ITBO20130108A1 - Macchina per la lavorazione di cartone in lastre o simili - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:

MACCHINA PER LA LAVORAZIONE DI CARTONE IN LASTRE O SIMILI

La presente invenzione ha per oggetto una macchina per la lavorazione di cartone in lastre o simili.

La presente invenzione trova particolare applicazione nella realizzazione di sbozzati per la formatura di scatole di cartone.

Nell’industria della lavorazione del cartone o simili sono note macchine per la realizzazione di sbozzati in cartone o simili, che successivamente vengono piegati e formati al fine di ottenere scatole per l’imballaggio.

Tali macchine hanno il compito di eseguire tagli, cordonature o slizzature (ovvero asole o fenditure) su lastre o fogli di cartone predisposti all’interno della macchina stessa.

Nel corso della presente trattazione si descriverà la macchina con riferimento alla lavorazione di cartone o simili, intendendo con ciò qualsiasi materiale realizzato in lastre o fogli, a modulo continuo o in rotoli, anche in materiali plastici quali ad esempio polipropilene alveolare o in legno.

Attualmente sono conosciute macchine c.d. casemaker provviste di un telaio a cui sono associati mezzi di avanzamento di una lastra di cartone ed una pluralità di teste di taglio, cordonatura e slizzature configurate per eseguire le rispettive lavorazioni durante lo scorrimento del cartone.

Le suddette macchine comprendono due equipaggi di taglio, uno longitudinale, ovvero parallelo alla direzione di avanzamento del cartone, ed uno trasversale, ovvero ortogonale alla direzione di avanzamento del cartone.

Analogamente, possono essere previste altrettante teste di cordonatura, le quali preferibilmente sono tuttavia orientate in un’unica direzione.

Per quanto concerne gli utensili di slizzatura, la tecnica nota propone due soluzioni tra loro alternative.

Una prima soluzione nota, c.d. “a ghigliottina”, prevede l’utilizzo di organi slizzatori definiti da lame fisse, orientate longitudinalmente o trasversalmente, movimentate ritmicamente in avvicinamento ed allontanamento dal cartone per realizzare le asole. Tali lame sono collocate in una predeterminata posizione in fase di setup della macchina e vengono movimentate da appositi attuatori meccanici per realizzare rapide sequenze di sbozzati.

Svantaggiosamente, pur essendo notevolmente rapidi e performanti, tali sistemi sono molto rigidi e risultano economicamente vantaggiosi solo nella realizzazione di grandi lotti.

Infatti, per la realizzazione di piccoli lotti o addirittura singoli pezzi, la fase di setup della macchina risulta troppo prolungata ed a tutti gli effetti non remunerativa.

La seconda soluzione nota prevede l’utilizzo di lame rotanti longitudinali, ovvero orientate parallelamente alla direzione di movimentazione, in grado di realizzare gli intagli (ovvero le asole) durante la movimentazione del cartone, ovvero in continuo, sfruttando il movimento dei mezzi di avanzamento del cartone.

Svantaggiosamente, in tali configurazioni è necessario prevedere la presenza un numero di organi slizzatori pari alla quantità massima di slizzature prevedibili per una determinata tipologia di scatola.

Dunque, pur risultando particolarmente versatili, organi slizzatori come quelli appena descritti risultano essere molto costosi e di complicata realizzazione. Peraltro, va sottolineato che qualora il cartone necessitasse di un numero superiore di slizzature, la macchina risulterebbe inutilizzabile per quel formato, limitando notevolmente la libertà e flessibilità del produttore.

Scopo della presente invenzione è mettere a disposizione una macchina per la lavorazione di cartone in lastre o simili che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopracitati.

In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione una macchina per la lavorazione di cartone in lastre o simili estremamente versatile e dai costi contenuti.

Inoltre, scopo della presente invenzione è ottenere una macchina per la lavorazione di cartone in lastre o simili in grado di realizzare una vasta gamma di tagli, cordonature e slizzature in modo estremamente preciso e con tempi di setup limitati.

Detti scopi sono raggiunti da una macchina per la lavorazione di cartone in lastre o simili presentante le caratteristiche di una o più delle successive rivendicazioni.

