ITBO20120028A1 - Macchina sezionatrice di pannelli - Google Patents

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ITBO20120028A1 IT000028A ITBO20120028A ITBO20120028A1 IT BO20120028 A1 ITBO20120028 A1 IT BO20120028A1 IT 000028 A IT000028 A IT 000028A IT BO20120028 A ITBO20120028 A IT BO20120028A IT BO20120028 A1 ITBO20120028 A1 IT BO20120028A1
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Description

D E S C R I Z I O N E
“MACCHINA SEZIONATRICE DI PANNELLIâ€
La presente invenzione à ̈ relativa ad una macchina sezionatrice di pannelli.
Come à ̈ noto, le macchine sezionatrici di pannelli relative alla presente invenzione comprendono un carrello porta-lame mobile orizzontalmente lungo un basamento di guida e di supporto dei pannelli da sezionare. Nella parte superiore della macchina à ̈ previsto un robusto pressore che, durante l’operazione di taglio, blocca tenacemente i pannelli per evitare la loro movimentazione, ancorché minima, durante l’operazione di sezionatura. Questa operazione di bloccaggio, su entrambi i lati della linea di taglio, à ̈ essenziale per l’ottenimento di una buona qualità di taglio e di una buona precisione delle misure dei pannelli sezionati.
Il gruppo lame, oltre a possedere un movimento di traslazione orizzontale indotto dal suddetto carrello porta-lame, viene movimentato anche verticalmente per permettere che le due lame, solitamente una lama di taglio o sega circolare ed una di incisione, sporgano dal piano di lavoro solo durante l’operazione di taglio quando i pannelli sono bloccati dal sistema di pressione superiore.
Durante la corsa di ritorno del carrello porta-lame alla posizione iniziale per una ripetizione del ciclo di taglio, il gruppo lame viene abbassato al di sotto del piano di lavoro per permettere il contemporaneo riposizionamento dei pannelli che solitamente avviene tramite sistemi di spinta (automatizzati e noti) provvisti di pinze di presa dei pannelli stessi.
Come à ̈ noto, durante la fase di sezionatura possono essere prodotti degli sfridi di lavorazione, solitamente durante l’operazione di refilatura sui quattro lati esterni dei pannelli da sezionare che, se di piccole dimensioni, possono penetrare attraverso la fessura di taglio, solitamente di alcuni millimetri di larghezza, all’interno della macchina sezionatrice provocando notevoli problemi di malfunzionamenti dovuti a rotture di vari organi interni della macchina stessa.
Per esempio, nel brevetto AT 403 263 B, per ovviare a questo problema viene proposto un sistema di parziale chiusura della fessura di taglio ortogonale alla direzione del taglio stesso, attraverso la movimentazione di speciali listelli di chiusura posizionati sul piano di lavoro.
Questi listelli di chiusura vengono movimentati durante il passaggio del carrello porta-lame attraverso una relativa camma montata sul medesimo carrello porta-lame. Quindi, al passaggio del carrello portalame, i soli speciali listelli di chiusura in corrispondenza della sua posizione verranno azionati evitando, durante la fase di taglio, che possano venire a contatto con le lame; tali listelli di chiusura verranno immediatamente riposizionati nella posizione di chiusura non appena il carrello porta-lame li avrà oltrepassati.
Uno svantaggio di questa soluzione à ̈ costituito dal fatto che il meccanismo descritto fa sì che i listelli di chiusura vengano aperti di nuovo durante la fase di ritorno del carrello porta-lame. E’ necessario, quindi, rimuovere i refili e/o gli sfridi di lavorazione prima della corsa di ritorno del carrello porta-lame. A tal uopo à ̈ necessario, pertanto, ritardare la corsa di ritorno del carrello porta-lame per consentire all’operatore (o ai dispositivi automatici di tipo noto) di rimuovere gli sfridi dal piano di lavoro per impedire che essi possano cadere all’interno della fessura di taglio.
In alcune recenti realizzazioni il listello, o porzione di listello, di chiusura viene movimentato da un sistema fluidodinamico azionato da un impulso elettronico determinato dalla posizione e dalla fase del ciclo del carrello porta-lame lungo la linea di taglio. Il sistema à ̈ molto complesso e costoso in quanto occorre una componentistica elettronica molto sofisticata per permettere un veloce azionamento degli organi di chiusura, ed evitare quindi la caduta anche di piccoli refili, pur mantenendo un elevato grado di sicurezza per evitare collisioni tra gli organi di chiusura e le lame durante la fase di taglio che può avvenire anche ad elevata velocità.
