IT201900009162A1 - Metodo e macchina per produrre rotoli di materiale nastriforme avvolto su anime tubolari e relativo prodotto ottenuto - Google Patents

Metodo e macchina per produrre rotoli di materiale nastriforme avvolto su anime tubolari e relativo prodotto ottenuto Download PDF

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Description

METODO E MACCHINA PER PRODURRE ROTOLI DI MATERIALE NASTRIFORME AVVOLTO SU ANIME TUBOLARI E RELATIVO PRODOTTO OTTENUTO
DESCRIZIONE
CAMPO TECNICO
[0001] La presente invenzione riguarda metodi e macchine per la produzione di rotoli di materiale nastriforme avvolto attorno ad anime tubolari, ad esempio in plastica o in cartone. L’invenzione riguarda anche rotoli di materiale nastriforme avvolto su anime tubolari, ad esempio rotoli di carta tissue.
ARTE ANTERIORE
[0002] In molti settori industriali è noto produrre rotoli di materiale nastriforme continuo su anime tubolari di avvolgimento, ad esempio in cartone, plastica o altro materiale. Specificamente, nel settore della trasformazione della carta tissue è noto produrre rotoli di carta igienica, carta asciugatutto o simili, tramite avvolgimento di un nastro di carta tissue, in uno o più veli, attorno ad anime tubolari di avvolgimento, ad esempio in cartone.
[0003] L’avvolgimento avviene tramite macchine ribobinatrici. Nelle linee di trasformazione moderne l’avvolgimento avviene tramite macchine ribobinatrici o bobinatrici di tipo periferico o di tipo combinato periferico e centrale. Le macchine di avvolgimento (avvolgitrici, bobinatrici o ribobinatrici) di tipo periferico sono macchine nelle quali l’avvolgimento viene effettuato trasmettendo una coppia di rotazione ad un rotolo o log in formazione tramite una pluralità di organi avvolgitori periferici, per effetto dell’attrito tra il rotolo e gli organi avvolgitori. Tipicamente gli organi avvolgitori sono rulli motorizzati. Le macchine combinate, prevedono, oltre ad organi avvolgitori periferici, anche organi che trasmettono coppia di rotazione al rotolo in formazione attraverso l’anima tubolare di avvolgimento o attraverso un mandrino.
[0004] Usualmente il lembo iniziale del materiale nastriforme viene fissato all’anima tubolare di avvolgimento tramite un collante. Questo comporta notevoli inconvenienti, in quanto il collante è un materiale di consumo che influisce sul costo complessivo del prodotto finito. Inoltre, il collante è un agente inquinante, che sporca le macchine e crea potenziali rischi di inceppamento o di imperfezioni sul prodotto finito. Ad esempio l’ultimo tratto di materiale nastriforme con cui l’utente viene a contatto nello srotolamento del prodotto finito risulta di qualità scadente o del tutto inutilizzabile a causa del collante che è stato utilizzato per ancorarlo all’anima tubolare.
[0005] Sono state, pertanto, realizzate macchine ribobinatrici in cui l’avvolgimento viene avviato senza necessità di incollare il lembo libero iniziale del materiale nastriforme attorno all’anima tubolare di avvolgimento. Esempi di macchine ribobinatrici che non richiedono l’uso di collante sono descritti in US 7,931,226. Queste macchine ribobinatrici prevedono che l’inizio dell’avvolgimento avvenga senza l’ausilio di collante, facilitando l’avvolgimento della prima spira di materiale nastriforme attorno all’anima tubolare di avvolgimento per mezzo di un organo meccanico. Le macchine di questo tipo sono molto vantaggiose perché consentono di eliminare completamente l’uso di collante. Esse, tuttavia, sono suscettibili di ulteriori perfezionamenti.
[0006] Infatti, i rotoli di materiale avvolto con le macchine del tipo descritto in US 7,931,226 presentano l’inconveniente che l’anima tubolare non è trattenuta in maniera efficiente all’interno del rotolo e tende a sfilarsi, con conseguenti inconvenienti sia in fase di produzione e confezionamento, sia in fase di utilizzo. Inoltre, al termine dello srotolamento l’ultimo tratto di materiale nastriforme si stacca precocemente dall’anima tubolare e viene perso o non viene usato.
[0007] Sarebbe pertanto vantaggioso realizzare sistemi di avvolgimento che, pur non facendo uso di collante, consentano un maggiore legame tra materiale avvolto e anima tubolare di avvolgimento.
SOMMARIO
[0008] Secondo un aspetto, viene previsto un metodo per produrre rotoli di materiale nastriforme avvolto attorno ad anime tubolari di avvolgimento, in cui in una macchina di avvolgimento periferico viene inserita un’anima tubolare di avvolgimento che presenta un taglio longitudinale estendentesi tra una prima estremità e una seconda estremità dell’anima tubolare. All’anima tubolare di avvolgimento viene ancorato un lembo iniziale del materiale nastriforme inserendo almeno una porzione di detto lembo iniziale fra due bordi definenti il taglio longitudinale. Una volta ottenuto l’ancoraggio del materiale nastriforme, si procede ad avvolgere una lunghezza di materiale nastriforme attorno all’anima tubolare.
[0009] In questo modo il lembo iniziale del materiale nastriforme viene ancorato all’anima tubolare di avvolgimento per effetto dell’interazione tra i bordi del taglio. Questi possono essere divaricati temporaneamente per inserire tra di essi il materiale nastriforme e poi riportati in posizione di appoggio o pressione reciproca l’uno contro l’altro, per pinzare il materiale nastriforme e trattenerlo.
[0010] Anche un effetto di pinzatura blando e limitato consente di migliorare l’adesione tra anima tubolare di avvolgimento e materiale nastriforme avvolto, riducendo o eliminando gli inconvenienti sopra menzionati, mantenendo il vantaggio di eliminare il collante.
[0011] Per lembo libero iniziale del materiale nastriforme si intende in generale una porzione di materiale nastriforme vicina al bordo di testa, non necessariamente coincidente con o includente il bordo di testa. Ad esempio, il lembo libero iniziale che viene pinzato tra i bordi contrapposti del taglio può essere una porzione di materiale nastriforme distante qualche centimetro dal bordo di estremità.
[0012] Per taglio longitudinale si intende un taglio che si estende genericamente tra le due estremità dell’anima tubolare. Come verrà chiarito in seguito, il taglio longitudinale può essere parallelo all’asse longitudinale dell’anima tubolare di avvolgimento, ma ciò non è necessario. Il taglio longitudinale può essere inclinato, può avere una forma a V, oppure può essere ondulato o a zig-zag, pur mantenendo uno sviluppo generalmente longitudinale.
[0013] Inoltre, il taglio longitudinale può essere continuo. Tuttavia, come verrà chiarito in seguito con riferimento ad alcune forme di realizzazione, il taglio può essere discontinuo, cioè può presentare tratti di materiale che uniscono i bordi contrapposti del taglio. Questi tratti o ponticelli possono essere strappati, tagliati o in generale interrotti del tutto o in parte durante la fase di ancoraggio del materiale nastriforme all’anima tubolare di avvolgimento e di avvio dell’avvolgimento.
