ITFI20100025A1 - "macchina ribobinatrice e relativo metodo di avvolgimento" - Google Patents

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ITFI20100025A1
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Mauro Gelli
Romano Maddaleni
Franco Montagnani
Roberto Morelli
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Perini Fabio Spa
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Description

“Macchina ribobinatrice e relativo metodo di avvolgimentoâ€
DESCRIZIONE
Campo Tecnico
La presente invenzione riguarda una macchina ribobinatrice per la produzione di rotoli di materiale nastriforme avvolto attorno ad anime tubolari di avvolgimento.
L’invenzione riguarda anche un nuovo metodo di avvolgimento per la produzione di rotoli di materiale nastriforme attorno ad anime tubolari di avvolgimento. Stato della Tecnica
Nella produzione di rotoli di materiale nastriforme avvolto, come ad esempio rotoli di carta igienica, carta asciuga-tutto o simili, vengono inizialmente formate bobine di grande diametro, dette bobine madri, da cui poi il materiale nastriforme viene svolto e riavvolto su log o rotoli di minori dimensioni diametrali, corrispondenti alle dimensioni del prodotto finito destinato alla vendita, e di lunghezza assiale pari ad un multiplo della dimensione assiale dei rotoli destinati al consumo finale. Questi log vengono successivamente tagliati per formare i rotoli destinati al consumo, che vengono confezionati.
Le macchine ribobinatrici, in particolare per il settore della trasformazione della carta tissue nella fabbricazione di rotoli di carta igienica, carta asciugatutto e prodotti analoghi, sono macchine ad alta velocità e completamente automatiche che consentono di lavorare uno o più veli di fibre cellulosiche che vengono alimentati ad elevate velocità, anche pari o superiori a 1000 m/min. Le macchine ribobinatrici moderne formano pertanto log di materiale avvolto con cadenze elevate, anche di un log ogni 1-2 secondi, o anche meno.
Al termine dell’avvolgimento di un log à ̈ necessario procedere ad una serie di operazioni, che nel loro complesso vengono definite come “fase di scambio†. Nella fase di scambio vengono eseguite le operazioni di interruzione del materiale nastriforme, scarico del log finito, ancoraggio della testa del materiale nastriforme (ottenuta dalla interruzione del materiale nastriforme) alla nuova anima di avvolgimento che viene inserita in macchina, inizio dell’avvolgimento del nuovo rotolo.
Queste operazioni devono essere svolte in rapidissima frequenza per evitare di rallentare il ciclo produttivo, poiché la velocità media del materiale nastriforme non viene modificata durante la fase di scambio. Si ha, viceversa, soltanto una eventuale variazione puntuale della velocità del materiale nastriforme nella zona in cui questo deve essere interrotto.
In US-A-5979818 à ̈ descritta una macchina ribobinatrice di nuova generazione, in cui il materiale nastriforme viene avvolto in una culla di avvolgimento preferibilmente formata da una terna di rulli avvolgitori. Il materiale nastriforme viene rinviato attorno ad un primo rullo avvolgitore e passa attraverso una gola di avvolgimento definita tra il primo rullo avvolgitore ed un secondo rullo avvolgitore. A monte di questa gola à ̈ disposta una superficie di supporto delle anime di avvolgimento che vengono inserite in una imboccatura di un canale definito tra questa superficie di supporto ed il primo rullo avvolgitore. In alcune forme di realizzazione descritte in questo documento di tecnica anteriore, lungo il canale à ̈ disposto un organo di interruzione del materiale nastriforme preferibilmente realizzato e disposto in modo da interrompere il materiale nastriforme pinzandolo contro il primo rullo avvolgitore e provocando un rallentamento locale del materiale nastriforme fra il punto di pinzatura ed il log in fase di avvolgimento nella culla di avvolgimento. Questo rallentamento provoca la tensione del materiale nastriforme ed infine la sua rottura, preferibilmente lungo una linea di perforazione realizzata da un perforatore posto a monte della culla di avvolgimento.
Le macchine basate su questo principio sono estremamente flessibili, affidabili e capaci di produrre log di elevata lunghezza assiale a velocità molto elevate, pari o anche superiori a 1000 m/min.
Il prodotto ottenuto con queste macchine à ̈ suscettibile di essere ulteriormente migliorato, in quanto il materiale nastriforme avvolto su ciascuna anima di avvolgimento presenta, nella spira più interna, un lembo ripiegato che costituisce, a causa della sua lunghezza, un leggero difetto almeno per certi tipi di prodotto. La lunghezza di questo lembo ripiegato dipende dal punto in cui il materiale nastriforme viene interrotto. Questo punto si trova ad una certa distanza rispetto al punto di contatto del materiale nastriforme con la nuova anima di avvolgimento. La porzione di materiale nastriforme compresa tra il punto di ancoraggio alla nuova anima di avvolgimento ed il punto di rottura si ripiega formando un lembo ripiegato tanto più lungo quanto più distanti sono questi due punti.
Inoltre, l’organo di interruzione à ̈ corredato di tamponi di pressione con cui esso preme il materiale nastriforme contro il rullo avvolgitore. Questa pressione esercitata dai tamponi provoca il rapido consumo dei tamponi con conseguente necessità di regolazione, poiché in caso contrario ad un certo punto i tamponi non premerebbero più a sufficienza contro il rullo avvolgitore e non provocherebbero più l’interruzione del materiale nastriforme. Tipicamente la regolazione deve essere effettuata ogni due settimane circa e richiede un intervento manuale, trattandosi di una regolazione meccanica.
In alcune forme di realizzazione delle macchine ribobinatrici attuali costruite sulla base degli insegnamenti del brevetto sopra citato, la pressione esercitata dall’organo di interruzione sul rullo avvolgitore à ̈ elevata e induce vibrazioni su tutta la ribobinatrice. Questo, oltre a rappresentare un inconveniente strutturale, che provoca usura delle parti meccaniche e rumore, può avere effetti negativi sul corretto funzionamento della macchina, poiché lo strappo del materiale nastriforme può non avvenire non punto desiderato, che à ̈ individuato da una ben precisa linea di perforazione del materiale nastriforme.
In US-A-2004/0061021, US-B-6877689 e US-B-7175127 sono descritte macchine ribobinatrici in cui l’organo di interruzione del materiale nastriforme viene controllato in modo da provocare una rottura del materiale nastriforme fra i due punti del materiale nastriforme definiti dalla zona di contatto con l’organo di interruzione e la zona di contatto con la nuova anima inserita nel canale di avvolgimento. Così operando si ottiene un lembo ripiegato più corto. Tuttavia, la macchina perde gran parte della propria affidabilità, a causa del peggior controllo del materiale nastriforme nella fase di scambio e risulta più difficile raggiungere elevate velocità produttive.