In particolare, tali scopi sono raggiunti da una macchina per la lavorazione di cartone in lastre o simili, comprendente un telaio definente un piano di appoggio di una lastra di cartone, mezzi di avanzamento di detta lastra di cartone sul piano di appoggio lungo una direzione di movimentazione rettilinea, almeno un primo equipaggio di taglio provvisto di una o più lame di taglio orientate parallelamente a detta direzione di movimentazione ed almeno un secondo equipaggio di taglio provvisto di una o più lame di taglio orientate trasversalmente a detta direzione di movimentazione.

Secondo l’invenzione, la macchina comprende inoltre almeno un carrello mobile trasversalmente alla direzione di movimentazione lungo una propria direzione operativa e provvisto di almeno un utensile cordonatore, configurato per realizzare linee di cordonatura su detta lastra di cartone, ed almeno un utensile slizzatore, configurato per realizzare asole di lunghezza predefinita in detta lastra di cartone, entrambi orientati parallelamente a detta direzione operativa.

Vantaggiosamente, la presenza di un unico carrello mobile trasversalmente alla direzione di movimentazione (i.e. avanzamento) del cartone provvisto sia dell’organo cordonatore che di quello slizzatore permette di ottenere una macchina estremamente economica ed in grado di realizzare una vasta gamma di sbozzati semplicemente variando la posizione del carrello (mediante traslazione dello stesso) e controllando l’azionamento degli utensili.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di una macchina per la lavorazione di cartone in lastre o simili, come illustrato negli uniti disegni in cui:

- la figura 1 illustra una vista laterale schematica in sezione della macchina per la lavorazione di cartone in lastre o simili oggetto della presente invenzione, in cui alcune parti sono rimosse per metterne in evidenza altre;

- la figura 2 mostra un ingrandimento del particolare “R” di figura 1;

- la figura 3 mostra una vista frontale di una porzione della macchina di figura 1;

- la figura 4 mostra un ingrandimento del particolare “P” di figura 3;

- le figure 5a-5e mostrano una sequenza di lavorazione di un utensile slizzatore della macchina di figura 1;

- le figure 6a-6c mostrano viste schematiche in pianta di una sequenza di fasi operative della macchina di figura 1 durante l’uso.

Con riferimento alle allegate figure, con il numero 1 è indicata una macchina per la lavorazione di cartone in lastre o simili secondo la presente invenzione.

La macchina 1 è del tipo comunemente chiamato casemaker, configurate per realizzare, a partire da lastre di cartone ondulato, sbozzati provvisti di linee di piega (o cordonature), slizzature (asole o fenditure) e baselli (lembi di chiusura) atti a consentire la formatura di una scatola (ad esempio del tipo americano).

La macchina 1 comprende un telaio 2 provvisto di una porzione di supporto 2a, o basamento, e definente un piano di appoggio “A” di una lastra di cartone 100.

Al telaio 2 sono inoltre associati mezzi di avanzamento 3 della lastra di cartone 100 sul piano di appoggio “A” lungo una direzione di movimentazione “B” rettilinea.

Tali mezzi di avanzamento 3 sono dunque operativamente attivi tra il telaio 2 e la lastra 100 per movimentarla da una porzione di caricamento 2b del telaio 2 ad una porzione di scarico 2c, passando attraverso una porzione di lavorazione 2d cui sono associati gli organi di lavorazione (taglio, slizzatura, cordonatura etc..) della macchina 1.

Nella forma realizzativa illustrata, la zona di caricamento 2a della lastra 100 è definita da un pianale 4 aggettante frontalmente al telaio 2. I mezzi di avanzamento 3 comprendono invece un nastro trasportatore o convogliatore, oppure una pluralità di rulli tra loro adiacenti e realizzati/rivestiti con un materiale tale da incrementarne l’attrito.

Tuttavia, in forme realizzative alternative, la zona di caricamento potrebbe essere provvista di un caricatore automatico o di un magazzino, oppure ancora di un rullo svolgibobina (in applicazioni in cui il materiale da lavorare è avvolto in un rotolo).

Come accennato in precedenza, alla porzione di lavorazione 2d del telaio 2 sono associati gli organi di lavorazione, ovvero operativi, della macchina 1.

