ITBO20110053A1 - Macchina e metodo di confezionamento. - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
MACCHINA E METODO DI CONFEZIONAMENTO
La presente invenzione concerne una macchina confezionatrice (del tipo flow-pack) ed un metodo per il confezionamento di un flusso di articoli.
Come noto le macchine confezionatrici (del tipo flowpack) sono atte ad operare il confezionamento di singoli articoli o di gruppi di articoli alimentati in ingresso alla suddetta macchina.
Una macchina confezionatrice (del tipo flow-pack) di tipo noto comprende un sistema di alimentazione di un film (ovvero di un nastro di confezionamento) ed un sistema di alimentazione degli articoli.
Tali sistemi di alimentazione, rispettivamente del film e degli articoli, sono atti ad alimentare il film e gli articoli ad una stazione di confezionamento in cui in modo noto viene operato il confezionamento degli articoli con il film (ovvero il film viene avvolto sull’articolo, tagliato e saldato per definire una confezione).
Una esigenza di tali tipologie di macchine à ̈ quella di alimentare la stazione di confezionamento con articoli rilasciati a passo (ovvero a distanza costante l’uno rispetto all’altro).
Tuttavia, il sistema di alimentazione degli articoli alla stazione di confezionamento riceve gli articoli non a passo da linee o macchine di produzione a monte (ovvero riceve articoli con una distanza arbitraria l’uno rispetto all’altro) ed à ̈ pertanto configurato in modo da operare una messa a passo di tali articoli per rilasciarli alla stazione di confezionamento a passo (ovvero ad una determinata distanza l’uno rispetto all’altro).
Il sistema di alimentazione degli articoli di tale macchina comprende una pluralità di nastri trasportatori disposti in successione per definire un percorso di convogliamento.
Tali nastri convogliatori sono disposti in modo che ciascun nastro trasportatore rilasci i prodotti su un altro nastro trasportatore (a valle) e li riceva da un nastro trasportatore (a monte); in questo modo un gruppo di articoli à ̈ convogliato da tutti i nastri trasportatori del sistema di alimentazione per essere trasferito alla stazione di convogliamento.
Tale macchina prevede che la velocità di ciascun nastro sia controllata e regolata (come verrà meglio descritto nel seguito) e comprende una pluralità di sensori, associati ai nastri, per rilevare il passaggio gli articoli attraverso una determinata regione relativa a ciascun nastro (tale sensore rende disponibile un segnale relativo al passaggio degli articoli).
In questa luce, la macchina comprende una centralina di controllo ed azionamento che regola la velocità di ciascun nastro trasportatore del nastro di alimentazione in funzione del segnale dei sensori in modo da rilasciare alla macchina confezionatrice (flow pack) i gruppi di articoli secondo un determinato passo.
Pertanto la velocità di ciascun nastro viene regolata in modo che ciascun articolo, lungo il percorso di convogliamento definito dal sistema di alimentazione, venga accelerato / decelerato dai diversi nastri.
Si osservi pertanto che in generale i nastri sono azionati fra loro a diverse velocità .
Tale sistema di alimentazione si sviluppa, in pianta, per una lunghezza complessiva piuttosto elevata (fino a dieci metri o per lunghezze addirittura anche superiori) in quanto l’accelerazione / decelerazione che ciascun nastro può imporre agli articoli à ̈ piuttosto limitata per la necessità di evitare lo slittamento degli articoli sulla superficie del nastro (tale slittamento, qualora si verificasse, non consentirebbe alla centralina di conoscere con precisione la posizione degli articoli e causerebbe conseguentemente un rilascio alla stazione di confezionamento secondo un passo di rilascio non costante).
Pertanto, in accordo con quanto sopra esposto, un inconveniente di tale tipologia di macchina à ̈ quello di necessitare di un percorso di alimentazione degli articoli alla stazione di confezionamento piuttosto lungo per consentire il rilascio dei gruppi di articoli alla macchina confezionatrice ad un predeterminato passo di rilascio; ciò richiede che tale macchina sia piuttosto ingombrante ed inadatta per talune applicazioni.
Scopo del presente trovato à ̈ pertanto quello di proporre una macchina di confezionamento (in particolare del tipo flow pack) ed un metodo di confezionamento di articoli che consentano di risolvere i sopra menzionati inconvenienti, in particolare proporre una macchina ed un metodo che, con ingombri alquanto limitati, consentano il confezionamento di articoli.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di proporre una macchina per il confezionamento di articoli che sia semplice ed altamente efficace.
Ancora un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di proporre una macchina per il confezionamento di articoli che consenta di confezionare un flusso di articoli comunque alimentati alla macchina stessa.
In accordo con l’invenzione, tale scopo viene raggiunto da una macchina e da un metodo di confezionamento comprendenti le caratteristiche tecniche esposte nelle rivendicazioni annesse.
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate, ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- le figure da 1 a 4 illustrano rispettive viste schematiche laterali schematiche della macchina confezionatrice oggetto dell’invenzione in rispettive configurazioni operative;
- la figura 5 illustra una vista in pianta della macchina di cui alle figure 1-4;
- le figure 6A, 6B, 6C illustrano rispettive viste schematiche in sezione della porzione della macchina di cui alla figura 5 secondo il piano di sezione VI-VI in cui alcuni componenti sono stati asportati per meglio evidenziarne altri;
- la figura 7 illustra una vista schematica laterale di una variante della macchina oggetto dell’invenzione.
Conformemente ai disegni allegati, Ã ̈ stata indicata con il riferimento 1 una macchina per il confezionamento di articoli A, oggetto della presente invenzione.
Si osservi che tale macchina 1 di confezionamento à ̈ una macchina del tipo “flow pack†.
Tali articoli A sono, preferibilmente ma non limitatamente, articoli alimentari.
Si osservi che nella presente con il termine “articolo†può venire indicato sia un singolo prodotto che un gruppo di prodotti disposti fra loro in una predeterminata posizione (preferibilmente affiancati); infatti tale macchina 1 confezionatrice consente di confezionare all’interno della medesima confezione sia un singolo articolo A che un gruppo di articoli (fra loro opportunamente disposti).