Pertanto, scopo principale della presente invenzione à ̈ quello di realizzare una macchina sezionatrice comprendente un piano di lavoro attrezzato in cui le apparecchiature di chiusura della fessura di taglio risultino esenti dalle problematiche descritte.
Secondo la presente invenzione viene realizzata, quindi, una macchina sezionatrice secondo quanto rivendicato nella rivendicazione 1 o in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 1.
Per una migliore comprensione della presente invenzione, viene ora descritta una forma di realizzazione preferita, a puro titolo di esempio non limitativo e con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- la figura 1 illustra in pianta una macchina sezionatrice su cui à ̈ montato un piano di lavoro attrezzato che rappresenta l’oggetto principale della presente invenzione;
- la figura 2 mostra una vista frontale della macchina sezionatrice di figura 1;
- la figura 3 illustra una sezione trasversale del piano di lavoro attrezzato in cui una apparecchiatura di chiusura della fessura di taglio assume una prima configurazione (configurazione di apertura della fessura di taglio);
- la figura 4 mostra la sezione trasversale di figura 3 in cui l’apparecchiatura di chiusura della fessura di taglio di cui alla figura 3 assume una seconda configurazione (configurazione di chiusura della fessura di taglio);
- la figura 5 illustra una vista in pianta di una porzione del piano di lavoro attrezzato munito di una pluralità di apparecchiature di chiusura della fessura di taglio secondo la presente invenzione;
- la figura 6 mostra una vista frontale della porzione del piano di lavoro attrezzato di figura 5;
- la figura 7 illustra una vista in pianta di una apparecchiatura di chiusura secondo l’invenzione;
- la figura 8 mostra una vista in sezione A-A dell’apparecchiatura di figura 7 con delle parti asportate nell’intento di migliorare la comprensibilità dei disegni allegati;
- la figura 9 illustra una vista in pianta di un particolare dell’apparecchiatura di chiusura secondo le figure 7, 8; e
- la figura 10 mostra tre differenti configurazioni dell’apparecchiatura di chiusura in accordo con le figure 7, 8, 9; in particolare:
- la figura 10A illustra una prima configurazione in cui l’organo di chiusura à ̈ in posizione retratta per far passare l’incisore e la lama di taglio che sono in fase di taglio di un pacco di pannelli e che si trovano in diretta corrispondenza dell’organo di chiusura stesso;
- la figura 10B mostra una seconda configurazione in cui l’organo di chiusura à ̈ in posizione estratta e chiude la fessura di taglio, in questo caso le lame non interferiscono con l’organo di chiusura stesso; ed infine, - la figura 10C illustra una terza configurazione in cui il carrello porta-lame sta effettuando la corsa di ritorno ed à ̈ in diretta corrispondenza dell’organo di chiusura; in tal caso l’organo di chiusura continua ad essere in posizione estratta in quanto durante tale corsa di ritorno le lame si sono abbassate e pertanto non possono interferire con l’organo di chiusura.
Nelle figure 1, 2, con 10 à ̈ indicata, nel suo complesso, una macchina sezionatrice oggetto della presente invenzione. Su tale macchina sezionatrice 10 à ̈ montato un piano di lavoro attrezzato 100. La macchina sezionatrice 10 comprende una struttura di supporto 11, il suddetto piano di lavoro 100 ed un carrello porta-lame (CRR), quest’ultimo essendo munito, come di consueto, di un incisore (INC), non essenziale, e di una sega circolare (SC). Tali lame (INC, SC) sporgono da una superficie superiore (SS) del piano di lavoro attrezzato 100 solo durante l’operazione di taglio che avviene, secondo una direzione rappresentata dalla freccia F1 (figura 2), quando il pacco di pannelli (non illustrato) à ̈ premuto da un pressore (PRR) agente su entrambi i lati di una linea di taglio (LT) contro la superficie superiore (SS) del piano di lavoro attrezzato 100.
Nel presente contesto si deve intendere come “superficie superiore (SS) del piano di lavoro attrezzato 100†la superficie del medesimo piano, e quindi anche quella di ogni suo componente, che à ̈ fisicamente a contatto con la faccia inferiore di un singolo pannello o del pacco di pannelli da sezionare e ne costituisce anche il supporto durante l’azione di bloccaggio da parte del pressore (PRR).
