ITBO980507A1 - Metodo per controllare automaticamente il funzionamento di una linea d i confezionamento . - Google Patents

Metodo per controllare automaticamente il funzionamento di una linea d i confezionamento . Download PDF

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Description

D E S C R I Z I O N E
dell'Invenzione industriale dal titolo: "Metodo per controllare automaticamente il funzionamento di una linea di confezionamento."
La presente invenzione è relativa ad un metodo per controllare automaticamente il funzionamento di una linea di confezionamento.
In particolare, la presente invenzione ha per oggetto un metodo per controllare automaticamente il funzionamento di una linea di confezionamento comprendente almeno due macchine operatrici.
Il metodo secondo la presente invenzione trova vantaggiosa applicazione nelle linee di confezionamento di articoli dell'industria del tabacco, cui la seguente trattazione farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
In particolare, la trattazione che segue farà riferimento, in modo esplicito ma non per questo limitativo, ad una linea di confezionamento comprendente una macchina confezionatrice di pacchetti di sigarette, o macchina impacchettatrice, ed una macchina sovraincartatrice o cellofanatrice di tali pacchetti.
Generalmente, nelle linee di confezionamento di tipo noto, i pacchetti di sigarette fuoriescono da una macchina impacchettatrice per mezzo di un relativo convogliatore di uscita dotato di moto continuo, vengono prelevati in successione dall'estremità finale di tale convogliatore, e vengono trasferiti su di un convogliatore di ingresso di unamacchina cellofanatrice.
I pacchetti di sigarette, che solitamente sono disposti sul convogliatore di uscita della macchina impacchettatrice con ordine casuale, devono essere alimentati alla macchina cellofanatrice nel rispetto di una ben precisa relazione di fase con gli organi operativi della macchina cellofanatrice stessa; e per tale motivo, nel passaggio tra i sopracitati convogliatori di uscita e di ingresso, i pacchetti stessi vengono distanziati l'uno dall'altro secondo un passo determinato.
E' noto effettuare tale operazione, in primo luogo, rallentando, mediante un dispositivo di frenatura, i pacchetti avanzanti sul sopracitato convogliatore di uscita in modo da formare una fila continua di pacchetti addossati l'uno all'altro, ed, in secondo luogo, prelevando singolarmente i pacchetti, durante il loro avanzamento, dalla estremità a valle o capo della fila, e trasferendo i pacchetti stessi al convogliatore di ingresso delia macchina cellofanatrice. L'operazione di prelievo e trasferimento viene eseguita in sincronismo con le fasi operative della macchina cellofanatrice mediante un relativo organo di prelievo e trasferimento, mentre la velocità di avanzamento dei pacchetti sottoposti all'azione del dispositivo di frenatura, ossia la velocità di avanzamento della fila, viene regolata in modo automatico mediante un dispositivo di controllo del dispositivo di frenatura stesso, in modo da garantire una relazione di fase determinata fra i singoli pacchetti e l'organo di prelievo e trasferimento.
In particolare, secondo quanto noto, il dispositivo di controllo comprende un comparatore atto ad effettuare un continuo confronto fra un segnale di fase reale, generato mediante una apposita fotocellula a sbarramento disposta a valle del dispositivo di frenatura per rilevare il passaggio dei pacchetti avanzati in successione verso l'organo di prelievo e trasferimento, ed un segnale di fase di riferimento, generato da un emettitore collegato al motore di azionamento dell'organo di prelievo e trasferimento. Il comparatore genera un segnale d'uscita proporzionale alla differenza fra il segnale di fase di riferimento ed il segnale di fase reale per azionare un attuatore costituito da un motore passopasso. In funzione del segnale di uscita del comparatore, il motore passo-passo, che è collegato ad un differenziale attraverso il quale il dispositivo di frenatura viene azionato dal medesimo motore che aziona l'organo di prelievo e trasferimento, aumenta o diminuisce, tramite il differenziale stesso, la velocità impartita ai pacchetti dal dispositivo di frenatura in modo da annullare il sopracitato segnale d'uscita e quindi da realizzare la citata relazione di fase.
