ITBO940546A1 - Apparato per l'alimentazione automatica ad una macchina astucciatrice di astucci pieghevoli, preincollati e con rigidita' anche limitata. - Google Patents

Apparato per l'alimentazione automatica ad una macchina astucciatrice di astucci pieghevoli, preincollati e con rigidita' anche limitata. Download PDF

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Paolo Cassoli
Giorgio Bonafe
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Abstract

Il magazzino (9) con gli astucci è posto sulla parte iniziale del trasportatore a stalli (1) dell'astucciatrice e forma con questo un angolo acuto. L'astuccio (6) di fondo del magazzino, viene preso per la parete (106) che risulterà disposta superiormente nello stallo del detto trasportatore, da ventose aspiranti e superiori (46) che lo estraggono dal magazzino stesso e che poi lo ruotano e lo spostano contemporaneamente verso il basso e lo portano ad interferire anteriormente contro mezzi ascendenti di guida (207-107), così che l'astuccio si disponga con una leggere convessità verso il basso e nella condizione migliore per essere preso per la parete che risulterà disposta inferiormente nello stallo del detto trasportatore, da ventose aspiranti Inferiori (47) che scendono con un movimento oscillatorio mentre l'astuccio si apre progressivamente, per iniziale trattenimento da parte delle ventose superiori e poi per la cooperazione coi detti mezzi ascendenti di guida, sotto ai quali l'astuccio stesso si dispone e permane aperto mentre in giusta fase viene abbandonato dalle ventose inferiori e viene allontanato dal trasportatore a stalli dell'astucciatrice.

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale, dal titolo: "Apparato per l'alimentazione automatica ad una macchina astucciatrice, di astucci pieghevoli, preincollati e con rigidità anche limitata"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Il trovato concerne un apparato per l'alimentazione automatica ad una macchina astucciatrice, di astucci pieghevoli e preincollati, realizzati con cartoncino di qualsiasi tipo, anche di spessore contenuto e/o riciclato, quindi con rigidità anche limitata e che per questo possono reagire in modo imprevedibile alla fase di estrazione dal magazzino di alimentazione ed a quella di cosiddetta srombatura per l'apertura e l'inserimento negli stalli del trasportatore dell'astucciatrice.
Gli alimentatori di astucci realizzati secondo la tecnica nota, non assicurano la necessaria affidabilità nell'alimentazione di astucci del tipo dianzidetto ed è per questa ragione che è stato necessario progettare l'alimentatore secondo l'invenzione, basato sulla seguente idea di soluzione. Il magazzino degli astucci è disposto con la propria estremità inferiore sopra l’estremità iniziale del trasportatore a stalli dell'astucciatrice , è posto col propio asse longitudinale sullo stesso piano ideale verticale che contiene l'asse longitudinale del detto trasportatore a stalli e forma con questo un angolo acuto e non ottuso come nella tecnica nota. L'estremità superiore del magazzino degli astucci, posta al di sopra del trasportatore a stalli, viene rifornita di astucci da parte di un canale di trasporto parallelo e soprastante il medesimo trasportatore a stalli, cosi da non modificare l'ingombro in pianta dell 'astucciatrice . Il magazzino degli astucci è dotato di sensori che segnalano, la presenza minima o massima di astucci e che controllano il funzionamento del detto canale di trasporto, per far si che nel magazzino stesso sia sempre presente una quantità di astucci compresa entro limiti prestabiliti e tali da garantire una estrazione ordinata dell’astuccio di fondo dal medesimo magazzino. L'astuccio inferiore del magazzino viene afferrato da almeno una coppia di ventose che interessano la futura parete superiore dell'astuccio stesso allorché inserito nel trasportatore a stalli dell 'astucciatrice , preferibilmente in una zona trasversale prossima al lato di articolazione di tale parete superiore con la parete laterale in vista del medesino astuccio. L'astuccio di fondo viene estratto dal magazzino e quindi viene ruotato verso il basso, avvicinato al trasportatore a stalli e fatto interferire con l'estremità libera della detta parete superiore, contro delle guide ascendenti e fisse, che portano l'astuccio ad assumere una conformazione leggermente convessa verso il basso. In giusta fase l'astuccio viene preso per una porzione della parete di fondo prossima alle dette guide ascendenti, da almeno una coppia di ventose aspiranti inferiori, associate a mezzi che le fanno scendere con progressivo avvicinamento alle guide ascendenti, mentre le ventose superiori rimangono temporaneamente ferme e poi si disattivano e ritornano a ripetere il ciclo che ad esse compete. Trattenuto dalle ventose inferiori, l'astuccio si apre progressivamente per la cooperazione con le dette guide ascendenti e viene inserito in un sottostante stallo del trasportatore dell 'astucciatrice , oltrepassando con la propria parete superiore delle guide orizzontali sotto le quali l'astuccio stesso si inserisce a scatto. In giusta fase il trasportatore a stalli fa traslare l'astuccio alimentato e le ventose inferiori cessano di aspirare, compiono a vuoto una oltrecorsa di discesa e quindi arretrano dall'astuccio per poter prima disimpegnarsi da questo, dopo di che salgono, avanzano e ritornano nella posizione utile per la ripetizione di un nuovo ciclo di lavoro, in giusta fase col movimento delle ventose superiori .