Sommario dell'invenzione
Secondo un aspetto, l’invenzione ha lo scopo di realizzare una macchina ribobinatrice che superi in tutto od in parte almeno uno degli inconvenienti delle macchine ribobinatrici conosciute. Scopo di alcune forme di attuazione dell’invenzione à ̈ quello di realizzare una macchina ribobinatrice più efficiente ed in particolare una macchina ribobinatrice con cui ottenere un prodotto di qualità migliore anche ad elevate velocità di produzione e senza perdere i vantaggi tipici delle più moderne ed affidabili macchine ribobinatrici attualmente note.
Scopo di alcune forme di attuazione dell’invenzione à ̈ la realizzazione di una macchina ribobinatrice in cui sia ridotta la frequenza di intervento per la registrazione dell’organo di interruzione del materiale nastriforme e/o in cui la registrazione possa avvenire in modo più efficiente senza necessità di lunghi arresti della macchina e interventi meccanici sugli organi della macchina.
Scopo di ancora ulteriori forme di attuazione della macchina à ̈ quello di realizzare una ribobinatrice in cui siano ridotte le vibrazioni indotte dall’intervento dell’organo di interruzione del materiale nastriforme.
Sostanzialmente, in una forma di realizzazione l’invenzione prevede una macchina ribobinatrice per avvolgere un materiale nastriforme attorno ad un'anima di avvolgimento, comprendente: un primo rullo avvolgitore, attorno al quale viene rinviato detto materiale nastriforme, definente almeno in parte una culla di avvolgimento; preferibilmente un secondo rullo avvolgitore, che definisce con il primo rullo avvolgitore una gola attraverso cui viene alimentato il materiale nastriforme; una superficie di supporto delle anime di avvolgimento, disposta per ricevere un'anima di avvolgimento e convogliarla verso la culla di avvolgimento e definente con il primo rullo avvolgitore un canale di inserimento di anime di avvolgimento, nel quale canale le anime vengono inserite in contatto con la superficie di supporto e con il materiale nastriforme rinviato attorno a detto primo rullo avvolgitore; un introduttore di anime di avvolgimento per introdurre anime di avvolgimento nel canale; un organo di interruzione del materiale nastriforme, inseribile nel canale per interrompere il materiale nastriforme, detto organo di interruzione interagendo con il primo rullo avvolgitore e con il materiale nastriforme rinviato attorno a detto primo rullo avvolgitore per provocarne l'interruzione; un motore per il comando di detto organo di interruzione, che comanda l'organo di interruzione modificando la velocità dell'organo di interruzione quando esso si trova all'interno di detto canale.
Per variazione di velocità si deve intendere in generale una accelerazione senza inversione del moto o con inversione del moto.
Variando la velocità dell’organo di interruzione mentre esso si trova nel canale di alimentazione delle anime à ̈ possibile far interagire l’organo di interruzione con il materiale nastriforme ad una velocità ottimale per provocare l’interruzione del materiale nastriforme stesso e successivamente modificare la velocità dell’organo di interruzione (con o senza inversione della velocità e quindi del verso del movimento) per evitare la collisione con l’anima che avanza lungo il canale. In questo modo à ̈ possibile avvicinare il punto di interruzione del materiale nastriforme all’anima di avvolgimento che viene inserita nel canale, riducendo la lunghezza della coda di materiale nastriforme che si avvolge sulla nuova anima di avvolgimento, producendo un rotolo di migliore qualità, senza dover ridurre la velocità di produzione, determinata dalla velocità di avanzamento del materiale nastriforme.
In alcune forme di realizzazione preferite dell’invenzione, il motore che aziona l’organo di interruzione può essere realizzato e comandato in modo da controllare l’organo di interruzione inserendo ed avanzando l'organo di interruzione nel canale con un verso di avanzamento opposto rispetto al verso di avanzamento delle anime lungo il canale. In questo caso durante la fase di interruzione del materiale nastriforme l’organo di interruzione viene avvicinato ad una estremità di inserimento delle anime in detto canale e quindi ad un’anima inserita in esso. Successivamente, invertendo il moto dell’organo di interruzione, esso viene allontanato dall’estremità di inserimento del canale. In sostanza, l’organo di interruzione viene inserito nel canale di introduzione delle anime in una posizione a valle dell’anima di avvolgimento e vicina alla culla di avvolgimento. Successivamente il movimento dell’organo di introduzione continua verso l’imboccatura del canale, cioà ̈ in verso opposto rispetto al verso di avanzamento delle anime e del materiale nastriforme nel canale. Questo fa sì che, interagendo con il materiale nastriforme ad esempio pinzandolo contro il rullo avvolgitore, l’organo di interruzione provoca l’interruzione del materiale nastriforme tra la posizione di contatto con il materiale nastriforme ed il rotolo in fase di avvolgimento nella culla di avvolgimento. Successivamente, invertendo il movimento dell’organo di interruzione esso viene fatto defilare dal canale, uscendo sostanzialmente nella stessa zona in cui esso à ̈ stato inserito nel canale.
Nella seconda fase del proprio moto, l’organo di interruzione si muove, quindi, in verso sostanzialmente concorde al verso di avanzamento dell’anima di avvolgimento, evitando di collidere con essa.
In altri termini, in questa forma di realizzazione l’organo di interruzione viene comandato secondo un movimento alternato, preferibilmente un moto rotatorio alternato, compiendo in un verso e poi nel verso opposto una medesima traiettoria, nell’interno del punto di inversione della traiettoria l’organo di interruzione interagendo con il materiale nastriforme e provocandone l’interruzione.
Con una configurazione di questo tipo à ̈ possibile sia ridurre la lunghezza del lembo di materiale nastriforme che si ripiega dopo l’interruzione del materiale nastriforme, sia ridurre le vibrazioni indotte nella macchina ribobinatrice per effetto dell’azione dell’organo di interruzione contro il rullo avvolgitore. Inoltre, à ̈ anche possibile registrare l’organo di interruzione per compensarne l’usura senza necessità di arrestare la macchina ed intervenire manualmente sugli organi meccanici. Infatti, in questo caso à ̈ possibile effettuare le registrazioni da un pannello di controllo, modificando il moto del motore che provoca l’intervento dell’organo di interruzione. Quando i tamponi dell’organo di interruzione si usurano, à ̈ sufficiente allungare la traiettoria dell’organo di interruzione spostando maggiormente verso l’imboccatura del canale il punto di inversione del moto, ottenendo in questo caso sempre un’adeguata pressione dell’organo di interruzione contro il rullo avvolgitore, sufficiente ad ottenere lo strappo del materiale nastriforme. Ad esempio, potrebbe essere sufficiente incrementare ogni settimana di un centesimo di grado l’angolo di rotazione dell’organo di interruzione del materiale nastriforme nel verso discorde rispetto al verso di avanzamento delle anime di avvolgimento.
