ITMI20010834A1 - Disco della frizione in particolare per l'impiego co una frizione ad attrito di autoveicoli - Google Patents

Disco della frizione in particolare per l'impiego co una frizione ad attrito di autoveicoli Download PDF

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ITMI20010834A1
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Friedrich Gerhardt
Stefan Lehmann
Karl-Ludwig Kimming
Roland Seebacher
Joachim Hoffmann
Hermann Langeneckert
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Luk Lamellen & Kupplungsbau
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    • F16F15/14Suppression of vibrations in rotating systems by making use of members moving with the system using masses freely rotating with the system, i.e. uninvolved in transmitting driveline torque, e.g. rotative dynamic dampers
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Description

DESCRIZIONE
L'invenzione riguarda un disco della frizione in particolare per l'impiego in connessione con una frizione ad attrito per autoveicoli, ove il disco della frizione possiede almeno un pezzo di ingresso ed un pezzo di uscita, che sono connessi tra loro dal punto di vista d'azionamento per la trasmissione di momento torcente. Il pezzo di ingresso ed il pezzo di uscita, rispettivamente le zone di ingresso e le zone di uscita del disco della frizione possono essere in questo caso in un sol pezzo oppure possono essere formati da componenti separati. L'invenzione riguarda in particolare dischi della frizione senza ammortizzatori torsionali, ciò significa senza mezzi di attrito e/o elastici, efficaci in direzione circonferenziale, attraverso i quali viene condotta almeno una parte del momento torcente da trasmettere fra motore di azionamento e il cambio collegato in cascata. Siffatti dischi della frizione sono per esempio divenuti noti dalle pubblicazioni brevettuali DE-OS 2951573, DE-OS 4117582 e DE-OS 4322578.
Simili dischi della frizione vengono impiegati in molti casi con cosiddetti volani in più pezzi, che presentano almeno un ammortizzatore di vibrazioni torsionali, che riduce in particolare le vibrazioni torsionali, eccitate dal motore termico, almeno ad una misura accettabile e così aumenta la confortevolezza di marcia dell'autoveicolo. Si e però constatato che impiegando dischi della frizione almeno sostanzialmente rigidi alla torsione in determinati stati di funzionamento dell'autoveicolo, in particolare durante l'azionamento della frizione ad attrito, viene provocato un cosiddetto inceppamento, che genera vibrazioni nella catena di azionamento. Questo inceppamento o bloccaggio viene indicato anche con il concetto vibrazioni di attrito. Un simile inceppamento fra le superfici di attrito delle guarnizioni d'attrito del disco della frizione e le controsuperfici di attrito, interagenti con queste ultime, della piastra di spinta della frizione e del volano, avviene in particolare in caso di processi di avviamento di autoveicoli, per cui simili fenomeni di bloccaggio sono particolarmente fastidiosi.
Alla base della presente invenzione vi è il compito di realizzare un dispositivo, che elimini rispettivamente riduca almeno ad una misura accettabile il problema precedentemente menzionato. Il dispositivo secondo l'invenzione deve essere fabbricabile in questo caso in modo particolarmente semplice ed economico, e deve essere montabile rispettivamente applicabile ad un disco della frizione.
Secondo .l'invenzione, i compiti alla base di questa vengono risolti fra l'altro per il fatto che il disco della frizione viene munito di un ammortizzatore dinamico, che possiede una massa girevole rispetto all'asse di rotazione del disco della frizione, la quale massa è accoppiata con un componente di questo disco della frizione per mezzo di un ammortizzatore di vibrazioni torsionali presentante un accumulatore di energia, e una frizione a slittamento collegata con questo in serie. Nel flusso di forza, considerato verso la massa di inerzia, in modo vantaggioso, la frizione a slittamento può essere disposta a monte dell'ammortizzatore di vibrazioni torsionali. Per alcuni casi d'impiego può essere però anche opportuno che questa frizione a slittamento sia collegata in cascata all'ammortizzatore di vibrazioni torsionali. In modo vantaggioso 1'ammortizzatore di vibrazioni torsionali può possedere almeno un dispositivo di isteresi rispettivamente di attrito, che è collegato in parallelo agli accumulatori di energia, che sono costituiti preferibilmente da molle elicoidali.
