ITFI20000153A1 - Apparecchiatura per la preparazione automatizzata di soluzioni ed un sistema combinato per il dosaggio di prodotti liquidi, prodotti solidi - Google Patents

Apparecchiatura per la preparazione automatizzata di soluzioni ed un sistema combinato per il dosaggio di prodotti liquidi, prodotti solidi Download PDF

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ITFI20000153A1 IT2000FI000153A ITFI20000153A ITFI20000153A1 IT FI20000153 A1 ITFI20000153 A1 IT FI20000153A1 IT 2000FI000153 A IT2000FI000153 A IT 2000FI000153A IT FI20000153 A ITFI20000153 A IT FI20000153A IT FI20000153 A1 ITFI20000153 A1 IT FI20000153A1
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un'apparecchiatura per la preparazione automatizzata di soluzioni ed un sistema combinato per il dosaggio di prodotti liquidi, prodotti solidi e soluzioni.
E' noto che le soluzioni coloranti per i cosiddetti "laboratori colore" dell'industria tessile, nei quali si testano gli effetti delle soluzioni sui tessuti da tingere, sono preparate secondo un procedimento che prevede ancora oggi 1'intervento massiccio e determinante dell'operatore umano.
In particolare, gli operatori .preparano le soluzioni dosando manualmente i prodotti liquidi o solidi da dissolvere in acqua o altro. Questa operazione viene eseguita ogni volta che una soluzione si esaurisce o scade perchè rimasta inutilizzata per troppo tempo. Per esempio, nel caso di soluzioni ottenute da prodotti in polvere o granuli, l'operatore preleva un contenitore nel quale preparare una soluzione, lo dispone sul piatto di una bilancia di precisione e vi immette prima i prodotti da dissolvere e quindi l'acqua od altro solvente. Una volta fatto ciò, dispone il contenitore, con la soluzione così preparata, sulla piattaforma di un'apparecchiatura di prelievo e dosaggio delle soluzioni. Un'apparecchiatura di questo tipo è descritta nel documento EP 897.031. Questa procedura può comportare errori di una certa rilevanza: il dosaggio manuale dei prodotti da dissolvere può essere affetto da imprecisioni anche gravi ed inoltre l'operatore può posizionare il contenitore in un punto diverso da quello prestabilito sulla piattaforma dell'apparecchiatura di prelievo e dosaggio delle soluzioni.
Gli stessi inconvenienti possono presentarsi anche in altri settori dell'industria nei quali sia previsto di impiegare soluzioni .da erogare e dosare con sistemi automatizzati.
Lo scopo principale della presente invenzione è di ovviare ai detti inconvenienti.
A questo risultato si è pervenuti, in conformità dell'invenzione, adottando l'idea di realizzare un dispositivo avente le caratteristiche descritte nella parte caratterizzante della rivendicazione 1. Altre caratteristiche dell'invenzione sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
Grazie alla presente invenzione è possibile automatizzare le fasi relative alla preparazione delle soluzioni titolate, cioè al dosaggio dei prodotti da dissolvere ed alla loro dissoluzione nel volume di solvente richiesto. Inoltre, una stessa apparecchiatura è in grado di gestire, in automatico, sia le dette fasi di preparazione delle soluzioni che quelle relative all'erogazione e al dosaggio delle soluzioni così preparate. E' altresì possibile gestire, sempre in automatico, il dosaggio dei prodotti-liquidi e solidi e delle soluzioni per ottenere miscele formulate secondo "ricette" prestabilite. Un altro vantaggio offerto dalla presente invenzione risiede nella relativa semplicità costruttiva e funzionale dell'apparecchiatura.
