ITMC20070118A1 - Cappa aspirante per cucine di innovativa concezione. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:

“CAPPA ASPIRANTE PER CUCINE DI INNOVATIVA CONCEZIONE”.

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto una cappa aspirante per cucine di innovativa concezione.

Le caratteristiche ed i vantaggi del trovato in parola risulteranno più evidenti a seguito di una breve illustrazione della tecnica anteriore.

I più tradizionali e diffusi modelli di cappe aspiranti adottano un ampio corpo scatolare, denominato nel gergo “mantello”, all’ interno del quale trova alloggiamento un motorino elettrico che aziona una ventola in grado di richiamare i fumi provenienti dal sottostante piano di cottura all 'interno del mantello medesimo.

Al di sopra di tale mantello è innestato un condotto tubolare di minore sezione (in pratica un camino) attraverso il quale i fumi vengono ulteriormente convogliati verso una canna fumaria preposta alla loro espulsione verso l’esterno.

Di solito un simile mantello presenta una notevole ampiezza, sostanzialmente corrispondente alla superficie del sottostante piano di cottura; ciò al fine di essere effettivamente capace di intercettare tutti i fumi che si sollevano dal piano di cottura medesimo.

Tale accorgimento assicura che i fumi possano essere tutti richiamati all’ interno di tale mantello, pur senza imporre a quest’ultimo l’adozione di un gruppo aspirante di potenza particolarmente elevata.

Va detto tuttavia che la presenza di un simile ampio mantello non risulta sempre gradita nell’ ambito di un ambiente cucina, non solo per ragioni di ingombro, ma anche per ragioni di ordine estetico.

Per tale motivo in epoca più recente sono state realizzate cappe aspiranti che rinunciano del tutto ad adottare Γ anzidetto ampio mantello.

Nell’ambito di questa più evoluta tipologia, infatti, una cappa aspirante consiste in pratica in un semplice camino direttamente innestato nella canna fumaria, essendo previsto che sia questo stesso camino ad alloggiare direttamente il gruppo di aspirazione forzata dei fumi.

Considerando tuttavia che la bocca di un simile camino non presenta una sezione particolarmente ampia, si comprende come la stessa non possa contare nella capacità di intercettare “naturalmente” tutti i fumi che salgono dal sottostante piano di cottura.

Per ovviare a questo limite funzionale si è dovuto allora prevedere che Γ anzidetto camino alloggi al suo interno un gruppo di aspirazione dotato di potenza assai elevata e dunque di notevole capacità aspirante.

Proprio quest’ ultima necessità, tuttavia, fa sorgere una serie di rilevanti inconvenienti, legati, da un lato, ai considerevoli costi di un simile potente gruppo di aspirazione e, dall’altro, all’elevata e fastidiosa rumorosità prodotta da quest’ultimo in occasione del suo funzionamento.

Ebbene lo scopo specifico della presente invenzione è quello di realizzare una cappa aspirante in grado di superare contemporaneamente gli inconvenienti delle due riferite espressioni della tecnica anteriore.

In questa prospettiva la cappa secondo il trovato si ispira a quella tipologie di cappe che rinunciano all’adozione di un classico mantello in lamiera, e dunque al componente ritenuto maggiormente critico in termini di estetica e di ingombri.

Ciò significa che la cappa in questione consiste in un semplice camino destinato ad alloggiare direttamente un gruppo aspirante ad alimentazione elettrica.

Ebbene la reale peculiarità di questa cappa è individuabile nella sua capacità di assicurare, pur in assenza di un tipico mantello in lamiera, un convogliamento comunque efficace, in direzione della sua bocca d’ingresso, di tutti i fumi che salgono dal sottostante piano di cottura.

Si può dire infatti che nella nuova cappa in questione la rinuncia ad un mantello convogliatore “di tipo fisico” sia compensata grazie all’ adozione di un mantello convogliatore “di tipo virtuale”, a funzionamento pneumatico.