La macchina 1 di confezionamento di articoli A comprende mezzi 4 di alimentazione di un film continuo N (generalmente di materiale termosaldabile) ad una stazione di confezionamento 5.
Si osservi che il film N definisce secondo il trovato un nastro N atto ad avvolgere l’articolo A per definire una confezione; pertanto nel proseguo l’espressione “film†o “nastro†verrà utilizzata indifferentemente.
La stazione di confezionamento 5 può essere una qualsivoglia stazione di confezionamento di una macchina confezionatrice del tipo flow-pack di tipo noto.
Pertanto tale stazione 5 di confezionamento comprende organi di taglio del nastro N di avvolgimento ed organi di saldatura del nastro attorno agli articoli A (non illustrati in quanto di tipo noto).
Preferibilmente tali mezzi 4 di alimentazione del nastro N comprendono un rullo di supporto di una bobina di nastro N continuo (illustrata nella figura 1) ed organi di trascinamento del nastro N lungo un percorso di convogliamento del nastro N alla stazione 5 di confezionamento.
La macchina 1 di confezionamento di articoli A comprende ulteriormente un sistema di alimentazione degli articoli A, indicato nell’insieme con il riferimento numerico 100.
Il sistema 100 di alimentazione degli articoli A comprende una linea 2 di convogliamento degli articoli A lungo un percorso P di convogliamento.
Si osservi che nell’esempio illustrato tale percorso P à ̈ un percorso rettilineo.
La linea 2 di convogliamento à ̈ atta a trasportare gli articoli A verso la stazione 5 di confezionamento; pertanto tale linea 2 (preferibilmente e pertanto non limitatamente) termina in corrispondenza della stessa stazione 5 di confezionamento.
Secondo l’esempio illustrato nelle figure 1-6, la linea 2 di convogliamento comprende una pluralità di organi convogliatori 3.
In particolare nell’esempio illustrato nelle figure 1-8 la linea 2 di convogliamento comprende tre organi convogliatori 3 degli articoli, rispettivamente un primo 3a, un secondo 3b ed un terzo 3c organo convogliatore (nel seguito indicati anche come primo, secondo e terzo convogliatore).
Ciascun organo convogliatore 3 à ̈ provvisto di una catena 9 avvolta ad anello chiuso attorno ad una prima 22 e ad una seconda 30 ruota dentata (disposte ad estremità opposte dell’anello).
La catena 9 di ciascun convogliatore 3 Ã ̈ azionata da relativi organi di azionamento.
Secondo una variante non illustrata, ciascun convogliatore 3 comprende una cinghia al posto della catena 9.
In particolare si osservi che nel prosieguo la catena 9 del primo convogliatore 3a verrà indicata come prima catena 9a, la catena 9 del secondo convogliatore 3b verrà indicata come seconda catena 9b e la catena 9 del terzo organo convogliatore 3c verrà indicata come terza catena 9c.
Si osservi (figura 5) che la catena 9a del primo 3a, la catena 9b del secondo 3b e la catena 9c del terzo convogliatore 3c sono disposte affiancate.
A ciascuna catena 9 sono fissati uno o più elementi di riscontro 18.
Si osservi che nell’esempio illustrato nelle figure 1-5 a ciascuna catena 9 sono fissati due elementi di riscontro 18; in particolare gli elementi di riscontro 18 di ciascuna catena 9 sono disposti preferibilmente in modo da suddividere la stessa catena 9 in due spezzoni di uguale lunghezza.
A tal proposito si osservi che nelle figure allegate sono stati indicati con i riferimenti 18a e 18a’ gli elementi di riscontro fissati alla prima catena 9a, con i riferimenti 18b e 18b’ gli elementi di riscontro fissati alla seconda catena 9b, e con i riferimenti 18c e 18c’ gli elementi di riscontro fissati alla terza catena 9c.
Si osservi che, in generale, gli elementi di riscontro 18 sono stabilmente fissati ad una catena 9 e vengono movimentati conseguentemente all’azionamento della catena 9 lungo il percorso ad anello chiuso definito dalla stessa catena (si osservi che il percorso P di convogliamento à ̈ una porzione di tale percorso ad anello).
Tali elementi di riscontro 18 sono atti a riscontrare gli articoli A in corrispondenza di una zona ovvero regione di prelievo R1 per convogliarli lungo il percorso P di convogliamento fino ad una zona ovvero regione di rilascio R2; si osservi che la stazione 5 di confezionamento à ̈ disposta in corrispondenza della zona ovvero regione di rilascio R2.
La linea 2 di convogliamento comprende preferibilmente un piano di supporto 15 degli articoli A su cui vengono fatti scorrere gli articoli A lungo il percorso P di convogliamento fra la zona di prelievo R1 e la zona di rilascio R2 (si osservi che il piano 15 di supporto definisce un piano di convogliamento degli articoli lungo il percorso P di convogliamento).
Infatti si osservi nelle figure 1-6 che gli elementi di riscontro 18 trascinano sul piano di supporto 15 gli articoli A lungo il percorso P di convogliamento.
In particolare si osservi (figure 1-4) che gli elementi di riscontro contattano posteriormente un articolo A per spingerlo lungo il percorso P di convogliamento verso la zona di rilascio R2.
Si osservi altresì che il percorso P di convogliamento degli articoli A à ̈ il percorso degli elementi di riscontro 18 lungo il ramo superiore della catena 9 degli organi convogliatori 3.
Più in generale e secondo il trovato gli organi convogliatori 3 ed i relativi elementi riscontro 18 definiscono mezzi 6 di presa e di trasferimento degli articoli A fra la zona di prelievo R1 e la zona di rilascio R2.
Pertanto, secondo l’esempio illustrato nelle figure allegate, la macchina 1 comprende una pluralità di mezzi 6 di presa e di trasferimento degli articoli A; in particolare nell’esempio illustrato nelle allegate figure la macchina 1 comprende primi 6a, secondi 6b e terzi 6c mezzi di trasferimento e di presa.
Si osservi che, secondo una forma di realizzazione non illustrata mediante disegni, la macchina 1 comprende primi e secondi mezzi di trasferimento e di presa.
