ITBO20000032A1 - Magazzino a capacita' variabile per articoli . - Google Patents

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ITBO20000032A1
ITBO20000032A1 IT2000BO000032A ITBO20000032A ITBO20000032A1 IT BO20000032 A1 ITBO20000032 A1 IT BO20000032A1 IT 2000BO000032 A IT2000BO000032 A IT 2000BO000032A IT BO20000032 A ITBO20000032 A IT BO20000032A IT BO20000032 A1 ITBO20000032 A1 IT BO20000032A1
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IT2000BO000032A
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Fiorenzo Draghetti
Andrea Biondi
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Gd Spa
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Description

"Magazzino a capacità variabile per articoli."
La presente invenzione è relativa ad un magazzino a capacità variabile per articoli.
La seguente Invenzione è relativa ad un magazzino a capacità variabile, destinato ad essere disposto tra una macchina erogatrice ed una macchina ricevitrice ed atto a Immagazzinare e/o cedere un numero variabile di articoli, in particolare pacchetti di sigarette, cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
Nell 'industria del tabacco, è noto collegare una macchina erogatrice, costituita in particolare da una Impacchettatrice, ad una macchina ricevitrice, costituita solitamente da una cellofanatrice, tramite un magazzino a capacità variabile, che costituisce un polmone di compensazione del pacchetti disposto tra le macchine stesse. Il magazzino infatti compensa sia la mancata o la insufficiente alimentazione di pacchetti alla macchina cellofanatrice, causata, ad esempio, da un arresto o da un momentaneo rallentamento della macchina impacchettatrice, sia Γ insufficiente assorbimento d1 pacchetti forniti dalla macchina impacchettatrice a causa di un arresto o di un rallentamento della macchina cellof anatri ce stessa.
La presenza di un magazzino a capacità variabile posto tra una macchina Impacchettatrice ed una macchina cellofanatri ce evita quindi che, per un tempo funzione della capacità del magazzino, l'arresto o il rallentamento di una delle due macchine si ripercuota sul funzionamento dell 'impianto costituito da tali macchine.
Fra 1 magazzini a capacità variabile di tipo noto trovano vantaggiosa applicazione i magazzini designati con V acronimo Inglese FIFO (First In First Out), ovvero del tipo “primo entrato, primo uscito", 1n cui 1 pacchetti che vengono Immagazzinati per primi sono i pacchetti che vengono ceduti per primi. Nei magazzini di tipo "FIFO" noti, i pacchetti vengono avanzati in successione ordinata lungo un percorso estendentesl tra una stazione di alimentazione ed una stazione di scarico. Il numero di pacchetti presenti all'Interno del magazzino, e quindi la capacità del magazzino stesso, varia al variare del rapporto fra il numero dei pacchetti alimentati ed il numero del pacchetti prelevati nell 'unità di tempo.
E' noto realizzare un magazzino a capacità variabile comprendente sostanzialmente un unico convogliatore continuo di tipo a spirale costituito, ad esemplo, da un nastro di trasporto flessibile e motorizzato, in grado di avanzare i pacchetti dalla stazione di alimentazione alla stazione di scarico e definente il citato percorso di avanzamento del magazzino stesso.
In un magazzino del tipo sopra decritto, per garantire una continua alimentazione alla macchina cellofanatrice, la distribuzione dei pacchetti all'Interno del magazzino viene mantenuta in modo tale che i pacchetti stessi siano distribuiti secondo una fila continua, e pertanto la capacità del magazzino è determinata dalla lunghezza del citato percorso che può venire variato solo attraverso rispettivi mezzi esterni al magazzino che consentono di spostare tra di loro la stazione di Ingresso ed quella di uscita rispetto al percorso medesimo.