Questi ed ulteriori vantaggi e caratteristiche del presente trovato saranno più e meglio compresi da ogni tecnico del ramo dalla descrizione che segue e con l'aiuto degli annessi disegni, dati quale esemplificazione pratica del trovato, ma da non considerarsi in senso limitativo, nei quali:
le Figg. 1A e 1B rappresentano, una vista laterale ed una vista in pianta di un'apparecchiatura in conformità dell'invenzione; - le Figg. 1C e 1D sono particolari ingranditi del disegno di Fig. 1B;
- la Fig. 2A rappresenta schematicamente il gruppo del carro mobile;
la Fig.2B è una vista in pianta del gruppo di Fig. 2A;
- le Fig. 3A e 3B rappresentano schematicamente il gruppo pinza per le bottiglie e per i contenitori dei prodotti in polvere e granuli, con ganasce aperte (Fig. 3A) e chiuse (Fig. 3B);
- le Figg. 4A e 4B rappresentano schematicamente il gruppo pinza per le pipette, con ganasce aperte (Fig. 4A) e chiuse (Fig. 4B),·
- le Figg. 5A-5E rappresentano schematicamente una successione di fasi relative al prelievo di una soluzione da una bottiglia ed al suo <'>dosaggio in un bicchiere,·
- le Figg. 6A-6D rappresentano schematicamente una successione di fasi relative al prelievo e alla movimentazione di una bottiglia;
- le Figg. 7A-7D rappresentano schemativamente una successione di fasi relative al prelievo, alla movimentazione e all'azionamento di un erogatore di prodotti in polvere,·
le Figg. 8A e 8B rappresentano una vista in sezione longitudinale ed una vista in sezione trasversale di un erogatore di prodotti in polvere e in cristalli;
le Figg. 9A e 9B rappresentano una vista in sezione longitudinale ed una vista in sezione trasversale di un erogatore di prodotti in granuli;
la Fig. 10 rappresenta una vista frontale del gruppo di preparazione delle soluzioni;
la Fig. 11 rappresenta schematicamente una successione di fasi relative alla preparazione di soluzioni titolate ottenute da prodotti liquidi; la Fig. 12 rappresenta schematicamente una successione di fasi relative alla preparazione di soluzioni a partire da prodotti solidi;
la Fig. 13 è uno schema semplificato dei mezzi programmabili di comando.
Da qui in avanti con i termini "prodotti liquidi" e "prodotti solidi" saranno indicate le sostanza rispettivamente allo stato liquido ed allo stato solido (polvere, cristalli o granuli), con le quali sono preparate le "soluzioni". Con il termine "miscele" si intenderanno le sostanze ottenute miscelando uno o più prodotti solidi o liquidi e le soluzioni secondo formule predeterminate. Le "miscele" e le "soluzioni" rappresentano il prodotto finale della lavorazione.
Ridotta alla sua struttura essenziale e con riferimento alle figure degli annessi disegni, un'apparecchiatura in conformità dell'invenzione comprende:
una 'struttura con una piattaforma (1) sulla quale sonò posizionatili uno o più contenitori di prodotti solidi, uno o più contenitori a bottiglia di prodotti liquidi, uno o più contenitori a bottiglia di soluzioni, uno o più contenitori a bottiglia vuoti e puliti: ciascuno dei detti contenitori essendo posizionato in un punto noto e prestabilito della piattaforma (1),· Nel disegno di Fig . 1B, 1C ed 1D i contenitori per i prodotti solidi, per i prodotti liquidi e per le soluzioni sono rappresentati graficamente tutti con uno stesso simbolo per semplificazione. I detti contenitori sono tenuti nelle rispettive posizioni per mezzo di distanziali cilindrici (DC) emergenti verticalmente dalla piattaforma (1).
un carro (2) movimentabile sulla detta piattaforma^ (1) secondo entrambi gli assi (x,y) di sviluppo planare di quest1ultima;
mezzi (3), associati al detto carro (2), per il prelievo, la movimentazione e l'azionamento di pipette (P) atte al prelievo e all'erogazione dei detti prodotti liquidi e delle dette soluzioni,· mezzi (4), associati al detto carro (2), per il prelievo e la movimentazione delle dette bottiglie (sia quelle dei prodotti liquidi, sia quelle con le soluzioni, sia le bottiglie vuote) e per il prelievo, la movimentazione e l'azionamento dei detti contenitori di prodotti solidi;
- mezzi (6) per preparare soluzioni a partire dalle dette sostanze liquide e solide: detti mezzi (6) essendo previsti in una corrispondente stazione a valle della piattaforma (1);
- mezzi programmabili (UE) per il comando del carro (C), dei detti mezzi (3) e dei detti mezzi (4).
