarmente adatto per realizzare la guaina 1, in quanto è impermeabile, termicamente isolante, flessibile ma allo stesso tempo sufficientemente rigido conservare la forma originaria. Le figure 1-3 mostrano come l’involucro 1 mantenga l’originale forma a “guanto”. In particolare, la figura 3 mostra la leva di comando dei freno 5 (linea tratteggiata) del veicolo V alloggiata nel volume interno dell'involucro 1. La leva 5 passa attraverso una seconda apertura laterale 51, in pratica un foro, (figura 3) ricavata lateralmente nella parete dell’involucro 1. li foro 51 è distinto e separato dall’apertura laterale 2. Ad esempio, il foro 51 può essere ottenuto tagliando la parete dell’involucro 1. Le dimensioni del foro 51 sono in generale inferiori a quelle dell’apertura laterale 2. Preferibilmente, i bordi del foro 51 calzano sulla leva 5, contribuendo a stabilizzare l'involucro 1 senza interferire con il movimento della stessa leva 5. Ad esempio, i bordi del foro 51 scorrono sulla leva 5 quando questa è azionata dal conducente. In alternativa, i bordi del foro 51 aderiscono alla leva 5 e si deformano per assecondarne i movimenti.
L<’>apertura laterale 2 ha dimensioni tali da consentire l'inserimento del manubrio M di un tradizionale veicolo V all’interno della guaina 1. Le dimensioni dell’apertura 2 possono consentire l'inserimento nella guaina 1 anche di parte della carenatura 6 o del blocco interruttori 7. L’apertura laterale 2 può avere qualsiasi forma, ad esempio può essere esagonale, ma preferibilmente è circolare.
Per evitare che i bordi dell’apertura 2 possano deformarsi, l’elemento protettivo A è dotato di un anello di rinforzo 21 (fig. 3) cucito o incollato in corrispondenza di tali bordi. L’anello di rinforzo 21 può essere in metallo o in plastica, ad esempio in polietilene o in PVC.
All'interno della guaina di neoprene 1 è posizionarle almeno un elemento di ritenuta 8 avente la funzione di impedire che il manubrio M possa essere scalzato dalla guaina 1 attraverso la relativa apertura laterale 2 una volta che l’elemento protettivo A è stato installato sul veicolo V. La figura 4 mostra la forma di realizzazione preferita dell’elemento di ritenuta 8, che ha una generica forma toroidale ed è vincolabiie stabilmente all’armatura metallica del manubrio M o alla manopola 4. L’elemento di ritenuta 8 viene fissato al veicolo V dopo che il manubrio M è stato inserito nella guaina 1.
Vantaggiosamente, l’elemento di ritenuta 8 ha un ingombro (in direzione radiale) tale da non poter passare attraverso l’apertura laterale 2 o l’anello di rinforzo 21 In altre parole, il diametro massimo dell’elemento di ritenuta 8 è maggiore del diametro dell’apertura laterale 2 della guaina 1 o dell'anello di rinforzo 21. In questo modo, una volta che l’elemento dì ritenuta 8, in pratica un anello, è stato fissato al manubrio M o alla manopola 4, la guaina 1 non può disaccoppiarsi accidentalmente dal veicolo V e non può essere rubata quando il veicolo V è parcheggiato. Un ulteriore vantaggio offerto dalla presenza dell'anello di ritenuta 8 consiste nel fatto che la guaina 1 è mantenuta nella sua corretta posizione operativa nelle condizioni di marcia del veicolo V. La forza dell’aria che impatta contro la guaina 1 quando il veicolo V avanza, infatti, tende a scalzare la stessa guaina 1 dal manubrio M, con grave rischio di intralcio per le mani del conducente del veicolo V o per gli spostamenti della leva di comando 5. L'anello di ritenuta 8 impedisce spostamenti indesiderati della guaina 1, garantendo la sicurezza della guida.
