ITFI20060025A1 - Congegno per la chiusura della punta all'estremita'dei manufatti tubolari di calzetteria - Google Patents
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Description
"CONGEGNO PER LA CHIUSURA DELLA PUNTA ALL'ESTREMITà DEI MANUFATTI TUBOLARI DI CALZETTERIA"
DESCRIZIONE
L'invenzione ha per oggetto un congegno, che è combinato alla macchina circolare da maglieria, per realizzare la chiusura dei manufatti tubolari di calzetteria realizzati dalla macchina stessa.
Tentativi di soluzioni di questo problema non sono risultati soddisfacenti. Soluzioni che prevedono il trasferimento dalla macchina di produzione ad un congegno ad essa estraneo, sono risultati poco soddisfacenti e/o troppo costosi e/o troppo ingombranti, in specie se combinati ad ogni singola macchina.
L'invenzione risolve questi problemi, ed ottiene anche altri scopi e vantaggi, che risultano evidenti dal testo che segue.
Il congegno in questione - per la chiusura dell'estremità dei manufatti di calzetteria sulla stessa macchina circolare che li ha prodotti - adotta un settore - per lo più semicircolare - per il trasferimento delle maglie da un primo arco di aghi ad un secondo arco di aghi opposto.
Secondo l'invenzione, nel detto settore sono previsti elementi sagomati atti a fiancheggiare all'interno delle platine rispettive - ciascun ago (o la maggior parte degli aghi) del primo arco e del secondo arco; ciascuno dei detti elementi presenta una sporgenza atta ad impegnare una maglia del manufatto pneumaticamente tensionato; sono previsti mezzi per sollevare gli aghi del primo arco per abbandonare le maglie, le quali rimangono impegnate a detti elementi; sono previsti mezzi per ribaltare detto settore e per così portare le maglie impegnate dai detti elementi sagomati, in corrispondenza di pertinenti aghi del secondo arco; e sono previsti mezzi per sollevare detti aghi del secondo arco fino a livello trattenuto per mantenere le maglie da essi formante e per impegnare anche le corrispondenti maglie trasferite dagli elementi sagomati, per quindi formare ranghi di maglie parziali di chiusura con gli aghi del secondo arco.
Detti elementi sagomati possono essere previsti in coppia per fiancheggiare da parti opposte lo stesso ago.
I detti elementi sagomati vengono mantenuti in un assetto di esclusione - in genere abbassati - fino al momento della chiusura terminale del manufatto e vengono sollevati fino a far scorrere ed impegnare le maglie alle coppie degli elementi sagomati.
In una pratica realizzazione può essere previsto un equipaggio suscettibile di ruotare con il cilindro degli aghi e di sollevarsi ed abbassarsi assialmente rispetto a detto cilindro; sul detto equipaggio è montato il detto settore, che così può raggiungere una posizione bassa inattiva ed una posizione sollevata ed attiva per impegnare le maglie degli aghi del primo arco e per trasferirle agli aghi del secondo arco impegnanti le rispettive maglie terminali.
Viene anche previsto un organo tubolare suscettibile di seguire i sollevamenti e le rotazioni del cilindro degli aghi e di compiere una rotazione parziale rispetto al cilindro degli aghi per così comandare i ribaltamenti del detto settore.
E' oggetto dell'invenzione anche un procedimento per la chiusura dell'estremità dei manufatti di calzetteria sulla stessa macchina circolare che li ha prodotti, con un settore - per lo più semicircolare - per il trasferimento delle maglie da un primo arco di aghi ad un secondo arco di aghi opposto.
Secondo l'invenzione: le maglie degli aghi di un primo arco di aghi vengono impegnate da rispettivi elementi sagomati o da rispettive coppie di elementi sagomati, atti a fiancheggiare ciascun rispettivo ago del primo arco e del secondo arco, all'interno delle plati ne; gli aghi del primo arco vengono sollevati per abbandonare la maglia, avendola impegnata a detti elementi sagomati; detto settore viene ribaltato per portare le maglie impegnate ai detti elementi sagomati in corrispondenza di aghi del secondo arco; e detti aghi del secondo arco vengono sollevati a livello trattenuto per impegnare anche le corrispondenti maglie impegnate agli elementi sagomati per quindi formare ranghi di maglie parziali di chiusura lungo detto secondo arco di aghi.
I detti elementi sagomati vengono mantenuti in un assetto di esclusione fino al momento di operare la chiusura terminale del manufatto, ed intervengono solo per la operazione di chiusura della punta del manufatto.
