ITTO980209A1 - Procedimento per comandare il funzionamento di macchine per il trat- tamento di articoli, ad esempio per il confezionamento di prodotti - Google Patents

Procedimento per comandare il funzionamento di macchine per il trat- tamento di articoli, ad esempio per il confezionamento di prodotti

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ITTO980209A1
ITTO980209A1 IT98TO000209A ITTO980209A ITTO980209A1 IT TO980209 A1 ITTO980209 A1 IT TO980209A1 IT 98TO000209 A IT98TO000209 A IT 98TO000209A IT TO980209 A ITTO980209 A IT TO980209A IT TO980209 A1 ITTO980209 A1 IT TO980209A1
Authority
IT
Italy
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articles
branch
feeding means
conveyor
input branch
Prior art date
Application number
IT98TO000209A
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Inventor
Dario Guidetti
Original Assignee
Cavanna Spa
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    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65GTRANSPORT OR STORAGE DEVICES, e.g. CONVEYORS FOR LOADING OR TIPPING, SHOP CONVEYOR SYSTEMS OR PNEUMATIC TUBE CONVEYORS
    • B65G47/00Article or material-handling devices associated with conveyors; Methods employing such devices
    • B65G47/34Devices for discharging articles or materials from conveyor 
    • B65G47/46Devices for discharging articles or materials from conveyor  and distributing, e.g. automatically, to desired points
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    • B65GTRANSPORT OR STORAGE DEVICES, e.g. CONVEYORS FOR LOADING OR TIPPING, SHOP CONVEYOR SYSTEMS OR PNEUMATIC TUBE CONVEYORS
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    • B65G2203/04Detection means
    • B65G2203/042Sensors

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Procedimento per comandare il funzionamento di macchine per il trattamento di articoli, ad esempio per il confezionamento di prodotti alimentari, e relativa macchina"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione si,riferisce ad un procedimento per comandare il funzionamento di macchine secondo il preambolo della rivendicazione 1, nonché alla relativa macchina.
L'invenzione è stata sviluppata con particolare attenzione alla possibile applicazione al confezionamento di prodotti alimentari quali merendine, barre di cioccolato e prodotti simili.
In tale settore di applicazione è assai diffuso il ricorso a confezioni multiple (talvolta denominate "multipack"); si tratta di confezioni in cui singoli articoli o gruppi di articoli vengono dapprima inseriti in una rispettiva confezione individuale e, in una fase successiva, tali confezioni individuali vengono raggruppate in confezioni multiple destinate a costituire, ad esempio, unità di vendita adatte all'uso familiare.
Le relative linee di confezionamento operano a velocità assai elevate e richiedono un'automazione sempre più spinta, una grande versatilità nella formazione delle confezioni multiple e la possibilità di adibire alla sorveglianza degli impianti personale non addestrato in modo specifico; questo anche per quanto riguarda le cosiddette operazioni di "cambio formato".
In generale (quindi anche al di là di questo specifico gruppo di applicazione) l'invenzione si propone di risolvere un problema che insorge con una certa frequenza in tutte quelle situazioni in cui, a partire da un flusso sostanzialmente continuo di articoli singoli in ingresso (ad esempio le confezioni individuali, nel caso del confezionamento multiplo), si desidera generare un flusso di articoli in uscita ordinati in gruppi o insiemi (nel caso del confezionamento multiplo i gruppi in questione sono appunto costituiti dai gruppi di confezioni singole destinate ad essere inserite in una confezione multipla).
In particolare, tale problema è legato al fatto che il flusso di articoli in ingresso, pur essendo idealmente continuo, può presentare - di solito in modo casuale - discontinuità dovute, ad esempio, al fatto che nella stazione di trattamento situata a monte si è proceduto allo scarto/espulsione di un articolo quale una confezione realizzata in modo difettoso, una confezione posizionata in modo erroneo, ecc. Un flusso di questo genere può quindi essere definito "sostanzialmente " continuo.
Almeno in linea di principio, il problema sopra delineato potrebbe essere risolto arrestando la macchina che riceve in ingresso il flusso per un intervallo di tempo sufficiente a fare assorbire tale discontinuità, ossia - in pratica - facendo in modo che la macchina ricevente si fermi per 1'intervallo di tempo corrispondente all'intervallo di tempo in cui essa avrebbe dovuto ricevere in ingresso l’articolo mancante. La soluzione risulta però di fatto impraticabile per diversi motivi, ma soprattutto in considerazione delle alte velocità di funzionamento tipiche delle macchine considerate, che non ammettono quindi l’arresto ed il riavviamento virtualmente istantanei necessari per attuare la soluzione descritta in precedenza.