[0014] Il taglio longitudinale può estendersi per l’intera lunghezza dell’anima tubolare di avvolgimento, ma ciò non è indispensabile. In alcune forme di realizzazione, nel seguito descritte, il taglio longitudinale può terminare ad una certa distanza, ad esempio di alcuni millimetri o di qualche centimetro, dalle estremità terminali dell’anima tubolare di avvolgimento.
[0015] Il taglio può essere ottenuto disponendo inizialmente di una struttura tubolare integra, che viene tagliata in una fase successiva alla sua produzione. Ad esempio, si può prevedere di produrre un tubo continuo, tramite una tubiera o in altro modo, e tagliare longitudinalmente il tubo continuo prima ancora di suddividerlo in singole anime tubolari di avvolgimento. In altre forme di realizzazione, si può produrre una pluralità di anime tubolari, ad esempio tramite taglio trasversale di un tubo continuo, e successivamente si possono eseguire i taglio longitudinali delle anime tubolari così ottenute.
[0016] Peraltro, non si esclude di produrre le anime tubolari partendo da fogli piani discontinui, oppure da un nastro continuo. In entrambi i casi si può arricciare un foglio, tramite un dispositivo arricciatore ad effetto meccanico o termico, ad esempio, così da provocare l’arricciamento del foglio. Due bordi del foglio, ortogonali alla direzione di arricciamento, formano in questo modo i bordi del taglio longitudinale nell’anima tubolare di avvolgimento.
[0017] Per eseguire l’avvolgimento periferico possono essere utilizzate macchine ribobinatrici periferiche di vario tipo. Una struttura di una possibile macchina ribobinatrice è descritta nel seguito con riferimento ai disegni allegati. Altre macchine ribobinatrici periferiche, ad esempio a rulli, possono essere impiegate per attuare il metodo qui descritto. Esempi di macchine ribobinatrici periferiche sono descritti in US20170210584; US9856102; US9365379; US9352920; US9079737; US20110133015; US7891598; US7942363; US7404529; US6948677; US5979818.
[0018] Ulteriori caratteristiche e forme di realizzazione del metodo sopra sinteticamente definito sono descritte nel seguito con riferimento agli allegati disegni.
[0019] Secondo un ulteriore aspetto, viene qui descritto un rotolo di materiale nastriforme avvolto attorno ad un’anima tubolare di avvolgimento, in cui l’anima di avvolgimento comprende un taglio longitudinale estendentesi tra una prima estremità e una seconda estremità dell’anima tubolare. Un lembo iniziale del materiale nastriforme è inserito tra due bordi definenti il taglio longitudinale per essere trattenuto tra di essi. Ulteriori caratteristiche e forme di realizzazione di rotoli secondo la presente invenzione sono descritte nel seguito con riferimento ai disegni acclusi.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
[0020] L’invenzione verrà meglio compresa seguendo la descrizione e gli allegati disegni, che illustrano una forma di realizzazione esemplificativa e non limitativa dell’invenzione. Più in particolare, nel disegno mostrano:
la Fig.1 uno schema di una macchina ribobinatrice secondo la presente descrizione;
la Fig.2 una sezione trasversale di un’anima tubolare di avvolgimento;
le Figg. 3, 4 e 5 schemi di anime tubolari di avvolgimento secondo la presente descrizione;
le Figg.6 a 11 una sequenza di funzionamento della ribobinatrice di Fig.1; la Fig.9A un ingrandimento del dettaglio IXA di Fig.9;
le Figg. 12 e 13 schemi di dispositivi per formare anime tubolari di avvolgimento tramite arricciamento di spezzoni di materiale in foglio ricavati da un foglio continuo;
la Fig.14 un ingrandimento di un organo di ancoraggio in fase operativa in una forma di realizzazione;
la Fig15 uno schema di un dispositivo per formare anime tubolari di avvolgimento tramite arricciamento di spezzoni di materiale in foglio prelevati da una risma di fogli pre-tagliati;
la Fig.16 una tubiera con un sistema per la generazione di un taglio longitudinale in un tubo formato in continuo;
la Fig.17 una sezione schematica per tagliare longitudinalmente un’anima tubolare di avvolgimento in fase di inserimento in una macchina ribobinatrice; e le Figg. 18 e 19 viste schematiche di anime tubolari di avvolgimento con tagli longitudinali non paralleli all’asse.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DI FORME DI REALIZZAZIONE
[0021] In sintesi, viene descritto un innovativo metodo per la produzione di rotoli di materiale nastriforme avvolto attorno ad anime tubolari di avvolgimento, senza necessità di collante. Per garantire un migliore ancoraggio del materiale nastriforme all’anima tubolare di avvolgimento quest’ultima presenta un taglio longitudinale. All’inizio del ciclo di avvolgimento, il lembo libero iniziale, o lembo di testa del materiale nastriforme viene ancorato all’anima tubolare di avvolgimento incuneandolo tra bordi del taglio longitudinale. In pratica, l’anima tubolare viene deformata, in modo che i due bordi che delimitano il taglio longitudinale si allontanino l’uno dall’altro. Nella fessura che si ricava per effetto di questo distanziamento viene inserita una porzione del lembo libero iniziale del materiale nastriforme. Quando la forza, che ha provocato la deformazione dell’anima tubolare di avvolgimento e l’allontanamento dei due bordi del taglio, cessa, i due bordi tendono ad unirsi nuovamente, pinzando e ancorando il materiale nastriforme. Si ottiene in questo modo un ancoraggio stabile e sicuro senza necessità di collante.
[0022] Venendo ora ai disegni, in Fig.1 è illustrata schematicamente una macchina ribobinatrice 1, comprendente una testa di avvolgimento 3 di tipo periferico. La testa di avvolgimento 3 comprende un primo rullo avvolgitore 5, un secondo rullo avvolgitore 7 e un terzo rullo avvolgitore 9. I tre rulli avvolgitori 5, 7, 9 sono opportunamente motorizzati in modo di per sé noto. Attorno al primo rullo avvolgitore 5 è guidato un materiale nastriforme N, ad esempio carta tissue, che deve essere avvolto in rotoli R attorno ad anime tubolari di avvolgimento A. In modo noto agli esperti del ramo, il terzo rullo avvolgitore 9 può essere montato su un braccio oscillante 10, in modo da avvicinarsi e allontanarsi dal primo rullo avvolgitore 5 e dal secondo rullo avvolgitore 7, per consentire l’accrescimento graduale di un rotolo o log R nella culla di avvolgimento formata dai rulli avvolgitori 5, 7, 9.
[0023] Il primo rullo avvolgitore 5 e il secondo rullo avvolgitore 7 formano tra di essi una gola 11, attraverso la quale transitano le anime tubolari di avvolgimento e attraverso la quale è alimentato il materiale nastriforme N quando viene avvolto attorno a un rotolo in formazione nella culla di avvolgimento formata dai rulli avvolgitori 5, 7, 9.
[0024] Ciascun rotolo o log R prodotto dalla macchina ribobinatrice viene successivamente tagliato in una pluralità di rotoli di minore lunghezza assiale, che vengono confezionati e venduti al consumatore. Le estremità terminali di ciascun rotolo o log R vengono eliminate come rifili o scarti, per togliere dal prodotto finito la parte difettosa.
