ITBS20060208A1 - Metodo ed impianto per il trattamento termico di elementi metallici - Google Patents

Metodo ed impianto per il trattamento termico di elementi metallici Download PDF

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ITBS20060208A1
ITBS20060208A1 IT000208A ITBS20060208A ITBS20060208A1 IT BS20060208 A1 ITBS20060208 A1 IT BS20060208A1 IT 000208 A IT000208 A IT 000208A IT BS20060208 A ITBS20060208 A IT BS20060208A IT BS20060208 A1 ITBS20060208 A1 IT BS20060208A1
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Description

Btsomizra ing. A invuyjrff SALASSI Albo BM
DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“METODO ED IMPIANTO PER IL TRATTAMENTO TERMICO
DI ELEMENTI METALLICI"
A nome: ESTRAL S.p.A., società dì nazionalità italiana con sede a MANERBIO - 25025 (BS).
Inventore: Sìg. ARMANDO VINCOLI,
Mandatari: Ing. Giuseppe Righetti iscritto all’Albo con il n,7 BM, Ing. Carlo Raoul Ghioni iscritto all'Albo con il n.280 BM. Ing. Martino Salvadori iscrìtto all'Albo con il n.438 BM, Ing. Alessandro Gelassi iscritto all'Albo con il n.996 BM della BUGNION S.p.A. domiciliati presso quest’ ultima in BRESCIA - Vk Dante 17, Depositato li: al n.: .... —
La presente invenzione ha per oggetto un metodo ed un impianto per fi trattamento termico di elementi metallici, in particolare dementi aventi una dimensione longitudinale prevalente quali, per esempio, profilati, estrusi o trafilati metallici.
Tale tipologia di impianto viene utilizzata, in particolare, per il processo di invecchiamento di profilati di alluminio, a cui si farà esplicitamente riferimento nel seguito, senza per questo perdere in generalità.
Il processo di invecchiamento di un profilato di alluminio avviene comunemente a vaile di precedenti fasi di estrusione, raffreddamento, stiratura e taglio.
Notoriamente, tale processo di invecchiamento si avvale di un forno nel quale i profilati vengono immessi ed in cui permangono per un tempo necessario a completare il trattamento termico,
Come è noto, tale tecnologia comprende un forno internamente dinamico nel j quale i profilati vengono movimentati tra l ingresso e l'uscita del forno stesso in un tempo predeterminato e su più livelli d'altezza, mediante mezzi trasportatoli alloggiati alVintcmo del forno stesso. In un forno del tipo sopra descritto, die e oggetto della domanda di brevetto n. BS2005AÒGQQ44 a nome della medesima Richiedente, il trasporto dei profilati avviene parallelamente alla loro estensione te longitudinale, cioè alla loro lunghezza, Tali profilati vengono alimentati da un ingresso posto ad un lato del forno, e latti avanzare verso «riuscita posta dal lato opposto del forno sotto l'azione di mezzi trasportatori, in particolare rulli di supporto e avanzamento, posizionati internamente al forno ed azionati mediante motori elettrici. La velocità di rotazione dei rulli, e pertanto la velocità di li avanzamento dei profilati, viene opportunamente calcolata m base al tempo necessario al profilato per percorrere la distanza compresa tra l'ingresso e Suscita del forno, corrispondente ad un tempo di permanenza ottimale del profilato alFintemo del forno.
Sì è notato che questa tipologia di forni presenta un importante inconveniente.
20 Infatti, tale soluzione risulta alquanto costosa a causa della necessità di isolare termicamente tutti i meccanismi dì azionamento dei mezzi trasportatori alloggiati all<*>interno del forno, per impedirne il degrado nel tempo.
Sono altresì noti impianti perii trattamento termico di elementi metallici t quali impiegano apposite ceste metalliche per il trasporto degli elementi metallici tra
» successive stazioni operative deriimplapto. tra le quali figura anche il forno di
riscaldamento. Tali ceste vengono inserite nel forno, e quindi ritirate a trattamento termico avvenuto per essere trasferite a successive stazioni dell'impianto.
Svantaggiosamente, l'adozione di ceste con il criterio appena descritto crea un'eievata dissipazione termica. In quanto le ceste provenienti da precedenti stazioni vengono poste intèrnamente al forno e, pertanto, subiscono un inutile cielo di riscaldamento insieme agli elementi metallici die supportano, con conseguente rilevante spreco energetico. All’uscita dal forno* le ceste si raffreddano a contatto con l'ambiente esterno al forno disperdendo l'energia termica precedentemente acquisita, con notevole dispendio di energìa e conseguente cattiva gestione, anche economica, ddl'impianto.
In questa situazione ti compito tecnico posto alla base della presente invenzione è proporre un metodo ed un impianto per il trattamento termico di elementi metallici in gTado dì ovviare agli inconvenienti sopra lamentati,
Scopo precipuo della presente invenzione è quello di mettete a disposizione un metodo ed un impianto per il trattamento termico di elementi metallici che sia in grado di operare direttamente sugli elementi metallici senza, necessità di ceste di contenimento per tali elementi metallici che debbano essere movimentate e riscaldate inutilmente insieme agli elementi metallici; stessi.
E' inoltre scopo deli 'invenzione mettere a disposizione un metodo ed un impianto per ìl trattamento termico di dementi metallici che permetta di trattare simultaneamente elementi metallici con cicli di trattamento diversi ria come durata temporale che come temperatura di trattamento.
E<*>ulteriore scopo dell<'>invenzione realizzare un impianto ed un processo che risultino di semplice realizzazione e di costo contenuto.
E’ inoltre scopo dell’invenzione mettere a disposizione un metodo ed un impianto in grado di contenere llosorgere di fenomeni di usura e degrado dei componenti deU'impianto stesso»ed in particolare dì componenti mobili quali ì mezzi preposti al trasferimento degli elementi metallici,
s Ulteriore scopo deli’ invenzione è quello di mettere a disposizione un metodo ed un impianto per il trattamento termico dì elementi metallici che sia in grado di minimizzare la dissipazione energetica, ed in particolare termica, aU 'interno dell'impianto stesso.
Questi scopi ed altri ancora, che meglio appariranno nel corso della descrizione m che segue, vengono raggiunti, in accordo con la presente invenzione, da un impianto per il trattamento termico di elementi metallici in accordo con ì contenuti della rivendicazione 1 e/o una ø piè delle rivendicazioni da essa dipendenti, e da un metodo per il trattamento termico di elementi metallici in accordo con i contenuti della rivendicazione 24 e/o una o più delle U rivendicazioni da essa dipendenti.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell<*>invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione dì una forma dì esecuzione preferita ma non esclusiva di un metodo ed un impianto per il trattamento termico di elementi metallici, in accordo con quanto esposto in dettaglio nel seguito con rausilio delle seguenti io figure;
- la figura 1 mostra tuia vista frontale di una prima parte deUimpianto in accordo con l’mvenzione:
- la figura 2 mostra una vista dalTalto ed in sezione della parte di figura I r
- la figura i mostra una vista laterale di una seconda parte deU'impiarao secondo 2$ ì'iuvenzione. in una prima configurazione operativa;
s
ΒΡ£0©3⁄4,Ι2*ύ
A3⁄40 l mBM
- la figura 4 mostra una vista laterale della parte di figura 3, in am seconda configurazione operativa:
- la figura 5 mostra una vista laterale della parte di figura 3, in una terza configurazione operativa;
- la figura 6 mostra una vista laterale della pane di figura 3»in una quarta configurazione operativa;
- la figura 7 mostra una vista laterale della parte di figura 3, in una quinta configurazione operativa:
- la figura 8 mostra un particolare della vista di figura 3;
- la figura Sa mostra un particolare della vista di figura S:
- la figura 9 mostra un particolare della vista di figura 6;
- la figura 10 mostra un particolare in vista frontale delia seconda parte di figura 3 in un'ulteriore configurazione Operativa;
- la figura 11 mostra una vista frontale della seconda parte dì figura 3 nella prima configurazione operativa di figura 3;
- la figura 12 mostra una vista frontale della parte di figura 11 nella quarta configurazione operativa di figura 6;
- la figura 13 mostra Una Vista dall’alto di una terza parte deirimpianto secondò l'invenzione.
