ITMO20060083A1 - Metodo per la formatura di rotoli di materiali in film - Google Patents

Metodo per la formatura di rotoli di materiali in film Download PDF

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ITMO20060083A1
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Bruno Crocco
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Crocco S P A
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Descrizione di invenzione industriale avente per titolo:
“METODO PER LA FORMATURA DI ROTOLI DI MATERIALI IN FILM”.
DESCRIZIONE
L’invenzione riguarda un metodo per la formatura di rotoli di materiali in film.
I rotoli di film, e specificatamente i rotoli di film in materiali plastici, vengono formati da macchine automatiche che sono dotate di una stazione di alimentazione, nella quale viene sistemata una bobina alimentatrice di film, di una stazione di avvolgimento, in cui sono previsti uno o più elementi cilindrici, denominati mandrini, montati in modo da poter ruotare liberamente intorno al proprio asse longitudinale e sui quali il film deve essere avvolto per mezzo di dispositivi di avvolgimento , dopo essere stato svolto dalla bobina alimentatrice e stirato per mezzo di rulli stiranti.
In corrispondenza della stazione di avvolgimento è montato un dispositivo di taglio del film il quale provvede ciclicamente a tagliarlo quando un rotolo è formato o con un numero predisposto di spire di film avvolti sui mandrini o con una lunghezza predeterminata di film svolto dalla bobina alimentatrice.
Infine, le macchine automatiche sono dotate di una stazione di espulsione dei rotoli formati nelle quali idonei dispositivi estrattori provvedo a sfilare i rotoli formati dai rispettivi mandrini ed a spingerli su un trasportatore di allontanamento.
Normalmente, i rotoli di film possono essere formati dai dispositivi di avvolgimento che provvedono ad avvolgere il film intorno ad un corpo centrale cilindrico di supporto, in sostanza un segmento di tubo, che è denominato "anima” e che, nella stazione di avvolgimento, viene calzato su un rispettivo mandrino, in modo da risultare girevolmente solidale con questo e che viene attivato dai dispositivi di avvolgimento.
Questi ultimi comprendono un rullo pressore che è motorizzato girevole intorno ad un proprio asse di rotazione longitudinale e che è disposto parallelo all'asse di rotazione dei mandrini; questo rullo pressore è dotato di organi di supporto in modo da essere mantenuto con la propria superficie esterna a contatto tangenziale con le superfici esterne delle anime per trasmettere il moto rotatorio.
Questo rullo pressore viene posto a contatto con le anime anche per mantenere serrato tra essi il lembo iniziale del film ogni volta che viene iniziata la formatura di un nuovo rotolo dopo il taglio del lembo terminale di un rotolo precedente.
La rotazione del rullo pressore motorizzato e, di conseguenza, dell'anima, determinano il progressivo svolgimento del film dalla bobina di alimentazione ed il suo corrispondente avvolgimento sull'anima.
Quando il numero di spire avvolte sull’anima ha raggiunto un numero predisposto, oppure quando lo spessore trasversale del rotolo di film ha raggiunto un valore predefìnito, la rotazione del rullo pressore viene arrestata ed il dispositivo di taglio provvede a tagliare il film, separando il rullo formato dalla bobina alimentatrice.
Il rullo pressore che rimane a contatto della superficie esterna del rotolo in fase di formatura, allontanandosi dal centro di questo per consentire il progressivo aumento di diametro del rotolo, viene quindi sollevato completamente dal contatto con la superficie esterna del rotolo definitivamente formato e questo viene catturato dall’estrattore che provvede a sfilarlo assialmente dal mandrino.
Secondo una ulteriore tecnica nota di formatura di rotoli di materiali in film, per una maggiore economia, i rotoli vengono formati privi dell'anima interna.
Per fare questo, i film vengono avvolti direttamente sui mandrini.
L’attacco dei lembi iniziali dei film alla superficie esterna dei mandrini e l'avvolgimento dei film avvengono sostanzialmente in modo analogo a quanto descritto per la formatura di rotoli dotati di anime.