[0025] La testa di avvolgimento 3 comprende, inoltre, una superficie di rotolamento stazionaria 13, che si sviluppa attorno al primo rullo avvolgitore 5 e si trova a una distanza da esso per formare un canale 15 di introduzione delle anime tubolari di avvolgimento A.
[0026] La macchina ribobinatrice 1 comprende anche un organo di taglio o interruzione 17 per interrompere il materiale nastriforme N al termine dell’avvolgimento di un rotolo R per generare un lembo di coda o finale, che si avvolge sul rotolo finito, e un lembo iniziale o lembo di testa che deve essere ancorato su una nuova anima tubolare di avvolgimento nel modo più avanti descritto.
[0027] Con 19 è indicato un introduttore per introdurre anime tubolari di avvolgimento all’interno del canale 15 verso la culla di avvolgimento.
[0028] La macchina ribobinatrice sin qui descritta è da considerarsi meramente esemplificativa. Altre forme realizzative di macchine di avvolgimento e teste di avvolgimento per dette macchine, compatibili con le caratteristiche di seguito descritte del nuovo metodo di avvolgimento, sono illustrate ad esempio nelle pubblicazioni menzionate nella parte introduttiva della presente descrizione e nella documentazione brevettuale ivi citata.
[0029] Con 21 è indicato un dispositivo per la formazione di anime tubolari di avvolgimento. Nell’esempio illustrato in Fig.1, al dispositivo 21 è associata una bobina B di un materiale in foglio F, dal quale vengono tagliati singoli spezzoni per formare anime tubolari di avvolgimento. Alcuni esempi di forme realizzative del dispositivo 21 sono descritte nel seguito. In termini generali, il dispositivo 21 produce anime tubolari di avvolgimento A che, diversamente dalle anime tubolari di avvolgimento tradizionali, presentano un taglio longitudinale, che può attraversare l’intero spessore della parete tubolare dell’anima tubolare di avvolgimento. In Fig.2 è schematicamente illustrata una sezione trasversale di un’anima tubolare di avvolgimento A del tipo qui descritto. L’anima tubolare di avvolgimento è costituita da un foglio F che presenta un taglio T estendentesi per l’intero sviluppo longitudinale dell’anima tubolare di avvolgimento A, cioè per l’intera lunghezza dell’anima tubolare nella direzione dell’asse longitudinale A-A dell’anima tubolare stessa.
[0030] Opportunamente, il taglio T attraversa l’interno spessore del foglio F che forma l’anima tubolare di avvolgimento A.
[0031] Come visibile in Fig.8, il taglio T è definito e delimitato da due bordi B1, B2 del foglio F. Vantaggiosamente, i bordi B1, B2 hanno rispettive superfici che attraversano lo spessore del foglio F, le quali sono inclinate di un angolo α rispetto ad una direzione radiale. L’orientamento dell’angolo α è tale da facilitare il distanziamento reciproco dei bordi B1, B2 quando l’anima tubolare A viene deformata per effetto di una sollecitazione radiale. Più in particolare l’inclinazione delle due superfici del taglio T che definiscono i bordi B1, B2 è tale da favorire lo spostamento del bordo B1 verso l’interno dell’anima tubolare di avvolgimento A.
[0032] Il taglio T ha uno sviluppo complessivamente longitudinale, nel senso che si estende dall’una all’altra delle due opposte estremità dell’anima tubolare di avvolgimento A, come si osserva nelle Figg. 3, 4 e 5, le quali illustrano tre forme esemplificative e non limitative del taglio T. In Fig.3 il taglio T è ondulato, mentre in Fig.4 il taglio ha uno sviluppo a V con un angolo al vertice molto grande e il vertice sostanzialmente nella mezzeria dell’anima tubolare A. In Fig.5 è mostrata la forma realizzativa più semplice, in cui il taglio T è parallelo all’asse longitudinale A-A dell’anima tubolare di avvolgimento A.
[0033] Quando l’anima tubolare A presenta un taglio T come descritto, essa può essere deformata da una forza avente almeno una componente radiale, in modo da divaricare, cioè allontanare l’uno dall’altro i bordi B1 e B2. Quando sollecitata in questo modo, l’anima tubolare si deforma in modo che uno dei bordi entra all’interno della superficie cilindrica teorica che definisce la superficie esterna dell’anima tubolare A in assenza di deformazione, mentre l’altro tende a sporgere radialmente verso l’esterno. Il taglio T subisce in questo modo un’apertura, che facilita l’inserimento al suo interno di un lembo iniziale del materiale nastriforme N per ancorare detto materiale nastriforme N all’anima tubolare di avvolgimento A. Quando la sollecitazione di deformazione cessa, l’anima tubolare tende a riassumere la sua forma cilindrica circolare (Fig.2), con i bordi B1 e B2 che tendono a premere l’uno contro l’altro. Se tra di essi è stato inserito il lembo iniziale del materiale nastriforme, questo viene pinzato tra i due bordi B1, B2.
[0034] Questa deformabilità dell’anima tubolare di avvolgimento A viene sfruttata per ancorare il lembo iniziale del materiale nastriforme all’anima tubolare di avvolgimento A senza l’ausilio di colla. Il procedimento di ancoraggio e inizio dell’avvolgimento sarà più dettagliatamente compreso dalla descrizione che segue di un ciclo di funzionamento, illustrato nella sequenza delle Figg.1 e 5 a 11.
[0035] In Fig.1 è mostrata la fase in cui un rotolo R è pressoché completo e si trova nella culla di avvolgimento tra i rulli avvolgitori 5, 7 e 9. Una nuova anima tubolare di avvolgimento è stata presa dall’introduttore 19 ed è pronta per essere inserita nel canale 15 tra il primo rullo avvolgitore 5 e la superficie di rotolamento 13.
[0036] In Fig.6 l’introduttore 19 ha inserito la nuova anima tubolare di avvolgimento A nel canale 15. Il materiale nastriforme N viene interrotto tramite l’organo di taglio 17. Questo presenta, in modo noto, tamponi atti a pinzare il materiale nastriforme contro la superficie esterna del primo rullo avvolgitore 5. Il funzionamento dell’organo di taglio 17 può essere ad esempio analogo a quello descritto in brevetti citati nella parte introduttiva della presente descrizione.
[0037] L’organo di taglio 17 può penetrare nel canale 15 come mostrato in Fig.6, per pinzare il materiale nastriforme N contro la superficie esterna cilindrica del primo rullo avvolgitore 5 e provocarne l’interruzione formando un lembo finale Lf del rotolo R e un lembo iniziale Li di materiale nastriforme da avvolgere attorno alla nuova anima tubolare di avvolgimento A. L’organo di interruzione 17 penetra nel canale 15 grazie al fatto che la superficie di rotolamento 13 è formata da una struttura a pettine, con rebbi paralleli e distanziati tra loro, per consentire il passaggio dell’organo di interruzione 17. Quest’ultimo penetra nel canale 15 ad esempio ruotando nello stesso verso dei rulli avvolgitori, così da entrare nel canale 15 da parte opposta rispetto all’imboccatura in cui viene inserita la nuova anima tubolare di avvolgimento da parte dell’introduttore 19. Il verso di rotazione dell’organo di interruzione 17 è indicato con f17.