Con riferimento alle figure allegate, con 1 è indicalo complessivamente un impianto per il trattamento di elementi metallici. Tale Impianto trova particolare applicazione nell'ambito del trattamento termico di elementi metallici aventi una dimensione prevalente, quali profilati, estrusi ù trafilati metallici. Nel prosieguo della presente trattazione, gli elementi metallici verranno indicati genericamente con il riferimento Έ\
L'impianto 1 comprende un'unità di riscaldamento 2, la quale comprende almeno una camera 3 isolata termicamente verso i’ambieme esterno e destinata a contenere uno o pii dementi metallici "E" durante un rispettivo trattamento termico. Ciascuna camera 3 è dotata di urr apertura di carico e di unfèpertura di 5 scarico. Preferibilmente, tali aperture di carico e scarico coincidono in un'unica apertura di accesso, indicata con "Al* nelle figure annesse. Tale apertura dì acceco "Al<*>è associata ad uno sportello di chiusura "Pi", dì tipo noto e pertanto non descritto nel dettaglio.
Nella forma realizzativa preferita ed illustrala nelle figure da 1 a 3, l’unità di io riscaldamento 2 comprende una pluralità dì camere 3 affiancate e/o sovrapposte tra loro per definire una struttura a matrice.
Come visibile in figura 1, Funità di raffreddamento è suddivisa ad esempio in sessanta camere, disposte affiancate a quattro a quattro su quindici livelli di altezza.
i5 in una prima forma realizzativa. illustrata in figura ltFunità di riscaldamento è suddivisa in almeno due porzioni tra loro termicamente isolate 2a e 2b, separate da una parete isolante centrale 2cTe connesse ciascuna a rispettivi mezzi di riscaldamento 4 indipendenti, preferibilmente del bruciatori, i quali sono disposti in una porzione inferiore dell'unità di riscaldamento 2, e preferìbilmente 3⁄4 in due posizioni tra loro contrapposte, per generare un riscaldamento delle porzioni 2a e 2b sfruttando moti convettivi ascendenti dell’aria calda prodotta dai mezzi di riscaldamento 4 stessi, con un risparmio in termini di efficienza riscaldante e, conseguentemente, in termini di consumo energetico.
Come visibile in figura !, ciascuna porzione 2a.2b del Γ unità di raffreddamento t! comprende trenta camere, disposte affiancate & coppie su quindici livelli di
r
altezza.
In questo modo è possibile avere ima temperatura diversa in ciascuna porzione 2a, 2b e quindi sottoporre contemporaneamente i diversi elementi metallici alloggiali nelle due porzioni a trattamenti a temperature di verse,
i Preferibilmente, come visìbile in figura 1, ciascuna camera 3 è in grado di alloggiare almeno una coppia di elementi metallici *E* tra loro affiancati lungo un proprio sviluppo longitudinale. In particolare, le camere 3 della presente unità dì riscaldamento 2 presentano dimensioni tali da contenere una pluralità di elementi metallici Έ* disposti secondo una configurazione prestabilita, w Ciascuna pluralità di elementi metallici TE** disposti secondo la citata configurazione, verrà nel seguito denominata "mappa” ed indicata con il riferimento "M\ Preferibilmente, ciascuna mappa<M>M" mantiene invariata la propria configurazione, vale a dire la disposizione degli elementi metallici "E" che la compongono, lungo un intero processo di tratamento termico alFintemo is deirimpianto 1.
In altre forme realizzarne alternative, non illustrate, l’unità di riscaldamento può essere realizzata in un'unica porzione, oppure possono essere previste una molteplicità di porzioni tra loro Isolate termicamente e connesse a rispettivi mezzi di riscaldamento per consentire ad ogni porzione di effettuare un ciclo 20 termico indipendente dai cicli termici delle altre porzioni.
Come visibile in figura 2, in ciascuna camera 3 è alloggiato un rispettivo demento di supporto "V", denominato ‘Vassoio", ano a supportare almeno una rispettiva mappa "M" ed a consentire un'introduzione della mappa “M” nella camera 3 ed una successiva sua estrazione dalla camera 3 stessa,
25 Nella forma realizzativi preferita dell'elemento di supporto "V<*1>, ed illustrata in
I
figura 13, l'elemento di supporto "V* comprende eoa coppia di barre longitudinali 50, preferìbilmente parallele, ed una pluralità di barre trasversali SI, preferibilmente perpendicolari alle barre longitudinali 50 e definenti, in cooperazioni con esse, una pluralità di aperture 49 di fondo,
Le barre trasversali 51 sono atte a sostenere le mappe<4>3⁄4f<!>di elementi metallici "E".
Ciascun elemento di supporto “V'<*>o vassoio è mobile tra una posizione in cui è almeno parzialmente, e preferibilmente completamente, inserito all'intemo della camera 3, ed una seconda posizione in cui è almeno parzialmente, e preferibilmente completamente, estratto dalla camera 3 stessa. L'elemento di supporto "V", mentre è inserito nella rispettiva camera 3, è supportato su rispettive guide laterali 53 (non illustrate in dettaglio nelle figure in quanto di tipo di per sé convenzionale) disposte sui lati delle rispettive camere 3, in corrispondenza delle citate barre longitudinali 50.
Vantaggiosamente ciascun elemento di supporto "V” è provvisto di una pluralità dì organi di rotolamento 5, i quali comprendono preferibilmente una pluralità di ruote o altri elementi di scorrimento atti allo scopo, portate daiTelemento di supporto "V” e girevoli rispetto allo stesso attorno a rispettivi assi di rotazione perpendicolari alle citate prima "XI" e seconda<rt>X2" direzione di avanzamento delle mappe ”M".
Tali elementi di rotolamento 5 sono vantaggiosamente interposti tra le barre longitudinali 50 degli elementi di supporto<M>V” e le rispettive guide laterali 53 per consentire lo scorrimento degli dementi di supporto<M>V” lungo un percorso di avanzamento della mappa<n>M" da e verso l’apertura di accesso "Al" della camera, 3, minimizzando gli attriti e consentendo una parziale, o totale.
estrazione del vassoio dalla camera 3 stessa.
Va specificato che Memento di supporto "V" è normalmente inserito airintemo della rispettiva camera 3, e viene estratto dalla rispettiva camera 3 esclusivamente per ricevere mappe "M" da sottoporre a trattamento termico, ó ? per consentire un prelievo dalla camera 3 dì mappe "M* già trattate. In alme parole, l'elemento di supporto "V" viene subito reinserito nella camera 3 successivamente alla ricezione, o allo scarico, delle mappe "M"te non accompagna le stesse durante ulteriori fasi di trattamento o di trasporto all’ interno delfimpianto 1, e pertanto rimane sempre in temperatura tc minimizzando le disperatemi energetiche.
L'impianto 1 comprende inoltre un'unità di raffreddamento 6, la quale è attiva sulle mappe "M". precedentemente trattate termicamente aHIntemo deH'unità di riscaldamento 2, per predisporne un ciclo di raffreddamento.
Preferibilmente, l'unità di raffreddamento 6 presenta una struttura del tutto li analoga alla struttura dell’unità di riscaldamento 2.. e pertanto comprende una pluralità di vani 7 disposti secondo una configurazione a matrice e ciascun vano 7 presentante una rispetiva apertura di accesso "À2* di carico e scàrico.
Preferibilmente, inoltre. Punita di raffreddamento 6 è disposta in posizione affacciata all'unità di riscaldamento Ξ, in modo che le aperture "Al" delle za camere 3 siano affacciate alle aperture dei vani 7, e preferibilmente in modo che le mappe ”M” siano alimentate in ingresso e/o uscita rispetto alle camere 3 lungo una prima direzione "XI* parallela ad una seconda direzione di avanzamento "X2" delle mappe in ingresso e/o usata rispetto ai vani 7.
