ITFI20100166A1 - "ripiano per scaffalature perfezionato" - Google Patents

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ITFI20100166A1
ITFI20100166A1 IT000166A ITFI20100166A ITFI20100166A1 IT FI20100166 A1 ITFI20100166 A1 IT FI20100166A1 IT 000166 A IT000166 A IT 000166A IT FI20100166 A ITFI20100166 A IT FI20100166A IT FI20100166 A1 ITFI20100166 A1 IT FI20100166A1
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IT
Italy
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stiffening element
longitudinal
lower face
transverse
longitudinal stiffening
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Stefano Bettini
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Rosss S P A
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    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47BTABLES; DESKS; OFFICE FURNITURE; CABINETS; DRAWERS; GENERAL DETAILS OF FURNITURE
    • A47B96/00Details of cabinets, racks or shelf units not covered by a single one of groups A47B43/00 - A47B95/00; General details of furniture
    • A47B96/02Shelves
    • A47B96/021Structural features of shelf bases

Landscapes

  • Electrical Discharge Machining, Electrochemical Machining, And Combined Machining (AREA)
  • Warehouses Or Storage Devices (AREA)

Description

“RIPIANO PER SCAFFALATURE PERFEZIONATOâ€
DESCRIZIONE
Campo tecnico
La presente invenzione riguarda un ripiano per scaffalature, particolarmente ma non esclusivamente adatto ad essere supportato da mensole a sbalzo in spessore sottile.
Stato della tecnica
Sono noti ripiani in lamiera formati da un piano rettangolare in lamiera i cui bordi perimetrali sono ripiegati a definire i lati frontale e posteriore nonché i fianchi di estremità. Tra i fianchi e corrispondenti estremi dei lati posteriore ed anteriore sono ricavate due contrapposte sedi di alloggiamento per rispettive mensole sulle quali il ripiano appoggia. Un elemento longitudinale di irrigidimento realizzato in lamiera à ̈ fissato sulla faccia inferiore del piano in lamiera. In particolare tale elemento longitudinale presenta una sezione concava rivolta verso la faccia inferiore. Tale sezione termina con due opposte alette che nel loro sviluppo longitudinale definiscono in pratica delle flangie di contatto con la faccia inferiore del piano. L’elemento longitudinale di irrigidimento si sviluppa in modo rettilineo da una posizione prossima ad un fianco fino ad una posizione prossima all’opposto fianco. Le sezioni terminali di estremità di tale elemento di irrigidimento sono ortogonali alla faccia inferiore del piano e non toccano i fianchi ma sono distanziati da questo per consentire la disposizione della mensola di supporto, sulla quale il piano appoggia.
Per poter garantire una certa rigidità al piano in corrispondenza dei fianchi (in particolare la rigidità che contrasta i carichi sbilanciati agenti sul ripiano che possono generare torsioni di questo in corrispondenza dei fianchi), le flangie dell’elemento di irrigidimento continuano dalle sezioni terminali di questo fino a ridosso di, od anche a riscontrare contro, rispettivi fianchi del ripiano. In pratica due protuberanze piattiformi si sviluppano dalle sezioni terminali fino ai fianchi, rimanendo a contatto con la faccia inferiore del piano; tali protuberanze altro non sono che le estremità prolungate delle flangie di contatto con il piano dell’elemento longitudinale di irrigidimento.
Tale modalità di irrigidimento risulta comunque di lieve entità e spesso comporta una deformazione locale sul piano in corrispondenza del contatto tra estremità delle flangie e piano.
Scopo e sommario dell’invenzione
Scopo della presente innovazione à ̈ quello di migliorare la rigidità dei ripiani per scaffalature di tipo noto.
Ulteriore scopo della presente innovazione à ̈ quello di realizzare un ripiano per scaffalature in grado di ridurre le deformazioni locali sul piano in corrispondenza della zona di estremità degli elementi longitudinali di irrigidimento rispetto a ripiani di tipo noto.
Non ultimo scopo della presente innovazione à ̈ quello di mettere a punto un ripiano per scaffalature che risulti particolarmente robusto.