Tale pressore (PRR) espleta la sua azione di pressione attiva di bloccaggio del pannello, o del pacco di pannelli, per l’intera lunghezza del piano di lavoro attrezzato 100.
Il pressore (PRR) esercita quindi una forza (F) (figure 3, 4) di bloccaggio per mezzo di due piastre verticali di larghezza (H), ciascuna posta ai lati delle lame (INC), (SC) (figure 1, 2, 3, 4).
La forza (F) di serraggio dei pannelli, del valore di qualche centinaio di kg, Ã ̈ espletata dal pressore (PRR) su una area (A) appartenente al piano di lavoro attrezzato 100 (figure 3, 4) di superficie superiore (SS).
O meglio, come mostrato in figura 5, tale forza (F) si scarica anche su una pluralità di aree (A*), (A**), (A***), (A****) appartenenti al piano di lavoro attrezzato 100 (figure 5, 6) di superficie superiore (SS) che sono attigue ad una fessura di taglio (FT) sovrapposta alla linea di taglio (LT). Più in particolare ogni singola area (A*), (A**), (A***), (A****) à ̈ contenuta in una porzione della superficie superiore (SS) di un listello (212) facente parte del piano di lavoro attrezzato 100.
Inoltre, tale forza (F) non induce alcuna deformazione del piano di lavoro attrezzato 100 in quanto ogni organo di tale piano di lavoro 100 viene opportunamente dimensionato in fase di progetto.
Durante la corsa di ritorno del carrello porta-lame (CRR), secondo una direzione rappresentata da una freccia F2 (figura 2), alla posizione iniziale per una ripetizione del ciclo di taglio, tali lame (INC, SC) vengono abbassate al di sotto della superficie superiore (SS) tramite mezzi noti e non rappresentati.
La struttura di supporto 11 comprende due sostegni laterali 12, 13 su cui si appoggiano le ruote (WL) (soltanto una à ̈ visibile in figura 2) di un carro spintore trasversale 14 atto al posizionamento dei pannelli da tagliare (non illustrati) su cui à ̈ montata una pluralità di pinze (PZ1), (PZ2), (PZ3),…(PZn) distribuite lungo il carro spintore (14) stesso.
Con riferimento alle figure 5, 6, si noti in particolare come le pinze (PZ1), (PZ2), siano affiancate e senza soluzione di continuità nella zona vicino ad uno squadro (SQ). Ciò à ̈ reso necessario dal fatto che in questa zona della macchina sezionatrice 10 vengono sezionate trasversalmente strisce di pannelli (non rappresentate) anche molto strette che necessitano quindi di una pluralità di pinze ravvicinate per poter essere movimentate e sezionate simultaneamente. Si noti, inoltre, come ogni pinza di presa (PZ1), (PZ2) à ̈ equipaggiata rispettivamente con due appendici inferiori (AP1), (AP2).
Il carro spintore trasversale 14, appoggiato sulle ruote (WL) à ̈ munito di un motore centrale (MT) che pone in rotazione dei pignoni laterali (PN) (soltanto uno à ̈ visibile in figura 2), ciascuno dei quali à ̈ ingranato con una rispettiva cremagliera (CRM) (figura 2). La rotazione dei pignoni (PN) consente la traslazione dell’intero carro spintore trasversale (14) secondo i due versi dati da una freccia a doppia punta (DR). Ciò ha come effetto lo scorrimento del pacco di pannelli sulla superficie superiore (SS) verso e da una linea di taglio (LT) trasversale a cui à ̈ associata la fessura di taglio (FT) percorsa, durante la fase attiva di taglio, dall’incisore (INC) e dalla sega circolare (SC).
La macchina sezionatrice 10 à ̈ altresì corredata di tavoli aggettanti (TV), di un piano di supporto (PS) e dello squadro laterale (SQ).
Il piano di lavoro 100 (come pure il piano di supporto (PS)), come detto precedentemente, à ̈ munito di una serie di scanalature (SCN), che consentono il passaggio di rispettive pinze (PZ1), (PZ2), (PZ3),…(PZn) (vedi anche figura 6).