Analogamente a quanto visto in precedenza, miche ciascun vano 7 è associalo ad 21 un demento di supporto "V". o vassoio, il quale è mobile tra una posizione in
cui I almeno parzialmente, e preferibilmente completamente. Inserito aH'mterno del vano 7, ed una seconda posizione in cui è almeno parzialmente, e preferibilmente completamente, estratto dal vano 7 stesso. Avendo preferibilmente l'unità di riscaldamento 2 e l’unità di raffreddamento 6 la stessa f struttura portante, gli elementi di supporto "V" associati ai vani 7 delFunità di raffreddamento 6 presentano le medesime caratteristiche degli elementi di supporto "V” associati all'unità di riscaldamento 2. e sono soggetti alle medesime fast di movimentazione già descritte in precedenza per l'unità di riscaldamento 2 stessa,
IÌ Tra l'unità di riscaldamento 2 e l'unità di raffreddamento 6 viene predisposta una zona di manov ra, la quale è impegnata da mezzi di movimentazione S. Questi ultimi sono operativamente attivi sull'unità di riscaldamento 2, ed anche suU'unità di raffreddamento ti, per predisporre mappe "M" in alimentazione alle citate unità di riscaldamento 2 e raffreddamento 6, e per prelevare le citate 15 mappe ”M<W>a trattamento termico ultimato ,
I mezzi dì movimentazione S comprendono un carro ponte 9, mobile almeno secondo un moto di traslazione che gli consente di spostarsi coprendo un intero ingombro trasversale dell'unità dì riscaldamento 2 e dell'unità di raffreddamento 6, In dettaglio, il carro ponte 9 è mobile lungo una direzione di traslazione "Y"
20 trasversale, preferibilmente perpendicolare, alle citate prima "XI" e seconda ”X2" direzione di avanzamento delle mappe "M" in ingresso e/o uscita rispettivamente dalle camere 3 o dai vani 7,
Secondo la forma realizzativa illustrata nelle figure annesse, e chiaramente visibile nelle figure da 3 a 7, il carro ponte 9 comprende quattro montanti 10 25 verticali, solo due dei quali visìbili, disposti ai vertici di un rettangolo. Ciascun 01.3024, IXÌT3 InauyesaijftK! (SALASSI Μίκ ψψ-Ι. 93⁄4;BM
montante IO è inferiormente equipaggiato con uno o più rispettivi organi di rotolamento*preferibilmente ruote, aventi la funzione di guidare il montante 10 lungo la citata direzione dt traslazione Y".
I montanti 10 sono tra loro rigidamente connessi mediante almeno una coppia di 5 primi longheroni 1 i a strattura reticolare, tra loro paralleli e preferibilmente disposti perpendicolarmente alla citata direzione di traslazione del carro ponte % ed una pluralità di primi elementi di irrigidimento 12, colleganti stabilmente i due primi longheroni 11 per definire un posizionamento reciproco stabile dei quattro montanti 10. Preferibilmente, come illustrato nelle figure annesse, sono so previste due coppie di pomi longheroni 11, una coppia dei quali agente su porzioni inferiori dei montanti 10, e l'altra coppia agente su porzioni superiori dei montanti 10,
II carro ponte 9 comprende inoltre un ascensore 13, il quale impegna scorrevolmente i quattro montanti ed è mobile in una direzione verticale sotto is l’azione di rispettivi mezzi attuatoti di tipo noto e pertanto non illustrati, I mezzi attuatoti dell'ascensore 13 possono per esemplo trovare supporto su una coppia di traverse<*>T’jciascuna delle quali associata ad estremità superiori di una coppia di montanti 10 ed allineata, preferibilmente, lungo la direzione di traslazione "Y" del carro ponte 9,
le L’ascensore 13 comprende una struttura rigida 13a di forma quadrangolare, la quale si Impegna scorrevolmente con i quattro montanti per sostenere, e movimentare verticalmente in elevazione od in abbassamento, una rispettiva mappa "M" per posizionarla in corrispondenza di una camera 3 od un vano 7. La struttura rigida 13a presenta almeno una prima superficie di guida 14, e
Zi preferibilmente due superile! dì guida 14 parallele e contrapposte tra lorè.
II
impegnabile scorrevolmente da un elemento di supporto per sostenere l'elemento di supporto stesso mentre si trova nella rispettiva seconda posizione estratta dalia camera 3. Le citate prime superfici di guida 14 si sviluppano parallelamente alle citate prima direzione dì avanzamento ''ΧΓ<*>e seconda direzione di avanzamento "X2" delle mappe 3⁄4P iti ingresso erta uscita rispettivamente dalle camere 3 o dai vani 7. Nella forma reaiizzativa preferita, la struttura rigida 13a quadrangolare comprende una coppia di secondi longheroni 13 b tra loro paralleli e disposti parallelamente alle citate prima "Xl" e seconda "X2" direzioni di avanzamento delle mappe "M", Preferibilmente, inoltre, la struttura rigida Da comprende due secondi elementi dì irfigidimentQ !3c, perpendicolari ai secondi longheroni 13b e rigidamente connessi agli stessi per conferire alla strutura rigida 13a una conformazione rettangolare chiusa, I secondi longheroni 13b ed i secondi elementi di irrigidimento De definiscono internamente uno spazio dì manovra Dd il quale, come verrà descritto nel Séguito, viene impegnato durante un funzionamento operativo dell'impianto 1 per consentire la movimentazione deile mappe<W>M7, Nella forma reaiizzativa preferita ed illustrata, le citate superfici di guida 14 sono realizzate sui secondi longheroni Db.
In particolare, l'elemento dì supporto "V" scorre sulle prime superfici di guida 14 mediante i citati organi di rotolamento 5.
I mezzi di movimentazione, ed in particolare il carro ponte 9. comprendono inoltre mezzi trasportatori I5#portati dall'ascensore 13 ed agenti sulle mappe "M" per trasferire le stesse in ingresso e/o in uscita rispetto alle camere 3, e preferibilmente anche ai vani 7, Vantaggiosamente, i mezzi trasportatori 15 sono direttamente attivi sugli elementi di supporto "V" per movimentare le mappe SI ÌMJtS
"Nf, portate dagli elementi di supporto<,r>V’\ in ingresso e/o in uscita rispetto alle camere 3 ed ai vani 7. in accordo con detagli operativi che verranno chiariti nel seguito della presente descrizione.
In detaglio, i mezzi trasportatori 15 comprendono un organo di presa I Sa. scorrevolmente impegnato sull'ascensore 13 e mobile lungo una direzione di trasporto "W" parallela alle citate prima "XI* e seconda<rt>X2" direzione di avanzamento delle mappe "M<*>. In particolare, l’organo dì presa 15a è mobile, in andata ed in ritorno, tra una posizione avanzata, in cui si predispone in prossimità dell'apertura di accesso "ΑΓ’ di una camera 3 per afferrare un elemento di supporto "V", ed una posinone arretrata, in cui è allontanato da tale apertura di accesso "ΑΓ per mantenere l'elemento di supporto "V" In posizione parzialmente, preferibilmente completamente, estratta dalla camera 3.
Preferibilmente, l'organo di presa I5a agisce in modo del tutto analogo sugli elementi di supporto "V" associati ai vani 7 deirunità di raffreddamento 6.
Nella forma realizzativa illustrata in figura Sa l’organo di presa 15a comprende un carrello 1$ dotato di una coppia di prime ruote I6a ed una coppia di seconde ruote 16b. opposta alle prime 16a, ed έ guidato da rispettive seconde superfici di guida 17 dei mezzi di movimentazione 8. Le citale ruote Ida, 16b ruotano attorno a rispettivi assi di rotazione orizzontali.
Come visibile nelle figure da 10 a 12, le citate seconde superfici di guida 17 comprendono, in dettaglio, una prima scanalatura 17a ed una seconda scanalatura 17b, realizzate entro profilati aventi conformazione a e collocati su porzioni opposte della citata struttura rigida 13a. Ciascuna scanalatura 17a, !7b si sviluppa lungo la citata direzione di trasporto ”W<M>, e definisce una rispettiva sede 18 tmpegnabile lateralmente da una rispettiva coppia di ruote
16a. 16b del carrello 16. Le coppie di ruote tèa, 16b sono peraltro sostenute a sbalzo rispetto al carrello 16 da corrispondenti staffe 19 e si protendono verso una parte interna del carrello 16 stesso all'interno delle citate sedi 18 in modo da impedire movimenti di distacco e/o di sghembo del carrello 16 rispetto alla struttura rigida 13a e* quindi, rispetto aH'ascensore 13,
Largano di presa I5a comprende inoltre almeno un primo braccio 20, preferibilmente anche un secondo braccio li contrapposto al primo braccio 20, ciascuno del quali è impcpa bile stabilmente con una corrispondente porzione d'estremità "B" dì un demento di supporto<M>V’\ In particolare, come visibile in figura Sa, ciascun braccio 20, 21 presenta rispettivamente una prima estremità 20a, 2 la incernierata al carrello 16 ed una seconda estremità 20b, 21b, opposta alla prima 20a, 2 la, definente una rispettiva porzione di aggancio 22. Quest'ultima comprende una sede sostanzialmente semicircolare, mentre la porzione d'estremità "B" deireìemento di supporto "V" ha conformazione cilindrica a sezione circolata Pertanto, la porzione dì aggancio 22 si trova ad essere sostanzialmente controsagomata alla porzione d'estremità "B" dell'elemento di supporto "V", ed è in grado di associarsi stabilmente ed in modo removibile alla stessa per definire un affinaggio stabile delFeìemento di supporto "V" adergano di presa 15a.