Oltre alla possibilità di effettuare questa regolazione tramite una interfaccia da pannello di controllo senza necessità di intervenire manualmente su organi meccanici, in questa forma di attuazione dell’invenzione si ottengono anche usure sostanzialmente minori rispetto a quanto riscontrabile in una macchina tradizionale, con organo di interruzione che ruota senza invertire il movimento di rotazione durante l’intero ciclo di scambio. Ciò in quanto à ̈ possibile mantenere la pressione necessaria tra tampone e materiale nastriforme ad valore costante, minimo ma sufficiente per provocare lo strappo. Secondo una configurazione particolarmente vantaggiosa dell’invenzione, à ̈ possibile regolare questa pressione tra tampone e materiale nastriforme in funzione della resistenza dei tratti di materiale nastriforme interi tra le incisioni definenti una linea di perforazione. In questo modo si provoca lo strappo in funzione del tipo di prodotto. Alternativamente o in aggiunta à ̈ possibile regolare la pressione tra tampone e materiale nastriforme in funzione della velocità del materiale nastriforme. Infatti all’aumentare della velocità à ̈ necessaria una minore pressione del tampone contro il materiale nastriforme per provocare lo strappo di quest’ultimo.
Grazie alla minor pressione tra tampone e carta (e quindi minor spinta del tampone contro il rullo) si ottiene anche una riduzione delle vibrazioni e quindi si ri duce o si elimina la sollecitazione meccanica dovuta a questo effetto e il rischio di una interruzione del materiale nastriforme non precisa e non coincidente con la linea di perforazione lungo cui la macchina deve effettuare lo strappo del materiale nastriforme.
In altre forme di realizzazione, l’organo di interruzione à ̈ comandato per muoversi all’interno del canale di inserimento delle anime senza invertire la propria velocità di avanzamento, ma in modo tale da essere accelerato dopo aver interagito con il materiale nastriforme provocandone l'interruzione. In sostanza, l’organo di interruzione viene fatto avanzare lungo il canale ad una velocità ridotta rispetto alla velocità di avanzamento del materiale nastriforme, per ottenere una interruzione del materiale nastriforme per effetto del rallentamento di esso provocato dalla interazione con l’organo di interruzione. Successivamente, la velocità dell’organo di interruzione viene aumentata così da evitare la collisione con l’anima che sta avanzando nel canale. In pratica, in alcune forme di realizzazione l’organo di interruzione avanza nel canale di inserimento delle anime a velocità variabile: una prima velocità inferiore per interagire con il materiale nastriforme e provocarne lo strappo a valle del punto di interazione con l’organo di interruzione; ed una seconda velocità più elevata per far defilare l’organo di interruzione dal canale prima della collisione con l’anima di avvolgimento. Il punto di interruzione del materiale nastriforme viene in questo modo avvicinato al punto di contatto tra l’anima di avvolgimento ed il materiale nastriforme rinviato attorno al rullo avvolgitore, riducendo la lunghezza della coda di materiale nastriforme che si ripiega quando viene formata la prima spira attorno all’anima di avvolgimento.
In alcune forme di realizzazione l’organo di interruzione à ̈ dotato di un movimento di rotazione attorno ad un asse esterno a detto canale. In altre forme di realizzazione l’organo di interruzione può essere dotato di un movimento lineare.
In alcune forme di realizzazione l’organo di interruzione viene controllato per interagire con detto materiale nastriforme e provocarne l'interruzione muovendosi ad una velocità non superiore al 70% e preferibilmente non superiore al 50% della velocità del materiale nastriforme. Quando l’organo di interruzione à ̈ dotato di un movimento di rotazione, per velocità dell’organo di interruzione si intende la velocità periferica che assume l’organo nel punto di contatto con il materiale nastriforme, poiché à ̈ questa velocità che determina le condizioni di interazione con il materiale nastriforme e quindi l’azione per ottenere la rottura o l’interruzione del materiale nastriforme.
In alcune forme di realizzazione viene previsto di controllare il movimento di avanzamento dell’anima di avvolgimento nel canale, ad esempio prevedendo un organo ruotante disposto in una posizione lungo detto canale, contrapposto a detto primo rullo avvolgitore e ad una distanza da esso tale da consentire il passaggio di un'anima di avvolgimento tra il primo rullo avvolgitore e l’organo ruotante. L’organo ruotante à ̈ posizionato, rispetto al verso di avanzamento dell'anima in detto canale, a monte della zona di interazione tra l'organo di interruzione ed il materiale nastriforme; l'organo ruotante essendo comandato da un attuatore per controllare il movimento di avanzamento dell'anima lungo detto canale.
Secondo un diverso aspetto, l’invenzione prevede un metodo per avvolgere un materiale nastriforme attorno ad un'anima di avvolgimento in una ribobinatrice, comprendente le fasi di:
− alimentare detto materiale nastriforme ad una velocità di alimentazione attorno ad un primo rullo avvolgitore definente almeno in parte una culla di avvolgimento;
− inserire un'anima di avvolgimento adiacentemente a detto primo rullo avvolgitore in un canale tra detto primo rullo avvolgitore ed una superficie di supporto delle anime di avvolgimento, vantaggiosamente in contatto con la superficie di supporto con il materiale nastriforme rinviato attorno al primo rullo avvolgitore;
− prevedere un organo di interruzione, vantaggiosamente comandato da un motore;
− inserire, tramite detto motore l'organo di interruzione in detto canale ed agire con detto organo di interruzione su detto materiale nastriforme lungo detto canale, ad esempio pinzando il materiale nastriforme tra l’organo di interruzione ed il primo rullo avvolgitore, muovendo detto organo di interruzione in contatto con detto materiale nastriforme ad una velocità inferiore rispetto alla velocità di avanzamento del materiale nastriforme, provocando l'interruzione del materiale nastriforme tra un rotolo in detta culla di avvolgimento e detto organo di interruzione;
− dopo l'interruzione del materiale nastriforme, accelerare detto organo di interruzione e farlo uscire da detto canale.
Secondo alcune forme di realizzazione preferite del metodo secondo l’invenzione, l’organo di interruzione viene inserito nel canale con un movimento in verso opposto rispetto al verso di avanzamento del materiale nastriforme in detto canale, viene premuto contro il materiale nastriforme, provocandone l'interruzione in una posizione compresa tra l'organo di interruzione ed un rotolo in formazione nella culla di avvolgimento e successivamente il movimento dell'organo di interruzione viene invertito per estrarlo dal canale.
Ulteriori vantaggiose caratteristiche e forme di realizzazione dell’invenzionesono indicate nelle allegate rivendicazioni che formano parte integrante della presente descrizione.
Breve Descrizione dei Disegni
L’invenzione verrà meglio compresa seguendo la descrizione e l’unito disegno, il quale mostra pratiche forme di realizzazione non limitative dell’invenzione. Più in particolare:
le figure 1A ad 1C mostrano una sequenza di funzionamento nella fase di scambio di una ribobinatrice in una prima forma di realizzazione dell’invenzione; le figure 2A a 2C mostrano una analoga sequenza operativa di una macchina ribobinatrice secondo l’invenzione in una seconda forma di realizzazione;
la figura 3 mostra una vista laterale schematica di una ribobinatrice in una terza forma di realizzazione dell’invenzione; e
le figure 4A-4C mostrano una sequenza analoga alla sequenza delle figure 2A-2C con una configurazione diversa dell’organo di interruzione.
