ITTO20080159U1 - Elemento di giunto tubolare. - Google Patents

Elemento di giunto tubolare.

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ITTO20080159U1
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tubular joint
joint element
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thrust
inclined plane
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Geraud Weissenbacher
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Norma Germany Gmbh
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Description

DESCRIZIONE
"Elemento di giunto tubolare"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Il presente trovato riguarda un elemento di giunto tubolare con un corpo, il quale presenta un canale di passaggio con un'imboccatura ed un asse, e con un dispositivo di arresto il quale presenta una parete anulare la quale racchiude l'asse con una forma geometrica di accoppiamento.
Un elemento di giunto tubolare di questo genere serve per formare un collegamento di fluido tra due condotti tubolari. I condotti tubolari possono essere presenti all'esterno del giunto tubolare, anche sotto forma di un tubo flessibile o simili. È anche possibile che per mezzo di un tale giunto tubolare venga collegato un tubo flessibile ad un condotto tubolare, come avviene ad esempio nelle applicazioni domestiche nel caso di una lavatrice o di una lavastoviglie.
Il trovato verrà descritto nel seguito in base ad un collegamento per una macchina lavatrice per uso domestico. Esso però si può anche impiegare per altri scopi, ad esempio per il collegamento di un tubo flessibile ad uno scambiatore di calore in un autoveicolo.
Se ora si volesse collegare il tubo flessibile di una macchina lavatrice ad un rubinetto di acqua o ad un altro collegamento di un condotto tubolare posato in una casa, allora il corrispondente elemento di giunto tubolare di solito presenta un dado con risvolti. Il corrispondente elemento opposto sul condotto tubolare presenta una filettatura esterna. Per produrre il giunto tubolare, il dado con risvolti viene applicato sulla filettatura esterna ed avvitato. In tal caso, il corpo viene accostato all'elemento opposto. Una guarnizione disposta tra il corpo e l'elemento opposto viene poi compressa in direzione assiale e di conseguenza chiude a tenuta il passaggio dall'elemento opposto all'elemento del giunto tubolare.
Il montaggio di un giunto tubolare di questo genere non è soltanto complicato, bensì comporta anche il rischio di un montaggio difettoso. Quando ad esempio il dado con risvolti viene serrato con una coppia eccessiva, si può verificare che la guarnizione si schiacci non potendo più svolgere la sua funzione di tenuta. Un altro problema deriva dal fatto che dopo aver effettuato il montaggio, si sposta il condotto collegato con l'elemento del giunto tubolare. In questo caso, in condizioni favorevoli il dado con risvolti può ruotare nella direzione di allentamento, per cui anche in questo caso non viene più garantita la tenuta .
Alla base del trovato vi è il problema di realizzare in modo semplice il montaggio di un giunto tubolare.
Questo problema viene risolto con un elemento di giunto tubolare del tipo citato all'inizio, per il fatto che la parete anulare viene ripartita in direzione circonferenziale in una pluralità di tratti, laddove tratti mobili, i quali coprono una zona circonferenziale continua di almeno 180°, sono realizzati ogni volta a guisa di un piano inclinato, il quale si può orientare da una posizione di montaggio in una posizione di arresto .
Con una tale forma di esecuzione, il montaggio dell'elemento di giunto tubolare è relativamente semplice. Si spostano i piani inclinati nella loro posizione di montaggio. In questa posizione, è massiima un'apertura sull'estremità libera dell'elemento di giunto tubolare. Con questa grande apertura, l'elemento di giunto tubolare si può allora montare sull'elemento opposto. I piani inclinati vengono allora orientati nella loro posizione di arresto. In questo modo viene ridotta l'apertura sull'estremità libera dell'elemento di giunto tubolare, in modo tale per cui i piani inclinati con la loro forma geometrica di accoppiamento vengono fissati sull'elemento opposto. Allora si deve solamente impedire che i piani inclinati possano tornare indietro dalla posizione di arresto, nuovamente nella posizione di montaggio. Questo però si può realizzare senza un maggior dispendio di forze.
Ciò vale in particolar modo quando viene previsto un elemento di spinta, il quale racchiude la parete anulare e si può spostare con un movimento di traslazione parallelamente all'asse. Quando l'elemento di spinta ad esempio viene spostato verso l'estremità libera dell'elemento di giunto tubolare, allora i piani inclinati vengono orientati dalla posizione di montaggio nella posizione di arresto, e per mezzo dell'elemento di spinta vengono fissati in questa posizione di arresto. Quando viceversa l'elemento di spinta viene spostato contro l'altra estremità dei piani inclinati, allora i piani inclinati non vengono più fissati sulla loro estremità libera, per cui essi si possono inclinare nella posizione di montaggio .
