ITGE20070056A1 - Pannello in particolare per la realizzazione di casseforme per il contenimento di gettate di calcestruzzo o simili - Google Patents

Pannello in particolare per la realizzazione di casseforme per il contenimento di gettate di calcestruzzo o simili Download PDF

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ITGE20070056A1
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Rubens Pasotti
Paolo Steinbach
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I L P A Srl Ind Legno Pasot Ti
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Description

DESCRIZIONE dell'Invenzione Industriale dal titolo:
"Pannello in particolare per la realizzazione di casseforme per il contenimento di gettate di calcestruzzo o simili"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
L’invenzione ha per oggetto un pannello, in particolare per la realizzazione di casseforme per il contenimento di gettate di calcestruzzo, o simili, il quale pannello comprende almeno uno strato avente caratteristiche meccaniche tali da sopportare le sollecitazioni della massa di calcestruzzo ed almeno uno strato di protezione che è fissato sovrapposto alla faccia del primo strato rivolta verso la massa di calcestruzzo e che è di materiale impermeabile all’acqua e/o all'umidità, alle intemperie e costituisce lo strato di contatto diretto con la massa di calcestruzzo.
Pannelli di questo tipo sono noti ad esempio dai documenti EP 1426525 e EP 668142.
In generale lo strato meccanicamente resistente alle pressioni della massa di calcestruzzo è costituito da legno od un materiale simile, mentre lo strato esterno di protezione è costituito in alcuni pannelli da uno strato di vernice di protezione che ha una funzione impermeabilizzante ed in altri tipi di pannelli da uno strato di materia plastica, come ad esempio uno strato formato da miscele di poliolefìne ed in particolare polipropilene.
L’utilizzo di strati di vernici di protezione presenta l’inconveniente che le dette vernici possono venire raschiate via e/o gli strati possono venire danneggiati meccanicamente generando passaggi per l’umidità che penetra fino allo strato meccanicamente resistente che è di legno e quindi subisce un processo di deterioramento. L'infiltrazione di umidità è molto dannosa poiché la superficie dello strato di legno è quasi totalmente coperta di vernice di protezione, per cui l’umidità resta intrappolata a lungo nello strato di legno una volta che vi è potuta penetrare.
I pannelli in cui lo strato meccanicamente resistente, cioè lo strato di legno è protetto da strati esterni di materia plastica sotto forma di strati di materia plastica caricata con diversi tipi di cariche, ad esempio come quelli descritti nei documenti sopra indicati, in cui lo strato di protezione è di polipropilene caricato con cariche naturali, vegetali presenta il vantaggio che detti strati di protezione od i rivestimento sono più resistenti al danneggiamento per abrasione e pertanto la superficie esterna del pannello non viene danneggiata dal raschiamento contro il calcestruzzo o dai trattamenti non certo delicati od attenti che i detti pannelli hanno durante l’uso, per cui è più rara la formazione di fessure od altre vie di infiltrazione dell’acqua o dell’umidità. Inoltre il pannello presenta una vera e propria struttura multistrato con vantaggi per quanto riguarda la resistenza alle sollecitazioni meccaniche. Questi ultimi tipi di pannelli sono pertanto preferiti per la realizzazione delle casseforme di contenimento di gettate sia per quanto riguarda pareti che per quanto riguarda solai o simili. Nonostante questi pannelli risultino resistenti alle abrasioni od altri maltrattamenti a cui vengono sottoposti durante la gettata e/o gli spostamenti per la costruzione della cassaforma, questi pannelli presentano comunque degli inconvenienti. Questi inconvenienti consistono nel fatto che al fine di presentare una buona resistenza alle abrasioni della superficie esterna, gli strati di protezione devono essere realizzati relativamente duri. In queste condizioni il comportamento alla rottura degli strati di protezione non è duttile, ma è di tipo vetroso, nel senso che si formano delle schegge e delle venature. Questo comportamento tuttavia contrasta con una esigenza inevitabile che è costituita dal fatto che i pannelli devono poter presentare un buon comportamento per quanto riguarda l’applicazione di chiodi, che nella presente descrizione verrà definito comportamento di chiodabilità o semplicemente chiodabilità. In questo caso, il materiale infatti deve essere più morbido o duttile ed evitare che una rottura si propaghi sotto forma di venatura.
Per risolvere questi problemi attualmente sono state scelte soluzioni di compromesso che vengono ottenute grazie a particolari scelte nella composizione delle miscele di polimeri e di cariche. Una tale soluzione è proposta dal documento.
Tuttavia le soluzioni di compromesso non soddisfano appieno la condizione di migliore resistenza al graffio od all’abrasione dello strato di protezione e, allo stesso tempo, di migliore comportamento di rottura alla chiodabilità o di rottura duttile.
Tutti i pannelli esistenti attualmente presentano invece, a prescindere dalla loro costruzione, l’inconveniente che lo strato di protezione di materiale impermeabile non consente lo spurgo di bolle d’aria che si vengono a generare nella massa di calcestruzzo nella zona di contatto con lo strato di protezione dei pannelli. In questo caso, all’atto deN’asportazione della cassa forma, nelle superfici di calcestruzzo finite restano crateri e nicchie che possono presentare dimensioni anche notevoli e che disturbano l’aspetto estetico della parete.
