ITBS20110043U1

ITBS20110043U1 - Elemento di giunzione multiuso tra tubi e scatole, in particolare per impianti elettrici

Info

Publication number: ITBS20110043U1
Application number: IT000043U
Authority: IT
Original assignee: Ave Spa
Priority date: 2011-07-21
Filing date: 2011-07-21
Publication date: 2013-01-22
Also published as: EP2549603A1

Description

D E S C R I Z I O N E

del BREVETTO per MODELLO INDUSTRIALE DI UTILITA’ avente per titolo:

“ELEMENTO DI GIUNZIONE MULTIUSO TRA TUBI E SCATOLE, IN

PARTICOLARE PER IMPIANTI ELETTRICI”

Il presente trovato si riferisce ad un elemento di giunzione tra tubi e scatole stagne utilizzati in particolare nel campo degli impianti elettrici.

Sono noti elementi di giunzione, ad esempio del tipo mostrato nel documento IT-221210, a nome della Richiedente, così come altri di vario genere reperibili diffusamente in commercio.

Tali elementi, denominati in gergo “passacavi”, consentono di realizzare una giunzione tra un tubo, in genere un tubo corrugato, all’interno del quale passano uno o più cavi elettrici, e una scatola elettrica, sia del tipo da incasso, sia da parete e/o per quadri o centralini elettrici. Per lo più, gli elementi sono costituiti da un pezzo unico cavo in materiale elastico, ad esempio gomma, dotato esternamente di una gola periferica e internamente di una cavità assiale che è aperta da un primo lato e chiusa da un secondo lato opposto al primo lato. In uso, l’elemento di giunzione viene posizionato e impegnato tramite la gola periferica, in un opportuno foro di una scatola elettrica in modo tale che un’estremità del tubo elettrico che si intende associare alla scatola possa essere inserita nel primo lato aperto ed i cavi elettrici passanti nel tubo possano arrivare all’interno della scatola attraverso un’apertura praticata nel lato chiuso dell’elemento.

Allora, il primo lato risulta all’esterno della scatola mentre il secondo lato è rivolto all’interno della scatola.

È altresì possibile impiegare gli elementi di giunzione come “tappo” per la chiusura di un foro presente su una scatola elettrica ma non utilizzato per il passaggio di cavi elettrici. In tal caso l’elemento di giunzione viene applicato alla scatola al contrario rispetto all’uso precedente, ovvero con il primo lato all’interno della scatola (evidentemente senza associarvi alcun tubo elettrico) e il secondo lato chiuso all’esterno della scatola.

E’ stato comunque riscontrato che gli attuali elementi di giunzione tra tubi e scatole, in particolare per impianti elettrici, sono migliorabili sotto diversi aspetti fra i quali principalmente l’isolamento termico-acustico e il risparmio energetico.

In effetti nei noti elementi il rispettivo lato destinato ad accogliere il tubo elettrico ha un determinato diametro e ciò li rende adatti all’inserimento soltanto di tubi aventi tale determinato diametro.

Lo svantaggio è che l’utilizzatore deve allora dotarsi di una gamma di elementi di giunzione aventi differenti diametri dal lato di inserimento del tubo, tra i quali scegliere di volta in volta l’elemento opportuno per ogni specifica applicazione. Ciò può essere fonte di inconvenienti, quali una scarsa praticità per l’utilizzatore, un costo di realizzazione elevato, dovuto al numero di stampi da predisporre per la realizzazione di elementi con differenti diametri, spese di magazzino elevate dovute alla necessità di stoccare elementi di giunzione per più diametri, ed oneri complessivi rilevanti quanto meno per la necessità di realizzare differenti stampi.

Ciò premesso, scopo del presente modello è di proporre e mettere a disposizione un passacavi ovvero un elemento di giunzione tra tubi e scatole in grado di ovviare agli inconvenienti sopra citati.

Più in particolare, scopo del presente trovato è di mettere a disposizione un elemento di giunzione multiuso da utilizzarsi selettivamente sia per la giunzione stabile tra un tubo e una scatola elettrica da incasso o da parete e/o centralini da parete sia per la chiusura ermetica di un foro in una scatola elettrica, garantendo in entrambi i casi una corretta tenuta.

Un altro scopo del trovato è di mettere a disposizione un elemento di giunzione in grado di accoppiarsi vantaggiosamente con tubi corrugati aventi differenti diametri.

Un ulteriore scopo del trovato è mettere a disposizione un elemento di giunzione semplice da realizzare, in grado di ridurre i costi connessi alle fasi di produzione e immagazzinamento dello stesso, e in grado di apportare vantaggi di ordine pratico in fase di utilizzo.