Preferibilmente, come mostrato in figura 4, l’anello di ritenuta 8 è formato da due porzioni 81 e 82, ad esempio due metà, accoppiabili tra loro in modo da serrarsi contro il manubrio IVI o la manopola 4. L’accoppiamento delle porzioni 81 e 82 può essere ottenuto per mezzo di viti o clips, ma preferibilmente si utilizza una fascetta stringitubo 83, ad esempio una fascetta in plastica del tipo utilizzato per raggruppare tra loro i cavi elettrici. L’installazione dell’anello di ritenuta 8 è quindi semplice: è sufficiente posizionare le due porzioni 81 e 82 come mostrato in figura 4, contrapposte, e serrare la fascetta stringitubo 83.
Le figure 6 e 7 mostrano in dettaglio l’anello di ritenuta 8. Le due porzioni 81 e 82 sono ciascuna provvista di una sede 84 per l’alloggiamento della fascetta 83 (fig. 6) e di una porzione 85 che si estende radialmente. La porzione 85 è destinata a portarsi in battuta contro la superficie interna della guaina 1, in corrispondenza dell’apertura laterale 2 o dell'anello dì rinforzo 21. li diametro dell’anello di rinforzo 21 è inferiore al diametro massimo della porzione 85.
Preferibilmente la porzione 85 dell’anello dì ritenuta 8 è circolare e presenta un bordo lìscio adatto a scivolare sulla superficie interna della guaina 1. In questo modo l’anello di ritenuta 8 può essere fissato alla manopola 4 che comanda il motore del veicolo V (acceleratore) senza ostacolarne la rotazione all'interno della guaina 1. Come mostrato in figura A, la manopola 4 può essere ruotata nel verso della freccia R e nel verso opposto, durante la corsa di ritorno, senza che l'anello 8 interferisca con tale rotazione.
Secondo la forma di realizzazione preferita della presente invenzione, l'elemento protettivo A comprende un elemento 9 di impegno con l'estremità libera del manubrio M, o della manopola 4, oppure del bilanciere 41 eventualmente presente sul veicolo V. Come mostrato in figura 5 (freccia), l’elemento di impegno 9 comprende una porzione concava 91 adatta a calzare senza gioco sull’estremità o sul bilanciere 41. L'elemento di impegno 9 è fissato alia guaina 1, ad esempio per mezzo di colla o di una cucitura. Quando è vincolato all’estremità 41 , l'elemento di impegno 9 offre un ulteriore punto di ancoraggio della guaina 1 al manubrio M In questo modo si massimizza la stabilità della guaina 1 contro l’azione dell’aria durante la marcia del veicolo V. Le figure 1 e 2 mostrano l’elemento protettivo A correttamente installato sul manubrio M, con l’elemento 9 che calza sul bilanciere 43.
In alternativa all’elemento di impegno 9, l’elemento A può comprendere un secondo elemento di ritenuta 8, fissabile alia manopola 4 in corrispondenza della seconda estremità libera del manubrio M.
Preferibilmente, l'elemento protettivo A è dotato di un elemento dì irrigidimento 10 vincolabile all’elemento di impegno 9. L’elemento di irrigidimento 10 è disegnato in tratteggio nelle figure 1 e 2. In generale, tale elemento 10 può avere una forma allungata, in modo tale da estendersi in corrispondenza della superfìcie interna o esterna della guaina 1, ed è realizzato in un materiale sostanzialmente indeformabile, o parzialmente elastico. Nelle figure 1 e 2, l’elemento di irrigidimento 10 è un'asta, una lamina, una lastra, una banda o una piastra in materiale plastico, ad esempio PVC, che si estende lateralmente per tutta la lunghezza della guaina 1 e, in parte, anche frontalmente per evitare che la guaina 1 possa appoggiarsi alla leva 5 durante la marcia del veicolo V. L'elemento 10 può essere cucito o incollato alla superficie interna o esterna della guaina 1 in neoprene. Ciò che importa è che l’elemento 10 supporti la guaina 1 e ne impedisca la deformazione a causa del peso o dell’azione del’aria.