Ciascun braccio 20, 21 è operativamente mobile tra una posizione di impegno, preferibilmente abbassata, in cui si associa stabilmente alla citata corrispondente porzione d’estremità "B” dell'elemento di supporto *V*, come indicato in lìnea continua in figura 8a, ed una posizione di disimpegno, preferibilmente sollevala, in cui è disimpegnato da tale porzione d'estremità "B", come indicalo in lìnea tratteggiata in figura Sa,
L'organo di presa 15a è associato a rispettivi mezzi attuai ori 23, i quali comprendono una coppia di attuatoli lineari 24, preferibilmente pistoni idraulici 0 pneumatici, ciascuno dei quali attivo tra il carrello 16 ed un rispettivo braccio 20, 21 per azionare qitest'ultìmo tra le rispettive posizioni di impegno e di 3 disimpegno. Ciascun braccio presenta infatti un'appendice 25, la quale è collegata mediante una cerniera 26 ad un'estremità attiva del rispettivo armatore lineare 24, in modo che una corsa deH’attuatore lineare 24 stesso generi una rotazione del braccio 20, 21 tra le posizioni di impegno e di disimpegno, e viceversa.
io In una forma realizzativa alternativa, ì due bracci 20, 21 sono connessi tra loro ad un unico attuatore lineare 24.
L’Organo di presa 15a comprende inoltre una coppia di pignoni 2?sdisposti su lati opposti del carrello 16 e ciascuno dei quali attivo mediante mgranamenio su una rispettiva cremagliera 28 stabilmente associata alla struttura rigida 13a, ed u in particolare a! secondi longheroni Db. I pignoni 27, che ruotano preferibilmente attorno ad un medesimo asse di rotazione "Z” perpendicolare alla direzione di trasporto "F, hanno la funzione di imprimere un movimento di avanzamento al carrello 16 lungo la citata direzione di trasporto "W". A tale scopo, citati mezzi attuatoli 23 dell'organo di presa comprendono altresì un io motore elettrico 29, portato dal carrello 16 stesso e connesso ai pignoni 27 per trasmettere agli stessi una potenza motrice in grado di far traslare l'argano di presa 15a lungo fa direzione di trasporto "W”.
1 mezzi dì movimentazione 8 comprendono inoltre mezzi di sollevamento 30. preferibilmente supportali dall'ascensore 13 ed attivi sugli elementi metallici Έ* 25 delle mappe “M" tra una posizione attiva, in qui impegnano gli elementi pUtasrafefcGALASSt AI umm WSBM
metallici Έ" almeno per sollevare gli stessi in elevazione almeno rispetto all'elemento di supporto "V” quando si trova nella seconda posizione, ed una posizione di riposo, in cui sono inattivi siigli elementi metallici Έ”, I mezzi di sollevamento 30 sono attivi attraverso il citato spazio di manovra 13d, ed in s porzioni di spazio sovrastami tale spazio di manovra Ì3d.
Nella forma realizzati va illustrata nelle figure da 3 a 8 e da 9 a 12, i mezzi dì sollevamento 30 comprendono una pluralità di organi spintori 3 ! i quali sono mobili secondo una direzione verticale per intercettare e sollevare e/o abbassare una mappa "M" rispetto ad un rispettivo elemento dì supporto "V*. quando so quest’ultimo si trova nella rispettiva seconda posizione,
Gli organi spintoli 31 sono disposti lungo una fila parallela alla citata direzione di trasporto "W, in modo che almeno una parte degli organi spintori 31 di una medesima fila siano impegnabili ad uno stesso elemento metallico<H>E" di una mappa "M\ cosicché l'elemento metallico "E" possa essere sostenuto i5 stabilmente in una pluralità di punti Nella forma realizzati va preferita ed illustrata nelle figure 11 e 12, ciascun organo spintore 31 comprende una barra di manovra 32, disposta orizzontalmente, la quale sostiene superiormente almeno un rullo di supporto 33, preferibilmente due allineati tra loro, vale a dire girevoli rispetto ad un medesimo asse "S" dì rotazione. Tale asse di rotazione é 3⁄4 orizzontale e perpendicolare alle citate prima *<*>X1<*>e seconda "X2<W>direzione di avanzamento delle mappe "M" e. preferibilmente, le barre di manovra 32 si sviluppano parallelamente agli assi di rotazione<w>$” dei rulli di supporto 33. I rulii di supporto 33 sono sostenuti in posizione da supporti 33a solidali alle barre dì manovra 32, ed agiscono su Una porzione inferiore degli elementi
25 metallici "E", definendo una pluralità di punti di appoggio per gli stessi.
n
Ulteriormente, i rulli di sopporto 33 sono connessi a rispettivi mezzi attuatoti 34 ì quali azionano in rotazione in modo comandato i rolli di supporto 33 in modo tale che, quando questi ultimi supportano uno o più elementi metallici "Ertali elementi metallici "E" possano essere fatti traslare lungo la citata direzione di<'>3 avanzamento delle mappe "M" per essere, per esempio* trasferiti a mezzi di prelievo non illustrati sotto l’azione dei citati mezzi attuatoli 34 die mettono in rotazione I rulli di supporto 33 attorno al proprio asse "S". Nella forma realizzati va preferita ed illustrata, i mezzi attuatoti 34 dei rulli di supporto 33 comprendono un motore elettrico* supportato da una rispettiva barra di manovra io 32 e connesso ad una trasmissione a catena la quale agisce su uno o più alberi solidali ai rolli di supporto 33*per metterli in rotazione.
Secondo le viste delle figure 8 e 9, i mezzi di sollevamento 30 comprendono inoltre una coppia di organi di collegamento 35* dei quali uno solo visibile*i quali sono paralleli tra loro e sono rigidamente connessi alte barre di manovra « 32 per renderle solidali tra loro.
Gli organi di collegamento 35 si sviluppano parallelamente ai primi longheroni 13 e sono connessi a rispettivi mezzi attuatori per ricevere un'azione meccanica di sollevamento. In particolare, come visibile dalle figure da 3 a 8 ed in figura 9ti mezzi atuatori degli organi di collegamento 35 comprendono una pluralità di 3⁄4 collegamenti a leva 36* attivi tra la struttura rigida Ila ed i due organi di collegamento 35. e dislocati lungo un Intera lunghezza dei due organi di collegamento 35 per distribuire la citata azione di sollevamento.
Ciascun collegamento a leva 36 comprende un albero 36a*girevolmente supportato da un secondo longherone I3b della struttura rigida 13a ed avente 25 un'estremità 36b* sporgente dal citato secondo longherone 13b, alla quale è
1S
Bi-EoOMijJTJ hisJÙess^ymLASSì Albo iKtf N, 996 BM
fissala rigidamente una leva 36c a "L<n>. La leva 36c a "L" è fissata all'albero 3ób in corrispondenza di una propia porzione centrale a gomito, ed individua un primo braccio di leva 36d ed un secondo braccio di leva 3óe. tra loro perpendicolari ed uniti dalla citala porzione a gomito,
s lì primo braccio di leva 36d è incernierato, ad un'estremità lìbera, all'organo di collegamento 35, mentre il secondo braccio di leva 36e è incernierato ad un tirante 37. Preferibilmente, il tirante 37 si estende sostanzialmente per un intero sviluppo delforgano di collegamento 35, ed è collegato ai secondi bracci di leva 36e di tutti i collegamenti a leva 36 associati all'organo di collegamento 35. Π ΐθ tirante 37, ad una propria estremità, è connesso ad urfestremità di uno spezzone di catena 38, la quale in corrispondenza della propria altea estremità è parzialmente avvolta su di una ruota dentata 39 connessa ad un rispettivo motore elettrico 40. A seguito di un movimento di avvolgimento dello sozzone di catena 38 sulla ruota dentata 39. causato da una rotazióDe di quest'ultima, il is tirante 37 viene mosso in avvicinamento alla ruota dentata 39 causando una rotazione delle leve 36c attorno ai rispettivi alberi 36a. Tale rotazione deEe leve 36c causa un innalzamento dei primi bracci dì leva 36d i quali trasmettono un moto di innalzamento all'organo di collegamento 35.
A seguito della rotazione delle leve 36c, il tirante 37 subisce anche uno ®- spostamento verticale, in particolare verso il basso. Tale spostamento è assorbito dallo spezzone di catena 38. che può conseguentemente deformarsi mantenendo un'azione dì trazione sul tirante 37,
1 mezzi dì movimentazione 8 comprendono inoltre mezzi di trattemmenio 41 degli elementi metallici "E", portati preferibilmente dalla struttura rigida !3a.