Uno scopo della presente invenzione consiste nel fatto di realizzare un pannello del tipo descritto all’inizio in cui grazie a mezzi semplici e poco costosi sia possibile ovviare alla generazione di crateri e cavità nelle superfici delie pareti di calcestruzzo dovute a bolle d’aria od inclusioni di aria.
Un ulteriore scopo della presente invenzione consiste nel fatto di realizzare un pannello del suddetto tipo in modo tale per cui lo strato di protezione presenti, nel suo insieme, al tempo stesso la massima resistenza al graffio ed all’abrasione ma anche un ottimo comportamento alla chiodabilità, cioè un ottimo comportamento di rottura duttile, senza dover ricorrere a soluzioni di compromesso per ciascuna delle due caratteristiche e senza richiedere una costruzione eccessivamente costosa e complessa.
L’invenzione consegue gli scopi su esposti con un pannello del tipo descritto all’inizio, in cui almeno su un lato del pannello la superficie di contatto con il calcestruzzo è trattata in modo da favorire lo scarico e/o lo spurgo dell’aria lungo la detta superficie di contatto.
Il trattamento ha lo scopo di modificare le caratteristiche fisiche della superficie del pannello in modo da aumentare la bagnabilità di questa superficie che viene a contatto con la massa di calcestruzzo.
Per ottenere questi risultati sono noti diversi trattamenti che sono di tipo chimico, termico e/o elettrico o combinati fra loro. Tipicamente possono venire utilizzati trattamenti di fiammatura, trattamento con scarica al plasma e/o altri trattamenti superficiali noti.
Il tipo di trattamento può venire scelto fra quelli disponibili dal tecnico del ramo anche a seconda della composizione specifica dello strato di protezione la cui superficie deve venire trattata. La superficie dello strato di protezione è trattata in modo tale da presentare una prestabilita tensione superficiale da 20 a 100 dine /cm. Preferibilmente da 35 a 80 dine/cm. Tipici trattamenti superficiali sono descritti in H. Saechting Manuale delle Materie Plastiche 8a edizione, tecniche nuove ISBN 88 481 09152, 1999 capitoli 3.4.4 pag 324 e seg. e 3.4.5, pag 331 e seg.
Secondo un perfezionamento, la superficie avente la prestabilita tensione superficiale è la superficie dello strato di protezione o la superficie esterna di uno strato esterno o di un film esterno di rivestimento. In questo caso per il film è possibile prevedere diverse composizioni come verrà descritto con maggiore dettaglio in seguito.
Una tensione superficiale compresa fra 20 a 100 dine /cm. Preferibilmente da 35 a 80 dine/cm consente all’acqua di aderire con un film continuo alla superficie del pannello, forzando quindi le particelle d’aria verso i bordi laterali del pannello oppure ad una certa profondità nella . massa di calcestruzzo.
Quando le masse di aria sono consistenti e/o quando si vuole conferire anche un aspetto della superficie dell’opera in calcestruzzo che presenta una certa prestabilita struttura, allora l’invenzione prevede in alternativa almeno su un lato del pannello la superficie di contatto con il calcestruzzo è realizzata sagomata tridimensionalmente in modo da formare un reticolo di canalini di scarico o di spurgo deH'aria lungo la detta superficie di contatto in direzione dei bordi periferici del pannello.
Secondo una forma esecutiva vantaggiosa tale sagomatura tridimensionale può essere realizzata grazie ad un trattamento di satinatura, di goffratura e/o di zigrinatura della detta superficie.
Anche in questo caso, il trattamento può venire eseguito direttamente sulla superficie dello o degli strati di rivestimento o di protezione del pannello oppure i detti strati possono essere rivestiti con un film che a sua volta è realizzato con una sagomatura tridimensionale del tipo sopra descritto.
La sagomatura tridimensionale può essere vantaggiosamente prevista con il trattamento superficiale che conferisce i suddetti valori di tensione superficiale.
Secondo ancora una caratteristica vantaggiosa, la struttura tridimensionale formata dai detti canalini o microcanali può essere sotto forma di reticolo in cui i detti canali o canalini sono orientati secondo almeno due direzioni fra loro non parallele oppure i detti canalini o microcanali sono orientatati sostanzialmente in una sola direzione, in modo da convogliare l'aria delle bolle solo verso due . opposte estremità dei pannelli.
Ancora secondo una ulteriore caratteristica, la detta struttura tridimensionale può essere realizzata in modo tale da formare un disegno il cui negativo rimane impresso sulla superficie dell’elemento di calcestruzzo all’atto dell’allontanamento della cassaforma.
Tale disegno può avere qualsivoglia forma e struttura e secondo una forma esecutiva preferita i canalini e/o i microcanali sono realizzata in modo tale da simulare venature simili a quelle del legno.
La detta sagomatura tridimensionale può anche esser costituita da un insieme di microrisalti o microdenti distribuiti sulla superficie e fra loro distanziati a guisa di satinatura o micro-zigrinatura.
