ITBO20000452A1 - Macchina scoppialastre a filo diamandato . - Google Patents

Macchina scoppialastre a filo diamandato . Download PDF

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Ilario Bidese
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Bideseimpianti S R L
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Description

D E S C R I Z IO N E
del brevetto per invenzione industriale
La presente invenzione è relativa ad una macchina scoppialastre a filo diamantato.
Più in dettaglio, la presente invenzione è relativa ad una macchina atta a tagliare con un filo diamantato una lastra di materiale roccioso di grosso spessore in corrispondenza del suo piano di mezzeria, in modo tale da ottenere due lastre di spessore ridotto. Con l'espressione "lastre di materiale roccioso" nella trattazione che segue vengono indicate indifferentemente lastre di pietra, lastre di marmo, lastre di granito eccetera.
Come è noto, nella lavorazione di marmi e graniti è prassi comune tagliare in corrispondenza del piano di mezzeria una lastra di materiale roccioso di grosso spessore, in modo tale da ottenere due lastre di spessore ridotto. Tale operazione viene chiamata "scoppiatura della lastra" e viene effettuate utilizzando indifferentemente macchine a filo diamantato oppure macchine a lama oscillante.
Con riferimento alla figura 1, le macchine scoppialastre a filo diamantato attualmente sul mercato comprendono: un basamento I; un carrello portalastre II montato scorrevole su di una coppia di rotaie che si estendono lungo il basamento I; un portale III disposto sul basamento I a cavallo del carrello portalastre II; ed una unità di taglio IV a filo diamantato, montata scorrevole sui montanti verticali del portale III in modo tale da poter sezionare le lastre secondo un piano di taglio verticale perpendicolare alle rotaie del basamento I.
Il carrello portalastre II è provvisto di mezzi di bloccaggio in grado di mantenere sul carrello la o le lastre di materiale roccioso di grosso spessore perfettamente verticali, con il piano di mezzeria parallelo al piano di taglio; mentre l'unità di taglio IV comprende due slitte portavolani V montate scorrevoli ciascuno su di un rispettivo montante del portale III, quattro volani scanalati VI montati a coppie sulle due slitte portavolani V in modo tale da essere girevoli sul piano di taglio verticale, ed un filo diamantato VII montato ad anello sui quattro volani scanalati VI in modo tale da risultare mobile sul citato piano di taglio verticale .
L'unità di taglio IV a filo diamantato comprende, infine, una coppia di volani guidafilo IIX aventi la funzione di impedire che, durante le operazioni di taglio, il ramo inferiore del filo diamantato VII, ossia il ramo che incide la lastra di materiale roccioso, possa spostarsi accidentalmente dal piano di taglio, compromettendo la "scoppiatura" della lastra. Un qualsiasi spostamento del ramo inferiore del filo diamantato VII dal piano di taglio equivale, infatti, ad uno spostamento del filo diamantato VII dal piano di mezzeria della lastra di materiale roccioso con conseguente rottura della stessa.
Con riferimento alla figura 1, i due volani guidafilo IIX giacciono sul piano di taglio in corrispondenza del ramo inferiore del filo diamantato VII, e sono montati girevoli ciascuno all'estremità di una rispettiva staffa di supporto IX che risulta, a sua volta, fissata rigidamente all'estremità di un attuatore idraulico lineare X o similare, estendentesi a sbalzo dalla slitta portavolani V.
Le macchine scoppialastre a filo diamantato attualmente in commercio sono infine provviste di una serie di azionamenti elettrici atti, rispettivamente, a muovere l'unità di taglio IV lungo i montanti verticali del portale III controllando la velocità di calata della stessa, ed a muovere il carrello portalastre II lungo le rotaie del basamento I controllandone la posizione rispetto al piano di taglio verticale.