25 Tali mezzi di tratenimento 41 sono attivi sulle mappe "M" per mantenerle in m.EMEM.OJTJ /SALASSI Alte Pi Sài 9»BM
una posizione rialzata rispetto ai mezzi di sollevamento 30, e rispetto all'elemento di supporto "V* quando lo stesso si trova nella propria seconda posizione. Nella forma realizzatìva preferita ed illustrata in dettaglio nelle figure da 9 a 12, t mezzi di trattenimento 41 comprendono una pluralità di teste di Ì supporto 41a, ed una pluralità di mensole 41 b parallèle, tra loro affiancate e ciascuna assodata ad una rispettiva tèsta di supporto 4 la. Le teste di supporto 4Ia sono montate in posizióne stabile sui secondi longheroni 13b della struttura rigida 13a. preferibilmente lungo un intero ingombro deirelemento di supporto "V" sui mezzi di movimentazione 8 quando l'elemento dì supporto<,f>V" si trova io nella rispettiva seconda posizione, vale a dire in posizione estratta dalla camera 3 o dal vano 7. Ciascuna mensola 41 b è disposta secondo un piano orizzontale, per definire una superficie di sostegno delle mappe ”M", e presenta una direzione prevalente di sviluppo trasversale, preferibilmente perpendicolare, alla direzione di trasporto "W" delle mappe "M".
}f Ciascuna mensola 41 b è inoltre mobile scorrevolmente, rispetto alla rispettiva testa di supporto 4 la, lungo una propria direzione di scorrimento tra una posizione attiva, in cui si estende sopra i mezzi di sollevamento 30, ed in particolare sopra il citato spazio di manovra I3d»ed una posizione di riposo, in cui è retratta rispetto alla citata posizione attiva per disimpegnare uno spazio di 3Θ lavoro ai di sopra dei mezzi dì sollevamento 30.
In accordo con le viste indicate nelle figure da 9 a 12, le teste di supporto 41a comprendono due coppie di rulli di movimentazione 42 delle citate mensole 41 b. Tali rulli di movimentazione 42 sono girevoli rispetto a rispettivi assi di rotazione 43 perpendicolari alla direzione prevalente di sviluppo delle mensole.
25 Inoltre, ì rulli di movimentazione 42 di ciascuna coppia sono allineati
2D
verticalmente tra loro, e sono tra loro distanziati di una quantità approssimante per eccesso uno spessore della rispettiva mensola 42 per consentire alla stessa di essere inserita scorrevolmente tra i citati rulli di movimentazione 42, Le due coppie di rulli di movimentazione 42 sono disposte in successione lungo una s direzione di traslazione della rispettiva mensola 41b, per far scorrere la rispettiva mensola 41 b ter due coppie di rulli di movimentazione 42* .in modo tale che questi ultimi definiscano un supporto a sbalzo delle mensole 41 b mentre le stesse scorrono ira la rispettiva posizione attiva e la rispetiva posizione di riposo»e viceversa,
sa Da parte opposta rispetto alle teste di supporto 4 Sa, vale a dire sul secondo longherone Db opposto a quello su etti sono fissate le teste di supporto 4 lfsono previste teste dì appoggio 44, ciascuna delle quali disposta in posizione allineala sulla direzione di scorrimento della rispetiva mènsola 41 b. In detaglio, come visìbile nelle figure 11 e 12. ciascuna testa di appoggio 44 comprende un rullo di n appoggio 45, definente superiormente un appoggio per la rispettiva mensola 41 b quando la stessa si trova nella propria posizione attiva. In tale posizione attiva»infatti, le mensole 41 b supportano le mappe<W>M" in attesa di essere caricate sul rispettivo elemento di supporto "V% come verrà descrito nel seguito, e pertanto risulta opportuno fornire un ulteriore appoggio alle mensole 41 b le quali, senza ΐΰ tale appoggio, lavorerebbero a sbalzo soto fazione dì forti carichi, con evidenti rischi di cedimento.
Per agevolare l’appoggio delle mensole 41 b con i rulli di appoggio 45 nell'approssimarsi alle citate rispettive posizioni attive, ciascuna mensola 4ìb presenta anteriormente una superfìcie di Invito 46 inclinata, la quale si impegna
25 gradualmente con i rispetivi rulli di appoggio 45. Si riducono, in tal modo, BS,E∞14J2|T,3 .«fiSffcfeiÉALASSI XhofjikJi 996 BM
rischi di inceppamenti nella traslazione delle mensole 41b durante la loro movimentazione tra la posizione dì riposo e la posisene attiva.
Ciascuna mensola 41 b è azionala lungo la rispettiva direzione di scorrimento mediante un sistema 47 a pignone e cremagliera- come mostralo in figura IO, in s dettaglio, ciascuna testa di supporto 41 a comprende una rispettiva ruota dentata 473⁄4 girevole attorno ad un asse orizzontale perpendicolare alla direzione di traslazione della rispettiva mensola 4 lb, ed una dentatura 4?b, realizzata su una superficie rettilinea, preferibilmente inferiore, della mensola 4 Ih, La mota dentata 473⁄4 connessa a rispettivi mezzi motori, si ingrana con la dentatura 47b )« per generare, a seguito di una rotazione della ruota dentata 47a, una traslazione della dentatura 47b e quindi della mensola 41 b. La dentatura 47b, che è preferibilmente una cremagliera fissata inferiormente alia mensola 41 b, è disposta in modo da non interferire con i rulli di movimentazione 42 della mensola 41b, per esempio tale dentatura 47b viene fissata alla mensola 4lb li esternamente ad una pista di rotolamento del rulli di movimentazione 42 sulla mensola 4lb stessa.
Le mensole 41b, essendo tra loro affiancate, definiscono rispettivi interspazi 48 in successione, ciascuno dei quali lateralmente delimitato da una coppia di mensole 41 b. Vantaggiosamente, le mensole 41 b sono tra loro distanziate in
2o modo tale da consentire ai citati interspazi 48 dì essere impegnati da rispettivi rulli di supporto 33 dei mezzi di sollevamento 30 mentre questi ultimi si trovano in una posizione sollevata. Pertanto, in tale configurazione 1 mezzi di movimentazione 30, ed in particolare I rulli di supporto 33, non interferiscono con le mensole 41b.
25 D'altra parte, anche Felememo di supporto "V" presenta rispettive aperture 49 di
fondo, impegnabili dal citati rulli di supporto 33 durante una rispettiva azione di sollevamento. Va ricordato che secondo la forma realizzati va preferita deirelemento di supporto "V". ed illustrata in figura 13, l’d emerito di supporto "V" comprende una coppia di barre longitudinali 50, preferibilmente parallele, s ed una pluralità di barre trasversali 51, preferibilmente perpendicolari alle barre longitudinali 50 e definenti, in coopcrazioni con esse, una pluralità di aperture 49 di fondo.
In tale configurazione, ^elemento di supporto 49 consente, mentre sì trova nella rispettiva seconda posizione, un attraversamento delle citate aperture 49 di io fondo da parte dei rulli di supporto 33 durante una loro azione di sollevamento. I rulli dì supporto 33. pertanto, sono in grado di impegnarsi a elementi metallici "'E’<1>inizialmente poggiati sulle citate barre longitudinali 50 e trasversali 51, e sollevarli rispetto alMemento di supporto "V<1>* senza interferire con quest'ultimo. Parimenti, in un’azione inversa. ì rulli di supporto 33 possono u abbassarsi attraverso le aperture 49 di fondo, e poggiare elementi metallici<,,>E<,f>sulle citate barre longitudinali 50 e trasversali 51 ddMemento di supporto "V", A tale scopo, le barre trasversali 51 sono tra loro distanziate in modo tale da non interferire con un ingombro dei rulli di supporto 33 dinante una movimentazione degli stessi in azioni di innalzamento od abbassamento.
2© Viene qui dì seguito descritto un funzionamento preferito deirimpianto secondo l'Invenzione, a partire da una configurazione di partenza in cui gli elementi di supporto "V" sono nelle rispettive prime posizioni, vale a dire inseriti all'interno delle rispettive camere 3 o dei ri spettivi vani 7, i rulli di supporto 33 sono in una posizione abbassata, mentre le mensole sono nella rispettiva posizione attiva,
25 cioè si estendono al di sopra dei mezzi di sollevamento 30 e sono supportate
13
Bl£0!E4,mrj «SCIASSI L 996 BM
anche dalle rispettive teste di appoggio 44,
A partire da tale configurazione, vengono alimentati al rimpianto 1 elementi metallici Έ” sotto forma di mappe ”M<W>aventi una configurazione prestabilita. In particolare, le mappe sono inizialmente supportate da pettini 52, i quali sono preferibilmente paralleli alle mensole 41 b. Tali pettini 52* che sono tra loro distanziati in modo tale da intercalarsi con ìe rispettive mensole 4!b senza interferire con le stesse, si portano ad un'altezza approssimante per eccesso l’altezza delie mensole 4ìb. e sono avanzati parallelamente alle mensole 4 !b per portare le mappe "M" al di sopra delle citate mensole 4Ib, raggiungendo una configurazione illustrala nelle figure 3 e 8, 10 e, con linea tratteggiata, in figura 11.