In maniera conosciuta e con riferimento alle figure 3, 4, il piano di lavoro attrezzato 100 comprende, come abbiamo detto, la superficie superiore (SS) di appoggio dei pacchi di pannelli (non illustrati). Tale superficie superiore (SS) à ̈ suddivisa in due porzioni dalla linea di taglio teorica (LT) su cui si trova la linea di mezzeria (LM) della sega circolare (SC) (figura 3) e la linea di mezzeria (non illustrata) dell’incisore (INC). In realtà la linea di taglio (LT) à ̈ contornata dalla fessura di taglio (FT), larga qualche millimetro, che tiene conto dello spessore reale delle lame.
Il piano di lavoro attrezzato 100 Ã ̈ fissato ad una base (BS) di supporto con mezzi noti e non illustrati.
La continuità di tale piano di lavoro attrezzato 100 à ̈ interrotta da scanalature (SCN) per il passaggio delle appendici inferiori (AP), (AP1), (AP2) delle pinze (figure 1, 2, 5, 6). In particolare deve essere qui rilevato che proprio a causa delle scanalature (SCN), il piano di lavoro attrezzato 100 nella zona a fianco dello squadro (SQ) à ̈ generalmente composto da strette superfici di appoggio a forma di stretti listelli ortogonali alla linea di taglio (LT) alternati in rapida successione alla serie di scanalature (SCN). Deve essere qui rilevato che le scanalature (SCN) sul piano di lavoro possono servire a contenere anche altre attrezzature funzionali alla operatività della macchina sezionatrice.
Il piano di lavoro attrezzato 100 Ã ̈ completato da almeno una apparecchiatura di chiusura 200 della fessura di taglio (FT).
Come mostrato in maggior dettaglio in figura 7 l’apparecchiatura di chiusura 200 comprende un organo di chiusura 201 della fessura di taglio (FT), ed un dispositivo di azionamento 202 dell’organo di chiusura 201 stesso.
Come illustrato anche in figura 10, il dispositivo di azionamento 202 à ̈ atto a far percorrere all’organo di chiusura 201 un percorso sostanzialmente rettilineo, secondo due direzioni rappresentate dalle frecce F3, F4, da una posizione retratta (PRT) (figure 3, 10A) ad una posizione estratta (PET) (figure 4, 5, 7, 10B, 10C), e viceversa.
In figura 7 à ̈ stato mostrato che l’organo di chiusura 201 comprende vantaggiosamente un corpo principale 201A di larghezza D1 a cui à ̈ associata una testa 201B atta alla chiusura della fessura di taglio (FT) di larghezza D2.
Sia detto incidentalmente che, nel presente contesto, viene definita come “testa 201B†la porzione terminale dell’organo di chiusura 201 atta a chiudere fisicamente la fessura di taglio (FT) (figure 4, 5). Inoltre, la testa 201B à ̈ rivolta verso la linea di taglio (LT).
Vantaggiosamente, ma non necessariamente, la larghezza D2 della testa 201B à ̈ maggiore della larghezza D1 del corpo principale 201A, o anche eventualmente dell’intera apparecchiatura di chiusura 200, in modo tale che tale testa 201B vada a chiudere un tratto più lungo della fessura di taglio (FT).
L’organo di chiusura 201 può essere realizzato con una lamina elasticamente deformabile, utilizzando, per esempio, dell’acciaio armonico.
Nella forma di attuazione illustrata nelle figure 3, 4, 5, l’intero dispositivo di azionamento 202 ed almeno una parte dell’organo di chiusura 201 sono contenuti in una cava (CV) realizzata in modo noto tra la superficie superiore (SS) del piano di lavoro attrezzato 100 ed una base (BS), ad esempio all’interno dello speciale listello 212 di larghezza (D3) alloggiato tra due scanalature (SCN) attigue eventualmente alloggianti le appendici inferiori (AP1), (AP2) relative rispettivamente alla medesima pinza di presa (PZ1), (PZ2). E’ da rilevare che la testa 201B dell’organo di chiusura 201 potrebbe vantaggiosamente avere una larghezza D2 sostanzialmente uguale o eventualmente anche maggiore della larghezza D3 dello speciale listello 212 che potrebbe alloggiare l’organo di chiusura 201 o l’intera apparecchiatura di chiusura 200.
Lo speciale listello 212 con larghezza (D3) facente parte del piano di lavoro attrezzato 100 e quindi con medesima superficie superiore (SS), può essere singolarmente fissato alla base (BS) o può essere contenuto in una porzione del piano di lavoro attrezzato (BS) fissata alla base (BS). In quest’ultimo caso più listelli 212 con larghezza (D3) possono essere contenuti in una medesima porzione di piano di lavoro fissata alla base (BS).