La presente invenzione si prefigge lo scopo di fornire una soluzione del tutto compatibile con le elevate velocità di funzionamento delle macchine considerate e tale da conservare inalterate, nell'ambito di una macchina semplice ed affidabile, le doti di grande versatilità nella composizione dei gruppi di articoli in uscita e nella realizzazione del cambio formato in modo del tutto automatico.
Secondo la presente invenzione, tale scopo viene raggiunto grazie ad un procedimento avente le caratteristiche richiamate in modo specifico nelle rivendicazioni che seguono. L'invenzione riguarda anche la macchina relativa.
L'invenzione verrà ora descritta, a puro titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, nei quali:
- le figure 1 e 2 sono due viste schematiche in pianta di una macchina secondo l'invenzione rappresentata in due diverse condizioni di funzionamento, e
- la figura 3 illustra, sotto forma di un diagramma di flusso, l'attuazione della soluzione secondo l'invenzione nella macchina rappresentata nelle figure 1 e 2.
Nelle figure 1 e 2 il riferimento numerico 100 indica nel complesso una macchina confezionatrice utilizzabile, ad esempio, per il confezionamento automatico di prodotti alimentari.
Per fissare le idee (ma, beriinteso, nell'ambito di una presentazione che ha carattere puramente esemplificativo) si può pensare che la macchina 100 sia destinata a ricevere in ingresso un flusso di articoli A costituita, ad esempio, di confezioni individuali di prodotti quali merendine, barre di cioccolato, ecc. per generare alla sua uscita un flusso in cui gli articoli A stessi sono ordinati in gruppi distinti. Ciascun gruppo A' comprende un certo insieme di articoli A destinati ad essere inseriti, ad esempio, in una confezione multipla del tipo correntemente denominato "multipack".
Va peraltro notato che nelle figure 1 e 2 gli articoli A (ed i relativi gruppi A1) sono stati rappresentati solo in corrispondenza delle posizioni di ingresso e di ingresso della macchina 100, evitando di appesantire la rappresentazione grafica con l'illustrazione degli articoli A che occupano, in modo agevolmente desumibile dai disegni, le posizioni intermedie.
In particolare, si supporrà che il flusso di articoli A in ingresso (avente le caratteristiche di un flusso sostanzialmente continuo, ossia di un flusso continuo in cui possono essere però accidentalmente presenti discontinuità, nei termini cui si è già fatto cenno in precedenza) provenga da una macchina confezionatrice singola di tipo noto (ad esempio del tipo correntemente denominato "Form-Fill-Seal" o, in breve "FFS", ovvero "Flow-Pack").
Proprio per la sua notorietà, tale macchina in questione non è rappresentata nei disegni, eccezion fatta per quanto riguarda il suo convogliatore di uscita,·indicato con il riferimento 1. Per gli stessi motivi non è stata illustrata nei disegni la macchina confezionatrice multipla che agisce sui gruppi di articoli A" a valle della macchina 100.
Nello specifico esempio di attuazione qui illustrato - che è tale - la macchina 100 è realizzata come insieme di elementi operativi singolarmente noti. Questi ultimi verranno dunque nel seguito descritti esclusivamente nei loro termini essenziali, rilevanti ai fini della comprensione dell'invenzione, facendo il più delle volte riferimento a documenti brevettuali anteriori per una più compiuta e dettagliata descrizione della struttura e dei criteri di funzionamento.
Ciò vale in particolare per quanto riguarda il sistema a cinghie laterali 2 che realizza il trasferimento a 90° degli articoli in ingresso A con il relativo sistema di oscillazione per l'accompagnamento degli stessi comandato tramite un dispositivo ad eccentrici indicato nel complesso con 3 . Per una descrizione compiuta di tali elementi si può far utilmente riferimento al brevetto italiano IT-B-1 195 128 assegnato in titolarità alla stessa richiedente .