Successivamente, le mensole 4lb vengono sollevate, ed essendo intercalate ai pettini 52 prelevano le mappe "NT senza interferire con i pettini 52 stessi, raggiungendo una posizione illustrata in figura 4. L'azione dì sollevamento delle mensole 41 b avviene sollevando l'ascensore 13 sotto fazione del citati rispettivi mezzi attuatoti di tipo noto, pertanto non illustrati,
Ne consegue che i pettini 52 possono essere allontanati dai mezzi di movimentazione 8. secondo quanto indicato in linea continua in figura 11. Ne consegue che f ascensore 13 può essere azionato per portare le seconde superfid di guida I? ad un'altezza tale da poter ricevere l’elemento di supporto "Y” associato ad una camera 3 prestabilita, nella quale inserire la mappa "M" per sottoporla a trattamento termico. Tale operazione può essere associata ad una traslazione del carro ponte 9 lungo la rispettiva direzione di traslazione Y per raggiungere la citata camera 3 prestabilita,
A questo punto ha luogo un’operazione di apertura del rispettivo sportello di BLÈfltR12I£3
chiusura ’Pl*<*>mediante mezzi di spinta di tipo noto e pertanto non descritti m dettaglio, allo scopo di rendere accessibile la rispettiva apertura di accesso "Al” e permettere F estrazione o Γ inserimento della mappa con il rispettivo elemento di supporto come visibile ad esempio nelle figure 3 e 4.
s Lo sportello di chiusura ΤΓ viene poi riportalo in posizione di chiusura, ad esempio mediante mezzi elastici di richiamo.
Le figure 5 e 10 mostrano che. successivamente, l'elemento di supporto "V" viene trasferito sull’ascensore 13, ed in particolare viene fatto scorrere sulla citata prima superficie di guida 14 fino alla citala seconda posizione sotto io un’azione di presa e trasporto deirorgano di presa 1 Sa,
I rulli di supporto 13 vengono quindi sollevati, attraversando lo spazio di manovra Od e le aperture 49 di fondo dell'elemenio di supporto "V" fino ad impegnarsi alle mappe "M" supportate dalle mensole 4 lb. e di qui sollevati ulteriormente per disimpegnare le mappe "M” dalle mensole 4Ib. raggiungendo is la posizione Indicata nelle diverse viste delle figure 6, 9 e 12, A questo punto. le mensole 41b vengono retratte raggiungendo la rispettiva posizione di riposo, come radicato in linea continua in figura 12.
Un successivo abbassamento dei rulli di supporto 33; porta le mappe a poggiarsi aH'elemento di supporto "V", ed in particolare alle barre longitudinali 50 e M trasversali 51. Un successivo abbassamento dei rulli di supporto 33 induce un disimpegno di questi ultimi dalle mappe "M", che sono quindi totalmente sostenute dalfelemento di supporto "V<M>. come mostrato in figura 7.
L'organo di presa I5a può quindi trasferire ^elemento di supporto "V" con le mappe "M" alfintemo della camera, quindi disimpegnarsi dallo stesso e
25 consentire una chiusura della camera per fawio del trattamento termico della iI.E«S4,Uirj lag, Aieisandj&G ALASSI AttoFrpiWWBM
mappa "M\
A irattamento termico avv enuto, la camera 3 viene resa accessibile aprendo il rispetivo sportello di chiusura "PI” mediante i mezzi di spinta e l'organo dì presa 15a si impegna all'organo dì supporto "V" associato a tale camera 3 e supportante le mappe "M” trattate, estraendolo dalla camera 3 stessa per portarlo nella rispettiva seconda posizione, in cui è supportato dalle seconde superfìci di guida 17 dei mezzi dì movimentazione 8.
Le mappe "M<H>vengono quindi predisposte ad un loro trasferimento in un rispetivo vailo 7 dell'unità di raffreddamento fi.
in particolare, a seguito del posizionamento ddl<T>organo di supporto "V” sui mezzi di movimentazione 8, vengono attivati i rulli di supporto 33 I quali, attraversando le aperture 49 di fondo dell'elemento di supporto "V", vengono sollevati per intercettare le mappe "M" e trasferirle ad un'altezza superiore alla superficie di sostegno definita dalle mensole 41b, A questo punto, le mensole 41 b vengono movimentate fino ad impegnarsi con le rispettive teste di appoggio 44. corrispondentemente alle rispettive posizioni attive delle mensole 4 Ib stesse, 1 rulli di supporto 33 vengono quindi abbassali per far appoggiare la mappa "M" alle mensole 41 b, ed ulteriormente abbassati per disimpegnarsi dalla mappa "M" stessa. In tale posizione, la mappa "M" è sostenuta esclusivamente dalle mensole 41b, ed m tale circostanza l'organo di presa ISa spinge l'dememo di supporto "V" air<'>mtemo della rispetiva camera 3,
Successivamente, il carro pome 9 viene movimentato per predisporre l'ascensore in corrispondenza di un rispettivo vano 7 dell'unità di raf freddamento fi, Durante tale movimentazione, il carro ponte 9 si sposta lungo la rispetiva direzione di traslazione "Y" e l'ascensore 13 viene sollevato od abbassato fino à predisporlo aiiOB24,li4Tj te^IestìyiSALàSSX AJ&rfMft m 996 BM
in corrispondenza dei citato vano 7» Essendo Tunltà di raffreddamento 7 collocata in posizione opposta aH'uniià di riscaldamento 2 rispetto ai mezzi di movimentazione 8, risulta chiaro il motivo della presenza del secondo braccio 21 dell'organo di presa 15a. Infatti, dopo aver trasportato precedentemente Ì Memento dì supporto *V<,T>all'iniemo della rispettiva camera 3⁄4, l'organo di presa 15a scorre sulle citate prime superficì di guida 14 Fino a raggiungere una porzione opposta dell'ascensore 13, predisponendosi cosi in prossimità ddl'apertura "A2" del citato vano 7. In tale configurazione, l'organo di presa ISa afferra L'elemento di supporto<M>V’“ inserito entro tale vano 7. e io estrae fino o a portarlo nella rispettiva seconda posizione, in cui e supportato dalle seconde superimi di guida 17 dei mezzi di movimentazione 8.
A partire da questa posizione, ha luogo un processo di trasferimento delie mappe "M" dalie mensole 41 b all'elemento di supporto "V" del tutto analogo à quanto descritto per il corrispondente processo di trasferimento delle mappe "M<1>" prima J deiringresso nella rispettiva camera 3, Pertanto, la descrizione del funzionamento dell'impianto I seguirà a partire da una posizione in cui la mappa "M" ha terminato il suo trattamento di raffreddamento, ed ha raggiunto una posizione in cui è supportata dalle mensole 41bTnonché l'elemento di supporto "V” è stato riportato all’miemo del rispettivo vano 7.
0 A seguilo di ciò. il carro ponte 9 e l’ascensore 13 vengono movimentati per portarsi in corrispondenza di mezzi di prelievo delle mappe "M", non illustrati in dettaglio nelle figure annesse,
I mezzi di prelievo possono comprendere vantaggiosamente ruliìere di trasporto provviste di una pluralità di rulli liberi ‘“folli", senza meccanismi di 5' azionamento, sui quali le mappe di elementi metallici raffreddale vengono
appoggiate e fatte avanzare fino alle successive fasi di trattamento o di imballaggio.
Tali rulHere possono vantaggiosamente essere previste in corrispondenza di una coppia di celle inferiori della unità di raffreddamento,
s In tale posizione, i mlli di supporto 33 si sollevano fino a disunpegnare la mappa "M* dalie mensole 41 b, e volgono quindi azionati per far avanzare la mappa "M" verso i citati mezzi dì prelievo, definendo un percorso di avanzamento delle mappe ”M<M>,
Ad operazione ultimata, i mezzi di movimentazione 8 possono riprendere un la nuovo ciclo di funzionamento su un'altra mappa "M",
La presente invenzione raggiunge gli scopi proposti, superando gli inconvenienti della tecnica nota.
Infatti, la movimentazione delle mappe mediante mezzi esterni alle camere consente di ridurre Γ usura ed il deterioramento dei mezzi preposti alla il movimentazione delle mappe stesse, in quanto tali mezzi, secondo la presente invenzione, non operano a contatto con «levate temperature tipiche dei trattamenti termici attuati nelle camere dell'unità di riscaldamento, ma bensì operano a temperatura ambiente.