Secondo l’invenzione la macchina 1 comprende una unità 8 di controllo ed azionamento, nel seguito indicata anche come unità 8 o unità di controllo 8.
L’unità 8 à ̈ collegata ai mezzi 4 di alimentazione del nastro N per ricevere un segnale s1 rappresentativo di una velocità v1 di alimentazione del nastro N.
Tale unità 8 à ̈ altresì collegata ai mezzi 6 di presa e di trasferimento per ricevere un segnale s2 rappresentativo delle posizioni assunte dai mezzi 6 di presa e di trasferimento.
In particolare, il segnale s2 à ̈ un segnale rappresentativo delle posizioni via via assunte dagli elementi di riscontro 18 della prima 9a, seconda 9b e terza catena 9c (tale segnale à ̈ pertanto indicativo delle posizioni assolute dei riscontri 18 dei convogliatori 3).
Secondo il trovato, la linea 2 di convogliamento prevede una porzione 7 del percorso P di convogliamento disposta fra la zona di prelievo R1 e la zona di rilascio R2 in cui i mezzi 6 di presa e di trasferimento vengono azionati di moto vario (ovvero secondo una velocità non costante).
Si osservi che la macchina 1 comprende ulteriormente un primo nastro trasportatore 17 disposto a monte degli organi convogliatori 3 per alimentare gli articoli A a questi ultimi.
Il primo nastro trasportatore 17 Ã ̈ a sua volta alimentato da un secondo nastro trasportatore 13.
Il nastro trasportatore 17 ed il nastro trasportatore 13 definiscono, secondo il trovato, mezzi di movimentazione degli articoli A, atti ad alimentare gli articoli A ai convogliatori 3.
In particolare si osservi dalle figure 1-4 che gli articoli A sono disposti sul nastro trasportatore 13 secondo una distanza arbitraria (ovvero secondo un passo non costante).
Il nastro trasportatore 17 à ̈ preferibilmente azionato ad una velocità superiore a quella del nastro trasportatore 13 per consentire di aumentare la distanza relativa fra gli articoli A; ciò vantaggiosamente consente di creare un “gap†fra gli articoli A per consentire l’inserimento degli elementi di riscontro 18 fra due articoli A in corrispondenza della zona di prelievo R1.
Verrà descritta nel prosieguo la struttura dei convogliatori 3.
Le tre figure 6A, 6B e 6C illustrano rispettive viste in sezione degli organi convogliatori 3a, 3b e 3c della linea di convogliamento 2 eseguite secondo il piano di sezione VI-VI (ovvero in corrispondenza dell’estremità terminale della linea 2 di convogliamento).
In particolare si osservi che in ciascuna delle suddette figure 6A, 6B e 6C sono stati asportati alcuni componenti per renderne visibili altri.
Ad esempio nella figura 6A Ã ̈ visibile uno degli elementi di riscontro 18a della prima catena 9a, nella figura 6B Ã ̈ visibile uno degli elementi di riscontro 18b della seconda catena 9b e nella figura 6C Ã ̈ visibile uno degli elementi di riscontro 18c della terza catena 9c.
Da tali figure 6A, 6B e 6C e dalla figura 5 si evince la struttura degli organi di azionamento degli organi convogliatori 3.
In particolare si osservi che la linea 2 di convogliamento comprende un primo albero motore 19, portato girevolmente rispetto al telaio 20 della macchina 1, il quale albero 19 Ã ̈ collegato ad una prima motorizzazione 21a per essere azionato in rotazione.
Si osservi che al primo albero motore 19 à ̈ fissata una prima ruota dentata 22a, con la quale si impegna la prima catena 9a (la prima ruota dentata 22a à ̈ fissata in modo da ruotare solidalmente con il primo albero 19) ed una puleggia 23a, che si impegna mediante una prima cinghia 24a con la prima motorizzazione 21a (la puleggia 23a e la cinghia 24a definiscono un primo gruppo cinghia-puleggia 25a collegante la prima motorizzazione 21a al primo albero 19).
Si osservi che il primo albero 19 porta girevolmente una seconda 22b ed una terza 22c ruota dentata (tali ruote dentate 22b e 22c sono portate girevolmente rispetto al primo albero 19 mediante rispettivi cuscinetti 26b e 26c) con cui si impegnano rispettivamente la seconda 9b e la terza catena 9c.
Si osservi che la seconda 22b e la terza 22c ruota dentata sono portate girevolmente rispetto al primo albero 19, ciascuna con possibilità di ruotare indipendentemente dall’altra.
Si osservi altresì che la seconda ruota dentata 22b à ̈ collegata stabilmente ad una seconda puleggia 23b e che una seconda cinghia 24b collega la seconda puleggia 23b con una seconda motorizzazione 21b (la seconda puleggia 23b e la seconda cinghia 24b definiscono un secondo gruppo cinghia-puleggia 25b collegante la seconda motorizzazione 21b alla seconda ruota dentata 22b).
Analogamente la terza ruota dentata 22c à ̈ collegata stabilmente ad una terza puleggia 23c ed una terza cinghia 24c collega la terza puleggia 23c con una terza motorizzazione 21c (la terza puleggia 23c e la terza cinghia 24c definiscono un terzo gruppo 25c cinghiapuleggia collegante la terza motorizzazione 21c alla terza ruota dentata 22c).
In questa luce ed in termini più generali si osservi quanto segue:
- il primo albero motore 19, la prima ruota dentata 22a, il primo gruppo 25a pulegge-cinghia e la prima motorizzazione 21a definiscono primi organi di azionamento del primo organo convogliatore 3a;
- la seconda ruota dentata 22b, il secondo gruppo pulegge-cinghia 25b e la seconda motorizzazione 21b definiscono secondi organi di azionamento del secondo organo convogliatore 3b;
- la terza ruota dentata 22c, il terzo gruppo 25c pulegge-cinghia e la terza motorizzazione 21c definiscono terzi organi di azionamento del terzo organo convogliatore 3c.
In particolare si osservi che la prima 21a, la seconda 21b e la terza 21c motorizzazione sono fra loro azionabili indipendentemente.