Descrizione Dettagliata dell’Invenzione
Con iniziale riferimento alle figure 1A ad 1C, in una possibile forma di realizzazione la macchina ribobinatrice comprende un primo rullo avvolgitore 1, un secondo rullo avvolgitore 3 ed un terzo rullo avvolgitore 5. Il primo ed il secondo rullo avvolgitore 1, 3 formano fra di essi una gola di avvolgimento 7 attraverso cui viene fatto avanzare il materiale nastriforme N da avvolgere per formare log o rotoli L in una culla di avvolgimento definita dalla terna di rulli 1, 3, 5. Il terzo rullo avvolgitore 5 à ̈ supportato da bracci 5A per poter sollevarsi gradualmente e consentire l’aumento del diametro del log L in formazione nella culla di avvolgimento 1, 3, 5. Il funzio namento di macchine ribobinatrici cosiddette periferiche basate sull’utilizzo di rulli avvolgitori del tipo sopra descritto à ̈ noto dallo stato dell’arte e non richiede una descrizione dettagliata in questa sede.
A monte della gola 7 fra i rulli avvolgitori 1 e 3 (rispetto al verso di avanzamento del materiale nastriforme N) si sviluppa un canale 9 formato tra la superficie cilindrica del primo rullo avvolgitore 1 ed una superficie di appoggio 11 delle anime di avvolgimento A che vengono sequenzialmente inserite nella macchina. L’inserimento delle anime A all’interno del canale 9 viene ottenuto con un introduttore 13 di anime, che preleva le anime da un convogliatore di alimentazione, non mostrato, lungo il quale può anche essere previsto un applicatore di collante che applica un collante secondo righe anulari o longitudinali sulle anime di avvolgimento A per consentire l’adesione del materiale nastriforme N all’inizio dell’avvolgimento di ciascun log L. L’introduttore 13 rappresentato nelle figure à ̈ indicato a mero titolo esemplificativo, essendo inteso che le anime possono essere alimentate alla macchina con un qualunque introduttore di forma idonea.
Al di sotto della superficie di supporto 11 delle anime A à ̈ disposta un’unità di supporto 15 per un organo di interruzione complessivamente indicato con 17. L’organo di interruzione 17 ruota attorno ad un asse B, posto al di sotto della superficie di supporto 11 delle anime A di avvolgimento e quindi al di fuori del canale 9 di introduzione delle anime di avvolgimento all’interno della macchina ribobinatrice. Nelle sue linee generali l’organo di interruzione 17 à ̈ simile a quello descritto ad esempio in US-A-5979818, il cui contenuto à ̈ incorporato nella presente descrizione. Tuttavia, come apparirà in seguito, il modo in cui esso à ̈ controllato à ̈ diverso rispetto a quello previsto nelle macchine note, per risolvere i problemi sopra menzionati.
L’organo di interruzione 17 à ̈ corredato di un’estremità 17A ad esempio costituita da o portante uno o più tamponi in materiale ad elevato coefficiente di attrito, ad esempio gomma o simile, e preferibilmente cedevoli elasticamente. Questi tamponi 17A interagiscono con il materiale nastriforme N rinviato attorno al rullo avvolgitore 1 per provocarne la pinzatura e l’interruzione per effetto del rallentamento del materiale nastriforme N rispetto alla velocità di avvolgimento definito dalla velocità periferica del rullo avvolgitore 1.
Il movimento di rotazione dell’organo di interruzione 17 attorno all’asse B à ̈ comandato da un motore schematicamente indicato con 19. Il motore 19 à ̈ rappresentato nelle figure in modo esclusivamente schematico. Esso può essere sostituito ad esempio da un motore disposto coassialmente rispetto all’asse B di rotazione dell’organo di interruzione 17, a cui trasmette il moto direttamente. In altre forme di realizzazione tra il motore 19 e l’albero di rotazione dell’organo di interruzione 17 può essere disposto un motoriduttore, un rinvio od una loro combinazione.
Il motore 19 à ̈ controllato da un’unità di controllo elettronica programmabile 21 schematicamente indicata in figura 1A. L’unità di controllo 21 può essere collegata anche ad altri organi quali attuatori, motori, sensori, encoder, ed altri elementi, componenti, strumenti, gruppi o parti della macchina ribobinatrice, in modo di per sé noto. Ad esempio l’unità di controllo 21 può essere collegata ai motori che comandano la rotazione dei rulli avvolgitori 1, 3, 5, all’attuatore che comanda l’introduttore 13 delle anime, al perforatore (non mostrato), all’attuatore che controlla il movimento di allontanamento ed avvicinamento dell’asse del rullo avvolgitore 5 agli assi dei rulli avvolgitori 1 e 3, nonché ad altri organi della macchina. In generale l’unità di controllo 21 à ̈ in grado di conoscere la posizione dell’anima di avvolgimento A in fase di inserimento nella macchina, per comandare in modo sincronizzato gli organi che eseguono la cosiddetta fase di scambio, cioà ̈ la fase in cui: un rotolo o log L completato viene scaricato dalla culla di avvolgimento 1, 3, 5 mentre una nuova anima di avvolgimento A viene inserita nella macchina; il materiale nastriforme viene interrotto, tagliato o strappato per formare il lembo finale del log L ed il lembo iniziale di un nuovo log che deve essere avvolto attorno alla nuova anima di avvolgimento; il lembo iniziale viene ancorato alla nuova anima ed il materiale nastriforme inizia ad avvolgersi attorno ad essa. L’unità di controllo 21 può essere a tale scopo corredata di ingressi di segnali provenienti da encoder associati ad uno o più organi della macchina e/o da sensori di rilevamento della posizione dell’anima lungo il proprio percorso di avanzamento.
Con riferimento alla sequenza delle figure 1A, 1B, 1C, verrà di seguito descritto il cosiddetto ciclo o fase di scambio, cioà ̈ di interruzione del materiale nastriforme, adesione del lembo libero formato dall’interruzione del materiale stesso su una nuova anima di avvolgimento e l’avvio della formazione di un nuovo log nonché lo scarico del log completato nel ciclo di avvolgimento appena concluso.
In figura 1A à ̈ mostrato l’istante finale della fase di avvolgimento del log L che si trova nella culla di avvolgimento definita dai rulli avvolgitori 1, 3, 5. Una nuova anima di avvolgimento A à ̈ stata portata dall’introduttore 13 all’imboccatura del canale 9, fra l’estremità di esso opposta rispetto alla gola definita tra i rulli 1, 3. L’anima di avvolgimento A può essere trattenuta in questa posizione dall’organo introduttore 13, il quale viene comandato in modo sincronizzato con le restanti operazioni compiute dai vari organi della macchina ribobinatrice, in particolare dall’organo di interruzione 17 e dai rulli avvolgitori 1, 3, 5.