Il gruppo di trasferimento 2, 3 fa passare gli articoli A su un dispositivo di trasferimento ed accumulo presentante una generale struttura a giostra. Si tratta di un dispositivo del tipo a giostra, correntemente noto nella tecnica (si veda, a titolo di esempio, il documento EP-B-0292 378) il cui elemento primario è costituito da un nastro (o una catena) avvolto ad anello intorno a due rispettivi alberi o rulli di rinvio (ad asse verticale, nell'esempio illustrato) e provvisto esternamente di palette o setti definenti a coppie rispettivi alveoli di ricezione e di trasporto degli articoli A. Il nastro in questione è disposto in maniera tale da presentare un ramo di ingresso 4 per la ricezione degli articoli A posto ortogonalmente al flusso di avanzamento degli articoli stessi nonché un ramo o lato di prelievo 5 situato sul fianco opposto del dispositivo. La struttura che sostiene il nastro palettato, indicato nel complesso con 6, porta associati rispettivi mezzi motori (non illustrati) che consentono di realizzare :
- un generale movimento di avanzamento o scorrimento del nastro palettate rispetto agli organi di rinvio su cui lo stesso si avvolge, e
- la traslazione complessiva a va e vieni della struttura di sopporto 6 nella direzione in cui si estendono i rami di ingresso 4 e di uscita 5.
La combinazione dei due movimenti sopra descritti consente di disaccoppiare, almeno temporaneamente, il movimento del ramo di uscita 5 rispetto al movimento del ramo di ingresso 4. In particolare, è possibile arrestare momentaneamente il ramo di uscita (ad esempio per l'intervallo di tempo necessario per prelevare dallo stesso un gruppo di articoli A) mentre il ramo di ingresso 4 continua a muoversi - di preferenza in modo continuo (dunque non per passi) - rispetto al dispositivo di alimentazione (2, 3 nell'esempio illustrato) per effetto del movimento della struttura 6. Anche il ramo di uscita 5 in condizione di arresto risulta così possibile continuare ad offrire al dispositivo 2, 3 sempre nuovi alveoli di ricezione per gli articoli A che continuano ad affluire in ingresso e vanno ad accumularsi sulla struttura a giostra del dispositivo. Ripristinato il movimento del ramo di uscita 5, la struttura 6 può quindi nuovamente muoversi (di solito in verso opposto rispetto al verso di movimento adottato per costituire il "polmone" di articoli A durante l'arresto del ramo di uscita 5) in modo da ricuperare il ritardo accumulato durante l'arresto del ramo di uscita e rendere disponibile sullo stesso ramo di uscita un nuovo lotto di articoli suscettibili di essere prelevati.
Da quanto precede si apprezzerà altresì che gli elementi 2 e 3 descritti in precedenza consentono di impartire all'estremità a valle o distale del convogliatore 1 un movimento ciclico di inseguimento del ramo di ingresso 4 del dispositivo di trasferimento ed accumulo 4, 5 e 6.
Come già si è detto, gli specifici criteri di funzionamento di un dispositivo di questo genere sono da ritenersi ampiamente noti nella tecnica e tali da non richiedere una descrizione particolareggiata in questa sede, anche perché di per sé non rilevanti ai fini della comprensione dell'invenzione.
Il riferimento numerico 7 indica infine il convogliatore di ingresso della stazione di manipolazione che si trova a valle della macchina 100. Nel caso dell'esempio di attuazione qui illustrato, tale stazione a valle può essere costituita ad esempio da una macchina confezionatrice per la formazione di incarti multipli completa di dispositivi automatici per il raggruppamento dei prodotti che avanzano sul convogliatore 7. In proposito si può fare utilmente riferimento al brevetto italiano IT-B-1232 579 (cui corrisponde US-A-4 955 184) e alla domanda di brevetto TΌ96Α000579, entrambi assegnati in titolarità alla stessa richiedente.
I riferimenti numerici 8, 9 e 10 indicano le varie parti componenti di un sistema a robot che provvede a trasferire sul convogliatore 7 i gruppi di articoli A' prelevati a partire dal ramo di uscita 5 del dispositivo a giostra 4, 5 e 6.
In modo specifico, il riferimento 8 indica la struttura portante del robot di presa e deposito degli articoli A. Sulla struttura 8 è montato scorrevole un carrello 9 che, sotto l'azione di mezzi motori non illustrati, è capace di muoversi in moto alternativo fra:
- una posizione di prelievo degli articoli A, illustrata in figura 1, in cui il carrello 9 si trova in posizione sovrastante il ramo di uscita 5 del dispositivo a giostra, e
- una posizione di deposito degli stessi articoli, illustrata in figura 2, in cui il carrello 9 si trova in posizione sovrastante il convogliatore 7 .