Di preferenza, tra l'elemento di spinta ed una flangia di supporto, è disposta sul corpo una molla. Questa molla sposta l'elemento di spinta in modo tale, per cui i piani inclinati vengono mantenuti fissi nella posizione di arresto, e si mantiene fisso l'elemento di spinta in questa posizione. Si impedisce così con grande affidabilità un distacco accidentale dei piani inclinati, ossia un'inclinazione accidentale con un ritorno dalla posizione di arresto nella posizione di montaggio.
Di preferenza, la molla è fissata sull'elemento di spinta. Ciò facilita la manipolazione durante il montaggio dell'elemento di giunto tubolare.
È anche conveniente che la molla sia formata in materiale plastico e venga realizzata in un unico pezzo con l'elemento di spinta. L'elemento di spinta e la molla si possono allora formare ad esempio tutti insieme, come un elemento stampato ad iniezione. In questo caso, non è necessario che l'elemento di spinta e la molla siano formati con lo stesso materiale plastico. È sufficiente che essi possano venire prodotti insieme.
In tal caso, è conveniente che la molla abbia una dilatazione massima, con la quale l'elemento di spinta è ancora disposto sulla parete anulare in direzione assiale. In questo caso, non sono praticamente necessari interventi per ottenere una protezione contro un distacco. In tal caso, può essere conveniente collegare la molla anche con il corpo. Questo collegamento è solo debolmente sollecitato, e dì conseguenza si può anche realizzare con una minore robustezza.
Di preferenza, l'elemento di spinta presenta un dispositivo di bloccaggio. Un dispositivo di bloccaggio di questo genere si può impiegare con o senza una molla. Il dispositivo di bloccaggio fissa viceversa l'elemento di spinta, in modo da impedire che questo si sposti dalla posizione nella quale esso mantiene fissi i piani inclinati nella loro posizione di arresto.
In tal caso, si preferisce che il dispositivo di bloccaggio presenti almeno un supporto, il quale si può spostare in una posizione di appoggio, nella quale esso sostiene l'elemento di spinta rispetto al corpo. Per lo spostamento dell'elemento di spinta, sarebbe allora necessario deformare il supporto. Questo non è in generale possibile, per cui il supporto spostato nella posizione di appoggio oppure i corrispondenti supporti sono sufficienti per mantenere l’elemento di spinta con la necessaria affidabilità nella posizione in cui esso mantiene fissi da parte sua i piani inclinati in una posizione di arresto.
Di preferenza, il supporto è disposto sull'elemento di spinta con possibilità di inclinazione, e presenta eventualmente un precarico nella direzione rivolta verso la posizione di appoggio. Quando il supporto è disposto sull'elemento di spinta con possibilità di inclinazione, allora si può fare in modo che il supporto e l'elemento di spinta vengano collegati reciprocamente senza possibilità di distacco. Non appena l'elemento di spinta è stato spostato nella sua posizione di estremità, nella quale esso mantiene fissi i piani inclinati in una posizione di arresto, si può allora inclinare il supporto in modo tale per cui esso sostiene l'elemento di spinta rispetto al corpo, in particolare la flangia di supporto. Per quanto riguarda la scelta della direzione dell'asse di inclinazione, si dispone di possibilità relativamente grandi.
L'asse di inclinazione può venire ad esempio posizionato in direzione radiale rispetto all'asse. Esso però si può anche realizzare come una tangente all'elemento di spinta. Quando il supporto presenta un precarico nella direzione della posizione di appoggio, allora il supporto si blocca automaticamente a scatto nella posizione di appoggio, quando l'elemento di spinta è stato spostato nella sua posizione di estremità.
