ITBO980564A1 - Macchina tessile circolare per maglieria. - Google Patents

Macchina tessile circolare per maglieria. Download PDF

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ITBO980564A1
ITBO980564A1 IT1998BO000564A ITBO980564A ITBO980564A1 IT BO980564 A1 ITBO980564 A1 IT BO980564A1 IT 1998BO000564 A IT1998BO000564 A IT 1998BO000564A IT BO980564 A ITBO980564 A IT BO980564A IT BO980564 A1 ITBO980564 A1 IT BO980564A1
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needles
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IT1998BO000564A
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Inventor
Guell Jose Ma Dalmau
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Jumberca Sa
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    • D04BRAIDING; LACE-MAKING; KNITTING; TRIMMINGS; NON-WOVEN FABRICS
    • D04BKNITTING
    • D04B15/00Details of, or auxiliary devices incorporated in, weft knitting machines, restricted to machines of this kind
    • D04B15/38Devices for supplying, feeding, or guiding threads to needles
    • D04B15/54Thread guides
    • D04B15/58Thread guides for circular knitting machines; Thread-changing devices
    • D04B15/60Thread guides for circular knitting machines; Thread-changing devices with thread-clamping or -severing devices

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Description

MACCHINA TESSILE CIRCOLARE PER MAGLIERIA.
Descrizione dell'Invenzione
La presente invenzione è relativa ad una macchina tessile circolare per maglieria, del tipo a due fronture, con piatto e cilindro, destinata alla fabbricazione di larghi per capi d'abbigliamento esterno, con passaggio di separazione ed effetti di strutturazione.
Detto tipo di macchine è abitualmente noto col nome di "macchine circolari di Sweaters", nelle quali il tessuto viene prodotto da un complesso di aghi, convenzionalmente montate su fronture rotanti, con piatto e cilindro.
Dal punto di vista funzionale gli aghi sono azionati da sezioni di camma che agiscono su detti aghi conducendoli selettivamente secondo traiettorie alternative adeguate al modello che si desidera tessere, in modo che, precedentemente all'azione delle camme, ciascun ago viene selezionato in ciascuna sezione di camma, per seguire una delle traiettorie possibili in detta sezione.
In ciascuna sezione di tessitura gli aghi selezionati per operare riprendono il filo da un guida-fili il quale, a sua volta, lo riceve da un meccanismo ordinatore (come quello noto dal Brevetto 2006232), il quale, a ciascun giro completo di macchina, può essere programmato per introdurre uno o più fili fra sei possibili.
In dette macchine circolari il tessuto viene convenzionalmente prodotto in forma di tubo continuo, formato da un determinato numero di spirali di maglia, in modo che ciascun frammento di spirale tessuto in un giro di macchina riceve il nome di passata.
Il numero di passate che vengono tessute per giro di macchina coincide con il numero di sezioni della macchina, quando nel giro in questione tutte le sezioni sono configurate come "sezioni Jacquard" e realizzano un tessuto liscio; ciascuna passata viene in questo caso tessuta da tutti gli aghi della macchina.
Tuttavia, il numero di passate tessute in un giro decresce quando vi sono sezioni disattivate e/o quando si tesse un "campione Jacquard" di diversi colori, così come quando qualche sezione viene configurata come trasferimento.
Nelle macchine prive di ordinatori le passate si concatenano senza soluzione di continuità, poiché non esistono nelle fronture né inizio né fine, giacché gli aghi sono suddivisi in maniera uguale lungo l'intero perimetro.
Al contrario, nelle macchine convenzionali provviste di ordinatori, le passate possiedono un'origine ed una fine fisicamente predeterminate, in modo che l'origine viene determinata dal primo ago che riprende filo successivamente al cambio di filo introdotto dall'ordinatore, e la fine viene determinata dall'ultimo ago che tesse prima che si abbia il cambio di filo, essendo entrambi gli aghi sempre gli stessi.