Vantaggiosamente le larghezze dei microcanali sono dell’ordine di grandezza da 50pm a 1000pm, preferibilmente da 200pm a 600pm, ed in particolare una forma esecutiva preferita prevede larghezze dell’ordine di grandezza di 300pm.
Le profondità sono dell’ordine di grandezza compreso da 10pm a 500pm, preferibilmente da 20pm a 200pm, ed in particolare una forma esecutiva preferita prevede profondità dell’ordine di grandezza di 100pm.
La distanza fra due avvallamenti contigui è dell’ordine di grandezza da 10pm a 3mm, preferibilmente da 100pm a 1000pm, ed in particolare una forma esecutiva preferita prevede larghezze dell’ordine di grandezza di 500pm.
Quando per la realizzazione della struttura tridimensionale viene utilizzato un film provvisto di tale struttura sulla sue superficie allora detto film può essere costituito di qualsivoglia materia plastica.
Particolari tipi di film preferiti per la presente invenzione sono realizzati in PP/PET, PP/PA, PP/PS, PP/ABS, PP/AN.
L’applicazione del film può avvenire mediante laminazione sulla superficie di applicazione ovvero sulla superficie dello strato di rivestimento e di protezione.
E’ anche possibile prevedere che il detto film venga co-estruso con lo strato di rivestimento e di protezione oppure applicato con altre tecnologie note e che l’esperto del ramo può scegliere fra le diverse opzioni note e preferite per le diverse tipologie di strati di rivestimento e di protezione.
Grazie a queste caratteristiche, l’invenzione non solo consente di scaricare le bolle o le inclusioni di aria che provocano attualmente imperfezioni della finitura superficiale delle opere in calcestruzzo, ma consente di conferire alle dette superfici una finitura estetica che può essere scelta fra infinite opzioni.
Inoltre il film contribuisce anche ad una ulteriore protezione del pannello contro danneggiamenti e quindi a perdite di impermeabilità dello strato di rivestimento e di protezione e contribuisce a contenere eventuali fessurazioni dello strato sottostante durante il passaggio di chiodi.
Per quanto riguarda il secondo problema, l’invenzione consegue il suddetto scopo grazie ad un pannello del tipo descritto all’inizio in cui, lo strato o gli strati di rivestimento e di protezione sono costituiti da almeno due strati sovrapposti di cui uno strato interno costituito da una materia plastica caricata, ma non necessariamente, con una carica organica per ridurne il costo e che è destinato ad aderire allo strato mec canicamente resistente ed uno strato esterno che è costituito da una materia plastica caricata con una carica minerale, essendo lo strato di materia plastica eventualmente caricata con una carica organica tale per cui presenta un comportamento di rottura duttile, mentre lo strato di materia plastica caricata con una carica minerale presenta una superficie di elevata durezza e resistenza all’abrasione ed ai graffi seppur fragile.
In particolare, lo strato di materia plastica eventualmente caricato con carica organica presenta le seguenti caratteristiche:
-allungamento a rottura: ≥ 4%
-modulo di elasticità in flessione: tra 1000 MPa e 2000 MPa Lo strato di materia plastica caricato con carica minerale invece presenta le seguenti caratteristiche:
-allungamento a rottura: < 4%
-modulo di elasticità in flessione: tra 2000 MPa e 4000 MPa Quale materia plastica è possibile prevedere miscele di poliolefine e quale carica organica è possibile utilizzare cariche vegetali come fibre vegetali ed in particolare farina di legno, mentre quale carica minerale è possibile utilizzare diverse cariche minerali o miscele e preferibilmente carbonato di calcio.
Una forma esecutiva preferita, prevede che per lo strato costituito dalla miscela di poliolefine e di cariche organiche, la miscela di poliolefine sia costituita dai 100% di copolimero.
Per quanto riguarda la carica organica questa è eventualmente presente in una quantità variabile dal 10% al 70% in peso, preferibilmente dal 40% al 60%.
Per quanto riguarda la carica minerale ed in particolare di carbonato di calcio questa è presente in una quantità variabile dal 10% al 70% in peso, preferibilmente dal 40% al 60%.
Secondo ancora una variante esecutiva vantaggiosamente lo strato di rivestimento o di protezione è costituito a sua volta da tre strati di cui uno strato intermedio costituito da materia plastica eventualmente caricata con cariche organiche e da due strati esterni aderenti alle due opposte facce del detto strato intermedio e costituiti da materia plastica caricata con una carica organica.
I detti due strati presentano una composizione identica oppure diversa fra loro.
Lo spessore complessivo dello strato di rivestimento è compreso fra 0,6mm e 3mm, preferibilmente fra 0,8mm e 2,0mm, mentre lo spessore dello strato meccanicamente resistente ed in particolare di legno è compreso fra 9mm e 30mm, preferibilmente fra 15mm e 27mm.
I due o tre strati che compongono lo strato di rivestimento possono presentare spessori che vanno da 0,2mm a 1 ,5mm e preferibilmente da 0,25mm a 1,0mm.