Inoltre, gli elementi di supporto delle mappe sono normalmente collocati ao internamente alle camere dell'unità di riscaldamento e ai vani dell'unità di raffreddamento, e vengono estratte solo per un breve tempo necessario al caricamento delle mappe sugli stessi od al loro scaricamento. Ne consegue che gli elementi di supporto caldi, a seguito dei trattamenti termici nell’unità di riscaldamento, non sono soggetti a raffreddamento completo in aria ma vengono 35 reimmessi nelle rispettive camere dopo poco tempo, con evidente risparmio
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energetico rispeto ai sistemi noti, in cui le ceste di contenimento degli elementi metallici seguivano invece gii dementi metallici stessi in ogni stazióne dell'impianto, dissipando in aria l’energia termica acquisita durante il trattamento termico in fórno.
La presente invenzione consegue peraltro ulteriori importanti vantaggi.
Infatti, la presenza di una pluralità di camere e di vani consente ai mezzi di movimentazione di effettuare operazioni di trasporto dì mappe mentre altre mappe sono soggette al rispettivo trattamento termico di riscaldamento o raffreddamento, operando pertanto un trattamento in parallelo delle mappe stesse. Un impianto cosi strutturato consente una notevole flessibilità operativa, in quanto è possibile variare la durata dei trattamenti teimid a cui sottoporre differenti mappe, ed inoltre non risulta necessario attendere il termine del trattamento termico di una mappa prima di poter procedere al trattamento della mappa successiva.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1. impianto per il trattamento termico dì dementi metallici (E), comprendente: - almeno una camera (3) per il contenimento di detti elementi metallici (E), detta camera (3) avendo almeno un'apertura di accesso (AI); - mezzi di riscaldamento (4) di detta camera (3), attivi sulla camera (3) per portare la stessa ad una temperatura prestabilita; - mezzi trasportatori (15)Tconnessi a rispettivi mezzi attuatoli ed agenti sugli elementi metallici (E) per trasferire questi ultimi in uscita e/o in ingresso rispetto a detta camera (3); rimpianto (1) essendo caratterizzato dal fatto che détti mezzi trasportatori (15) sono posizionati esternamente a detta camera (3) durante un funzionamento deirimpianto (t), 2. Impianto secondo la ri vendicazione I*caratterizzato dal fato che detti mezzi trasportatori (15)*connessi ai rispettivi mezzi attuatori, sono collocati esclusivamente in posizione esterna rispetto a detta camera (3), 3. Impianto secondo la rivendicazione 1 o 2* caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un elemento di supporto (V) per detti elementi metallici (E), associato ad una rispettiva camera (3) e mobile tra una prima posizione in cui è almeno parzialmente inserito in detta rispettiva camera (3) ed una seconda posizione In cui è almeno parzialmente estratto da detta rispettiva camera (3)tdetti mezzi trasportatori (15) essendo attivi su detto demento di supporto (V) per muovere detti elementi metallici (E). 4. Impianto secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che, la détta prima posizione, l'elemento di supporto (V) è interamente inserito entro la ϋΐ£Α1⁄2$$4Μ« CALASSI AJboAW. K. 3⁄46 BM rispettiva camera (3), in detta seconda posizione Memento dì supporto (V) essendo interamente estratto dalla rispettiva camera (3). 5. Impianto secondo una qualsiasi della rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fato dì comprendere mezzi di movimentazione (S). esterni a detta camera s (3). ed attivi sui mezzi trasportatori (15) per posizionare gli stessi in corrispondenza dell'apertura di accesso (Al) di deta camera 0), 6, Impianto secondo le rivendicazioni 3 e 5, caratterizzato dal fello die detti mezzi di movimentazione (8) comprendono almeno una prima superficie di guida (14) definente una direzione di trasporto (W) di dettò elemento di i« supporto (V) tra dette prima e seconda posizione, detto elemento di supporto (V) impegnando detta prima superficie di guida (14) mediante organi di rotolamento, 7*impianto secondo la rivendicazione 6. caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione (S) comprendono una coppia di seconde superfici di guida is (17) parallele a detta prima superficie di guida (14)* detti mezzi trasportatori (15) comprendendo almeno un organo di presa (15a). impegnatone removibilmente ed in modo stabile con detto elemento di supporto (V) e scorrevole lungo dette seconde superfici di guida (17) per movimentare Memento di supporto (V) tra le rispettive prima e seconda posizione, a® 8 , Impianto secondo la rivendicazione 6, caraterizzato dal fato che deti mezzi di movimentazione (8) comprendono mezzi di sollevamento (30). mobili tra una posizione attiva in cui impegnano gli elementi metallici (E), almeno per sollevarli in elevazione rispeto airelemento di supporto (V) quando Memento di supporto (V) sì trova nella rispettiva seconda posizione, ed una posizione di » riposo in cui sono inattivi sugli elementi metallici (E). Bj£*24<,>i3-rr# Albo Fra, X 996 BM 9, Impianto secondo k rivendicatone 8»caraterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione (8) comprendono mezzi di tratenimento (41), mobili tra: una posizione attiva, in cui trattengono gli elementi metallici (E) ili posizione sollevata rispetto ai mezzi dì sollevamento (30) quando questi ultimi si trovano nella rispettiva posizione di riposo»almeno per consentire ad un elemento di supporto (V) dì essere movimentato al di sotto di detti mezzi di tratenimento (41); ed una posizione di riposo, in cui detti mezzi di trattenimento (41) sono inativi sugli elementi metallici (E). 10. Impianto secondo la rivendicazione 8»caratterizzato dal fatto che deto elemento di supporto (V) presenta un fondo definente almeno un'apertura (49) atraversabile da almeno una porzione di detti mezzi di sollevamento (30), per consentire a questi ultimi di impegnare deti elementi metallici (E) e sollevarli rispetto aH'elemerito di supporto (V) quando Felemento di supporto (V) si trova nella rispettiva seconda posizione, s 11. Impianto secondo la rivendicazione 9»caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trattenimento (41 )rnella rispettiva posizione attiva, si collocano ad un livello inferiore ad un livello di elevazione raggiunto da detti mezzi di sollevamento (30). per intercettare gli elementi metallici (E) supportati dai mezzi di sollevamento (30) durante un movimento di abbaiamento di questi ultimi © 12. Impianto secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto organo di presa (15a) comprende un carrello (16), scorrevole lungo dette seconde superficì di guida (17), ed almeno un primo braccio (20), girevolmente connesso al carrello (16) ed oscillatile rispeto allo stesso tra una posizione di impegno, in cui detto primo braccio (20) st associa stabilmente con una 5 rispettiva porzione d’estremità (B) deH'elentemo di supporto (V). ed una Bl,E3⁄4S4.Ì2,IT-3 In^^edlÌdfeCÌALASSI Aiyly fi; «SM posizione di disimpegno in cui detto primo braccio (20) si disimpegna dalia rispettiva porzione d'estremità (B) deH’elemento di supporto (V). 13. impianto secondo k rivendicazione 7. caratterizzato dai fato che deti mezzi di movimentazione (8) comprendono quattro montanti (10) verticali e due primi s longheroni (11)*ciascuno dei quali rigidamente connesso a due montanti (10), detti primi longheroni (U) essendo rigidamente connessi tra loro mediante elementi di irrigidimento (12). detti mezzi di movimentazione (8) comprendendo inoltre una struttura rigida (13à) impegnata scorrevolmente in direzione verticale su deti montanti (10) sotto l'azione di rispettivi mezzi te attuatori. deta almeno una prima (14) superficie di guida (14) e dete seconde supertìci di guida (17) essendo portate da deta struttura rigida (I3a). 14. Impianto secondo la rivendicazione 13. caratterizzato dal fato che detti montami (10) sono traslabHi secondo una direzione di traslazione (Y) trasversale a deta direzione di trasporto (W). ts 15. Impianto secondo la rivendicazione 10*caraterizzato dal fatto che deti mezzi di sollevamento (30) comprendono una pluralità di organi spìntori (31 ), mobili attraverso rispettive aperture (49) di fondo di detto elemento di supporto (V) e tra loro connessi mediante almeno un organo dì collegamento (31), detto organo di collegamento (35) essendo azionato da rispettivi mezzi attuatori (36) io per cansentke una movimentazione contemporanea di deti organi spiatori