Fra l'ultimo ago ed il primo ago resta nelle fronture una zona priva di aghi, chiamata nel seguito zona senz'aghi, la quale corrisponde allo spazio necessario affinché l'ordinatore possa eseguire, in modo convenzionale, le manovre necessarie per ritirare, tagliare e trattenere il filo che era in fase di tessitura, e per presentare, introdurre e mollettare il filo che deve essere tessuto nel prosieguo.
In detta zona senz'aghi non si forma tessuto, giacché in essa non vi sono aghi, e nella stessa il filo si presenta sotto forma di imbastiture, vale a dire senza formare maglia, in modo che le imbastiture si estendono fra l'ultimo ago della precedente passata ed il primo di quella seguente, che corrispondono fisicamente all'ultimo ed al primo ago della frontura .
Immediatamente dopo la zona senz'aghi si trova, convenzionalmente, la zona chiamata di inizio, la quale comincia con il primo ago successivo alla zona senz'aghi ed è formata da un ridotto numero di aghi (generalmente meno di dodici), che tessono il cosiddetto bordo iniziale.
In detto bordo iniziale gli aghi tessono simultaneamente due fili, che sono il filo uscente ed il filo entrante, in modo che in questa zona viene conferita una continuità al processo di formazione del tessuto, evitando che quando si cambia il filo (cambio di ordinatori), si produca una discontinuità.
Prima della zona senz'aghi esiste, convenzionalmente, una zona chiamata zona finale, la quale viene programmata in modo tale che gli aghi possano tessere secondo una idonea selezione per formare il bordo finale.
La zona di inizio, la zona senz'aghi e la zona finale formano la zona chiamata dei cambi; così che i bordi iniziale e finale danno continuità al tubo di tessuto, contrastando ed eliminando la discontinuità della zona senz'aghi in modo che, a tutti gli effetti, il tessuto viene fisicamente prodotto in forma di tubo, con consistenza e comportamento da tubo omogeneo .
Le suddette caratteristiche permettono che le operazioni di stiratura, calandratura ed arrotolamento del tessuto si possano realizzare nella medesima forma di quella realizzata da una macchina circolare senza ordinatori. Tali tre operazioni vengono effettuate dalla piegatrice della macchina, la quale riprende il tessuto prodotto in forma di tubo nelle fronture, lo calandra, lo stira, lo piega in due metà e lo riprende ed arrotola con continuità.
Nelle macchine lineari per maglieria il tessuto viene prodotto in forma piana, e pertanto esistono un inizio ed una fine di passata fisici, che permettono di produrre un tessuto con altezza variabile e/o con effetto di variazione.
Come contropartita, l'efficacia della piegatrice nelle macchine lineari è minore, a causa della discontinuità del tessuto (poiché si hanno un inizio ed una fine di ogni passata), aggravata dall'elasticità trasversale caratteristica dei tessuti a maglia.
I vantaggi di un'altezza variabile e di tessuti strutturati, che sono caratteristici delle macchine lineari rispetto alle macchine circolari, sono dettagliati nel seguito:
a) L'altezza variabile consiste nel tessere con il numero esatto di aghi necessario ad ottenere l'altezza precisa del tessuto per confezionare il capo che si desidera tessere.
Questa capacità operativa elimina possibili sprechi durante la confezione, poiché in ciascun caso l'altezza del tessuto prodotto è quella necessaria; mentre nelle macchine circolari convenzionali questa caratteristica non è presente, a causa della peculiare configurazione fisica, poiché la continuità circolare della frontura propizia e determina la continuità e la dimensione dell'altezza del tubo di tessuto prodotto .
La discontinuità della zona di cambio nelle macchine con ordinatori non permette neanche questa capacità operativa, poiché il primo e l'ultimo ago restano sempre, invariabilmente, predeterminati.
b) I tessuti strutturati costituiscono una capacità operativa finora esclusiva delle macchine lineari che si ottiene spostando, in maniera controllata, la posizione relativa delle fronture.
In una posizione standard, ciascun ago di una frontura è disposta fra due aghi contigui della frontura opposta, che sono sempre gli stessi; in questo modo nelle macchine circolari convenzionali la suddetta posizione è inalterabile e non cambia mai, per cui le maglie del tessuto vengono sempre prodotte nel medesimo ordine e, nel caso in cui vengano effettuati trasferimenti di maglie, essi avvengono sempre fra le medesime coppie di aghi.