In particolare, la macchina 1 comprende almeno un primo 5 ed un secondo equipaggio 6 di taglio provvisti di una o più lame di taglio 5a, 6a. Le lame di taglio 5a del primo equipaggio 5 sono orientate parallelamente alla direzione di movimentazione “B”, essendo dunque lame di taglio “longitudinali”.

Le lame di taglio 6a del secondo equipaggio 6 sono orientate parallelamente alla direzione di movimentazione “B”, essendo dunque lame di taglio “trasversali”.

Si noti che, nel presente testo per definire l’orientazione delle lame 5a, 6a si fa riferimento al filo, ovvero alla parte tagliente delle lame 5a, 6a stesse. Dunque, il filo della lama (o delle lame) 5a del primo equipaggio 5 è orientato parallelamente alla direzione di movimentazione “B”, mentre il filo della lama (o delle lame) 6a del secondo equipaggio 6 è orientato trasversalmente (preferibilmente ortogonalmente) alla direzione di movimentazione “B”.

Preferibilmente, le lame 5a, 6a degli equipaggi di taglio 5, 6 sono definite da dischi girevoli rispetto ad un supporto 7, 8 attorno a rispettivi assi di rotazione.

L’asse di rotazione del disco di taglio del primo equipaggio 5 è ortogonale alla direzione di movimentazione “B”; l’asse di rotazione del disco di taglio del secondo equipaggio 6 è parallelo alla direzione di movimentazione “B”. Preferibilmente, i supporti 7, 8 comprendono un carro 9, 10 mobile trasversalmente alla direzione di movimentazione “B” cui sono associati mezzi di movimentazione 11, 12, preferibilmente pneumatici, configurati per movimentare le lame 5a, 6a (ovvero i dischi 7a, 8a) in avvicinamento ed allontanamento dal piano di appoggio “A” in funzione della lavorazione che devono eseguire (e/o di una loro condizione attiva/passiva).

Si noti che, i dischi sono movimentati da gruppo di attuazione X configurato per conferire alla porzione periferica della lama 5a, 6a una velocità periferica sostanzialmente uguale (ovvero corrispondente) ad una velocità di traslazione (trasversale) del carro 12 (nel caso del secondo equipaggio 6) o di una velocità di avanzamento (longitudinale) della lastra di cartone 100 (nel caso del primo equipaggio 5). Vantaggiosamente ciò incrementa l’efficienza del taglio.

Secondo l’invenzione, la macchina 1 comprende inoltre almeno un carrello 13 mobile trasversalmente alla direzione di movimentazione “B” lungo una propria direzione operativa “C”. tale carrello 13 è provvisto di almeno un utensile cordonatore 14, configurato per realizzare linee di cordonatura sulla lastra di cartone 100, ed almeno un utensile slizzatore 15, configurato per realizzare asole 101 di lunghezza predefinita nella lastra di cartone 100.

L’utensile cordonatore 14 è un organo configurato per realizzare una traccia 103 (ovvero canale) a secco sulla lastra di cartone 100 tale da facilitarne la piegatura in fase di formatura della scatola.

L’utensile slizzatore 15 è un organo conformato per creare un’asola 101 o interstizio di separazione tra due alette (o lembi) adiacenti della lastra 100 al fine di evitare interferenza tra le stesse in fase di formatura della scatola.

Entrambi gli utensili, cordonatore 14 e slizzatore 15, presentano una porzione attiva orientata parallelamente alla direzione operativa “C”, ovvero ortogonalmente alla direzione di movimentazione “B”.

Dunque, il carrello 13 definisce un gruppo di lavorazione trasversale (più precisamente ortogonale) alla direzione di movimentazione “B”.

Si noti che, il secondo equipaggio 6 di taglio ed il carrello 13, entrambi mobili trasversalmente alla direzione di movimentazione “B”, sono mobili indipendentemente lungo la direzione operativa “C”.

Dunque, il carro del secondo equipaggio 6 ed il carrello 13 presentano ciascuno propri mezzi attuatori 16 controllati in modo indipendente da un’unità di controllo 27 per determinare il posizionamento delle lame 6a di taglio e degli utensili cordonatore 14 e slizzatore 15 in funzione del tipo di lavorazione impostato.