Il principale inconveniente delle macchine scoppialastre a filo diamantato sopra descritte è quello di dover utilizzare obbligatoriamente azionamenti elettrici particolarmente precisi, con grossi problemi di costi. Gli azionamenti elettrici che sovrintendono alla movimentazione del carrello portalastre II devono, infatti, essere in grado di controllare la posizione del carrello portalastre II con estrema precisione, in quanto a loro è demandato il compito di mantenere il carrello portalastre II in una posizione tale per cui il piano di mezzeria della lastra da "scoppiare" coincida, per tutta al durata del taglio, con il piano di taglio verticale, pena la rottura della lastra in fase di "scoppiatura" .
Scopo della presente invenzione è quello di realizzare una macchina scoppialastre a filo diamantato che non necessiti di azionamenti elettrici particolarmente costosi, e che sia quindi più economica da produrre.
Secondo la presente invenzione viene realizzata una macchina scoppialastre a filo diamantato comprendente un basamento/ un carrello portalastre atto a supportare una o più lastre di materiale roccioso, un portale disposto sul basamento a cavallo del carrello portalastre, ed una unità di taglio a filo diamantato, montata scorrevole sul portale in modo tale da poter sezionare la lastra secondo un piano di taglio sostanzialmente verticale; l'unità di taglio essendo provvista di almeno una coppia di volani guidatilo disposti a contatto del ramo inferiore del filo diamantato; la macchina scoppialastre essendo caratterizzata dal fatto che i detti volani guidafilo sono montati mobili sull'unità di taglio in modo tale da potersi spostare trasversalmente al piano di taglio e che l'unità di taglio comprende inoltre dei mezzi di centraggio atti a spostare i detti volani guidafilo in modo tale da mantenere il ramo inferiore del filo diamantato sempre sul piano di mezzeria della lastra, anche quando quest'ultimo non coincide con il piano di taglio.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo in cui:
- la figura 2 è una vista frontale, con parti asportate per chiarezza, di una macchina scoppialastre a filo diamantato realizzata secondo i dettami della presente invenzione;
- la figura 3 illustra, in vista prospettica e con parti asportate per chiarezza, un particolare della macchina illustrata in figura 2;
- la figura 4 è una vista in pianta del particolare illustrato in figura 3; mentre
- la figura 5 è una vista frontale del particolare illustrato nelle figure 3 e 4 durante il funzionamento della macchina scoppialastre a filo diamantato.
Con riferimento alla figura 2, con 1 è indicata nel suo complesso una macchina scoppialastre a filo diamantato atta a tagliare con un filo diamantato una lastra 2 di materiale roccioso di grosso spessore in corrispondenza del suo piano di mezzeria M, in modo tale da ottenere due lastre di spessore ridotto.
Con l'espressione "lastre di materiale roccioso" nella trattazione che segue verranno indicate indifferentemente lastre di pietra, lastre di marmo, lastre di granito eccetera.
La macchina 1 comprende: un basamento 3; un carrello portalastre 4 montato scorrevole su di una coppia di rotaie 5 che si estendono lungo il basamento 3 in una direzione orizzontale determinata (perpendicolare al foglio in figura 2); un portale 6 disposto sul basamento 3 perpendicolare alle rotaie 5 ed a cavallo del carrello portalastre 4; ed una unità di taglio 7 a filo diamantato, montata scorrevole sui montanti verticali 8 del portale 6 in modo tale da poter sezionare la lastra 2 secondo un piano di taglio T verticale .
Il carrello portalastre 4 è atto a ricevere una o più lastre 2 di materiale roccioso di grosso spessore, ed è provvisto di un telaio di supporto e bloccaggio delle lastre 9 in grado di bloccare la o le lastre 2 disposte sul carrello stesso, in modo tale che queste ultime risultino perfettamente verticali, con il piano di mezzeria M sempre parallelo al piano di taglio T. Sia il carrello portalastre 4 che il telaio di supporto e bloccaggio delle lastre 9 sono di tipo noto ed essendo già ampiamente utilizzati dalla richiedente non verranno ulteriormente descritti.