Nelle macchine lineari, al contrario, la discontinuità dell'operazione di tessitura permette, nei tempi morti che si verificano alla fine di ciascuna passata, di cambiare la posizione relativa delle fronture, tramite la quale è possibile cambiare l'ordine col quale vengono realizzate le maglie, così come è possibile trasferire le maglie ad aghi diversi in passate diverse.
Questa capacità operativa risulta agevolata nelle macchine rettilinee dalla discontinuità obbligata nel processo di tessitura alla fine di ciascuna passata; essa comunque, come contropartita, riduce senza dubbio la capacità produttiva, poiché il tempo morto si verifica sempre, indipendentemente dal fatto che si cambi o meno la posizione relativa delle fronture nella passata in corso di svolgimento.
A fronte di ciò, in accordo con la presente invenzione, si propone una macchina tessile circolare, del tipo cosiddetto "Sweaters", dotata di sezioni polivalenti, atta a produrre tessuti con altezza variabile ed altri effetti ottenibili con il cambio della posizione relativa delle fronture.
In conformità con l'invenzione, nella suddetta macchina sono compresi perfezionamenti che interessano i sistemi di ordinatori e di guida-fili, mediante l'introduzione di un gioco di aste che modificano il comportamento funzionale dei menzionati sistemi, per introdurre il filo, disattivare gli ordinatori e realizzare effetti di estetici particolari.
In base a quanto sopra detto si ottiene, con una realizzazione particolarmente semplice, una macchina tessile circolare, in grado di produrre tessuto aperto, come quello prodotto dalle macchine lineari, e tessuto tubolare di altezza variabile, ottenendo pertanto un notevole vantaggio rispetto alle macchine tessili convenzionali.
- La figura 1 è una vista in sezione laterale della zona delle fronture di una macchina tessile circolare che incorpora i perfezionamenti secondo la presente invenzione.
- La figura 2 è una rappresentazione in pianta della disposizione generale degli elementi che costituiscono i sistemi di altezza variabile e di meccanismo variatore piano nella macchina descritta.
- La figura 3 costituisce un dettaglio ingrandito in vista del meccanismo che corrisponde al variatore piano.
- La figura 4 illustra un ordinatore nel quale appaiono, evidenziati a linee spesse, i componenti che costituiscono l'invenzione, con l'asta di disattivazione in posizione non operativa.
- La figura 5 è simile alla figura precedente, ma con l'asta di disattivazione in posizione operativa.
Le figure da 6 a 12 illustrano la sequenza di introduzione del filo in un ordinatore precedentemente disattivato, e che torna ad essere disattivato alla fine del giro corrispondente.
Le figure da 13 a 17 illustrano la sequenza di introduzione di un filo da un ordinatore disattivato.
L'oggetto dell'invenzione è una macchina tessile circolare per maglieria, la quale comprende una zona di fronture (figura 1), che comprende un anello superiore 1, un aro portacilindro 2, una corona superiore 3, un albero 4 provvisto di pignoni 5 e 6 alle proprie estremità, un aro 7 chiamato supporto tripode, e un albero centrale 8, al quale sono associati cuscinetti a sfera 9, incorporati nel supporto tripode 7.
Nella parte superiore di tale complesso è disposto un braccio 10, solidale all'estremità dell'albero 8, detto braccio 10 essendo disposto frontalmente rispetto ad un perno di trascinamento 12 solidale ad un meccanismo 11 denominato complesso variatore e la cui funzione è quella di variare, per mezzo di elementi interposti, la posizione relativa del cilindro degli aghi 13 rispetto al piatto degli aghi 14.
Il piatto degli aghi 14 risulta disposto su un supporto 15, ed è provvisto delle sezioni di camma 17 le quali a loro volta dispongono di un supporto 18, mentre il cilindro degli aghi 13 comprende a sua volta sezioni di camma 16.
Nella corona superiore 3 sono disposti degli organi di controllo 19 , in relazione funzionale con gli ordinatori, come indicato col riferimento 20 nella sopra citata figura 1.