[0038] In questo modo il lembo iniziale Li forma una sorta di sacca tra la nuova anima tubolare di avvolgimento inserita dall’introduttore 19 e il punto di pinzatura del materiale nastriforme N tra il primo rullo avvolgitore 5 e l’organo di interruzione
[0039] Nella posizione di Fig.6 il materiale nastriforme N è quindi pinzato in un punto tra il primo rullo avvolgitore 5 e la nuova anima tubolare di avvolgimento A, e in un secondo punto tra il primo rullo avvolgitore 5 e l’organo di interruzione 17.
[0040] Poiché la distanza tra la superficie di rotolamento 13 e la superficie cilindrica del primo rullo avvolgitore 5 è vantaggiosamente inferiore al diametro dell’anima tubolare di avvolgimento A, questa tende ad essere deformata da una forza radiale. la forza radiale tende a far allontanare l’uno dall’altro i bordi B1 e B2 del taglio T. Allo stesso tempo, la forza di compressione che agisce sull’anima tubolare di avvolgimento T fa sì che detta anima venga accelerata angolarmente ed inizi a rotolare lungo la superficie stazionaria di rotolamento 13.
[0041] La Fig. 7 mostra la stessa posizione di Fig.6 in scala ingrandita. Si osserva in Fig.7 che la nuova anima tubolare A introdotta nel canale 15 assume una forma ovale e che i bordi B1, B2 del taglio T si sono allontanati l’uno rispetto all’altro. Il bordo B1 è penetrato all’interno dell’anima tubolare, scorrendo lungo la superficie interna della parete formata dal foglio F che costituisce l’anima tubolare stessa.
[0042] In Fig. 8 è mostrato un istante successivo, in cui l’anima tubolare di avvolgimento A sta rotolando lungo la superficie di rotolamento 13 per effetto della coppia applicata dal primo rullo avvolgitore 5. Il lembo iniziale Li del materiale nastriforme, che si è formato per effetto del taglio o strappo operato dall’organo di interruzione 1 si è appoggiato sulla superficie di rotolamento 13 e l’anima tubolare di avvolgimento inizia a rotolare sopra di esso, così che il lembo iniziale Li inizia a formare una parte di spira di avvolgimento del materiale nastriforme attorno alla nuova anima tubolare di avvolgimento.
[0043] Il rotolo R che è stato formato nella culla di avvolgimento 5, 7, 9 si allontana secondo la freccia fR grazie ad una differenza di velocità tra i rulli avvolgitori, in particolare per effetto di una riduzione della velocità periferica del secondo rullo avvolgitore 7.
[0044] Mentre l’anima avanza rotolando lungo il canale 15, il taglio T ruota attorno all’asse A-A dell’anima tubolare di avvolgimento A. In Fig.9 il taglio T e i bordi B1, B2 che lo definiscono sono passati oltre il punto di contatto tra anima tubolare di avvolgimento A e superficie stazionaria di rotolamento 13, punto che rappresenta l’asse di istantanea rotazione dell’anima tubolare di avvolgimento A nel suo moto di rotolamento.
[0045] Quando il taglio T ha superato il punto di contatto tra anima tubolare di avvolgimento A e superficie di rotolamento 13, la spinta in direzione circa radiale generata nel punto di contatto tra anima tubolare di avvolgimento A e superficie di rotolamento 13 spinge il bordo B1 all’interno dell’anima tubolare, allargando il taglio T. In questo modo il lembo iniziale Li, ovvero una porzione di esso, può entrare nel taglio tra i due bordi B1, B2.
[0046] Questo fenomeno è illustrato in particolare in Fig.9 e nell’ingrandimento di Fig.9A. La penetrazione del lembo iniziale Li, o parte di esso, nel taglio tra i bordi B1, B2 reciprocamente distanziati per effetto della deformazione dell’anima tubolare di avvolgimento A può essere facilitata da un organo di ancoraggio, ad esempio di tipo meccanico, pneumatico o pneumo-meccanico. In Fig. 9 è mostrato a tale scopo un organo di ancoraggio comprendente un organo meccanico 31. Questo organo meccanico 31 può essere montato in modo da oscillare attorno ad un asse 31.1, sostanzialmente parallelo agli assi di rotazione dei rulli avvolgitori 5, 7, 9, tra loro circa paralleli. In alcune forme di realizzazione l’organo meccanico 31 può essere elasticamente sollecitato da una molla, ad esempio una molla pneumatica 31.2 per rimanere in una posizione disattiva. L’organo meccanico 31 presenta un’appendice, o più esattamente una pluralità di appendici 31.4, che si trovano normalmente defilate rispetto al canale 15, cioè al di sotto della superficie stazionaria di rotolamento. Questa posizione può essere mantenuta grazie alla molla 31.2.
[0047] In alcune forme di realizzazione l’organo meccanico può presentare una pluralità di diti 31.3 che, quando l’organo meccanico 31 è in posizione disattiva, si trovano nel canale 15. Quando l’anima tubolare di avvolgimento A avanza lungo il canale 15, interferisce con i diti 31.1 e provoca l’oscillazione dell’organo meccanico 31 attorno all’asse 31.1, provocando così l’azionamento dell’organo meccanico 31 senza necessità di un attuatore. Una forma realizzativa di questo tipo è descritta in dettaglio in US7,931,226, cui può essere fatto riferimento per maggiori dettagli. L’organo elastico di richiamo 31.2 riporta l’organo meccanico 31 nella posizione di riposo dopo che l’anima tubolare di avvolgimento A è passata a valle dell’organo meccanico 31.
[0048] In altre forme di realizzazione i diti 31.3 possono essere omessi e l’organo meccanico 31 può essere azionato da un attuatore, ad esempio un attuatore elettrico a comando elettronico. L’azionamento dell’organo meccanico 31 può essere sincronizzato con la posizione dell’anima tubolare di avvolgimento A lungo il canale 15 ad esempio con l’ausilio di un sensore che rileva il passaggio dell’anima tubolare A e invia un segnale di attivazione dell’attuatore di comando dell’organo meccanico 31.
[0049] Come mostrato in Fig.10, l’oscillazione dell’organo meccanico 31 può continuare mentre l’anima tubolare di avvolgimento A avanza, in modo che l’estremità delle appendici 31.4 seguano l’anima tubolare A e garantiscano l’introduzione della porzione di lembo libero iniziale Li tra i bordi B1, B2 del taglio T. Il lembo iniziale Li, ovvero una parte di esso, può essere introdotto tra i due bordi B1, B2 fino a sporgere entro il volume interno dell’anima tubolare di avvolgimento A.
[0050] L’azione dell’organo meccanico 31 cessa quando l’anima tubolare è avanzata di un certo tratto lungo il canale 15, in modo tale che i bordi B1, B2 del taglio T possano ritornare a premere l’uno contro l’altro pinzando e trattenendo il lembo libero iniziale Li del materiale nastriforme N. L’ulteriore avanzamento dell’anima tubolare di avvolgimento A lungo il canale 15 provoca il completamento dell’avvolgimento della prima spira di materiale nastriforme e successivamente l’avvolgimento delle spire successive. Contemporaneamente l’organo meccanico 31 viene fatto fuoriuscire dall’anima tubolare A e ritorna alla posizione di riposo mostrata in Fig.8.