Vantaggiosamente, l’elemento di giunzione qui proposto viene ad essere strutturato in modo tale da garantire, in entrambe le applicazioni, sia come passacavo, sia come tappo, l’impermeabilizzazione rispettivamente della giunzione tubo-scatola o dell’accoppiamento tappo-scatola. In tal modo è possibile evitare trafilamenti di aria e/o d’acqua attraverso i fori delle scatole, che potrebbero provocare deterioramento, malfunzionamenti o guasti dell’impianto elettrico, e conseguire in definitiva anche vantaggi in ordine ad un miglioramento energetico per pareti cave.

I suddetti scopi e vantaggi vengono raggiunti da un elemento di giunzione tra tubi e scatole elettriche avente le caratteristiche tecniche contenute in una o più delle unite rivendicazioni, ciascuna delle quali presa da sola (senza le relative dipendenze) o in qualsiasi combinazione con le altre rivendicazioni, nonché secondo i seguenti aspetti e/o forme realizzative esemplari, variamente combinati, anche con le suddette rivendicazioni.

Essenzialmente, l’elemento di giunzione secondo il trovato è costituito da un corpo monopezzo dotato di una cavità longitudinale e comprende:

- una gola intermedia esterna, destinata ad accoppiarsi a tenuta al contorno di un foro praticato nella parete di una struttura scatolare;

- una prima porzione, sviluppantesi da una parte di detta gola; - una seconda porzione, sviluppantesi dalla parte opposta di detta gola rispetto alla prima porzione e terminante con un’apertura d’ingresso per un inserimento di un tubo in detta cavità assiale,

- una parete diametrale di chiusura della cavità,

dove la seconda porzione è configurata per definire nella cavità più sedi interne di differente diametro e comprende più setti anulari che si estendono radialmente all’interno di detta cavità longitudinale ciascuno da una rispettiva sede, detti setti essendo parallelamente spaziati e ogni setto definendo una luce di diametro diverso da quella degli altri setti, ciascun setto definendo una luce di passaggio avente un rispettivo diametro ed essendo configurato per accoppiarsi a tenuta con un tubo, da inserire in detta cavità, avente un diametro compatibile al rispettivo diametro della luce di passaggio del setto.

Vantaggiosamente, la combinazione delle suddette caratteristiche tecniche consente di ottenere un elemento di giunzione con caratteristiche di universalità e praticità d’uso che ne consentono l’impiego per molteplici applicazioni. Infatti, in primis, la realizzazione dell’elemento in pezzo unico (con due porzioni distinte da parti opposte rispetto alla gola) ne consente l’impiego sia come passacavo che come tappo, a seconda del verso di montaggio dell’elemento nel foro, ovvero in base a quale porzione viene a risultare all’interno della scatola. A ciò si aggiunge la possibilità di associare selettivamente al medesimo elemento di giunzione tubi di diverso diametro grazie alla presenza dei setti anulari ciascuno in grado di ricevere un tubo di corrispondente diametro e di trattenerlo in direzione assiale contraria allo sfilamento.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno evidenti dalla descrizione che segue fatta con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo titolo indicativo e non limitativo, nei quali:

le figure 1, 2 e 3 mostrano altrettante viste in sezione di una scatola per impianti elettrici dotata di un elemento di giunzione, usato come passacavo, cui sono collegati tubi di diverso diametro;

la figura 4 mostra una scatola per impianti elettrici dotata di elemento di giunzione impiegato con funzione di tappo; e

la figura 5 mostra una vista in sezione di un’altra modalità d’uso dell’elemento di giunzione come passacavo; e

la figura 6 mostra l’elemento di giunzione in un’altra configurazione.

Premesso che a numeri di riferimento uguali corrispondono parti uguali od equivalenti in ogni raffigurazione, l’elemento di giunzione qui proposto, globalmente indicato con 1, è costituito da un corpo monopezzo 2 che può essere realizzato mediante tecnologie appropriate, ad esempio di stampaggio, e che può essere sostanzialmente rettilineo come nelle figure 1-5 o angolato, ovvero a gomito, come in Fig. 6.

In ogni caso l’elemento di giunzione 1 è dotato di una cavità longitudinale 3 e in generale, dato l’impiego con tubi di sezione circolare, la forma sua complessiva è quella di un solido con un asse X, in cui nelle forme realizzative illustrate nelle figure 1-5 l’asse X è rettilineo e l’elemento 1 ha una forma complessiva approssimativamente cilindrica, mentre nella forma realizzativa di figura 6 l’asse X è spezzato, definito da due segmenti incidenti che si incontrano all’interno della cavità longitudinale 3.