Nel medesimo complesso, col riferimento 21 si indica un anello di supporto del corpo delle sezioni di camma 16, ed inoltre, solidale al tripode, è prevista una corona 22 di azionamento del variatore.
Convenzionalmente le fronture del cilindro degli aghi 13 e del piatto degli aghi 14 sono girevoli, gli stessi essendo movimentati attraverso rispettive corone 2 e 3, in modo che la frontura del cilindro degli aghi 13 si appoggia direttamente sopra la corona 2, mentre la frontura del piatto degli aghi 14 è posta in relazione con la corona 3 nel modo descritto nel seguito .
Sopra detta corona 3 è disposto il complesso variatore 11 il quale, per mezzo del proprio perno di trascinamento 12 agisce sul braccio 10 solidale a sua volta con il supporto 15 nel quale è disposto il piatto degli aghi 14.
Le corone 2 e 3 sono movimentate attraverso i pignoni 5 e 6 dell'albero 4, il quale è azionato da un motore non illustrato; inoltre l'albero centrale 8 ruota sui cuscinetti 9 che sono incorporati nel tripode 7.
Le sezioni di camma 16 e 17 del cilindro e del piatto degli aghi sono fisse e disposte in appoggio sui propri rispettivi supporti 21 e 18; inoltre gli ordinatori 20 sono montati sul tripode 7 e sono azionati dagli organi di controllo 19 situati sopra la corona 3.
Nella figura 2 è illustrata in pianta la disposizione complessiva degli elementi che intervengono nei sistemi di altezza variabile e di variatore piano e si può osservare, unito al braccio 10, un supporto 23 sopra il quale è situato un dispositivo codificatore 24.
Detto codificatore 24 genera segnali che consentono di conoscere la velocità angolare istantanea assoluta del piatto degli aghi 14, la quale corrisponde alla somma della velocità di rotazione della corona 3, più/meno la velocità differenziale con la quale il meccanismo variatore 11 sposta il braccio di trascinamento 10 rispetto alla corona superiore 3.
Sulla stessa corona superiore 3 è incorporato a sua volta una scatola 25, nella quale si trovano i componenti elettronici di controllo del meccanismo variatore 1.
Nella suddetta figura 2, la menzionata corona superiore 3 è rappresentata parzialmente in sezione, così da poter osservare le aperture 26 del tripode 7 che servono per accogliere gli ordinatori 20, in modo tale che attraverso dette aperture gli ordinatori 20 vengono posti in relazione funzionale con gli organi di controllo 19 situati nella parte inferiore della corona 3.
Il meccanismo variatore 11, che è rappresentato in dettaglio in figura 3, si compone di una piastra di supporto 27, sulla quale è disposto un motore 28 in corrente continua, sul cui albero è accoppiato un codificatore 36, essendo altresì disposta solidalmente in detto albero una puleggia 29, la quale è posta in relazione funzionale, per mezzo di una cinghia 35, con un'altra puleggia 34 solidale ad un fusello 32, il quale è montato su cuscinetti 33 di centraggio e supporto, mentre sul sopra citato fusello 32 è montata una madrevite mobile 31, scorrevole lungo guide 30, la quale incorpora il perno di trascinamento 12 solidalmente ad essa.
In tale complesso la madrevite mobile 31 scorre sulle guide 30, trascinata dal fusello 32, che riceve il movimento dalla puleggia 34, trascinata dalla cinghia 35 grazie alla rotazione della puleggia 29 solidale all'albero del motore 28.
Attraverso il codificatore 36, la scatola di controllo 25 conosce la coordinata di posizione della madrevite mobile 31 rispetto alla sua posizione di origine, ed in base a questa l'elaboratore principale della macchina (non illustrato) trasmette alla suddetta scatola di controllo 25 la coordinata che corrisponde alla posizione nella quale la madrevite 31 deve trovarsi e restare ogniqualvolta viene effettuata una manovra di variazione del piatto.