Maggiori caratteristiche del trovato, ed i vantaggi che ne derivano, appariranno meglio evidenti dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione dello stesso, illustrata a puro titolo di esempio, non limitativo, nelle figure delle quattro tavole allegate di disegno, in cui:
- le figg. 1 e 2 sono viste in elevazione laterale dell'apparato in diverse condizioni operative;
- la fig. 3 illustra ingrandito un dettaglio della macchina come dalla figura 2 e relativo alle ultime fasi di inserimento dell'astuccio nel trasportatore a stalli dell 'astucciatrice ;
- la fig. 4 illustra dall'alto e con parti in sezione, alcuni dei meccanismi di azionamento dell'apparato ;
la fig. 5 è una vista frontale-posteriore del gruppo delle ventose superiori di presa dell'astuccio;
- la fig. 6 illustra dall'alto il meccanismo di azionamento del gruppo di ventose di figura 5.
Nella figura 1, con 1 è indicato il trasportatore a stalli della astucciatrice , formato da una coppia di catene parallele 2 rinviate su coppie di pignoni ad assi orizzontali e paralleli 3 e delle quali una sola è visibile nei disegni, essendo le stesse catene obbligate da adatti mezzi di guida a seguire almeno col ramo superiore un percorso orizzontale e rettilineo, con spostamento intermittente nel senso indicato dalla freccia 4. Alle catene sono fissate delle coppie equidistanziate e perpendicolari di denti 5, tra loro allineati trasversalmente, che realizzano le pareti anteriore e posteriore degli stalli, di contenimento degli astucci 6 e la cui distanza reciproca è proporzionata alle dimensioni degli astucci stessi.
Gli astucci che verranno inseriti negli stalli del trasportatore 1, appoggeranno inferiormente su guide orizzontali e fisse 8 e superiormente striscieranno Botto analoghe guide fisse 7 che lasciano libero un tratto iniziale dello stesso trasportatore pari sostanzialmente alla larghezza di un astuccio e che sono dotate all'inizio di appendici verticali 107 di altezza adeguata e superiormente arrotondate come indicato con 207
All’inizio di ogni ciclo di alimentazione di un astuccio, due successive coppie di denti 5 del trasportatore 1 sono ferme nella posizione illustrata nella figura 2, con la coppia di denti anteriori 5 leggermente oltre il fronte anteriore delle appendici verticali di guida 107, sotto le guide orizzontali 7 e con la coppia seguente di denti 5 non ancora in posizione verticale e leggermente inclinati all 'indietro , in quanto ancora nella fase di curvatura attorno ai pignoni di rinvio 3. Questa particolare disposizione leggermente divergente verso l'alto delle coppie di denti 5 dello stallo, facilita l'introduzione in questo dell'astuccio, come più avanti evidenziato.
