ITCR20130028A1 - Apparecchio illuminante a scomparsa - Google Patents

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ITCR20130028A1
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lighting device
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retractable lighting
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Marco Oleandri
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Oleandri Marco Ditta Individuale
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    • F21LIGHTING
    • F21SNON-PORTABLE LIGHTING DEVICES; SYSTEMS THEREOF; VEHICLE LIGHTING DEVICES SPECIALLY ADAPTED FOR VEHICLE EXTERIORS
    • F21S8/00Lighting devices intended for fixed installation
    • F21S8/02Lighting devices intended for fixed installation of recess-mounted type, e.g. downlighters
    • F21S8/028Lighting devices intended for fixed installation of recess-mounted type, e.g. downlighters being retractable, i.e. having two fixed positions, one recessed, e.g. in a wall, floor or ceiling, and one extended when in use

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Description

APPARECCHIO ILLUMINANTE A SCOMPARSA
DESCRIZIONE
L’invenzione di rivolge al settore dell’illuminotecnica: in particolare il trovato riguarda un apparecchio illuminante a scomparsa utilizzabile per l’illuminazione di ambienti interni ed esterni.
Tra le numerose tipologie di apparecchi illuminanti noti, molto diffusi sono gli apparecchi illuminanti del tipo da incasso, quali ad esempio faretti da incassare nel muro, su pareti verticali o orizzontali a soffitto.
Il termine “muro” è di seguito utilizzato nel suo significato più generale e ampio, non solo per indicare pareti e strutture murarie in materiale da costruzione, ma anche semplici lastre di tamponamento o arredi.
Gli apparecchi illuminanti da incasso hanno linee pulite e semplici e comprendono generalmente un corpo scatolare atto ad essere disposto all’interno di un vano di alloggiamento ricavato in un muro, una sorgente luminosa, mezzi di collegamento elettrici per detta sorgente luminosa atti ad essere connessi ad un impianto elettrico e ad appositi mezzi di accensione.
La sorgente luminosa è esposta a sporco e polvere, che nel tempo si possono annidare all’interno del vano di alloggiamento e creare una patina opaca che toglie luminosità. Inoltre, tali apparecchi illuminanti sono spesso disposti in posizioni scomode e difficilmente accessibili, e quindi non facili da pulire, per cui anche l’utilizzo di un vetro di chiusura anteriore nel corso del tempo si rivela inefficace.
Inoltre, la sorgente luminosa è sempre stabilmente associata all’interno di detto corpo scatolare e, salvo la possibilità di essere orientata secondo un minimo gioco di inclinazioni, non è mai sporgente dal filo della superficie del muro nel quale è installato l’apparecchio illuminante.
Questo, se da una parte rispetta la caratteristica distintiva dei corpi illuminanti da incasso, ovvero quella di essere discreti e di mimetizzarsi con il muro, dall’altro limita la loro luminosità, perché parzialmente schermati ed ombreggiati dal corpo scatolare stesso, entro cui è disposta la sorgente luminosa.
Tali apparecchi necessitano quindi di sorgenti luminose potenti, di conseguenza con un maggior consumo energetico, per garantire il giusto grado di illuminazione agli ambienti.
Scopo del trovato è di eliminare tali inconvenienti, migliorando le prestazioni tecniche e funzionali rispetto agli apparecchi illuminanti già noti, ottimizzandone anche la resa, e soddisfacendo le sempre più esigenti richieste estetiche e di riduzione dei consumi.
Gli scopi sono raggiunti con un apparecchio illuminante a scomparsa comprendente:
- un corpo scatolare, atto ad essere disposto all’interno di un vano di alloggiamento ricavato in un muro;
- una sorgente luminosa;
- mezzi di collegamento elettrici per detta sorgente luminosa, caratterizzato dal fatto che comprende ulteriormente:
- una barriera mobile avente almeno una superficie opaca;
- mezzi di movimentazione elettromeccanici per detta barriera;
- mezzi di comando per detti mezzi di movimentazione,
ove detta barriera mobile è atta ad assumere selettivamente una configurazione di apertura o una configurazione di chiusura per detto corpo scatolare e, in detta configurazione di chiusura, è atta a disporsi complanare alla superficie di detto muro nel quale è ricavato detto vano di alloggiamento per detto corpo scatolare.