Di preferenza, ciascun piano inclinato forma con un lato esterno radiale un angolo ottuso, il quale si sviluppa parallelamente all'asse. Con questa forma di esecuzione, si semplifica ulteriormente il montaggio dell'elemento di giunto tubolare. Per spostare i piani inclinati dalla posizione di montaggio nella posizione di arresto, l'elemento di spinta si deve soltanto spostare dall'estremità aperta dell'elemento di giunto tubolare allontanandosi da questa verso l'altra estremità. Per effetto della forma a V, l'elemento di spinta spinge allora a pressione le estremità dei piani inclinati, sulle quali non è disposta la forma geometrica di accoppiamento, verso l'interno per cui la forma geometrica di accoppiamento viene spostata in senso radiale verso l'esterno. Si forma in questo modo l'apertura voluta per il montaggio, per cui l'elemento di giunto tubolare si può montare sul corrispondente elemento opposto. Mediante uno spostamento dell'elemento di spinta nella direzione opposta, per effetto della forma di esecuzione a V si ottiene che i piani inclinati con la loro forma geometrica di accoppiamento si spostano nuovamente in senso radiale verso l'interno, al fine di realizzare il collegamento con l'elemento opposto dell'elemento di giunto tubolare.
Di preferenza, ciascun piano inclinato presenta nella posizione di arresto un primo tratto della sua parete esterna, il quale si sviluppa parallelamente all'asse. Non appena l'elemento di spinta ha raggiunto questo tratto, esso si può spostare senza un grande dispendio di forze fino alla sua posizione di estremità. La posizione di estremità in tal caso viene prevista in modo tale, per cui l'elemento di spinta agisce sui piani inclinati con un "braccio di leva" lungo il più possibile, per cui sarebbe necessaria una forza molto grande per riportare i piani inclinati dalla loro posizione di arresto nella posizione di montaggio. Da ciò deriva una resistenza relativamente elevata alla compressione durante l'impiego dell'elemento di giunto tubolare, al fine di realizzare un giunto tubolare.
Di preferenza, ciascun piano inclinato si può orientare con la sua forma geometrica di accoppiamento per un certo tratto, il quale è superiore ad una profondità della forma geometrica di accoppiamento. In questo modo, è possibile liberare il piano inclinato completamente dalla forma geometrica di accoppiamento dell'elemento opposto, oppure è possibile portare ciascun piano inclinato in accoppiamento con l'elemento opposto, senza che questo venga compromesso dalla forma geometrica di accoppiamento dell'elemento opposto. Quindi, è relativamente ridotto il rischio di un danneggiamento con la conseguente perdita di tenuta .
Di preferenza, ciascun piano inclinato è sostenuto sul corpo per mezzo di una base di appoggio. Ne derivano in questo modo buone condizioni geometriche per l'asse di inclinazione, intorno al quale si inclina il piano rispetto al corpo. Con la base di appoggio, il piano inclinato viene leggermente spostato verso l'esterno in senso radiale rispetto all'asse di inclinazione, per cui il piano inclinato si può orientare con una relativa libertà, senza venire ostacolato da altri elementi del corpo.
In questo caso, si preferisce che la base di appoggio sia disposta in una scanalatura. La scanalatura garantisce viceversa che la base di appoggio e quindi i piani inclinati si possano spostare in direzione assiale, e quindi parallelamente all'asse, quando il piano inclinato viene spostato dalla sua posizione di montaggio nella posizione di arresto.
In questo caso, si preferisce che la scanalatura venga realizzata come una scanalatura anulare continua in direzione circonferenziale. In questo modo si può ottenere che il corpo possa ruotare rispetto ai piani inclinati. Si può così modificare la posizione angolare dell'elemento di giunto tubolare rispetto all'elemento opposto, per cui ad esempio si può ottenere un diverso angolo di uscita per un condotto collegato all'elemento di giunto tubolare, senza che esista il pericolo che l'elemento di giunto tubolare si stacchi dall'elemento opposto.
Di preferenza, la base di appoggio in direzione circonferenziale ha una larghezza minore rispetto al piano inclinato. Si ottiene così in modo semplice che il piano inclinato si possa orientare liberamente tra la sua posizione di montaggio e la sua posizione di arresto.
Di preferenza, la base di appoggio è disposta in direzione assiale con una distanza prestabilita a valle dell'imboccatura. In questo modo il piano inclinato si accoppia al di sopra dell'imboccatura. L'imboccatura si può allora introdurre in una corrispondente apertura sull'elemento opposto, senza che un tale movimento venga impedito dai piani inclinati.