Proprio questa efficace azione di convogliamento mirato dei fumi consente alla cappa secondo il trovato di adottare al suo interno un gruppo aspirante di limitata potenza (paragonabile a quelli attualmente in uso all’ interno dei mantelli in lamiera delle cappe più tradizionali), a tutto vantaggio dell’ economicità complessiva e della silenziosità di esercizio della stessa.

Per attuare questa idea inventiva è stata prevista, aH’intemo della struttura di questa nuova cappa, l’adozione di due distinti condotti, ciascuno dei quali alloggiante un rispettivo gruppo elettroventilatore.

Il primo di tali condotti alloggia un gruppo elettroventilatore di tipo aspirante, dunque capace di richiamare aria al suo interno, destinato ad essere dislocato in una posizione tale per cui la propria bocca di aspirazione si disponga al di sopra del rispettivo piano di cottura.

Il secondo di tali condotti invece alloggia un gruppo elettroventilatore che soffia aria dall’ interno verso Γ esterno, attraverso la bocca inferiore di questo stesso condotto.

Con riferimento a tale secondo condotto, va anche precisato che lo stesso termina inferiormente con un deflettore atto ad imporre al flusso d’aria forzata in uscita una direzione sostanzialmente inclinata verso il basso.

Si può altrimenti affermare che il flusso d’aria forzata che viene espulso dal secondo condotto della cappa in questione deve avere un orientamento tale da occupare lo spazio sovrastante il rispettivo piano di cottura.

In tal modo questo stesso flusso d’aria forzata risulta capace di generare, rispetto ad un sottostante piano di cottura, una sorta di schermo pneumatico capace di intercettare tutti i fumi in salita.

In pratica Γ interferenza di tali fumi contro Γ anzidetto schermo pneumatico, unita con la particolare inclinazione conferita a quest’ultimo, serve a creare un moto vorticoso sostanzialmente circolare, effettivamente capace di favorire il convogliamento dei fumi medesimi in direzione della bocca del condotto aspirante della cappa secondo il trovato.

In questo senso è più facile comprendere come il gruppo di aspirazione alloggiato entro quest’ultimo condotto non debba contare su una potenza particolarmente elevata, in quanto la sua azione aspirante deve essere esercitata solo “a corto raggio”, vale a dire solo nei confronti di quei fumi che sono stati precedentemente convogliati dall’ anzidetto schermo pneumatico in corrispondenza della bocca d’ingresso del condotto che lo ospita.

Per maggiore chiarezza esplicativa la descrizione del trovato prosegue con riferimento alla tavola di disegno allegata, avente solo valore illustrativo e non certo limitativo, in cui:

- la figura 1 è un disegno schematico che illustra la struttura ed il principio di funzionamento della cappa aspirante in questione; - la figura 2 è un disegno schematico relativo ad una seconda versione costruttiva della suddetta cappa aspirante; - la figura 3 è un disegno schematico relativo ad una terza versione costruttiva della medesima cappa aspirante.

Con specifico riferimento all’ esemplare mostrato in figura 1, la cappa secondo il trovato (1) adotta una struttura comprendente due distinti condotti (2, 3), ravvicinati e paralleli, di assetto verticale.

Il primo di tali condotti (2), destinato ad essere posizionato al di sopra del piano di cottura (P), alloggia un’unità di trattamento dell’ aria ad alimentazione elettrica (4) atta a richiamare un flusso (S2) d’aria forzata all’intemo del condotto medesimo (2), attraverso la bocca inferiore (2A) dello stesso.

Da parte sua il secondo condotto (3) alloggia un’unità di trattamento dell’ aria ad alimentazione elettrica (5) atta a generare un flusso d’aria forzata che fuoriesce dall’ estremità inferiore del medesimo condotto (3), attraverso un deflettore inclinato verso il basso (3 A) dislocato dalla parte opposta rispetto al primo condotto (2).