La detta piattaforma (1) poggia, ad una prestabilita altezza dal suolo, su dì<' >una struttura di sostegno (10). Su due lati opposti di quest-'ultima sono montate corrispondenti guide rettilinee (11) sulle quali scorre un elemento a ponte (12) atto a sostenere il predetto carro (2). Le dette guide (11) si estendono secondo la direzione dell'asse longitudinale (x) della piattaforma (1). Il detto elemento (12) si estende ortogonalmente a tale asse e poggia su due montanti verticali le cui base sono montate scorrevoli sulle dette guide (11).
Un motore elettrico (MX), controllato dall'unità programmabile (UE) ad esempio mediante un encoder, provvede alla movimentazione del ponte (12) lungo le guide (il), - come indicato dalle frecce (FX) di Fig. 1A - mediante due cinghie (CX) chiuse ad anello su corrispondenti pulegge (13). Due delle dette pulegge (13) sono collegate da un asse (14). Quest'ultimo è asservito al motore (MX) ed è orientato parallelamente al ponte (12). La base (120) di ciascun montante del·ponte (12) è fissata ad una delle dette cinghie. In questo modo, il ponte (12), e con esso il carro (2), risulta movimentabile sulla piattaforma (1), a comando del motore (MX), come indicato dalle frecce (FX) di Fig. 1A e Fig. 1B.
Analogamente, il carro (2) è montato sul ponte (12) in maniera da risultare movimentabile ortogonalmente all'asse longitudinale della piattaforma (1), come indicato dalle frecce (FY) di Fig. 1B e Fig. 2, a comando di un corrispondente motore elettrico (MY) controllato dall'unità programmabile (UE) ad esempio mediante un encoder. L'albero del motore (MY) è collegato ad almeno un lato del carro (2) mediante una corrispondente cinghia (CY) sviluppata parallelamente al ponte (12) e chiusa ad anello su due pulegge di rinvio. Un tratto della detta cinghia (CY) è fissato al carro (2) il quale poggia scorrevolmente sulla traversa (12) ed è tenuto in guida su quest'ultima con l'ausilio di rullini (121) previsti su entrambe le sue basi inferiore e superiore.
I mezzi (3) destinati al prelievo, alla movimentazione ed all'azionamento delle pipette (P) sono supportati da una struttura a mensola (30) fissata ad un lato del predetto carro (2). Tali mezzi comprendono una pinza con due ganasce (31) azionabili da corrispondenti attuatori pneumatici (32) mediante un sistema di leve incernierate tra loro e ad un mantello esterno (33) che funge anche da supporto per gli attuatori (32) ed è sostenuto dalla mensola (30). Le dette ganasce (31), quando sono disposte in assetto di chiusura (come nelle Figg. SB-5E) realizzano il serraggio delle pipette (P) prescelte da programma. La pinza in oggetto comprende un'altra coppia di ganasce (34), disposte superiormente alle altre due. Ciascuna delle ganasce superiori (34) è incernierata ad un piattello (35) portato da una vite senza fine (36) ad asse verticale. Quest'ultima passa centralmente attraverso il detto mantello (33) e tra due aste (37). Queste, da un lato, sono solidali alle ganasce inferiori (31) e, dal lato opposto, sono incernierate al mantello (33). Le ganasce superiori (34) sono altresì vincolate alla dette aste (37) per mezzo di corrispondenti perni di ancoraggio (38). La vite (36) ingrana in una chiocciola madrevite (39) supportata dal detto mantello (33) ed asservita ad un motore elettrico (390) mediante una chingia di trasmissione (391). Il detto motore (390), nonché il mantello (33) della pinza e la chiocciola (39), sono fissati alla predetta mensola (30). La rotazione della chiocciola (39) a comando del motore (390) determina il corrispondente sollevamento/abbassamento della vite (36), ovvero delle ganasce superiori<' >(34). Quest'ultime servono (come illustrato nelle Figg. 5A-5E) ad impegnare lo stantuffo (SP) delle pipette (P) in presa tra le ganasce inferiori (31) per determinarne il sollevamento/abbassamento secondo programma. Durante le fasi di sollevamento e abbassamento del detto stantuffo (SP), le ganasce superiori (34) della pinza sono obbligate dalle aste (37). I prodotti liquidi sono aspirati ed erogati dalle pipette (P) in quantità corrispondenti alla corsa imposta allo stantuffo (SP) attraverso la rotazione della vite (36).