In altre parole, i primi, i secondi ed i terzi organi di azionamento sono fra loro indipendenti.
Si osservi pertanto che il fatto di prevedere organi di azionamento degli organi convogliatori 3 fra loro indipendenti consente all’unità 8 di azionare gli elementi di riscontro 18 fissati alle diverse catene 9a, 9b e 9c indipendentemente l’uno dall’altro.
Si osservi altresì che la catena 9 di ciascun convogliatore 3 à ̈ avvolta, oltre che attorno alla ruota dentata 22, attorno ad un’altra ruota dentata, indicata con il riferimento 30.
Nella figura 5 sono state indicate singolarmente le ruote dentate 30 con i riferimenti 30a (ruota dentata del primo convogliatore 3a), 30b (ruota dentata del secondo convogliatore 3b) e 30c (ruota dentata del terzo convogliatore 3c).
Pertanto più in generale la catena 9 di ciascun convogliatore 3 risulta avvolta attorno ad una coppia di ruote dentate (22,30).
Si osservi che le ruote dentate (22,30) di ciascun convogliatore 3 sono girevoli rispetto al telaio 20 indipendentemente dalle ruote dentate degli altri convogliatori 3; ad esempio, con riferimento al primo convogliatore 3a, le rispettive ruote dentate 22a e 30a sono girevoli indipendentemente rispetto alle ruote dentate 22b, 30b, 22c e 30c.
Il piano di supporto 15 à ̈ provvisto di un’apertura 16, sviluppantesi lungo la direzione di convogliamento degli articoli A (tale apertura 16 à ̈ ben visibile nella figura 7).
Si osservi che gli elementi di riscontro 18a e 18a’, 18b e 18b’, 18c e 18c’ fuoriescono lungo il percorso P di convogliamento attraverso tale apertura 16; infatti gli elementi di riscontro 18 risultano sporgenti rispetto a tale apertura per spingere posteriormente gli articoli A sul piano 15 di supporto.
In particolare si osservi che nella figura 6a à ̈ visibile il primo elemento di riscontro 18a fuoriuscente dall’apertura 16, nella figura 6b à ̈ visibile il secondo elemento di riscontro 18b fuoriuscente dall’apertura 16 e nella figura 6c à ̈ visibile il terzo elemento di riscontro 18c fuoriuscente dall’apertura 16.
In particolare si osservi nella figura 6c che il terzo elemento di riscontro 18c à ̈ fissato alla seconda catena 9c mediante un elemento 29 conformato a “C†, mentre il primo elemento di riscontro 18a ed il secondo elemento di riscontro 18b sono fissati lateralmente alle rispettive catene 9.
Si osservi altresì che, preferibilmente, la macchina 1 comprende un sensore 27, disposto a monte della o in corrispondenza della zona di prelievo R1 per rilevare l’arrivo di un articolo A.
Si osservi che il sensore 27 rileva il transito di un articolo A attraverso una zona ovvero regione di rilevamento indicata con R3 nelle allegate figure (tale zona à ̈ almeno parzialmente sovrapposta alla regione di prelievo R1 oppure disposta a monte).
Secondo tale aspetto, il sensore 27 à ̈ collegato alla unità 8 di controllo per inviare un segnale s3 relativo all’ingresso di un articolo nella zona R3 di rilevamento; vantaggiosamente il sensore 27 consente all’unità 8 di rilevare l’arrivo di un articolo A in ingresso ai convogliatori 3.
Pertanto, secondo tale aspetto, il sensore 27 definisce mezzi 28 di rilevamento degli articoli A atti a consentire di rilevare l’arrivo degli articoli A alla linea di convogliamento 2.
Tale aspetto verrà meglio chiarito nel prosieguo.
Verrà descritto nel prosieguo il funzionamento della macchina 1 oggetto dell’invenzione; tale descrizione deve intendersi a titolo puramente esemplificativo in quanto la macchina 1 può essere azionata secondo modalità e logiche anche diverse da quella ivi descritta in funzione della velocità v1 di alimentazione del nastro N, della lunghezza della linea 2 di convogliamento, del numero di elementi di riscontro 18, etc.
Le figure da 1 a 4 illustrano diverse fasi operative della macchina 1; tali figure verranno descritte per illustrare il funzionamento della macchina 1.
Con riferimento alla figura 1 un elemento di riscontro 18a collegato alla prima catena 9a (nel proseguo indicato anche come primo elemento di riscontro 18a) movimenta un primo articolo A1 verso la zona R2 di rilascio ed un elemento di riscontro 18b collegato alla seconda catena 9b (nel proseguo indicato anche come secondo elemento di riscontro 18b) movimenta un secondo articolo A2.
Si osservi che il secondo elemento di riscontro 18b risulta disposto a valle rispetto al primo elemento 18a relativamente al verso di convogliamento degli articoli A lungo il percorso P di convogliamento (tale verso di convogliamento à ̈ indicato da una freccia U).
Si osservi altresì che gli elementi 18 di riscontro della prima 9a, della seconda 9b e della terza catena 9c vengono a disporsi ciclicamente e fra loro a turno in corrispondenza della zona di prelievo R1 per poter prelevare un articolo A in arrivo in tale zona di prelievo R1.
Pertanto, a fronte di un flusso continuo di articoli A in ingresso alla linea 2 di convogliamento, gli elementi di riscontro 18 fissati alla prima 9a, alla seconda 9b ed alla terza catena 9c vengono ad impegnarsi a turno con uno degli articoli A in arrivo nella zona di prelievo R1.
Si osservi che nella figura 1 l’elemento di riscontro 6c della terza catena 9C à ̈ in una posizione di attesa di un articolo A, ovvero à ̈ disposto in corrispondenza della zona di prelievo R1 in attesa di impegnarsi con tale articolo A.
L’unità 8 aziona, a partire dalla configurazione operativa illustrata nella figura 1, il secondo elemento 18b di riscontro secondo una legge di moto accelerato in modo da consentire al secondo articolo A2 di disporsi ad una prescelta (o determinata) distanza D* dal primo articolo.