Tuttavia, a causa della stiratura a cui viene sottoposto il film durante lo svolgimento dalla bobina di alimentazione ed al passaggio tra i rulli di stiratura, è necessario prevedere nelle macchine formatrici un percorso longitudinale, definito tra i rulli di stiratura e la stazione di avvolgimento, per consentire al film di riprendere la propria stabilità strutturale, cioè di far esaurire, nell’intervallo di tempo necessario a percorrere lungo l’intero percorso longitudinale, le tensioni assiali generate dalle deformazioni elastiche causate dalla stiratura, prima di avvolgere il film sui mandrini. Questa fase di rilassamento del film viene agevolata in alcuni casi investendo il tratto di film svolto lungo il percorso longitudinale con getti di aria orientati in direzione contraria al senso di scorrimento del film, in modo da rallentarne la velocità, causando un arricciamento, a valle del quale il film risulta completamente rilassato e pronto per essere avvolto sui mandrini.
Questo processo di rilassamento è necessario per il fatto che, se un film di materiale plastico viene avvolto su un mandrino di formatura, oppure su un'anima di supporto, quando ancora presenta tensioni assiali determinate dalla stiratura, il rotolo che si forma presenta le spire tutte compresse le une sulle altre.
Inoltre, nel caso specifico di rotoli formati senza l'anima centrale, accade che la apertura cilindrica assiale che resta definita quando il rotolo viene sfilato dal proprio mandrino di formatura, si deforma, restringendosi, a causa delle forze radiali che si generano a causa delle tensioni e che sono dirette verso l’asse longitudinale del rotolo.
La deformazione di queste aperture cilindriche assiali è un inconveniente da evitare in quanto queste aperture vengono utilizzate degli utenti quando devono svolgere il film per avvolgere prodotti e merci: per fare questo, in queste aperture assiali vengono inserite delle anime provvisorie, anch’esse di forma cilindrica ed aventi diametri sostanzialmente coincidenti con i diametri interni delle aperture cilindriche assiali e che hanno lunghezze tali da sbordare dalle estremità di queste e che sono conformate, alle proprie estremità, in modo tale da poter essere afferrate dalle mani di un utente e permettere la rotazione del rotolo di film.
Un altro inconveniente è che queste tensioni possono generare zone di aderenza tra le spire concentriche dei rotoli di film, facendole appiccicare tra di loro.
Questa aderenza crea una resistenza allo svolgimento dei film quando vengono utilizzati e la conseguente trazione esercitata per vincere questa resistenza, ne determina lacerazioni che danno luogo a porzioni inutilizzabili e da scartare.
Un ulteriore inconveniente è che per creare una percorso di rilassamento dei film, è necessario prevedere nelle macchine formatrici un tratto di questo percorso che abbia lunghezza adeguata: questo richiede la realizzazione di macchine formatrici molto lunghe e, quindi, ingombranti, che trovano collocazione difficoltosa e che presentano costi realizzativi sensibili.
Un altro inconveniente è che se un rotolo viene formato senza l’anima centrale e con un film che non è stato preventivamente scaricato delle tensioni assiali dovute alla stiratura, il rotolo tende ad aderire in modo consistente al mandrino di formatura.
Per poter estrarre i rotoli formati dai rispettivi mandrini di formatura è quindi necessario prevedere la costruzione di mandrini molto complessi che abbiano la possibilità di modificare il proprio diametro di avvolgimento, passando da un diametro maggiore in fase di avvolgimento ad un diametro minore in fase di sfilatura.
Infine, durante tutta la fase di avvolgimento dei film sui mandrini, il rullo pressore motorizzato che provvede a mantenere in rotazione i mandrini attraverso il contatto con le superfici esterne dei rotoli in fase di formatura, esercita su queste una pressione sostanzialmente costante che tende a comprimere le spire le une sulle altre.
Uno scopo dell’invenzione è migliorare la tecnica nota.
Un altro scopo dell'invenzione è realizzare un metodo per la formatura di rotoli di materiali in film che permetta di formare rotoli di film che non siano soggetti a deformazioni o riduzioni delle dimensioni delle aperture assiali, mantenendo agevoli le operazioni di inserimento ed estrazione da queste di anime amovibili utilizzate dagli operatori per svolgere i film dai rotoli privi dell’anima.
Un ulteriore scopo dell'invenzione è di realizzare un metodo per la formatura di rotoli di materiali in film che non generi compattazioni e aderenze tra le spire avvoltesi mandrini, permettendo di ottenere rotoli formati con spire che siano completamente prive di tensioni e, per questo, agevolmente separabili le une dalle altre.