Il riferimento numerico 10 indica in modo specifico la testa di presa multipla (di tipo noto) montata sul carrello 9 e configurata in modo da potérsi abbassare rispetto al ramo di uscita 5 per prelevare gli articoli A che si trovano su di esso, sollevarsi rispetto al carrello 9 che si sposta quindi verso il convogliatore 7 abbassarsi nuovamente per depositare gli articoli A sullo stesso convogliatore 7, e sollevarsi nuovamente mentre il carrello 9 ritorna verso la posizione di prelievo al disopra del ramo di uscita 5 del dispositivo 6.
I vari organi mobili della macchina 100 portano associati rispettivi elementi motori (motorizzazioni), di tipo noto e non direttamente visibili nei disegni. Gli elementi motori in questione sono comandati in modo coordinato fra un'unità elaborativa K costituita, ad esempio, da un cosiddetto PLC (acronimo di Programmable Logic Controller) o un'unità elaborativa similare. Il collegamento, che può essere bidirezionale, dunque anche nel senso di un asservimento dei vari elementi (in via principele: convogliatore e relativa confezionatrice 1; sistema oscillante 2, 3; dispositivo a giostra 4, 5 e 6; convogliatore 7; robot di presa 8, 9 e 10) all'unità K è stato qui rappresentato in modo schematico tramite linee a tratto e punto che collegano l'unità K con i vari elementi mobili interessati. Gli specifici criteri adottabili per la realizzazione di un tale sistema di controllo e per la programmazione del funzionamento dello stesso costituiscono un compito progettativo alla portata del tecnico esperto del ramo una volta definite le specifiche modalità di intervento e di sincronizzazione descritte in modo particolareggiato nel seguito.
Il controllo dei vari elementi motori compresi nella macchina 100 e, se del caso, degli organi ad esso associati, presuppone di solito informazioni relative al flusso degli articoli A a monte e a valle della macchina fornite da rispettivi elementi sensori. Tali elementi sensori, di tipo noto, non sono stati qui rappresentati in modo specifico in quanto considerati compresi nelle parti o dispositivi di cui gli stessi fanno parte.
E1 stata comunque indicata in modo specifico la presenza di un sensore SI disposto sul convogliatore 1 in posizione genericamente a monte {di solito ad una lunghezza pari alla lunghezza complessiva di almeno alcuni degli articoli A -trattati) destinata a fornire all'unità K l'informazione relativa al-1'eventuale mancanza di un articolo A in arrivo sul convogliatore 1.
Descrizione del funzionamento della macchina 100
In termini essenziali, il funzionamento della macchina 100 è ispirato ai seguenti principi generali:
- il ranno di entrata 4 del dispositivo a giostra 6 è asservito al convogliatore di ingresso 1, ad esempio secondo la configurazione correntemente denominata "asse elettrico", in modo tale da presentare al convogliatore 1 un nuovo alveolo disponibile alla ricezione di ogni nuovo articolo A in arrivo sul convogliatore 1 stesso,
- le cinghie laterali 2 comandate dagli eccentrici 3 permettono l'introduzione degli articoli A negli alveoli del ramo di entrata 4 che si muovono di un movimento sostanzialmente continuo, e
- il ramo di uscita 5 del dispositivo 6 si muove di un movimento sostanzialmente continuo collegato al ramo di ingresso 4 per poi fermarsi periodicamente per il tempo necessario al prelievo di un gruppo di articoli A' da parte della testa di presa 10 per poi recuperare lo spazio perduto.
A questo fine, il sensore SI rileva la presenza degli articoli A sul convogliatore 1; ciò avviene di preferenza con ragionevole anticipo rispetto al caricamento degli articoli A sul dispositivo 6, ossia in una posizione corrispondente a qualche ciclo prima dell'entrata degli articoli A degli alveoli.
La velocità del convogliatore di ingresso 1 (e in generale della macchina confezionatrice di cui lo stesso fa parte) è comandata in condizioni normali da un sistema (non illustrato) suscettibile di rilevare un accumulo di articoli sui rispettivi nastri di alimentazione, pilotando l'aumento o la diminuzione della velocità almeno entro due soglie prefissate.
