ITMI20060911A1 - Dispositivo per la movimentazione di autovetture in autosili con sistema di sollevamento perfezionato - Google Patents

Dispositivo per la movimentazione di autovetture in autosili con sistema di sollevamento perfezionato Download PDF

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Description

Descrizione dell’invenzione avente per titolo:
“DISPOSITIVO PER LA MOVIMENTAZIONE DI AUTOVETTURE IN AUTOSILI CON SISTEMA DI SOLLEVAMENTO PERFEZIONATO”
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo per la movimentazione di autovetture in autosili, provvisto di un sistema di sollevamento delle ruote dell’autovettura.
Come è noto un autosilo con sistema di parcheggio automatico comprende una pluralità di aree di parcheggio, che nel seguito verranno chiamate stalli, disposte su più piani.
Per gli spostamenti e il supporto delle autovetture è previsto un meccanismo di movimentazione che comprende un carro-ponte o traslatore-elevatore spostabile orizzontalmente lungo i corridoi esistenti tra le varie file di stalli e provvisto di una piattaforma elevabile per portare le autovetture all’altezza dei vari piani.
La piattaforma è fornita di appositi sistemi di movimentazione atti a prelevare l’autovettura dalla piattaforma e posizionarla nello stallo e viceversa. Tali sistemi di movimentazione, secondo la tecnica nota, prevedono normalmente il cosiddetto sistema “a pettine” comprendente un carrello avente delle estremità a pettine atte a scorrere in corrispondenti fessure a dente di sega ricavate nella piattaforma e sulla soletta di ciascuno stallo.
Sono altresì noti sistemi di movimentazione comprendenti una coppia di carrelli che sollevano rispettivamente le ruote anteriori e posteriori del veicolo per trasportarlo nello stallo, come ad esempio quello descritto nella domanda di brevetto PCT WO95/03462 a nome dello stesso richiedente. Il carrello comprende un telaio fisso che supporta girevolmente le ruote del carrello. Sul telaio fisso è montato un telaio mobile supportante i mezzi di presa delle ruote dell’autovettura. Il telaio mobile è solidale ad una cremagliera montata scorrevole verticalmente nel telaio fisso del carrello. La cremagliera viene mossa verticalmente, per sollevare/abbassare il telaio mobile, mediante una ruota dentata azionata in rotazione da un motore elettrico.
Tale sistema di sollevamento presenta degli inconvenienti, dovuti all’eccessiva potenza del motore, all’usura degli ingranaggi, alla complessità costruttiva e all’eccessiva altezza del carrello dovuta ai due telai disposti uno sull’altro. Il problema dell’altezza del carrello risulta particolarmente sentito, soprattutto nel caso di auto sportive che presentano telai estremamente vicini al suolo e che potrebbero interferire con il telaio mobile del carrello anche quando esso è in posizione abbassata.
Scopo dell’invenzione è quello di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota fornendo un dispositivo per la movimentazione di autovetture in autosili provvisto di un sistema di sollevamento dell’autovettura che sia affidabile, versatile, economico, poco ingombrante e di semplice realizzazione.
Questo scopo è raggiunto in accordo all’invenzione, con le caratteristiche elencate nell’annessa rivendicazione indipendente 1. Realizzazioni preferite dell’invenzione appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.
Il dispositivo per trasferimento di autovetture in autosili secondo l’invenzione comprende un carrello anteriore atto a posizionarsi in corrispondenza delle ruote anteriori dell’autovettura per sollevarle e un carrello posteriore atto a posizionarsi in corrispondenza delle ruote posteriori dell’ autovettura per sollevarle, in modo da poter spostare l’autovettura. Ciascun carrello comprende un telaio principale supportante mezzi di presa atti a supportare le ruote del veicolo.
Almeno uno di detti carrelli comprende un telaio secondario imperniato, secondo un asse trasversale, a detto telaio principale.
Il telaio secondario è accoppiato al telaio principale in relazione di accoppiamento a compasso, per mezzo di rispettivi pignoni e ruote dentate che ingrano tra loro, azionati in rotazione mediante una motorizzazione, in modo da ottenere il sollevamento/abbassamento del telaio principale.
Appaiono evidenti i vantaggi del carrello secondo l’invenzione provvisto di sistema di sollevamento a compasso. Infatti il sistema di sollevamento a compasso consente l’utilizzo di un maggior rapporto di riduzione rispetto ai sistemi noti a cremagliera. Come risultato si può utilizzare un motore meno potente e si ha un’usura inferiore degli ingranaggi.