I mezzi (4) destinati al prelievo e alla movimentazione delle bottiglie (B) e dei contenitori (C) per le sostanze solide sono supportati da una struttura a mensola (40) fissata al carro (2), da parte opposta ai predetti mezzi (3). Tali mezzi (4) comprendono una pinza con quattro ganasce (41) (nelle figure si vedono solo due delle quattro ganasce) azionabili da corrispondenti attuatori pneumatici (42) mediante un sistema di leve incernierate tra loro e ad un mantello tubolare (43) che funge anche da supporto per gli attuatori (42) ed è sostenuto dalla mensola (40). Le dette ganasce (41), quando sono disposte in assetto di chiusura (come nelle Figg. 3B e 6A-6D) realizzano il serraggio delle bottiglie (B) e dei contenitori (C) prescelti da programma. Il detto mantello (43) termina con una boccola cilindrica (44) di diametro e altezza tali da consentirne il posizionamento sul collo delle bottiglie. (B) e dei contenitori (C). Inoltre, all'interno del mantello tubolare (43) è disposto un albero (45) asservito ad un corrispondente motore elettrico (450) e terminante con una presa di forza (46). Quest'ultima è interna alla detta boccola (44) e consente, come più e meglio descritto nel seguito, di azionare i mezzi di dosaggio di quali sono provvisti i contenitori (C) delle sostanze solide. Le due mensole (30, 40) che sorreggono i mezzi a pinza (3) e (4) sono vincolate a due corrispondenti attuatori pneumatici verticali (ZI, Z2). Sui mantelli esterni dei detti attuatori (ZI, Z2) sono ricavate le guide rettilinee verticali (300, 400) per lo scorrimento guidato delle stesse mensole (30, 40) in abbassamento e sollevamento rispetto alla piattaforma (1).
In definitiva, le unità di pinza (3, 4) risultano movimentabili sia lungo le direzioni (x, y) di sviluppo della piattaforma (1) che .verticalmente, da e verso il piano di quest<1>ultima.
I contenitori (C) per le sostanza solide possono essere, ad esempio, del tipo illustrato nelle Figg.
8A e 8B e/o del tipo illustrato nelle Figg. 9A e 9B . Entrambi presentano una camera (5) per contenere le sostanze solide (in polvere o cristalli nel caso del contenitore delle Figg. 8A e 8B, in granuli nel caso del contenitore delle Figg.
9A e 9B) e comprendono un dispositivo di erogazione. In entrambi i casi il dispositivo di erogazione delle sostanze solide comprende un'asta verticale (50) passante centralmente attraverso la detta camera (5) ed alla quale è vincolato un raschiature (51). L'estremità libera (52), cioè l'estremità superiore, dell'asta (50) è opportunamente sagomata per potersi accoppiare con la presa di forza (46) dell'unità (4). In corrispondenza della base inferiore della camera (50), i detti contenitori (C) presentano un tubo (53) di uscita delle sostanze. Il contenitore illustrato nelle Figg. 8A e 8B presenta una rete (54) a maglie strette tra il raschiatore (51) ed il tubo (53). Nel caso del contenitore (C) illustrato nelle Figg. 9A e 9B, l'asta (50) termina inferiormente con una coclea (55) interna al detto tubo (53). I prodotti solidi fuoriescono dal tubo (53) in quantità corrispondente al numero di giri imposti all'asta del raschiatore tramite il motore (450).