In particolare, il corpo 2 dell’elemento di giunzione 1 presenta esternamente una gola intermedia 5 che, in uso, si accoppia a tenuta con il contorno di un foro 51 praticato nella parete di una struttura a scatola 50. Detto corpo 2 presenta inoltre una prima porzione 10, che si sviluppa da una parte della gola intermedia 6, e una seconda porzione 20, che si sviluppa dalla parte opposta di detta gola rispetto alla prima porzione e termina con un’apertura 6, o imbocco, di accesso alla cavità assiale 3. Internamete, detto corpo presenta una parete diametrale 11 di chiusura della cavità longitudinale 3. Nella forma realizzativa di figura 1-5, questa parete di chiusura 11 si trova in testa alla prima porzione, ovvero all’estremità della prima porzione distale dalla gola, mentre nella forma realizzativa di figura 6 la parete di chiusura 11 è in posizione intermedia tra le estremità opposte della prima e seconda porzione. Come illustrato nelle figure 1-3 la seconda porzione 20 dell’elemento di giunzione 1 è configurata per definire all’interno della cavità longitudinale 3 una pluralità di sedi 31, 32 e 33 di diametri crescenti dalla parete di chiusura 11 verso l’apertura 6 di detta cavità assiale 3. Più precisamente essa si presenta con una pluralità di setti anulari 41, 42 e 43, che si estendono radialmente all’interno della cavità ciascuno dalla rispettiva sede 31, 32 e 33. Tali setti sono distanziati tra loro parallelamente da un primo setto 41 prossimo alla parete di chiusura 11 fino a un ultimo setto 43 prossimo all’ingresso 6 della cavità longitudinale 3.

Ciascun setto anulare 41, 42 e 43 definisce una luce di passaggio avente un rispettivo diametro che è differente dal diametro della luce di ogni altro setto. In particolare il setto anulare 41 più prossimo alla parete di chiusura ha una luce di diametro minore del detto anulare intermedio 42 e quest’ultimo ha una luce di diametro minore della luce del setto anulare 43 più prossimo all’imbocco della cavità 3. Ogni setto è destinato ad accoppiarsi a tenuta con un tubo 71, 72 o 73 avente un diametro compatibile con il diametro della relativa luce di passaggio. In particolare, l’elemento di giunzione, quando usato come passacavo, può allora accogliere volta a volta e secondo necessità l’estremità di tubi di diverso diametro, vale a dire un tubo 71 o 72 o 73 con un diametro compatibile con quelli delle sedi 31, 32, 33 e dei rispettivi setti 41, 42, 43.

Inoltre, la parete di chiusura 11 è sfondabile, ad esempio praticando un opportuno intaglio, per consentire il passaggio verso l’interno della scatola del o dei cavi –non rappresentati- infilati nel tubo volta a volta collegato all’elemento di giunzione 1.

L’elemento 1 è preferibilmente realizzato in un materiale elastico, ad esempio gomma, in modo tale che per il suo utilizzo possa essere inserito a pressione in un foro di una scatola elettrica 50. Durante l’inserimento il corpo dell’elemento si deforma elasticamente e, una volta che il bordo del foro 51 della scatola si è assestato nella gola periferica 5, l’accoppiamento risulta a tenuta.

Come mostrato esemplarmente nella forma di realizzazione di cui alle figure 1-3, la luce di passaggio definita da ciascun setto 41, 42, 43 è inferiore al diametro interno della cavità in corrispondenza della rispettiva sede 31, 32, 33. In tal modo ciascun setto realizza sostanzialmente un “sottosquadro” che risulta controsagomato all’alternanza cresta-valle di un tubo corrugato. L’inserimento a pressione di un tale tubo nella cavità provoca il superamento del sottosquadro da parte di creste successive del tubo corrugato, fino a che la testa del tubo raggiunge il setto successivo oppure la parete di chiusura della prima porzione. Ad inserimento completato, le due creste adiacenti del tubo, e la valle tra esse compresa, risultano impegnate dal rispettivo setto, con una interferenza geometrica che garantisce la tenuta d’aria e impedisce lo sfilamento accidentale del tubo dall’elemento.