Questi ed altri scopi, che saranno più chiari in seguito, sono raggiunti con un ripiano per scaffalature che comprende un piano in lamiera a prevalente sviluppo longitudinale definente una faccia superiore, una faccia inferiore, bordi perimetrali ripiegati a formare rispettivamente un lato anteriore, un lato posteriore e contrapposti fianchi di estremità. Tra i fianchi e corrispondenti estremi dei lati posteriore ed anteriore sono definite due contrapposte sedi di alloggiamento per rispettive mensole sulle quali il ripiano à ̈ atto ad appoggiare. Sulla faccia inferiore del piano in lamiera à ̈ presente un elemento longitudinale di irrigidimento realizzato in lamiera che si sviluppa tra i fianchi. In particolare tale elemento longitudinale di irrigidimento presenta una sezione concava rivolta verso la faccia inferiore del piano e terminante con due opposte alette definenti flangie longitudinali a contatto con detta faccia inferiore. Si noti che con “longitudinale†si intende la direzione di sviluppo del ripiano tra due mensole di appoggio, mentre con “trasversale†si intende una direzione ortogonale alla direzione longitudinale secondo una giacitura sostanzialmente parallela al ripiano.
Secondo l’innovazione, almeno un estremo dell’elemento longitudinale di irrigidimento comprende una linguetta terminale, continua o discontinua, che si sviluppa in direzione trasversale e che risulta a contatto con la faccia inferiore del piano e a ridosso o in riscontro di rispettivi fianchi. Tale linguetta terminale trasversale à ̈ in pratica anch’essa una flangia che presenta una lunghezza in direzione trasversale maggiore rispetto alla somma della larghezza trasversale delle flangie longitudinali.
Il fatto che la linguetta terminale /flangia terminale trasversale presenti una lunghezza trasversale maggiore rispetto alla larghezza trasversale delle flangie longitudinali significa che l’estremo di contatto tra elemento di irrigidimento e le zone del piano a ridosso dei fianchi à ̈ maggiore rispetto al caso di ripiani noti. Si à ̈ verificato che una maggior superficie di contatto ha portato ad un aumento della rigidità in tale zona ed in particolare la rigidità torsionale del piano attorno all’elemento di longitudinale di irrigidimento. Inoltre si à ̈ verificata una riduzione delle deformazioni in tale zona.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di una sua forma di esecuzione preferita ma non esclusiva, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle allegate tavole di disegni, in cui
la figura 1 rappresenta una vista in pianta, da sotto, di un ripiano secondo l’innovazione;
la figura 2 rappresenta una sezione trasversale del ripiano di figura 1, sezionato secondo la linea II-II;
la figura 3 rappresenta una sezione longitudinale del ripiano di figura 1, sezionato secondo la linea III-III;
la figura 4 rappresenta una vista prospettica dell’elemento longitudinale di irrigidimento del ripiano secondo l’innovazione, mostrato con la propria concavità rivolta verso l’alto, ovvero verso la faccia inferiore del ripiano;
la figura 5 rappresenta una vista ingrandita, relativa all’elemento longitudinale di irrigidimento, della sezione trasversale di figura 2;
la figura 6 rappresenta una sezione trasversale del ripiano secondo l’innovazione, sezionato secondo la linea VI-VI;
la figura 7 rappresenta una vista prospettica dal basso del ripiano secondo l’innovazione.
Descrizione dettagliata di una forma realizzativa dell'invenzione
Con riferimento alle figure precedentemente citate, un ripiano per scaffalature secondo l’innovazione viene complessivamente indicato con il numero 10.
Tale ripiano 10 prevede un piano in lamiera 11, rettangolare, ovvero a prevalente sviluppo longitudinale. Con longitudinale si intende in questo caso la direzione del lato maggior del piano, ossia la direzione tra due mensole di appoggio per lo stesso.
Il piano 11 definisce una faccia superiore 11A, una faccia inferiore 11B, bordi perimetrali ripiegati sostanzialmente di 90° a formare rispettivamente un lato anteriore 12, un lato posteriore 13 e contrapposti fianchi di estremità 14. Con il termine “ripiegato†si intende genericamente una lavorazione atta a creare o riportare sulla zona perimetrale del piano delle porzioni che risultano incidenti il piano (formanti i fianchi/lati) e che possono essere realizzate sia per piegatura di questo, sia mediante altre operazioni di lavorazione/formatura di lamiera metallica, fino all’ipotesi di una eventuale saldatura dei fianchi/lati al piano.
Tra i fianchi 14 e corrispondenti estremi 12A e 13A dei lati posteriore 12 ed anteriore 13 sono definite due contrapposte sedi di alloggiamento 15 per rispettive mensole sulle quali il ripiano appoggia. In figura 3, il profilo di una mensola à ̈ schematizzato con linea tratto-punto ed à ̈ indicato con il numero 16.