Il trovato verrà descritto nel seguito in base ad esempi di esecuzione preferiti unitamente ad un disegno, nel quale:
la Fig. 1 mostra una pluralità di rappresentazioni per descrivere la struttura fondamentale di un elemento di giunto tubolare,
la Fig . 2 mostra una pluralità di possibilità per una forma geometrica dì accoppiamento di un elemento opposto,
la Fig. 3 mostra una sezione di un altro elemento di giunto tubolare,
la Fig. 4 mostra l'elemento di giunto tubolare secondo la Fig. 3, montato su un elemento opposto,
la Fig. 5 mostra una sezione parziale V-V secondo la Fig. 3, e la Fig. 6 mostra un'altra forma di esecuzione di un elemento di giunto tubolare. La Fig. 1 mostra diversi tratti della produzione di un elemento di giunto tubolare. L'elemento di giunto tubolare 1 presenta un corpo 2 . Nel corpo 2 è disposto un canale di passaggio 3 con un'imboccatura 4. Per semplificare la descrizione che segue, viene definito un asse 5 dell'imboccatura 4. Il canale di passaggio 3 del presente esempio di esecuzione prosegue con un raccordo 6, il quale presenta una pluralità di nervature 7 sul suo lato esterno. Sul raccordo 6 si può fissare in un modo non rappresentato più in dettaglio un tubo flessibile o un condotto in materiale plastico.
L'imboccatura 4 è racchiusa da un anello di tenuta con un cordone circolare o da un O-Ring 8. L'O-Ring 8 viene introdotto, qualora si volesse realizzare per mezzo di un elemento di giunto tubolare 1 un collegamento con un elemento opposto 9, del quale sono rappresentate diverse forme di esecuzione in Fig. 2, in un'apertura 10 dell'elemento opposto 9, ed in tale posizione effettua una chiusura a tenuta in senso radiale.
Per mantenere fìsso il corpo 2 nell'elemento opposto 9, viene previsto un dispositivo di arresto 11, il quale presenta una parete anulare la quale racchiude l'asse 4. La parete anulare, come risulta dalla Fig. lb, viene ripartita in una pluralità di tratti in direzione circonferenziale. Ciascun tratto presenta sul suo lato interno radiale una forma geometrica di accoppiamento 13. Questa forma geometrica di accoppiamento 13 è adattata alla forma geometrica di accoppiamento dell'elemento opposto 9, con la quale si deve collegare l'elemento di giunto tubolare 1. Nel presente esempio di esecuzione delle Figg. 1 e 2a, la forma geometrica di accoppiamento 13 viene realizzata come una successione assiale di intagli 14 sviluppati in senso circonferenziale, i quali si possono portare in accoppiamento con corrispondenti sporgenze 15 sull'elemento opposto.
I tratti sono realizzati come piani inclinati 12, i quali sono appoggiati con una base di appoggio 16 in una scanalatura sulla superficie esterna del corpo 2. Come si può riconoscere in particolare dalla Fig. lb, i piani inclinati 12 sul loro lato esterno radiale hanno la forma di una V molto aperta. I due tratti della V formano quindi un angolo ottuso.
In Fig. le viene rappresentato che sui piani inclinati 12 viene montato un elemento di spinta 18, il quale racchiude i piani inclinati 12. L'elemento di spinta 18 si può spostare con un movimento di traslazione, parallelamente all'asse 5 rispetto al corpo 2.
Quando l'elemento di spinta 18 si è spostato verso il raccordo 6, allora esso fa orientare i piani inclinati 12 intorno alla base di appoggio 16, per cui i piani inclinati 12 si aprono sulla loro estremità libera, ossia aumentano un'apertura nella quale poi può entrare l'elemento opposto 9. Quando l'elemento di spinta 18 viceversa viene spostato allontanandosi dal raccordo 6, quindi verso l'estremità aperta, allora i piani inclinati 12 vengono orientati nella direzione opposta, per cui essi vengono portati ad appoggiare uno contro l'altro in direzione circonferenziale, per cui gli intagli 14 della forma geometrica di accoppiamento 13 vengono portati in accoppiamento con le sporgenze 15 sull'elemento opposto 9. Fino a che l'elemento di spinta rimane spostato al di là dell'estremità anteriore dei piani inclinati, i piani inclinati 12 non si possono aprire, e quindi rimane l'accoppiamento tra l'elemento di giunto 1 e l'elemento opposto 9. Ciò vale anche in presenza di maggiori pressioni, ad esempio pari a 20 bar.