Normalmente, nell'ambito di una linea di confezionamento del tipo noto sopra descritto, è prevista una metodologia di controllo secondo la quale vengono gestite in modo automatico eventuali condizioni di funzionamento anomalo della linea stessa. In particolare, secondo una metodologia di controllo nota, ad un arresto di funzionamento della macchina impacchettatrice consegue l'arresto simultaneo e sostanzialmente immediato delle varie parti componenti la linea di confezionamento. Precisamente, l'arresto dell'intera linea di confezionamento viene effettuato arrestando simultaneamente il motore di azionamento della macchina ceilotanatrice ed il motore di azionamento dell'organo di prelievo e trasferimento e del dispositivo di frenatura. Nel caso particolare in cui il motore di azionamento della macchina cellotanatrice sia anche quello di azionamento del dispositivo di frenatura e dell'organo di prelievo e trasferimento, la condizione di simultaneità sopra esposta viene asssicurata con un semplice arresto di tale motore.
Una simile metodologia di controllo rappresenta la soluzione più semplice per mantenere la sopra descritta condizione di fase reciproca tra il dispositivo di frenatura, l'organo di prelievo e trasferimento, e la macchina ceilotanatrice; tuttavia le macchine ceilotanatrici di tipo noto, se arrestate nel modo sopra descritto, producono generalmente un numero rilevante di pacchetti difettosi.
Infatti, all'interno di una macchina ceilotanatrice, ciascun pacchetto viene, in primo luogo, avvolto da un foglio di polipropilene trasparente in modo da realizzare attorno al pacchetto stesso un involucro esterno, ed, in secondo luogo, sottoposto ad una fase di saldatura, mediante la quale il citato involucro esterno viene stabilizzato in una configurazione di chiusura sostanzialmente ermetica. In particolare, l'involucro esterno di ciascun pacchetto presenta, a seguito delle operazioni di piegatura del foglio di polipropilene in corrispondenza di due facce di estremità o testate del pacchetto stesso, fino a sei strati sovrapposti di polipropilene, la cui saldatura reciproca richiede un tempo di saldatura relativamente elevato. Per evitare di penalizzare la velocità di produzione della macchina cellofanatrice, l'operazione di saldatura operata in corrispondenza delle testate dei pacchetti viene solitamente distribuita lungo diversi cicli di lavoro della macchina cellofanatrice stessa, ossia viene realizzata in corrispondenza di una successione di stazioni di saldatura, le quali sono disposte in cascata lungo un percorso di saldatura dei pacchetti e sono provviste, ciascuna, di un elemento saldatore. In particolare, secondo unametodologia nota, i pacchetti vengono avanzati lungo il citato percorso di saldatura con le loro testate a contatto di ripettive cinghie termosaldatrici disposte tra loro affacciate e parallele. Da quanto sopra esposto, ed in considerazione del fatto che le sopracitate cinghie termosaldatrici presentano una inerzia termica relativamente elevata, risulta evidente come, in seguito ad un arresto della macchina ceilotanatrice operato nel modo precedentemente descritto, i pacchetti che rimangono in sosta lungo il percorso di saldatura subiscano una vera e propria bruciatura in corrispondenza delle loro testate.
Si è cercato di risolvere un simile inconveniente dotando la macchina ceilotanatrice di un dispositivo di sicurezza atto ad allontanare le cinghie termosaldatrici dalle testate dei pacchetti al momento dell'arresto della macchina ceilotanatrice stessa. Tale soluzione si è però rivelata insoddisfacente a causa del fatto che le cinghie termosaldatrici, anche se distanziate, tendono ugualmente a trasmettere un calore eccessivo alle testate dei pacchetti. In tal caso, infatti, i pacchetti non subiscono le bruciature sopra descritte, ma subiscono comunque un danneggiamento più o meno rilevante del loro involucro esterno. Scopo della presente invenzione è di fornire un metodo per controllare automaticamente il funzionamento di una linea di confezionamento, il quale permetta di risolvere il problema sopra esposto con riferimento alla tecnica nota.