Si osservi pertanto che in corrispondenza della porzione del percorso P di convogliamento indicata con il riferimento numerico 7 il secondo elemento di riscontro 18b viene azionato di moto vario (ovvero con velocità non costante).
Pertanto in tale porzione 7 del percorso P il secondo elemento di riscontro 18b viene azionato ad una velocità diversa da quella del primo elemento di riscontro 18a (preferibilmente superiore).
In questa luce si osservi che nella porzione 7 del percorso P l’elemento di riscontro in transito viene azionato a velocità relativa diversa da quello che lo precede lungo il percorso P, per imporre una determinata distanza D* (ovvero passo di rilascio D*) fra gli articoli convogliati da tali riscontri 18.
La figura 2 illustra il primo 18a ed il secondo 18b elemento di riscontro in una posizione più avanzata rispetto alla figura 1; si osservi che in tale posizione il primo A1 ed il secondo A2 articolo risultano disposti alla distanza D*.
La distanza D* corrisponde al passo di rilascio degli articoli A alla stazione di confezionamento; pertanto nel seguito la distanza D* verrà indicata anche come passo di rilascio.
Si osservi che tale distanza D* corrisponde ad una distanza prescelta ed ottimale per consentire un corretto confezionamento degli articoli in corrispondenza della stazione 5 di confezionamento; a tal proposito si osservi infatti che nelle figure 2, 3 e 4 (tali figure rappresentano successive configurazioni operative della macchina 1) gli articoli A1 ed A2 convogliati rispettivamente dal primo 18a e dal secondo 18b elemento di riscontro risultano distanziati fra loro della distanza D*.
Pertanto più in generale si osserva che, dopo che un elemento di riscontro 18 à ̈ stato accelerato / decelerato nella porzione 7 del percorso P in cui viene movimentato di moto vario, l’unità 8 movimenta tale elemento di riscontro 18 in modo che tale distanza prescelta D* sia mantenuta anche nel successivo tratto della linea 2 di convogliamento (ovvero in modo che venga operato il rilascio degli articoli A secondo il passo D*, in fase rispetto alla stazione 5 di confezionamento).
In questa luce, a partire dalla suddetta condizione in cui l’articolo convogliato à ̈ stato disposto ad una distanza prescelta D* da quello che lo precede e con riferimento alle figure 2-4, l’unità 8 aziona gli organi convogliatori 3a e 3b in modo da mantenere la velocità del secondo 18b elemento di riscontro uguale a quella del primo 18a elemento di riscontro; ciò consente di mantenere inalterata la distanza D* fra l’articolo A1 convogliato dal primo elemento di riscontro 18a e l’articolo A2 convogliato dal secondo elemento di riscontro 18b.
Si osservi che gli articoli A vengono rilasciati in fase rispetto alla stazione di confezionamento 5, ovvero ciascun articolo viene rilasciato, in corrispondenza di un medesimo punto di rilascio della regione R2 di rilascio, ad un determinato istante temporale dipendente da un segnale di fase s4 della stazione di confezionamento 5.
Preferibilmente, il segnale s4 di fase à ̈ un segnale relativo alla posizione ciclica degli organi di taglio del film N della stazione di confezionamento 5; ancora più preferibilmente tale segnale s4 à ̈ un segnale periodico (ovvero gli organi di taglio sono azionati con moto sostanzialmente costante).
In altre parole, si osservi che il segnale s4 definisce un segnale di fase operativa della stazione di confezionamento 5.
Si osservi che l’unità 8 di controllo ed azionamento riceve il segnale s4 di fase, in modo da pilotare i mezzi di trasferimento e di presa 6 per rilasciare gli articoli A nella regione di rilascio R2 in funzione di detto segnale s4 di fase (ovvero in fase con la stazione 5 di confezionamento).
Il passaggio di un articolo A nella zona di rilevamento R3 del sensore 27 (tale articolo A à ̈ convogliato dal nastro convogliatore 27) determina l’attivazione del terzo organo convogliatore 3c e, conseguentemente, la movimentazione dell’elemento di riscontro 18c fissato alla terza catena 9c (ovvero dell’elemento di riscontro in arrivo nella zona di prelievo R2), nel prosieguo indicato anche come terzo elemento di riscontro 18c.
Preferibilmente l’unità 8 à ̈ programmata per azionare in movimento il terzo elemento di riscontro 18c (ovvero più in generale l’elemento di riscontro in ingresso nella zona di prelievo R1) dalla posizione di attesa in funzione del segnale di arrivo di un articolo A nella zona di rilevamento R3.
In particolare si osservi che nella configurazione illustrata nella figura 4 il terzo elemento di riscontro 18c à ̈ in movimento (in procinto di impegnarsi con l’articolo A3) e non risulta più disposto nella posizione di attesa come nelle precedenti figure 1 e 2.
Si osservi altresì che quanto sopra descritto à ̈ puramente esemplificativo e non deve essere inteso come limitativo.
Infatti, l’elemento di riscontro 18c in ingresso nella zona di prelievo R1 potrebbe anche non sostare nella posizione di attesa (ma ad esempio subire un rallentamento in corrispondenza della zona di prelievo R1 oppure non essere affatto rallentato in corrispondenza della zona R1).
In generale, la modalità di azionamento / movimentazione dell’elemento di riscontro 18c in corrispondenza della zona di prelievo R1 dipende dalle velocità di azionamento del nastro N e da altri fattori.
Inoltre, durante il cambio di velocità di alimentazione del nastro N, ovvero in una situazione di transitorio, la linea 2 di convogliamento potrebbe essere azionata secondo un funzionamento anche differente da quello descritto.
Più in generale, secondo il trovato, l’unità 8 aziona in movimento gli elementi di riscontro 18 in modo che in corrispondenza di una porzione 7 del percorso P di convogliamento ciascun elemento di riscontro 18 sia movimentato secondo una legge di moto vario (preferibilmente accelerato).
Si osservi che, preferibilmente, il primo nastro convogliatore 17 à ̈ azionato ad una velocità lineare appena superiore a quella (v1) di alimentazione del nastro N, mentre il secondo nastro 13 à ̈ azionato con una velocità lineare appena inferiore a quella (v1) di alimentazione del nastro N; gli organi convogliatori 3 della linea di convogliamento 2 sono azionati come sopra descritto per consentire una disposizione degli articoli secondo il passo D*.