Un altro scopo dell'invenzione è realizzare un metodo per la formatura di rotoli di materiali in film che permetta di limitare le dimensioni complessive delle macchine formatrici, rendendole sensibilmente più compatte, economiche e di agevole collocazione all’interno di fabbricati industriali.
Secondo un aspetto dell'invenzione è previsto un metodo per la formatura di rotoli di materiali in film comprendente avvolgere su mezzi a mandrino di avvolgimento lunghezze predeterminate di detti materiali in film formando spire sovrapposte di detti materiali in film, caratterizzato dal fatto che detto avvolgere comprende: interporre strati laminari di un fluido tra dette spire in modo da mantenerle sostanzialmente distaccate tra loro durante detto avvolgere.
Secondo un altro aspetto dell'Invenzione è previsto un dispositivo di avvolgimento utilizzabile per la attuazione del metodo per la formatura di rotoli di materiali in film comprendente: mezzi a mandrino supportati liberi di ruotare intorno ad un primo asse di rotazione e sui quali sono avvolgibili detti film formando spire concentriche; mezzi di azionamento in rotazione di detti mezzi a mandrino caratterizzato dal fatto che detti mezzi di azionamento in rotazione sono montati su mezzi spostabili rispetto a detto primo asse di rotazione tra detta posizione di trasmissione e detta posizione di avvolgimento.
Pertanto, il metodo ed il dispositivo per la formatura di rotoli di materiali in film consentono di ottenere rotoli di materiali in film che, quando vengono sfilati dai rispettivi mandrini di formatura, non presentano forze tali da restringere o deformare le aperture assiali di cui sono dotati e che presentano spire facilmente separabili le une dalle altre senza sforzi o lacerazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di un metodo ed un dispositivo metodo per la formatura di rotoli di materiali in film, quest’ultimo illustrato titolo indicativo, e non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
figura 1 è una vista laterale molto schematica di una macchina formatrice di rotoli di materiali il film, secondo una prima versione;
figura 2 è una vista schematica laterale di un dispositivo di avvolgimento per la macchina formatrice di figura 1 ;
figura 3 è una vista laterale schematica ed in scala ingrandita del dispositivo di avvolgimento di figura 2;
figura 4 è una vista laterale molto schematica di una macchina formatrice di rotoli di materiali il film, secondo una seconda versione;
figure 5A, 5B, 5C illustrano tre fasi di un metodo per la formatura di rotoli di materiali in film.
Con riferimento alle figure 5A - 5C , il metodo per la formatura di rotoli 2 di materiali in film 3 comprende avvolgere lunghezze predeterminate di questi ultimi su uno o più mandrini 5 di avvolgimento i quali possono ruotare intorno a rispettivi assi longitudinali “A” e che, in una forma di attuazione dell’invenzione, possono essere montati in una zona periferica di una piattaforma 6 circolare che è supportata in una macchina formatrice 1 in posizione verticale e rotante, azionata con propri organi di motorizzazione per passi angolari, intorno ad un asse centrale “P" orizzontale.
I mandrini 5 risultano pertanto a sbalzo e paralleli tra loro ed all'asse di rotazione “P”.
I materiali in film 3 vengono avvolti sui mandrini 5 che ciclicamente si presentano ad ogni passo, con la rotazione della piattaforma 6, in una zona di avvolgimento predisposta nella macchina formatrice 1.
Quando i materiali in film 3 vengono avvolti sui mandrini 5, formano spire sostanzialmente concentriche; secondo il metodo di formatura dell’invenzione, tra queste spire vengono interposti starti laminari di aria che definiscono interstizi 22 laminari tra ciascuna spira e quelle adiacenti.
Ciascun mandrino 5 viene posto in rotazione per contatto, in una fase di avvio dell’avvolgimento, da un elemento a tamburo, indicato nel seguito come terzo rullo 10, il quale è motorizzato girevole intorno ad un proprio asse di rotazione centrale “X" e che serve anche da elemento di rinvio dei materiali in film 3 che scorrono verso i mandrini 5: per questa ragione, il terzo rullo 10 presenta la superficie esterna 10A ricoperta con, o formata da un materiale ad alta aderenza.