D'altra parte attraverso i segnali che le vengono inviati dal codificatore 24, la scatola di controllo 25 conosce inoltre la velocità assoluta con la quale si muove il piatto degli aghi 14, e in funzione di questa la suddetta scatola controlla a sua volta la rotazione del motore 28, per posizionare la madrevite nella coordinata selezionata per variare la posizione del piatto degli aghi 14.
L'azionamento del meccanismo variatore 11 sul piatto degli aghi 14 ha luogo come segue:
Quando il motore 28 è posto in rotazione, il perno di trascinamento 12 si sposta trascinando il braccio 10, il quale per mezzo dell'albero 8 e del supporto 15 trasmette il suo spostamento al piatto degli aghi 14, col quale esso cambia la posizione del suddetto piatto degli aghi 14 rispetto alla corona superiore 3 e pertanto rispetto al portacilindro 2 ed al cilindro degli aghi 13, poiché il portacilindro 2 ed il cilindro degli aghi 13 sono fra loro solidali, per cui il portacilindro 2 e la corona superiore 3 ruotano sempre in sincronismo .
La manovra di. variazione viene effettuata secondo la seguente sequenza:
1. - Durante il loro passaggio in corrispondenza della zona senz'aghi tutti gli ordinatori 20 sono disattivati e non introducono filo, tale disattivazione mantenendosi per un giro di macchina più una frazione di giro di 60°, poiché il primo giro della macchina è necessario per tagliare i fili e rendere inoperativi tutti gli aghi alla periferia della macchina, mentre i 60° successivi sono necessari per eseguire l'azione di variazione.
2. - Durante il tempo in cui gli ordinatori 20 restano disattivati, vengono disattivati gli aghi del piatto 14 e del cilindro 13, tale disattivazione essendo effettuata per mezzo di un sistema di selezione "Jacquard".
3. - Viene variata la posizione relativa del cilindro degli aghi 13 rispetto al piatto degli aghi 14, facendo in modo che quest'ultimo si sposti con una velocità differenziale rispetto al cilindro degli aghi 13; intanto la scatola di controllo 25, attraverso le informazioni inviate dai codificatori 24 e 36, controlla gli spostamenti in modo tale che quanto sopra si verifichi sempre nei 60° di spostamento delle fronture, indipendentemente dalla velocità della macchina e dal fatto che la macchina si trovi in fase di accelerazione, di frenata o di arresto.
Il suddetto controllore 25 controlla inoltre che la velocità assoluta del piatto degli aghi 14 non sia mai negativa, in modo che nel caso in cui il suddetto piatto 14 debba ritardare la propria posizione rispetto al cilindro degli aghi 13, lo spostamento relativo avvenga sempre ad una velocità minore della velocità di rotazione della macchina, evitando così che il percorso degli aghi da parte delle sezioni di camma avvenga nel verso opposto.
4. - Conclusa la manovra di variazione, durante il loro passaggio in corrispondenza della zona senz'aghi, gli ordinatori delle sezioni che devono formare il punto a maglia introducono nuovamente il filo e gli aghi corrispondenti vengono selezionati per riprenderlo.
La manovra del taglio di filo viene effettuata in modo automatico ogniqualvolta si introduce un filo in sostituzione di un filo precedente, in modo tale che con gli ordinatori convenzionali non è possibile smettere di alimentare, poiché per estrarre un filo è necessario inserirne un altro, con il quale non è possibile disattivare l'ordinatore.
Tale modo di operare è valido nelle macchine ordinatrici convenzionali, nelle quali è necessario garantire la continuità del processo di tessitura, ma non è funzionale nella macchina proposta in accordo con l'invenzione, poiché in quest'ultima l'operazione di tessitura è discontinuo, essendo necessario smettere di alimentare filo e pertanto disattivare gli ordinatori, quando si trasferisce o quando si cambia la posizione del piatto degli aghi 14.
Pertanto, in accordo con l'invenzione, si prevede che gli ordinatori 20 siano conformati in modo tale da consentire loro di essere selezionati per operare secondo due modalità distinte di lavoro:
OPZIONE "A": nella quale si mantiene la modalità di lavoro convenzionale, così che la manovra di taglio del filo avviene in modo automatico ogniqualvolta si introduce un filo in sostituzione di uno precedente.