Il pezzo di ingresso e il pezzo di uscita del disco della frizione secondo l'invenzione possono essere connessi tra loro almeno approssimativamente in modo non girevole. Per alcuni casi di impiego può essere però anche opportuno che il pezzo di ingresso, che porta le guarnizioni di attrito del disco della frizione, presenti una certa possibilità di spostamento, almeno radiale, rispetto al pezzo di uscita. Per rendere possibile una tale possibilità di spostamento limitata radiale, può essere vantaggioso che fra il pezzo di ingresso e il pezzo di uscita del disco della frizione sia presente almeno una ridotta possibilità di rotazione. Simili dischi della frizione sono divenuti noti per esempio dalle pubblicazioni brevettuali DE-OS 19901043, DE-OS 4424186 e DE-OS 4322578.
In modo vantaggioso il pezzo di uscita, rispettivamente la zona di uscita del disco della frizione, può essere eseguito a forma di mozzo, ove può essere opportuno che 1'ammortizzatore dinamico sia portato da questo pezzo di uscita a forma di mozzo. Il pezzo di ingresso può essere eseguito come zona a forma di disco rispettivamente a mo' di flangia, che è connessa praticamente non girevolmente con la zona di uscita rispettivamente il pezzo di uscita a forma di mozzo. Nel caso di una simile esecuzione, in modo vantaggioso l'ammortizzatore dinamico può essere disposto lateralmente rispetto al pezzo di ingresso eseguito a mò di flangia.
Una struttura particolarmente vantaggiosa del disco della frizione è possibile mediante l’impiego di un pezzo intermedio, che è accoppiato, dal punto di vista dell'azionamento, da un lato con la massa dell'ammortizzatore dinamico tramite almeno gli accumulatori di energia dell'ammortizzatore di vibrazioni torsionali e dall'altro lato con il pezzo di ingresso e/o con il pezzo di uscita del disco della frizione almeno tramite l'accoppiamento ad attrito generato dalla frizione a slittamento.
In modo vantaggioso 1'ammortizzatore dinamico, presentante un limitatore di un momento rispettivamente una frizione a slittamento, può venire impiegato anche in dischi della frizione con ammortizzatori di vibrazioni torsionali predisposti per la trasmissione di momento torcente, ove simili dischi della frizione possono presentare un cosiddetto ammortizzatore a folle, che e efficace in parallelo e in serie ad un ammortizzatore principale rispettivamente a un ammortizzatore di carico. Anche nel caso di simili dischi o della frizione, un ammortizzatore dinamico eseguito secondo l'invenzione può essere portato dal pezzo di ingresso, portante di guarnizione di attrito, o dal pezzo di uscita o dalla flangia intermedia del-1'ammortizzatore di carico. Simili dischi della frizione sono divenuti noti per esempio dalle pubblicazioni brevettuali DE-OS 19920397 e DE-OS 4304778.
In base alle figure da 1 a 4 viene illustrata più in dettaglio l'invenzione:
in questo caso:
la figura 1 mostra una sezione di un dispositivo con un disco della frizione eseguito secondo l'invenzione, che è previsto fra la piastra di spinta di una frizione ad attrito e il volano che porta quest'ultima, ove il volano è eseguito come cosiddetto volano a due masse,
la figura 2 mostra il disco della frizione secondo l'invenzione in vista secondo la freccia II della figura 1, ove questa figura presenta un'apertura, per mostrare particolari di un ammortizzatore dinamico previsto sul disco della frizione,
la figura 3 mostra il dettaglio del disco della frizione, riconoscibile dall'apertura· secondo la figura 2, ma in vista completano nonché in scala ingrandita e
la figura 4 mostra una zona radialmente interna del disco della frizione secondo la figura 1 in scala ingrandita.
Il dispositivo 1 rappresentato in figura 1 comprende un volano 2, una frizione ad attrito 3 portata da questo, nonché un disco della frizione 4. Nel caso dell'esempio di esecuzione rappresentato, il volano 2 è eseguito come cosiddetto volano a due masse, ove la massa 5, caratterizzata qui come massa primaria, è connettibile con l'albero di presa di moto di un motore e la massa secondaria 6 è connettibile, per mezzo della frizione ad attrito 3 e del disco della frizione 4, con un albero di ingresso del cambio ed è separabile da quest'ultimo. La massa primaria 5 e la massa secondaria sono connesse tra loro dal punto di vista dell'azionamento in modo di per sé noto mediante un ammortizzatore 7 elastico a rotazione.