Lo strato di rivestimento o di protezione può essere realizzato per laminazione e/o accoppiamento oppure co-estrusione secondo un procedimento descritto ad esempio nel documento EP 668142.
L’applicazione dello strato di rivestimento o di protezione allo strato meccanicamente resistente, ad esempio di legno o di altro materiale può avvenire mediante qualsivoglia noto metodo di adesione chimico fisica e/o mediante adesivi o strati intermedi di ancoraggio.
E’ da notare che al pannello secondo queste caratteristiche può venire applicata in combinazione anche una struttura tridimensionale superficiale del tipo descritto all’inizio ed atta a consentire lo spurgo dell’aria lungo la superficie di contatto con la massa di calcestruzzo. Ciò sia mediante sagomatura della superficie dello strato di rivestimento e di protezione oppure mediante applicazione di un film secondo quanto descrìtto in precedenza. Qualsiasi combinazione o sottocombinazione di caratteristiche delle due realizzazioni descritte è possibile ed è da considerarsi oggetto della presente invenzione.
Grazie alla previsione di uno strato di rivestimento o di protezione formato da due diversi strati o da tre strati di cui due esterni ed uno interno con differenti composizioni e/o spessori e quindi con diversi comportamenti ala rottura e/o di resistenza alla abrasione e/o al graffio, il pannello presenta sorprendenti ed inaspettate caratteristiche di comportamento alla chiodabilità. In particolare la durezza della superficie degli strati esterni di materiale è garantita daH’utilizzo di cariche minerali. La resistenza all’abrasione dei detti strati esterni è elevatissima, e, nonostante siano duri e quindi tendenzialmente con rottura fragile, la formazione di venature e scheggiature è limitata, oltre a quanto di seguito riportato, anche dal basso spessore, in particolare di quello a contatto con il calcestruzzo.
Lo strato caricato con materiale organico od inoltro costituito da una matrice di copolimero resta relativamente morbido e quindi duttile e presenta un comportamento ottimale relativamente alla penetrazione di chiodi o simili. La laminazione dei due o tre strati e/o al la coestrusione di questi, comunque?- la combinazione di questi strati fra loro, sorprendentemente genera uno strato di rivestimento o di protezione che ha una elevatissima resistenza alla abrasione od al graffio delle superfici esterne ma anche una ottima penetrabilità per i chiodi. L’adesione degli strati fra loro, nelle gamme di spessori sopra citati, evita contro ogni previsione la formazione di venature, schegge od altro degli strati ester-
Tale effetto si ottiene vantaggiosamente quando le materie plastiche utilizzate per i diversi strati sono fra loro compatibili od identiche e quindi il legame delle matrici di materia plastica in corrispondenza delle interfacce fra gli strati va oltre ad una semplice adesione, generando quindi un’azione di trattenimento delle rotture degli strati esterni da parte dello strato intermedio allorquando si ha una penetrazione ad esempio per mezzo di un chiodo o simili.
Secondo un ulteriore perfezionamento vantaggioso, l’invenzione prevede che lo strato esterno di rivestimento che è costituito da una materia plastica caricata con una carica minerale comprende ulteriormente incorporate nella detta miscela di materia plastica e cariche minerali delle fibre di irrigidimento.
Le dette fibre di irrigidimento possono essere sotto forma di fibre lunghe singole e che vengono miscelate alla materia plastica con una distribuzione causale.
Alternativamente le fibre possono essere ordinate od organizzate in uno strato di fibre tipo tessuto, tessuto non tessuto, ovatta o simili, le quali fibre vengono impregnate ed incorporate nella materia plastica caricata.
Quali fibre di irrigidimento è possibile utilizzare vantaggiosamente delle fibre di vetro o simili.
L’effetto delle fibre di rinforzo nello strato esterno di rivestimento di materia plastica caricata con cariche minerali è quello di avvicinare la rigidità degli strati di rivestimento alla rigidità del legno. Infatti rispetto ai tradizionali pannelli dello stato dell’arte nei quali l’intero pannello è costituito da legno la parte di spessore sostituita nei pannelli rivestiti dallo strato di rivestimento in materia plastica presenta una riduzione della rigidità rispetto al pannello realizzato solo in legno dovuta alla minore rigidità ed in particolare al diverso modulo elastico della materia plastica e del legno.
Nel caso della presente invenzione, e fibre di irrigidimento riducono in una certa misura perdita di rigidità del pannello laminato rispetto al pannello completamente in legno, senza tuttavia compromettere le caratteristiche di resistenza all’abrasione e chiodabilità del pannello laminato secondo la presente invenzione.
Ulteriori caratteristiche e perfezionamenti dell’invenzione sono oggetto delle sottorivendicazioni.
Le caratteristiche dell'invenzione risulteranno più
dalla seguente descrizione di alcuni esempi esecutivi illustrati a titolo non limitativo nelle figure allegate in cui:
La fig. 1 illustra un particolare ingrandito in sezione secondo un piano perpendicolare di un pannello secondo la presente invenzione che comprende una superficie dello strato di rivestimento e di protezione che è sagomata con una struttura tridimensionale formata da un insieme di sottili gole o scanalature.