[0051] Il processo di avvolgimento a questo punto prosegue in modo noto mentre l’anima transita attraverso la gola 11 tra il primo rullo avvolgitore 5 e il secondo rullo avvolgitore 7 ed entra nella culla di avvolgimento tra i rulli avvolgitori 5, 7 e 9.
[0052] Il procedimento descritto consente di ancorare il lembo libero iniziale Li del materiale nastriforme all’anima tubolare di avvolgimento A senza l’impiego di colla ed utilizzando unicamente l’effetto meccanico di pinzatura e trattenimento generato dalla cooperazione tra i bordi B1, B2 del taglio longitudinale T dell’anima tubolare di avvolgimento A.
[0053] In Fig.11 è mostrata una fase intermedia del ciclo di avvolgimento del rotolo R, in cui il rotolo in formazione si trova in contatto con i rulli avvolgitori 5, 7, 9 prima dell’inserimento di una nuova anima tubolare di avvolgimento e dello scarico del rotolo formato (Fig.6).
[0054] L’anima tubolare di avvolgimento A può essere formata in differenti modi. In alcune forme di realizzazione l’anima tubolare di avvolgimento A può essere formata con una normale tubiera posta esternamente alla linea di trasformazione in cui è inserita la ribobinatrice. L’anima tubolare formata dalla tubiera può essere incisa formando il taglio longitudinale T quando si trova ancora nella tubiera o in una fase successiva, ad esempio quando è impegnata dall’introduttore 19 e prima di essere inserita nel canale 15. In questo modo si garantisce la corretta posizione angolare del taglio T.
[0055] L’anima tubolare di avvolgimento A può essere tagliata con una lama di taglio o in alternativa con sistema laser, ad esempio.
[0056] Le tubiere sono macchine ingombranti e che richiedono l’impiego di collante per far aderire l’una all’altra spire di una o più strisce di cartone, al fine di ottenere un tubo. In vantaggiose forme di realizzazione, poiché il metodo qui descritto non richiede un’anima tubolare intera, si può prevedere di formare l’anima tubolare a partire da uno spezzone di un materiale in foglio opportunamente arricciato perché assuma una forma circa cilindrica circolare, con un taglio longitudinale.
[0057] Per arricciare un foglio, ad esempio in carta o cartone possono essere usati vari metodi. In generale il metodo di arricciamento comprende la fase di esercitare un’azione differenziale sulle due facce del foglio. L’azione può essere un’azione meccanica, oppure un’azione termica, o una loro combinazione. Un’azione meccanica può comportare l’applicazione di una forza superficiale sul foglio. L’azione termica può comportare il riscaldamento superficiale del foglio.
[0058] Metodi e macchine per arricciare un foglio di carta con un’azione meccanica sono descritti ad esempio in US20030205235A1 e in US3962957.
[0059] La Fig.12 illustra schematicamente una forma di realizzazione del dispositivo 21 per la formazione di anime tubolari di avvolgimento A a partire da una bobina B di un foglio continuo F di carta o cartone, ad esempio. Lungo un percorso di svolgimento del foglio continuo F è posto un dispositivo arricciatore 35 avente uno spigolo attorno al quale è guidato il foglio F, formando un angolo di rinvio sostanzialmente inferiore a 180°. La trazione sul foglio F provoca una forza di attrito tra lo spigolo del dispositivo arricciatore 35 e la superficie del foglio F in contatto con il dispositivo arricciatore 35. Questa sollecitazione meccanica (differente tra le due superfici o facce contrapposte del foglio F) si traduce in un effetto di lavorazione meccanica che provoca l’arricciamento del foglio F.
[0060] Nello schema di Fig. 12 sono anche schematicamente illustrati due rulli di trazione 37, posti a valle del dispositivo arricciatore 35, almeno uno dei quali è motorizzato. A monte del dispositivo arricciatore 35 può essere posto un freno per generare sufficiente trazione nel foglio F. Il freno può essere posto in modo da agire sull’asse della bobina B.
[0061] A valle dei rulli di trazione 37 è posizionato un dispositivo di taglio 39, che suddivide il foglio F in singoli spezzoni, ciascuno dei quali di una lunghezza tale da formare un’anima tubolare di avvolgimento A. Per effetto dell’azione esercitata dal dispositivo arricciatore 35, lo spezzone di foglio F tagliato tende ad arrotolarsi o arricciarsi assumendo la forma cilindrica dell’anima tubolare di avvolgimento A, che viene prelevata dall’introduttore 19 per essere inserita nel canale 15.
[0062] Come sopra accennato l’effetto di arricciatura può essere ottenuto anche in maniere differenti. Un ulteriore dispositivo arricciatore utilizzabile nel presente contesto è descritto, ad esempio, in US5,928,124.
[0063] In Fig. 13 è illustrata una differente forma di realizzazione del dispositivo 21 per la formazione delle anime tubolari di avvolgimento A. Numeri uguali indicano parti uguali o equivalenti a quelle descritte con riferimento alla Fig.12. Nella forma di realizzazione di Fig.13 il dispositivo arricciatore 35 comprende due rulli 35A, 35B che possono essere motorizzati o folli. I due rulli 35A 35B sono tenuti a temperature differenti, ad esempio uno è riscaldato e l’altro è raffreddato. La differenza di temperatura cui sono soggette le due contrapposte superfici del foglio F provoca la tendenza di questo ad arricciarsi quando viene tagliato in spezzoni dal dispositivo di taglio 39. I rulli 35A, 35B possono agire da rulli di trazione. In alternativa o in combinazione possono essere previsti rulli di trazione 37 come illustrato in Fig.12.
[0064] In alcune forme di realizzazione l’organo di ancoraggio che facilita l’inserimento del lembo libero Li nel taglio T dell’anima tubolare di avvolgimento A per ottenere l’ancoraggio del materiale nastriforme N all’anima tubolare può essere azionato da un attuatore, anziché dal passaggio dell’anima tubolare A. Inoltre, l’organo di ancoraggio può essere dotato di un movimento differente dal movimento di oscillazione di cui è dotato l’organo meccanico 31.
[0065] In Fig.14 è ad esempio mostrato un dispositivo di ancoraggio comprendente un organo meccanico, ancora indicato con 31, comprendente un elemento mobile 31.5 azionato da un attuatore 31.6, ad esempio un motore elettrico rotativo o lineare. L’elemento mobile può essere dotato di un movimento di inserimento e retrazione rispetto al canale 15 e può essere attivato in maniera sincronizzata con il passaggio dell’anima tubolare di avvolgimento A, in modo tale da penetrare nel canale 15 quando l’anima tubolare A rotola sulla superficie di rotolamento 13 in corrispondenza della posizione dove si trova l’organo di ancoraggio. Come nella sequenza descritta in precedenza con riferimento alle Figg. 2 a 11, l’anima tubolare di avvolgimento A viene inserita nel canale 15 con una posizione angolare tale per cui essa raggiunge, per rotolamento lungo la superficie di rotolamento 13, la posizione di Fig.14 con il taglio T rivolto verso il basso. Il sollevamento dell’elemento mobile 31.5, comandato ad esempio da un segnale di un sensore che rileva il passaggio dell’anima tubolare di avvolgimento A, provoca la penetrazione dell’elemento mobile 31.5 nel taglio T e quindi l’introduzione in detto taglio, tra i bordi B1, B2, di una porzione del lembo iniziale Li di materiale nastriforme N.