Preferibilmente, il secondo equipaggio 6 di taglio (in particolare il carro 10) ed il carrello 13 sono associati a rispettive traverse 17a, 17b sviluppantisi lungo la direzione operativa “C” e disposte in successione lungo la direzione di movimentazione “B”.

Nella forma realizzativa illustrata, il secondo equipaggio 6 e la sua traversa 17a sono disposti in una posizione prossimale alla zona di caricamento 2a rispetto al carrello 13 ed alla sua traversa 17b.

Dunque, le traverse 17a, 17b si sviluppano lungo la direzione operativa “C” e sono scorrevolmente accoppiata rispettivamente al carro 10 del secondo equipaggio 6 e ad un corpo principale 13a del carrello 13.

Si noti che, preferibilmente, anche il primo equipaggio 5 di taglio è associato ad una rispettiva traversa 17c analoga a quelle appena descritte.

Dunque, il carrello 13 è scorrevolmente associato alla propria traversa 17a, che funge per esso da guida.

Preferibilmente, l’utensile cordonatore 14 comprende almeno un elemento discoidale girevole rispetto al carrello 13 attorno ad un asse di rotazione sostanzialmente parallelo alla direzione di movimentazione “B”.

Analogamente, anche l’utensile slizzatore 15 comprende almeno un elemento discoidale girevole rispetto al carrello 13 attorno ad un asse di rotazione sostanzialmente parallelo alla direzione di movimentazione “B”. Dunque, l’asse di rotazione dell’elemento discoidale dell’utensile cordonatore 14 è parallelo all’asse di rotazione dell’elemento discoidale dell’utensile slizzatore 15.

Più precisamente, gli utensili cordonatore 14 e/o slizzatore 15 presentano un’anima centrale 14a, 15a ed una porzione periferica 14b, 15b conformate per realizzare la cordonatura e/o l’asola (o interstizio) 101. La porzione periferica 14b dell’utensile cordonatore 14 è provvista si una sporgenza anulare 14c atta a realizzare la scanalatura (cordonatura) nel cartone.

Si noti che i mezzi attuatori 16 del carrello 13 sono configurati per movimentare gli utensili cordonatore 14 e/o slizzatore 15 in rototraslazione lungo la direzione operativa “C”.

Più precisamente, tali mezzi attuatori 16 sono configurati per conferire alla porzione periferica 14b dell’utensile cordonatore 14 una velocità periferica sostanzialmente corrispondente ad una velocità di traslazione del carrello 13.

A tale riguardo, i mezzi attuatori 16 comprendono un motore 16a operativamente interposto tra il corpo principale 13a del carrello 13 e la rispettiva traversa 17b per traslare il carrello 13 lungo la stessa.

Nella forma realizzativa preferita, il motore 16a è di tipo elettrico ed è collegato al corpo principale 13a del carrello 13 mediante una cinghia 16b. Inoltre, sono previsti mezzi di trasmissione 18 operativamente interposti tra il corpo principale 13a del carrello 13 e l’utensile cordonatore 14 per metterlo in rotazione in funzione dello spostamento del corpo principale 13a.

Dunque, i mezzi di trasmissione 18 sono configurati per conferire all’utensile cordonatore 14 una velocità angolare (ovvero di rotazione) proporzionale alla velocità di traslazione del carrello 13 a cui sono girevolmente associati.

Tali mezzi di trasmissione 18 possono essere sia meccanici che elettronici, questi ultimi provvisti di sensori ed azionamenti.

Nella forma realizzativa preferita, i mezzi di trasmissione 18 comprendono una cremagliera 18a rigidamente connessa alla traversa 17 ed almeno un ingranaggio (non illustrato) interposto tra la cremagliera 18a e l’utensile cordonatore 14 per metterlo in rotazione.

Tale ingranaggio può essere definito da una pluralità di ruote dentate oppure da un’unica ruota dentata rigidamente connessa al rispettivo utensile cordonatore 14 ed ingranabile dalla cremagliera 18a.

Vantaggiosamente, in tal modo la trasmissione del moto all’utensile cordonatore 14 risulta precisa, semplice e di economica realizzazione. Si noti che, in una forma realizzativa alternativa, l’utensile cordonatore 14 è imperinato al carrello 13 e girevole liberamente rispetto ad esso (ovvero folle).

In tal caso, la rotazione dell’utensile cordonatore 14 è impartita per attrito con la lastra 100 durante la traslazione del carro 13.