A tale proposito è utile osservare che nel caso in cui la velocità di assorbimento della cellofanatrice risulti inferiore alla velocità di produzione della impacchettatrice, al magazzino viene richiesto di aumentare la sua capacità e, pertanto, in corrispondenza dell ' ingresso alla macchina cellofanatrice, ed all'interno del magazzino stesso, viene via via a formarsi una fila sempre più lunga di pacchetti. Le sollecitazioni a cui sono sottoposti i pacchetti formanti la fila, in particolare in corrispondenza dell'estremità della fila disposta all'ingresso della cellofanatrice, crescono al crescere progressivo della lunghezza della fila stessa, ed oltre certi limiti determinati gli urti reciproci tra pacchetti successivi e le sollecitazioni per strisciamento risultano di entità tale da provocare danni al loro contenuto.
Risulta evidente che tali tipi di magazzini FIFO presentano seri limiti di capacità e delle limitazioni alla variazione di capacità, e pertanto risultano in grado di far fronte agli squilibri che si possono creare tra le macchine componenti un Impianto per brevi periodi.
Scopo della presente invenzione è fornire un magazzino a capacità variabile per articoli che sia esente dagli Inconvenienti sopra descritti, che risulti semplice dal punto di vista costruttivo e che sia in grado di trasferire i pacchetti dalla stazione di alimentazione alla stazione di scarico senza danneggiare i pacchetti in esso contenuti.
Secondo la presente invenzione viene realizzato un magazzino a capacità variabile per articoli, il magazzino estendendosi lungo un percorso di avanzamento di detti articoli fra una stazione di alimentazione ed una stazione di scarico, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno due organi convogliatori a ciascuno del quali è assodato un rispettivo mezzo motore per muovere il rispettivo organo convogliatore, e mezzi di raccordo per collegare in serie i detti organi convogliatori.
La presente Invenzione verrà ora descritta con riferimento al disegni annessi, che ne Illustrano un esemplo di realizzazione puramente esemplificativo e non limitativo, in cui: - la figura 1 è una vista prospettica schematica di un magazzino per pacchetti di sigarette secondo la presente Invenzione;
- la figura 2 illustra in vista prospettica schematica il magazzino di figura 1, con parti asportate per chiarezza; - la figura 3 è una vista laterale schematica della figura 2;
- la figura 4 è una vista prospettica schematica, 1n scala Ingrandita, di un particolare della figura 2;
- la figura 5 è una vista laterale schematica, in scala ingrandita e con alcune parti in sezione e altre asportate, del particolare della figura 4;
- la figura 6 è una vista prospettica schematica, in scala Ingrandita, di un ulteriore particolare della figura 2; e - la figura 7 è una vista prospettica schematica, in scala ingrandita, di un ulteriore particolare della figura 2.
Con riferimento alle figure 1, 2 e 3, con 1 è Indicato nel suo complesso un magazzino per contenere un numero N variabile di articoli costituiti preferìbilmente da pacchetti 2, e trasferire i pacchetti 2 stessi tra una stazione 3 di alimentazione ed una stazione 4 di scarico lungo un percorso Ρ determinato ed in una direzione determinata.
Nelle figure 1 e 2 la stazione 3 di alimentazione è disposta 1n corrispondenza dell'uscita 5 di una macchina Impacchettatrice rappresentata sotto la forma di un blocco 6 nella figura 3t e la stazione 4 di scarico è disposta in corrispondenza dell'ingresso 7 di una macchina cellofanatrice, rappresentata sotto la forma di un blocco 8 nella figura 3 stessa.
Ciascun pacchetto 2 è delimitato da due facce 9 laterali maggiori, due facce 10 laterali minori e due facce 11 di testa, viene alimentato dalla macchina 6 Impacchettatrice al magazzino 1 1n corrispondenza della stazione 3 di alimentazione, e viene rilasciato dal magazzino 1 alla macchina 8 cellofanatrlce in corrispondenza della stazione 4 di scarico.
Il magazzino l è di tipo FIFO (First In First Out), ovvero il pacchetto 2 alimentato per primo in corrispondenza della citata stazione 3 d1 alimentazione viene rilasciato per primo in corrispondenza della stazione 4 di scarico.