Le guarnizioni di attrito 8 del disco della frizione 4 sono serrate fra la piastra di spinta 9 della frizione ad attrito 3 e la massa secondaria 6, quando la frizione ad attrito 3 è chiusa. A tal scopo la piastra di spinta 3 e la massa secondaria 6 possiedono una superficie di attrito foggiata corrispondentemente, che interagisce con la rispettiva guarnizione di attrito 8 associata.
Come si può rilevare dalle figure da 1 a 4, il disco della frizione nel percorso di trasmissione di momento torcente, considerato dal volano 2 verso il cambio, possiede un pezzo di ingresso rispettivamente una zona di ingresso 10, che è eseguita a mo' di flangia rispettivamente a mo' di disco, nonché un pezzo di uscita rispettivamente una zona di uscita 11, che presenta qui la forma di un mozzo. Il mozzo 11 possiede una dentatura interna, attraverso la quale essa è connettibile dal punta di vista dell'azionamento con l'albero di ingresso del cambio 12.
Nel caso dell'esempio di esecuzione rappresentato, il pezzo di ingresso rispettivamente la zona di ingresso 10 è eseguita in un sol pezzo con il pezzo di uscita rispettivamente con la zona di uscita 11. Sono possibili però anche esecuzioni almeno in due pezzi, come sono state indicate per esempio dalle pubblicazione brevettuali UP-PS 2176 696, US-PS 3249 995, US-PS 4416 564 e US-PS 4792 030.
La zona 10 a forma di disco porta radialmente all'esterno cosiddetti segmenti elastici 13, su cui fissate le guarnizioni di attrito 8. I segmenti elastici 13 elastici in direzione assiale rendono possibile un instaurarsi graduale e uno smaltimento graduale del momento torcente trasmissibile dal dispositivo 1, durante l'azionamento della frizione ad attrito 3.
Il disco della frizione 4, nell'esempio di esecuzione rappresentato, non ha alcuna elasticità a rotazione, non possiede quindi alcun ammortizzatore di vibrazioni torsionali attraverso il quale viene condotta almeno una parte del momento torcente da trasmettere dal dispositivo 1.
All'azionamento di una frizione ad attrito di un autoveicolo, in molti casi possono generarsi vibrazioni torsionali, che sono da ricondurre a fenomeni di bloccaggio fra le guarnizioni d'attrito e i componenti 6 e 9 in impegno con queste. Si parla qui anche di frizione bloccante. Simili fenomeni di bloccaggio sono fra 1'altro da ricondurre alla disuniformità di rotazione del motore di azionamento, a oscillazione della forza di contatto nella zona delle superfici di attrito interagenti fra di loro, per esempio in conseguenza di superfici di attrito non parallele delle guarnizioni di attrito 8 nonché della piastra di spinta 9 della massa secondaria 6. Anche variazioni del coefficiente di attrito, per esempio a causa di variazioni di temperatura e/o variazioni di velocità fra le superfici di attrito, possono generare vibrazioni dovute a bloccaggio nella catena di azionamento di un autoveicolo. Le oscillazioni di numero di giri periodiche, generate dal bloccaggio della frizione ad attrito, provocano un'accelerazione variabile del veicolo, che si rende percepibile in modo spiacevole come cosiddetto scuotimento. Inoltre possono generarsi anche rumori del veicolo.
Per ridurre almeno gli svantaggi menzionati precedentemente ad una misura almeno accettabile, il disco della frizione 4 eseguito secondo l'invenzione, come è visibile dalle figure da 1 a 4, possiede un ammortizzatore dinamico rispettivamente un compensatore di vibrazioni torsionali 14. Il compensatore di vibrazioni torsionali 14 comprende una massa di inerzia 15, che è connessa in modo elastico a rotazione con il disco della frizione 4 tramite accumulatori di energia 16 (qui sotto forma di molle elicoidali). Nel caso dell'esempio di esecuzione rappresentato, come è visibile dalla figura 3, sono previsti tre accumulatori di energia 16, che sono disposti uniformemente intorno all'asse di rotazione 17 del disco della frizione 4. Gli accumulatori di energia 16 rispettivamente le molle elicoidali 16 sono componenti di un ammortizzatore di vibrazioni torsionali 18. L'ammortizzatore di vibrazioni torsionali 18 è collegato in serie con un limitatore di momento torcente, che è eseguito qui come frizione a slittamento (19). La frizione a slittamento 19, per quanto riguarda il flusso di forza - considerato dal disco della frizione 4 verso la massa di inerzia 15 - è disposta a monte dell'ammortizzatore di vibrazioni torsionali 18.