Nella forma realizzativa preferita, i mezzi attuatori 16 comprendono un ulteriore motore 26 (o motoriduttore) accoppiato all’utensile slizzatore 15 per metterlo in rotazione indipendentemente dalla movimentazione del carrello 13.

Preferibilmente, tali mezzi attuatori 16 sono associati ad un’unità di controllo 27 configurata per mettere in relazione la velocità di rotazione dell’utensile slizzatore 15 con la velocità di traslazione del carrello 13. Tale relazione è ottenuta mediante un’interpolazione elettronica al fine di definire la posizione angolare dell’utensile slizzatore 15 in modo da determinare la corretta lunghezza della slizzatura (o asola 101).

Preferibilmente, il carrello 13 comprende inoltre un utensile pressore 19 configurato per agire su una prefissata porzione della lastra di cartone 100 per ridurne lo spessore.

Tale utensile pressore 19, nel gergo del settore conosciuto come “schiaccia basello” trova particolare utilità in macchine per la lavorazione di cartone di spessore maggiore di 2 mm, in cui si rende necessario uno schiacciamento delle estremità dei due lembi di cartone che vanno a sovrapporsi nella chiusura di una scatola di tipo “americano”.

Nella forma realizzativa illustrata, l’utensile pressore 19 comprende un disco 19a presentante una corona anulare periferica 19b girevole rispetto al corpo principale 13a del carrello 13. L’utensile pressore 19 è dunque rotante (libero o guidato) attorno ad un proprio asse di rotazione parallelo alla direzione di movimentazione “B”.

Preferibilmente, tale corona anulare periferica 19b presenta uno spessore, calcolato parallelamente a tale asse di rotazione, superiore a 15 mm, in modo da garantire uno schiacciamento equilibrato del lembo di cartone. Nella forma realizzativa preferita, anche l’utensile pressore 19 movimentato (in roto-traslazione) mediante i suddetti mezzi di trasmissione 16, ed in particolare mediante il motore 16a ed i mezzi di trasmissione 18 (preferibilmente la medesima cremagliera 18a).

Alternativa, anche l’utensile pressore 19 può essere imperniato a folle al carrello 13, in modo del tutto analogo a quanto descritto per l’utensile cordonatore 14.

Nella sua forma di realizzazione preferita, l’utensile slizzatore 15 presenta una porzione periferica 15b definita da una lama ricurva 20 sviluppantesi attorno all’anima centrale 15a tra un primo 21 ed un secondo becco 22. La lama ricurva 20 presenta uno sviluppo angolare inferiore a 360°, preferibilmente compreso tra 100° ed 320°, in modo che il primo becco 21 ed il secondo becco 22 siano tra loro distanziati da un settore circolare 23 (ovvero uno spicchio) dell’anima centrale 15a avente ampiezza predefinita, preferibilmente compresa rispettivamente tra 40° e 260°.

La lama ricurva 20 è conformata per intagliare un lembo 102 rettilineo della lastra di cartone 100 lungo la direzione operativa “C”.

Preferibilmente, la lama ricurva 20 presenta una sezione (parallela all’asse di rotazione dell’utensile) di geometria concava, in modo da definire due spigoli taglienti tra loro affiancati e paralleli, distanziati tra loro di una quantità pari allo spessore dell’utensile slizzatore 15.

Vantaggiosamente, in tal modo è possibile intagliare un lembo 102 di larghezza pari a detto spessore per definire detta asola 101.

Si noti che il primo 21 ed il secondo becco 22 sono conformati per distaccare un’estremità 102a del suddetto lembo 102 intagliato al fine di realizzare l’asola 101.

In particolare, il primo 21 ed il secondo becco 22 sono definiti da rispettivi denti aggettanti radialmente in allontanamento dall’anima centrale 15a dell’utensile slizzatore 15 e collocati in corrispondenza di rispettive estremità 20a, 20b della lama ricurva 20.

A tale proposito, si noti che l’unità di controllo 27 è configurata per determinare la posizione angolare del becco 21, 22 in combinazione con la posizione del carrello 13 al fine di determinare la lunghezza della slizzatura (ovvero dell’asola 101).