Il terzo rullo 10, dopo una fase di avvio della rotazione di un mandrino 5 posizionato nella zona di avvolgimento della macchina formatrice 1, viene allontanato dal mandrino 5 che ha avviato in rotazione, lasciando che questo continui a ruotare per inerzia fino a che un rotolo 2 non si è formato con le spire avvolte le une sulle altre, ma mantenute distaccate tra loro dagli strati laminari di aria che si interpongono e che sono generati dallo stesso scorrimento dei materiali in film 3, in particolare da un tratto T1 definito tra il terzo rullo 10 ed il corrispondente mandrino 5 posto affrontato a questo.
Quando il terzo rullo 10 trasmette il moto di rotazione ad uno dei mandrini 5, le rispettive velocità periferiche di rotazione di entrambi, dette V3 e V4, sono uguali tra loro e si mantengono tali fino a quando il terzo rullo 10 resta a contatto con il mandrino 5.
Quando invece il terzo rullo 10 viene allontanato dal mandrino 5, la velocità di rotazione V4 di questo diminuisce progressivamente rispetto alla velocità di rotazione V3 del terzo rullo 10: per questa ragione il tratto T1 di materiale in film 3 risulta completamente privo di tensioni interne, non essendo sottoposto a trazione durante l'avvolgimento sul mandrino 5 che avviene, pertanto, spontaneamente.
Quando un rotolo 2 è completato, il terzo rullo 10 viene nuovamente spostato verso il mandrino 5 in modo da pervenire a contatto con la superficie eterna di un rotolo 2 formato ed esercitare una pressione su questa per espellere gli strati laminari di aria dagli interstizi 22.
Quando questa espulsione di aria è completata, il rotolo 2 formato si presenta soffice alla pressione in direzione centripeta ed è pronto per essere sfilato dal rispettivo mandrino 5.
Con riferimento alla figura 1 , con 1 è indicata nel complesso una forma esemplificativa di una macchina formatrice adatta per operare secondo il metodo per la formatura di rotoli 2 di materiali in film 3.
La macchina formatrice 1 comprende un dispositivo di avvolgimento 4, adatto per avvolgere su mandrini 5 materiali in film 3, formando i rotoli 2. I mandrini 5 sono montati su una piattaforma circolare 6 dotata di moto di rotazione per passi intorno ad un asse di rotazione “P” e sono liberi di ruotare intorno ai propri assi longitudinali “A”.
La disposizione dei mandrini 5 è tale che questi sono collocati in prossimità del bordo periferico della piattaforma circolare 6, secondo una linea circolare e coassiale alla piattaforma 6 e con gli assi di rotazione “A” perpendicolari alla superficie di quest’ultima, come visibile in figura 1 , in modo che i mandrini 5 risultano supportati a sbalzo e tutti paralleli tra loro.
La macchina formatrice 1 comprende un supporto, non visibile nelle figure, adatto per sostenere una bobina alimentatrice 7 di materiale in film dalla quale quest’ultimo viene srotolato per poi essere stirato ed avvolto sui mandrini 5 per formare i rotoli 2.
Per stirare il materiale in film 3 sono previsti due rulli, rispettivamente un primo rullo 8 ed un secondo rullo 9, entrambi supportati alla macchina formatrice 1 con assi paralleli e dotati di motorizzazione propria per essere posti in rotazione indipendentemente uno dall’altro intorno a propri assi longitudinali e paralleli “B" e “C”.
Le velocità di rotazione del primo rullo 8 e del secondo rullo 9 sono tra loro differenti: in dettaglio, la velocità di rotazione del primo rullo 8, indicata con la freccia V1, è minore della velocità di rotazione del secondo rullo 9, indicata con la freccia V2, in modo tale che il materiale in film 3, venga teso dal secondo rullo 9 e stirato durante il passaggio sulle superfìci esterne del primo rullo 8 e del secondo rullo 9.
Il dispositivo di avvolgimento 4 comprende il terzo rullo 10 descritto in precedenza e che è montato rotante con asse di rotazione “X” parallelo agli assi di rotazione “B” e “C” dei rulli 8 e 9 ed all’asse “P” della piattaforma 6.
Il terzo rullo 10 è supportato alle estremità da mezzi 11 adatti per spostarlo tra due posizioni, cioè tra una posizione indicata con linea tratteggiata in figura 1 , in cui è posto a contatto con un mandrino 5, ed una posizione allontanata da questo, come indicato nella stessa figura 1 con linea piena, e viceversa
Il terzo rullo 10 è dotato di un gruppo di motorizzazione indipendente per poter ruotare e la sua superfìcie esterna 10A è predisposta con un materiale ad alta aderenza, in modo che non si possano verificare slittamenti tra il materiale in film 3 e la superfìcie esterna 10A e per poter trasmettere il moto di rotazione ai mandrini 5 quando il terzo rullo 10 si trova nella posizione a contatto con questi ultimi.