Il ramo di uscita 5 del dispositivo 6 si muove di movimento continuo e dopo essere avanzato di n posizioni, corrispondenti al numero n di articoli A destinati ad essere prelevati in un sol passo dalla testa di presa 10 (n articoli compresi in ciascun gruppo A') si ferma in posizione utile per attendere il prelevamento degli articoli. Dopo il prelevamento lo stesso ramo di uscita 5 insegue il ramo di entrata 4 sino al prelievo successivo.
Quando il sensore SI rileva la mancanza di un articolo A nel flusso in ingresso sul convogliatore 1, l'unità K interviene comandando la riduzione della velocità del convogliatore di ingresso 1 (e della confezionatrice di cui esso fa parte) in modo tale per cui è possibile fermare o quantomeno rallentare in modo molto marcato (dunque in ogni caso portare in posizione di sostanziale arresto) il movimento continuo del ramo di ingresso 4 del dispositivo 6. In questo modo il ramo 4 "salta", o meglio "aspetta" la virtuale alimentazione, da parte del convogliatore 1, dell'articolo A mancante sullo stesso ramo di ingresso 4.
Grazie alla collocazione del sensore SI, la macchina 100 sa della mancanza di un articolo A nel flusso di ingresso un po' prima che tale carenza possa manifestarsi con la mancata alimentazione dell'articolo sul ramo di ingresso 4. In tali condizioni tanto il convogliatore 1 quanto il ramo 4 cominciano a rallentare gradualmente, mentre l'alimentazione di articoli A verso il dispositivo 6 continua, peraltro ad un valore di velocità minimo. Quando si arriva in corrispondenza alla condizione in cui dovrebbe essere virtualmente alimentato l'articolo A mancante, ossia quando la discontinuità nel flusso di articoli raggiunge il ramo di ingresso 4, il ramo di ingresso 4 stesso viene fermato o sostanzialmente fermato (condizioni ricomprese entrambe nella dizione "condizione di sostanziale arresto" adottata nelle rivendicazioni) mentre il convogliatore 1 continua ad avanzare - a velocità ridotta -per la lunghezza corrispondente all'articolo A mancante. A questo punto, ossia quando - dopo la discontinuità nel flusso sul convogliatore 1 - torna ad essere disponibile un nuovo articolo A da caricare sul dispositivo 6, il ramo di ingresso 4 viene di nuovo attivato così da poter ricevere nel primo alveolo libero il nuovo articolo A disponibile e le velocità (asservite l'una all'altra) del convogliatore 1 e del ramo d'ingresso 4 vengono gradualmente aumentate riportandole alla velocità di regime. La forzata diminuzione temporanea (diretta a consentire il sostanziale arresto del ramo di ingresso 4) della velocità della confezionatrice di cui il convogliatore 1 fa parte provoca in generale un aumento del numero di articoli in accumulo sul suo sistema di alimentazione. Di conseguenza, al termine della forzatura verso il basso, la velocità di funzionamento della confezionatrice viene di solito comandata in aumento (così come descritto in precedenza) al livello che compete in quel preciso momento permettendo di smaltire gli articoli in accumulo in ingresso.
La funzione descritta consente quindi di ridurre la velocità della confezionatrice (convogliatore 1) ad un livello tale per cui è possibile sostanzialmente fermare il ramo di ingresso 4 del dispositivo 6 e poi farlo ripartire senza creare problemi di natura meccanica e/o di manipolazione degli articoli A, problemi che insorgerebbero comunque qualora si cercasse si attuare la funzione di attesa o di arresto descritta in precedenza operando alla normale velocità di funzionamento della macchina 100.
I criteri di funzionamento descritti in precedenza possono essere ancor meglio compresi facendo riferimento al diagramma di flusso della figura 3.
In tale diagramma di flusso, il passo 1000 indica in generale una fase di avvio, mentre il passo 101 è essenzialmente un passo di scelta legato alla determinazione della quantità di articoli in accumulo sulla confezionatrice di cui il convogliatore 1 costituisce il convogliatore di uscita. Il passo di scelta 101 presenta tre possibili uscite, a seconda che il livello dell' accumulo venga valutato come "basso", "minimo" e "alto". Ciò avviene di solito in funzione di specifiche soglie determinate - anche in modo selettivo da operatore - tenendo conto delle specifiche esigenze di funzionamento del sistema.