Il magazzino 1 presenta una forma sostanzialmente cilindrica sviluppantesl attorno ad una asse la verticale di sviluppo prevalente e comprende un telaio 12 di supporto costituito da tre montanti verticali 13,14 e 15, dotati di rispettivi piedini 16 di sostegno e presentanti le proprie estremità superiori collegate ad una corona 17 circolare superiore di raccordo e sostegno, giacente in un plano perpendicolare agli assi dei montanti 13, 14 e 15.
Una seconda corona 18 circolare Inferiore di raccordo e sostegno, avente dimensioni analoghe a quelle della corona 17 e ad essa parallela. Impegna i montanti 13,14 e 15 in una posizione prossima al piedini 16.
Il magazzino 1 è compreso fra le due corone 17 e 18 e comprende una pluralità di organi 19 convogliatori, disposti impilati uno di seguito all 'altro lungo il citato asse la, i quali giacciono su rispettivi piani di giacitura trasversali all'asse la e disposti fra loro paralleli e distanziati. Con riferimento alle figure 2, 4, 5 e 6, ciascun organo 19 convogliatore costituisce un modulo di immagazzinamento Indipendente del magazzino 1, presenta una conformazione a corona circolare, e gli organi 19 convogliatori risultano tra loro coassiali e coassiali all'asse la.
Ciascun organo 19 convogliatore definisce un percorso PI chiuso, e comprende una parete 20 anulare interna dotata, in corrispondenza di una sua estremità 20b esterna, di una parete 21 laterale verticale cilindrica che funge da sostegno per due sedi 22 anulari di supporto e, in corrispondenza della sua estremità 20a interna, di un bordo 23 laterale ribassato.
Le due sedi 22 anulari giacciono su rispettivi piani di giacitura tra loro paralleli, e ciascuna di esse è costituita da un ripiano 24 presentante una parete 25 anulare d1 fondo, su cui vengono appoggiati i pacchetti 2 disposti longitudinalmente, e sulla quale parete 25 di fondo è ricavata una scanalatura 26 anulare centrale, che riduce la superficie di appoggio tra la parete 25 anulare stessa e la faccia laterale 5 Inferiore maggiore dei pacchetti 2 stessi. Secondo quanto Illustrato nelle figure 2 e 6, la parete 20 anulare interna di ciascun organo convogliatore 19 si appoggia, tramite una sua superficie Inferiore 27, su rispettivi rulli 28 folli di supporto e scorrimento. Ciascun rullo 28 è a sua volta supportato dal montanti 13 e 15 tramite rispettive staffe 29 conformate ad L, il cui lato minore di ciascuna staffa 29 è collegato rigidamente al rispettivo montante.
Secondo quanto illustrato nelle figure 1, 2, 4 e 5, a ciascun organo 19 convogliatore è assodato un rispettivo motore 30 in grado di muovere 11 rispettivo organo 19 convogliatore attorno al citato asse la di sviluppo del magazzino 1.
Secondo quanto illustrato in particolare nella figura 4 e nella figura 5, ciascun motore 30 presenta il proprio asse 30a disposto radialmente rispetto al magazzino 1 e coincidente sull'asse la di quest'ultimo, è sostenuto da una piastra 31 di supporto che lo collega rigidamente ad una rispettiva slitta 32 impegnata lungo il montante 14 del magazzino 1 stesso.
All'albero 33 di uscita di ciascun motore 30 è calettata una rispettiva ruota 34, che si impegna con la citata superficie 27 Inferiore della citata parete 20 anulare e consente, in cooperazione con i citati rulli folli 28 previsti sugli altri due montanti 13 e 15 il sostegno di ciascun organo 19 convogliatore.
La ruota 34, realizzata in materiale resiliente, coopera con un rullo 35 folle d1 contrasto, ad asse parallelo all'asse 30a del motore 30, disposto da banda opposta della ruota 34 stessa rispetto alla parete 20 anulare interna e supportato all'estremità libera 36 di un braccio 37 il quale è fulcrato alla sua estremità 38 opposta alla prima attorno ad un perno 39 sostenuto dalla slitta 32 ad asse trasversale al citato asse 30a del motore 30.