Nelle figure 5a-5e è illustrato il funzionamento di tale utensile slizzatore 15 in successive fasi operative.

In uso infatti l’utensile 15 viene ruotato in modo che il primo 21 o il secondo becco 22 sia in una prefissata posizione angolare, così che una successiva rotazione della lama ricurva 20 (ovvero dell’anima centrale 15a) comporti la realizzazione di un’asola di lunghezza predefinita prima delle separazione del lembo impartita dal rispettivo becco 21, 22.

Di conseguenza, l’utensile slizzatore 15 presenta:

- una configurazione non operativa (figura 5c) in cui il settore circolare 23 dell’anima centrale 15a è affacciato al piano di appoggio “A” ed i becchi 21, 22 sono da esso distanziati per consentire l’avanzamento della lastra 100;

- una configurazione di lavoro (figure 5b, 5d) in cui l’utensile è ruotato rispetto alla configurazione non operativa in modo tale che la lama ricurva 20 sia interferente con il piano di appoggio “A” per intagliare la lastra 100. Per consentire l’attivazione dell’utensile cordonatore 14 (definito da un disco circolare) è invece necessaria la presenza di un gruppo di movimentazione 24, preferibilmente pneumatico, operativamente interposto tra il corpo principale 13a del carrello 13 e l’utensile cordonatore 14 stesso e configurato per movimentarlo in avvicinamento ed allontanamento dal piano di appoggio “A” in funzione di un segnale ricevuto dall’unità di controllo 27.

Analogamente, è inoltre prevista la presenza di un ulteriore gruppo di movimentazione 25 operativamente interposto tra il corpo principale 13a del carrello 13 e l’utensile pressore 19 e configurato per movimentarlo in avvicinamento ed allontanamento dal piano di appoggio “A” in funzione di un segnale ricevuto dall’unità di controllo 27.

L’invenzione raggiunge gli scopi preposti e consegue importanti vantaggi. Infatti, la presenza di un carrello trasversale provvisto di un utensile cordonatore ed un utensile slizzatore (nonché quello pressore) mobili in roto-traslazione permette di ottenere una macchina estremamente versatile, in grado di eseguire sia lotti numerosi che pezzi singoli senza necessità di lunghi tempi di setup.

Inoltre, la movimentazione di tali utensili mediante un unico motore e appositi mezzi di movimentazione semplifica notevolmente la struttura della macchina, rendendola oltre che versatile estremamente economica da realizzare.

Peraltro, si sottolinea che la progettazione di mezzi di trasmissione che consentono di ruotare almeno l’utensile slizzatore, ma preferibilmente anche l’utensile cordonatore, con velocità periferica maggiore della velocità lineare di traslazione del carro rende la lavorazione efficace, in quanto mantiene uniforme lo sforzo sul materiale, specie se di spessore elevato.

Nel corso della presente trattazione si è descritta la macchina con riferimento alla lavorazione di cartone o simili, intendendo con ciò qualsiasi materiale realizzato in lastre o fogli, a modulo continuo o in rotoli, anche in materiali plastici quali ad esempio polipropilene alveolare o in legno.

Claims (13)