Ai tre possibili esiti del passo di confronto 101 corrispondono tre rispettivi passi schematizzati dai blocchi 102, 103 e 104.
Il passo 102 corrisponde ad una riduzione percentuale della velocità di funzionamento della confezionatrice (dunque del convogliatore 1) diretto a compensare un livello di accumulo basso.
Il passo 103 corrisponde all'arresto della confezionatrice per tener conto del fatto che l'accumulo ha raggiunto il livello minimo ammissibile.
Il passo 104 corrisponde invece ad un aumento della velocità della confezionatrice per tener conto di un livello di accumulo elevato (quale quello che può determinarsi a seguito della fase di forzamento al basso della velocità di funzionamento).
I passi 102 e 104 confluiscono in un ulteriore passo di scelta 105 il cui esito è essenzialmente determinato dal segnale del sensore SI. Nel passo 105 si verifica infatti se il flusso di articoli A sul convogliatore 1 è continuo oppure presenta una soluzione di continuità.
Nel caso del funzionamento normale (flusso continuo - esito positivo del passo 105) il diagramma di controllo evolve verso il passo 106, che sintetizza essenzialmente la funzione di controllo del dispositivo 6.
Se, al contrario, il passo 105 identifica una soluzione di continuità nel flusso di articoli A in ingresso, in un passo 107 si provvede al rallentamento del convogliatore 1 nei termini descritti in precedenza per poi realizzare, in un successivo passo 108, il sostanziale arresto del ramo di ingresso 4 del dispositivo 6 (funzionamento intermittente del dispositivo a giostra 6).
Tanto il passo 106 quanto il passo 108 (e anche il passo 103) confluiscono in un ulteriore passo di scelta 109 che corrisponde essenzialmente alla rilevazione del numero di articoli A in accumulo sul tratto attivo del dispositivo a giostra 6. Si tratta in pratica del numero di articoli compresi fra la posizione di caricamento in cui agisce il sistema 2, 3 e la posizione di prelievo in cui agisce la testa di presa 10.
Anche in questo caso, l'esito della rilevazione può corrispondere ad un valore "basso”, ad un valore "minimo" e ad un valore "alto", determinati di solito in modo selettivo in funzione dei parametri di funzionamento del sistema.
I tre esiti portano all'effettuazione di tre rispettivi passi distinti, indicati con i riferimenti 110, 111 e 112, corrispondenti rispettivamente ad una riduzione, all'annullamento (arresto) e ad un incremento della velocità di traslazione della struttura del dispositivo 6, traslazione che determina la formazione dell'accumulo nei termini descritti in precedenza. In proposito va ricordato che il movimento del ramo di uscita 5 è essenzialmente asservito al movimento del convogliatore 7 che alimenta la stazione situata a valle.
Il passo indicato con 113 è un nominale passo di arresto che corrisponde in pratica alla ripetizione ciclica del diagramma a partire dalla fase di trapasso 101 secondo le tipiche modalità di svolgimento di un processo di controllo automatico.
Naturalmente, fermo restando il principio dell'invenzione, i particolari di realizzazione e le forme di attuazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto descritto ed illustrato, senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione.
Ad esempio, la soluzione illustrata nei disegni fa riferimento ad una soluzione in cui la macchina alimentata dal convogliatore 7 è essenzialmente destinata a realizzare un pacco multiplo monostrato. In questo caso, lo scarico di tutti gli articoli A avviene al piano più basso del trasportatore di alimentazione di tale macchina. Nel caso in cui la macchina stessa realizzi un pacco a due strati, è possibile intervenire sul dispositivo di scarico 8, 9, 10 in modo tale che esso attui lo scarico della prima metà degli articoli A al piano basso e per la seconda metà di sopra degli articoli A precedentemente caricati così da formare il doppio strato. Al convogliatore 7 può essere vantaggiosamente associato un sistema che permette, essendo tutti gli alveoli che compongono la sua catena di alimentazioni pieni, di raggruppare la quantità voluta di articoli direttamente,nel materiale di incarto della macchina posta a valle. Sistemi di questo genere possono operare sia fermando alternativamente il flusso dei prodotti secondo il numero prefissato (si veda ad esempio la soluzione descritta nel brevetto IT-B-1 232 579, e nel corrispondente US-A-4955 184, assegnati entrambi in titolarità alla richiedente), oppure spingendo gli articoli A l'uno contro l'altro (si veda ad esempio la domanda T096A000579, anch'essa assegnata in titolarità alla richiedente) o con un sistema misto di arresto e spinta.