Il citato rullo 35 folle di contrasto, anche esso 1n materiale resiliente, si appoggia sulla superficie 40 superiore della parete 20 anulare interna e coopera con la ruota 34 in modo da permettere a quest'ultima di far avanzare per frizione l'organo 19 convogliatore stesso senza che si verifichino slittamenti tra la ruota 34 e la parete 20 stessa. La ruota 34, 1n pratica, costituisce con la citata superficie 27 Inferiore un accoppiamento a frizione In grado di trascinare In rotazione il rispettivo organo 19 convogliatore attorno al citato asse la.
Secondo quanto Illustrato nelle figure 1, 2, 3 e 6, 11 telalo 12 di supporto comprende inoltre una coppia di barre 41 conformate a C, disposte parallelamente all 'asse la del magazzino 1 e col legate, tramite rispettivi bracci di estremità 42, rispettivamente alle citate corone 17 e 18 circolari.
Le citate barre 41 supportano del mezzi 43 d1 raccordo per collegare, una di seguito all 'altra, le sedi 22 anulari di supporto degli organi 19 convogliatori. In particolare ciascun mezzo 43 di raccordo comprende una rispettiva guida 44 a scivolo la quale collega senza soluzione d1 continuità la parete 25 di fondo di una generica sede 22 con la parete 25 di fondo di una sede 22 successiva. I mezzi 43 d1 raccordo collegano quindi in serie ciascuna sede 22 anulare con la sede 22 anulare successiva, sia che quest'ultima appartenga al medesimo organo 19 convogliatore, sia che appartenga ad organi 19 convogliatori distinti, al fine di rendere continuo il percorso P del pacchetti 2 all'interno del magazzino 1.
In particolare ciascuna guida 44 a scivolo comprende dei mezzi 45 propulsori alimentati con aria in pressione per trasferire i pacchetti 2 lungo la guida 44 a scivolo stessa, la quale è sagomata, in corrispondenza delle sue estremità 44a e 44b in modo da appoggiarsi sulle rispettive pareti di fondo 25 di ciascuna sede 22 anulare di supporto senza creare discontinuità, per facilitare il trasferimento d1 ciascun pacchetto 2 da una sede 22 anulare alla guida 44 a scivolo e il seguente trasferimento dalla guida 44 stessa alla sede 22 anulare successiva.
La posizione 1n cui la guida 44 a scivolo si Impegna sulla rispettiva sede 22 anulare definisce in corrispondenza della estremità 44a la posizione 46 d1 uscita dei pacchetti 2 dalla sede 22 anulare ed In corrispondenza della estremità 44b, la posizione 47 di Ingresso del pacchetti 2 nella sede 22 anulare successiva.
Secondo quanto Illustrato 1n particolare nelle figure 6 e 7, ciascuna guida 44 a scivolo è dotata di rispettivi mezzi collettori, Indicati nel loro complesso con 58 i quali, secondo quanto mostrato in particolare 1n figura 7, comprendono due pareti 48 e 49 tra loro parallele, di cui quella superiore. Indicata in figura 7 con 48, definisce la superficie d1 scorrimento dei pacchetti 2 lungo la guida 44 medesima.
Le due pareti 48, 49 sono raccordate in corrispondenza delle citate estremità 44a e 44b della guida 44 a scivolo e delimitano, superiormente ed Inferiormente, una camera 50 la quale risulta chiusa bilateralmente da due pareti verticali 60 e 61 svlluppantesi lungo la guida 44 e debordanti con 1 loro bordi liberi superiori oltre la citata superficie d1 scorrimento della parete 48 superiore. La camera 50 è posta 1n comunicazione, dal lato della parete 60 e tramite un condotto 51, con una sorgente 59 di fluido in pressione, mentre è posta in comunicazione con la superficie di scorrimento della parete 48 superiore tramite una pluralità di fori 52. I fori 52, Inclinati rispetto alla direzione D di avanzamento del pacchetti 2 di un angolo inferiore a 90 gradì, ed uniformemente distribuiti lungo la superficie di scorrimento della parete 48 stessa, sono attraversati da del getti G di aria in pressione, provenienti dalla citata sorgente 59, 1 quali costituiscono i citati mezzi 45 propulsori per i pacchetti 2 stessi.