Quando la testa 201B dell’organo di chiusura 201 si trova nella posizione retratta (PRT) (figura 3) esso à ̈ coperto dalla superficie superiore (SS) del piano di lavoro attrezzato 100. Deve essere qui rilevato che la testa 201B dell’organo di chiusura 201 nella sua posizione retratta (PRT) potrebbe anche solo parzialmente essere coperta dalla superficie superiore (SS) del piano di lavoro attrezzato 100 senza peraltro uscire dall’ambito di protezione della presente domanda in quanto rimarrebbero comunque inalterati i vantaggi della soluzione illustrata.
Inoltre, quando l’organo di chiusura 201 si trova nella posizione retratta (PRT) (figura 3) non vi à ̈ alcuna porzione dell’organo di chiusura 201 stesso che possa entrare in contatto, anche accidentale, con un pannello, un pacco di pannelli, o con una pinza, oltre che, evidentemente con l’incisore (INC) o con la sega circolare (SC).
Come illustrato nelle figure 3, 4, l’orlo della porzione del piano di lavoro attrezzato 100, e quindi ovviamente anche quello appartenente allo speciale listello 212, che si trova in corrispondenza della cava (CV) può essere vantaggiosamente conformato come un profilo di guida (PFL) a cui, in uso, à ̈ accoppiata la testa 201B dell’organo di chiusura 201.
Quando il dispositivo di azionamento 202 spinge in avanti tutto l’organo di chiusura 201, la testa 201B di tale organo di chiusura 201, seguendo il profilo di guida (PFL), va a chiudere la sua porzione di fessura di taglio (FT) ponendosi sostanzialmente al medesimo livello della superficie superiore (SS) del piano di lavoro attrezzato 100 (figura 4). L’aderenza della testa 201B al profilo (PFL) à ̈ sempre assicurata dalla elasticità della lamina con cui à ̈ realizzato l’organo di chiusura 201.
In altre parole, la testa 201B segue un percorso comprendente un primo tratto orizzontale seguito da un secondo tratto di sollevamento con la finalità di andare a chiudere una corrispondente porzione della fessura di taglio (FT) ponendosi sostanzialmente al medesimo livello della superficie superiore (SS) del piano attrezzato 100.
In una ulteriore forma di attuazione (non rappresentata), l’organo di chiusura può essere rigido anziché elastico. In questo caso la testa dell’organo di chiusura o comunque la porzione terminale dell’organo di chiusura atta a chiudere fisicamente la fessura di taglio per porsi al livello della superficie superiore del piano di lavoro attrezzato, dovrà essere equipaggiato di un cinematismo a camme o a leve. In alternativa, quando si à ̈ in assenza di tali cinematismi, la testa dello stesso organo di chiusura o comunque la porzione terminale dell’organo di chiusura atta a chiudere fisicamente la fessura di taglio, nella sua posizione estratta si posizionerà leggermente al di sotto della superficie superiore del piano di lavoro attrezzato 100.
Nelle soluzioni alternative proposte, l’apparecchiatura di chiusura 200 (o eventualmente anche il solo organo di chiusura) potrà comunque essere alloggiata e/o guidata parzialmente o completamente nello speciale listello 212 di superficie superiore (SS) frapposto tra due scanalature attigue anche ed eventualmente previste per la medesima pinza di presa.
Come illustrato nelle figure 3, 4, 5, 7, 10 il dispositivo di azionamento 202 comprende, a sua volta, un cursore 203 a cui à ̈ stato reso solidale con mezzi noti l’organo di chiusura 201. Tale cursore 203 à ̈ sollecitato da una molla (SPR), un cui capo à ̈ in appoggio ad una parete di contrasto della cava (CV), e presenta una asola sagomata 204 in cui si impegna un nottolino 205 a sua volta solidale ad un disco 206 (figure 7, 8). Il disco 206 à ̈ fissato ad un albero 207 di asse fisso (AX1), il quale à ̈ contenuto, almeno parzialmente, in un foro passante (FR) realizzato nella base (BS).
Come sarà visto meglio in seguito l’albero 207 può ruotare intorno all’asse fisso (AX1) in modo tale che ruotino nello stesso verso anche il disco 206 ed il nottolino 205 obbligando il cursore 203 a spostarsi secondo una freccia (F3) (figura 10A). In altre parole si ha la trasformazione del moto rotatorio del nottolino 206 nel moto traslatorio del cursore 203 e dell’organo di chiusura 201.