La macchina 1 è provvista, infine, di mezzi di movimentazione 10 dell'unità di taglio, atti a spostare a comando l'unità di taglio 7 lungo i montanti verticali del portale 6, controllandone la velocità di calata; di mezzi di movimentazione 11 del carrello portalastre, atti a spostare a comando il carrello portalastre 4 lungo le rotaie 5 sul basamento 3, controllandone la posizione rispetto al piano di taglio T; e di una unità di controllo 12 atta a comandare i mezzi di movimentazione 10 e 11 in modo tale da effettuare in automatico la "scoppiatura" della o delle lastre 2 posizionate sul carrello portalastre 4.
Con riferimento alla figura 2, l'unità di taglio 7 a filo diamantato comprende invece: due slitte portavolani 13 montate scorrevoli ciascuno su di un rispettivo montante verticale 8 del portale 6; quattro volani scanalati 14 montati a coppie sulle due slitte portavolani 13 in modo tale da essere girevoli su di un piano verticale coincidente con il piano di taglio T; ed un filo diamantato 15 montato ad anello attorno ai quattro volani scanalati 14 in modo tale da risultare mobile sul suddetto piano di taglio T.
Più in dettaglio, i quattro volani scanalati 14 sono montati sulle due slitte portavolani 13 in modo tale da essere girevoli attorno a rispettivi assi di rotazione 14a perpendicolari al piano di taglio T e sono disposti, nell'esempio illustrato, in corrispondenza dei vertici di un trapezio isoscele giacente sul piano di taglio T stesso.
L'unità di taglio 7 comprende, inoltre, un motore elettrico (non illustrato) meccanicamente accoppiato ad uno dei volani scanalati 14 in modo tale da portare in rotazione il volano scanalato 14 stesso attorno al suo asse di rotazione 14a, così da muovere il filo diamantato 15 sul piano di taglio T, ed una coppia di volani guidafilo 16 che hanno la duplice funzione di mantenere in tensione il filo diamantato 15 e di impedire che, durante le operazioni di taglio, il ramo inferiore 15a del filo diamantato 15, ossia il ramo che incide la lastra 2 di materiale roccioso, possa spostarsi accidentalmente dal piano di mezzeria M della lastra 2, compromettendo la "scoppiatura" della lastra 2.
Con riferimento alle figure 2, 3 e 4, i due volani guidafilo 16 giacciono, a macchina ferma, sul piano di taglio T, sono disposti a contatto del ramo inferiore 15a del filo diamantato 15, e sono montati girevoli ciascuno all'estremità di una rispettiva staffa di supporto 17 che risulta, a sua volta, fissata all'estremità libera di un attuatore idraulico 18 lineare estendentesi a sbalzo dalla corrispondente slitta portavolani 13.
Però, a differenza dalle macchine scoppialastre attualmente in commercio dove i volani guidafilo sono mantenuti girevoli sul piano di taglio T, nella macchina 1 le staffe di supporto 17 sono montate mobili sulle estremità dei rispettivi attuatori idraulici 18, in modo tale da potersi spostare trasversalmente al piano di taglio T unitamente ai volani guidafilo 16 ed al ramo inferiore 15a del filo diamantato 15.
Nell'esempio illustrato, in particolare, le staffe di supporto 17 sono collegate alle estremità dei corrispondenti attuatori idraulici 18 tramite una cerniera 19 o similare, in modo tale da poter oscillare liberamente attorno ad un asse di rotazione R orizzontale, che risulta essere parallelo al piano di taglio T e che quindi risulta essere parallelo al ramo inferiore 15a del filo diamantato 15.
Oltre alle staffe di supporto 17 ed agli attuatori idraulici 18, l'unità di taglio 7 della macchina 1 comprende inoltre, per ciascun volano guidafilo 16, un dispositivo di centraggio 20 atto a cooperare con il bordo laterale della lastra 2 in modo tale da mantenere il corrispondente volano guidafilo 16, o meglio il ramo inferiore 15a del filo diamantato 15 su cui il volano guidafilo 16 è in appoggio, sempre sul piano di mezzeria M della lastra 2, anche quando quest'ultimo non coincide con il piano di taglio T.