II trovato verrà meglio compreso seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno: le
Figg.l a 3 mostrano in sezione assiale la parte superiore del cilindro degli aghi con accessori e con il congegno in oggetto, in tre successivi assetti; le Figg.4, 5 e 6 sono sezioni locali secondo IV-IV, V-V e VI-VI di Fig.l; le
Figg.7, 8, 9, 10 mostrano la zona indicata dalla freccia fVn DI Fig.l, in successive fasi operative precedenti al trasferimento; le
Figg.ll, 12, 13 mostrano la zona indicata dalla freccia fXidi Fig.3, in successive fasi operative attuate dopo il trasferimento; le
Figg.14 e 15 mostra isolatamente il settore semicircolare in pianta ed in sezione secondo XV-XV di Fig.14; la
Fig.16 mostra un particolare ingrandito di fig.15; la
Fig.17 mostra una vista secondo XVII-XVII della Fig.14, completa di ranghi finali di maglie; le Figg.18 e 19 mostrano una variante di realizzazione, in una vista parziale analoga a quella di Fig.14 e due viste secondo la linea XIX-XIX di Fig.18, relative a due ranghi successivi di maglie, nella fase di impegno delle maglie da trasferire da un arco all'arco opposto.
Riferendosi alle Figg.l a 17, con 1 è indicato un cilindro motore che ruota per trascinare in rotazione -tramite linguette 3 od organi equivalenti - il cilindro degli aghi 5, nei cui canali longitudinali esterni 5A scorrono gli aghi 7; al cilindro degli aghi 5 è superiormente combinato il collare 9 con canali radiali 9A per lo scorrimento delle cosiddette platine 11. La disposizione è usuale.
Con 13 è indicato un cilindro che è coassiale e che ruota con il cilindro motore 1 e con il cilindro degli aghi; al suo bordo superiore 13A sono previsti due supporti 15 diametralmente opposti, sui quali è articolato con perni 17 diametrali un settore 19 semicircolare; detto settore 19 è suscettibile di ribaltare di circa 180° alternativamente per presentarsi in corrispondenza di un primo arco circa semicircolare di aghi (assetto delle Figg.l, 2, 7) ed in corrispondenza di un secondo ed opposto arco di aghi (assetto delle Figg.3, 11, 12). Per comandare alternativamente i ribaltamenti del settore, viene previsto un cilindro 21 attorno al cilindro 13; il bordo superiore 21A del cilindro 21 presenta almeno una dentatura 23 che ingrana con una dentatura 24 del settore 19 e coassiale ai perni 17. Il cilindro 21 può ruotare con i cilindri 13 e 5 ad opera del cilindro motore 1, essendo previsto un perno di vincolo 27. Il cilindro 21 può essere spostato angolarmente di pochi gradi rispetto al cilindro 13 per comandare i ribaltamenti del settore 19 attraverso le dentature 23 e 24.
I due cilindri 13 e 21 ed il settore 19 possono essere insieme sollevati ed abbassati assialmente rispetto al cilindro degli aghi, per gli scopi che verranno chiariti in seguito; ciò è consentito da una fes sura verticale 1Y del cilindro 1, attraversata dal perno 27, che trascina in rotazione i due cilindri 13 e 21. Anche il cilindro degli aghi 5 con le platine 11 può essere spostato assialmente, per ottenere tempestive variazioni dimensionali delle maglie del tessuto tubolare a maglia del manufatto.il cilindro 21 presenta una limitata fessura 21X, per cui esso può essere fatto ruotare rispetto agli altri cilindri 13 e 1.
All'interno del cilindro 13 viene predisposta una usuale guida tubolare 31 destinata ad esercitare il tensionamento per aspirazione pneumatica del manufatto in formazione, con una corrente aspirante.
Ciascuna platina 11 presenta la usuale fessura sagomata HA, alla quale corrisponde il dorso 7A dell'uncino dell'ago 7, per la usuale cooperazione per la tessitura del manufatto tubolare del calzino od altro equivalente manufatto.
Al termine della formazione del tessuto tubolare, deve essere provveduto a chiudere la punta del manufatto, previa l'eventuale formazione di una sacca con gli aghi del primo arco, con moto continuo o con moto alternato del cilindro degli aghi. Si deve quindi ribsiltare il settore 19 con il bordo terminale formato dal primo arco di aghi, fino a combinare le ultime maglie formate dal primo arco degli aghi con le ultime maglie forniate dal secondo arco degli aghi. Per attuare ciò viene prevista la speciale struttura del settore 19 secondo l'invenzione atta a cooperare con le platine e con gli aghi.
