ITBO20110254A1 - Apparecchiatura per la realizzazione di aperture in un profilato per serramenti - Google Patents

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ITBO20110254A1 IT000254A ITBO20110254A ITBO20110254A1 IT BO20110254 A1 ITBO20110254 A1 IT BO20110254A1 IT 000254 A IT000254 A IT 000254A IT BO20110254 A ITBO20110254 A IT BO20110254A IT BO20110254 A1 ITBO20110254 A1 IT BO20110254A1
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Description

APPARECCHIATURA PER LA REALIZZAZIONE DI APERTURE IN UN PROFILATO PER SERRAMENTI
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico delle attrezzature semiautomatiche per lavorazioni meccaniche.
In particolare, l’invenzione riguarda un’apparecchiatura atta a realizzare aperture di forma, dimensioni e posizioni predefinite in un profilato metallico, ad esempio un profilato per serramenti.
Le convenzionali attrezzature d’officine annoverano diverse macchine utensili di tipo “universale†, quali trapani, fresatrici, taglio laser, punzonatrici ed altre, in grado di eseguire lavorazioni di foratura e simili su pezzi generici.
Un’operazione fondamentale per la corretta esecuzione del lavoro consiste nel piazzare con precisione il pezzo sulla macchina, in modo che il foro, l’apertura, l’asola o quant’altro venga realizzata nella posizione prevista a disegno ed entro le tolleranze stabilite.
Per lavorazioni uguali reiterate, ovvero per produzioni di piccole serie, le macchine utensili universali vengono corredate di attrezzature accessorie, spesso studiate e realizzate ad “hoc†, in grado di collocare un determinato pezzo sempre nella stessa posizione, senza difficoltà di piazzamento, a garanzia della ripetitività del risultato.
Non à ̈ infrequente il caso in cui un determinato pezzo abbisogni di più lavorazioni da eseguire su macchine diverse, nel qual caso sono necessari più piazzamenti successivi, eventualmente da realizzare con l’ausilio di attrezzature diverse su ogni macchina.
Si comprende facilmente come un siffatto modo di procedere sia abbastanza lento, a causa dei tempi morti che si sommano tra i vari spostamenti e piazzamenti dei pezzi.
Inoltre, risulta molto difficoltoso ottenere il rispetto delle tolleranze di posizione, in uno stesso pezzo, tra più aperture realizzate ciascuna con macchine diverse ed in seguito ad una molteplicità di piazzamenti successivi.
Il rischio appena citato comporta, sovente, la necessità di controlli accurati dei pezzi lavorati e, se le tolleranze ammesse sono ristrette, un’elevata probabilità di scarto.
Ne consegue che i costi di produzione aumentano in maniera significativa, non di rado a livelli sproporzionati rispetto al valore complessivo del pezzo.
In presenza di un basso valore del pezzo, e per piccole serie, non à ̈ conveniente nemmeno ricorrere a macchine utensili multi-testa a controllo numerico, che, a fronte di grande velocità e precisione di lavorazione, richiedono una fase preparatoria complessa e costosa.
Una situazione che rispecchia quanto sopra detto si verifica nella costruzione di serramenti in alluminio, per la quale viene utilizzato un profilato estruso che viene tagliato a misura, con tagli a 45°, per ottenere i quattro spezzoni che formeranno la cornice del serramento.
In uno di detti spezzoni à ̈ previsto il montaggio del meccanismo di chiusura, per il quale à ̈ richiesto di praticare due aperture affiancate a profilo rettangolare in una determinata faccia del profilato e, in un’altra faccia perpendicolare alla prima, un’asola che permetta di collegare, al citato meccanismo, la relativa maniglia di azionamento.
Affinché la posizione della maniglia sia corretta rispetto al meccanismo, l’asola deve risultare centrata, secondo lo sviluppo longitudinale del profilato, rispetto alle aperture rettangolari.
Utilizzando macchine utensili “universali†, sono richieste due lavorazioni distinte con relativi separati piazzamenti, con i tempi lunghi, le probabilità di errore ed i costi conseguenti.
Scopo della presente invenzione à ̈ perciò quello di proporre un’apparecchiatura per la realizzazione di aperture in un profilato metallico, studiata in modo da rendere estremamente facile e veloce realizzare su di quest’ultimo due lavorazioni distinte con un unico piazzamento del profilato.
Un altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di proporre un’apparecchiatura in grado di rendere semplice, rapido ed esente da errori il piazzamento del profilato, così da assicurare la ripetitività di risultati entro le tolleranze previste.