Come mostrato in particolare nelle figure 3, 4, 8, al di sotto della base (BS) vi à ̈ una bielletta 208 solidale all’albero 207, un capo di tale bielletta 208 essendo sottoposta all’azione di una molla 209 parzialmente avvolta intorno all’albero 207. Una prima estremità 209A della molla 209 à ̈ solidale alla base (BS), mentre una seconda estremità 209B à ̈ fissata alla bielletta 208. Al capo opposto della bielletta 208 che non à ̈ fissato all’albero 207 si trova un perno 210 che può ruotare liberamente intorno ad un asse (AX2) a cui à ̈ fissato un rollino 211, il quale può quindi anch’esso ruotare liberamente intorno all’asse (AX2).
Come illustrato nelle figure 3, 10A, 10C, tale rollino 211 può entrare in contatto con il carrello porta-lame (CRR), oppure, in una ulteriore forma di attuazione non illustrata, con una camma di opportuna lunghezza fissata al carrello porta-lame (CRR) stesso, sia durante la corsa di taglio (figura 10A) che durante quella di ritorno (figura 10C).
Con riferimento alla figura 10A, quando il nottolino 205 spinge il cursore 203 nella direzione rappresentata dalla freccia F3 si carica la molla (SPR). Pertanto, nella configurazione mostrata in figura 10A l’organo di chiusura 201 si trova nella sua posizione retratta (PRT) ed à ̈ scostato dalla fessura di taglio (FT) permettendo il passaggio dell’incisore (INC) e della sega circolare (SC).
Quando l’organo di chiusura 201 si trova in questa posizione l’incisore (INC) e la sega circolare (SC) possono eseguire, rispettivamente, in corrispondenza di quel particolare organo di chiusura 201, le operazioni di incisione e taglio del pacco di pannelli (non illustrato) che si trova a cavallo della fessura di taglio (FT).
Una volta che il carrello porta-lama (CRR) Ã ̈ passato (figura 10B) viene perso il contatto tra il rollino 211 e il carrello porta-lame (CRR).
Per questa ragione, per effetto dell’azione della molla (SPR) nella direzione indicata dalla freccia (F4), il sistema assume la configurazione mostrata in figura 10B, cioà ̈ con l’organo di chiusura 201 in posizione estratta (PET).
Durante la corsa di ritorno del carrello porta-lame (CRR), con le lame abbassate e secondo una direzione rappresentata dalla freccia (F2), il rollino 211 entra di nuovo in contatto con il carrello porta-lame (CRR) stesso, ma in questo caso il nottolino 205 rotola folle nell’asola sagomata 204 mantenendo invariata la posizione del cursore 203 e quindi dell’organo di chiusura 201 (che resta a chiudere la fessura di taglio (FT)). In questa terza configurazione di figura 10C prende luogo anche il caricamento della molla 209.
Non appena il carrello porta-lame (CRR) ha oltrepassato lo specifico organo di chiusura 201 il rollino 211 torna ad assumere la posizione mostrata in figura 10B grazie all’azione della molla 209.
Come si vede, quindi, lo specifico organo di chiusura 201 occupa la sua posizione retratta (PRT) soltanto quando sussistono contemporaneamente le seguenti due condizioni:
f1) l’incisore (INC) e la sega circolare (SC) sono in fase di taglio del pacco di pannelli; e
f2) l’incisore (INC) e la sega circolare (SC) si trovano proprio in corrispondenza di quello specifico organo di chiusura (201) (figura 10A).
Inoltre, lo stesso organo di chiusura 201 si trova nella sua posizione estratta (PET) in tutte le altre situazioni non prese in considerazione al precedente paragrafo.
In particolare, il carrello porta-lame (CRR) può eseguire immediatamente la sua corsa di ritorno anche se gli sfridi non sono stati preventivamente rimossi dalla superficie superiore (SS) del piano di lavoro attrezzato 100 e più in particolare dalla loro eventuale posizione a cavallo della fessura di taglio (FT), in quanto gli organi di chiusura 201 della stessa rimangono comunque in posizione estratta (PET).
Il dispositivo di azionamento folle descritto per la corsa di ritorno del carro porta-lame à ̈ certamente funzionale per tutte quelle sezionatrici che prevedono una posizione fissa di partenza del carro porta-lame stesso per la fase di taglio.