Il settore 19 - secondo l'invenzione - è spostabile fra una posizione abbassata ed inattiva (Fig.l, 7) al di sotto della zona in cui si trovano le fessure sagomate HA delle platine 11, ed una posizione sollevata ed attiva (Fig.2, 8, 9) quasi a livello di dette fessure sagomate 11A. Nella posizione abbassata e nell'assetto del settore 19 in corrispondenza degli aghi del primo arco di aghi (Fig.l, 2, 7), la macchina circolare può formare il manufatto nel modo tradizionale, con o senza la sacca terminale per la punta da chiudere.
II settore 19, lungo il proprio sviluppo arcuato, presenta una pluralità di appendici radiali, ciascuna terminante con una coppia di elementi sagomati 25 di sviluppo radiale (vedi in specie Fig.17); i due elementi 25 di ogni coppia si estendono circa radialmente per fiancheggiare uno degli aghi 7 del primo arco di aghi nella prima posizione (Figg.l e 2) ed anche uno degli aghi 7 del secondo arco di aghi, nella seconda posizione ribaltata (Fig.3) del settore 19; i due elementi sagomati 25 di ciascuna coppia si trovano fra l'ago 7 e le due platine 11 che fiancheggiano e che cooperano con l'ago stesso. I due elementi sagomati 25 di ciascuna coppia presentano superiormente - nell'assetto in corrispondenza del primo arco di aghi - una sporgenza 25A (vedi in specie Figg.15 a 16) con un bordo superiore 25B che - quando il settore 19 è nella posizione sollevata di Figg.2, 8, 9 - segue il profilo inferiore della fessura sagomata HA della platina pertinente; detto bordo 25B si prolunga verso l'esterno (rispetto all'asse dei cilindri) con un bordo 25C incavato verso l'estremità dell'elemento 25, seguendo circa lateralmente il fondo della fessura 11 ma leggermente sporgendo rispetto a detta fessura 11.
Con questa disposizione della sporgenza 25 e nell'assetto sollevato di Figg.7 e 8 del settore 19, da parte degli aghi del primo arco viene formato - dopo almeno un rango di maglie serrate - un rango terminale di maglie MI il più possibile largo (con sollevamento delle platine od in modo equivalente) per evitare il disfacimento del bordo. Gli aghi del secondo arco di aghi vengono mantenuti non operativi ed abbassati, con l'ultima maglia in essi impegnata. Ciascuna delle ultime maglie MI risulta appoggiata sulle due pertinenti platine e sul bordo 25B dei due elementi sagomati 25. Gli aghi del primo arco di aghi vengono sollevati e poi abbassati senza più prendere filo, per cui la loro ultima maglia larga MI viene liberata, operandosi la cosiddetta sfilatura; queste maglie, sollecitate dal tensionamento pneumatico e dalla inclinazione dei bordi 25B, scivolano negli incavi 25C degli elementi sagomati 25.
A questo punto il cilindro 13 e quindi il settore 19 con gli elementi sagomati 25 vengono sollevati (Figg.3 e 9) ed il settore 19 tramite le dentature 23, 24 viene ribaltato di 180° attorno ai perni 17 trascinando le maglie larghe MI, che rimangono pneumaticamente trattenute sempre negli incavi 25C.
A fine ribaltamento del settore 19 (come indicato a tratteggi in Fig.3) fino a raggiungere la posizione indicata in Figg.3, 11, 12), le coppie di elementi sagomati 25 si dispongono a fianco degli aghi 7 corrispondenti del secondo arco di aghi. Gli aghi 7 del secondo arco vengono quindi sollevati ad un livello limitato (livello trattenuto) in cui essi mantengono la maglia Mo dell'ultimo rango del manufatto ed impegnano anche la maglia larga MI che è presentata all'ago fra i due incavi 25C dei due elementi sagomati 25 pertinenti. Così le maglie Mo e MI risultano impegnate dagli aghi 7 del secondo arco. A questo punto dai detti aghi 7 del secondo arco vengono formati - con moto alternato o con moto continuo e taglio del filo - alcuni ranghi di maglie serrate ed una maglia larga finale o con altro accorgimento, in modo da ottenere comunque in modo noto un collegamento sufficientemente stabile che realizza la chiusura dell'estremità finale del manufatto tubolare formato preliminarmente dal cilindro degli aghi. Vengono comandati a questo punto movimenti inversi per riportare il tutto nelle condizioni iniziali di cui alla Fig.lA.