La fig. 2 illustra una variante esecutiva in cui la detta struttura tridimensionale è realizzata su di un film che è applicato al lato esterno dello strato di rivestimento o di protezione.
La fig. 3 illustra un particolare ingrandito in cui i singoli strati sovrapposti sono sfalsati fra loro per evidenziarne l'ordine e lo strato più esterno presenta la sagomatura tridimensionale formata da un insieme di sottili gole che formano un disegno simile alle venature del legno.
La fig. 4 illustra un particolare in sezione di un pannello secondo la presente invenzione in cui lo strato di rivestimento o di protezione è formato da due strati.
La fig. 5 è una variante esecutiva della figura 4, in cui lo strato di rivestimento o di protezione è formato da tre strati.
La fig. 6 illustra la forma esecutiva della figura 5 essendo sulla superficie esterna dello strato di rivestimento o di protezione applicato un film con una superficie sagomata tridimensionalmente secondo l’esempio della figura 2.
Il pannello illustrato nella figura 1 è composto da due strati di cui uno strato 1 avente proprietà meccaniche atte a resistere alle sollecitazioni della massa di calcestruzzo e che su almeno un lato è rivestito da uno strato di rivestimento o di protezione 2. In una variante lo strato di rivestimento o di protezione può essere previsto su ambedue i lati dello strato avente caratteristiche di resistenza meccanica 1 come indicato dallo strato 2’ illustrato con una linea discontinua.
Lo strato avente caratteristiche meccaniche di resistenza alle pressioni e/o al peso della massa di calcestruzzo, denominato anche strato portante ed indicato con 1 può essere realizzato di materiale qualsivoglia. In una forma esecutiva detto strato può essere formato da uno strato di legno sotto forma di lastra massiccia e/o costituito da un insieme di listelli fra loro incollati su uno o più strati ed aventi uguale orientamento od orientamenti incrociati nei detti strati e/o da un insieme di foglie di legno sovrapposto analogamente al compensato multistrato e/o da fibre di legno sotto forma di trucioli o pezzetti fra loro pressati ed incollati come ad esempio di cosiddetto truciolato o simili. Lo strato portante 1 può anche essere costituito da qualsivoglia combinazione delle suddette forme esecutive a seconda delle resistenze meccaniche richieste in combinazione con gli spessori richiesti e con l'utilizzo previsto per i pannelli.
Lo strato di rivestimento o di protezione può essere realizzato da qualsivoglia materia plastica, in particolare termoplastica come ad esempio miscele di poliolefine ed in particolare di polipropilene. La materia plastica può essere caricata in varia misura con uno o più cariche or ganiche e/o minerali o da miscele di dette una o più cariche ed in parti colare da cariche organiche sotto forma di farina di legno e/o da cariche minerali sotto forma di talco o carbonato di calcio, o simili.
Con riferimento alla figura 1, la superficie esterna 102 dello strato di rivestimento o di protezione 2 ed eventualmente se presente dello strato 2’, con cui il detto strato viene a contatto con il calcestruzzo della gettata è realizzata sagomata in modo tale da presentare una struttura tridimensionale sottoforma di una pluralità di canali e/o microcanali od un reticolo di detti canali o microcanali che si estendono per l’intera superficie del pannello e generano vie di evacuazione e spurgo dell’aria che rimane intrappolata fra la massa di calcestruzzo ed il pannello.
I detti canali o microcanali possono essere ottenuti mediante diversi tipi di lavorazione superficiale, come ad esempio la goffratura o la sagomatura mediante impressione e possono avere qualsivoglia tipo di forma. In particolare è possibile anche generare detti canali o reticoli di canali mediante satinatura della superficie esterna dello strato di rivestimento o di protezione 2.
A seconda delle diverse esigenze ed applicazioni è possibile generare quindi strutture tridimensionali con avvallamenti o canali che presentano una profondità H compresa fra 10pm e 500pm, in particolare fra 20pm e 200pm. Una forma esecutiva preferita prevede profondità dell’ordine di grandezza di 100pm.
Le larghezze L di dette rientranze o gole o canali o scanalature che formano la sagomatura tridimensionale superficiale 102 è compresa fra 50μιη e 1000pm, in particolare fra 200pm e 600pm. Una forma esecutiva preferita prevede larghezze dell’ordine di grandezza di 300pm .
Se desiderato, la sagomatura tridimensionale può essere realizzata secondo un prestabilito disegno che come indicato nella figura 3 può simulare ad esempio la venatura del legno. In questo caso la profondità H delle gole o scanalature o dei canali è dell’ordine di grandezza di 100pm, mentre la larghezza L è dell’ordine di grandezza di 500pm Nella variante della figura 3, differentemente dalla figura 2, la sagomatura tridimensionale non è realizzata direttamente sullo strato di rivestimento o di protezione 2, ma è realizzata sulla superficie di un ulteriore strato 3 che è sotto forma di film incollato, o comunque applicato al lato esterno dello strato di rivestimento o di protezione 2 e/o quando presente eventualmente anche allo strato di rivestimento o di protezione 2’ sulla faccia opposta dello strato portante 1.