Gli astucci pieghevoli e preincollati 6, da alimentare negli stalli del trasportatore 1, sono schiacciati ed impilati in un magazzino 9 registrabile con tecniche note per l'adeguamento alle variazioni di formato degli astucci stessi, postò al di sopra del tratto iniziale del trasportatore 1 ed orientato verso il basso col proprio fronte dal quale verranno estratti gli astucci da alimentare al detto trasportatore 1. L'asse trasversale del magazzino 9, rispetto al quale sono disposti parallelamente i lati di snodatura delle pareti laterali degli astucci impilati, è parallelo agli assi di rinvio delle catene del trasportatore 1. L'asse longitudinale del magazzino 9 è tale da formare un angolo acuto con l'asse longitudinale del trasportatore 1, ad esempio un angolo di circa 35°-40°. Il magazzino 9 è inoltre caratterizzato dal contenere una ridotta quantità di astucci impilati, per limitare la pressione dell'astuccio di fondo contro le coppie di appoggi di trattenimento 10-110 e quindi per facilitare l'estrazione del medesimo astuccio da tali appoggi.
I pacchi di astucci estratti dagli imballaggi di contenimento, così come provengono dalla cartotecnica di produzione, vengono posizionati di taglio all'interno di un canale di guida rettilineo ed orizzontale 11, posto al di sopra del trasportatore 1 e formato inferiormente da un trasportatore a tappeto 111 che col ramo superiore marcia a comando in direzione del magazzino 9 e che termina in corrispondenza della parete inclinata inferiore 109 dello stesso magazzino, essendo il detto canale di guida dotato lateralmente di sponde contrapposte 211 di contenimento dei pacchi di astucci, che si estendono fino all'interno del magazzino e che sono registrabili nella distanza reciproca per l'adattamento al formato dei medesimi astucci. Nel magazzino 9 sono previsti degli appositi sensori di livello minimo e massimo, non illustrati, che controllano automaticamente il funzionamento del trasportatore a tappeto 111, per assicurare la presenza nel magazzino stesso di una quantità minima e costante di astucci.
Il magazzino 9 ed il canale di guida 11 sono sostenuti in parte da un longherone 12 fissato con una propria estremità ad una piastra verticale 13 fissa al basamento dell’astuccistrice e posta su un fianco delle parti sopraddette e del trasportatore 1. Sulla faccia della piastra 13 che è opposta al magazzino 9 (figg. 1--6), sono montati perpendicolarmente a questa due alberi 14-15 sostenuti girevolmente da boccole con cuscinetti 16-17, flangiate su tale piastra e da una piastra parallela 18 fissa alla precedente con distanziali 19--119. Sugli alberi 14-15 sono calettati rispettivamente un pignone 20 ed un settore dentato 21 che ingranano tra loro ed in cui il settore è articolato all'estremità 22 di un tirante 23 a sua volta articolato con l'altra estremità in 24 ad una leva 25, vedi anche figura 4, fulcrata a sua volta con la propria estremità su un albero 26 parallelo ai detti alberi 14-15 e sostenuto per le estremità dalla piastra 13 e da un supporto 27 fisso alla sottostante porzione 28 di basamento della macchina. La leva 25 è dotata in posizione intermedia di un bottone 125 che rileva il profilo a doppio effetto di una camma 29 calettata su un albero 30 parallelo al detto albero 26, sostenuto girevolmente per una estremità dalla piastra 13 e solidale con l'altra estremità ad una delle uscite allineate di una scatola di ingranaggi 31, con assi a "T", che porta calettata sull'altra uscita una camma 32 della quale si dirà più avanti e che è fissata su un supporto 33 solidale alla sottostante parte 28 di basamento della macchina. L'albero d'ingresso 131 della scatola di ingranaggi 31 è collegato al gruppo di moto che aziona il trasportatore 1, in modo che le camme dianzi dette ruotino in fase con l 'astucciatrice.