OPZIONE "B": nella quale, senza che sia necessario introdurre un nuovo filo, l'ordinatore 20 si può disattivare tagliando il filo che esso stava alimentando.
Nelle figure 4 e 5 si può osservare un ordinatore 20 adattato secondo l'invenzione, con gli elementi costituenti l'innovazione evidenziati con un tratto più spesso; questi consistono in un'asta di disattivazione 40, atta ad essere spinta da una barra 41, con la predetta asta 40 restando in appoggio su un bilanciere 42 girevole attorno ad un punto 43, sul quale si articola in un punto 45 una ulteriore asta 44 dotata di un aggancio 37 nel quale è agganciata una molla 48, mentre la parte esterna 46 del suddetto aggancio 37 è posta di fronte ad un'asta 52 tipica dell'ordinatore convenzionale; detta asta 44 definisce all'estremità un altro aggancio 49, mediante il quale essa è atta ad incastrarsi in un perno fisso 47 .
Nella figura 4 viene illustrato un ordinatore 20 secondo l'OPZIONE cioè con l'asta di disattivazione 40 in posizione inoperativa, con la quale l' ordinatore 20 si comporta secondo la forma di realizzazione convenzionale, poiché il suo funzionamento non viene alterato dalla presenza dei nuovi elementi oggetto dell'invenzione.
Nella figura 5 viene illustrato un ordinatore 20 selezionato secondo l'OPZIONE "B", in relazione funzionale col quale viene illustrato nella parte superiore il controllo di disattivazione 59 ed una camma a forbice 53, per altezza variabile, i quali sono solidali alla corona superiore 3 della testata della macchina; il suddetto controllo di disattivazione 59 occupa una posizione fissa rispetto alla suddetta corona 3, mentre la camma a forbice 53 è mobile e si può disporre nella posizione adeguata all'altezza del tessuto che si desidera ottenere in ciascun caso.
A ciascun giro di macchina il controllo di disattivazione 59, unitamente agli organi di controllo convenzionali, agiscono su ciascun ordinatore 20, per realizzare sequenze di cambio o di non cambio del filo, e la disattivazione degli ordinatori 20.
Il controllo di disattivazione 59 si compone di un'elettromagnete bistabile 56, con un nucleo 55 che agisce sulla barra di spinta 41, per posizionarla in una posizione di disimpegno rispetto all'asta di disattivazione 40, come in figura 4, o in posizione attiva rispetto alla suddetta asta 40, come in figura 5.
In questa ultima posizione la barra 41 agisce contro l'asta 40, spostandola verso il basso, per cui il bilanciere 42 bascula e causa l'avanzamento dell'asta 44, la quale si va ad incastrare, mediante il suo aggancio estremo 49, sul perno fisso 47, mantenendosi in tale posizione per l'azione della molla 48.
Questo spostamento dell'asta 44 provoca l'oscillazione dell'asta 52 verso sinistra, posizionandola esattamente nella medesima posizione che corrisponde alla situazione in cui si ha un cambio di filo in un ordinatore convenzionale.
Nella suddetta posizione l'ordinatore 20 resta potenzialmente disattivato, giacché la disattivazione avviene nel momento in cui si aziona la camma a forbice 53, la quale agisce sull'asta 57 che fa oscillare la camma 58, spingendo questa sulla barra 50, che a sua volta agisce sul riscontro 51 del guida-fili mobile 54, tramite il quale si effettua l'operazione di taglio ed aggancio del filo nella stessa modalità di quando si esegue un cambio di filo. Quando ciò avviene senza che si abbia l'introduzione di un nuovo filo, l'ordinatore 20 risulta disattivato.
A partire dalla posizione descritta, quando si effettua una nuova manovra di introduzione di un filo, l'asta 44 si dìsincastra automaticamente dal perno 47, in modo che l'ordinatore 20 ritorna ad operare nel modo standard, fino a quando l'asta di disattivazione non viene azionata nuovamente.