Per rimuovere l'accoppiamento, l'elemento di spinta 18 viene spostato nella direzione opposta, ossia verso il raccordo 6. Per effetto della forma a V dei piani inclinati 12, l'elemento di spinta 18 apre allora i piani inclinati 12, per il fatto che esso li fa orientare intorno alla base di appoggio 16, per cui gli intagli 14 si liberano dalle sporgenze 15 ed il corpo 2 si può rimuovere dall'elemento opposto 9.
D'altra parte, l'esecuzione della forma geometrica di accoppiamento 13 non è limitata alla forma geometrica con intagli 14 e sporgenze 15, rappresentata nelle Figg. 1 e 2a. Le Figg. da 2b a 2d mostrano altre forme. In Fig, 2b viene rappresentata una singola sporgenza 19. Anche in questo caso, l'O-Ring 8 viene inserito nell'apertura 10 sull'elemento opposto 9, e l'accoppiamento si effettua mediante la singola sporgenza 19. La forma geometrica di accoppiamento 13 sul lato interno radiale dei piani inclinati 12 ha allora una forma di esecuzione corrispondente.
Nella forma di esecuzione secondo la Fig. 2c, un cordolo circonferenziale 20 è disposto ad una distanza assiale dall'apertura 10. Anche in questo caso l'O-Ring 8 viene inserito nell'apertura 10, e mediante lo spostamento reciproco dei piani inclinati 12 si realizza l'accoppiamento con il cordolo 20.
In Fig. 2d, l'elemento opposto 9 ha sempre l'apertura 10, nella quale si può inserire l'O-Ring 8, mentre viceversa un cono 21 racchiude in prossimità dell'apertura 10 l'elemento opposto 9, il quale forma sul suo lato posteriore 22 una superficie di accoppiamento.
Le Figg. da 3 a 5 mostrano una forma di esecuzione modificata.
Un elemento opposto 23 presenta quale forma geometrica di accoppiamento una filettatura esterna 24. Nel caso dell'elemento di giunto 1, il raccordo 6 è disposto in modo da formare un angolo di 90° con l'asse 5. Di conseguenza, il canale di passaggio 3 forma anch'esso un angolo di circa 90°. Per il resto, gli elementi che corrispondono a quelli delle Figg. 1 e 2 sono provvisti degli stessi numeri di riferimento.
In particolare, in Fig. 3 si può riconoscere la forma a V dei piani inclinati 12. La base dì appoggio 16 nella scanalatura 17 forma un asse di inclinazione. Quando l'elemento di spinta 18 viene spostato allontanandosi dall'estremità libera 25 (freccia 26}, allora esso passa da un primo tratto 27 dei piani inclinati 12, il quale si sviluppa nella posizione di arresto parallelamente all'asse 5, ad un secondo tratto 28 dei piani inclinati 12, il quale nella posizione di arresto forma un angolo ad esempio compreso tra 10° e 20° con l'asse 5, ed inclina il secondo tratto 28 in modo che questo si dispone parallelamente all'asse 5. In questo modo, il primo tratto 27 dei piani inclinati 12 viene orientato in senso radiale verso l'esterno, per cui si libera la forma geometrica di accoppiamento 13 separandosi dalla filettatura esterna 24. La forma geometrica di accoppiamento in questo caso viene realizzata come una filettatura interna.
Per garantire che l'elemento di spinta 18 rimanga nella posizione di arresto dei piani inclinati 12, viene prevista una molla 29 la quale si appoggia contro una flangia 30 del corpo 2 ed è collegata alla flangia di appoggio 30, ad esempio mediante incollaggio. La molla 29, proprio come l'elemento di spinta 18, è formata da un materiale plastico. L'elemento di spinta 18 e la molla 29 possono venire realizzati in un unico pezzo, ad esempio per il fatto che essi sono stati prodotti insieme mediante stampaggio ad iniezione.
La molla 29 ha una dilatazione massima. Questa dilatazione viene dimensionata in modo tale, per cui l'elemento di spinta 18 non si può spostare al di là dell'estremità libera 25 dei piani inclinati 12. D'altra parte, la molla 29 la quale in questo caso è realizzata come una molla ad elica, si può comprimere praticamente in modo completo, per cui l'elemento di spinta 18 si può spostare al di là del secondo tratto 28 dei piani inclinati, al fine di allontanarli reciprocamente sull'estremità libera 25.