Ad esempio, in figura 1 il primo setto 41 definisce il diametro minore tra i tre diametri resi disponibili dall’elemento 1, e pertanto il tubo corrugato 71 giunge in battuta fino alla parete di chiusura 11. In figura 2 il secondo setto 42 definisce un diametro intermedio e il tubo corrugato 72 si attesta contro il primo setto e risulta accoppiato a tenuta con il secondo setto. In figura 3, il terzo setto 43 definisce il diametro maggiore tra i tre diametri resi disponibili dall’elemento 1 e il tubo corrugato 73 mostrato si attesta all’ingresso del secondo setto e risulta accoppiato a tenuta con il terzo setto. Nei casi sopra descritti lo spessore assiale di ciascun setto 41, 42 e 43 è sostanzialmente pari alla distanza tra ciascuna cresta e valle successive di un tubo corrugato.

È chiaro che l’accoppiamento di un tubo con l’elemento 1 sfrutta l’elasticità dell’elemento stesso; infatti, quando il tubo viene inserito, mediante pressione, all’interno della cavità 3, successive creste del tubo corrugato superano i setti di diametro corrispondente al tubo piegandolo ripetutamente, fino a quando la testa del tubo non si attesta in battuta all’ingresso del setto successivo o sulla parete di chiusura.

Tipicamente la luce definita dal setto può essere leggermente inferiore al diametro esterno del tubo che lo attraversa. In tal modo durante l’inserimento il tubo flette leggermente il setto, che possiede proprietà elastiche, verso la parete di chiusura, e a sua volta il setto impegna sul tubo inserito realizzando un accoppiamento a tenuta e resistente allo sfilamento.

Preferibilmente, ciascun setto è dotato di una svasatura rivolta nel verso di inserimento, ovvero verso la parete di chiusura della prima porzione. In tal modo si facilita l’inserimento del tubo attraverso il setto corrispondente favorendo la suddetta flessione del setto; infatti la testa del tubo trova in tale svasatura un invito al passaggio attraverso il setto.

Gli elementi di giunzione mostrati in figura 1-3 sono impiegabili vantaggiosamente anche con tubi lisci, in maniera analoga a quanto descritto per i tubi corrugati. In tal caso l’inserimento del tubo avviene per strisciamento tra la superficie esterna del tubo e il setto definente il diametro corrispondente.

Preferibilmente, la gola 5 è raccordata almeno con la prima porzione 10 mediante una superficie di raccordo inclinata, che favorisce l’inserimento della prima porzione nel foro della scatola fino a quando il bordo del foro non collima con la gola.

Esemplarmente, i diametri interni definiti dai setti della seconda porzione dell’elemento 1 possono essere di 16mm, 20mm, 25mm e 32mm, oppure di qualsiasi altro diametro, ad esempio diametri di tubi e cavi presenti in commercio.

In figura 5 è mostrata una forma realizzativa alternativa dell’elemento 1, nella quale almeno un setto anulare 44 si sviluppa esternamente alla seconda porzione. In tal caso tale almeno un setto definisce un rispettivo diametro corrispondente al diametro interno di un tubo 74 da associare alla scatola. L’utilizzo rimane analogo a quanto descritto per la soluzione con setti interni alla cavità (figure 1-3), con la differenza che in questo caso la tenuta d'aria avviene tra setto e superficie interna del tubo. Come mostrato in figura 5, il setto realizza un sovrasquadro con la superficie della seconda porzione dalla quale aggetta, in modo che il setto si inserisca in una cresta tra due valli interne di un tubo corrugato. In tale configurazione, al fine di rendere associabili tubi a differente diametro sul medesimo elemento di giunzione, i diametri definiti dai setti saranno decrescenti dalla gola 5 all’apertura 6 della cavità.

Con riferimento alle figure 1-3 e 5 è stato descritto l’impiego dell’elemento di giunzione 1 come passacavo, ovvero con la prima porzione 10 rivolta all’interno della scatola e la seconda porzione 20 all’esterno della scatola, in modo tale che il tubo si possa inserire all’interno della cavità 3 e almeno un cavo estendentesi in tale tubo passi, mediante un opportuno intaglio praticato nella parete di chiusura, all’interno della struttura scatolare 50. In tale configurazione, la prima porzione 10 occupa vantaggiosamente uno spazio ridotto all’interno della scatola, mentre la seconda porzione 20 rimane accessibile dall’esterno, per l’applicazione di un tubo e per eventuali sostituzioni successive dello stesso.