Secondo la presente invenzione viene fornito un metodo per controllare automaticamente il funzionamento di una linea di confezionamento estendentesl, lungo un percorso determinato, attraverso almeno due macchine operatrici; il metodo comprendendo la fase di alimentare, lungo il detto percorso, una successione di articoli da una prima ad una seconda delle dette due macchine operatrici; la detta fase di alimentazione comprendendo le sottofasi di rallentare i detti articoli lungo un tratto determinato del detto percorso per formare, tra le dette due macchine operatrici, una fila continua di articoli addossati l'uno all'altro, di prelevare 1n successione, e secondo un ciclo di prelievo determinato, i detti articoli dalla estremità a valle o capo della detta fila in corrispondenza di una stazione di prelievo, e di trasferire gli articoli stessi ad un ingresso della detta secondamacchina operatrice; le dette sottofasi di prelievo e di trasferimento venendo eseguite da un organo di prelievo e trasferimento; le dette sottofasi di rallentamento, di prelievo e di trasferimento venendo eseguite secondo una relazione di fase determinata rispetto alla detta seconda macchina operatrice; ed il metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere una sequenza di fasi di controllo secondo la quale, in seguito ad un arresto di funzionamento della detta prima macchina operatrice, la detta fila viene arrestata, in un istante determinato del detto ciclo di prelievo, al raggiungimento di una sua lunghezza pari ad una lunghezza determinata di riferimento, mentre il detto organo di prelievo e trasferimento viene mantenuto in funzione almeno per un numero di cicli necessari all'esaurimento di tutti gli articoli disposti a valle del capo della detta fila.
La presente invenzione verrà ora descritta, a titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, nei quali:
- la figura 1 mostra schematicamente in pianta, e con parti asportate per chiarezza, una linea di confezionamento operante in accordo con il metodo della invenzione stessa; e - la figura 2 mostra schematicamente in elevazione laterale, e con parti asportate per chiarezza, un particolare della linea della figura 1.
Nella figura 1, con 1 è indicata nel suo complesso una linea di confezionamento estendentesi, lungo un percorso P di confezionamento sostanzialmente orizzontale, attraverso una macchina 2 confezionatrice di pacchetti 3 di sigarette ed una macchina 4 sovraincartatrice o cellofanatrice dei pacchetti 3 stessi.
La linea 1 comprende, oltre alle macchine 2 e 4, entrambe di tipo noto e per tal motivo illustrate in modo schematico, un convogliatore 5 d'uscita dalla macchina 2 ed un convogliatore 6 di ingresso alla macchina 4, fra i quali è interposto un organo 7 di prelievo dei pacchetti 3 dal convogliatore 5 e di trasferimento dei pacchetti 3 stessi al convogliatore 6. In particolare, i convogliatori 5 e 6 definiscono due rispettivi tratti PI e P2 rettilinei e mutuamente ortogonali del percorso P, mentre l'organo 7 di prelievo e trasferimento definisce, tra i tratti P1 e P2, un tratto P3 curvo di percorso P.
Il convogliatore 5 comprende un nastro 8 trasportatore avvolto ad anello attorno ad una puleggia motrice e ad almeno una puleggia di rinvio, le quali sono ad asse orizzontale e definiscono sul nastro 8 stesso un ramo 9 superiore di trasporto dotato di moto continuo ed atto ad avanzare 1 pacchetti 3 nel senso della loro dimensione longitudinale lungo il tratto PI e verso l'organo 7 di prelievo e trasferimento. In corrispondenza della propria estremità disposta in prossimità dell'organo 7 di prelievo e trasferimento, il ramo 9 è affiancato da un dispositivo 10 di frenatura dei pacchetti 3 che, in uso, vengono avanzati lungo il tratto Pi dal ramo 9 stesso.
Il dispositivo 10 è definito da una coppia di convogliatori il a nastro, i quali sono disposti lateralmente al ramo 9 da bande opposte del ramo 9 stesso, e comprendono, ognuno, un nastro 12 avvolto ad anello attorno ad una puleggia 13 motrice e ad una puleggia 14 di rinvio, entrambe ad asse verticale. Le pulegge 13 e 14 del due convogliatori 11 definiscono sui nastri 12 due rispettivi rami 15 di frenatura, i quali sono fra loro affacciati e paralleli, distano l'uno dall'altro di un tratto sostanzialmente pari ad una dimensione dei pacchetti 3 misurata trasversalmente alla loro direzione di avanzamento lungo il tratto PI, presentano un coefficiente di attrito maggiore di quello del ramo 9, e definiscono, unitamente al ramo 9 stesso, un canale 16 di convogllamento e frenatura dei pacchetti 3.
Le pulegge 13 motrici sono azionate con medesima velocità variabile da un motore 17 costituente l'attuatore di una unità 18 centrale di controllo della linea 1 atta a regolare automaticamente la velocità dei rami 15 in funzione della velocità operativa dell'organo 7 di prelievo e trasferimento.