Secondo quanto illustrato, 1n particolare, nelle figure 2 e 6, 11 magazzino 1 comprende Inoltre una unità 53 di controllo e comando asservita ad una pluralità di mezzi sensori di rilevamento, i quali sono indicati nel loro complesso con 54 e risultano almeno 1n numero di uno per ogni organo convogliatore 19. I sensori 54 sono atti ad emettere dei rispettivi segnali sia di controllo della presenza dei pacchetti 2, sia della posizione occupata da ciascun pacchetto 2 rispetto a quello precedente e a quello successivo lungo ciascuna sede 22 anulare di ciascun organo 19 convogliatore, e trasmettere tali segnali all'unità 53 di controllo medesima.
In particolare l 'insieme del sensori 54 di rilevamento, ad esemplo fotocellule, comprende un sensore 55 disposto in corrispondenza della rispettiva posizione 47 di ingresso di ciascun organo 19 convogliatore, un sensore 56 disposto in corrispondenza della stazione 3 di alimentazione ed un sensore 57 disposto 1n corrispondenza della stazione 4 d1 scarico, i quali rilevano, rispettivamente, 11 riempimento di ciascun organo 19 convogliatore, 11 numero di pacchetti 2 in Ingresso al magazzino 1 ed il numero d1 pacchetti 2 in uscita dal magazzino 1 stesso.
L'unità 53 d1 controllo, Inoltre, è collegata in uscita a ciascun motore 30 in modo da modificare, in funzione delle informazioni ricevute dal singoli sensori 54, la velocità di rotazione d1 ciascun organo 19 convogliatore attorno al citato asse la del magazzino le, quindi, controllare la velocità di avanzamento del pacchetti 2 per ciascun organo 19 convogliatore, 1n funzione della velocità di avanzamento del pacchetti 2 posti In rotazione dall'organo 19 convogliatore successivo, 1n modo da controllare e modificare il grado di riempimento in ciascun organo 19 convogliatore stesso.
Si descrive ora il funzionamento del magazzino 1 nel caso in cui i1 magazzino sia vuoto, le macchine 6 ed 8 siano entrambe operative ed 1 pacchetti 2 di sigarette siano alimentati al magazzino 1 dalla macchina 6 impacchettatrice, in corrispondenza della stazione 3 di alimentazione e siano prelevati dalla macchina 8 cellofanatrice in corrispondenza della stazione 4 di scarico.
E1 noto che 1 pacchetti 2 devono essere alimentati alla macchina 8 cellofanatrice nel rispetto di una ben precisa relazione di fase con gli organi operativi della macchina 8 cellofanatrice stessa, ed 1n particolare con gli organi di prelievo (non Illustrati perché di tipo noto) di singoli pacchetti 2 e che, per tale motivo, i pacchetti 2 che sono fatti avanzare dall'ultimo organo 19 convogliatore disposto 1n corrispondenza dell'ingresso 7 della cellofanatrlce 8, vengono rallentati lungo un trasportatore, non illustrato, che porta i pacchetti verso una zona di prelievo della cellofanatrlce 8 stessa mediante dei mezzi frenanti, anch'essl non Illustrati, che permettono di formare una fila continua d1 pacchetti 2 addossati l'uno all 'altro.
Per tale motivo, l'organo 19 convogliatore del magazzino 1 collegato all'Ingresso 7 della macchina 8 cellofanatri ce 1n corrispondenza della stazione 4 di scarico, è posto In rotazione dal rispettivo motore 30 ad una velocità periferica ridotta e tale da far avanzare i pacchetti 2 presenti lungo le sue sedi 22 anulari disposti in fila in posizione reciproca relativamente vicina. A tale proposito, per esempio, nelle figure 1 e 2 è stata indicata una distanza DI tra un pacchetto 2 e quello successivo relativamente ridotta.