Da quanto descritto in precedenza, si comprende che la soluzione secondo l'invenzione permette il collegamento automatico in cascata di una confezionatrice singola (il cui convogliatore di uscita è rappresentato dal convogliatore 1) e di una confezionatrice multipla (il cui convogliatore di ingresso è rappresentato dal convogliatore 7) con la possibilità di assorbire eventuali discontinuità del flusso di ingresso e/o di cambiare il numero (n) di articoli A contenuti nella confezione multipla semplicemente richiamando il programma desiderato agendo sulla tastiera di controllo dell'unità K. Tutto questo mantenendo costantemente un controllo positivo degli articoli A, ossia, in pratica, mantenendo gli articoli A separati fra loro ed evitando quindi gli inconvenienti intrinseci delle soluzioni note in cui l'assorbimento di eventuali discontinuità nel flusso di ingresso presuppone la formazione di "polmoni" di articoli addossati fra loro e destinati ad essere di nuovo separati (o "sgranati") in vista dell'alimentazione verso la macchina situata a valle.
Si apprezzerà altresì che il passaggio degli articoli A dal complesso di elementi 1, 2 e 3 al ramo di ingresso 4 può essere sia diretto, come nel caso dell'esempio illustrato, sia mediato, ad esempio, da una struttura a giostra ausiliaria sincronizzata con il convogliatore 1 (e dunque a tutti gli effetti integrata nei mezzi di alimentazione degli articoli A verso il ramo d'ingresso 4) in grado tuttavia di realizzare un orientamento spaziale del flusso di articoli in ingresso. Una tale soluzione può risultare utile, ad esempio, quando le esigenze di lay-out dell'impianto portino ad escludere la disposizione ortogonale del convogliatore 1 e del convogliatore 7. La suddetta struttura a giostra ausiliaria (non illustrata nei disegni) può essere costituita ad esempio da una piattaforma rotante che riceve gli articoli A fra coppie di setti convergenti verso il centro della piattaforma, con un effetto complessivo di miglior accoglimento degli articoli A. Ai fini della precedente descrizione del funzionamento della macchina 100 la suddetta struttura a giostra ausiliaria può essere a tutti gli effetti vista come parte confondibile con il convogliatore 1. In questo caso, dunque, l'assorbimento della discontinuità nel flusso di ingresso avviene a livello del passaggio degli articoli A dalla struttura a giostra ausiliaria al ramo di ingresso 4.
E' parimenti evidente che il complesso di parti 8, 9, 10 può essere sostituito semplicemente con un passaggio diretto degli articoli A negli alveoli del ramo di uscita 5 del dispositivo 6 al convogliatore 7 viaggiante in un piano sottostante, con l'interposizione di una piastra morta di scorrimento/scivolamento alla fine della quale gli articoli A passano dagli alveoli al convogliatore sottostante senza soluzione di continuità e con velocità lineari molto basse. Il comando della .velocità della confezionatrice multipla 7 situata a valle è pilotato dalla posizione del circuito del dispositivo a giostra ed il ramo di ingresso del dispositivo 6 è in generale asservito in asse elettrico all'alimentazione della confezionatrice. L'eventuale sovrapposizione degli articoli A per realizzare confezioni a due o più strati può essere attuata, ad esempio, con la soluzione descritta nel brevetto IT-B-1249 951 e nel corrispondente US-A-5341 913, entrambi assegnati in titolarità alla richiedente, installato nella confezionatrice multipla. Questa soluzione può essere adottata, ad esempio, per articoli A che male si prestino alla presa (ad esempio per aspirazione) da parte della testa di un manipolatore.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per comandare il funzionamento di macchine (100) per il trattamento di articoli (A) comprendenti un dispositivo (4, 5, 6) di trasferimento ed accumulo di detti articoli (A) provvisto di: - mezzi di alimentazione (1) di un flusso sostanzialmente continuo di detti.articoli (A) verso un ramo di ingresso .