[0066] Una volta che il lembo iniziale Li è stato introdotto tra i bordi B1, B2, l’elemento 31.5 può essere retratto. I bordi B1, B2 del taglio T si riavvicinano e pinzano il lembo iniziale Li trattenendolo.
[0067] In alcune forme di realizzazione il suddetto procedimento di inserimento del lembo iniziale Li nel taglio T tra i bordi B1, B2 può essere facilitato dal fatto che l’anima tubolare di avvolgimento A è deformata a causa della dimensione del canale 15, minore rispetto al diametro dell’anima tubolare A.
[0068] In alternativa, la divaricazione dei bordi B1, B2 può essere provocata dalla penetrazione dell’elemento mobile 31.5, senza necessità di provocare una deformazione per compressione radiale dell’anima tubolare di avvolgimento A. In tal caso, il canale 15 può avere una dimensione in dimensione radiale, cioè una distanza tra primo rullo avvolgitore 5 e superficie di rotolamento 13 pari al diametro dell’anima, o appena leggermente inferiore, al solo scopo di generare sufficiente attrito sull’anima tubolare di avvolgimento A al fine di provocarne l’accelerazione angolare e l’inizio del rotolamento.
[0069] Mentre nelle forme di realizzazione sin qui descritte l’anima tubolare viene ottenuta tramite taglio di un foglio continuo F svolto da una bobina B, in altre forme di realizzazione può essere previsto di utilizzare fogli singoli, già tagliati, che vengono arricciati prima di essere inseriti nel canale 15. In Fig.15 è illustrato uno schema di un dispositivo per la formazione di anime tubolari di avvolgimento A, ancora indicato con 21. Con RF è indicata una risma di fogli singoli che vengono individualmente prelevati tramite un convogliatore, ad esempio un convogliatore a cinghie schematicamente indicato con 41. I singoli fogli vengono alimentati ad un dispositivo arricciatore 42, che può comprendere ad esempio una coppia di rulli 43, mantenuti a due differenti temperature, per applicare due differenti azioni termiche sulle opposte superfici del foglio F, in modo analogo a quanto descritto con riferimento alla Fig.13. Il foglio F arricciato che forma l’anima tubolare di avvolgimento, in uscita dalla gola tra i due rulli 43 viene inserito nell’introduttore 19.
[0070] Nelle forme di realizzazione sopra descritte viene previsto un dispositivo 21 per la produzione di anime tubolari di avvolgimento disposto direttamente nella linea di trasformazione, in cui è inserita la macchina ribobinatrice 1. Questo consente di eliminare la necessità di una tubiera esterna e laterale alla linea di trasformazione, con conseguente eliminazione dei costi di produzione (anche legati al consumo di collante) delle anime tubolari. Viene anche ridotto l’ingombro in pianta del macchinario associato alla linea di trasformazione.
[0071] Tuttavia, non si esclude la possibilità di utilizzare anime tubolari formate esternamente alla linea di trasformazione, con macchinari adiacenti alla linea di trasformazione o anche separati e distanti dalla linea di trasformazione in cui è inserita la ribobinatrice 1. Ad esempio possono essere usate tubiere tradizionali per la produzione di anime tubolari di cartone, tramite avvolgimento elicoidale di strisce di cartone. Le anime tubolari possono essere accumulate in un magazzino e individualmente introdotte nella macchina ribobinatrice. In altre forme di realizzazione si possono usare anime tubolari di avvolgimento in materiale plastico, o in altro materiale, tramite processi di estrusione. Ad esempio possono essere usati materiali compostabili, o solubili in acqua, o di altra natura non inquinante e che comunque non generino difficoltà di smaltimento.
[0072] Qualunque sia il processo produttivo delle anime tubolari di avvolgimento, si prevede che in esse vengano realizzati tagli longitudinali T prima di introdurle nella testa di avvolgimento 3. Il taglio longitudinale può essere realizzato ad esempio come fase del procedimento di avvolgimento dell’anima tubolare in una tubiera. In Fig.16 è schematicamente illustrata una tubiera 51 per la produzione di anime tubolari di avvolgimento. La tubiera 51 può essere realizzata in qualunque modo noto, ad esempio la tubiera 51 può essere una tubiera del tipo descritto in US9,068,595, cui può essere fatto riferimento per maggiori dettagli. Rispetto ad una tubiera esistente, la tubiera 51 presenta in aggiunta una lama circolare 53 o altro dispositivo di taglio, per generare tagli longitudinali nel tubo T in fase di formazione attorno ad un mandrino di formazione 55. Anziché una lama circolare 53 può essere previsto un sistema di taglio laser, oppure un sistema di taglio ad acqua, od altro organo di taglio idoneo. L’organo di taglio 53 coopera con il mandrino di formazione 55 che funziona da contro-lama. Poiché il tubo T si forma normalmente ruotando attorno all’asse del mandrino, la lama circolare 53 può essere montata su una struttura anulare che circonda il mandrino e può muoversi lungo una traiettoria circolare così da seguire il tubo T durante la sua rotazione.
[0073] Vi sono, peraltro, anche tubiere che formano un tubo in continuo tramite un movimento longitudinale, vedasi ad esempio US5,593,375 e US2016/0082686. In macchine di formazione con moto longitudinale, anziché elicoidale, un dispositivo di taglio, quale una lama discoidale ruotante, può essere posto in posizione stazionaria.
[0074] Anziché una lama, può essere usato un sistema di taglio laser, o di taglio a ultrasuoni, o di taglio ad acqua, o altri sistemi atti a tagliare il materiale di cui è formato tubo e di cui vengono formate le anime tubolari di avvolgimento. Questo materiale non è in generale limitato al cartone, ma può essere ad esempio un materiale plastico, preferibilmente materiale compostabile o riciclabile.
[0075] In altre forme di realizzazione l’organo di taglio può essere inserito come parte integrante di un gruppo di alimentazione di anime tubolari di avvolgimento alla testa di avvolgimento 3 della ribobinatrice 1.
[0076] Sistemi di introduzione di anime tubolari in una macchina ribobinatrice sono noti dall’arte corrente, vedasi ad esempio EP306092. In questo sistema noto è previsto un applicatore di collante che applica un collante secondo una linea longitudinale durante il movimento di inserimento dell’anima tubolare nella macchina ribobinatrice. Un sistema di introduzione di questo tipo può essere modificato adattato per inglobare un dispositivo di taglio longitudinale, che sostituisce l’applicatore di collante. In Fig.17 è mostrato uno schema di un sistema di introduzione e taglio longitudinale di un’anima tubolare di avvolgimento A, in una sezione secondo un piano ortogonale all’asse dell’anima tubolare di avvolgimento A e quindi ortogonale alla direzione di introduzione. Schematicamente, con A è indicata l’anima tubolare di avvolgimento, che avanza parallelamente al proprio asse appoggiandosi su un supporto di scorrimento stazionario 61. Il movimento di avanzamento può essere impartito da ruote o rulli motorizzati, posti con i propri assi di rotazione a 90° rispetto all’anima di avvolgimento. Nella forma di realizzazione schematicamente rappresentata in Fig.17, in modo analogo a quanto previsto nel sopra richiamato EP0306092, l’anima tubolare di avvolgimento A è tenuta fra due cinghie 63, 65, mostrate limitatamente ad una sezione trasversale del rispettivo ramo attivo a contatto con l’anima tubolare di avvolgimento A.