Dalle figure 1 e 6 si rileva che sulla faccia della piastra 13 rivolta verso il magazzino 9, è flangiata in allineamento assiale all'albero 15, una boccola 34 che per mezzo di cuscinetti sopporta girevolmente un albero 35 dotato in solido e perpendicolarmente di un cannotto 36 nel quale scorre assialmente con la interposizione di un cuscinetto e ricircolo di sfere, un'asta 37 a sezione tonda. Tale asta è fissata con una propria estremità ad un morsetto 38 dotato perpendicolarmente di un perno 39 rivolto verso la piastra 13 e sostenuto girevolmente dall'estremità di una manovella 40 calettata sul tratto di albero 14 che sporge da tale piastra 13.
Sull'altra estremità dell'asta 37 (figg. 1-5) è fissata perpendicolarmente ed è rivolta verso l'alto, una piastrina 41 con un'asola longitudinale 42 sulla quale è fissata trasversalmente e con possibilità di registrazione, tramite una vite a morsetto 43, una piastrina 44 dotata a sua volta di un'asola longitudinale 45 per poter fissare a tale piastra, con regolazione nella distanza reciproca, una coppia di supporti con ventose aspiranti 46 poste col loro fronte utile su un piano ideale perpendicolare alla detta asta 37 e su una comune linea parallela agli alberi 14-15.
Gli astucci 6 sono impilati nel magazzino 9 in modo da presentare in vista ed in posizione alta la parete 106 che risulterà essere quella superiore quando ogni astuccio verrà depositato aperto negli stalli del trasportatore 1. Come illustrato nella figura 1, quando il settore dentato 21 è nella posizione di massimo sollevamento, la manovella 40 è orientata in basso e forma un angolo di novanta gradi nei confronti dell'asta 37 che a sua volta risulta orientata perpendicolarmente nei confronti della base del magazzino 9, mentre le ventose 46 afferrano la parete 106 dell'astuccio di fondo dello stesso magazzino, a breve distanza dal lato d'articolazione con la parete consecutiva ed anch'essa in vista 206 ed a breve distanza dalle estremità di tale lato d'articolazione.
Come illustrato nelle figure 1 e 2, quando il settore dentato 21 viene fatto oscillare verso il basso dalla camma 29 a cui è collegato, (fig. 4), la manovella 40 compie una rotazione in senso orario, di circa 270° e le ventose 46 seguono il percorso discendente indicato con segno a trattini nella stessa figura 2 e caratterìzzato :
- da un primo tratto 146 che vede le ventose allontanarsi dal magazzino 9 per l'estrazione da questo dell'astuccio di fondo e contemporaneamente spostarsi verso il basso di una piccola entità e ruotare leggermente verso il basso, in senso orario;
- da un secondo tratto 246 che vede le ventose 46 con l'astuccio 6 spostarsi verso il basso e ruotare ulteriormente verso il basso, in senso orario, fintanto che l'astuccio stesso giunge nella posizione illustrata con segno continuo nella figura 2, col lato di articolazione della parete 106 a quella 306, in appoggio contro la parte alta ed arrotondata 207 delle guide verticali 107, con una inclinazione di circa 35° rispetto all'asse longitudinale del trasportatore 1 ed a breve distanza e al di sopra degli stalli di tale trasportatore. Per effetto della detta cooperazione con le guide 107, l'astuccio .6, trattenuto dalle ventose 46, si dispone con una leggera convessità verso il basso, aumenta la propria rigidità ed assume una conformazione regolare e costante per poter essere preso con sicurezza da una coppia di ventose aspiranti inferiori 47, che lo afferrano per la parete inferiore 406, a breve distanza dal lato di articolazione con la parete 306 che in parte tocca le dette guide 107.
Mentre le ventose superiori 46 rimangono temporaneamente ferme nella posizione di fine corsa illustrata con segno continuo in figura 2, le ventose inferiori 47 si spostano verso il basso con rotazione attorno ad un asse 67 parallelo agli alberi 14-15 già considerati, in modo da determinare l'apertura dell'astuccio, anche per la cooperazione di questo con le guide 107. In giusta fase le ventose superiori 46 si disattivano e ritornano con una corsa inversa a quella considerata, nella posizione alta per la cooperazione col magazzino 9 e per la ripetizione di un nuovo ciclo di lavoro. Il profilo della camma 29 (fig. 4) è tale da far oscillare in senso orario il settore dentato 21 e da ripotare il tutto nella condizione di figura 1.