L'installazione dell'elemento protettivo A sul veicolo V è semplice e rapida. L’utente predispone la guaina o involucro 1 come mostrato nelle figure 1-4, inserendo il manubrio M all'interno della guaina 1 attraverso la relativa apertura laterale 2. In un secondo momento l’utente fissa l’anello di ritenuta 8, che agisce anche come antifurto per la guaina 1, e vincola l’elemento di impegno 8 all’estremità 41 del manubrio M.
L’elemento protettivo A è supportato stabilmente in tutte le condizioni di utilizzo del veicolo V. La guaina 1 è sostenuta in corrispondenza dell’apertura laterale 2 dall’anello di ritenuta 8, in particolare dalla sua porzione 85, ed è sostenuta in corrispondenza della porzione frontale dall’elemento di impegno 9 e dall’elemento di irrigidimento 10. In questo modo si evita che la guaina 1 possa spostarsi pericolosamente durante la marcia del veicolo V.
I materiali utilizzati per realizzare l’elemento protettivo A ed i suoi componenti, sono facilmente reperibili sul mercato a costi minimi, con evidenti vantaggi per quanto riguarda il costo complessivo.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Elemento protettivo (A) degli arti superiori di utenti di veicoli (V) provvisti di manubrio (M), del tipo comprendente un involucro (1) dotato di almeno una prima apertura laterale (2) per l'inserimento di una estremità di detto manubrio e di una apertura posteriore (3) per permettere l'alloggiamento, almeno parziale, di un arto superiore dell'utente all’interno dell’involucro (1), caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un elemento di ritenuta (8), separato da detto involucro (1), fissabile solidale al manubrio (M) o alla relativa manopola (4) per interdire la fuoriuscita del manubrio (M) stesso da detta prima apertura laterale (2) e sostenere almeno una parte dell’involucro (1).
  2. 2. Elemento protettivo (A) secondo la rivendicazione 1, in cui detto elemento di ritenuta (8) ha una forma sostanzialmente toroidale ed il suo diametro esterno è maggiore del diametro dì detta apertura laterale (2).
  3. 3. Elemento protettivo (A) secondo la rivendicazione 2, in cui detto elemento di ritenuta (8) è costituito da due metà (81, 82) serrabili sull’armatura del manubrio (M) o sulla manopola (4), da parte opposte rispetto alla stessa.
  4. 4. Elemento protettivo (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-3, in cui detto elemento di ritenuta (8) è realizzato in un materiale plastico o in metallo.
  5. 5. Elemento protettivo (A) secondo una delle rivendicazioni 3 e 4, in cui dette metà (81 , 82) sono accoppiabili tra loro per mezzo di una fascetta stringitubo (83).
  6. 6. Elemento protettivo (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-5, in cui detto involucro (1) è realizzato in un materiale flessibile e impermeabile e detta apertura laterale (2) è delimitata da un anello di rinforzo (21), rigido, che impedisce deformazioni dell’apertura (2).
  7. 7. Elemento protettivo (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-6, caratterizzato dal fatto di comprendere, inoltre, un elemento (9) di impegno con l’estremità libera (41) del manubrio (M) o della manopola (4).
  8. 8*Elemento protettivo (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 -7, in cui detto elemento di impegno (9) è fissato a detto involucro (1) e presenta una porzione concava (91) calzabile su detta estremità libera (41).
  9. 9. Elemento protettivo (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-8, in cui detto elemento di impegno (9) è realizzato in gomma o plastica.
  10. 10. Elemento protettivo (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 7-9, caratterizzato dal fatto di comprendere, inoltre, un elemento di irrigidimento (10), ancorabile a detto elemento di impegno (9), realizzato in un materiale sostanzialmente indeformabile, che si estende sulla superficie interna o esterna di detto involucro (1) per sostenerlo.
  11. 11. Elemento protettivo (A) secondo la rivendicazione 10, in cui detto elemento di irrigidimento (10) è un’asta o una lastra in materiale plastico.
  12. 12. Elemento protettivo (A) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 11, in cui detto involucro (1) è dotato di una seconda apertura laterale (51), distinta e separata da detta prima apertura laterale (2), per l’inserimento al suo interno di una estremità di una leva di comando (5) del veicolo (V).
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