[0077] In una posizione opportuna, preferibilmente in una posizione diametralmente opposta all’appoggio 61, può essere previsto un dispositivo di taglio 53, schematicamente rappresentato come un dispositivo di taglio laser, che emette un fascio laser FL: Poiché il fascio è focalizzato sulla superficie dell’anima tubolare di avvolgimento A, esso taglia l’anima tubolare lungo una linea parallela all’asse dell’anima tubolare di avvolgimento e non danneggia la porzione diametralmente opposta dell’anima tubolare di avvolgimento.
[0078] Modulando il fascio laser ed eventualmente muovendo la sorgente laser 53 in direzione trasversale rispetto alla direzione di avanzamento dell’anima tubolare di avvolgimento si possono ottenere tagli discontinui e/o non paralleli all’asse dell’anima tubolare di avvolgimento A, come più avanti descritto.
[0079] Quando l’anima tubolare di avvolgimento A viene tagliata dopo la formazione di una struttura a tubo chiuso, il taglio T può essere realizzato in modo incompleto, cioè in modo che esso non abbia la stessa estensione longitudinale dell’anima tubolare di avvolgimento A. In Fig.18 è ad esempio mostrata un’anima tubolare di avvolgimento A con una prima estremità A1 e una seconda estremità A2. Il taglio longitudinale, ancora indicato con T non interessa l’intero sviluppo longitudinale dell’anima tubolare, bensì termina ad una certa distanza dalle estremità assiali A1 e A2 dell’anima tubolare di avvolgimento, lasciando due porzioni T1 e T2 di parete integra dell’anima tubolare A. In questo modo l’anima tubolare mantiene meglio la propria forma circa cilindrica durante la manipolazione e non tende a deformarsi eccessivamente. Allo stesso tempo, il taglio T, che può avere la configurazione rappresentata in Fig.2, può allargarsi tramite divaricazione dei bordi B1, B2 al fine di accogliere al proprio interno una porzione del lembo iniziale Li del materiale nastriforme N da avvolgere, per ancorarlo all’anima tubolare di avvolgimento.
[0080] Le porzioni dell’anima tubolare A in cui si trovano i tratti non tagliati T1 e T2 possono essere sufficientemente corte da essere contenute nella porzione del rotolo R finito destinate ad essere rimosse come rifili terminali del rotolo o log R.
[0081] In altre forme di realizzazione il taglio longitudinale T può essere discontinuo, come schematicamente rappresentato in Fig. 19. Il taglio ha, in questo caso, la forma di una perforazione, con tratti T3 tagliati e tratti T4 non tagliati della parete tubolare formante l’anima tubolare di avvolgimento A. I tratti T4 non tagliati possono interessare complessivamente una lunghezza molto minore, ad esempio da 10 a 100 volte inferiore, alla lunghezza complessiva dei tratti tagliati T3. Il taglio interrotto di Fig.19 può essere ottenuto ad esempio tramite controllo impulsato di un dispositivo di taglio laser, oppure tramite una lama circolare 53 dentellata. I tratti T4 non tagliati possono essere posizionati lungo l’anima di avvolgimento A in modo da coincidere con i piani di taglio lungo i quali una troncatrice taglierà il rotolo in singoli rotolini destinati al confezionamento.
[0082] L’anima tubolare di avvolgimento A con taglio T discontinuo come in Fig.19 può essere usata in modo uguale a quanto sopra descritto. Nel momento in cui è necessario inserire il lembo iniziale Li nel taglio T, i ponticelli di giunzione dei bordi B1, B2, rappresentati dai tratti T4 non tagliati, possono essere facilmente rotti dall’organo di ancoraggio 31. A tal fine è vantaggioso prevedere che l’organo di ancoraggio 31 eserciti una forza sufficiente a rompere o lacerare i ponticelli di unione dei bordi B1, B2 del taglio T. In alternativa i ponticelli o tratti non tagliati T4 possono rimanere integri e la carta tissue può essere inserita tra coppie di tratti non tagliati T4. Nel caso che i tratti non tagliati T4 siano in fase con il taglio della troncatrice, questo permetterà alla troncatrice stessa di eseguire tagli più uniformi su tutta la superficie del log da tagliare, come avviene correntemente su rotoli provvisti di anima tradizionale (non tagliata)
[0083] L’anima tubolare di avvolgimento di Fig.19 garantisce una stabilità di forma dell’anima tubolare fino alla fase di rottura o lacerazione dei ponticelli e di ancoraggio del lembo libero inziale Li.
[0084] Nelle varie forme di realizzazione descritte, l’introduzione del lembo iniziale di materiale nastriforme tra i bordi del taglio longitudinale può essere facilitata tramite un sistema pneumatico. Ad esempio, possono essere previsti uno o più ugelli orientati in modo da generare uno o più flussi di aria che spingono il lembo iniziale del materiale nastriforme tra i bordi del taglio longitudinale. Gli ugelli possono essere fissi oppure mobili, ad esempio possono essere portati dall’organo meccanico 31, quando presente. In alcune forme di realizzazione si può anche prevedere che il lembo iniziale del materiale nastriforme venga inserito tra i bordi del taglio solo tramite soffi di aria compressa e senza l’ausilio di un organo meccanico, come l’organo 31.
[0085] La descrizione che precede illustra alcune forme realizzative dell’invenzione. Agli esperti del ramo risulterà chiaro che molte modifiche, cambiamenti e omissioni sono possibili senza uscire dallo spirito e dall'ambito dell’invenzione, come definita nelle rivendicazioni che seguono.

Claims (27)

  1. METODO E MACCHINA PER PRODURRE ROTOLI DI MATERIALE NASTRIFORME AVVOLTO SU ANIME TUBOLARI E RELATIVO PRODOTTO OTTENUTO Rivendicazioni 1. Un metodo per produrre rotoli di materiale nastriforme avvolto attorno ad anime tubolari di avvolgimento, caratterizzato dalle seguenti fasi: a) introdurre un’anima tubolare di avvolgimento in una macchina di avvolgimento periferico; in cui l’anima tubolare di avvolgimento presenta un taglio longitudinale estendentesi tra una prima estremità e una seconda estremità dell’anima tubolare; b) ancorare un lembo iniziale del materiale nastriforme all’anima tubolare inserendo almeno una porzione di detto lembo iniziale fra due bordi definenti il taglio longitudinale; c) avvolgere una lunghezza di materiale nastriforme attorno all’anima tubolare.
  2. 2. Il metodo della rivendicazione 1, in cui la fase di ancorare il lembo iniziale del materiale nastriforme all’anima tubolare comprende le fasi di: − allontanare l’uno dall’altro i bordi definenti il taglio longitudinale; − inserire una porzione del lembo iniziale del materiale nastriforme tra i due bordi del taglio longitudinale; − riavvicinare tra loro i bordi del taglio longitudinale così da pinzare il materiale nastriforme inserito tra di essi.
  3. 3. Il metodo della rivendicazione 2, in cui la fase di allontanare l’uno dall’altro i bordi del taglio longitudinale comprende la fase di applicare una forza di compressione circa radiale sulla superficie esterna dell’anima tubolare.