(4) di detto dispositivo, - un ramo di uscita (5) con associati mezzi (8, 9, 10) per il prelievo di detti articoli (A) in gruppi (A') comprendenti ciascuno un numero preselezionato (n) di articoli (A), e - una struttura mobile (6) per variare selettivamente la lunghezza di detto dispositivo di trasporto ed accumulo compresa fra detti mezzi di alimentazione (1) e detti mezzi di prelievo (8, 9, 10), il procedimento comprendendo le operazioni di: - rilevare (SI, 105), in detto flusso sostanzialmente continuo, 1'eventuale presenza di discontinuità corrispondenti ad articoli (A) mancanti nel flusso, - comandare in modo sincrono il movimento di detti mezzi di alimentazione (1) e di detto ramo di ingresso (4) determinando, alla rilevazione di una discontinuità in detto flusso sostanzialmente continuo, la riduzione della velocità di detti mezzi di alimentazione (1) e, di conseguenza, di detto ramo di ingresso (4), verso un valore di velocità minimo in corrispondenza del raggiungimento di detto ramo di ingresso (4) da parte di detta discontinuità, - portare detto ramo di ingresso (4) in condizione di sostanziale arresto al raggiungimento di detto valore minimo di velocità, mantenendo detta condizione di sostanziale arresto fino alla condizione corrispondente al raggiungimento di detto ramo di ingresso da parte del primo articolo in detto flusso successivo a detta discontinuità, e - riattivare detto ramo di ingresso (4), riportando quindi detti mezzi di alimentazione (1) e detto ramo di ingresso (4) in condizioni di funzionamento a regime.
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre l'operazione di monitorare (102) l'accumulo di detti articoli (A) a monte di detti mezzi di alimentazione (1), riducendo (102) e incrementando (104) la velocità di funzionamento di detti mezzi di alimentazione (1) al diminuire ed all'aumentare rispettivamente, il numero di articoli (A) in accumulo a monte di detto convogliatore di ingresso (1).
  3. 3 . Procedimento secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che comprende le operazioni di: - attivare detti mezzi di prelievo (8, 9, 10), così da prelevare gruppi di detti articoli (A) di detto ramo di uscita (5) con detto ramo di uscita (5) in condizioni di sostanziale arresto, e - muovere detta struttura mobile (6) così da aumentare gradualmente la lunghezza di detto dispositivo di trasferimento ed accumulo (6) compresa fra detto ramo di ingresso (4) e detti mezzi di alimentazione (1) e detti mezzi di prelievo (8, 9, 10) almeno fintantoché detto ramo di uscita (5) si trova in posizione di sostanziale arresto.
  4. 4. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 3, caratterizzato dal fatto che comprende l’operazione di impartire all'estremità distale (2, 3) di detti mezzi di alimentazione (1) un movimento ciclico di inseguimento del ramo di ingresso (4) di detto dispositivo di trasferimento ed accumulo (6).
  5. 5. Procedimento, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 4, caratterizzato dal fatto che comprende l'operazione di muovere detto ramo di ingresso, quando in movimento, di un movimento continuo .
  6. 6. Macchina (100) per il trattamento di articoli (A) comprendente: - mezzi di alimentazione (1, 2, 3) di un flusso sostanzialmente continuo di detti articoli (A) e - mezzi (8, 9, 10) per il prelievo di detti articoli (A) in gruppi (Α') comprendenti ciascuno un numero preselezionato (n) di articoli (A), caratterizzata dal fatto che comprende, interposto fra detti mezzi di alimentazione (1) e detti mezzi di prelievo (8, 9, 10), un dispositivo (4, 5, 6) di trasferimento ed accumulo di detti articoli (A) provvisto di: - un ramo di ingresso (4) suscettibile di ricevere detti articoli da detti mezzi di alimentazione (1, 2, 3), - un ramo di uscita (5) suscettibile di ricevere articoli (A) prelevabili da detti mezzi di prelievo, - una struttura mobile (6) per variare selettivamente la lunghezza di detto dispositivo di trasporto ed accumulo compresa fra detti mezzi di alimentazione (1, 2, 3) e detti mezzi di prelievo (8, 9, 10), per cui detto ramo di ingresso (4) è suscettibile di essere portato in condizione di sostanziale arresto per assorbire discontinuità eventualmente presenti in detto flusso sostanzialmente continuo, detto dispositivo di trasporto ed accumulo realizzando un'azione di controllo positivo di detti articoli (A).
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