Diversamente, l'organo 19 convogliatore collegato all 'uscita 5 della macchina 6 impacchettatrice è posto in rotazione dal relativo motore 30 ad una velocità periferica elevata, maggiore della velocità di rotazione dell 'ultimo organo 19 convogliatore, ed almeno pari alla velocità di avanzamento dei pacchetti nel l 'uscita 5 stessa.
Nell'esempio Illustrato la velocità di rotazione del primo organo 19 convogliatore Imposta dal relativo motore 30 è maggiore della velocità che presentano i pacchetti 2 in uscita dalla Impacchettatrice 6 e, pertanto l'organo 19 convogliatore stesso è 1n grado d1 assorbire correttamente 1 pacchetti 2 prodotti dalla macchina 6 impacchettatrice e a distanziarli tra di loro di una quantità determinata. Per questo motivo, la distanza 02 che si viene a definire fra i pacchetti 2 trasportati dal primo organo 19 convogliatore collegato alla stazione 3 di alimentazione risulta maggiore della distanza DI fra 1 pacchetti 2 trasportati dall' ultimo organo 19 convogliatore collegato alla stazione 4 di scarico.
I pacchetti 2 introdotti nel magazzino 1 in corrispondenza della stazione 3 di alimentazione sono successivamente trasferiti da un organo 19 convogliatore al successivo fino alla stazione 4 di scarico.
Per portare il piu1 rapidamente possibile 11 magazzino 1 in condizioni di alimentare la macchina 8 cellofanatrice, la velocità di ciascun organo 19 convogliatore può venire progressivamente aumentata e, pertanto, quando i pacchetti 2 sono trasferiti da un organo 19 convogliatore lento ad un organo 19 convogliatore più veloce, la distanza tra due pacchetti 2 successivi aumenta ad ogni passaggio.
A mano a mano che i pacchetti 2 sono trasportati verso la stazione 4 di scarico, i pacchetti devono però essere d1 nuovo avvicinati l‘uno all'altro e quindi passano da un organo 19 convogliatore veloce ad un organo 19 convogliatore più lento per essere rilasciati in posizione reciproca relativamente vicina in corrispondenza dell 1 ingresso 7 della macchina 8 cellofanatrice.
Nel caso in cui la macchina 8 cellofanatrice si fermi e la macchina 6 impacchettatrice continui ancora a produrre, i pacchetti 2 si fermano all'Interno del magazzino 1 sull 'ultimo organo 19 convogliatore 1n corrispondenza della coda di Ingresso alla macchina 8 cellofanatrice, ma l 'unità 53 di controllo continua a mantenere in movimento, alla velocità minima di avanzamento, l 'organo 19 convogliatore su cui si sta formando la coda finche' il sensore 55, disposto in corrispondenza della posizione 47 di ingresso di ciascun organo 19 convogliatore, non segnala il riempimento dell 'ultimo organo 19 convogliatore stesso.
L'unità 53 di controllo ferma quindi l 'ultimo organo 19 convogliatore che si è riempito e provvede a rallentare progressivamente gli organi 19 convogliatori precedenti. In particolare, l'organo 19 convogliatore immediatamente precedente a quello che è stato fermato, viene fatto avanzare alla velocità minima di avanzamento del pacchetti 2 e quindi, a partire dall'organo 19 convogliatore disposto in corrispondenza della stazione 4 di scarico fino a riempire il magazzino 1 stesso, ciascun organo 19 convogliatore viene rallentato e poi fermato, in funzione dello stato di riempimento dell'organo 19 convogliatore successivo.
In tale situazione ne consegue che i pacchetti 2, a differenza del caso di normale trasporto ad opera di ciascuna sede 22 di ciascun organo 19 convogliatore che avviene senza strisciamento reciproco tra pacchetti 2 e sede 22 anulare stessa, strisciano contro la parete 25 anulare di fondo di ciascun ripiano 24 anulare, tale strisciamento avviene però ad una velocità di avanzamento molto bassa e solo per la lunghezza complessiva del percorso di avanzamento all ' -interno di ciascun organo 19 convogliatore.