  4. 4. Il metodo della rivendicazione 3, in cui la fase di allontanare l’uno dall’altro i bordi del taglio longitudinale comprende la riduzione della circonferenza dell’anima tubolare per effetto della penetrazione di uno di detti bordi entro l’anima tubolare.
  5. 5. Il metodo della rivendicazione 2 o 3 o 4, in cui la fase di inserire una porzione del lembo iniziale del materiale nastriforme tra i due bordi del taglio longitudinale comprende la fase di introdurre il materiale nastriforme tramite un organo di ancoraggio che si incunea tra i due bordi del taglio longitudinale.
  6. 6. Il metodo di una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il taglio longitudinale dell’anima tubolare di avvolgimento si estende per una porzione della lunghezza assiale dell’anima tubolare e presenta estremi distanziati dalla prima estremità assiale e dalla seconda estremità assiale dell’anima tubolare.
  7. 7. Il metodo di una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il taglio longitudinale è discontinuo e presenta ponticelli di collegamento tra i due bordi.
  8. 8. Il metodo della rivendicazione 7, in cui la fase di ancorare il lembo iniziale del materiale nastriforme all’anima tubolare comprende la fase di rompere almeno alcuni di detti ponticelli di collegamento.
  9. 9. Il metodo della rivendicazione 7 o 8, in cui i ponticelli di collegamento sono posizionati in fase con piani di taglio del rotolo.
  10. 10. Il metodo di una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre le seguenti fasi: − inserire e far avanzare l’anima tubolare in un canale di introduzione, definito tra un rullo avvolgitore, attorno a cui è guidato il materiale nastriforme, e una superfice stazionaria di rotolamento estendentesi attorno al rullo avvolgitore ad una distanza da detto rullo avvolgitore inferiore al diametro dell’anima tubolare; il materiale nastriforme venendo pinzato tra il rullo avvolgitore, e l’anima tubolare; − interrompere il materiale nastriforme a valle dell’anima tubolare formando un lembo di coda di un rotolo completo e il lembo iniziale da ancorare all’anima tubolare; − divaricare l’uno rispetto all’altro due bordi del taglio longitudinale ed inserire il lembo iniziale tra detti bordi del taglio longitudinale.
  11. 11. Il metodo di una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 9, comprendente inoltre le seguenti fasi: − inserire e far avanzare l’anima tubolare in un canale di introduzione, definito tra un rullo avvolgitore, attorno a cui è guidato il materiale nastriforme, e una superfice stazionaria di rotolamento estendentesi attorno al rullo avvolgitore ad una distanza da detto rullo avvolgitore inferiore al diametro dell’anima tubolare; il materiale nastriforme venendo pinzato tra il rullo avvolgitore, e l’anima tubolare; − interrompere il materiale nastriforme a valle dell’anima tubolare formando un lembo di coda di un rotolo completo e il lembo iniziale da ancorare all’anima tubolare; − inserire il lembo iniziale tra i bordi del taglio longitudinale allontanati l’uno dall’altro per effetto della deformazione radiale provocata dalla differenza tra il diametro dell’anima tubolare e la distanza tra il rullo avvolgitore e la superficie stazionaria.
  12. 12. Il metodo di una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente la fase di formare l’anima tubolare di avvolgimento tramite un dispositivo di formazione posto in linea con una testa di avvolgimento dei rotoli.
  13. 13. Il metodo di una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente la fase di produrre l’anima tubolare di avvolgimento arricciando un foglio.
  14. 14. Il metodo della rivendicazione 13, in cui detto foglio è prelevato da una risma di fogli tagliati.
  15. 15. Il metodo della rivendicazione 13, comprendente inoltre le fasi di: svolgere un foglio continuo da una bobina; sottoporre il foglio continuo ad un’azione di arricciamento; tagliare singoli spezzoni di detto foglio continuo e arricciare gli spezzoni di foglio formando l’anima tubolare.
  16. 16. Il metodo di una qualsiasi delle rivendicazioni 13 a 15, in cui il foglio viene arricciato applicando un’azione meccanica e/o termica differenziale sulle due superfici del foglio.
  17. 17. Il metodo di una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 12, comprendente inoltre la fase di tagliare longitudinalmente un’anima tubolare avente una struttura tubolare cilindrica, generando in detta struttura tubolare cilindrica detto taglio longitudinale.
  18. 18. Il metodo di una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 12, comprendente inoltre le seguenti fasi: (a) formare una struttura tubolare continua con una parete cilindrica tramite avvolgimento di una o più strisce di cartone attorno a un mandrino di formazione; (b) suddividere la struttura tubolare in singole anime tubolari di avvolgimento; (c) prima o dopo la fase (b), tagliare longitudinalmente la struttura tubolare.
  19. 19. Un rotolo di materiale nastriforme avvolto attorno ad un’anima tubolare di avvolgimento, caratterizzato dal fatto che l’anima di avvolgimento comprende un taglio longitudinale estendentesi tra una prima estremità e una seconda estremità dell’anima tubolare, e che un lembo iniziale del materiale nastriforme è inserito tra due bordi definenti il taglio longitudinale.
  20. 20. Il rotolo della rivendicazione 19, in cui i bordi del taglio longitudinale sono ondulati o inclinati rispetto ad una direzione assiale dell’anima tubolare.
  21. 21. Il rotolo della rivendicazione 19 o 20, in cui i bordi del taglio longitudinale sono definiti da rispettive superfici inclinate rispetto ad una direzione radiale.
  22. 22. Una macchina ribobinatrice per la produzione di rotoli di materiale nastriforme avvolti attorno ad anime tubolari di avvolgimento, comprendente: una testa di avvolgimento; un dispositivo introduttore per introdurre anime tubolari nella testa di avvolgimento; caratterizzata dal fatto che detto dispositivo introduttore è configurato per inserire anime tubolari corredate di un taglio longitudinale estendentesi da un primo estremo ad un secondo estremo di dette anime tubolari.
  23. 23. La macchina ribobinatrice della rivendicazione 22, comprendente o associata a un dispositivo per produrre anime tubolari di avvolgimento formate da un materiale in foglio arricciato attorno ad un asse dell’anima di avvolgimento.
  24. 24. La macchina ribobinatrice della rivendicazione 22, comprendente inoltre un dispositivo di taglio per tagliare longitudinalmente anime tubolari inserite in detta macchina ribobinatrice.
  25. 25. Un’anima tubolare di avvolgimento per la produzione di rotoli di materiale nastriforme, comprendente una parete circa cilindrica e due estremità assiali, caratterizzata dal fatto che tra dette due estremità assiali si estende un taglio longitudinale.
  26. 26. L’anima tubolare della rivendicazione 25, in cui il taglio longitudinale si estende per una parte della lunghezza assiale dell’anima tubolare di avvolgimento e termina a distanza dalle due estremità assiali dell’anima tubolare di avvolgimento.
  27. 27. L’anima tubolare di avvolgimento della rivendicazione 25 o 26, in cui il taglio longitudinale è discontinuo e presenta ponticelli di collegamento tra i due bordi, ed in cui la fase di ancorare il lembo iniziale del materiale nastriforme all’anima tubolare comprende la fase di rompere almeno alcuni di detti ponticelli di collegamento.
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