Secondo un primo aspetto dell’invenzione, detta sorgente luminosa è alternativamente associata stabilmente all’interno di detto corpo scatolare, oppure associata stabilmente a detta barriera, oppure mobile rispetto a detto corpo scatolare in modo da fuoriuscire da esso quando detta barriera si trova in configurazione di apertura.
Secondo una possibile variante del trovato, detti mezzi di movimentazione elettromeccanici comprendono mezzi guida, atti a consentire la traslazione di detta barriera, ed in particolare detta traslazione avviene parallelamente o ortogonalmente a detto muro.
Alternativamente, detti mezzi di movimentazione elettromeccanici comprendono mezzi a cerniera atti a consentire la rotazione di detta barriera, ed in particolare detti mezzi a cerniera sono ad asse orizzontale o verticale.
In un’ulteriore possibile variante del trovato, detti mezzi di movimentazione elettromeccanici comprendono mezzi elastici atti a cooperare con detti mezzi a cerniera per consentire la rototraslazione di detta barriera.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, detti mezzi di comando per detti mezzi di movimentazione elettromeccanici sono attivati contemporaneamente a mezzi di accensione di detta sorgente luminosa.
In una possibile variante alternativa, detti mezzi di comando per detti mezzi di movimentazione elettromeccanici sono attivabili in modo indipendente rispetto a mezzi di accensione di detta sorgente luminosa.
Il vantaggio principale dell’invenzione è di carattere estetico: detto apparecchio illuminante, nella sua configurazione di chiusura, grazie alla disposizione della barriera a filo del muro, mantiene linee pulite e discrete, senza aggetti e ingombri verso l’esterno, rispettando la planarità del muro stesso, senza imporre su di esso geometrie, volumi, ombre e/o colori.
Ulteriore vantaggio è che, detta barriera, in configurazione di chiusura, preserva dallo sporco l’apparecchio illuminante: la polvere non ha accesso al corpo scatolare e la sorgente luminosa è protetta e sempre brillante e pulita, per garantire la sua massima luminosità in configurazione d’uso.
I mezzi di movimentazione di detta barriera, siano essi di traslazione, di rotazione o di rototraslazione, consentono anche una modulazione del fascio di luce emesso da detta sorgente luminosa: in base al grado di rotazione o all’entità di spostamento della barriera, la sorgente luminosa risulta più o meno esposta verso l’esterno e di conseguenza l’intensità della luce emessa varia.
Ulteriormente, sempre in base all’angolo di rotazione o allo spostamento della barriera, il flusso di luce emesso dalla sorgente luminosa può essere indirizzato verso punti specifici, evitando dispersioni e sprechi di energia.
Questi ed ulteriori vantaggi dell’invenzione saranno maggiormente evidenti nel seguito, in cui vengono descritte modalità preferite di realizzazione, a titolo esemplificativo e non limitativo, e con l’aiuto delle figure dove:
le Figure 1a e 1b rappresentano, in sezione trasversale lungo un piano verticale, un apparecchio illuminante a scomparsa secondo una possibile variante del trovato, rispettivamente in una configurazione di chiusura e in una configurazione di apertura;
la Figura 1c rappresenta, in vista piana frontale parzialmente trasparente, l’apparecchio illuminante di Figura 1a;
le Figure 1d e 1e rappresentano, in vista assonometrica, l’apparecchio illuminante rispettivamente di Figura 1a e 1b;
le Figure 2a, 2b, 2c, 2d e 2e rappresentano, in sezione trasversale lungo un piano verticale, in vista piana frontale parzialmente trasparente e in vista assonometrica, un apparecchio illuminante a scomparsa secondo una possibile variante dell’invenzione;
le Figure 3a, 3b, 3c, 3d e 3e rappresentano, in sezione trasversale lungo un piano verticale, in vista piana frontale parzialmente trasparente e in vista assonometrica, un apparecchio illuminante a scomparsa secondo una possibile variante dell’invenzione;
le Figure 4a, 4b, 4c, 4d e 4e rappresentano, in sezione trasversale lungo un piano verticale, in vista piana frontale parzialmente trasparente e in vista assonometrica, un apparecchio illuminante a scomparsa secondo una possibile variante dell’invenzione;
le Figure 5a, 5b, 5c e 5d rappresentano, in sezione trasversale lungo un piano verticale e in vista assonometrica, un apparecchio illuminante a scomparsa secondo un’ulteriore possibile variante dell’invenzione, nelle due diverse configurazioni di chiusura e di apertura;
le Figure 6a, 6b e 6c rappresentano, in sezione trasversale parziale ungo un piano verticale e in vista assonometrica, un apparecchio illuminante a scomparsa in una possibile variante realizzativa secondo il trovato, in configurazione di chiusura e di apertura;
le Figure 7a e 7b, 8a e 8b rappresentano, in sezione trasversale lungo un piano verticale, un apparecchio illuminante a scomparsa secondo due possibili ulteriori varianti del trovato, sempre nelle diverse configurazioni di chiusura e di apertura;
le Figure 9a e 9b rappresentano, in vista assonometrica dal basso, un apparecchio illuminante a scomparsa secondo una variante alternativa del trovato, sempre nelle diverse configurazioni di chiusura e di apertura.