La medesima figura 1 permette di verificare come l’azione di convogliamento esercitata da questo stesso deflettore (3 A) assicura che il flusso d’aria forzata in uscita dal rispettivo condotto (3) sia in grado di generare, al di sopra del piano di cottura (P), uno schermo pneumatico (SI) di assetto inclinato dall’alto verso il basso.

Come anticipato, Γ interazione tra il flusso di aspirazione (S2) e lo schermo pneumatico (SI) generato dal flusso di mandata crea un vortice (VI) che favorisce il convogliamento, in direzione della bocca di aspirazione (2 A) dell’ anzidetto primo condotto (2), di tutti i fumi (S3) che salgono dal piano di cottura (P).

In tale condizione gli stessi fumi (S3) possono dunque essere facilmente richiamati all’ interno del condotto medesimo (2), pur in presenza di un’unità di aspirazione (4) di limitata potenza.

A prescindere dalle indicazioni fomite con riferimento alla figura citata, si ritiene opportuno indicare alcune possibili forme alternative di attuazione del principio inventivo appena descritto.

La cappa secondo il trovato può infatti essere realizzata in una versione atta ad essere fissata a parete in presenza di un piano di cottura montato su un mobile attestato contro la medesima parete, così come mostrato nell’anzidetta figura 1.

Tuttavia la stessa cappa si presta anche ad essere realizzata in una versione “appesa” al centro di una stanza in presenza di un piano di cottura montato su un mobile dislocato a centro- stanza, così come mostrato in figura 3.

In questo secondo caso è previsto che il primo condotto (2) che alloggia l’unità aspirante (4) sia interposto a due distinti esemplari (3, 30) del condotto di mandata, quello che ospita l’unità (5) atta a generare un flusso d’aria forzata in uscita.

In un simile contesto i deflettori (3A, 30A) previsti alle estremità inferiori di questi due esemplari (3, 30) del condotto di mandata risultano orientati da parti opposte, al fine di creare, al di sopra del piano di cottura (P), due falde simmetricamente contrapposte di uno schermo pneumatico (SI) conformato ad imitazione di un vero e proprio tetto.

Un’ulteriore variante costruttiva, espressamente mostrata in figura 2, prevede che il secondo condotto (3), quello che alloggia l’unità di trattamento dell’aria (5) preposta ad originare gli anzidetti uno o più schermi pneumatici (SI), risulti disposto a distanza rispetto all’ anzidetto primo condotto (2).

In questa ipotesi il deflettore previsto all’ estremità inferiore di tale secondo condotto (3) risulta rivolto in direzione del primo condotto (2) e punta verso una quota inferiore rispetto a quella occupata dalla bocca di aspirazione (2A) di quest’ultimo.

Naturalmente la dislocazione e Γ orientamento attribuiti a questo deflettore sono tali per cui lo schermo pneumatico (SI) da esso generato possa disporsi al di sopra del piano di cottura (P), acquisendo così la capacità di intercettare tutti i fumi (S3) che salgono da quest’ultimo.

Nell’ambito della presente idea inventiva si potrebbe prevedere una soluzione alternativa anche per quanto riguardo la realizzazione delle due anzidette unità di trattamento dell’aria (4, 5) alloggiate rispettivamente nel condotto di aspirazione (2) ed in quello di mandata (3).

In una prima ipotesi si potrebbero adottare due distinti gruppi elettroventilatori operanti l’uno in aspirazione, l’altro in mandata; in alternativa si potrebbe invece adottare un unico gruppo motore con due ventole controrotanti, delle quali l’una operante all’intemo del condotto di aspirazione (2) e l’altra operante all’intemo del condotto di mandata (3).

A ciò si aggiunga che l’anzidetto secondo condotto (3) potrebbe recare all’ estremità, in aggiunta all’ anzidetto deflettore (3 a), uno o più ulteriori deflettori in grado di creare rispettivi schermi pneumatici al di sopra del piano di cottura ed aventi direzioni intersecanti tra loro, al fine di modellare e dimensionare a discrezione la zona di efficacia di questa pluralità cooperante di schermi pneumatici.