Lo strisciamento dei pacchetti 2 interessa quindi solo un numero ridotto di pacchetti 2 avanzanti alla minima velocità, lungo un percorso di avanzamento la cui lunghezza è tale che questo strisciamento non provoca danni ai pacchetti 2 stessi evitando, pertanto, il danneggiamento derivante da urti e compressioni tra le facce il di testa dei pacchetti 2 stessi.
Da quanto sopra descritto si deduce che ciascun organo 19 convogliatore costituisce un modulo di immagazzinamento indipendente, In cui la distanza tra due pacchetti 2 successivi, determinata dalla velocità di avanzamento di ciacun organo 19 convogliatore, rappresenta la capacità di Immagazzinamento di ulteriori pacchetti 2 da parte del magazzino 1 stesso. In altre parole il margine operativo di immagazzinamento del magazzino 1 stesso dipende dalla differenza tra la distanza D2 tra due pacchetti 2 successivi Imposta dal primo organo 19 convogliatore disposto 1n corrispondenza della stazione 3 di alimentazione, e la distanza DI imposta dall'ultimo organo 19 convogliatore ancora operativo sotto l'azione del rispettivo motore 30 e disposto 1n corrispondenza della stazione 4 di scarico.
Il controllo della velocità d1 rotazione di ciascun organo 19 convogliatore è Imposto dall'unità 53 di controllo e comando asservita dal sensori 54, 55, 56 e 57 e permette d1 far avanzare 1 pacchetti 2 lungo il percorso P del magazzino 1 variando la loro distanza reciproca da un valore D2 ad un valore DI in funzione delle esigenze di alimentazione e di Immagazzinamento volute.
Risulta evidente, pertanto, che la distanza tra due pacchetti successivi varia a "fisarmonica" 1n funzione delle esigenze di trasferimento del pacchetti 2 stessi.
Nel caso 1n cui la macchina 6 Impacchettatrice si fermi e la macchina 6 cellofanatrice continui ancora a produrre, gli organi 19 convogliatori continuano ad alimentare la macchina 8 cellofanatrice alla velocità operativa della macchina 8 cellofanatrice stessa per un tempo determinato.

Claims (22)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Magazzino a capacità variabile per articoli, il magazzino (1) estendendosi lungo un percorso di avanzamento (P) di detti articoli (2) fra una stazione di alimentazione (3) ed una stazione di scarico (4), caratterizzato dal fatto d1 comprendere almeno due organi (19) convogliatori a ciascuno del quali è assodato un rispettivo mezzo motore (30) per muovere il rispettivo organo (19) convogliatore, e mezzi (43) d1 raccordo per col legare in serie i detti organi (19) convogliatori .
  2. 2) Magazzino secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di detti organi (19) convogliatori .
  3. 3) Magazzino secondo le rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che ciascun organo (19) convogliatore si sviluppa lungo un rispettivo percorso (PI) chiuso e si muove ad opera di un rispettivo detto mezzo motore (30) lungo il detto percorso (PI) chiuso.
  4. 4) Magazzino secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che ciascun organo (19) convogliatore giace su un rispettivo plano di giacitura.
  5. 5) Magazzino secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che 1 detti rispettivi plani di giacitura del detti organi (19) convogliatori sono fra loro paralleli.
  6. 6) Magazzino secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che il detto magazzino (1) presenta un asse di sviluppo prevalente (la) e i detti organi (19) convogliatori sono disposti uno di seguito all 'altro lungo 11 detto asse (la) di sviluppo prevalente.
  7. 7) Magazzino secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che ciascun organo (19) convogliatore presenta una conformazione a corona circolare e comprende almeno una parete (20) anulare assodata ad un rispettivo detto mezzo motore (30) ed almeno una sede (22) anulare d1 supporto del detti articoli (2).