Ancora uno scopo dell’invenzione à ̈ quello di realizzare un’apparecchiatura di tipo semiautomatico, per mantenere un’elevata semplicità costruttiva, comunque conformata in modo tale per cui le fasi operative dei relativi organi utensili siano impresse con azioni o comandi manuali di facile attuazione, senza errori, anche da parte di manodopera non particolarmente qualificata. Un ulteriore scopo dell’invenzione riguarda la volontà di ottenere un’apparecchiatura versatile, dotata di mezzi di regolazione che permettano di modificare i parametri di lavorazione ed inoltre adattabile con poche modifiche a profilati aventi forme e dimensioni diverse.
Un altro ulteriore scopo dell’invenzione consiste nell’offrire un’apparecchiatura compatta, affidabile, che permetta di ridurre notevolmente le difficoltà ed i tempi necessari per eseguire le lavorazioni previste, in confronto con metodi convenzionali.
Gli scopi sopra citati vengono interamente ottenuti, in accordo con il contenuto delle rivendicazioni, da un’apparecchiatura per la realizzazione di aperture in un profilato metallico comprendente:
− una struttura portante in cui à ̈ definita una zona centrale aperta su almeno tre lati verticali;
− mezzi di supporto, solidali a detta struttura portante ed ubicati nella citata zona centrale, previsti per sostenere detto profilato, con prestabiliti assetto e posizione;
− mezzi di bloccaggio, azionabili a comando, atti a stabilizzare una prefissata posizione longitudinale di detto profilato impegnato con i citati mezzi di supporto;
− primi organi utensili, costituiti da mezzi di tranciatura associati a detti mezzi di supporto, atti a realizzare almeno una prima apertura in una corrispondente prefissata prima area di detto profilato, con quest’ultimo impegnato con i medesimi mezzi di supporto e bloccato ad essi;
− secondi organi utensili, associati ad un carrello mobile rispetto a detta struttura portante, atti a realizzare almeno una seconda apertura in una corrispondente prefissata seconda area di detto profilato, con quest’ultimo impegnato con i citati mezzi di supporto e bloccato ad essi.
Le caratteristiche dell’invenzione, così come risulteranno dalle rivendicazioni, sono evidenziate nella seguente descrizione dettagliata di una preferita forma di realizzazione dell’apparecchiatura in oggetto, con l’ausilio delle allegate tavole di disegno, nelle quali:
− la Fig. 1 illustra una vista frontale dell’apparecchiatura oggetto della presente invenzione;
− la Fig. 2 ne mostra una vista laterale con parti asportate per meglio evidenziarne altre;
− la Fig.3 illustra, in scala ingrandita, il dettaglio X di Fig.2;
− la Fig. 4 illustra schematicamente, ed in scala ridotta, una vista frontale dell’apparecchiatura ed associati mezzi per il posizionamento longitudinale del profilato;
− le Figg. 5A, 5B illustrano, in scala ridotta, due viste in sezione ottenute secondo il piano V-V di Fig.3 e relative ad altrettante fasi operative degli organi raffigurati;
− la Fig.6 illustra una vista in sezione secondo il piano VI-VI di Fig.2;
− la Fig. 7 illustra, in scala ridotta, una vista in sezione secondo il piano VII-VII di Fig. 3;
− la Fig.8 illustra una proiezione ortogonale della Fig.7.
Nelle sopraelencate figure, l’apparecchiatura per la realizzazione di aperture in un profilato metallico, oggetto della presente invenzione, à ̈ stata contrassegnata, nel suo insieme, con il riferimento 1.
Il profilato metallico, illustrato a titolo di esempio ed indicato con il riferimento 2, Ã ̈ costituito da un estruso di alluminio destinato alla costruzione di serramenti quali finestre, porte-finestra e simili.
Come descritto in premessa, dalla barra estrusa vengono tagliati a misura, con tagli a 45°, i quattro spezzoni atti a formare la cornice del serramento; di questi si considera quello nel quale à ̈ previsto il montaggio del meccanismo di chiusura dell’anta e della relativa maniglia di azionamento, ambedue non illustrati in quanto noti.
A tal fine, à ̈ richiesto di praticare due aperture affiancate 21, a sagoma rettangolare, in una prima area del profilato 2, precisamente nel fondo 20A di una sede longitudinale 20, ed un’asola 22, con le estremità arrotondate, in una seconda area dello stesso profilato 2, localizzata in una parete 23 perpendicolare alla sede 20.