Nel caso dell'esempio di esecuzione rappresentato, la frizione a slittamento 19 comprende un componente 20 di forma anulare, che si estende intorno ad una zona 21 assiale del mozzo 11. La zona 21 assiale serve qui contemporaneamente per il centraggio del componente 20 di forma anulare. In modo vantaggioso il componente 20 di forma anulare, considerato in direzione assiale 17, può possedere una larghezza almeno un po' maggiore di quella delle zone 22, circondanti questo componente 20, della massa di inerzia 15.
Come è visibile in particolare dalle figure 3 e 4, la massa di inerzia 15 circonda il componente 20 di forma anulare ed è qui centrato contemporaneamente direttamente su questo componente 20 di forma anulare. Come è visibile dalla figura 3, la massa di inerzia 15 lungo il suo perimetro radialmente interno possiede alloggiamenti 23, che sono radialmente opposti ad alloggiamenti 24, che sono previsti lungo il perimetro esterno del componente 20 di forma anulare. Negli alloggiamenti 23 e 24 sono alloggiati gli accumulatori di energia 16, che si oppongono ad una rotazione relativa fra i due componenti 15 e 20.
Il componente 20 di forma anulare possiede radialmente all'esterno arresti 25, che sono formati qui da bracci, che interagiscono con controarresti 26, che sono formati qui dai bordi laterali di spazi liberi 26, previsti lungo il perimetro interno della massa di inerzia 15, per limitare l'angolo di rotazione relativa fra i componenti 15 e 20. Secondo un'altra forma di esecuzione, questa limitazione dell'angolo di rotazione relativa fra i due componenti 15 e 20 può venire provocata anche mediante blocco delle molle elicoidali 16, cosicché allora i bracci 25 e gli spazi liberi 26 non sono necessari.
La frizione a slittamento 19 possiede inoltre due zone 27, 28 di forma anulare, che sono formate qui da componenti 27, 28 a forma di disco. I fianchi laterali assiali del componente 20 di forma anulare sono serrati assialmente fra le zone 27, 28 di forma anulare, ove la grandezza di questo serraggio assiale determina il momento di slittamento della frizione a slittamento 19. Nel caso dell'esempio di esecuzione rappresentato, il componente 27 a forma di disco è connesso non girevolmente con il mozzo 11. Il componente 28 a forma di disco circonda la zona 21 assiale del mozzo 11, ma è spostabile assialmente rispetto a questa zona 21 assiale, per cui può venire assicurato il serraggio assiale del componente 20 di forma anulare fra i due componenti 27, 28 a forma di disco. Sul lato, non rivolto verso il componente 20 di forma anulare, del componente 28 a forma di disco è previsto un accumulatore di energia 29, che è formato qui da un componente 29 a mo' di molla a tazza. L'accumulatore di energia 29 è serrato assialmente fra il componente 28 a forma di disco e le zone radialmente interne della zona 10 a forma di disco, e determina perciò il momento trasmissibile dalla frizione a slittamento 19. Nel caso dell'esempio di esecuzione rappresentato, il componente 29 a mo' di molla a tazza è connesso a rotazione attraverso un accoppiamento di forma 30 con la zona 10 a mo' di flangia. In modo vantaggioso anche la zona di forma anulare rispettivamente il componente 28 a forma di disco può presentare, rispetto almeno al mozzo 4, una connessione solidale nella rotazione.
Può essere particolarmente vantaggioso che l'ammortizzatore di vibrazioni torsionali 18 presenti uno smorzamento d'attrito, che è collegato in parallelo agli accumulatori di energia 16. Uno simile smorzamento d'attrito può avvenire per esempio mediante attrito della massa di inerzia 15 su almeno una delle zone 27, 28 a forma di disco rispettivamente mediante serraggio assiale con almeno una di queste zone 27, 28. A tal scopo per esempio le zone radialmente esterne dei componenti 28, 29 a forma di disco possono essere foggiate in modo tale da serrare assialmente con una certa forza le zone radialmente interne della massa di inerzia 15. Però anche fra almeno una delle zone di forma anulare rispettivamente uno dei componenti 27, 28 a forma di disco e la massa di inerzia 15 può venire previsto un accumulatore di energia efficace assialmente (come per esempio un componente a forma di tazza o molla ondulata). Inoltre fra almeno una delle zone 27, 28 a forma di anello e la massa di inerzia 15 può essere disposta una guarnizione di attrito o di scorrimento e cioè per ottenere un impegno ad attrito definito.