Come meglio illustrato in Fig.10, i mezzi (6) in corrispondenza dei quali sono preparate le soluzioni a partire dalle sostanze veicolate dalle pipette (P) e dai contenitori (C) sono sistemati su di una -struttura (60) posta a valle della piattaforma (l). Tali mezzi comprendonouna bilancia elettronica (61) collegata all’unità programmabile (UE) e, a lato di detta bilancia, un agitatore magnetico (62) atto ad agitare, per effetto magnetico, un corpo metallico (MB) posto libero all'interno di ciascuna bottiglia (B). Sia la bilancia (61) che l'agitatore magnetico (62) sono di per sè noti e, pertanto, non saranno descritti in ulteriore dettaglio. I detti mezzi (6) comprendono, inoltre, una tavola (63) fissata ad un attuatore rotativo (64) il quale è asservito all'unità programmabile (UE). A sua volta, 1'attuatore rotativo (64) è asservito ad un attuatore pneumatico lineare (65) anch'esso collegato all'unità programmabile (UE). La tavola (65) presenta una sede per un adattatore o vassoio (66) nel quale posizionare le bottiglie (B) nel modo descritto nel seguito. L'attuatore lineare (65) consente il sollevamento e, rispettivamente, l'abbassamento della tavola (63) con l'adattatore (66) mentre 1'attuatore rotativo (64) ne consente il posizionamento in corrispondenza della bilancia (61) e dell'agitatore (62). In prossimità di quest'ultimo è disposta una bocchetta (67) per l'erogazione di acqua calda o fredda od altri solventi. La bocchetta (67) è montata all'estremità di un'asta (68) incernierata ad un'appendice (600) della struttura (60). L'altra estremità dell'asta (68) è solidale allo stelo (690) di un attuatore pneumatico (69) il cui mantello è anch'esso ancorato all'appendice (600) della struttura (60). L'estensione dello stelo (690) determina la rotazione dell'asta (68), con la bocchetta (67), verso il basso, cioè in assetto di erogazione dell'acqua od altro solvente. Viceversa, la retrazione dello stelo (690) determina,la rotazione dell'asta (68) verso l'alto e, così, il posizionamento della bocchetta (67) in assetto inoperativo (come in Fig. 10).
Nel seguito vengono descritti possibili modi di funzionamento di un'apparecchiatura'in conformità dell'invenzione. Le fasi operative che si susseguono nell'ordine indicato sono comandate dall'unità centrale programmabile (UE), la quale è vantaggiosamente costituita da un personal computer .
Un primo esempio attiene alla preparazione di soluzioni titolate a partire da un prodotto liquido.
In primo luogo il carro (2) viene movimentato in corrispondenza di una bottiglia (B) vuota e pulita. Quindi, l'unità (4) viene abbassata verso la piattaforma (1), azionando l'attuatore (Z2), fino a che la boccola (44) non risulta investita sul collo della bottiglia vuota. A questo punto, le ganasce (41) si chiudono sul corpo della bottiglia, serrandola, e l'unità (4) viene sollevata, cioè riportata alla sua quota iniziale, dopodiché la bottiglia vuota viene trasportata, così trattenuta, verso e fino alla bilancia (61). Più precisamente, la bottiglia vuota viene disposta nell'adattatore (66), come indicato in Fig. ll-l e liberata dalla presa delle ganasce (41). Successivamente, il carro (2) viene movimentato in maniera da disporre l'unità (3) in corrispondenza della bottiglia contenente il liquido prescelto. L'unità (3) viene abbassata, ad opera dell <1 >attuatore (ZI), fino a che le rispettive ganasce (31, 38) non risultano in corrispondenza della pipetta (P) e del relativo stantuffo (SP). A questo punto, le dette ganasce (31, 38) vengono chiuse e viene azionato il motore (39) per sollevare lo stantuffo (SP) di un valore corrispondente alla quantità di liquido da prelevare. In seguito, l'unità (3) viene sollevata fino alla quota di partenza, cosicché la pipetta (P) serrata dalla ganasce (31) risulta sollevata anch'essa. In proposito, si tenga presente che le pipette (P) sono semplicemente appoggiate con il loro collare (BC) sulla bocca delle bottiglie (B). A questo punto, la pipetta (P) così prelevata e contenente il liquido da dosare viene disposta in corrispondenza della bottiglia (B) precedentemente collocata nell'adattatore (66), come illustrato in Fig. Il-Il, e si procede all'imissione del liquido nella stessa bottiglia (B). Quindi, l'unità (3) viene allontanata (Fig. ll-lli), la tavola (63) (con l'adattatore (66) e la bottiglia (B)) viene sollevata (v. Fig. 11-IV), ruotata di 180° (Fig. 11-V) e riabbassata (Fig. 11-vi), cosicché la bottiglia (B) con il liquido che· vi è stato immesso, risulta collocata sull'agitatore (62) il quale provoca la movimentazione del corrispondente magnete (MB). Successivamente, viene azionato l'attuatore (69) in maniera da disporre la bocchetta (67) sulla bocca della bottiglia (B) (Fig. 11-VII). Va da sé che la lunghezza dell'asta (68) è opportunamente prescelta per consentire la precisa corrispondenza tra la bocchetta (67) e la bocca delle bottiglie (B) disposte sull'agitatore (62). Viene quindi comandata l'erogazione del solvente (acqua fredda, calda od altro liquido) aprendo un'elettrovalvola (non visibile nei disegni) mentre la soluzione in via di formazione è tenuta in costante agitazione ad opera dell'agitatore (66) cooperante con il magnete (MB) posto nella bottiglia (B) (Fig. ll-vm , li-ix). Quando è stata introdotta la quantità desiderata di solvente nella bottiglia (B), l'attuatore (69) viene riattivato per riportare la bocchetta (67) in posizione inoperativa e liberare la bottiglia (B) (Fig. ll-X). Successivamente, la tavola (63) viene nuovamente sollevata (Fig. 11-XI), ruotata di 180° (Fig. ll-Xll) e riabbassata (Fig. 11-XIII) , cosicché la bottiglia (B), contenente la soluzione voluta,,può essere prelevata dall'unità (4) (Fig. 11-XIV) e trasportata fino al suo punto di destinazione sulla piattaforma (1).