II film può essere di qualsivoglia materia termoplastica come ad esempio PP/PET, PP/PA, PP/PS, PP/ABS, PP/AN. L’adesione allo od agli strati di rivestimento o di protezione può avere luogo mediante adesione chimico/fisica secondo le usuali e note modalità per lo specifico materiale del film e dello strato di rivestimento o di protezione stesso. In questo caso, le gole, i canali, o le scanalature, o simili indicate 103 possono venire realizzate mediante goffratura analogamente a quanto indicato sopra.
Le figure 4 a 6 illustrano un pannello secondo la presente invenzione, in cui almeno lo strato di rivestimento e di protezione rivolto verso il calcestruzzo, ma preferibilmente ambedue gli strati di rivestimento e di protezione 2, 2’ aderenti sulle facce dello strato portante 1 sono a loro volta composti da due strati. Uno strato 202 direttamente aderente allo strato portante 1 ed uno strato esterno 102 che aderisce sullo strato 202 e la cui superficie è la superficie di contatto con la massa di calcestruzzo e/o con l’esterno a seconda del lato del pannello su cui è previsto lo strato di rivestimento o di protezione.
Con riferimento alla figura 4, lo spessore globale del pannello indicato con S5 può essere compreso fra 2,1 mm e 33mm e preferibilmente fra 2,6mm e 2,9mm.
Lo spessore S1 dello strato portante 1 è tipicamente compreso fra 9mm e 30mm, preferibilmente fra 15mm e 27mm..
Lo spessore complessivo S4 dello strato di rivestimento o di protezione 2 è tipicamente compreso fra 0,6mm e 3mm, preferibilmente fra 0,8mm e 2,0mm.,
Ovviamente lo spessore S2 ed S3 degli strati 102 e 202 può anche essere identico e pari alla metà dello spessore complessivo S4.
I due strati 102 e 202 che compongono lo strato di rivestimento o di protezione 2 si differenziano fra loro per quanto riguarda determinate caratteristiche e che sono: per lo strato 102 una elevata durezza superfidale che lo rende resistente alla abrasione ed ai graffi, ma che determina un comportamento di rottura simile al vetro; per lo strato 202 invece l’invenzione prevede che questo strato sia più mordilo in modo da vere un comportamento di rottura duttile.
Tali caratteristiche si ottengono utilizzando diverse composizioni per le materie plastiche che compongono i detti strati. Per quanto riguarda lo strato 102, questo è costituito da una miscela di polilefine caricata con una carica organica, preferibilmente con una carica organica minerale ed in particolare con una carica di carbonato di calcio.
La miscela di poliolefine è costituita da polipropilene, mentre la carica minerale ed in particolare di carbonato di calcio può variare dal 10% al 70% in peso, preferibilmente dal 40% al 60%..
Grazie a questa composizione si ottiene l’elevata durezza superficiale di questo strato esterno.
Lo strato più interno 202 è invece costituito da una miscela di poliolefine caricata con cariche organiche ed in particolare con fibre di legno, preferibilmente con polvere di legno.
La carica organica è prevista in una quantità dal 10% al 70% in peso, preferibilmente dal 40% al 60%.
Al fine di ottenere la duttilità necessaria a garantire un ottimo comportamento alla penetrazione di chiodi, la miscela di polilefine è composta quasi elusivamente, preferibilmente al 100% di copolimero.
Grazie alla compatibilità chimica delle matrici poliolefiniche dei due strati 102 e 202, l’adesione di questi strati fra loro fa si che nonostante il comportamento alla rottura dello strato esterno sia simile a quella del vetro e quindi tenda a formare venature e schegge, all'atto della penetrazione con un chiodo le dette venature o scheggiature non si presentino grazie all’azione dello strato 202.
Lo strato di rivestimento o di protezione 2 presenta quindi sia una ottimale resistenza superficiale all’abrasione od al graffio, sia un ottimale comportamento di rottura durante la penetrazione con i chiodi.
La variante della figura 5 illustra un esempio in cui lo strato di rivestimento o di protezione è composto da tre strati. In questo caso lo strato intermedio è costituito dallo strato 202 avente le caratteristiche di duttilità su indicate, mentre su ambedue le facce sono previsti gli strati 102 di maggiore durezza superficiale e che hanno una composizione identica fra loro.
I detti strati di rivestimento o di protezione 2 possono venire realizzati mediante laminazione oppure anche mediante co-estrusione od in qualsivoglia altro modo noto.
Nella variante della figura 6, alla faccia esterna di uno strato di rivestimento di protezione 2 previsto su almeno una faccia dello strato portante 1 e/o su ambedue le facce di detto strato portante 1 (come indicato con 2') è applicato uno strato 3 provvisto di una sagomatura tridimensionale 103 secondo quanto descritto con riferimento alle figure 1
a 3.