Inoltre il sistema di sollevamento a compasso consente di utilizzare due telai mobili uno di fonte all’altro, al contrario dei sistemi noti che prevedono un telaio mobile disposto sopra un telaio fisso. Come risultato si ottiene un notevole abbassamento del carrello secondo l’invenzione che può essere utilizzato anche per auto sportive che prevedono un telaio estremamente basso.
Ulteriori caratteristiche dell’invenzione risulteranno più chiare dalla descrizione dettagliata che segue, riferita ad una sua forma di realizzazione puramente esemplificativa, e quindi non limitativa, illustrata nei disegni annessi, in cui:
la Fig. 1 è una vista in alzato laterale, mostrante un’auto posizionata su due carrelli che costituiscono il dispositivo di movimentazione secondo l’invenzione, in cui i carrelli sono disposti su una piattaforma di un locale di ingresso/uscita di un autosilo e sono in posizione di sollevamento delle ruote dell’autovettura;
la Fig. 2 è una vista in pianta dei carrelli sulla piattaforma di Fig. 1 ;
la Fig. 2A è una vista ingrandita di un particolare del carrello anteriore di Fig. 2;
la Fig. 3 è una vista laterale del carrello anteriore supportante le ruote anteriori dell’autovettura, in cui il carrello è illustrato in posizione abbassata;
la Fig. 3 A è una vista ingrandita di un particolare di Fig. 3 illustrante il sistema di sollevamento in posizione abbassata;
la Fig. 4 è una vista laterale come Fig. 3, ma in cui il carrello è illustrato in posizione di sollevamento delle ruote dell’autovettura; e
la Fig. 4A è una vista ingrandita di un particolare di Fig. 4 illustrante il sistema di sollevamento in posizione sollevata.
In Fig. 1 viene illustrata un’auto 100 comprendente una coppia di ruote anteriori 101 e una coppia di ruote posteriori 102 destinate ad essere sollevate e trasportate rispettivamente da un carrello anteriore 1 e da un carrello posteriore 2. Nelle Figg. 1, e 2 i carrelli anteriore 1 e posteriore 2 sono mostrarti su una piattaforma mobile o telaio 200 in un locale ingresso/uscita di un autosilo meccanizzato. La piattaforma 200 può essere abbassata e sollevata per portare l’auto 100 su una soletta di uno stallo dell’ autosilo.
Come meglio mostrato in Fig. 2, la piattaforma 200 ha una forma sostanzialmente rettangolare e comprende due corridoi laterali 201 sui quali possono avanzare le ruote 101, 102 dell’ autovettura 100 e un canale centrale 202 all’interno del quale possono viaggiare il carrello anteriore 1 e il carrello posteriore 2. Sui corridoi laterali 201 della piattaforma sono previste due rulliere anteriori 204 e due rulliere posteriori 205 sulle quali si dispongono le ruote anteriori 101 e posteriori 102 dell’auto, prima di essere prelevate dai carrelli 1 e 2.
Il carrello anteriore 1 e il carrello posteriore 2 sono sostanzialmente simmetrici, pertanto elementi uguali o simili, presenti in entrambi i carrelli 1 e 2 sono indicati con gli stessi numeri di riferimento.
Ciascun carrello 1, 2 comprende due ruote anteriori 10 e due ruote posteriori 11 che rotolano in apposite guide nel canale 202 della piattaforma. Nella parte anteriore del carrello anteriore 1 è previsto un motoriduttore 12 che aziona in rotazione un albero 12’ collegato alle ruote anteriori 10. Invece nella parte posteriore del carrello posteriore 2 è previsto un motoriduttore 12 che aziona in rotazione un albero 12’ collegato alle ruote posteriori 11. Ciascun carrello 1, 2 comprende rulli di guida 13 con asse verticale, che rotolano sui bordi interni dei corridoi 201.
Ciascun carrello 1, 2 comprende un telaio di supporto 14, in seguito chiamato telaio principale, a forma di cornice, sul quale sono fulcrate quattro leve 15 atte a disporsi sotto le ruote 101, 102 dell’auto per sollevarle. Le leve 15 possono girare attorno al proprio fulcro tramite un sistema di ingranaggi di per sé noto. I punti di fulcro delle leve 15 sono disposti secondo gli angoli di un rettangolo.
Le leve 15, compiendo una rotazione di circa 80°- 100°, possono passare da una posizione retratta inattiva con i loro assi sostanzialmente paralleli all’asse longitudinale del carrello 1, 2, ad una posizione estratta di lavoro in cui sporgono verso l’esterno, con i loro assi sostanzialmente ortogonali all’asse longitudinale del carrello e simmetrici rispetto ad un asse trasversale del carrello. Nella posizione di lavoro, le aste 15 sono disposte rispettivamente sotto le ruote dell’auto, a contatto con il battistrada dello pneumatico.