Un ulteriore esempio, riferito alle Figg. 12-1/12-Xiv degli annessi disegni, riguarda la preparazione di soluzioni con prodotti solidi.
Il carro (2) viene movimentato in maniera da portare l'unità (4) in corrispondenza di una bottiglia (B) vuota e pulita opportunamente disposta in un punto prestabilito della piattaforma (l). Quindi, l'unità (4) viene abbassata, azionando il motore (zi) e la detta bottiglia (B) viene prelevata e trasportata fino all'adattatore (66) come descritto con riferimento all'esempio precedente (Fig. 12-1). In seguito, la stessa unità (4) provvede a prelevare una bottiglia (B) da sostituire (ovvero contenente una soluzione scaduta oppure esaurita) e a disporla al posto della bottiglia (B) che nel frattempo è stata collocata nell'adattatore (66). Un operatore prow ederà in seguito a prelevare manualmente la bottiglia sporca per sostituirla con una pulita. L'unità (4), liberata l'ultima bottiglia da essa stessa impegnata, si solleva e si porta in corrispondenza del contenitore (C) contenente il prodotto solido prescelto per preparare la soluzione·. Qui l'unità (4) viene abbassata fino a che la boccola (44) non risulta sul collo del contenitore (C), con l'estremità superiore (52) dell'asta (50) accoppiata alla presa (46) della stessa unità (4). A questo punto, si comandano gli attuatori (42) per serrare il contenitore (C) tra le ganasce (41) dell'unità (14) e quest'ultima viene sollevata e trasferita in corrispondenza della bottiglia (B) disposta nell'adattatore (66). Successivamente, viene azionato il motore (450) dell’unità (4), cosicché il contenitore (C), attraverso il tubo (53), fuoriesce il prodotto solido che cade nella bottiglia (B) (Fig. 12-III). Il motore (450) ruota fino a che la bilancia (66) non rileva un aumento di peso della bottiglia (B) corrispondente alla dose programmata di prodotto solido da immettere nella bottiglia (B). Al raggiungimento di questo valore, il motore (450) si arresta e l'unità (4) viene sollevata ed allontanata dalla bottiglia (B), dopodiché la piattaforma (63) viene sollevata (Fig. 12-lv), ruotata di 180° (Fig. 12-v) e nuovamente abbassata (Fig. 12-VI) . Le fasi operative illustrate nelle Fig. da 12-vii a 12-Xlv corrispondono a quelle descritte con riferimento alle Figg. da 11-vn a 11-XIV e, .pertanto, non saranno nuovamente descritte.
Analogamente, è possibile prelevare, in sequenza programmata, prodotti liquidi - e/o soluzioni utilizzando l'unità (3) e/o prodotti solidi utilizzando l'unità (4), ed erogare queste sostanze in uno o più bicchieri (BI), collocati in una stazione (60) affiancata a quella dove è prevista l'erogazione del solvente, per formare miscele di formula programmata a partire da tali sostanze. I detti bicchieri gravano su di una bilancia elettronica di precisione che provvede a rilevare, ad ogni erogazione, la corrispondente variazione di peso e ad inviare il relativo dato all'unità centrale (UE) che funge da dispositivo di controllo, giacché di volta in volta provvede, come previsto anche per i due esempi trattati in precedenza, a confrontare i dati provenienti dalla bilancia con quelli archiviati nella sua memoria e relativi alle diverse "ricette" da preparare. I dati così raccolti ed elaborati possono essere stampati per mezzo di una stampante collegata all'unità centrale (UE).