Si precisa infine che i due anzidetti condotti (2, 3) delle varie versioni della cappa in questione (1) potrebbero anche presentare uno sviluppo non verticale (diversamente da quanto mostrato nelle figure anzidette), visto che l’unica condizione davvero necessaria per il funzionamento della cappa medesima (1) è che la bocca (2 A) del condotto di aspirazione (2) si trovi dislocata al di sopra di piano di cottura (P) e che gli anzidetti uno o più deflettori (3A) del condotto di mandata (3) siano capaci di conferire agli schermi pneumatici (SI) da essi generati un assetto inclinato dall’alto verso il basso, tale da occupare lo spazio sovrastante al medesimo piano di cottura (P).

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1) Cappa aspirante caratterizzata per il fatto di comprendere un condotto di aspirazione (2) ed un condotto di mandata (3), dei quali il primo (2) ospita un’unità di trattamento dell’ aria (4) atta a generare un richiamo forzato dell’aria attraverso la bocca inferiore (2A) di questo stesso condotto (2), mentre il secondo (3) ospita un’unità di trattamento dell’aria (5) atta a produrre un flusso d’aria forzata di direzione interno-esterno, il quale, essendo opportunamente convogliato da uno o più deflettori orientati verso il basso (3A) previsti in corrispondenza della bocca inferiore di questo stesso secondo condotto (3), risulta capace di generare, al di sopra dell’intero piano di cottura (P), rispettivi schermi pneumatici (SI).
2. 2) Cappa aspirante secondo la rivendicazione 1, caratterizzata per il fatto che i due anzidetti condotti (2, 3) sono montati in posizione ravvicinata.
3. 3) Cappa aspirante secondo la rivendicazione 1, caratterizzata per il fatto che i due anzidetti condotti (2, 3) risultano montati a distanza tra loro.
4. 4) Cappa aspirante secondo la rivendicazione 3, caratterizzata per il fatto che gli anzidetti uno o più deflettori (3A) del condotto di mandata (3) sono rivolti in direzione del condotto di aspirazione (2), in maniera da orientare i rispettivi schermi pneumatici (SI) al di sotto della bocca (2 A) dello stesso.
5. 5) Cappa aspirante secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata per il fatto di adottare una struttura idonea ad essere fissata a parete.
6. 6) Cappa aspirante secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata per il fatto di adottare una struttura idonea ad essere appesa al soffitto, anche a centro-stanza.
7. 7) Cappa aspirante secondo la rivendicazione 6, caratterizzata per il fatto di essere corredata di un secondo esemplare (30) dell’ anzidetto condotto di mandata (3), montato sul lato opposto del condotto di aspirazione (2) e dotato inferiormente di uno o più deflettori (30a) orientati dalla parte opposta rispetto agli analoghi uno o più deflettori (3 a) dell’ anzidetto primo esemplare (3) del condotto di mandata.
8. 8) Cappa aspirante secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata per il fatto che le due anzidette unità di trattamento dell’aria (4, 5), rispettivamente alloggiate nel condotto di aspirazione (2) ed in quello di mandata (3), consistono in altrettante ventole azionate da rispettivi motori elettrici.
9. 9) Cappa aspirante secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzata per il fatto che le due anzidette unità di trattamento dell’aria (4, 5), rispettivamente alloggiate nel condotto di aspirazione (2) ed in quello di mandata (3), consistono in due ventole controrotanti azionate da un unico comune motore elettrico.
10. 10) Cappa aspirante secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata per il fatto che gli anzidetti più deflettori (3 a, 30a) di uno stesso esemplare del condotto di mandata (3, 30) sono orientati in maniera tale da generare, al di sopra del piano di cottura (P), rispettivi schermi pneumatici aventi direzioni intersecanti tra loro.
11. 11) Cappa aspirante secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata per il fatto che il condotto di aspirazione (2) ed il condotto di mandata (3, 30) presentano uno sviluppo verticale.