La camma a forbice 53 agisce ad ogni giro di macchina su ciascuno degli ordinatori 20, con tre possibili risultati in funzione della configurazione e della selezione di ciascun ordinatore 20:
I) In un ordinatore 20 configurato secondo l'OPZIONE "A", cioè senza cambio di filo, secondo la figura 3, la camma a forbice 53 agisce sull'asta 57, questa fa oscillare la camma 58 e la barra 50 scende senza agire sul riscontro 51 del guida-fili 54, in modo che non si effettua alcuna azione relativamente al taglio ed aggancio del filo.
II) II) In un ordinatore configurato secondo l'OPZIONE "A", ma con cambio di filo, il cambio di filo fa in modo che l'asta 52 si trovi portata in oscillazione verso sinistra, nel medesimo modo illustrato in figura 4, in modo che, al momento dell'azione esercitata dalla camma a forbice 53 sull'asta 57, questa fa oscillare la camma 58, per cui la barra 50 scende e, deviata dall'asta 52, va ad incastrarsi nel riscontro 51 del guida-fili 54, ed ha pertanto luogo l'azione di taglio ed aggancio del filo.
Ili) In un ordinatore configurato secondo l'OPZIONE "B", cioè in configurazione di disattivazione, senza cambio di filo, come in figura 4, la camma a forbice 53 agisce sull'asta 57, la quale fa oscillare la camma 58, per cui la barra 50 scende, deviata dall'asta 52, andando ad incastrarsi nel riscontro 51 del guida-fili 54, realizzando l'operazione di taglio ed aggancio del filo che si alimentava, senza che questo venga sostituito da un altro filo nuovo, in modo che l'ordinatore 20 risulta disattivato.
Come si è già indicato, la camma a forbice 53 si può spostare, giacché si può trovare nel luogo idoneo al taglio del filo al livello della quale in ogni caso si trovi ''l'ultimo ago" corrispondente all'altezza del tessuto programmato.
A seconda del risultato dell'azionamento della suddetta camma a forbice 53, secondo quanto descritto precedentemente, il tessuto può essere realizzato in tre diverse forme:
Disattivando tutti gli ordinatori 20 alla fine di ciascun giro, per arrivare ad introdurre filo all'inizio del rispettivo giro seguente. In questo modo il tessuto che risulta è aperto, non tubolare, analogo a quello che si realizza in una macchina lineare, con altezza variabile.
Senza disattivare alcun ordinatore in nessun giro. In questo modo il risultato è un tessuto tubolare, analogo a quello che viene prodotto in una macchina ordinatrice convenzionale, con la differenza che la dimensione della zona delle imbastiture, (senza maglie) è maggiore o minore, in funzione della situazione della camma a forbice mobile 53, di altezza variabile .
Combinando le disattivazioni degli ordinatori, con cambi di ordinatori convenzionali. Si ottiene in questo modo un tessuto tubolare di altezza variabile, parzialmente unito da imbastiture.
Le figure da 6 a 12 rappresentano la sequenza in introduzione di filo di un ordinatore 20 che si trovava disattivato e che torna ad essere disattivato alla fine del giro corrispondente; mentre le figure da 13 a 17 mostrano la sequenza di introduzione di un filo da un ordinatore 20 disattivato.
Nel complesso delle suddette rappresentazioni, il riferimento 60 corrisponde al guida-fili principale, provvisto di due scanalature, la scanalatura 61 per accogliere un unico filo 64 proveniente dai guida-fili basculanti 65a,65b,65c,65d, o 65e, e la scanalatura 62 per accogliere in modo convenzionale qualunque filo 64 introdotto dall'ordinatore 20.
Nelle medesime rappresentazioni, con il riferimento 63 si indica una camma convenzionale per l'introduzione di filo 64, solidale al cilindro degli aghi 13; mentre il riferimento 66 corrisponde al primo ago del cilindro 13 che riprende filo 64, così che 67 è il gruppo di aghi del cilindro che riceve filo 64,'e 68 è l'ultimo ago che riceve e tesse filo 64.