Ovviamente anche con riferimento all’esempio della figura 6 è possibile che la sagomatura tridimensionale venga realizzata direttamente mediante impressione e/o goffratura sulla superficie dello strato più esterno 102 che forma lo strato di rivestimento e di protezione 2. tale goffratura o tale impressione può essere eseguita anche contestualmente alla laminazione fra loro dei singoli strati 102, 202 e dell’eventuale terzo strato 102 per la formazione dello strato di rivestimento o di protezione 2, per cui ai vantaggi dovuti alle caratteristiche secondo le figure 4 e 5 si aggiungono quelli delle caratteristiche secondo le figure 1 a 3.

Claims (31)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pannello, in particolare per la realizzazione di casseforme per il contenimento di gettate di calcestruzzo, o simili, il quale pannello comprende almeno uno strato (1) avente caratteristiche meccaniche tali da sopportare le sollecitazioni della massa di calcestruzzo ed almeno uno strato (2, 2’) di rivestimento o di protezione che è fissato sovrapposto alla faccia del primo strato (1) rivolta verso la massa di calcestruzzo e che è di materiale impermeabile all’acqua e/o airumidità e costituisce lo strato di contatto diretto con la massa di calcestruzzo, caratterizzato dal fatto che almeno su un lato del pannello la superficie di contatto con il calcestruzzo è trattata in modo da favorire lo scarico e/o lo spurgo deH’aria lungo la detta superficie di contatto.
  2. 2. Pannello secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la superficie dello strato di protezione è trattato superficialmente in modo tale da presentare una prestabilita tensione superficiale da 20 a 100 dine /cm. Preferibilmente da 35 a 80 dine/cm.
  3. 3. Pannello secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la superficie avente la prestabilita tensione superficiale è la superficie dello strato di protezione (2, 2’) o la superficie esterna di uno strato esterno o di un film esterno di rivestimento.
  4. 4. Pannello secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la superficie di contatto con il calcestruzzo è realizzata sagomata tridimensionalmente (102, 103) in modo da formare un insieme od un reticolo di canalini di scarico o di spurgo deN’aria lungo la detta superficie di contatto in direzione dei bordi periferici del lo.
  5. 5. Pannello secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la detta sagomatura tridimensionale (102, 103) può essere costituita da una satinatura o da una goffratura o da una zigrinatura prevista sulla detta superficie.
  6. 6. Pannello secondo le rivendicazioni 4 o 5, caratterizzato dal fatto che la sagomatura tridimensionale (102, 103) è prevista direttamente sulla superficie dello o degli strati (2) di rivestimento o di protezione del pannello oppure i detti strati di rivestimento o di protezione sono a loro volta rivestiti con un film (3) che presenta una sagomatura tridimensionale (103) e che viene applicato mediante adesione chimico/fisica ai detti strati (2) di rivestimento o di protezione.
  7. 7. Pannello secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 4 a 6, caratterizzato dal fatto che la struttura tridimensionale è sotto forma di reticolo in cui i canali o canalini sono orientati secondo almeno due direzioni fra loro non parallele oppure comprende canalini o microcanali che sono orientatati sostanzialmente in una sola direzione, in modo da convogliare l’aria delle bolle solo verso due opposte estremità dei pannelli.
  8. 8. Pannello secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 4 a 7, caratterizzato dal fatto che la detta struttura tridimensionale (102, 103) è realizzata in modo tale da formare un disegno il cui negativo rimane impresso sulla superficie dell’elemento di calcestruzzo all’atto dell’allontanamento della cassaforma.
  9. 9. Pannello secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal che la sagomatura tridimensionale (102, 103) è realizzata conn u disegno tale da simulare venature simili a quelle del legno.
  10. 10. Pannello secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, 4 a 9, caratterizzato dal fatto che la detta sagomatura tridimensionale ècostituita da un insieme di microrisalti o microdenti distribuiti sulla superficie e fra loro distanziati a guisa di satinatura o micro-zigrinatura.
  11. 11. Pannello secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, 4 a 10, caratterizzato dal fatto che le larghezze (L) dei canalini sono dell’ordine di grandezza da 50pm a 1000pm, preferibilmente da 200pm a 600pm, ed in particolare una forma esecutiva preferita prevede larghezze dell’ordine di grandezza di 300pm..
  12. 12. Pannello secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 4 a 11, caratterizzato dal fatto che le profondità (H) dei canalini sono dell’ordine di grandezza compreso da 10pm a 500pm, preferibilmente da 20pm a 200pm, ed in particolare una forma esecutiva preferita prevede profondità dell’ordine di grandezza di 100pm.
  13. 13. Pannello secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 4 a 12, caratterizzato dal fatto che la distanza fra due avvallamenti contigui è dell’ordine di grandezza da 10pm a 3mm, preferibilmente da 100pm a 1000pm, ed in particolare una forma esecutiva preferita prevede larghezze dell’ordine di grandezza di 500pm.
  14. 14. Pannello secondo una o più qualsivoglia delle precedenti rivendicazioni 4 a 13, caratterizzato dal fatto che il film (3) è.costituito da PP/PET, PP/PA, PP/PS, PP/ABS, PP/AN.