Il sistema sopra descritto è completamente autonomo e può lavorare senza interruzione alcuna per eseguire il programma di lavoro 'impostato e consente di avere sempre pronte le sostanze, soluzioni o miscele, richieste.
In pratica i particolari di esecuzione possono comunque variare in maniera equivalente nella forma, dimensioni, disposizione degli elementi, natura dei materiali impiegati, senza peraltro uscire dall'ambito dell'idea di soluzione adottata e perciò restando nei limiti della tutela accordata dal presente brevetto per invenzione industriale.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per la preparazione automatizzata di soluzioni con sistema combinato di dosaggio, del tipo comprendente una struttura con una piattaforma (1) sulla quale sono posizionabili uno o più contenitori di prodotti solidi, uno o più contenitori a bottiglia di prodotti liquidi, uno o più contenitori a bottiglia di soluzioni, uno o più contenitori a bottiglia vuoti e puliti, un carro (2) movimentabile sulla detta piattaforma (1), caratterizzata dal fatto che comprende mezzi (4), associati al detto carro (2), per il prelievo e la movimentazione delle dette bottiglie e per il prelievo, la movimentazione e l'azionamento almeno dei detti contenitori di prodotti solidi, e mezzi (6) per preparare soluzioni e/o miscle a partire almeno dalle dette sostanze solide.
  2. 2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere altresì mezzi (3), associati al detto carro (2), per il prelievo, la movimentazione e l'azionamento di pipette (P) atte al prelievo e all'erogazione dei detti prodotti liquidi e delle dette soluzioni e mezzi (6) per preparare soluzioni e/o miscele a partire dalle dette sostanze liquide.
  3. 3. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detti mezzi (6) per preparare soluzioni sono previsti in una corrispondente stazione a valle della piattaforma (1)-
  4. 4. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni 2 e/o 3 caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi programmabili (UE) per il comando del carro (C), dei detti mezzi {3) per il prelievo, la movimentazione e l'azionamento di pipette (P) e dei detti mezzi (4) per il prelievo e la movimentazione delle dette bottiglie e per il prelievo, la movimentazione e l'azionamento dei detti contenitori di prodotti solidi.
  5. 5. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto i mezzi (4) destinati al prelievo e alla movimentazione delle bottiglie. (B) e dei contenitori (C) per le sostanze solide sono supportati da una struttura (40) fissata al carro (2) e comprendono una pinza con due ganasce (41) azionabili da corrispondenti attuatori pneumatici (42).
  6. 6. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 5 caratterizzata dal fatto che dette ganasce (41) sono azionabili da detti attuatori (42) mediante un sistema di leve incernierate tra loro e ad un mantello tubolare (43). 7. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 6 caratterizzata dal fatto che detto mantello (43) termina con una boccola cilindrica (44) di diametro e altezza tali da consentirne il posizionamento sul collo delle bottiglie (B) e dei contenitori (C).
  7. 7. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 6 caratterizzata dal fatto che all'interno del mantello tubolare (43) è disposto un albero (45) asservito ad un corrispondente motore elettrico (450) e terminante con una presa di forza (46) complementarmente conformata rispetto a corrispondenti mezzi di dosaggio di detti contenitori (C) delle sostanze solide.
  8. 8. Apparecchiatura secondo una o più rivendicazioni da 2 a 7, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi .(3) destinati al prelievo, alla movimentazione ed all'azionamento delle pipette (P) comprendono una pinza con due ganasce (31) azionabili da corrispondenti attuatori pneumatici (32) mediante un sistema di leve incernierate tra loro e ad un mantello esterno (33).
  9. 9. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 8 caratterizzata dal fatto che detta pinza comprende una seconda coppia di ganasce (34), disposte superiormente alle altre due, ciascuna di dette ganasce superiori (34) essendo incernierata ad un piattello (35) portato da una vite senza fine (36) ad asse verticale ingranantesi con una chiocciola madrevite (39) supportata dal detto mantello (33) ed asservita ad un motore (390).
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