Una alternativa al sistema di azionamento folle descritto per la corsa di ritorno del carro porta-lame (non illustrato) à ̈ costituito da una camma mobile di opportuna lunghezza fissata al carrello porta-lame (CRR) la quale può assumere due posizioni:
- una prima posizione estratta che si attiva solamente durante la fase di taglio, dove tale camma mobile si impegna con un rollino di attuazione per far assumere ad un organo di chiusura una posizione retratta; ed
- una seconda posizione di riposo ed arretrata che si attiva durante la fase di ritorno del carrello porta-lame, dove tale camma mobile non entra in contatto con il rollino di attuazione facendo così rimanere l’organo chiusura in posizione estratta.
Come illustrato nelle figure 5, 6, il piano di lavoro attrezzato 100, nella fattispecie quello vicino allo squadro (SQ), può essere attrezzato con una pluralità di apparecchiature di chiusura 200A, 200B, 200C, 200D che sono azionate in sequenza in funzione del passaggio del carrello porta-lame (CRR) soltanto quando vengono soddisfatte contemporaneamente le suddette due condizioni indicate ai precedenti punti f1 e f2.
Inoltre, nelle suddette figure 5, 6, si può notare come le apparecchiature di chiusura 200A, 200B, 200C, 200D possono essere disposte tra più scanalature (SCN) poste in rapida successione tra di loro per permettere il posizionamento di più pinze (PZ1, PZ2) nella zona immediatamente a lato dello squadro (SQ). Ciò à ̈ reso possibile dal fatto che le apparecchiature di chiusura 200A, 200B, 200C, 200D possono coesistere con la superficie superiore (SS) del piano di lavoro 100, o comunque e più in particolare, con una porzione della superficie superiore (SS) dei listelli (212) sostanzialmente interessata all’azione di spinta esercitata dal pressore (PRR) e che rappresenta il supporto indispensabile per i pannelli durante la fase di taglio.
Come si vede l’azionamento ravvicinato sicuro e veloce di più apparecchiature di chiusura in rapida successione tra loro à ̈ condizione indispensabile per garantire una ciclica ottimale della chiusura della fessura di taglio. Tutto ciò evita sia possibili collisioni tra il carro portalame e gli organi di chiusura, sia la caduta di piccoli refili che in questa zona del piano di lavoro attrezzato possono essere anche molto corti. Inoltre deve essere garantito un ciclo di lavoro esente da possibili interruzioni. Pertanto gli azionamenti di tipo meccanico descritti sono ideali per il raggiungimento di questi benefici.
In entrambe le forme di attuazione descritte in precedenza si ha una macchina sezionatrice comprendente:
- una struttura di supporto munita di un piano di lavoro attrezzato; - un carrello porta-lame comprensivo di almeno una sega circolare atta a scorrere, durante l’operazione di taglio dei pannelli, lungo una fessura di taglio realizzata su detto piano di lavoro;
- almeno un pressore agente su almeno un lato di detta linea di taglio; ed
il piano di lavoro attrezzato comprendendo almeno una apparecchiatura di chiusura della fessura di taglio ortogonale alla fessura di taglio medesima provvista di mezzi attuatori a camme;
macchina sezionatrice caratterizzata dal fatto che detti mezzi attuatori a camme sono attivi soltanto durante la fase di taglio e sono folli durante la corsa di ritorno di detto carrello porta-lame.
I principali vantaggi del piano di lavoro attrezzato sopra descritto sono i seguenti:
-il sistema meccanico di azionamento degli organi di chiusura della fessura di taglio descritto consente un veloce e sicuro azionamento degli organi di chiusura evitando la caduta all’interno della fessura di taglio di refili anche molto corti;
-il sistema meccanico di azionamento folle degli organi di chiusura della fessura di taglio descritto consente un veloce e sicuro ciclo di lavoro della macchina sezionatrice in quanto la fase di ritorno del carrello porta-lame avviene con gli organi di chiusura in posizione estratta evitando quindi la necessità di rimuovere gli eventuali sfridi a cavallo della fessura di taglio prima di effettuare la corsa di ritorno del carrello porta-lame stesso;
-il sistema di movimentazione dell’organo di chiusura della fessura di taglio non à ̈ sensibile alla polvere in quanto si trova ad essere posizionato completamente all’interno e al di sotto della superficie superiore del piano di lavoro; ed
-il sistema à ̈ di facile costruzione, economico, ed anche di facile montaggio in macchine esistenti in quanto non comporta alcun collegamento elettrico o elettronico per rilevare la posizione del carrello porta-lame in relazione ai dispositivi di chiusura della fessura di taglio.