  15. 15. Pannello, in particolare per la realizzazione di casseforme per il contenimento di gettate di calcestruzzo, o simili, il quale pannello comprende almeno uno strato (1) avente caratteristiche meccaniche tali da sopportare le sollecitazioni della massa di calcestruzzo ed almeno uno strato (2, 2’) di rivestimento o di protezione che è fissato sovrapposto alla faccia del primo strato (1) rivolta verso la massa di calcestruzzo e che è di materiale impermeabile all’acqua e/o aH’umidità e costituisce lo strato di contatto diretto con la massa di calcestruzzo, caratterizzato dal fatto che lo strato o gli strati (2, 2’) di rivestimento e di protezione sono costituiti da almeno due strati (102, 202) sovrapposti di cui uno strato interno (202) costituito da una materia plastica caricata con una carica organica e che è destinato ad aderire allo strato meccanicamente resistente (1) ed uno strato esterno (102) che è costituito da una materia plastica caricata con una carica minerale, essendo lo strato (202) di materia plastica caricata con una carica organica tale per cui presenta un comportamento di rottura duttile, mentre lo strato (102) di materia plastica caricata con una carica minerale presenta un comportamento alla rottura simile al vetro ed una superficie di elevata durezza e resistenza all’abrasione ed ai graffi.
  16. 16. Pannello secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che lo strato (202) di materia plastica caricato con carica organica presenta le seguenti caratteristiche: -allungamento a rottura: ≥ 4% -modulo di elasticità in flessione: tra 1000 MPa e 2000 MPa
  17. 17. Pannello secondo le rivendicazioni 15 o 16, caratterizzato dal fatto che lo strato di materia plastica caricato con carica minerale invece presenta le seguenti caratteristiche: -allungamento a rottura: < 4% -modulo di elasticità in flessione: tra 2000 MPa e 4000 MPa
  18. 18. Pannello secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 15 a 17, caratterizzato dal fatto che quale materia plastica sono previste miscele di poliolefine, in particolare polipropilene.
  19. 19. Pannello secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 15 a 18, caratterizzato dal fatto che quale carica organica è prevista una carica vegetale come fibre vegetali ed in particolare farina di legno.
  20. 20. Pannello secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 15 a 19, caratterizzato dal fatto che quale carica minerale è previsto il carbonato di calcio.
  21. 21. Pannello secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 15 a 20, caratterizzato dal fatto che per lo strato (202) costituito dalla miscela di poliolefine e di cariche organiche, la miscela di poliolefine è costituita al 100% di copolimero.
  22. 22. Pannello secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 15 a 21, caratterizzato dal fatto che per quanto riguarda la carica organica questa è presente in una quantità variabile dal 10% al 70% in peso, preferibilmente dal 40% al 60%.
  23. 23. Pannello secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 15 a 22, caratterizzato dal fatto che per quanto riguarda la carica, minerale ed in particolare di carbonato di calcio questa è presente in una quantità variabile dal 10% al 70% in peso, preferibilmente dal 40% al 60%..
  24. 24. Pannello secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 15 a 23, caratterizzato dal fatto che lo strato (2, 2’) di rivestimento o di protezione è costituito a sua volta da tre strati di cui uno strato (202) intermedio costituito da materia plastica caricata con cariche organiche e da due strati (102) esterni aderenti alle due opposte facce del detto strato (202) intermedio e costituiti da materia plastica caricata con una carica organica ed i quali due strati esterni (102) presentano una composizione identica oppure diversa fra loro.
  25. 25. Pannello secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 15 a 24, caratterizzato dal fatto che lo spessore complessivo (s4) dello strato di rivestimento è compreso fra 0,6mm e 3mm, preferibilmente fra 0,8mm e 2,0mm,, mentre lo spessore (S1) dello strato (1) meccanicamente resistente ed in particolare di legno è compreso fra 15mm e 30mm, preferibilmente fra 18mm e 27mm..
  26. 26. Pannello secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 15 a 25, caratterizzato dal fatto che i due o tre strati (102, 202) che compongono lo strato (2, 2’) di rivestimento presentano spessori che vanno 0,2mm a 1 ,5mm e preferibilmente da 0,25mm a 1 ,0mm.
  27. 27. Pannello secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 15 a 26, caratterizzato dal fatto che lo strato (2, 2’) di rivestimento o di protezione è realizzato laminazione oppure mediante co-estrusione.
  28. 28. Pannello secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 15 a 27, caratterizzato dal fatto che le materie plastiche utilizzate per i diversi strati (102, 202) che compongono lo strato (2 , 2’) di rivestimento o di protezione sono fra loro compatibli od identiche.
  29. 29. Pannello secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 15 a 28, caratterizzato dal fatto che lo strato esterno (102) di rivestimento è costituito da una materia plastica caricata con una carica minerale ed in cui sono incorporate, miscelate e/o annegate fibre di irrigidimento.
  30. 30 Pannello secondo la rivendicazione 29, caratterizzato dal fatto che le fibre di irrigidimento sono costituite da fibre di vetro.
  31. 31. Pannello secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 15 a 30, caratterizzato dal fatto che comprende una struttura tridimensionale superficiale (102, 103) del tipo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 1 a 11.
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