Riferendosi alle Figure, è illustrato un apparecchio illuminante 1 a scomparsa comprendente sostanzialmente un corpo scatolare 2 atto ad essere disposto all’interno di un vano di alloggiamento ricavato in un muro 3, sia esso una parete verticale o un soffitto orizzontale.
In tutte le varianti, detto corpo scatolare 2 è cavo ed ha una forma sostanzialmente parallelepipeda.
Detto apparecchio illuminante 1 comprende anche una sorgente luminosa 4 comandata da mezzi di accensione, e mezzi di collegamento elettrici 5 per detta sorgente luminosa 4, atti ad essere connessi con un impianto elettrico.
Detti mezzi di collegamento elettrici 5 sono alloggiati sostanzialmente all’interno di detto corpo scatolare 2.
Detto apparecchio illuminante 1 comprende ulteriormente:
- una barriera 6 avente almeno una superficie opaca 7;
- mezzi di movimentazione elettromeccanici 8, 9 per detta barriera 6; - mezzi di comando per detti mezzi di movimentazione 8, 9.
Vantaggiosamente, detta barriera 6 è mobile rispetto a detto corpo scatolare 2, affinché detto apparecchio illuminante 1 possa assumere selettivamente una configurazione di apertura o una configurazione di chiusura.
Nella configurazione di apertura, la barriera 6 è disposta in modo che la luce emessa da detta sorgente luminosa 4 sia resa visibile all’esterno.
Nella configurazione di chiusura, la sorgente luminosa 4, e quindi il suo flusso di luce eventualmente emesso se questa fosse accesa, sono schermati da detta barriera 6 che si dispone complanare alla superficie di detto muro 3, nel quale è ricavato detto vano di alloggiamento per detto corpo scatolare 2. Detta barriera 6 non consente così al flusso di luce di raggiungere l’esterno, né agli agenti esterni di entrare nel corpo scatolare.
Con particolare riferimento alle Figure 1a-1e, detta sorgente luminosa 4 è stabilmente associata a detta barriera 6.
Detta barriera 6 ha una sezione a settore di cerchio.
Le pareti piane 7, 17 di detta barriera 6 sono opache e contengono al loro interno la sorgente luminosa 4 che emette luce verso l’esterno, rivolta verso la sommità della barriera stessa.
I mezzi di movimentazione di detta barriera 6 comprendono mezzi a cerniera 9, atti a consentire la sua rotazione attorno ad un asse orizzontale x disposto lungo il profilo esterno inferiore di detto corpo scatolare 2.
In particolare, detti mezzi di movimentazione sono di tipo elettromeccanico e comprendono (Figura 1c) mezzi motori 11, alloggiati in detto corpo scatolare 2, e cinematismi a cremagliera 12, 13 di tipo noto: detti mezzi motori 11 mettono in rotazione una ruota dentata 12, che a sua volta ingrana una cremagliera ad arco di cerchio 13, atta a consentire la rotazione di detta barriera 6 attorno a detto asse x.
In configurazione di chiusura, la parete piana esterna 7 della barriera 6 è disposta a filo del muro 3 nel quale è installato il corpo scatolare 2 (Figure 1a e 1d), e quindi complanare ad esso, mentre in configurazione di apertura, è la parete piana interna 17 della barriera 6 a disporsi a filo di tale muro 3, mentre la barriera 6 è tutta esterna al corpo scatolare 2 (Figure 1b e 1e), in modo che la sorgente luminosa 4 emetta luce verso l’esterno.
Con particolare riferimento alle Figure 2a-2e, è illustrato un apparecchio illuminante 1 a scomparsa molto simile a quello appena descritto, fatto salvo la conformazione di detta barriera 6.
In questo caso la barriera 6 comprende una lamina 14 sottile, provvista di un elemento sporgente a sbalzo 15, sul quale è disposta la sorgente luminosa 4.