Il dispositivo di centraggio 20 è fissato alla staffa di supporto 17 e, nell'esempio illustrato, comprende una forcella 21 a bracci mobili atta ad essere inserita nella lastra 2 in modo tale che la lastra 2 stessa impegni con il suo bordo perimetrale la gola della forcella 21. Tale forcella 21 è realizzata in modo tale da mantenere il piano di mezzeria M della lastra 2 sempre coincidente con il piano di mezzeria della gola della forcella 21, ed è orientata in modo tale che il ramo inferiore 15a del filo diamantato 15 giaccia sempre sul piano di mezzeria della gola della forcella 21.
Più in dettaglio, la forcella 21 è fissata alla staffa di supporto 17 al disotto del volano guidafilo 16 ed immediatamente al disopra del ramo inferiore 15a del filo diamantato 15, ed è orientata in modo tale che il piano di mezzeria della forcella 21 venga a coincidere, a macchina ferma, con il piano di taglio T sul quale giace, sempre a macchina ferma, il ramo inferiore 15a del filo diamantato 15.
I bracci 22 della forcella 21 sono disposti da bande opposte del piano di mezzeria della forcella 21, ossia del piano di taglio T, sono incernierati al corpo centrale 23 della forcella 21 in modo tale da poter oscillare attorno a rispettivi assi di rotazione V verticali e sono meccanicamente accoppiati una all'altro tramite due settori dentati 24, in modo tale da muoversi in modo complementare uno all'altro così da trovarsi sempre entrambi alla stessa distanza dal piano di mezzeria della forcella 21.
II dispositivo di centraggio 20 è provvisto inoltre di un elemento elastico 25 atto a spingere i due bracci 22 della forcella 21 uno contro l'altro in modo tale da mantenerli aderenti alla lastra 2, e di una serie di rulli 26 montati girevoli in corrispondenza delle estremità dei bracci 22 della forcella 21, in modo tale da facilitare lo scorrimento della forcella 21 sulle due facce della lastra 2 durante l'abbassamento dell'unità di taglio 7.
Nell'esempio illustrato, l'unità di aglio 7 è infine provvista, per ciascun volano guidafilo 16, di un rispettivo contrappeso 24 fissato a sbalzo sulla staffa di supporto 17 dalla parte opposta del volano guidafilo 16. Tale contrappeso 27 ha la funzione di bilanciare il peso del volano e la forza esercitata dal filo diamantato 15.
Il funzionamento della macchina 1 è facilmente desumibile da quanto sopra descritto: con riferimento alla figura 5, nel caso in cui, durante l'abbassamento dell'unità di aglio 7, il piano di mezzeria M della lastra 2 non sia perfettamente coincidente con il piano di taglio T, i dispositivi di centraggio 20 guidano le staffe di supporto 17 in modo tale da inclinare i volani guidafilo 16 fissati ad esse, così da mantenere il ramo inferiore 15 del filo diamantato perfettamente sul piano di mezzeria M della lastra 2.
I vantaggi di una tale soluzione sono evidenti: non è più necessario utilizzare dei mezzi di movimentazione 11 del carrello portalastre 4 particolarmente accurati, perché l'unità di taglio 7 è ora i grado di mantenere il ramo inferiore 15a del filo diamantato 15 sempre perfettamente sul piano di mezzeria M della lastra 2, anche quando quest'ultimo non coincide con il piano di taglio T.