Inoltre, preferibilmente, la velocità di azionamento dei convogliatori 3 in corrispondenza della zona R2 di rilascio à ̈ di poco superiore alla velocità v1 di alimentazione del nastro N (in modo da rilasciare l’articolo A alla stazione di convogliamento con velocità controllata, di poco superiore a quella del nastro N).
Secondo una variante degli organi convogliatori 3 non illustrata, ciascun organo convogliatore 3 comprende, in luogo di una catena avvolta ad anello chiuso, una catena aperta (ovvero provvista di due estremità terminali non collegate), movimentata di moto alternativo fra la zona di prelievo R1 e la zona di rilascio R2.
Si osservi che la movimentazione di moto alternativo della catena determina una movimentazione di moto alternativo dell’elemento di riscontro fissato alla stessa catena; in particolare l’elemento di riscontro à ̈ movimentato secondo una corsa di andata dalla zona di prelievo R1 verso la zona di rilascio R2 per convogliare un articolo A e dalla zona di rilascio R2 alla zona di prelievo R1 dopo che à ̈ stato operato il rilascio dell’articolo A.
Pertanto, secondo tale variante, l’elemento di riscontro à ̈ mobile alternativamente fra la zona di prelievo R1 e la zona di rilascio R2.
Si osservi che, secondo tale variante, preferibilmente l’elemento di riscontro dell’articolo A à ̈ mobile fra una configurazione operativa ed una configurazione non operativa; in particolare l’elemento di riscontro risulta disposto nella posizione operativa durante il convogliamento dell’articolo A (corsa di andata dalla zona R1 verso la zona R2) e nella posizione non operativa durante la corsa di ritorno dalla zona di rilascio R2 alla zona di prelievo R1.
In altre parole la posizione non operativa dell’elemento di riscontro fa si che l’elemento di riscontro, durante la corsa di ritorno, non interferisca con gli elementi di riscontro fissati alle altre catene; la posizione operativa consente invece di disporre l’elemento di riscontro in modo che quest’ultimo possa riscontrare e spingere l’articolo A lungo il percorso P di convogliamento verso la stazione di confezionamento 5. Secondo ancora un’altra variante, illustrata nella figura 7, ciascuno dei mezzi di presa e di trasferimento 6 comprende un binario 11 definente un percorso ad anello chiuso ed un equipaggio 10 mobile lungo detto binario 11 per trasferire detti gruppi di articoli A dalla zona di prelievo R1 alla zona di rilascio R2 lungo il percorso P di convogliamento.
In questa luce si osservi che, secondo tale variante, preferibilmente à ̈ previsto un unico binario 11 a cui sono associati una pluralità di equipaggi 10 mobili lungo il binario 11 stesso.
Si osservi che ciascun equipaggio 10 mobile à ̈ mobile lungo il binario 11 indipendentemente dagli altri equipaggi 10 (ovvero ciascun equipaggio 10 definisce in combinazione con il binario 11 uno dei mezzi 6 di presa e di trasferimento).
Si osservi altresì che ciascun equipaggio 10 à ̈ configurato per definire un elemento di riscontro dell’articolo A.
Ad esempio nella figura 7 sono stati illustrati sei equipaggi 10 indipendenti indicati singolarmente con i riferimenti numerici 10a, 10b, 10c, 10d, 10e, 10f.
Tali sei equipaggi 10 indipendenti definiscono una pluralità di mezzi 6 di presa e di trasferimento (fra loro singolarmente indipendenti), indicati singolarmente con il riferimento numerico 6a, 6b, 6c, 6d, 6e, 6f.
Secondo tale variante il binario 11 e ciascun equipaggio 10 definiscono un motore lineare 12 attivabile per consentire lo spostamento dell’equipaggio 10 mobile lungo il percorso ad anello chiuso (ed in particolare lungo il percorso P di convogliamento); in questa luce si osservi che il binario 11 e l’equipaggio 10 comprendono elementi atti a generare una forza magnetica (controllabili dall’unità 8) definenti azionamenti del motore lineare 12.
Si osservi che ciascun equipaggio 10 svolge le medesime funzioni tecnico – funzionali descritte in precedenza con riferimento agli elementi di riscontro 18; infatti l’equipaggio 10 à ̈ atto a riscontrare un articolo A in corrispondenza della zona di prelievo R1 per trasferirlo alla zona di rilascio R2 in modo che l’articolo A sia distanziato rispetto a quello che lo precede di una distanza D*, corrispondente al passo di rilascio.
Si osservi che, secondo una variante non illustrata mediante disegni, la macchina 1 comprende una pluralità di binari 11 a cui sono associati corrispondenti equipaggi 10.
In accordo con tale variante, ciascun binario 11 e relativo equipaggio 10 su esso mobile definisce un mezzo di trasferimento e presa 6 (operativo sugli articoli A secondo le modalità descritte in precedenza).
Come già descritto in precedenza, ciascun binario 11 e relativo equipaggio 10 definisce un motore lineare.
Si osservi altresì che, secondo tale variante, ciascun binario 11 à ̈ preferibilmente un binario non ad anello chiuso.
Infatti il binario 11 à ̈ un binario definente un percorso per l’equipaggio 10 che non risulta essere ad anello chiuso (preferibilmente tale binario 11 à ̈ rettilineo e, comunque, definisce un percorso fra due estremi individuabili in corrispondenza della zona di prelievo R1 e della zona di rilascio R2).
Si osservi altresì che, secondo tale variante, l’equipaggio 10 à ̈ mobile alternativamente fra la zona di prelievo R1 e la zona di rilascio R2; in particolare l’equipaggio 10 movimenta un articolo A durante una corsa cosiddetta “di andata†dalla zona di prelievo R1 verso la zona di rilascio R2 ed esegue una corsa in senso inverso, di ritorno, per raggiungere la zona R1 di prelievo dopo che ha rilasciato l’articolo A alla stazione di confezionamento.