L’organo di interruzione 17 sta ruotando in questo momento in verso orario (in figura 1A) secondo la freccia f17. Esso si trova ancora fuori dal canale 9 di introduzione delle anime ma sta per entrare in esso. A tale scopo, in modo di per sé noto, la superficie 11 di supporto delle anime A à ̈ formata da una struttura a pettine costituita da una serie di lamine 11A tra loro parallele ciascuna delle quali definisce una linea giacente sulla superficie 11 di supporto delle anime. La struttura a pettine si estende, come visibile in figura, fino ad una estremità 11B all’interno di canali anulari del rullo avvolgitore inferiore 3, così formando una superficie di rotolamento continua per l’avanzamento delle anime A dall’estremità di inserimento nel canale 9 fino alla gola 7 e da questa nella culla di avvolgimento formata dai rulli 1, 3 e 5.
Nella fase rappresentata in figura 1B, la nuova anima di avvolgimento A à ̈ stata già inserita nel canale di inserimento 9 e sta avanzando lungo di esso per rotolamento. Il canale 9 ha una dimensione trasversale (cioà ̈ misurata secondo una direzione radiale rispetto all’asse del rullo avvolgitore 1) pari o leggermente inferiore al diametro dell’anima A. Questa dimensione può essere costante o leggermente crescente lungo lo sviluppo del canale di inserimento 9. In questo modo l’anima di avvolgimento A inserita nel canale di inserimento 9 si trova in contatto da un lato con la superficie di supporto 11 e dal lato opposto con il materiale nastriforme N rinviato attorno al rullo avvolgitore 1. La leggera interferenza dell’anima A con il rullo avvolgitore 1 da un lato e con la superficie di supporto 11 dall’altro fa sì che nei contrapposti punti di contatto con il materiale nastriforme N e con la superficie di appoggio 11 si generi una pressione sufficiente a far avanzare per rotolamento l’anima A lungo il canale 9 come rappresentato in figura 1B. La velocità di avanzamento dell’anima, cioà ̈ la velocità del suo punto centrale lungo il canale 9 à ̈ pari alla metà della somma vettoriale delle velocità dei punti di contatto con il materiale nastriforme N e con la superficie di appoggio 11 rispettivamente.
L’organo di interruzione 17 nel frattempo à ̈ penetrato integralmente all’interno del canale 9 di inserimento delle anime ed à ̈ avanzato fino a premere o pinzare il materiale nastriforme N contro la superficie cilindrica del rullo avvolgitore 1.
A tale scopo la dimensione radiale dell’organo di interruzione 17 à ̈ tale da provocare una sufficiente interferenza tra i tamponi 17A di estremità dell’organo di interruzione 17 ed il rullo avvolgitore 1. Il materiale nastriforme N viene così pinzato dall’organo di interruzione 17, e più precisamente dai tamponi 17A di questo, contro la superficie contrapposta del rullo avvolgitore 1. In alcune forme di realizzazione l’organo di interruzione 17 presenta una pluralità di tamponi 17A tra loro distanziati e allineati lungo la direzione trasversale, cioà ̈ la direzione ortogonale al piano delle figure e quindi parallela agli assi 1A, 3A dei rulli avvolgitori 1, 3. Secondo alcune forme di realizzazione il rullo avvolgitore 1 ha preferibilmente una struttura superficiale caratterizzata da fasce anulari sostanzialmente lisce, corrispondenti alla posizione dei tamponi 17A, e fasce anulari ad elevato coefficiente di attrito, ad esempio rivestite con un cosiddetto grip, interposte tra le fasce anulari a basso coefficiente di attrito. Questo provoca uno slittamento del materiale nastriforme pinzato dai tamponi 17A contro le fasce anulari lisce della superficie cilindrica del rullo avvolgitore 1, poiché la velocità dell’organo di interruzione 17, cioà ̈ la velocità periferica dei tamponi 17A nel punto di contatto con il materiale nastriforme N, à ̈ inferiore rispetto alla velocità periferica del rullo avvolgitore 1, cioà ̈ alla velocità di avvolgimento del materiale nastriforme N sul log L. In questo modo si genera una sovratensione del materiale nastriforme N tra il log L in fase di completamento del proprio avvolgimento nella culla di avvolgimento 1, 3, 5 e il punto di pinzatura del materiale nastriforme N contro il rullo avvolgitore 1 ad opera dei tamponi 17A dell’organo di interruzione 17. Questa tensione supera il punto di rottura del materiale nastriforme N provocando l’interruzione del materiale stesso e quindi la formazione di un lembo di coda LC e di un lembo di testa LT (figura 1B) in una zona intermedia tra il punto di pinzatura del materiale nastriforme da parte dei tamponi 17A dell’organo di interruzione 17 e il log L che si trova nella culla di avvolgimento 1, 3, 5.
Questa rottura viene ottenuta controllando adeguatamente la velocità periferica dei tamponi 17A cioà ̈ la velocità dell’organo di interruzione 17. Questa velocità può essere ad esempio pari al 30% della velocità di avanzamento del materiale di avanzamento N attorno al rullo avvolgitore 1.
Una volta ottenuta l’interruzione del materiale nastriforme N, il motore 19 provoca una accelerazione dell’organo di interruzione 17, il quale viene quindi allontanato rispetto all’anima A che sta avanzando per rotolamento lungo il canale 9. L’istante in cui inizia l’accelerazione dell’organo di interruzione 17 può essere determinato rilevando l’effettiva avvenuta interruzione del materiale nastriforme, ad esempio con un sistema ottico od un sistema di rilevamento della tensione del materiale nastriforme. In altre forme di realizzazione, noto sperimentalmente il tempo necessario ad ottenere lo strappo del materiale nastriforme, anche in funzione della differenza tra la velocità periferica dei rulli avvolgitori e la velocità periferica dell’organo di interruzione 17, à ̈ possibile impostare l’istante di inizio dell’accelerazione angolare ad esempio come funzione della posizione angolare assunta dall’organo di interruzione nella fase di scambio.
Comandando l’organo di interruzione 17 ad una velocità variabile lungo il canale 9 durante il ciclo di scambio si ottiene l’importante vantaggio di avvicinare il punto di interruzione del materiale nastriforme N (cioà ̈ il punto in cui si formano il lembo di testa LT e il lembo di coda LC) al punto in cui l’anima A inserita nel canale di inserimento delle anime 9 à ̈ in contatto con il materiale nastriforme N rinviato attorno al rullo avvolgitore 1. In conseguenza di ciò la porzione di materiale nastriforme N che verrà piegata all’interno della prima spira di materiale nastriforme che si forma attorno all’anima di avvolgimento A sarà molto minore rispetto a quanto accade nelle macchine tradizionali, pur mantenendo l’importante vantaggio di eseguire l’interruzione del materiale nastriforme a valle anziché a monte dell’organo di interruzione 17, con riferimento al verso di avanzamento del materiale nastriforme N attorno al rullo avvolgitore 1.