I mezzi 11 adatti per spostare il terzo rullo 10 comprendono, secondo una prima possibile forma di realizzazione illustrata in figura 1, una coppia di bracci 12 paralleli che hanno corrispondenti basi 13 incernierate secondo una asse di cerniera Ύ" alla macchina formatrice 1 e che supportano alle contrapposte estremità superiori 14 le estremità dell'asse di rotazione “X”.
In questo modo, facendo oscillare la coppia di bracci 12 secondo una direzione ad arco di circonferenza indicato con la freccia “Z", il terzo rullo 10 può essere posto a contatto con uno dei mandrini 5 oppure spostato in una posizione allontanata da questi.
Lo spostamento della coppia di bracci 12 può avvenire per mezzo, ad esempio, di un attuatore lineare 15 ad azionamento fluidodinamico che spinge la coppia di bracci 12 in direzione della piattaforma 6 mentre un gruppo elastico di richiamo 16 è predisposto per richiamare la coppia di bracci 12 in modo che il terzo rullo 10 si allontani dal contatto con uno dei mandrini 5.
Secondo una seconda forma di attuazione possibile, illustrata in figura 4, i mezzi 11 adatti per spostare il terzo rullo 10 comprendono un carrello 17 che è spostabile su guide 18 e che è dotato di una coppia di montanti paralleli 19 che supportano, come nel caso della coppia di bracci paralleli 12, le estremità dell’asse di rotazione “X" del terzo rullo 10.
Il carrello 17 è mosso avanti e indietro per mezzo, ad esempio, di un attuatore lineare 20 ad azionamento fluidodinamico, per portare il terzo rullo 10 a contatto con uno dei mandrini 5 oppure per allontanarlo da questo.
In entrambe le versioni della macchina formatrice 1, le velocità di rotazione del terzo rullo 10, indicate con le frecce V3, sono mantenute sostanzialmente uguali alla velocità di rotazione del secondo rullo 9, in modo che nel tratto di materiale in film 3 compreso tra questi, indicato con T1, non si creino tensioni assiali nel materiale in film 3 e che questo giunga ad un rispettivo mandrino 5 sul quale deve essere avvolto, senza deformazioni di allungamento, e quindi tensioni interne aventi valori elevati.
In una zona prossima alla zona di avvolgimento dei materiali in film 3 sui rispettivi mandrini 5, può essere montato elemento di rilevamento 21, adatto per rilevare, ad esempio, lo spessore di materiale in film avvolto sui mandrini 5 ed attivare, quando tale spessore ha raggiunto un valore predeterminato, un gruppo di taglio trasversale del materiale in film 3 stesso, non illustrato poiché ininfluente per l’invenzione, in modo che il rotolo 2 formato comprenda un numero predefinito di spire o, in altre parole, una lunghezza predeterminata di materiale in film 3 avvolto.
Il metodo per la formatura di rotoli 2 di materiali in film 3 e la macchina formatrice operano come segue: da una bobina di alimentazione 7 viene srotolato un tratto di materiale in film 3 che viene fatto passare tra il primo rullo 8 ed il secondo rullo 9; da quest'ultimo, il materiale in film 3 viene fatto passere successivamente sul terzo rullo 0 e da questo vene fatto giungere su un mandrino 5 preventivamente posizionato in corrispondenza dei terzo rullo 10.
Attivando la rotazione della coppia di bracci 12 verso la piattaforma circolare, si porta il terzo rullo 6 a contatto con i mandrino vuoto sul quale deve essere avvolto il materiale in film 3.
La superfìcie del terzo rullo 10 è tale da presentare un elevato coefficiente di aderenza in modo sia da trasmettere il moto rotatorio al mandrino 5, sia da evitare slittamenti tra il mate riale in film 3 e la superfìcie esterna 10A del terzo rullo 10.
Il gruppo di motorizzazione del terzo rullo 10 lo bone in rotazione e questo, essendo a contatto con il mandrino 5, trasmette a questo il moto rotatorio per contatto diretto.