Come si può riconoscere in base alla Fig. 5, la base di appoggio 16 di un piano inclinato 12 presenta in direzione circonferenziale una larghezza inferiore alla larghezza del piano inclinato 12 in direzione circonferenziale. In questo modo, si può ottenere più facilmente un ribaltamento del piano inclinato 12 intorno all'appoggio della base 16 nella scanalatura 17. Viene rappresentato a tratteggio un fondo 31 della scanalatura 17. Da questo si può riconoscere che la scanalatura 17 viene realizzata con uno sviluppo continuo in direzione circonferenziale. Si può anche ruotare il corpo 2 rispetto ai piani inclinati 12, senza rimuovere l'accoppiamento dei piani inclinati 12 con la filettatura esterna 24 sull'elemento opposto 23.
Con la forma di esecuzione di un elemento di giunto tubolare 1 rappresentata nelle Figg. da 3 a 5, è possibile sostituire il tradizionale dado con risvolti. Il montaggio dell'elemento di giunto tubolare 1 sul corrispondente elemento opposto viene notevolmente semplificato. Si deve solamente inserire il corpo 2 con l'O-Ring 8 in un'apertura dell'elemento opposto 23. In questa condizione, l'elemento di spinta 18 è stato spinto indietro, ossia esso è adiacente alla flangia di supporto 30. I piani inclinati 12 in questo modo sono stati orientati con un reciproco allontanamento, come è stato evidenziato da una doppia freccia 32. Quando il corpo 2 è disposto rispetto all'elemento opposto 23 nella sua posizione definitiva, allora l'elemento di spinta 18 viene spostato contro l'elemento opposto 23, ed i piani inclinati 12 vengono spostati uno contro l'altro in senso opposto alla direzione della doppia freccia 32, per cui essi racchiudono saldamente la filettatura esterna 24 sull'elemento opposto 23. L'elemento di spinta 18 viene mantenuto in questa posizione per mezzo della molla 29.
Non è quindi necessario modificare l'elemento opposto 23.
Per mezzo dell'O-Ring 8 si ottiene una migliore tenuta. Un esempio di esecuzione ha mostrato una resistenza massima alla pressione di 20 bar. L'elemento di giunto tubolare 1 può ruotare liberamente rispetto all'elemento opposto 23, senza rimuovere il collegamento tra l'elemento di giunto tubolare 1 e l'elemento opposto 23.
Viene rappresentato il fatto che tutti i tratti del dispositivo di arresto 11 sono realizzati a guisa di piani inclinati 12, e quindi si possono spostare. Questa condizione però non è tassativamente necessaria. È sufficiente che i piani inclinati 12 coprano in direzione circonferenziale una zona continua di almeno 180°. In questa zona d'altra parte si dovrebbero trovare almeno due piani inclinati 12.
Il movimento dì inclinazione dei piani 12 viene dimensionato in modo tale, per cui nel caso di un movimento di apertura dei piani inclinati 12, la forma geometrica di accoppiamento 13 si separa dalla corrispondente forma geometrica di accoppiamento sull'elemento opposto 9, 23.
La Fig. 6 mostra un'altra forma di esecuzione di un elemento di giunto tubolare 1, nella quale gli elementi uguali e di pari funzione sono provvisti degli stessi numeri di riferimento.
L'elemento di spinta 18 in questo caso viene appoggiato per mezzo di due supporti 33 rispetto alla flangia di appoggio 30. Il supporti 33 si possono orientare rispetto all'elemento di spinta 18, e precisamente intorno ad un asse di inclinazione il quale si sviluppa praticamente in senso tangenziale alla superficie esterna dell'elemento di spinta 18. I raccordi 33 possono presentare un relativo precarico nella direzione della posizione di appoggio rappresentata in Fig. 6. Se ora si intende spostare l'elemento di spinta 18 nella direzione della flangia di supporto 30, allora si deve applicare una pressione su una superficie di appoggio 34 dei supporti 33. Mediante questa pressione, il supporto 33 viene inclinato in senso radiale con la sua estremità libera la quale appoggia sulla flangia di supporto 30, per cui il supporto 33 si separa dalla flangia di supporto 30. In questa situazione, l'elemento di spinta 18 non è più bloccato, bensì si può spostare nella direzione della flangia di supporto 30.
Si può qui prevedere ulteriormente una molla non rappresentata più in dettaglio. È anche possibile però un impiego senza una molla.
I supporti 33 formano un dispositivo di bloccaggio, il quale mantiene fisso l'elemento di spinta 18 nella posizione nella quale i piani inclinati 12 hanno assunto la loro posizione di arresto .