Pertanto, l’equipaggio 10 à ̈ mobile alternativamente lungo il binario 11 fra la zona di prelievo R1 e la zona di rilascio R2.
Si osservi che, secondo tale variante, preferibilmente l’equipaggio 10 comprende un elemento di riscontro dell’articolo A mobile fra una configurazione operativa ed una configurazione non operativa; in particolare l’elemento di riscontro risulta disposto nella posizione operativa durante il convogliamento dell’articolo A (corsa di andata dalla zona R1 verso la zona R2) e nella posizione non operativa durante la corsa di ritorno dalla zona di rilascio R2 alla zona di prelievo R1.
In altre parole la posizione non operativa dell’elemento di riscontro fa si che l’elemento di riscontro, durante la corsa di ritorno, non interferisca con gli elementi di riscontro degli altri equipaggi (mobili su altri binari); la posizione operativa consente invece di disporre l’elemento di riscontro in modo che quest’ultimo possa riscontrare e spingere l’articolo A lungo il percorso di convogliamento verso la stazione di confezionamento.
In accordo con quanto sopra, l’equipaggio 10 comprende mezzi di movimentazione dell’elemento di riscontro fra la posizione operativa e quella non operativa.
La macchina 1 in accordo a tale variante si presenta come estremamente compatta e semplice; inoltre il fatto di poter controllare / movimentare ciascun equipaggio 10 indipendentemente dagli altri equipaggi 10 consente, vantaggiosamente, una flessibilità operativa particolarmente elevata.
Un vantaggio della macchina 1 di confezionamento oggetto dell’invenzione à ̈ quella di consentire il confezionamento degli articoli A indipendentemente dalla modalità con cui tali articoli A sono alimentati alla macchina 1 stessa; infatti la macchina 1 à ̈ configurata per rilasciare gli articoli A a passo.
Infine, la macchina 1 à ̈ estremamente efficiente ed affidabile; infatti rilasciando gli articoli a passo alla stazione 5 di confezionamento viene evitata la necessità di regolare la velocità del nastro N in funzione del flusso di articoli in ingresso alla stazione 5 di confezionamento; al contrario la velocità del nastro N viene mantenuta costante ed in funzione di tale velocità l’unità 8 regola e controlla le velocità dei mezzi di presa e di trasferimento 6 per rilasciare secondo un prescelto passo di rilascio D* gli articoli A alla stazione 5 di confezionamento.
Inoltre la macchina 1 Ã ̈ estremamente compatta in pianta; si osservi infatti che la linea 2 di convogliamento ha preferibilmente una lunghezza inferiore al metro lineare.
Il trovato così concepito à ̈ suscettibile di evidente applicazione industriale; può essere altresì oggetto di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; tutti i dettagli possono essere sostituiti, inoltre, da elementi tecnicamente equivalenti.
Claims (18)
- RIVENDICAZIONI 1. Macchina (1) di confezionamento di articoli (A), comprendente: - mezzi (4) di alimentazione di un film (N) ad una stazione di confezionamento (5), con detto film (N) atto ad avvolgere detti articoli (A), - una linea (2) di convogliamento di detti articoli (A) alla stazione (5) di confezionamento lungo un percorso (P) di convogliamento sviluppantesi da una zona (R1) di prelievo di detti articoli (A) ad una zona (R2) di rilascio di detti articoli (A), detta macchina (1) essendo caratterizzata dal fatto che la linea di convogliamento (2) comprende almeno due mezzi di trasferimento e di presa (6), rispettivamente primi mezzi di trasferimento e di presa (6a) di detti articoli (A) e secondi mezzi di trasferimento e di presa (6b) degli articoli (A), detti primi (6a) e secondi (6b) mezzi di trasferimento e di presa essendo configurati per prelevare, a turno, detti articoli (A) in corrispondenza della zona (R1) di prelievo ed essendo azionabili fra loro indipendentemente, detta macchina (1) essendo altresì caratterizzata dal fatto di comprendere una unità (8) di controllo ed azionamento, collegata a: detti mezzi (4) di alimentazione del film (N) per ricevere un segnale (s1) rappresentativo di una velocità (v1) di alimentazione di detto film (N), a detti mezzi (6) di trasferimento e di presa per ricevere un segnale (s2) rappresentativo delle posizioni assunte, via via, da detti mezzi (6) di trasferimento e di presa, e a detta stazione di confezionamento (5) per ricevere un segnale (s4) di fase, l’unità (8) di controllo ed azionamento essendo programmata per azionare ciascuno dei mezzi di trasferimento e di presa (6) in almeno una porzione (7) del percorso (P) di convogliamento secondo una legge di moto vario in funzione di detti segnali (s1, s2, s4), per rilasciare gli articoli (A) in corrispondenza della zona di rilascio (R2) in fase rispetto a detta stazione (5) di confezionamento, ad una distanza (D*) l’uno rispetto all’altro e ad una velocità controllata.
- 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui i mezzi di trasferimento e di presa (6) configurati per prelevare a turno detti articoli (A) in corrispondenza della zona (R1) di prelievo sono associati in gruppi azionati indipendentemente fra loro.
- 3. Macchina secondo la rivendicazione 2, in cui la linea di convogliamento (2) comprende ulteriormente terzi mezzi di presa e di trasferimento (6c) degli articoli (A), detti primi (6a), secondi (6b) e terzi (6c) mezzi (6) di presa e di trasferimento essendo azionabili fra loro indipendentemente e configurati per prelevare, a turno, detti articoli (A) in corrispondenza della zona di prelievo (R1).
- 4. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui ciascuno (6a, 6b, 6c) dei mezzi (6) di presa e di trasferimento comprende: un organo convogliatore (3) provvisto di una catena (9) o cinghia azionata da relativi organi di azionamento; ed almeno un elemento di riscontro (18) fissato a detta catena (9) o cinghia per prelevare gli articoli (A) in corrispondenza della zona di prelievo (R1) e trasferirli dalla zona di prelievo (R1) alla zona di rilascio (R2) lungo il percorso (P) di convogliamento.