Sulla faccia inferiore 11B del piano in lamiera, Ã ̈ disposto un elemento longitudinale di irrigidimento 17, realizzato in lamiera, che si sviluppa tra i fianchi 14.
Come ben visibile, tale elemento longitudinale di irrigidimento 17 presenta una sezione trasversale concava, con concavità 18 rivolta verso la faccia inferiore 11B del piano 11. Tale sezione concava termina con delle alette contrapposte 19. Essendo l’elemento di irrigidimento 17 a sviluppo longitudinale, tali alette si sviluppano anch’esse longitudinalmente e vengono pertanto definite di seguito anche come flangie longitudinali 17. In particolare, tali flangie 17 risultano in contatto con la faccia inferiore 11B del piano 11, fissata a questa ad esempio per punti di saldatura 20A.
Dalle figure risulta evidente come l’elemento longitudinale di irrigidimento 17 à ̈ a sviluppo rettilineo e si compone sostanzialmente di tre porzioni, una porzione intermedia 17A, a sezione trasversale costante, e due porzioni terminali contrapposte 17B con sezione trasversale variabile dalla porzione intermedia 17A verso un rispettivo fianco 14, ed in particolare crescente in larghezza trasversale e decrescente in altezza sostanzialmente fino alla faccia inferiore 11A del piano 11, come meglio precisato più avanti.
La sezione trasversale della porzione intermedia 17A dell’elemento longitudinale di irrigidimento à ̈ formata, in questo esempio da una prima aletta/flangia 19 a contatto con la facci inferiore 1B del piano, una successiva spalla rettilinea 17’ ad allontanarsi dal piano 11, un successivo fondo 17’’ sostanzialmente parallelo al piano, una successiva spalla 17’’’ e la contrapposta seconda aletta/flangia 19. Si noti come sul fondo 17’’ siano presenti due parallele rientranze longitudinali di irrigidimento C.
Secondo l’invenzione, i due estremi dell’elemento di irrigidimento 17 sono formati ciascuno da una linguetta piattiforme, ovvero una flangia terminale 21 che si sviluppa in direzione trasversale e che risulta a contatto con la faccia inferiore 11B del piano e a ridosso di, o in riscontro a un rispettivo fianco 14.
In particolare tale flangia terminale trasversale 21 si sviluppa tra le estremità delle flangie longitudinali 19 e presenta una lunghezza trasversale che à ̈ ovviamente maggiore della somma della larghezza trasversale di queste. La flangia terminale trasversale 21 à ̈ rettilinea e continua, nonché parallela e preferibilmente a contatto con il fianco 14.
Si noti come ciascuna porzione terminale 17B dell’elemento di irrigidimento 17 presenti un’altezza decrescente ed una larghezza trasversale crescente fino a coincidere con detta flangia terminale trasversale 21.
Da un punto di vista produttivo, l’elemento di irrigidimento longitudinale 17 può ad esempio essere realizzato per piegatura di lamiera e successiva deformazione delle porzioni di estremità 17B oppure direttamente deformando in stampo in un unico passaggio un foglio di lamiera. Ovviamente altre modalità operative possono essere equivalentemente utilizzate.
Secondo l’invenzione, la flangia terminale trasversale 21 può anche essere discontinua, ovvero formata da tratti allineati i cui estremi trasversali non si toccano o non coincidono: importante à ̈ che la lunghezza complessiva di tali tratti (ossia la somma della lunghezza di tali tratti) sia maggiore della somma della larghezza trasversale delle alette / flange longitudinali 19.
Ciascuna flangia terminale trasversale 21 à ̈ preferibilmente ed opportunamente fissata alla faccia inferiore del piano 11 mediante punti di saldatura 20B (preferibilmente nella zona centrale e di estremità della flangia 21).
Tale flangia terminale trasversale 21 consente un particolare irrigidimento del piano nella zona a ridosso del fianco ed evita o limita la possibilità di deformazioni nella stessa zona.
E’ inteso che quanto illustrato rappresenta solo possibili forme di attuazione non limitative dell’invenzione, la quale può variare nelle forme e disposizioni senza uscire dall’ambito del concetto alla base dell’invenzione. L’eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni allegate ha unicamente lo scopo di facilitarne la lettura alla luce della descrizione che precede e degli allegati disegni e non ne limita in alcun modo l’ambito di protezione.