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Elemento di giunto tubolare con un corpo, il quale presenta un canale di passaggio con un'imboccatura ed un asse, e con un dispositivo di arresto il quale presenta una parete anulare la quale racchiude l'asse con una forma geometrica di accoppiamento, caratterizzato dal fatto, che la parete anulare viene ripartita in direzione circonferenziale in una pluralità di tratti, laddove tratti mobili, i quali coprono una zona circonferenziale continua di almeno 180°, sono realizzati ogni volta a guisa di un piano inclinato (12), il quale si può inclinare da una posizione di montaggio in una posizione di arresto .
  2. 2 . Elemento di giunto tubolare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che viene previsto un elemento di spinta (18), il quale racchiude la parete anulare e si può spostare con un movimento di traslazione parallelamente all'asse (5).
  3. 3. Elemento di giunto tubolare secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto, che tra l'elemento di spinta (18) ed una flangia di supporto (30) è disposta una molla (29) sul corpo (2).
  4. 4 . Elemento di giunto tubolare secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto, che la molla (29) è fissata sull'elemento di spinta (18).
  5. 5 . Elemento di giunto tubolare secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto, che la molla (29) è formata in materiale plastico, e viene realizzata in un unico pezzo con l'elemento di spinta (18).
  6. 6. Elemento di giunto tubolare secondo una delle rivendicazioni da 3 a 5, caratterizzato dal fatto, che la molla (29) ha una dilatazione massima nella quale l'elemento di spinta (18) è disposto in direzione assiale ancora sulla parete anulare .
  7. 7. Elemento di giunto tubolare secondo una delle rivendicazioni da 2 a 6, caratterizzato dal fatto, che l'elemento di spinta (18) presenta un dispositivo di bloccaggio (33, 34).
  8. 8. Elemento di giunto tubolare secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto, che il dispositivo di bloccaggio (33, 34) presenta almeno un supporto (33), il quale si può spostare in una posizione di appoggio, nella quale esso sostiene l'elemento di spinta (18) rispetto al corpo,
  9. 9. Elemento di giunto tubolare secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto, che il supporto (33) è disposto con possibilità di inclinazione sull'elemento di spinta (18), ed eventualmente presenta un precarico nella direzione della posizione di appoggio.
  10. 10. Elemento di giunto tubolare secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto, che ciascun piano inclinato (12) forma con il suo lato esterno radiale un angolo ottuso, il quale si sviluppa parallelamente all'asse (5).
  11. 11. Elemento di giunto tubolare secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto, che ciascun piano inclinato (12) nella posizione di arresto presenta un primo tratto (27), il quale si sviluppa parallelamente all'asse (5).
  12. 12 . Elemento di giunto tubolare secondo la rivendicazione 10 o 11, caratterizzato dal fatto, che ciascun piano inclinato (12) nella posizione di montaggio presenta un secondo tratto (28) della sua parete esterna, il quale si sviluppa parallelamente all'asse (5).
  13. 13 . Elemento di giunto tubolare secondo una delle rivendicazioni da 10 a 12, caratterizzato dal fatto, che ciascun piano inclinato (12) si può inclinare con la sua forma geometrica dì accoppiamento (13) intorno ad un tratto superiore ad una profondità della forma geometrica di accoppiamento (13).
  14. 14 . Elemento di giunto tubolare secondo una delle rivendicazioni da 1 a 13, caratterizzato dal fatto, che ciascun piano inclinato (12) è sostenuto sul corpo (2) per mezzo di una base di appoggio (16).
  15. 15 . Elemento di giunto tubolare secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto, che la base di appoggio (16) è disposta in una scanalatura (17).
  16. 16. Elemento di giunto tubolare secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto, che la scanalatura (17) viene realizzata in direzione circonferenziale per mezzo della scanalatura anulare .
  17. 17 . Elemento di giunto tubolare secondo una delle rivendicazioni da 14 a 16, caratterizzato dal fatto, che la base di appoggio (16) in direzione circonferenziale ha una larghezza inferiore a quella del piano inclinato (12).
  18. 18. Elemento di giunto tubolare secondo una delle rivendicazioni da 14 a 17, caratterizzato dal fatto, che la base di appoggio (16) è disposta in direzione assiale a valle dell'imboccatura (4), con una distanza prestabilita.
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