Nelle Figg.18 a 20 è mostrata una variante di realizzazione, nella quale elementi corrispondenti a quelli dell'esempio precedente sono richiamati con gli stessi riferimenti.
Gli elementi sagomati radialmente sporgenti del settore 19, anziché essere in coppia come quelli 25 dell'esempio precedente, sono unici, ad ogni ago 7 essendo affiancato un unico elemento sagomato 125, disposto fra l'ago 7 ed una delle platine 11 che fiancheggiano l'ago. Anche in questa soluzione l'elemento sagomato 125 unico è atto ad impegnare le maglie MI del primo arco di aghi 7 e di trasferirle sugli aghi corrispondenti del secondo arco, per essere captate da detti aghi, che già impegnano la maglia Mo.
Per assicurare il trasferimento delle maglie MI dagli aghi del primo arco agli elementi 25 o 125 (ed in particolare nell'incavo come quello 25C), prima del ribaltamento gli aghi del primo arco si devono alzare per abbandonare la maglia sugli elementi 25 o 125.
Per ottenere con sicurezza questa operazione, si può procedere nel modo seguente, con riferimento alla Fig.19, che rappresenta questa operazione relativamente alla soluzione della variante per ultima descritta relativamente alle Figg.18 e 19, ma che è adottabile anche nella soluzione delle Figg.l a 17. L'operazione si effettua in due fasi. Nella prima fase (Fig.19) operano gli aghi di posto dispari 7χ - 73... e restano inerti gli aghi di posto pari 72- 74- etc.; nella successiva fase operano gli aghi di posto pari 72- 74- etc. e rimangono inerti gli aghi di posto dispari 7i - 73... . Nella prima fase il filo alimentato assume l'assetto fxe nella seconda fase il filo alimentato assume l'assetto fγ. Con ciò nella prima fase (Fig.19) sicuramente il filo fxforma maglia con gli aghi di posto dispari 7χ - 73... e rimane impegnato nell'elemento 125 (o 25) in corrispondenza degli aghi di posto pari; nella seconda fase sicuramente il filo fYforma maglia con gli aghi di posto pari 72- 74... e rimane impegnato nell'elemento 125 (o 25) in corrispondenza degli aghi di posto dispari··, l'ago deve quindi alzarsi per scaricare la maglia oltre la paletta dell'ago, per poi discendere senza prendere filo e abbandonando la maglia sull'elemento 25, 25A. A questo punto il settore 19 può ribaltare trasportando tutte le maglie MI finali (formate dagli aghi del primo arco) fino al di sopra degli aghi del secondo arco, i quali possono prelevarle affiancandole alle maglie Mo formate in precedenza dai detti aghi del secondo arco, e così chiudendo la punta del manufatto. Gli aghi del secondo arco proseguono con formazione di ranghi a maglie strette e con un rango finale a maglie larghe, o con altra disposizione per assicurare la stabilità della estremità chiusa del manufatto.
E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale disposizione pratica del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizione senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegnc, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.
Claims (9)
- RIVENDICAZIONI 1. Un congegno per la chiusura dell'estremità dei manufatti di calzetteria sulla macchina circolare che li ha prodotti, con un settore - per lo più semicircolare - per il trasferimento delle maglie da un primo arco di aghi ad un secondo arco di aghi opposto, caratterizzato dal fatto di comprendere: - nel detto settore (19) elementi sagomati (25) atti a fiancheggiare, all'interno delle platine (11) rispettive, ciascun ago (7) del primo arco e del secondo arco, ciascuno dei detti elementi sagomati (25) presentando una sporgenza (25A) atta ad impegnare una maglia (MI) pneumaticamente tensionata; - mezzi per sollevare gli aghi del primo arco per abbandonare la detta maglia (MI), che rimane impegnata a detti elementi (25); - mezzi per ruotare detto settore (19) di circa 180° e per portare le maglie impegnate da detti elementi sagomati (25) in corrispondenza di aghi del secondo arco;0 - mezzi per sollevare detti aghi del secondo arco fino a livello trattenuto per mantenere le maglie (Mo) da essi formate e per impegnare anche le corrispondenti maglie (MI) impegnate dagli elementi sagomati (25), e per quindi formare ranghi di maglie parziali di chiusu ra con gli aghi del secondo arco.