Il telaio principale 14, può inoltre supportare anche un sistema di centratura delle ruote dell’autovettura. Tale sistema di centratura può sfruttare la stessa motorizzazione del sistema di azionamento delle aste 15 o una motorizzazione indipendente.
Il telaio principale 14, oltre a supportare il sistema di azionamento delle aste 15, e l’eventuale sistema di centratura delle ruote del veicolo, supporta girevolmente le ruote motrici del rispettivo carrello e la rispettiva motorizzazione delle ruote motrici.
Ciascun carrello 1, 2, presenta una porzione di telaio 16, in seguito chiamato telaio secondario 16, montato in modo articolato rispetto al telaio principale 14, in modo che il telaio secondario 16 possa ruotare rispetto al telaio principale 14 attorno ad un asse trasversale e orizzontale. Il telaio secondario 14 è collegato al telaio principale 16, ad esempio mediante cerniere con perni su un asse trasversale.
Nel telaio secondario 16 sono montate girevolmente le ruote non motrici (folli). Vale a dire, nel carrello anteriore 1, le ruote motrici anteriori 10 sono montate nel telaio di supporto 14 e le ruote folli posteriori 11 sono montate nel telaio secondario 16. Invece nel carrello posteriore 2 le ruote motrici posteriori 11 sono montate nel telaio principale 14 e le ruote folli anteriori 10 sono montate nel telaio secondario 16.
Con particolare riferimento a Fig. 2 A, sul telaio secondario 16 è montato un motore 17 per l’azionamento del sistema di sollevamento del carrello. Il motore 17 presenta un riduttore 18 che aziona in rotazione un albero 19 montato girevolmente e trasversalmente nel telaio secondario 16. L’albero 19 presenta, vicino alle sue estremità, due pignoni 20 calettati su di esso.
Come meglio mostrato nelle Figg. 3 A e 4A, i pignoni 20 ingranano in rispettive ruote dentate 21 calettate in rispettivi alberi 22. Le ruote dentate 21 hanno un diametro maggiore (sostanzialmente il doppio) rispetto al diametro dei rispettivi pignoni 20. Gli alberi 22 sono montati fissi in rispettive staffe 23 solidali al telaio principale 14. In questo modo le ruote dentate 21 sono rese solidali al telaio principale 14. Quindi il telaio di supporto principale 14 è collegato al telaio secondario 16, mediante un sistema di accoppiamento a compasso.
Come risultato, una rotazione in senso orario (Figg. 3A e 4A) dei pignoni 20 forza una rotazione in senso anti-orario delle ruote dentate 21. Poiché le ruote dentate 21 solo solidali al telaio principale 14, i pignoni 20 sono montati girevoli nel telaio secondario 16, e i due telai 14 e 16 sono incernierati tra loro, i due telai 14 e 16 tendono ad avvicinarsi tra loro mediante rotolamento delle ruote Il e quindi le loro estremità supportanti rispettivamente le ruote dentate 21 ed i pignoni 20 si sollevano.
Con riferimento al carrello anteriore 1, dopo che le aste 15 si sono disposte sotto le ruote anteriori 101 del veicolo per supportarle, l’estremità del telaio principale 14 si deve sollevare di quel tanto che basta a staccare completamente da terra le ruote 101 del veicolo. Un sollevamento di circa 9,5 cm della cerniera che collega i due telai 14 e 16 è sufficiente a consentire un sollevamento del telaio principale 14 con un distacco di circa 6 cm delle ruote 101 del veicolo da terra.
Per ottenere tale sollevamento del telaio principale 14, i pignoni 20 e le ruote dentate 21 sono conformati in modo tale che è sufficiente una rotazione di soli due denti. Conseguentemente il riduttore 18 può essere selezionato in modo da assicurare un elevato rapporto di riduzione, ad esempio per mettere in rotazione l’albero 19 con una velocità di rotazione di 4 giri al minuto.
All’estremità del telaio secondario 16 rivolta verso il telaio principale 14 sono montati fermi meccanici di fine-corsa di discesa 25 e fermi meccanici di fine-corsa di salita 26. 1 fermi meccanici di fine-corsa di discesa 25 sono disposti al di sopra delle rispettive staffe 23 del telaio principale 14. Invece i fermi meccanici di finecorsa di salita 26 sono disposti al di sotto delle rispettive staffe 23 del telaio principale 14.