1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per la lavorazione di cartone o simili, comprendente: - un telaio (2) definente un piano di appoggio (A) di una lastra di cartone (100); - mezzi di avanzamento (3) di detta lastra di cartone (100) su detto piano di appoggio (A) lungo una direzione di movimentazione (B) rettilinea; - almeno un primo equipaggio (5) di taglio provvisto di una o più lame di taglio (5a) orientate parallelamente a detta direzione di movimentazione (A); - almeno un secondo equipaggio (6) di taglio provvisto di una o più lame di taglio (6a) orientate trasversalmente a detta direzione di movimentazione (B); caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un carrello (13) mobile trasversalmente a detta direzione di movimentazione (B) lungo una propria direzione operativa (C) e provvisto di almeno un utensile cordonatore (14), configurato per realizzare linee di cordonatura su detta lastra di cartone (100), ed almeno un utensile slizzatore (15), configurato per realizzare asole (101) di lunghezza predefinita in detta lastra di cartone (100), entrambi orientati parallelamente a detta direzione operativa (C).
2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto utensile cordonatore (14) e/o detto utensile slizzatore (15) comprendono almeno un elemento discoidale girevole rispetto a detto carrello (13) attorno ad un asse di rotazione sostanzialmente parallelo a detta direzione di movimentazione (B).
3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che: - detto utensile cordonatore (14) e/o detto utensile slizzatore (15) presentano un’anima centrale (14a, 15a) ed una porzione periferica (14b, 15b) conformata per realizzare detta cordonatura e/o detta asola (102), e - detta macchina comprende mezzi attuatori (16) associati al carrello (13) e configurati per movimentare detto utensile cordonatore (14) e/o detto utensile slizzatore (15) in roto-traslazione.
4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti mezzi attuatori (16) sono configurati per conferire alla porzione periferica (14b) dell’utensile cordonatore (14) periferica sostanzialmente corrispondente alla velocità di traslazione del carrello (13).
5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 3 o la 4, caratterizzata dal fatto di comprendere una traversa (17b) sviluppantesi lungo detta direzione operativa (C) scorrevolmente accoppiata con un corpo principale (13a) di detto carrello (13); detti mezzi attuatori (16) comprendendo un motore (16a) operativamente interposto tra detto corpo principale (13a) del carrello (13) e detta traversa (17b) per traslare il carrello (13) lungo la traversa (17b), e mezzi di trasmissione (18) operativamente interposti tra il corpo principale (13a) del carrello (13) e detto utensile cordonatore (14) per metterlo in rotazione in funzione della velocità di spostamento di detto corpo principale (13a).
6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di trasmissione (18) comprendono una cremagliera (18a) rigidamente connessa a detta traversa (17b) ed almeno un ingranaggio interposto tra detta cremagliera (18a) e detto utensile cordonatore (14) per metterlo in rotazione.
7. 7. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni dalla 3 alla 6, caratterizzata dal fatto di comprendere una traversa (17b) sviluppantesi lungo detta direzione operativa (C) scorrevolmente accoppiata con un corpo principale (13a) di detto carrello (13); detti mezzi attuatori (16) comprendendo un motore (16a) operativamente interposto tra detto corpo principale (13a) del carrello (13) e detta traversa (17b) per traslare il carrello (13) lungo la traversa (17b), ed un ulteriore motore (26) accoppiato all’utensile slizzatore (15) per metterlo in rotazione indipendentemente dalla movimentazione del carrello (13).
8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che i mezzi attuatori (16) sono associati ad un’unità di controllo (27) configurata per mettere in relazione la velocità di rotazione di detto ulteriore motore (26) con la velocità di traslazione del carrello (13) mediante un’interpolazione elettronica al fine di definire la posizione angolare dell’utensile slizzatore (15) in modo da determinare la corretta lunghezza dell’asola (101).
9. 9. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto utensile slizzatore (15) comprende un’anima centrale (15a) ed una porzione periferica (15b) definita da una lama ricurva (20) sviluppantesi attorno a detta anima centrale (15a) tra un primo (21) ed un secondo becco (22) e presentante sviluppo angolare inferiore a 360° in modo che detti primo (21) e sec ondo becco (22) siano tra loro distanziati da un settore circolare (23) di detta anima centrale (15a) avente ampiezza predefinita; detta lama ricurva (20) essendo conformata per intagliare un lembo (102) rettilineo di detta lastra di cartone (100) lungo detta direzione operativa (C) e detti primo (21) e secondo becco (22) essendo ciascuno conformato per distaccare un’estremità (102a) di detto lembo (102) intagliato al fine di realizzare detta asola (101).
10. 10. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto carrello (13) comprende inoltre un utensile pressore (19) configurato per agire su una prefissata porzione di detta lastra di cartone (100) per ridurne lo spessore.
11. 11. Macchina secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detto utensile pressore (19) comprende un disco (19a) presentante una corona anulare periferica (19b) girevole rispetto ad un corpo principale (13a) del carrello (13).
12. 12. Macchina secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto secondo equipaggio (6) di taglio e detto carrello (13) mobili indipendentemente lungo detta direzione operativa (C).
13. 13. Macchina secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detto secondo equipaggio (6) di taglio e detto carrello (13) sono associati a rispettive traverse (17a, 17b) sviluppantisi lungo detta direzione operativa (C) e disposte in successione lungo detta direzione di movimentazione (B).