Questo contatto diretto permette sia di avvolgere su mandrino 5 alcune spire iniziali di materiale in film 3, sia di imprimere al mandrino 5 una velocità di rotazione, indicata con la freccia V4, uguale, almeno inizialmente, alla velocità di rotazione V3 del terzo rullo 10.
Quando le due velocità sono uguali, la coppia di bracci 12 viene fatta ritrarre, ad esempio con l'azione, ad esempio, di gruppo elastico di richiamo 16, in direzione opposta a quella precedente ed il terzo rullo 10, pur continuando a ruotare intorno al proprio asse d rotazione “X" viene allontanato di un tratto prestabilito dal mandrino 5 che ha avviato in rotazione.
Questo mandrino 5 contìnua a ruotare per inerzia intorno al proprio asse di rotazione “A”, avvolgendo ad ogni giro una spira di materiale in film 3 sulle altre e creando progressivamente un rotolo 2.
L'attuatore fluidodinamico 15 provvede a spostare progressivamente il terzo rullo 10 dalla spira più esterna avvolta sul rotolo 2, in modo da mantenere sostanzialmente costante la distanza tra la spira più esterna avvolta sul mandrino 5 e la superficie 10A del terzo rullo 10.
La velocità di rotazione V4 del mandrino 5 diminuisce progressivamente mentre la velocità di rotazione del terzo rullo V3 si mantiene costante; questo permette di evitare che si formino tensioni assiali dovute a deformazioni elastiche da stiramento nel tratto T1 di materiale in film 3 compreso tra il terzo rullo 10 ed il mandrino 5 sul quale si sta avvolgendo il materiale in film 3.
L’avvolgimento delle spire sul mandrino 5 avviene , pertanto, in modo sostanzialmente spontaneo e senza azioni di trazione forzata da parte del mandrino 5.
Questo avvolgimento sostanzialmente spontaneo consente di creare e mantenere un interstizio laminare 22 tra ciascuna spira e quelle adiacenti, nel quale si introduce una corrente di aria, indicata con le frecce “G", che può generata dallo stesso scorrimento del materiale in film 3 nel tratto T1 e che consente, investendo tangenzialmente la superficie esterna del rotolo 2 in fase di formatura, sia di prolungare la rotazione per inerzia del mandrino 5, sia di separate tra loro le spire del materiale in film 3 avvolte sul mandrino 5 , formando un rotolo 2 che, quando secondo il metodo di formatura precedentemente descritto, vengono espulsi gli starti laminari di aria, presenta e mantiene una buona sofficità al tatto ed una comprimibilità elastica in direzione centripeta.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la formatura di rotoli (2) di materiali in film (3) comprendente avvolgere su mezzi a mandrino (5) di avvolgimento lunghezze predeterminate di detti materiali in film (3) formando spire sovrapposte di detti materiali in film (3), caratterizzato dal fatto che detto avvolgere comprende: interporre strati laminari (22) di un fluido tra dette spire in modo da mantenerle sostanzialmente distaccate tra loro durante detto avvolgere.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1 , in cui dopo detto avvolgere è previsto espellere detti strati laminari (22) di detto un fluido da dette spire sovrapposte quando dette lunghezze di detti materiali in film (3) sono avvolte completamente su detti mezzi a mandrino (5) di avvolgimento.
  3. 3. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detto fluido comprende aria.
  4. 4. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detto interporre comprende creare flussi di aria (G) a monte di detti mezzi a mandrino (5) di avvolgimento e diretti verso questi ultimi secondo direzioni tangenziali a detti materiali in film (3).
  5. 5. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui detti interporre comprende soffiare flussi di aria (G) con mezzi soffianti tra dette spire in fase di avvolgimento su detti mezzi a mandrino (5) di avvolgimento.
  6. 6. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detto avvolgere comprende: azionare in moto di rotazione ad una prima velocità (V4) detti mezzi a mandrino (5) di avvolgimento con mezzi di trasmissione (10) di detto moto di rotazione; inviare detti materiali in film (3) ad una seconda velocità (V3) a detti mezzi a mandrino (5) di avvolgimento attraverso detti mezzi di trasmissione (10); posizionare in una posizione di trasmissione detti mezzi di trasmissione (10) a contatto tangenziale con detti mezzi a mandrino (5) di avvolgimento per un primo intervallo di tempo; allontanare in una posizione di avvolgimento di detti materiali in film (3) detti mezzi di trasmissione (10) da detti mezzi a mandrino (5) di avvolgimento per un secondo intervallo di tempo in modo che detta prima velocità (V4) rallenti rispetto a detta seconda velocità (V3); portare detti mezzi di trasmissione (10) a contatto con una superficie esterna di un rotolo (2) formato con detti materiali in film (3).