I fermi meccanici di fine-corsa di discesa 25 sono montati in modo fisso per andare in battuta contro la rispettiva staffa 23, quando i due telai 14 e 16 sono abbassati, vale a dire sono disposti secondo un piano orizzontale, evitando in questo modo un ulteriore abbassamento dei due telai 14 e 16.
Invece, i fermi meccanici di fine-corsa di salita 26 sono montati in modo regolabile per andare in battuta contro la rispettiva staffa 23, quando i due telai 14 e 16 sono sollevati della quantità desiderata, vale a dire sono disposti secondo piani inclinati rispetto all’orizzontale, evitando in questo modo un ulteriore sollevamento dei due telai 14 e 16. Chiaramente i fermi meccanici di fine-corsa di salita 26 possono essere regolati per ottenere un sollevamento del telaio principale 14 di un’altezza desiderata.
Alla presente forma di realizzazione dell’invenzione possono essere apportate numerose variazioni e modifiche di dettaglio, alla portata di un tecnico del ramo, rientranti comunque entro l’ambito dell’invenzione espresso dalle rivendicazioni annesse.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la movimentazione di autovetture (100) in autosili, comprendente un carrello anteriore (1) atto a posizionarsi in corrispondenza delle ruote anteriori (101) dell’ autovettura per sollevarle e un carrello posteriore (2) atto a posizionarsi in corrispondenza delle ruote posteriori (102) dell’ autovettura per sollevarle, in modo da poter spostare l’autovettura (100), ciascun carrello (1, 2) comprendendo un telaio principale (14) supportante mezzi di presa (15) atti a supportare le ruote (101, 102) del veicolo, caratterizzato dal fatto che, almeno uno di detti carrelli comprende un telaio secondario (16) imperniato, secondo un’asse trasversale, a detto telaio principale (14), in cui detto telaio secondario (16) è accoppiato a detto telaio principale (14) in relazione di accoppiamento a compasso, per mezzo di rispettivi pignoni (20) e ruote dentate (21) che ingranano tra loro, azionati in rotazione mediante una motorizzazione (17), in modo da ottenere il sollevamento/abbassamento del telaio principale (14).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in detto telaio principale (14) sono montate le ruote motrici del carrello e in detto telaio secondario (16) sono montate le ruote folli del carrello.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detta motorizzazione (17) del sistema di sollevamento comprende un motore elettrico (17) montato sul telaio secondario (16) e collegato ad un riduttore (18) che aziona in rotazione un albero (19) montato trasversalmente e girevolmente nel telaio secondario (16), detto albero (19) supportando due pignoni (20) che ingranano in rispettive ruote dentate (21) solidali al telaio principale (14).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che dette ruote dentate (21) del telaio principale hanno un diametro maggiore rispetto a quello dei pignoni (20) del telaio secondario.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che detto motoriduttore (18) è selezionato in modo da impartire a detto albero (19) del telaio secondario una rotazione di circa 4 giri al minuto. 6. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 5, caratterizzato dal fatto che detti pignoni (20) e dette ruote dentate (21) sono selezionati in modo tale da impartire un sollevamento di circa 9,5 cm della cerniera che collega i due telai (14, 16) per una rotazione di circa due denti.
  6. 6. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di fine-corsa di discesa (25) per bloccare l’abbassamento di detti telai principale e secondario (14, 16) in una posizione in cui sono paralleli ad un piano orizzontale.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fine-corsa di discesa (25) comprendono almeno un fermo meccanico (25) solidale al telaio secondario (16) e rivolto verso il telaio principale (14) per andare in battuta contro una rispettiva staffa (23) del telaio principale.
  8. 8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di fine-corsa di salita (26) per bloccare il sollevamento di detti telai principale e secondario (14, 16) in una posizione di sollevamento massimo preimpostata.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fine-corsa di salita (26) comprendono almeno un fermo meccanico (26) solidale al telaio secondario (16) e rivolto verso il telaio principale (14) per andare in battuta contro una rispettiva staffa (23) del telaio principale.
  10. 10. Carrello (1, 2) per la movimentazione di autovetture (100) in autosili meccanizzati comprendente un telaio principale (14) supportante mezzi di presa (15) atti a supportare le ruote (101, 102) dell’autovettura, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre un telaio secondario (16) imperniato, secondo un’asse trasversale, a detto telaio principale (14), in cui detto telaio secondario (16) è accoppiato a detto telaio principale (14) in relazione di accoppiamento a compasso, per mezzo di rispettivi pignoni (20) e ruote dentate (21) che ingranano tra loro, azionati in rotazione mediante una motorizzazione (17), in modo da ottenere il sollevamento/abbassamento del telaio principale (14).
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