È possibile impiegare l’elemento di giunzione 1 anche con funzione di tappo, come illustrato esemplarmente in figura 4. In tal caso l’elemento risulta capovolto assialmente rispetto all’utilizzo come passacavo, con la seconda porzione 20 inserita nella scatola, il bordo del foro inserito nella gola 5 e la prima porzione 10 sporgente esternamente alla scatola e con la parete di chiusura priva di intagli. Nell’impiego come tappo la seconda porzione può vantaggiosamente essere tagliata assialmente (rimuovendone una parte con uno o più dei suddetti setti) in modo tale da ridurne l’ingombro all’interno della scatola, dal momento che non viene utilizzata per l’inserimento di alcun tubo o cavo.

Nella forma realizzativa di figura 6, rivolta a consentire o facilitare particolari installazioni, l’elemento di giunzione ha una prima porzione 10 e una seconda porzione 20 che sono tra loro angolate, in modo che l’apertura d’ingresso 6 della cavità 3 non sia in linea ma ad angolo rispetto al foro di entrata nella scatola cui l’elemento di giunzione viene ad essere applicato. In tale configurazione (figura 6), la parete diametrale di chiusura 11 della cavità 3 è posizionata internamente alla cavità 3 al di là dei suddetti setti anulari 41, 42 e 43 verso l’estremità della prima porzione 10. In altre parole, i setti sono tutti collocati nella seconda porzione 20 mentre oltre la parete di chiusura 11 non sono presenti ulteriori setti.

Claims

R I V E N D I C A Z I O N I 1. Elemento di giunzione tra tubi e scatole, in particolare per impianti elettrici, costituito da un corpo (2) dotato di una cavità longitudinale (3), l’elemento comprendendo: - una gola (5) intermedia esterna al corpo, destinata ad accoppiarsi a tenuta al contorno di un foro (51) praticato nella parete di una struttura scatolare (50); - una prima porzione (10), sviluppantesi da una parte di detta gola; - una seconda porzione (20), sviluppantesi dalla parte opposta di detta gola rispetto alla prima porzione e terminante con un’apertura (6) di ingresso a detta cavità, - una parete diametrale (11) di chiusura di detta cavità longitudinale, ed essendo caratterizzato dal fatto che - la seconda porzione è configurata per definire in detta cavità più sedi interne (31, 32, 33) di differente diametro e comprende più setti anulari (41, 42, 43) che si estendono radialmente all’interno della cavità ciascuno da una rispettiva sede (31, 32, 33), ciascun setto definendo una luce di passaggio avente un rispettivo diametro ed essendo configurato per accoppiarsi a tenuta con un tubo (71, 72, 73), da inserire in detta cavità, avente un diametro compatibile al rispettivo diametro della luce di passaggio del setto.
2. Elemento di giunzione secondo la rivendicazione 1, in cui la parete diametrale di chiusura (11) è almeno parzialmente sfondabile per consentire il passaggio all’interno della struttura scatolare (50) di almeno un cavo estendentesi nel tubo associato con la seconda porzione dell’elemento.
3. Elemento di giunzione secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui le suddette sedi (31, 32, 33) hanno diametri crescenti dalla parete di chiusura verso l’apertura (6) della cavità longitudinale e il diametro della luce di passaggio dei setti cresce a partire dal setto prossimo alla parete di chiusura (11) fino al setto prossimo all’apertura della cavità longitudinale.
4. Elemento di giunzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascun setto (41, 42, 43) è dotato di una svasatura rivolta verso la parete di chiusura (11) della prima porzione.
5. Elemento di giunzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’elemento di giunzione può essere impiegato come passacavo, ovvero con la prima porzione (10) rivolta verso l’interno della struttura scatolare (50) e la seconda porzione (20) rivolta verso l’esterno della struttura scatolare, oppure può essere impiegato come tappo, con la seconda porzione (20) rivolta verso la struttura scatolare e la prima porzione (10) sporgente esternamente dalla struttura scatolare e con la parete di chiusura (11) integra.
6. Elemento di giunzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti realizzato in un materiale elastico, ad esempio gomma.
7. Elemento di giunzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti comprendente almeno un ulteriore setto sviluppantesi esternamente alla seconda porzione per l’accoppiamento con la superficie interna di un tubo.
8. Elemento di giunzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti avente un corpo sostanzialmente rettilineo e in cui la parete diametrale di chiusura (11) della cavità longitudinale (6) è all’estremità di detta prima porzione (10).
9. Elemento di giunzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7 avente un corpo sostanzialmente a gomito e in cui la parete diametrale di chiusura (11) della cavità longitudinale (6) è in un parte intermedia tra le due estremità opposte di detto corpo.