La sorgente luminosa 4 potrà indifferentemente essere disposta sulla faccia superiore o inferiore di detto elemento a sbalzo 15, mentre almeno una faccia del suo bordo 7 è in materiale opaco e costituisce l’unica porzione visibile all’esterno quando la barriera 6 stessa si trova in configurazione di chiusura.
La rotazione di detta lamina 14 sottile attorno ai detti mezzi a cerniera 9, mediante mezzi motori 11 e cinematismi a cremagliera 12, 13, consente la fuoriuscita di detto elemento a sbalzo 15 da detto corpo scatolare 2 (Figure 2b e 2e), o il suo riposizionamento all’interno dello stesso (Figure 2a e 2d).
Con particolare riferimento alle Figure 3a-3e, è illustrato un apparecchio illuminante 1 a scomparsa molto simile a quelli appena descritti, fatto salvo, ancora una volta, la conformazione di detta barriera 6.
In questo caso la barriera 6 è conformata a piastra, supporta lei stessa la sorgente luminosa 4, e può ruotare attorno ai mezzi a cerniera 9, disposti lungo il bordo inferiore esterno del corpo scatolare 2, anche di 90°.
I mezzi di movimentazione comprendono (Figura 3c) mezzi motori 11, alloggiati in detto corpo scatolare 2, e un doppio cinematismo a cremagliera: detti mezzi motori 11 mettono in rotazione una ruota dentata 12 che ingrana una cremagliera lineare 16, consentendo un suo movimento verticale. Detta cremagliera lineare 16, a sua volta, ingrana una cremagliera ad arco di cerchio 13, atta ad agire su detti mezzi a cerniera 9 per consentire la rotazione di detta barriera 6.
La barriera 6 passa da una posizione di chiusura per detto apparecchio illuminante 1, dove la sua faccia opaca 7 è allineata al muro 3 e la sorgente luminosa 4 è chiusa all’interno del corpo scatolare 2 (Figure 3a e 3d), ad una posizione di apertura per l’apparecchio stesso, ove la barriera 6 si dispone ortogonalmente al muro 3 con la sorgente luminosa 4 rivolta verso l’alto (Figure 3b e 3e). La variante illustrata nelle Figure 4a-4e differisce dalle soluzioni già descritte, oltre che per la conformazione della barriera 6, anche per la tipologia dei mezzi di movimentazione della barriera stessa.
Detti mezzi di movimentazione sono sempre del tipo a rotazione, ma i mezzi a cerniera 9 sono ad asse verticale. Detti mezzi a cerniera 9 comprendono infatti un perno verticale 19 attorno al quale può ruotare, anche di 180°, detta barriera 6.
Detto perno 19 è provvisto di scanalature longitudinali atte a cooperare con una ruota dentata 20 ad esso concentrica, messa in rotazione mediante mezzi motori 11 provvisti sempre all’interno del corpo scatolare 2.
La barriera 6 è conformata a semi disco, ed è disposta orizzontalmente, perpendicolare al muro 3.
Anche in questo caso la sorgente luminosa 4 è stabilmente associata alla barriera 6, e può affacciarsi sulla faccia superiore o inferiore del semi disco che la costituisce. Il bordo 7 di tale semi disco è invece opaco e funge da elemento di chiusura del corpo scatolare 2, disponendosi sempre a filo del muro 3 in configurazione chiusa dell’apparecchio illuminante 1 (Figure 4a e 4d).
Le varianti illustrate in Figure 5a-5d, 6a-6c, 7a-7b, 8a-8b e 9a-9b illustrano invece un apparecchio illuminante 1 atto ad essere installato su muri 3 orizzontali, in particolare soffitti.
La variante di Figure 5a-5d illustra un apparecchio illuminante 1 dove la sorgente luminosa 4 è stabilmente associata a detta barriera 6, e detta barriera 6 è una piastra di forma parallelepipeda avente la faccia inferiore opaca 7.
Detta barriera 6 è dotata di un movimento di traslazione.
I mezzi guida 8 che consentono la traslazione comprendono quattro pulegge 18 motorizzate, disposte agli angoli di detta barriera 6: mediante un sistema di cavi 21, la barriera 6 può scendere, abbassandosi rispetto al muro 3 del soffitto (Fig. 5b e 5d), ma mantenendosi parallela ad esso, per poi risalire andando in battuta in configurazione di chiusura, disponendosi sempre complanare al soffitto (Fig.5a e 5c).