Le aperture affiancate 21 e l’asola 22 devono risultare centrate rispetto ad una comune mezzeria M, trasversale al profilato 2, nonché disposte ad una prestabilita quota intermedia rispetto allo sviluppo longitudinale del profilato 2 medesimo.
L’apparecchiatura 1 comprende una struttura portante 3, costituita da una base a portale 30 dalla quale si ergono colonnette 31 atte a sostenere una scatola superiore 32.
Tra la base a portale 30 e la scatola superiore 32 Ã ̈ definita una zona centrale C.
La scatola superiore 32 à ̈ provvista di una propaggine inferiore 33 che si estende nella parte posteriore dell’apparecchiatura 1, cosicché la zona centrale C risulta aperta su tre lati verticali, rispettivamente davanti ed ai fianchi.
Nella zona centrale C sono ubicati mezzi di supporto 4, previsti per sostenere detto profilato 2, con assetto orizzontale e prestabilita posizione, tale per cui il fondo 20A della sede 20 risulta orizzontale e la parete 23 verticale, rivolta verso il lato anteriore della zona centrale C.
I mezzi di supporto 4 sono costituiti, ad esempio, da un blocchetto reso solidale ad una piastra orizzontale 32A, appartenente alla scatola superiore 32, ed esteso verso il basso.
Il blocchetto 4 presenta la relativa estremità inferiore 40 sagomata affinché sia atta ad inserirsi, con gioco minimo, nella citata sede longitudinale 20 del profilato 2, ed a sostenere quest’ultimo pur lasciando ad esso la possibilità di scorrere in direzione longitudinale.
L’impegno e l’estrazione del profilato 2 nel e dal blocchetto 4 avviene con transito attraverso i contrapposti lati aperti nei fianchi della zona centrale C. Nell’apparecchiatura 1 sono previsti mezzi di bloccaggio 5 atti a stabilizzare una prestabilita posizione longitudinale per detto profilato 2 impegnato con il blocchetto 4.
I mezzi di bloccaggio 5 sono costituiti, ad esempio, da almeno un pressore 50, alloggiato scorrevolmente in un foro 41 realizzato nel corpo del blocchetto 4. Il pressore 50 à ̈ movimentato verticalmente da un relativo attuatore 51, ad esempio pneumatico, contenuto nella scatola superiore 32, tra una posizione di riposo sollevata (non illustrata) in cui lo stesso pressore 50 risulta completamente interno al blocchetto 4 ed una abbassata B in cui fuoriesce parzialmente dalla citata estremità inferiore 40 di quest’ultimo per spingere sul fondo 20A della sede longitudinale 20 e quindi bloccare, per attrito, il profilato 2 (Figg. 3, 5A, 5B).
Con i predetti mezzi di bloccaggio 5 coopera una battuta 52, regolabile ad opportuna distanza da un fianco dell’apparecchiatura 1, atta ad intercettare la corrispondente testata del profilato 2 per definirne la citata prestabilita posizione longitudinale (si veda in particolare la Fig.4).
Nella preferita forma di realizzazione di cui alle figure allegate, sono previsti due pressori 50, azionati in sincronia da corrispondenti attuatori 51, mediante un tasto di comando 53 situato, ad esempio, nella parete frontale della scatola superiore 32.
Nel corpo del blocchetto 4 Ã ̈ realizzata una fenditura 42, in posizione intermedia tra detti pressori 50, prevista per contenere e guidare scorrevolmente primi organi utensili 6, atti a realizzare almeno una prima apertura 21 nel citato fondo 20A della sede 20.
Detti primi organi utensili 6 sono costituiti, nell’esempio, da un tranciante a doppia lama 60, atto a realizzare le due aperture affiancate 21, a sagoma rettangolare, sopra descritte.
Il tranciante a doppia lama 60 à ̈ azionato verticalmente, mediante una coppia di steli 61, da un relativo attuatore 62, ad esempio pneumatico, contenuto nella scatola superiore 32, tra una posizione non operativa sollevata T1 (Fig.5A), in cui lo stesso tranciante a doppia lama 60 risulta completamente interno al blocchetto 4, ed una abbassata T2 in cui fuoriesce parzialmente dalla citata estremità inferiore 40 di quest’ultimo per impattare il fondo 20A della sede longitudinale 20 e recidere le porzioni di materiale corrispondenti alle aperture 21 (Fig.5B).
L’attivazione dell’attuatore 62, per sollevare od abbassare il tranciante a doppia lama 60, avviene tramite un rispettivo tasto di comando 63, situato, ad esempio, nella parete frontale della scatola superiore 32.