Grazie al collegamento in serie di frizione a slittamento 19 e ammortizzatori di vibrazioni torsionali 18 si può evitare che in caso di elevate oscillazioni di numero di giri e le conseguenti elevate accelerazioni di angolo di rotazione, si generi una sovrasollecitazione dei componenti che prendono parte alla trasmissione di momento di torcente fra il mozzo 11 rispettivamente la zona 10 a forma di disco e la massa di inerzia 15. Se a causa di elevata forza di accelerazione fra il mozzo 11 e la massa di inerzia 15 si formano grandi momenti, la frizione di limitazione di momento torcente 18 slitta. Con ciò in particolare possono venire evitati urti troppo duri nella zona delle sezioni di componenti, che garantiscono la limitazione della rotazione fra i componenti 15 e 20.
In modo vantaggioso 1'ammortizzatore dinamico 14 è adattato alla prima frequenza propria della catena di azionamento dal lato del cambio, con frizione ad attrito 3 aperta. Questa prima frequenza propria in molti casi è dell'ordine di grandezza da circa 8 a 14 Hz. Nel caso di autoveicoli della classe media questa frequenza propria in molti casi è dell'ordine di grandezza da 10 a 11 Hz.
Per 1'impiego in autovetture può essere vantaggioso che 1 'ammortizzatore 14 dinamico presenti un ammortizzatore di vibrazioni torsionali 18, i cui accumulatori di energia 16 generano una resistenza a rotazione dell'ordine di grandezza da 0,05 a 0,4 Nm/°, preferibilmente dell'ordine di grandezza da 0,05 a 0,25 Nm/°. Per molti casi d'impiego è vantaggiosa una resistenza a rotazione nel campo di 0,2 Nm/°. Nel caso dell'esempio di esecuzione rappresentato l'ammortizzatore di vibrazioni torsionali 18 è eseguito a uno stadio. Questo però, come per esempio è noto da dischi della frizione con un preammortizzatore, potrebbe anche essere eseguito a più stadi come un tale preammortizzatore. Inoltre può essere opportuno associare all<' >ammortizzatore di vibrazioni torsionali 18 un disco di attrito sotto carico o un dispositivo di attrito con gioco di rotazione. Perciò può venire collegata una isteresi di attrito parallelamente all'effetto degli accumulatori di energia 16. In caso di impiego di un dispositivo di attrito con gioco di rotazione, all'inversione della rotazione relativa fra la massa di inerzia 15 e un mozzo 11 non è efficace l'attrito attraverso il gioco di rotazione.
L'attrito di base efficace in parallelo agli accumulatori di energia 16 può essere in modo vantaggioso dell'ordine di grandezza da 0,05 a 0,3 Nm, preferibilmente dell'ordine di grandezza da 0,05 a 0,2 Mn. Nella maggior parte dei casi di impiego, in particolare in caso di impiego di dischi della frizione secondo l'invenzione in connessione con autovetture, è vantaggioso che la frizione di limitazione di momento torcente rispettivamente la frizione a slittamento 19 possieda un momento di slittamento dell'ordine di grandezza da 1 a 8 Nm, preferibilmente dell'ordine di grandezza da 2 a 4 Nm. Può essere particolarmente opportuno quando il momento di slittamento medio è dell'ordine di grandezza di 4 Nm, ove a motivo delle condizioni di funzionamento esistenti e degli influssi esterni (come per esempio temperatura, umidità), che fra l'altro provocano oscillazioni del coefficiente di attrito, si deve tener conto di una determinata tolleranza rispettivamente dell'ampiezza di banda dell'ordine di grandezza di ±2 Nm.
I valori precedentemente menzionati possono venire combinati in modo vantaggioso con una massa di inerzia 15 che possiede un momento di inerzia dell'ordine di grandezza da 0,001 a 0,004 Kgm2, preferibilmente dell'ordine di grandezza da 0,002 a 0,003 Kgm2.
L'angolo di rotazione reso possibile dall'ammortizzatore di vibrazioni torsionali 18 - a partire da una posizione angolare di partenza - può ammontare ad un valore dell'ordine di grandezza da ± 3° a ± 15°, preferibilmente dell'ordine di grandezza da ± 6° a ± 10°. A seconda del caso di impiego questo campo angolare può venire dimensionato anche più piccolo o più grande. E' anche possibile, a partire dalla posizione di partenza della massa di inerzia 15 rispetto al mozzo 11, dimensionare l'angolo di rotazione dell 'ammortizzatore di vibrazioni torsionali 18 in una direzione di rotazione, diversamente che nell'altra direzione di rotazione, cosicché rispetto alla posizione di partenza si formano curve caratteristiche di smorzamento asimmetriche per l 'ammortizzatore di vibrazioni torsionali 18.