La sorgente luminosa 4 può essere disposta, come illustrato, sulla faccia della piastra rivolta verso il soffitto, per un’illuminazione più soffusa, o alternativamente lungo il bordo della piastra stessa, per un’illuminazione più diretta.
La variante di Figure 6a-6c illustra un apparecchio illuminante 1 ove detta barriera 6 comprende due bracci 26, 27 simmetrici, disposti adiacenti tra loro in corrispondenza di una loro estremità. All’estremità libera opposta di ciascun braccio 26, 27 è invece rispettivamente incernierata una piastra 36, 37 sulla cui faccia superiore, rivolta verso il soffitto, è disposta la sorgente luminosa 4.
In questo caso, i mezzi di movimentazione comprendono mezzi a cerniera 9 e mezzi elastici atti a cooperare tra loro per consentire la rototraslazione complessiva di detta barriera 6, ed in particolare di dette piastre 36, 37 su cui alloggiano le sorgenti luminose 4.
I mezzi a cerniera 9 sono disposti alle estremità adiacenti di ciascun braccio 26, 27 e lavorano similmente alle varianti sopra descritte.
Detti mezzi elastici comprendono invece, per ciascun braccio 26, 27 una molla 10. Detta molla 10 è fissata con una sua estremità al braccio stesso, e con l’estremità opposta alla piastra rispettiva.
In configurazione di chiusura, la molla 10 risulta in trazione e precaricata, e il braccio 26, 27 e la piastra 36, 37 sono perfettamente allineati all’interno del corpo scatolare 2 alloggiato nel soffitto. In configurazione di apertura, quando ciascun braccio 26, 27 ruota attorno ai mezzi a cerniera 9, a causa della forza peso ogni piastra 36, 37 tenderebbe a ruotare anch’essa, ma detta molla 10, sfruttando parte della forza con cui era stata caricata, tende a riportare in posizione orizzontale ciascuna piastra 36, 37 che si dispone quindi parallelamente al muro 3 del soffitto.
A differenza degli apparecchi sopradescritti, nelle varianti di Figure 7a-7b e 8a-8b, la sorgente luminosa 4 è alloggiata stabilmente all’interno del corpo scatolare 2 e non fuoriesce da esso. E’ solo la barriera 6 mobile che apre o chiude il corpo scatolare 2, rendendo possibile il passaggio del flusso di luce verso l’esterno.
Nelle figure 7a e 7b, i mezzi di movimentazione della barriera 6 sono ancora del tipo a cerniera 9: la barriera 6, realizzata da una lamina sottile, ruota attorno a detti mezzi a cerniera 9 ad asse orizzontale, compiendo un angolo di ampiezza pari a 90°.
Anche in questo caso, i mezzi di movimentazione comprendono mezzi motori 11, una ruota dentata 12 atta a ingranare un perno 22 di rotazione, disposto lungo un lato di detta barriera 6.
Nelle figure 8a e 8b, invece, i mezzi di movimentazione della barriera 6 comprendono mezzi guida 8 atti a consentire la traslazione della barriera stessa. La traslazione della barriera avviene parallelamente al muro 3 del soffitto, e può essere guidata all’interno di appositi binari.
In particolare, detta barriera 6 è provvista di una cremagliera lineare 23 atta a cooperare con una ruota dentata 12 messa in rotazione da appositi mezzi motori 11 alloggiati all’interno del corpo scatolare 2.
La variante di Figure 9a-9b illustra invece un apparecchio illuminante 1 dove la sorgente luminosa 4 è mobile rispetto a detto corpo scatolare 2 in modo da fuoriuscire da esso quando detta barriera 6 si trova in configurazione di apertura.
In particolare, il corpo scatolare 2 a soffitto ha forma parallelepipeda, mentre la barriera 6 è realizzata mediante due lamine 46, 56 che, affiancate, coprono tutta la cavità del corpo scatolare 2 e che ruotando, o alternativamente traslando, ad esempio rimanendo celate all’interno del soffitto, consentono la fuoriuscita della sorgente luminosa 4.