La figura 1C mostra la fase successiva, in cui l’organo di interruzione 17 à ̈ stato defilato dal canale di avanzamento 9 delle anime di avvolgimento, mentre l’anima di avvolgimento A inserita nel canale continua il proprio rotolamento lungo il canale 9 e attorno ad essa inizia ad avvolgersi il materiale nastriforme N formando un lembo ripiegato di materiale, di piccola lunghezza. L’organo di interruzione 17 può a questo punto fermarsi sino all’inizio di una nuova fase di scambio. Vantaggiosamente l’incollaggio tra il materiale nastriforme N e l’anima tubolare A avviene per effetto di una riga di collante C (vedasi in particolare fig. 1B) che à ̈ applicata sull’anima A in una posizione angolare determinata in modo tale da venirsi a trovare nel punto di pinzatura dell’anima A contro il materiale nastriforme N quando il materiale nastriforme N à ̈ interrotto dall’organo di interruzione 17, figura 1B.
In quanto sopra descritto l’organo di interruzione 17 viene controllato dal motore 19 sotto il comando dell’unità centrale di controllo programmabile 21 in modo da avanzare con un movimento rotatorio sempre nello stesso verso (freccia f17) ma a velocità variabile durante la fase di scambio: in primo intervallo di tempo l’organo di interruzione 17 viene ruotato a bassa velocità per ottenere in modo affidabile l’introduzione del materiale nastriforme per effetto della tensione indotta all’interno del materiale stesso; in un secondo intervallo di tempo l’organo di interruzione 17 viene accelerato per evitare la collisione con l’anima di avvolgimento A.
Questo consente di avvicinare il punto di interruzione del materiale nastriforme N al punto di pinzatura di quest’ultimo da parte dell’anima di avvolgimento A e quindi, in definitiva, di ridurre la lunghezza del materiale nastriforme ripiegato all’interno della prima spira del nuovo log che si formerà attorno all’anima di avvolgimento A. Ciò in quanto la collisione con l’anima di avvolgimento A viene evitata grazie all’accelerazione dell’organo di interruzione 17 una volta eseguita l’interruzione del materiale nastriforme. Questa accelerazione evita la collisione con l’anima di avvolgimento A anche se l’organo di interruzione 17 agisce in prossimità dell’anima di avvolgimento A, per ridurre la lunghezza del lembo ripiegato di materiale nastriforme nella prima spira del log L, ed a bassa velocità, per garantire una rapida interruzione del materiale nastriforme anche nel caso di materiale particolarmente elastico.
Le figure 2A, 2B e 2C mostrano una sequenza operativa nella fase di scambio di una macchina ribobinatrice in una diversa e preferita forma di realizzazione. Numeri uguali indicano parti uguali od equivalenti a quelle rappresentate nelle figure 1A, 1B, 1C. La struttura della macchina ribobinatrice à ̈ sostanzialmente la stessa, ma cambia il modo in cui viene controllato l’organo di interruzione 17, come apparirà chiaro dalla seguente descrizione della fase di scambio rappresentata nella sequenza delle figure 2A, 2B, 2C.
In sintesi, in questa forma di realizzazione l’organo di interruzione 17 viene controllato dal motore 19 sotto il comando della unità centrale 21 in modo tale da invertire il proprio moto di rotazione attorno all’asse B. In un primo intervallo di tempo l’organo di interruzione 17 ruota in verso antiorario (in figura) avvicinandosi all’estremità del canale 9 di inserimento delle anime, per effettuare l’interruzione del materiale nastriforme, mentre in un secondo intervallo di tempo esso ruota in verso opposto, cioà ̈ in verso orario (in figura) per essere defilato dall’interno del canale 9 di avanzamento delle anime di avvolgimento ed evitare quindi di entrare in collisione con la nuova anima di avvolgimento inserita nel canale 9.
Più in particolare, in figura 2A à ̈ mostrata una posizione durante la fase di scambio: l’organo introduttore 13 porta una nuova anima di avvolgimento A all’imboccatura del canale 9 contrapposta alla gola 7 definita tra i rulli avvolgitori 1 e 3. Il log L all’interno della culla di avvolgimento formata dai rulli 1, 3, 5 à ̈ stato praticamente completato e deve essere scaricato dalla culla di avvolgimento previa interruzione del materiale nastriforme.
In figura 2B l’organo di interruzione 17 si trova all’interno del canale 9 di avanzamento delle anime, l’anima di avvolgimento A ha iniziato il suo avanzamento lungo il canale per effetto del rotolamento sulla superficie di supporto 11 e il materiale nastriforme N à ̈ stato interrotto formando il lembo di coda LC e il lembo di testa LT. La rottura anche in questo caso avviene per effetto della differenza di velocità tra il rullo avvolgitore 1, e quindi il materiale nastriforme N che si stava avvolgendo attorno al rotolo o log L, e la velocità periferica dei tamponi 17A dell’organo di interruzione 17. Anche in questo caso i tamponi 17A hanno una velocità inferiore e, addirittura di verso opposto, rispetto alla velocità di avanzamento del materiale nastriforme N lungo il canale 9.
A monte dell’organo di interruzione 17 il materiale nastriforme N viene allentato e inizia ad aderire alla nuova anima di avvolgimento A.
A questo punto l’organo di interruzione 17 può invertire il proprio moto e venire defilato dal canale di avanzamento 9, come si osserva in figura 2C. In questo modo il canale 9 di alimentazione delle anime viene lasciato libero. L’anima di avvolgimento A può rotolare verso la gola 7 e all’interno della culla di avvolgimento 1, 3, 5 senza collidere con l’organo di interruzione 17.
L’organo di interruzione 17 rimane in questa posizione fino al successivo ciclo di scambio.
Come osservato in precedenza con riferimento alla sequenza delle figure 1A-1C, l’inversione del moto dell’organo di interruzione 17 (come nel caso precedente l’accelerazione dell’organo di interruzione 17 nel canale 9) può avvenire in funzione del rilevamento dell’avvenuta interruzione del materiale nastriforme. Preferibilmente, tuttavia, l’unità centrale 21 di controllo à ̈ programmata in modo da invertire il movimento di rotazione dell’organo di interruzione 17 una volta raggiunta una determinata posizione angolare che, sperimentalmente, à ̈ tale da garantire l’interruzione del materiale nastriforme. Raggiunta tale posizione, il moto si inverte.