Le ventose inferiori 47 passano dalla posizione alta indicata nella figura 2 con segno continuo, a quelle indicate con 147-247-347, con apertura dell'astuccio ed inserimento dello stesso nel sottostante stallo del trasportatore 1.
La distanza che intercorre tra le ventose 47 ed il lato di articolazione della parete 406 con quella 306 dell'astuccio, è tale per cui durante la oscillazione verso il basso delle stesse ventose, il detto lato oltrepassi quasi senza toccare lo spigolo 307 delle guide 107-7 e che poi si inserisca progressivamente sotto la proiezione in pianta di tali guide, cosi che la parete 306, per la cooperazione col detto spigolo, compie una leggera rotazione in senso antiorario come illustrato nella figura 3, diminuendo progressivamente l'angolo interno che forma con la parete di fondo 406, che da ottuso diventa retto e poi acuto. Quando le ventose 47 sono giunte nella posizione bassa 347, la parete 306 dell'astuccio ha oltrepassato lo spigolo 307 e ritorna per memoria elastica in posizione verticale, in battuta contro i denti anteriori 5 dello stallo del trasportatore 1 ed in appoggio sotto la guida 7, rimanendo in tale posizione anche quando le ventose 47 si disattivano, compiono la oltrecorsa di abbassamento e traslano nella posizione 447 di figura 2, con la conseguente traslazione in tal senso dell'asse 67. In giusta fase il trasportatore 1 si attiva ed allontana l'astuccio alimentato 6 verso la stazione di riempimento, come illustrato in figura 2, liberando da ogni ingombro le ventose 47 che possono cosi ritornare nella posizione alta e ravvicinata alle guide 107, per la ripetizione di un nuovo ciclo di lavoro.
Dalle figure 1-2-4 si rileva che le ventose 47 sono montate sulla estremità di una coppia di aste rettilinee e parallele 48 a loro volta fissate con possibilità di registrazione, per mezzo di morsetti 49, su un albero trasversale 67 sostenuto girevolmente dalla estremità di un braccio 50 orientato verso il basso e fissato con l'estremità inferiore su un albero 51 parallelo al detto albero 67 e che attraversa un'apertura della piastra 13 per estendersi al di là di questa dove viene sostenuto girevolmente da una boccola 52 flangiata a tale piastra e da un supporto di estremità 53 a sua volta fisso alla sottostante parte 28 di basamento della macchina. Sull'albero 51 è calettata una leva 54 che col proprio bottone 154 legge il profilo a doppio effetto della camma 32 già considerata, che trasmette alle ventose inferiori il movimento di arretramento per uscire rapidamente dall'ingombro dell'astuccio alimentato al trasportatore 1 e per poi ritornare con un movimento contrario nella posizione ravvicinata alle guide 107 per la presa di un successivo astuccio.
L'albero 67 attraversa una finestra 55 ricavata sulla piastra 13 e si estende al di la di questa per il calettamento ad una leva 56 che mediante un tirante 57 è collegata ad una leva 58 fulcrata sull'albero 26 già considerato. Col proprio bottone 158, la leva 58 rileva il profilo a doppio effetto di una terza camma 59 calettata sull'albero 30 e che provvede al sollevamento ed all'abbassamento delle ventose inferiori 47.
Resta inteso che la descrizione si è riferita ad una forma preferita di realizzazione del trovato, al quale possono essere apportate numerose varianti e modifiche, soprattutto costruttive, senza per altro abbandonare il principio informatore dell'invenzione, come sopra esposto, come illustrato e come a seguito rivendicato.