Claims (8)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Macchina sezionatrice (10) comprendente: - una struttura di supporto (11) munita di un piano di lavoro attrezzato (100); - un carrello porta-lame (CRR) comprensivo di almeno una sega circolare (SC) atta a scorrere, durante l’operazione di taglio dei pannelli, lungo una fessura di taglio (FT) realizzata su detto piano di lavoro (100); il piano di lavoro attrezzato (100) comprendendo almeno una apparecchiatura di chiusura (200), (200A), (200B), (200C), (200D) della fessura di taglio (FT) provvista di un rispettivo organo di chiusura (201) ortogonale alla fessura di taglio (FT) stessa; detto organo di chiusura (201) essendo associato a rispettivi mezzi attuatori a camme (202); macchina sezionatrice (10) caratterizzata dal fatto che detti mezzi attuatori a camme (202) sono attivi soltanto durante la fase di taglio e sono folli durante la corsa di ritorno di detto carrello porta-lame (CRR).
  2. 2. Macchina sezionatrice (10), come rivendicato alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che ciascuno specifico organo di chiusura (201), appartenente ad una rispettiva apparecchiatura di chiusura (200), (200A), (200B), (200C), (200D), occupa una sua corrispondente posizione retratta (PRT) soltanto quando sussistono contemporaneamente le seguenti due condizioni: f1) dei mezzi di taglio (INC, SC) sono in fase attiva di taglio di materiale da tagliare; e f2) detti mezzi di taglio (INC, SC) si trovano proprio in corrispondenza di quello specifico organo di chiusura (201).
  3. 3. Macchina sezionatrice (10), come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi attuatori a camme (202) sono atti a trasformare un moto rotatorio in un moto lineare di attivazione di detto organo di chiusura (201).
  4. 4. Macchina sezionatrice (10), come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi attuatori a camme (202) comprendono un cursore (203) abbinato a detto organo di chiusura (201), detto cursore (203) essendo in grado di ricevere il moto solo durante la fase di taglio del carrello porta-lame (CRR).
  5. 5. Macchina sezionatrice (10), come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi attuatori a camme (202) comprendono un cursore (203) abbinato a detto organo di chiusura (201), tale cursore (203) essendo sollecitato da mezzi elastici (SPR) e presentando una asola sagomata (204) in cui si impegna un nottolino (205) a sua volta solidale ad un disco (206) fissato ad un albero (207), di asse fisso (AX1), detto albero (207) essendo contenuto, almeno parzialmente, in un foro passante (FR) realizzato in una base di supporto (BS).
  6. 6. Macchina sezionatrice (10), come rivendicato alla rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che a detto albero (207) à ̈ solidale una bielletta (208), un capo di tale bielletta (208) essendo sottoposto all’azione di mezzi elastici (209).
  7. 7. Macchina sezionatrice (10), come rivendicato alla rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che al capo opposto di detta bielletta (208) che non à ̈ fissato a detto albero (207) si trova un perno (210) atto a ruotare liberamente intorno ad un asse (AX2), a detto perno (210) essendo fissato un rollino (211) che entra in contatto con un carrello porta-lame (CRR), o con una camma fissata al carrello portalame (CRR) stesso, per l’attivazione di detta almeno una apparecchiatura di chiusura (200), (200A), (200B), (200C), (200D).
  8. 8. Macchina sezionatrice (10), come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni 1-3, caratterizzata dal fatto che detti mezzi attuatori a camme comprendono una camma mobile di opportuna lunghezza fissata a detto carrello porta-lame la quale assume due posizioni: - una prima posizione estratta che si attiva solamente durante la fase di taglio, dove tale camma mobile si impegna con dei mezzi di attuazione per far assumere ad un organo di chiusura una posizione retratta; ed - una seconda posizione di riposo ed arretrata che si attiva durante la fase di ritorno del carrello porta-lame, dove tale camma mobile non si impegna con detti mezzi di attuazione facendo così rimanere l’organo chiusura in posizione estratta.
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Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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AT403263B (de) * 1996-05-09 1997-12-29 Schelling Gmbh & Co Maschinentisch mit einer unterflurkreissäge
EP2236232A2 (de) * 2009-04-02 2010-10-06 Schelling Anlagenbau GmbH Sägemaschine

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