In pratica, in questa forma di realizzazione l’organo di interruzione 17 à ̈ quindi dotato di un moto alternato, preferibilmente ma non necessariamente un moto alternato rotatorio con una inversione del moto quando l’organo di interruzione 17 si trova all’interno del canale 9 davanti all’anima di avvolgimento, cioà ̈ a valle della nuova anima di avvolgimento e tra questa e il log L che sta per essere scaricato dalla culla di avvolgimento 1, 3, 5.
In questa forma di realizzazione viene ancora garantito che l’anima non collide con l’organo di interruzione 17, ed inoltre il lembo di materiale nastriforme che si ripiega all’interno del rotolo à ̈ molto corto, grazie al fatto che la linea lungo cui si ha l’interruzione del materiale nastriforme à ̈ vicina alla nuova anima A in fase di inserimento. Inoltre, in questo caso à ̈ possibile programmare e modificare da un pannello di controllo od altra interfaccia utente la posizione angolare in corrispondenza della quale si ha l’inversione del moto alternato (di rotazione nell’esempio illustrato) dell’organo di interruzione 17. Questo permette di registrare la macchina e compensare l’usura dei tamponi 17A dell’organo di interruzione 17, arretrando gradualmente il punto di inversione del moto.
In altre forme di realizzazione, non mostrate, il movimento alternato dell’organo di interruzione 17 à ̈ un movimento lineare, comandato ad esempio tramite un motore rotativo ed una trasmissione a barra filettata e madrevite, oppure tramite un motore lineare.
Una ulteriore forma di realizzazione perfezionata della macchina ribobinatrice illustrata nelle figure 2A, 2B, 2C Ã ̈ mostrata in figura 3. Numeri uguali indicano parti uguali od equivalenti a quelli della precedente forma di realizzazione.
Nella forma di realizzazione illustrata in figura 3 lungo il canale di avanzamento 9 delle anime tubolari A à ̈ posto un organo ruotante 31, ad esempio costituito da dischi o rulli calettati su un albero comune 31A posto al di sotto della superficie 11 di supporto delle anime di avvolgimento A. I vari dischi formanti l’organo ruotante 31 sporgono leggermente dalla superficie di appoggio 11 delle anime tubolari di avvolgimento A.
Quando l’organo di interruzione 17 si trova nella posizione illustrata in figura 3, coincidente con la posizione illustrata nella figura 2B che precede, l’anima di avvolgimento tubolare A si trova in contatto superiormente con il materiale nastriforme rinviato attorno al rullo avvolgitore 1 ed inferiormente con l’organo ruotante 31. Quest’ultimo ruota nel verso indicato dalla freccia f31 sotto il comando di un motore 33 controllato dall’unità di controllo 21. La velocità di rotazione del rullo avvolgitore 1 e la velocità di rotazione dell’organo ruotante 31 sono controllate in modo tale che l’anima di avvolgimento A rallenta o addirittura arresta il proprio avanzamento lungo il canale 9 nel momento in cui l’organo di interruzione 17, penetrato nel canale 9, agisce sul materiale nastriforme N pinzandolo e avanzando in verso antiorario (freccia f17x) in figura 3. Il temporaneo arresto o comunque il rallentamento dell’avanzamento dell’anima A all’interno del canale 9 evita la collisione tra l’anima A e l’organo di interruzione 17 quando questo opera sul materiale nastriforme N per provocarne la rottura. Successivamente la rotazione dell’organo di interruzione 17 viene invertita (freccia f17y) e l’anima di avvolgimento A può continuare ad avanzare per rotolamento lungo il canale 9. A tale scopo l’organo ruotante 31 viene rallentato o addirittura arrestato cosicché l’anima riprende ad avanzare o comunque accelera il proprio movimento di avanzamento. Si deve ricordare, a tale proposito, che il centro dell’anima di avvolgimento A avanza ad una velocità (fA) pari a metà della somma vettoriale delle velocità dei punti diametralmente contrapposti di contatto dell’anima A con la superficie 11 ovvero con l’organo ruotante 31 da un lato e con il materiale nastriforme N rinviato attorno al rullo avvolgitore 1 dal lato opposto.
Nella forma di realizzazione di figura 3 si ottiene la possibilità di ridurre le accelerazioni dell’organo di interruzione 17, grazie alla possibilità di rallentare in modo controllato l’avanzamento dell’anima A lungo il canale 9. In alternativa, si possono ottenere velocità produttive maggiori e/o una maggiore affidabilità e certezza di funzionamento della macchina. L’organo ruotante 31 può essere utilizzato sia nel caso di un organo di interruzione 17 dotato di un movimento senza inversione del verso di avanzamento (Figg.1A-1C), sia nel caso di un organo di interruzione 17 che inverte il proprio moto (Fig.2A-2C) dopo aver ottenuto l’interruzione del materiale nastriforme.
Le Figg. 4A-4C mostrano una sequenza operativa analoga a quella delle Figg.2A-2C, con una diversa realizzazione strutturale dell’organo di interruzione 17. Organi uguali indicano parti uguali od equivalenti a quelle dei precedenti esempi di realizzazione.
E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica dell'invenzione, la quale può variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto alla base dell'invenzione. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims (24)

  1. “Macchina ribobinatrice e relativo metodo di avvolgimento†Rivendicazioni 1. Una macchina ribobinatrice per avvolgere un materiale nastriforme attorno ad un'anima di avvolgimento, comprendente: − un primo rullo avvolgitore, attorno al quale viene rinviato il materiale nastriforme, definente almeno in parte una culla di avvolgimento; − una superficie di supporto delle anime di avvolgimento, disposta per ricevere un'anima di avvolgimento e convogliarla verso detta culla di avvolgimento, detta superficie di supporto definendo con il primo rullo avvolgitore un canale di inserimento di anime di avvolgimento; − un organo di interruzione del materiale nastriforme, inseribile in detto canale per interrompere il materiale nastriforme, detto organo di interruzione interagendo con il materiale nastriforme per provocarne l'interruzione; − un motore per il comando di detto organo di interruzione; caratterizzata dal fatto che detto motore comanda l'organo di interruzione modificando la velocità dell'organo di interruzione quando esso si trova all'interno di detto canale.
  2. 2. Macchina ribobinatrice come da rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto organo di interruzione à ̈ comandato per essere accelerato dopo aver interagito con detto materiale nastriforme provocandone l'interruzione.
  3. 3. Macchina ribobinatrice come da rivendicazione 1, 2 o 3, caratterizzata dal fatto che detto organo di interruzione à ̈ dotato di un movimento di rotazione attorno ad un asse esterno a detto canale.
  4. 4. Macchina ribobinatrice come da rivendicazione 1 o 2 o 3, caratterizzata dal fatto che detto motore controlla detto organo di interruzione inserendo ed avanzando l'organo di interruzione in detto canale con un verso di avanzamento ed invertendo il verso di avanzamento dell’organo di interruzione dopo l’interruzione del materiale nastriforme.