La sorgente luminosa 4, non è associata né alla barriera 6 né al corpo scatolare 2, ma è provvista su una piastra 24 appesa al soffitto mediante un sistema a cavi 21 e pulegge 18 similare a quello illustrato nelle Figure 5a-5d. Detta piastra 24, quando detta barriera 6 è in configurazione di apertura, può fuoriuscire dal corpo scatolare 2 e scendere rispetto al muro 3 del soffitto, disponendosi a quote variabili a seconda della necessità e della lunghezza dei cavi 21 che la sostengono (Figura 9b), per poi risalire, grazie al riavvolgimento dei cavi 21 sulle pulegge 18, fino a riposizionarsi all’interno del corpo scatolare 2 e consentire alla barriera 6 di ridisporsi in configurazione di chiusura complanare al muro 3 del soffitto (Figura 9a).
I mezzi di comando per detti mezzi di movimentazione di detta barriera 6 possono essere attivati contemporaneamente ai mezzi di accensione della sorgente luminosa 4: in questo caso, l’accensione della sorgente luminosa 4 è simultanea all’apertura della barriera 6, cosi come lo spegnimento della sorgente luminosa 4 porta alla chiusura della barriera stessa, con la scomparsa totale dell’apparecchio illuminante 1 all’interno del muro 3.
Alternativamente, i mezzi di comando per detti mezzi di movimentazione possono essere attivati in modo indipendente rispetto ai mezzi di accensione di detta sorgente luminosa 4.
In questo caso è possibile che l’apparecchio 1 sia in configurazione aperta, con la barriera 6 ad esempio abbassata, ma la sorgente luminosa 4 sia comunque spenta, oppure la sorgente luminosa 4 sia accesa ma la barriera 6 solo parzialmente aperta, per modulare l’intensità luminosa e avere ad esempio un effetto di luce più soffusa. Vantaggiosamente, è possibile che i mezzi di comando per detti mezzi di movimentazione siano attivabili manualmente da un operatore, oppure connessi a dispositivi remoti, legati ad esempio all’intensità della luce naturale e al bisogno, o meno, di integrarla con luce artificiale.
Come è evidente al tecnico del ramo, l’invenzione è realizzabile in numerose varianti di forme e dimensioni, sempre raggiungendo i vantaggi che sono stati più sopra evidenziati.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchio illuminante (1) a scomparsa comprendente: - un corpo scatolare (2) atto ad essere disposto all’interno di un vano di alloggiamento ricavato in un muro (3); - una sorgente luminosa (4); - mezzi di collegamento elettrici (5) per detta sorgente luminosa, caratterizzato dal fatto che comprende ulteriormente: - una barriera (6) mobile avente almeno una superficie opaca (7); - mezzi di movimentazione elettromeccanici per detta barriera (6); - mezzi di comando per detti mezzi di movimentazione, ove detta barriera (6) mobile è atta ad assumere selettivamente una configurazione di apertura o una configurazione di chiusura per detto corpo scatolare e, in detta configurazione di chiusura, è atta a disporsi complanare alla superficie di detto muro (3) nel quale è ricavato detto vano di alloggiamento per detto corpo scatolare (2).
  2. 2. Apparecchio illuminante (1) a scomparsa secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta sorgente luminosa (4) è alternativamente associata stabilmente all’interno di detto corpo scatolare (2), oppure associata stabilmente a detta barriera (6), oppure mobile rispetto a detto corpo scatolare (2) in modo da fuoriuscire da esso quando detta barriera (6) si trova in configurazione di apertura.
  3. 3. Apparecchio illuminante (1) a scomparsa secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione elettromeccanici comprendono mezzi guida (8), atti a consentire la traslazione di detta barriera (6).
  4. 4. Apparecchio illuminante (1) a scomparsa secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta traslazione avviene parallelamente o ortogonalmente a detto muro (3).
  5. 5. Apparecchio illuminante (1) a scomparsa secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione elettromeccanici comprendono mezzi a cerniera (9) atti a consentire la rotazione di detta barriera (6).
  6. 6. Apparecchio illuminante (1) a scomparsa secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi a cerniera (9) sono ad asse orizzontale o verticale.
  7. 7. Apparecchio illuminante (1) a scomparsa secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione elettromeccanici comprendono mezzi elastici (10) atti a cooperare con detti mezzi a cerniera (9) per consentire la rototraslazione di detta barriera (6).
  8. 8. Apparecchio illuminante (1) a scomparsa secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comando per detti mezzi di movimentazione elettromeccanici sono attivati contemporaneamente a mezzi di accensione di detta sorgente luminosa (4).
  9. 9. Apparecchio illuminante (1) a scomparsa secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comando per detti mezzi di movimentazione elettromeccanici sono attivabili in modo indipendente rispetto a mezzi di accensione di detta sorgente luminosa (4).
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