  7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 6, in cui detti mezzi di trasmissione comprendono almeno un elemento a tamburo (10) motorizzato girevole intorno ad un proprio secondo asse di rotazione longitudinale (X) e disposto parallelo a detti mezzi a mandrino (5) di avvolgimento.
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 7, in cui detti elemento a tamburo (10) presenta una superficie esterna (10A) avente un alto coefficiente di aderenza in modo da evitare scorrimenti tra questa e detti materiali in film (3).
  9. 9. Metodo secondo la rivendicazione 7 oppure 8, in cui detto elemento a tamburo (10) è montato su mezzi di spostamento (11) predisposti per spostarlo tra una condizione di contatto con detti mezzi a mandrino (5) di avvolgimento ed una posizione allontanata da questi e viceversa.
  10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 6, in cui in detto primo intervallo di tempo detta prima velocità (V4) è sostanzialmente uguale a detta seconda velocità (V3).
  11. 11. Metodo secondo la rivendicazione 6 oppure 9, in cui in detta posizione allontanata tra detto elemento a tamburo (10) e detti mezzi a mandrino (5) di avvolgimento è delimitato un tratto (T1) di detti materiali in film (3) avente una estremità rivolta a detto elemento a tamburo (10) scorrevole a detta seconda velocità (V3) e ad una contrapposta estremità risvolta verso detti mezzi a mandrino (5) di avvolgimento, scorrevole a detta prima velocità (V4).
  12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 4 oppure 11, in cui detti flussi di aria (G) sono indotti da scorrimenti di detto tratto (T1).
  13. 13. Dispositivo di avvolgimento (4) utilizzabile per la attuazione del metodo per la formatura di rotoli (2) di materiali in film (3) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 12, comprendente: mezzi a mandrino (5) di avvolgimento supportati liberi di ruotare intorno ad un primo asse di rotazione (A) e sui quali sono avvolgibili detti materiali in film (3) formando spire concentriche; mezzi di azionamento (10) in rotazione di detti mezzi a mandrino (5) di avvolgimento caratterizzato dal fatto che detti mezzi di azionamento (10) in rotazione sono montati su mezzi (11) spostabili rispetto a detto primo asse di rotazione (A) tra detta posizione di trasmissione e detta posizione di avvolgimento.
  14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 8 oppure 13, in cui detti mezzi di azionamento (10) comprendono: mezzi di rilevamento (21), predisposti per rilevare spessori di detti rotoli (2) in fase di formatura; mezzi di movimentazione (15; 20) di detti mezzi spostabili (11) asserviti a detti mezzi di rilevamento (21), in modo tale da mantenere detta superficie esterna (10A) ad una distanza sostanzialmente costante da una spira più esterna di detti materiali in film (3) in fase di avvolgimento su detti mezzi a mandrino (5) di avvolgimento.
  15. 15. Dispositivo secondo la rivendicazione 13, in cui detti mezzi spostabili (11) comprendono: mezzi a telaio (12, 13, 14; 17, 19)) predisposti per supportare girevolmente almeno una estremità di detto secondo asse di rotazione (X); mezzi di azionamento (15, 16; 20) secondo direzioni di avvicinamento oppure di allontanamento di detti mezzi a telaio (12, 13, 14; 17, 19) tra dette posizione di trasmissione o detta posizione di avvolgimento e viceversa.
  16. 16. Macchina avvolgitrice, adatta per formare rotoli (2) di materiali in film (3) caratterizzata dal fatto che comprende un dispositivo di avvolgimento (4) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 13 a 15.
  17. 17. Mezzi a mandrino (5) di avvolgimento secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui sono supportati da mezzi a giostra (6) azionabili in rotazione per passi, in modo da poter essere allineati in successione a detto elemento a tamburo (10).
  18. 18. Mezzi a mandrino (5) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui sono supportati sostanzialmente orizzontali ed a sbalzo da detti mezzi a giostra (6).
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