  5. 5. Macchina ribobinatrice come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto motore controlla detto organo di interruzione inserendo ed avanzando l'organo di interruzione in detto canale con un verso di avanzamento opposto rispetto al verso di avanzamento di detto materiale nastriforme e di dette anime lungo detto canale e successivamente invertendo il moto di detto organo di interruzione per provocarne l'allontanamento da detta estremità di inserimento del canale.
  6. 6. Macchina ribobinatrice come da rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che l'inversione del moto di detto organo di interruzione à ̈ effettuata successivamente all'interruzione del materiale nastriforme in una posizione compresa tra un rotolo in detta culla di avvolgimento e detto organo di interruzione.
  7. 7. Macchina ribobinatrice come da rivendicazione 1 o 2 o 3, caratterizzata dal fatto che detto organo di interruzione à ̈ controllato in modo da entrare in detto canale, interagire con detto materiale nastriforme in detto canale ed uscire da detto canale senza inversione del verso di movimento all'interno di detto canale.
  8. 8. Macchina ribobinatrice come da rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detto motore controlla l'organo di interruzione in modo tale da provocarne l'inserimento in detto canale, l'interazione con detto materiale nastriforme e l'uscita da detto canale ad una velocità variabile senza inversione del moto di rotazione.
  9. 9. Macchina ribobinatrice come da rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detto organo di interruzione viene controllato per interagire con detto materiale nastriforme ad una velocità inferiore alla velocità di avanzamento del materiale nastriforme provocandone l'interruzione in un punto intermedio tra detto organo di interruzione ed un rotolo in formazione in detta culla di avvolgimento, e successivamente accelerato senza inversione del movimento, per ridurre il tempo di permanenza dell'organo di interruzione in detto canale dopo l'interruzione del materiale nastriforme.
  10. 10. Macchina ribobinatrice come da rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detto organo di interruzione viene controllato per interagire con detto materiale nastriforme e provocarne l'interruzione muovendosi ad una velocità non superiore al 70% e preferibilmente non superiore al 50% della velocità del materiale nastriforme.
  11. 11. Macchina ribobinatrice come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un organo di controllo per controllare la velocità di avanzamento dell’anima di avvolgimento in detto canale.
  12. 12. Macchina ribobinatrice come da rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che detto organo di controllo comprende un organo ruotante disposto in una posizione lungo detto canale, contrapposto a detto primo rullo avvolgitore e ad una distanza da esso tale da consentire il passaggio di un'anima di avvolgimento tra il primo rullo avvolgitore e detto organo ruotante; l'organo ruotante essendo posizionato, rispetto al verso di avanzamento dell'anima in detto canale, a monte della zona di interazione tra l'organo di interruzione ed il materiale nastriforme; l'organo ruotante essendo comandato da un attuatore per controllare il movimento di avanzamento dell'anima lungo detto canale.
  13. 13. Macchina ribobinatrice come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da un secondo rullo avvolgitore, definente con il primo rullo avvolgitore, una gola attraverso cui passano detto materiale nastriforme e le anime di avvolgimento, detta gola essendo posta a valle di detto canale, rispetto al verso di avanzamento del materiale nastriforme.
  14. 14. Macchina ribobinatrice come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto organo di interruzione à ̈ disposto e realizzato per pinzare il materiale nastriforme contro il primo rullo avvolgitore.
  15. 15. Un metodo per avvolgere un materiale nastriforme attorno ad un'anima di avvolgimento in una ribobinatrice, comprendente le fasi di: − alimentare detto materiale nastriforme ad una velocità di alimentazione attorno ad un primo rullo avvolgitore definente almeno in parte una culla di avvolgimento; − inserire un'anima di avvolgimento adiacentemente a detto primo rullo avvolgitore in un canale tra detto primo rullo avvolgitore ed una superficie di supporto delle anime di avvolgimento; − agire con detto organo di interruzione su detto materiale nastriforme lungo detto canale, muovendo detto organo di interruzione in contatto con detto materiale nastriforme ad una velocità inferiore rispetto alla velocità di avanzamento del materiale nastriforme, provocando l'interruzione del materiale nastriforme tra un rotolo in detta culla di avvolgimento e detto organo di interruzione; − dopo l'interruzione del materiale nastriforme, accelerare detto organo di interruzione e farlo uscire da detto canale.
  16. 16. Metodo come da rivendicazione 15, in cui detto organo di interruzione viene controllato da un motore.
  17. 17. Metodo come da rivendicazione 15 o 16 in cui detto organo di interruzione viene comandato con un movimento di rotazione attorno ad un asse di rotazione esterno a detto canale.
  18. 18. Metodo come da rivendicazione 15, 16 o 17, in cui detto organo di interruzione viene inserito in detto canale ed estratto da esso con un movimento alternato.
  19. 19. Metodo come da rivendicazione 15, 16 o 17, in cui detto organo di interruzione viene inserito in detto canale con un movimento in verso opposto rispetto al verso di avanzamento del materiale nastriforme e delle anime in detto canale, viene premuto contro il materiale nastriforme, provocandone l'interruzione in una posizione compresa tra l'organo di interruzione ed un rotolo in formazione nella culla di avvolgimento e successivamente il movimento dell'organo di interruzione viene invertito per estrarlo dal canale.
  20. 20. Metodo come da rivendicazione 15 o 16 o 17, in cui detto organo di interruzione viene inserito in detto canale, premuto contro detto materiale nastriforme pinzando il materiale nastriforme tra detto organo di interruzione e detto primo rullo avvolgitore, ed estratto da detto canale, senza inversione del verso di avanzamento dell'organo di interruzione.
  21. 21. Metodo come da rivendicazione 20, in cui detto organo di interruzione viene fatto avanzare in detto canale in contatto con il materiale nastriforme ad una velocità concorde ma inferiore alla normale velocità di alimentazione del materiale nastriforme sino all'interruzione del materiale nastriforme a valle del punto di contatto con l'organo di interruzione e successivamente accelerato per allontanarlo dall'anima di avvolgimento inserita in detto canale.
  22. 22. Metodo come da rivendicazione 21, in cui detto organo di interruzione viene fatto avanzare in contatto con il materiale nastriforme ad una velocità non superiore al 70% e preferibilmente non superiore al 50 % della velocità di alimentazione del materiale nastriforme.
  23. 23. Metodo come da una o più delle rivendicazioni 15 a 22, in cui il movimento di detta anima di avvolgimento in detto canale viene controllato tramite interazione con un organo di controllo della velocità posto lungo detto canale.
  24. 24. Metodo come da una o più delle rivendicazioni 15 a 22, in cui detta anima di avvolgimento viene inserita in detto canale e portata a contatto con il materiale nastriforme rinviato attorno a detto primo rullo avvolgitore e con un organo ruotante disposto lungo detto canale, detto organo ruotante venendo portato in movimento in un verso tale da provocare, per effetto del contatto con detta anima di avvolgimento, un rallentamento temporaneo dell'avanzamento dell'anima di avvolgimento lungo detto canale.
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