Nelle rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell'ambito di protezione delle medesime rivendicazioni.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Apparato per l'alimentazione automatica al trasportatore a stalli (1) equidistanziati di una macchina astucciatrice , di astucci pieghevoli, preincollati e di rigidità anche limitata, caratterizzato dal comprendere : - un magazzino (9) per il contenimento di una giusta quantità di astucci (6) piegati ed impilati, posto al di sopra e nella parte iniziale del detto trasportatore a stalli (1) ed inclinato con proprio asse longitudinale in modo da formare un angolo acuto con l'asse longitudinale del detto trasportatore; - almeno una coppia di ventose aspiranti superiori (46) che afferrano l'astuccio di fondo del detto magazzino di alimentazione (9), per la parete (106) che sarà dispósta superiormente quando l'astuccio stesso verrà introdotto aperto in uno stallo del trasportatore dell'astucciatrice essendo previsti dei mezzi per impartire a tali ventose, in fase con l'astucciatrice , un movimento utile per l'estrazione dell'astuccio dal detto magazzino e poi un movimento combinato di rotazione e spostamento verso il basso; - almeno una coppia di ventose aspiranti inferiori (47) che in giusta fase con l'arrivo delle dette ventose superiori (46) con l'astuccio (6) nella posizione di fine corsa in basso, afferrano l'astuccio stesso per la parete (406) che risulterà disposta inferiormente all'atto dell'introduzione nello stallo del detto trasportatore dell'astucciatrice, essendo previsti dei mezzi per impartire a tali ventose inferiori un movimento di abbassamento mentre l'astuccio si apre per temporaneo trattenimento da parte delle ventose superiori e per interferenza contro adatti mezzi di guida (7-107-207), in modo che l'astuccio stesso venga inserito aperto nel sottostante stallo fermo del trasportatore dell'astucciatrice, dove viene trattenuto dai detti mezzi di guida, dopo di che le dette ventose inferiori cessano di aspirare, compiono una oltrecorsa di abbassamento e mentre l'astuccio alimentato viene allontanato dal trasportatore a stalli, le stesse ventose inferiori traslano con un movimento contrario a quello dell’astuccio per prima disimpegnarsi da questo, dopo di che si sollevano e contemporaneamente traslano in direzione contraria a quella precedente per ritornare nella posizione alta ed utile alla ripetizione di un nuovo ciclo di lavoro.
  2. 2) Apparato secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che quando le ventose superiori (46) giungono in corrispondenza del fine della loro corsa discendente, il lato della parete (106) dell'astuccio che è trattenuta da tali ventose e che è articolato ad una parete sottostante (306), interferisce con l'estremità arrotondata superiore (207) di guide fisse e verticali (107), in modo che l'astuccio si dispone con una leggera convessità verso il basso, aumentando la propria rigidità e disponendosi correttamente per la presa da parte delle ventose inferiori (47).
  3. 3) Apparato secondo la rivendicazione 2), caratterizzato dal fatto che le ventose superiori (46) e quelle inferiori (47) afferrano rispettivamente la futura parete superiore (106) e quella inferiore (406) dell'astuccio, in punti simmetricamente disposti e poco distanti dal lato di articolazione di tali pareti alle rispettive pareti laterali (206-306).
  4. 4) Apparato secondo la rivendicazione 2), in cui le guide fisse e verticali (107) con le quali interferisce l'astuccio al fine della corsa di discesa delle ventose superiori (46) che lo hanno estratto dal magazzino di alimentazione, costituiscono un prolungamento di estremità delle guide orizzontali (7) sotto le quali scorre il trasportatore a stalli (l) dell'astucciatrice e che hanno la funzione di trattenere gli astucci negli stalli stessi, essendo previsti del mezzi per far si che lo stallo in cui deve essere introdotto l'astuccio da parte delle ventose inferiori, si fermi coi denti (5) che ne definiscono la parete anteriore, opportunamente oltre il fronte utile delle dette guide verticali (107), sotto le guide orizzontali (7), mentre i denti di definizione della parete posteriore dello stallo sono leggermente inclinati all'indietro in quanto ancora nella fase di curvatura attorno ai pignoni d'estremità (3) del relativo trasportatore, essendo previsto che nella fase di abbassamento dell'astuccio da parte delle ventose inferiori (47), l'astuccio stesso scorra contro le dette guide verticali con la propria parete laterale anteriore (306) che viene obbligata a ruotare all'indietro ed a formare con la parete inferiore (406) un angolo che da ottuso passa per i novanta gradi e diventa leggermente acuto e che poi ritorna a scatto a novanta gradi quando l'astuccio ha abbandonato le dette guide verticali ed è giunto al fine della corsa di introduzione nello stallo, dove rimane per memoria elastica, sotto le dette guide verticali ed a quelle orizzontali (7), anche quando viene abbandonato dalle ventose inferiori e viene in giusta fase allontanato dal trasportatore a stalli.