Secondo quanto meglio illustrato nella figura 2, l'organo 7 comprende un elevatore 19, il quale è disposto in una stazione S di prelievo posta allo sbocco del convogliatore 5 ed è dotato di un movimento ciclico alternativo verticale fra una posizione inferiore di prelievo (non illustrata), nella quale l'elevatore 19 è disposto allineato al ramo 9 per ricevere un rispettivo pacchetto 3, ed una posizione superiore di rilascio, nella quale l'elevatore 19 è atto a cedere il pacchetto 3 stesso ad una testa 20 rotante di trasferimento facente anch'essa parte dell'organo 7 di prelievo e trasferimento. L'elevatore 19 è azionato in sincronismo con la testa 20, la quale, a sua volta, è azionata in sincronismo con il convogliatore 6 di ingresso della macchina 4 cellofanatrice; e l'unità 18 di controllo è provvista di una fotocellula 21 a sbarramento, disposta immediatamente a valle dell'elevatore 19, e di una centralina 22, la quale, in funzione delle informazioni ricevute dalla fotocellula 21, della velocità operativa dell'organo 7, e sulla base di una logica di controllo di tipo noto, è atta a comandare il motore 17 in modo da assicurare la corretta posizione del singoli pacchetti 3 ricevuti dall'elevatore 19 in vista del loro trasferimento alla testa 20.
La testa 20 comprende una campana 23, la quale è calettata coassialmente su un albero 24 verticale di uscita di un motore 25 di azionamento della testa 20 stessa. Il motore 25 è atto a ruotare l'albero 24 di moto continuo ed in senso antiorario per chi osserva la figura 1, ed è atto ad operare in sincronismo con un motore (non illustrato) di azionamento del convogliatore 6 e della macchina 4 cellofanatrice. Dal motore 25, inoltre, viene derivato in modo noto (e non illustrato) il moto ciclico alternativo dell'elevatore 19.
La testa 20 comprende inoltre una pluralità di elementi 26 di presa e trattenimento, i quali sono supportati girevoli dalla campana 23 per ruotare attorno a rispettivi assi 27 verticali uniformemente distribuiti attorno all'albero 24. Ciascun elemento 26 è definito da una piastra rettangolare dotata di una pluralità di bocche di aspirazione (non illustrate) facenti capo ad un circuito pneumatico di tipo noto (e non illustrato), in modo da prelevare un rispettivo pacchetto 3 dall'elevatore 19, quando questo è disposto nella sua posizione di rilascio, e da trattenere successivamente il pacchetto 3 stesso per avanzarlo lungo il percorso P3 a seguito della rotazione della campana 23.
La testa 20 comprende Infine un rotismo epicicloldale di tipo noto (e schematicamente Illustrato nella figura 1), il quale è contenuto all'interno della campana 23 ed è atto ad impartire a dacun elemento 26 una rotazione determinata (in senso orario per chi osserva la figura 1) attorno al relativo asse 27 durante la rotazione della campana 23, in modo tale da mantenere inalterato l'orientamento dell' elemento 26 stesso lungo l'intero tratto P3.
Il convogliatore 6 di ingresso della macchina 4 cellofanatrice comprende un nastro 28 trasportatore avvolto ad anello attorno ad una puleggiamotrice e ad almeno una puleggia di rinvio, le quali sono ad asse orizzontale e definiscono sul nastro 28 stesso un ramo 29 superiore di trasporto atto ad avanzare i pacchetti 3 trasversalmente alla loro dimensione longitudinale lungo il tratto P2 e verso una linea 30 di alimentazione di materiale di incarto di tipo noto facente parte della macchina 4.
Si descrive ora il funzionamento della linea 1 nel caso in cui le macchine 2 e 4 siano entrambe operative, e partendo da una configurazione in cui i convogliatori 5 e 6 sono in movimento, l'elevatore 19 è in sosta al livello del ramo 9 di trasporto del convogliatore 5, la testa 20 è in rotazione, ed i pacchetti 3 sottoposti all'azione del dispositivo 10 di frenatura formano una fila 31 continua di pacchetti 3 addossati l'uno all'altro con un pacchetto 3 di testa, definente il capo della fila 31, in appoggio sull'elevatore 19.
A partire da questa situazione, l'elevatore 19 compie una corsa di andata, portando il pacchetto 3 verso un rispettivo elemento 26 di presa e trattenimento che, nel frattempo viene avanzato in sincronismo dalla campana 23. Precisamente, nel corso del suo sollevamento, il pacchetto 3 scorre, sotto la spinta della fila 31, sul piano dell'elevatore 19, finché il pacchetto 3 stesso non viene preso in consegna dal rispettivo elemento 26 di presa e trattenimento.