- 2. Congegno come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi per mantenere detti elementi sagomati (25) in un assetto dì esclusione fino al momento della chiusura terminale del manufatto e per sollevarli fino a far scorrere ed impegnare le maglie alla detta coppia di elementi sagomati (25).
- 3. Congegno come da rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto di comprendere un equipaggio (13, 15) sul quale detto settore (19) è articolato, detto equipaggio essendo suscettibile di ruotare con il cilindro degli aghi (5) e di sollevarsi ed abbassarsi assialmente rispetto a detto cilindro (5) per raggiungere una posizione bassa inattiva ed una posizione sollevata ed attiva e per impegnare le maglie (Mi) degli aghi del primo arco e trasferirle agli aghi del secondo arco impegnanti una loro maglia (Mo) terminale.
- 4. Congegno come almeno da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere coppie di elementi sagomati (25), gli elementi di ciascuna coppia fiancheggiando ciascun ago.
- 5. Congegno come da una almeno delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un organo tubolare (13, 13A, 23) suscettibile di seguire i sollevamenti e le rotazioni del cilindro (5) degli aghi e di compiere una rotazione parziale rispetto al cilindro (5) degli aghi per comandare i ribaltamenti del detto settore (19).
- 6. Congegno come da una almeno delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i mezzi per sollevare ed abbassare platine ed aghi sono comandati per formare maglie strette terminali ed almeno una maglia larga finale nel primo arco di aghi, e per formare con gli aghi del secondo arco di aghi maglie strette sui due lembi in chiusura ed almeno una maglia larga finale.
- 7. Un procedimento per la chiusura dell'estremità dei manufatti di calzetteria sulla macchina circolare che li ha prodotti, caratterizzato dal fatto: - che le maglie degli aghi di un primo arco di aghi vengono impegnate da rispettivi elementi sagomati (25) atti a fiancheggiare ciascun rispettivo ago (7) del primo arco e ciascun corrispondente ago dell'opposto secondo arco, all'interno delle platine (11); - che gli aghi del primo arco vengono sollevati per abbandonare le maglie, avendole impegnate a detti elementi sagomati (25); - che detto settore (19) viene ruotato di circa 180° per portare le maglie impegnate ai detti elementi sagomati (25) in corrispondenza di aghi del secondo arco; e - che detti aghi del secondo arco vengono sollevati a livello trattenuto per impegnare anche le corrispondenti maglie (Mi) disimpegnandole dagli elementi sagomati (25), per quindi formare ranghi di maglie parziali di chiusura insieme alle maglie terminali (Mo) preventivamente formate da detti aghi del secondo arco di aghi.
- 8. Procedimento come da rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti elementi sagomati (25) vengono mantenuti in un assetto di esclusione fino alle fasi per la chiusura terminale del manufatto.
- 9. Procedimento come da una almeno delle rivendicazioni 7 e 8, caratterizzato dal fatto che vengono formate maglie strette terminali ed almeno una maglia larga finale all'abbandono da parte degli aghi del primo arco di aghi, e che vengono formate maglie strette sui due lembi collegati in chiusura ed almeno una maglia larga finale dagli aghi del secondo arco di aghi.
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ITFI20060025 ITFI20060025A1 (it) | 2006-01-27 | 2006-01-27 | Congegno per la chiusura della punta all'estremita'dei manufatti tubolari di calzetteria |
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ITFI20060025 ITFI20060025A1 (it) | 2006-01-27 | 2006-01-27 | Congegno per la chiusura della punta all'estremita'dei manufatti tubolari di calzetteria |
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ITFI20060025 ITFI20060025A1 (it) | 2006-01-27 | 2006-01-27 | Congegno per la chiusura della punta all'estremita'dei manufatti tubolari di calzetteria |
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IT (1) | ITFI20060025A1 (it) |
Cited By (2)
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CN101929028A (zh) * | 2009-06-19 | 2010-12-29 | 马西莫·比安基 | 用于封闭管状针织袜制品末端处的袜头的装置 |
US7882711B2 (en) | 2009-06-19 | 2011-02-08 | Massimo Bianchi | Device for closing the toe at the end of tubular hosiery articles |
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2006
- 2006-01-27 IT ITFI20060025 patent/ITFI20060025A1/it unknown
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US7882711B2 (en) | 2009-06-19 | 2011-02-08 | Massimo Bianchi | Device for closing the toe at the end of tubular hosiery articles |
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