- 5. Macchina secondo la rivendicazione precedente, in cui la catena (9) o la cinghia di ciascun convogliatore (3) Ã ̈ avvolta, ad anello chiuso, su almeno una corrispondente coppia di ruote dentate (30, 22), dette ruote dentate (30, 22) essendo girevoli rispetto al telaio (20) in modo indipendente rispetto alle ruote dentate degli altri convogliatori (3) ed almeno una (22) delle ruote dentate della coppia di ruote dentate (30,22) essendo collegata ad una corrispondente motorizzazione (21) per consentire la movimentazione della catena (9) o cinghia stessa.
- 6. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui ciascuno (6a; 6b; 6c; 6e; 6f) di detti mezzi (6) di presa e di trasferimento comprende un binario (11) definente il percorso (P) di convogliamento ed un equipaggio (10a; 10b; 10c; 10d; 10e; 10f) mobile lungo detto binario (11) per trasferire gli articoli (A) dalla zona di prelievo (R1) alla zona di rilascio (R2) lungo detto percorso (P) di convogliamento, detti equipaggio (10) mobile e binario (11) di ciascuno dei mezzi (6) di presa e di trasferimento definendo in combinazione un motore lineare (12) attivabile per consentire lo spostamento dell’equipaggio (10) lungo il percorso (P) di convogliamento.
- 7. Macchina secondo la rivendicazione 6, comprendente un unico binario (11) definente un anello chiuso a cui risultano associati gli equipaggi (10a; 10b; 10c; 10d; 10e; 10f) dei mezzi (6) di presa e di trasferimento in modo che sia consentita la loro movimentazione lungo detto anello chiuso.
- 8. Macchina secondo la rivendicazione 6, comprendente una pluralità di binari (11), ciascuno associato ad uno (6a; 6b; 6c; 6e; 6f) di detti mezzi (6) di presa e di trasferimento.
- 9. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la linea di convogliamento (2) Ã ̈ provvista di un piano di supporto (15) di detti articoli (A) per supportare gli articoli lungo il percorso (P) di convogliamento.
- 10. Macchina secondo la rivendicazione precedente, in cui detto piano di supporto (15) reca praticata una apertura (16) sviluppantesi lungo il percorso (P) di convogliamento e nella quale si impegnano i mezzi di presa e di trasferimento (6) per riscontrare gli articoli (A) lungo il percorso (P) di convogliamento e trascinarli su detto piano di supporto (15).
- 11. Macchina secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui l’unità (8) di controllo ed azionamento à ̈ programmata per azionare in almeno una parte della citata porzione (7) di detto percorso (P) di convogliamento ciascuno dei mezzi di presa e di trasferimento (6) secondo una legge di moto accelerato.
- 12. Macchina secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente mezzi di movimentazione (17) degli articoli (A) disposti a monte della linea di convogliamento (2) per movimentare gli articoli (A) ed alimentarli alla linea di convogliamento (2), collegati alla unità (8) di controllo ed azionamento per essere azionati in funzione della velocità (v1) di alimentazione del film (N) ed operare un distanziamento relativo degli articoli (A) da essi movimentati.
- 13. Macchina secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente mezzi (28) di rilevamento degli articoli (A) per rilevare l’arrivo di un articolo (A) alla linea di convogliamento (2), collegati a detta unità (8) di controllo ed azionamento per rendere disponibile un segnale (s3) relativo all’arrivo di un articolo (A).
- 14. Metodo di confezionamento di articoli (A), comprendente le fasi di: - alimentazione di un film (N) per avvolgere articoli (A) in corrispondenza di una stazione (5) di confezionamento; detto metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: - prelievo di articoli (A) in corrispondenza di una zona di prelievo (R1) e trasferimento degli articoli (A) alla stazione (5) di confezionamento lungo un percorso (P) di convogliamento sviluppantesi dalla zona di prelievo (R1) ad una zona di rilascio (R2), detto prelievo essendo effettuato, a turno, da almeno due mezzi di presa e trasferimento (6), rispettivamente primi mezzi di presa e trasferimento (6a) e secondi mezzi di presa e trasferimento (6b); - regolazione della velocità relativa di trasferimento degli articoli (A) dei mezzi di presa e trasferimento (6), lungo almeno una porzione (7) del percorso (P) di convogliamento, in funzione di un segnale (s1) rappresentativo della velocità (v1) di alimentazione del film (N), di un segnale (s2) rappresentativo delle posizioni assunte via via da detti mezzi (6) di presa e trasferimento e di un segnale (s4) di fase della stazione di confezionamento (5), per rilasciare gli articoli (A) in corrispondenza di detta zona di rilascio (R2) in fase rispetto alla stazione di confezionamento (5), ad una distanza (D*) l’uno rispetto all’altro e ad una velocità controllata.
- 15. Metodo secondo la rivendicazione 14, in cui nella fase di regolazione della velocità à ̈ previsto di impostare la velocità dei mezzi di presa e trasferimento (6b) che risultano disposti lungo il percorso (P) di convogliamento in prossimità ed a valle della zona di prelievo (R1) ad un valore superiore al valore della velocità dei mezzi di presa e trasferimento (6a) che risultano disposti lungo il percorso (P) di convogliamento a valle dei sopradetti mezzi di presa e trasferimento (6b), per consentire una diminuzione della distanza relativa fra detti mezzi di presa e di trasferimento (6a; 6b) lungo la citata porzione (7) del percorso (P) di convogliamento.
- 16. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 14 o 15, comprendente ulteriormente la fase di: - rilevare l’arrivo di un articolo (A) nella zona di prelievo (R1).
- 17. Metodo secondo la rivendicazione 16, comprendente nell’ordine le fasi di: - arrestare i mezzi di presa e di trasferimento (6) in una posizione di attesa in corrispondenza della zona di prelievo (R1); - attivare in movimento i mezzi di presa e di trasferimento (6) per operare detto prelievo in funzione del rilevamento dell’arrivo di un articolo (A) nella zona di prelievo (R1).
- 18. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 14 a 17, in cui detto prelievo à ̈ effettuato, a turno, dai primi mezzi di presa e trasferimento (6a), dai secondi mezzi di presa e trasferimento (6b) e da terzi mezzi di presa e di trasferimento (6c).
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