Durante il successivo trasferimento del pacchetto 3 al convogliatore 6, l'elevatore 19 ritorna nella sua posizione iniziale disposta al livello del ramo 9, prima che il pacchetto 3 successivo a quello considerato vada ad urtare contro il suo fianco.
La centralina 22 regola continuamente la velocità dei nastri 12 di frenatura per garantire che, dopo l'arrivo sull’elevatore 19 del nuovo pacchetto 3, quest'ultimo venga preso in consegna, senza anticipo o ritardo, da un successivo elemento 26 che nel frattempo ha raggiunto la sua posizione di presa. In altre parole l'unità 18 centrale di controllo provvede al mantenimento di una relazione di fase determinata tra il dispositivo 10 di frenatura e l'organo 7 di prelievo e trasferimento.
Da quanto esposto, risulta evidente come, durante il funzionamento, la lunghezza della fila 31 vari in funzione degli eventuali squilibri tra le velocità operative delle macchine 2 e 4. Simili squilibri vengono continuamente controllati (in modo noto e non illustrato) per fare in modo che il canale 16 sia sempre completamente impegnato dalla fila 31. Tale condizione è essenziale per evitare che si formi una discontinuità lungo la parte della fila 31 che è disposta all'interno del canale 16. Una simile discontinuità causerebbe infatti la perdita della sopradescritta relazione di fase tra il dispositivo 10 di frenatura e l'organo 7 di prelievo e trasferimento.
Oltre che per quanto sopra descritto, la centralina 22 è programmata per avviare una sequenza determinata di intervento nel caso in cui si arresti la macchina 2.
L'unità 18 centrale di controllo, infatti, oltre che all'organo 7 di prelievo e trasferimento e al dispositivo 10 di frenatura, è collegata anche alle macchina 2 e 4, ed è in grado di arrestare selettivamente il funzionamento delle parti della linea 1 che sono disposte a valle della macchina 2 nella direzione di avanzamento dei pacchetti lungo il percorso P.
Precisamente, in seguito al rilevamento di un arresto di funzionamento della macchina 2, l'unità 18 avvia una sequenza di fasi di controllo, secondo la quale l'unità 18 stessa rileva la lunghezza della fila 31 mediante un apposito sensore di tipo noto e non illustrato; confronta tale lunghezza con una lunghezza determinata di riferimento; provvede ad arrestare il dispositivo 10 di frenatura, e quindi la fila 31, in un istante determinato del ciclo di prelievo dell'elevatore 19, al raggiungimento di una lunghezza della fila 31 pari alla citata lunghezza determinata di riferimento; mantiene in funzione l'organo 7 di prelievo e trasferimento per un numero di cicli necessari all'esaurimento di tutti i pacchetti 3 disposti a valle del capo della fila 31; e mantiene in funzione lamacchina 4 per un numero di cicli necessari a svuotarla da tutti i pacchetti 3 ad essa alimentati successivamente all'arresto della fila 31. In altre parole, l'organo 7 di prelievo e trasferimento viene mantenuto in funzione fino all'arresto della macchina 4, funzionando a vuoto in un intervallo di tempo compreso tra 1'istante in cui l'ultimo pacchetto 3 viene trasferito sul convogliatore 6 e l'istante in cui viene arrestata la macchina 4. Il passaggio dell'ultimo pacchetto 3 attraverso l'uscita della macchina 4 viene rilevato daun apposito sensore (di tipo noto e non illustrato) facente capo alla centralina 22.
Inoltre, all'avviamento della fase di svuotamento della macchina 4, l'unità 18 provvede ad arrestare la linea 30 di alimentazione del materiale di incarto al passaggio dell'ultimo pacchetto 3 avanzato dal convogliatore 6 attraverso la linea 30 stessa. Anche in questo caso, il passaggio dell'ultimo pacchetto 3 attraverso la linea 30 viene rilevato da un apposito sensore (di tipo noto e non illustrato) facente capo alla centralina 22.
E' opportuno precisare che l'istante di arresto della fila 31 viene determinato in modo che, nell'ambito del ciclo operativo dell'elevatore 19, l'elevatore 19 stesso rilasci correttamente il rispettivo pacchetto 3 alla testa 20 e non venga impegnato dal pacchetto 3 successivo. A proposito d1 ciò, risulta evidente che l'elevatore 19, una volta prelevato l'ultimo pacchetto 3, continua a funzionare a vuoto fino all'arresto dell'organo 7.