  8. 8) Magazzino secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il detto organo (19) convogliatore comprende almeno due sedi (22) anulari di supporto giacenti su rispettivi plani paralleli e tra loro coassiali.
  9. 9) Magazzino secondo la rivendicazione 7. caratterizzato dal fatto che 1 detti organi (19) convogliatori sono tra di loro coassiali.
  10. 10) Magazzino secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto che ciascun organo (19) convogliatore comprende una posizione di ingresso (47) per ricevere 1 detti articoli (2) e una posizione di uscita (46) per rilasciare i detti articoli (2), le dette posizioni essendo definite dai detti mezzi (43) di raccordo.
  11. 11) Magazzino secondo la rivendicazione 10 quando dipendente dalla rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto di comprendere detti mez2l (43) di raccordo interposti tra le dette almeno due sedi (22) anulari di supporto.
  12. 12) Magazzino secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi (43) di raccordo comprendono, per ciascuna coppia di organi (19) convogliatori, almeno una guida (44) a scivolo di collegamento.
  13. 13) Magazzino secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che ciascuna guida (44) a scivolo comprende rispettivi mezzi (45) propulsori per avanzare i detti articoli (2) lungo la guida (44) a scivolo stessa.
  14. 14) Magazzino secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi (45) propulsori comprendono del getti (G) di fluido in pressione.
  15. 15) Magazzino secondo la rivendicazione 13 o 14, caratterizzato dal fatto che ciascuna guida (44) a scivolo è dotata di rispettivi mezzi (58) collettori del detti mezzi (45) propulsori .
  16. 16) Magazzino secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi (58) collettori comprendono due pareti (48, 49), una delle quali definisce una superficie di scorrimento dei pacchetti (2), tra loro raccordate in corrispondenza delle estremità (44a, 44b) della guida (44) a scivolo stessa, e delimitanti una camera (50) la quale è posta in comunicazione da un lato con una sorgente (59) di fluido 1n pressione e dall'altra con una pluralità di fori (52) uniformemente distribuiti lungo la superficie di scorrimento del pacchetti (2) della parete (48) stessa.
  17. 17) Magazzino secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che il detto mezzo motore (30) comprende una ruota (34) Impegnante una superficie (27) della detta parete (20) anulare.
  18. 18) Magazzino secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto di comprendere per ciascun motore (30) un rullo (35) d1 contrasto cooperante con la detta ruota (34) e disposto a contatto con una superficie (40) della detta parete (20) anulare opposta alla superficie (27) impegnata dalla detta ruota (34).
  19. 19) Magazzino secondo la rivendicazione 17 o 18, caratterizzato dal fatto che la detta ruota (34) trasmette il moto alla detta parete (20) anulare per frizione.
  20. 20) Magazzino secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 19, caratterizzato dal fatto di comprendere una unità (53) di controllo e comando asservita ad una pluralità di mezzi sensori (54) in numero di uno per ogni organo convogliatore (19); i detti mezzi (54) sensori essendo atti ad emettere del rispettivi segnali sia di controllo della presenza dei pacchetti (2), sia della posizione occupata da ciascun pacchetto (2) rispetto a quello precedente e a quello successivo lungo ciascuna sede (22) anulare d1 eiascun organo (19) convogliatore, e trasmettere tali segnali all'unità (53) di controllo medesima.
  21. 21) Magazzino secondo la rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto che la detta unità (53) di controllo e comando è collegata in uscita a ciascun motore (30) in modo da modificare, in funzione delle informazioni ricevute dai singoli sensori (54), la velocità di rotazione di ciascun organo (19) convogliatore e controllare la velocità di avanzamento dei pacchetti (2) per ciascun organo (19) convogliatore, in modo da controllare e modificare il riempimento in ciascun organo (19) stesso.
  22. 22) Magazzino a capacità variabile per articoli, sostanzialmente come descritto con riferimento ad una qualsiasi delle figure dei disegni annessi.
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