L 'ammortizzatore dinamico eseguito secondo l'invenzione può venire impiegato in modo vantaggioso anche in connessione con trasmissioni CVT, e cioè in particolare per frizioni di avviamento che vengono impiegate in connessione con tali trasmissioni.
Le rivendicazioni brevettuali depositate con la domanda sono proposte di formulazione senza pregiudizio per l'ottenimento di ulteriore protezione brevettuale. La richiedente si riserva di rivendicare ancora ulteriori combinazioni e caratteristiche rese note finora soltanto nella descrizione e/o nei disegni.
I riferimenti impiegati in sottorivendicazioni rimandano all 'ulteriore esecuzione dell'oggetto della rivendicazione principale mediante le caratteristiche della rispettiva sottorivendicazione; essi non sono da intendere come una rinuncia all'ottenimento di una protezione oggettiva autonoma per le combinazioni di caratteristiche delle sottorivendicazioni contenenti i riferimenti.
Poiché gli oggetti delle sottorivendicazioni per quanto riguarda lo stato della tecnica nel giorno di priorità possono formare invenzioni proprie e autonome, la richiedente si riserva di renderli oggetto di rivendicazioni indipendenti o di domande divisionali. Essi possono contenere inoltre anche invenzioni autonome, che presentano una configurazione indipendente dagli oggetti delle precedenti sottorivendicazioni.
Gli esempi di esecuzione non sono da intendere come limitazione dell'invenzione. Invece nell'ambito della presente descrizione sono possibili numerose variazioni e modifiche, in particolare tali varianti, elementi e combinazioni e/o materiali, che per esempio mediante combinazione o modifica di singole caratteristiche rispettivamente elementi o passi di procedimento descritti in connessione con la descrizione generale e forme di esecuzione nonché nelle rivendicazioni e contenuti nei disegni, sono rilevabili dall'esperto per quanto riguarda la soluzione del compito, e mediante caratteristiche combinabili conducono ad un nuovo oggetto e a nuovi passi di procedimento rispettivamente sequenze di passi di procedimento, anche per quanto riguarda procedimenti di fabbricazione, di prova e di lavoro.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Disco della frizione, in particolare per l'impiego con una frizione ad attrito di autoveicoli, ove il disco della frizione possiede almeno un pezzo di ingresso, che porta guarnizione di attrito, e un pezzo di uscita, ove il pezzo di ingresso e il pezzo di uscita sono connessi tra loro dal punto di vista dell'azionamento per la trasmissione di un momento torcente, caratterizzato dal fatto che il disco della frizione presenta un ammortizzatore dinamico, che possiede una massa, che è accoppiata con un componente del disco della frizione per mezzo di un ammortizzazione di vibrazioni torsionali, presentante un accumulatore di energia, e una frizione a slittamento collegata in serie con quest'ultimo.
  2. 2. Disco della frizione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il pezzo di ingresso e il pezzo di uscita sono connessi tra loro almeno approssimativamente in modo non girevole.
  3. 3. Disco della frizione secondo una delle rivendicazioni 1 oppure 2, caratterizzato dal fatto che nel flusso di forza, considerato verso la massa, la frizione a slittamento e disposta a monte dell'ammortizzatore di vibrazioni torsionali.
  4. 4. Disco della frizione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che il pezzo di uscita è eseguito a forma di mozzo e porta l'ammortizzatore dinamico.
  5. 5. Disco della frizione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che il pezzo di ingresso forma una zona a mo' di flangia che è connessa non girevolmente con il pezzo di uscita a forma di mozzo, ove l'ammortizzatore dinamico è disposto lateralmente al pezzo di ingresso.
  6. 6. Disco della frizione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che 1'ammortizzatore dinamico possiede un pezzo intermedio, che è accoppiato dal punto di vista dell'azionamento da un lato con la massa almeno tramite gli accumulatori di energia dell'ammortizzatore di vibrazioni torsionali, e dall'altro lato con il pezzo di ingresso e/o con il pezzo di uscita almeno mediante l'accoppiamento ad attrito generato dalla frizione a slittamento.
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