Inoltre, la sopracitata lunghezza di riferimento eccede la lunghezza del canale 16 di convogllamento e frenatura di una quantità determinata, tale da evitare un parziale svuotamento del canale 16 stesso a seguito dell'arresto della macchina 2.
Infine, per registrare la posizione del capo della fila 31 a seguito dell'arresto della fila 31 stessa ed in vista di un successivo riavviamento in fase della linea 1, il motore 17 delle pulegge 13 è azionabile bidirezionalmente dalla centralina 22, in modo da impartire alle pulegge 13 una rotazione opposta a quella del normale funzionamento prima descritto. L'entità di tale rotazione viene determinata in modo noto dalla centralina 22 sulla base delle informazioni fornitele da un rilevatore di posizione angolare (di tipo noto e non illustrato) collegato al motore 17.
A completamento di quanto esposto, risulta opportuno precisare che, nello spirito della presente invenzione, sia le macchine operatrici sia l'organo di prelievo e trasferimento potrebbero essere di tipo diverso da quanto descritto con riferimento all'esempio sopra riportato. In particolare, secondo una forma di attuazione non illustrata, la prima delle due macchine operatrici potrebbe essere una macchina cellofanatrlce di pacchetti di sigarette, la seconda una relativa macchina steccatrice, e l'organo d1 prelievo e trasferimento potrebbe essere definito da un convogliatore a vite di tipo noto, ad esempio, dalla domanda brevetto italiano N°BQ96A-000574.

Claims (5)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Metodo per controllare automaticamente il funzionamento di una linea di confezionamento estendentesi, lungo un percorso (P) determinato, attraverso almeno due macchine (2,4) operatrici; il metodo comprendendo la fase di alimentare, lungo il detto percorso (P), una successione di articoli (3) da una prima (2) ad una seconda (4) delle dette due macchine (2,4) operatrici; la detta fase di alimentazione comprendendo le sottofasi di rallentare i detti articoli (3) lungo un tratto (16) determinato del detto percorso (P) per formare, tra le dette due macchine (2,4) operatrici, una fila (31) continua di articoli (3) adddossati l'uno all'altro, di prelevare in successione, e secondo un ciclo di prelievo determinato, i detti articoli (3) dalla estremità a valle o capo della detta fila (31) in corrispondenza di una stazione (S) di prelievo, e di trasferire gli articoli (3) stessi ad un ingresso (6) della detta secondamacchina (4) operatrice; le dette sottofasi di prelievo e di trasferimento venendo eseguite da un organo di prelievo e trasferimento (7); le dette sottofasi di rallentamento, di prelievo e di trasferimento venendo eseguite secondo una relazione di fase determinata rispetto alla detta seconda macchina (4) operatrice; ed il metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere una sequenza di fasi di controllo secondo la quale, in seguito ad un arresto di funzionamento della detta prima macchina (2) operatrice, la detta fila (31) viene arrestata, in un istante determinato del detto ciclo di prelievo, al raggiungimento di una sua lunghezza pari ad una lunghezza determinata di riferimento, mentre il detto organo di prelievo e trasferimento (7) viene mantenuto in funzione almeno per un numero di cicli necessari all'esaurimento di tutti gli articoli (3) disposti a valle del capo della detta fila (31).
  2. 2) Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che, secondo la detta sequenza di fasi di controllo, la detta seconda macchina (4) operatrice viene mantenuta in funzione almeno per un numero di cicli necessari a svuotarla da tutti gli articoli (3) ad essa alimentati successivamente all'arresto della detta fila (31); il detto organo di prelievo e trasferimento (7) venendo mantenuto in funzione fino all'arresto della detta seconda macchina (4).
  3. 3) Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la detta seconda macchina (4) operatrice è una macchina (4) incartatrice comprendente una linea (30) di alimentazione di materiale di incarto; la fase di svuotamento della detta seconda macchina (4) operatrice essendo preceduta da un arresto di funzionamento della detta linea (30) di alimentazione.
  4. 4) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto di comprendere, secondo la detta sequenza di fasi di controllo, una fase di registrazione della posizione di arresto della detta fila (31).
  5. 5) Metodo per controllare automaticamente il funzionamento di una linea di confezionamento, sostanzialmente come descritto con riferimento ai disegni annessi.
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