Claims (8)

  1. “RIPIANO PER SCAFFALATURE PERFEZIONATO†RIVENDICAZIONI 1) Ripiano (10) per scaffalature comprendente un piano (11) in lamiera a prevalente sviluppo longitudinale definente una faccia superiore (11A), una faccia inferiore (11B), bordi perimetrali ripiegati a formare rispettivamente un lato anteriore (12), un lato posteriore (13) e contrapposti fianchi di estremità (14), tra i fianchi (14) e corrispondenti estremi (12A) dei lati posteriore (13) ed anteriore (12) essendo definite due contrapposte sedi (15) di alloggiamento per rispettive mensole (16) sulle quali il ripiano à ̈ atto ad appoggiare, essendo presente sulla faccia inferiore (11B) del piano in lamiera (11) un elemento longitudinale di irrigidimento (17) realizzato in lamiera che si sviluppa tra detti fianchi (14), detto elemento longitudinale di irrigidimento (17) presentando una sezione concava rivolta verso detta faccia inferiore (11B) e terminante con due opposte alette definenti flangie longitudinali (19) a contatto con detta faccia inferiore (11B), caratterizzato dal fatto che almeno un estremo di detto elemento longitudinale di irrigidimento (17) comprende una flangia terminale (21), continua o discontinua, che si sviluppa in direzione trasversale e che risulta a contatto con detta faccia inferiore (11B) del piano e a ridosso o in riscontro di un rispettivo fianco (14), detta flangia terminale trasversale (21) presentando una lunghezza in direzione trasversale maggiore rispetto alla somma della larghezza trasversale di dette flangie longitudinali (19).
  2. 2) Ripiano secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento longitudinale di irrigidimento (17) presenta da una porzione intermedia (17A) verso almeno un estremo, un’altezza decrescente fino a coincidere con detta flangia terminale trasversale (21) a contatto con detta faccia inferiore (11B) del piano di lamiera.
  3. 3) Ripiano secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto elemento longitudinale di irrigidimento (17) presenta da una porzione intermedia (17A) verso almeno un estremo, una larghezza trasversale crescente fino a coincidere con detta linguetta terminale a contatto con detta flangia terminale trasversale (21) a contatto con detta faccia inferiore (11B) del piano di lamiera.
  4. 4) Ripiano secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta flangia terminale trasversale (21) à ̈ continua lungo tutta la larghezza trasversale dell’elemento longitudinale di irrigidimento (17).
  5. 5) Ripiano secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento longitudinale di irrigidimento (17) à ̈ saldato alla faccia inferiore del piano di lamiera.
  6. 6) Ripiano secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che la saldatura di detto elemento longitudinale di irrigidimento (17) avviene in corrispondenza di detta flangia terminale trasversale (21) e dette flangie longitudinali (19).
  7. 7) Ripiano secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che la saldatura di detto elemento longitudinale di irrigidimento (17) avviene per punti (20B) su almeno tre zone di detta flangia terminale trasversale (21), due punti alle estremità ed un punto in zona centrale.
  8. 8) Ripiano secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento longitudinale di irrigidimento (17) presenta una porzione intermedia (17A) di sezione trasversale costante, che si sviluppa in modo sostanzialmente rettilineo e due porzioni terminali (17B) che presentano da detta porzione intermedia (17A) verso rispettive flangie terminali trasversali (21) una larghezza trasversale crescente ed una altezza decrescente fino a coincidere con le stesse flangie terminali trasversali (21) .
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