Con il riferimento 69 si trova indicata la zona priva di aghi fra l'ultimo ago 68 ed il primo ago 66 della frontura, essendo 70 un aprilinguetta convenzionale, 71 un guidaimbastiture convenzionale; 72 uno stringi-maglie convenzionale 38 l'estremità del filo 64 trattenuto dall'ordinatore 20 e 39 una stecca deviatrice che interviene sul filo 64 che viene introdotto da uno dei giuda-fili basculanti 65a-e, conducendolo fino alla scanalatura 62.
Secondo la sequenza delle figure da 6 a 12, l'ordinatore 20 che si trovava disattivato cioè che non introduceva alcun filo agli aghi, è selezionato per introdurre il filo 64 trattenuto dal guida-fili basculante 65e. La camma 63 riprende, in modo convenzionale, l'estremità 38 del filo 64 presentato dal guida-fili basculante 65e e lo conduce fino alla scanalatura 61 del guida-fili principale 60, dalla quale esso viene ripreso, in maniera convenzionale, dal primo ago 66.
Gli aghi che seguono il suddetto primo ago 66 riprendono ugualmente il filo 64 seguendo la sequenza 67 della figura 11, in modo che quando l'ultimo filo 68 riprende il filo 64, la barra di taglio 50 scende azionata dalle aste intermedie che la pongono in relazione con la camma a forbice 53, tagliando ed agganciando il filo 64 secondo quanto descritto in precedenza .
Nelle figure da 13 a 17 si ripete la sequenza di introduzione di un filo 64 da un ordinatore 20 disattivato; essendo in questo caso il filo 64 introdotto anche dal guidafili basculante 65e, la presenza della stecca deviatrice 39 lo conduce fino alla scanalatura 62 del guida-fili principale 60.
I fili 64 introdotti negli aghi attraverso le scanalature 61 e 62, sono ricevuti dagli aghi in posizioni distinte nella parte interna dei rispettivi ganci, per essere tessuti in forma regolare in modo che uno dei fili 64 appaia in una facciata del tessuto e l'altro filo nella facciata opposta .

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina tessile circolare per maglieria, del tipo comprendente un complesso di aghi montati su fronture girevoli 13 e 14 provviste di sezioni di camme 16 e 17 che agiscono sugli aghi per condurli selettivamente secondo traiettorie alternative, mentre i fili da tessere vengono introdotti in ciascuna sezione in modo selettivo da un meccanismo ordinatore 20 programmabile, caratterizzata dal fatto che ciascun ordinatore 20 incorpora un complesso complementare costituito da un'asta azionabile 40, in relazione funzionale con un bilanciere 42, al quale è associata una ulteriore asta 44 atta ad essere posizionata in modo da rendere attivabile della barra 50 di azionamento del taglio ed aggancio del filo in via di alimentazione, indipendentemente dall'introduzione di un nuovo filo in sostituzione di quello precedente.
  2. 2. Macchina tessile circolare per maglieria, secondo la prima rivendicazione, caratterizzata dal fatto che l'asta 40 è azionabile in modo da spingere su una barra 41, la quale è posta in relazione funzionarle con un elemento di controllo 59, in grado di posizionarla in posizione attiva od inattiva rispetto alla menzionata asta 40.
  3. 3. Macchina tessile circolare per maglieria, secondo la prima rivendicazione caratterizzata dal fatto che l'asta 44 definisce in corrispondenza della propria estremità un aggancio 49, mediante il quale essa è atta ad incastrarsi in un perno fisso 47 per mantenersi in una posizione operativa avanzata.
  4. 4 . Macchina tessile circolare per maglieria, secondo la prima e la terza rivendicazione, caratterizzata dal fatto che l'asta 44 definisce un aggancio 53 sul quale agisce una molla 48 per rendere effettivo l'incastro di ritenzione nella posizione operativa avanzata. Macchina tessile circolare per maglieria, secondo la prima rivendicazione, caratterizzata dal fatto che la barra 50 di azionamento del taglio risulta operativamente in relazione funzionale, per il proprio azionamento, con una camma a forbice di azionamento 53, la quale è atta a subire spostamenti con possibilità di essere selettivamente disposta nel luogo corrispondente per tagliare il filo in funzione dell'altezza del tessuto programmato in ciascun caso.
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