Risulta infine chiaro che alla macchina 1 scoppialastre a filo diamantato possono essere portate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Macchina scoppialastre (1) a filo diamantato comprendente un basamento (3), un carrello portalastre (4) atto a supportare una o più lastre (2) di materiale roccioso, un portale (6) disposto sul basamento (3) a cavallo del carrello portalastre (4), ed una unità di taglio (7) a filo diamantato, montata scorrevole sul portale (6) in modo tale da poter sezionare la lastra (2) secondo un piano di taglio (T) sostanzialmente verticale; l'unità di taglio (7) essendo provvista di almeno una coppia di volani guidafilo (16) disposti a contatto del ramo inferiore (15a) del filo diamantato (15); la macchina scoppialastre (1) essendo caratterizzata dal fatto che i detti volani guidafilo (16) sono montati mobili sull'unità di taglio (7) in modo tale da potersi spostare trasversalmente al piano di taglio (T) e che l'unità di taglio (7) comprende inoltre dei mezzi di centraggio (20) atti a spostare i detti volani guidafilo (16) in modo tale da mantenere il ramo inferiore (15a) del filo diamantato (15) sempre sul piano di mezzeria (M) della lastra (2), anche quando quest'ultimo non coincide con il piano di taglio (T).
  2. 2. Macchina scoppialastre secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la detta unità di taglio (7) comprende due slitte portavolani (13) montate scorrevoli ciascuno su di un rispettivo montante verticale (3) del portale (6) e che ciascun volano guidafilo (16) è montato girevole su di una rispettiva staffa di supporto (17) che risulta, a sua volta, fissata all'estremità libera di un attuatore idraulico lineare (18) estendentesi a sbalzo da una detta slitta portavolani (13).
  3. 3. Macchina scoppialastre secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che la detta staffa di supporto (17) è collegata all'estremità libera del detto un attuatore idraulico lineare (18) tramite una cerniera (19) o similare, in modo tale da poter oscillare liberamente attorno ad un asse di rotazione (R) orizzontale, che giace sul piano di taglio (T) e che quindi risulta essere parallelo al ramo inferiore (15a) del filo diamantato (15).
  4. 4. Macchina scoppialastre secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di centraggio (20) sono atti a cooperare con il bordo laterale della lastra (2) da tagliare per mantenere il ramo inferiore (15a) del filo diamantato (15) sempre sul piano di mezzeria (M) della lastra (2), anche quando quest'ultimo non coincide con il piano di taglio (T).
  5. 5. Macchina scoppialastre secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di centraggio (20) sono fissati alle staffe di supporto (17) al disotto dei volani guidafilo (16) e, per ciascuna staffa, comprendono una forcella (21) atta ad essere inserita nella lastra (2) in modo tale che la lastra (2) stessa impegni con il suo bordo perimetrale la gola della forcella (21).
  6. 6. Macchina scoppialastre secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che i bracci (22) della detta forcella (21) sono incernierati al corpo centrale (23) della forcella (21) da bande opposte del piano di mezzeria della forcella (21) stessa, e sono meccanicamente accoppiati tra loro in modo tale da muoversi in modo complementare uno all'altro così da trovarsi sempre entrambi alla stessa distanza dal piano di mezzeria della forcella (21).
  7. 7. Macchina scoppialastre secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che i bracci (22) della detta forcella (21) sono meccanicamente accoppiati tramite due settori dentati (24).
  8. 8. Macchina scoppialastre secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di centraggio (20) comprendono, per ciascuna forcella (21), un elemento elastico (25) atto a spingere i due bracci (22) della forcella (21) uno contro l'altro in modo tale da mantenerli aderenti alla lastra (2) di materiale roccioso .
  9. 9. Macchina scoppialastre secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di centraggio (20) comprendono, per ciascuna forcella (21), una pluralità di rulli (26) montati girevoli in corrispondenza delle estremità dei bracci (22) della forcella (21) in modo tale da facilitare lo scorrimento della forcella (21) sulle due facce della lastra (2) durante l'abbassamento dell'unità di taglio (7).
  10. 10. Macchina scoppialastre secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il detto carrello portalastre (4) ed il detto portale (6) sono mobili uno rispetto all'altro.
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