    lungo una direzione di sollevamento e/o abbassamento. 16. Impianto secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che ciascun organo spintore (31) comprende una barra di manovra (32), la quale sostiene superiormente almeno un rullo di supporto (33) per un rispettivo elememo 2$ metallico {Eh detti rulli di supporto (33), in coopcrazione tra loro, definendo
    almeno un rispettivo percorso di avanzamento per almeno un rispettivo elemento metallico (E) su detti mezzi di movimentazione (8). !7. Impianto secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dai fatto che detti mezzi dt trattenimento (4 i) comprendono una pluralità di mensole (41b), tra loro s affiancate e definenti una superficie di sostegno degli elementi metallici (E), dette mensole (4tb) essendo traslabili, trasversalmente a deta direzione dì trasporto (W), tra una posizione attiva, in cui si estendono al di sopra dei mezzi di sollevamento (30), ed una posizione di riposo, in cui sono retrate rispeto a detta posizione ativa soto fazione di rispettivi mezzi atuatoti»per liberare uno io spazio di lavoro al di sopra di detti mezzi di sollevamento (30). 18. impianto secondo le rivendicazioni 15 e 17, caraterizzato dal Catto che, in corrispondenza delle posizioni ative di detti mezzi di sollevamento (30) e di detti mezzi di trattenimento (41), detti organi spìntoti (31) impegnano interspazi (48) definiti da mensole (41b) adiacenti, per consentire a dete mensole (41 b), ίϊ durante un movimento di abbassamento di detti organi spintoli (31), di intercettare elementi metallici (E) supportati da detti organi spintoti (31) e, durante un movimento di sallevamento egli organi spintoti (31),, dì essere disimpegnate da elementi metallici (E) inizialmente supportati su dette mensole (41b). 20 19, Impianto secondo la rivendicatone 10, caratterizzato dal fato che deto elemento di supporto (V) comprende una coppia di barre longitudinali (50) parallele ed una pluralità di barre trasversali (51), perpendicolari alle barre longitudinali (50), per definire un appoggio dì detti elementi metallici (E), dette barre longitudinali (50) e trasversali .(51), in eooperazione tra loro, definendo 1? deta almeno un'apertura (49) dì fondo. BLEOCSiJZJrO InjtAfcssaijtira CALASSI Aibo WVN 996 BM 20. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di camere (3), ciascuna presentante una singola apertura di accesso (Al) definente, selettivamente, un ingresso o un'uscita per gli elementi metallici (Έ) da sottoporre a trattamento termico. 21. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un’unità di raffreddamento (6). operativamente associata a detta camera (3) per operare un raffreddamento di dementi metallici (E) in uscita da una rispettiva camera (3). 22, Impianto secondo la rivendicazione 21, caratterizzato dal fato che detti mezzi di movimentazione (8) sono collocati tra deta camera (3) e detta unità di raffreddamento (6), 23. Impianto secondo le rivendicazioni 12 e 22. caratterizzato dal fato che detto organo di presa comprende un secondo braccio, girevolmente connesso al carrello ed opposto a detto primo braccio per impegnarsi ad almeno un elemento di suppone associato a detta unità di raffreddamento, 24, Metodo per il trattamento termico di elementi metallici, comprendente le fasi di: - predisporre almeno un elemento metallico (Έ) da sottoporre ad un tratamento termico; - predisporre una camera (3) di contenimento per detto elemento metallico (E), detta camera (3) comprendendo almeno un'apertura di accesso (Al ); - riscaldare detta camera (3) per portare e/o mantenere la stessa ad una temperatura prestabilita; - trasportare l’elemento metallico (3) in uscita e/o in ingresso rispeto a deta
    camera (3) agendo dall’ esterno della camera (3) stessa. 25. Metodo secondo la rivendicazione 24»caratterizzato dal latto che detta fase di trasportare l'elemento metallico (E) in uscita e/o in ingresso rispetto a detta camera (1) ha luogo agendo esclusivamente dalFestemo dì detta camera (3). $ 26. Metodo secondo la rivendicazione 24 o 25. caratterizzato dal fatto che detta fase di trasportare ('elemento metallico (E) in uscita e/o in ingresso rispetto a detta camera (3) comprende le fasi di: - predisporre un elemento di supporto (V) per almeno un elemento metallico CH>; io - posizionare almeno un elemento metallico (E) sull'elemento di supporto (V): - trasportare Memento di supporto (V)fcaricato con detto elemento metallico (E), in uscita e/o in ingresso rispetto a detta camera (3), 27» Metodo secondo la rivendicazione 26, caratterizzato dal fatto che detta fase di trasportare l'elemento di supporto (V) comprende una fase di applicare una )5 forza ad una porzione d'estremità (B) deU’eleirtenta dì supporta (V) per movimentare detto elemento di supporto (V) in uscita do io incesso rispetto a detta camera (3), 28, Metodo secondo la rivendicazione 26 o 27, caratterizzato dal fatto che la fase di posizionare detto elemento metallico {E) sulMemento di supporto (V) in comprende le fasi di; - trattenere Memento metallico (I) ad un’altezza prestabilita da uno spazio di manovra (13d) mediante mezzi di trattenimento (41); - posizionare detto elemento di supporto (V) in prossimità dello spazio di manovra (134) ed al di sotto di detto elemento metallico (E); a - disimpegnare l'elemento metallico (E) dai mezzi di tratenimento (41);
    - abbassare detto elemento metallico (E) poggiandolo sull’elemento di supporto (V). 29. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 26 alla 28, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di prelevare detto elemento s metallico CE) dalMemento di supporto (V), detta fase comprendendo Le fasi di: * posizionare l’elemento di supporto (V), caricato con detto elemento metallico (E), in corrispondenza di uno spazio di manovra (I3d); - sollevare l'elemento metallico (E) disunpegnando lo stesso dall'elemento di supporto (V) e portandolo Tei omento metallico (E) ad un’altezza prestabilita IQ dallo spazio di manovra (13d); * trattenere stabilmente l'elemento metallico (E) ad un’altezza prestabilita rispetto allo spazio di manovra (13d), 30. Metodo secondo la rivendicazione 2% caraterizzato dal fatto che detta fase di prelevare detto elemento metallico (E) dalMemento di supporto (V) « comprende, successivamente alla fase dt tratenere Memento metallico (E) ad un’altezza prestabilita, una fase di riportare Memento di supporto (V) all’mtemo della rispettiva camera (3). 3L Metodo secondo la rivendicazione 28, caratterizzato dal fatto che detta fase di tratenere l’elemento metallico (E) ad un’altezza prestabilita rispetto allo io spazio dì manovra (13d) comprende una fase di appoggiare deto elemento metallico (E) su almeno una me risola (4 lb) definente um superficie di sostegno sopraelevata rispetto allo spazio ili manovra (13d)?detta fase di disimpegnare Memento metallico (E) dai mezzi di trattenimento (41) comprendendo le fast di sollevare detto elemento metallico (E) rispetto alla mensola (41b) e rimuovere la 25 mensola (4lb) per permettere un abbassamento delMemento metanico (E).
    32*Metodo secondo la rivendicandone 2% caratterizzato -dal fato ohe, detta fase di posizionare stabilmente l'elemento metallico (E) ad un'altezza prestabilita rispetto allo spazio di. manovra (134)· comprende le fasi :dl sollevare detto elemento metallico |E) rispetto allo spedo di manovra (13% posizionare 5 almeno -.ima mensola (4 ih) inferiormente alPeiemento metallico (EJ per definire una superficie di sostegno sopraelevata rispeto allo spazio di manovra (B3⁄4 ed abbassare l’elemento metallico (E) per far poggiare quest'ultimo su deta almeno una mensola 3⁄44ìb). 33, Mètodo secondo la rivendicazione 28 o 23⁄4 caratterizzato dal fatto che dette W fasi di abbassare o sollevare deto elemento metallico (E)- hanno luogo agendo su una porzione inferiore di detto -demento metallico (E) mediante mezzi di sollevamento (30) ativi attraverso deto spazio di manovra (Od). 34, Meiodo secondo la rivendicaMone 26, caratterizzato dal fatto che la fase di posizionare almeno an elemento metallico (E) sulldetnento di supporto (<">V) li comprende una fase di posizionare una pluralità di elementi metallici (E) su deto elemento di supporto (V) secondo una disposizione prestai il ita. 35, Metodo secondo ima qualsiasi delle rivendicazioni da 24 a 34* caratterizzato dal fatto che comprende inoltre una fase di apertura ed una fase di chiusura di uno sportello di chiusura (Pi) :4Ì detta camera (3.)* a® 36. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 24 a 35, caratterizzato dai fatto che comprende inoltre una successiva fase di raffreddamento di detto elemento metallico (E) ed una fase di trasferimento dell 'elemento metallico (E) verso una fase di imballaggio.
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