  5. 5) Apparato secondo la rivendicazione 1), in cui il magazzino (9) di alimentazione degli astucci è realizzato in modo registrabile per l'adattamento ai diversi formati di astuccio, è dimensionato per contenere una quantità ridotta di astucci impilati ed alla sommità di tale magazzino è attestato con un angolo di incidenza di circa 30°440°, un canale di guida (11) rettilineo ed orizzontale, dotato inferiormente di un trasportatore longitudinale a tappeto (111), per alimentare al detto magazzino i pacchi di astucci inseriti trasversalmente e di costa nel detto canale di guida che sormonta parallelamente il trasportatore a stalli dell 'astucciatrice .
  6. 6) Apparato secondo la rivendicazione 1), in cui le ventose superiori (46) sono montate con possibilità di registrazione sulla estremità di un'asta parallela (37) che scorre assialmente in un cannotto (36) dotato perpendicolarmente di un perno (35) sostenuto girevolmente da una boccola (34) flangiata sulla faccia di una piastra verticale (13) fissa al basamento della macchina e che sulla faccia opposta sostiene girevolmente per mezzo di altri supporti (17-18-19-119 ), un albero (15) coassiale al detto perno e sul quale è montato un settore dentato (21) che ingrana con una ruota dentata (20) di piccolo diametro, calettata su un albero (14) parallelo a quelli precedenti, sostenuto girevolmente dai detti supporti e dalla detta piastra e che attraversa quest'ultima per il calettamento ad una manovella (40) che con l'altra estremità coopera girevolmente col perno (39} di un morsetto (36) fissato all'estremità libera dell'asta che sull'altro estremo porta le dette ventose superiori, essendo previsto che il detto settore dentato sia collegato mediante un tirante (23) ad una leva (25) fulcrata sul basamento della macchina e che col proprio bottone (125) rileva il profilo di una camma (29) che deriva la rotazione in fase dal gruppo di moto dell'astucciatrice .
  7. 7) Apparato secondo la rivendicazione 6), caratterizzato dal fatto che quando le ventose superiori (46) sono nella posizione di presa dell'astuccio dal fondo del magazzino di alimentazione (9), l'asta (37) che porta tali ventose è perpendicolare al fondo dello stesso magazzino e forma un angolo di circa 90° con la detta manovella (40) che da parte del relativo meccanismo di azionamento verrà sottoposta ad una rotazione alternata di circa 270°, 8) Apparato secondo la rivendicazione 1), in cui le ventose inferiori (47) sono portate dalla estremità di una coppia di bracci (48) montati con possibilità di registrazione su un albero trasversale (67) sostenuto girevolmente dalla estremità di un braccio (50) orientato verso il basso e calettato con l'estremità inferiore su un albero (51) parallelo a quello precedente, sostenuto girevolmente dal basamento della macchina ed al quale è calettata una leva (54) che con un proprio bottone (154) legge il profilo di una camma (32) adibita al movimento di traslazione delle dette ventose e calettata sul detto albero (30) delle camme, sul quale è calettata un'altra camma (59) adibita al movimento di sollevamento-abbassamento delle dette ventose e che coopera col bottone (158) di una leva (58) collegata tramite un tirante (57) ad un'altra leva (56) calettata sul detto albero (47) che sostiene i bracci con le ventose inferiori . 9) Apparato per l'alimentazione ad una macchina astucciatrice , di astucci pieghevoli, preincollati e di rigidità anche limitata, ad esempio perchè realizzati con materiale riciclato e/o perchè dotati di pareti di piccolo spessore, realizzato più in particolare, in tutto o sostanzialmente, come descritto, come illustrato nelle figure delle quattro tavole allegate di disegno e per gli scopi sopra esposti.
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