L’abbassamento del tranciante 60 à ̈ abilitato solo se i pressori 50 si trovano nella loro posizione abbassata B.
L’apparecchiatura 1 comprende inoltre secondi organi utensili 7, atti a realizzare almeno una seconda apertura 22 nella parete 23 del profilato 2; la seconda apertura 22 à ̈ identificata, nell’esempio, dall’asola con le estremità arrotondate sopra menzionata.
Detti secondi organi utensili 7 sono costituiti da una fresa 70, avente asse orizzontale perpendicolare al profilato 2, atta a realizzare l’asola 22 mediante una prima fase di foratura assiale ed una successiva fase di allargamento longitudinale, come meglio descritto in seguito.
La fresa 70 à ̈ bloccata ad un mandrino 71 solidale all’albero che fuoriesce da organi di potenza 72, costituiti preferibilmente da un motore elettrico.
Il motore elettrico 72 Ã ̈ portato da un carrello 8, vincolato alla base a portale 30 della struttura portante 3 mediante due slitte orizzontali 81, 82, rispettivamente prima e seconda, mutuamente ortogonali, che rendono il carrello 8 mobile secondo due direzioni Y, Z, rispettivamente parallela al profilato 2 e perpendicolare a questo (Figg.1, 2, 6).
Il movimento del carrello 8 à ̈ impresso manualmente mediante un’impugnatura 80 resa solidale al carrello 8 medesimo.
L’attivazione del motore elettrico 72, per l’azionamento in rotazione della fresa 70, avviene mediante un pulsante 73 posizionato, di preferenza, nell’impugnatura 80.
L’alimentazione al motore elettrico 72 à ̈ abilitata solo se i pressori 50 si trovano nella loro posizione abbassata B.
Il carrello 8 à ̈ provvisto di mezzi di registrazione 83 atti a regolare l’altezza della fresa 70 rispetto al profilato 2 in lavoro.
I mezzi di registrazione 83 sono costituiti, ad esempio, da un sistema a vite e madrevite, di tipo sostanzialmente noto, atto ad alzare od abbassare una placca 8A del carrello 8 rispetto ad una parte fissa 8B; a detta placca 8A risulta solidale il motore elettrico 72 e l’annessa fresa 70, nonché l’impugnatura 80. Al carrello 8 à ̈ vantaggiosamente associato un ugello erogatore 75, orientato verso detta fresa 70 ed atto a raffreddare quest’ultima, durante il lavoro, mediante un getto di idoneo liquido, ad esempio olio emulsionabile.
Al carrello 8 sono associati primi e secondi organi regolabili di fine-corsa 810, 820, atti a delimitare, rispettivamente, l’escursione in direzione Y parallela al profilato 2 (Fig.2) e quella in direzione Z perpendicolare ad esso (Fig.1).
I primi organi regolabili di fine-corsa 810 sono costituiti, ad esempio, da due pioli 811, fissati, in posizione contrapposta, ad un’appendice 812 solidale al carrello 8, ed atti ad intercettare, alternativamente, le pareti verticali 30A della base a portale 30 (si veda in particolare la Fig.6).
La sporgenza di ciascun piolo 811 à ̈ regolabile in maniera indipendente dall’altro.
I secondi organi regolabili di fine-corsa 820 sono costituiti, ad esempio, da un gambo filettato 821 ad asse orizzontale, impegnato in un foro filettato (non illustrato) praticato in una piastra 822 resa solidale alla parte posteriore della base a portale 30.
L’estremità del gambo filettato 821 rivolta verso l’interno di detta base a portale 30 à ̈ destinata ad intercettare la seconda slitta 82 arrestandone il movimento (posizione tratteggiata nella Fig.2).
La sporgenza della citata estremità del gambo filettato 821 à ̈ regolabile mediante un pomello 823 associato a quest’ultimo.
Nella preferita forma di realizzazione illustrata, sono vantaggiosamente previsti organi di richiamo elastico 9, associati alla seconda slitta 82, atti a contrastare il movimento del carrello 8 verso il profilato 2 in lavoro nonché atti, in assenza di sollecitazioni esterne, a riportare lo stesso carrello 8 nella posizione di riposo R (linee continue nella Fig. 2), nella quale la fresa 70 non interferisce con il profilato 2.
Detti organi di richiamo elastico 9 sono costituiti, ad esempio, da un’asta orizzontale 90 fissata ad una staffa 91, con quest’ultima resa solidale alla base a portale 30.
Lungo l’asta 90 à ̈ scorrevole un’aletta 92, sporgente dalla seconda slitta 82 e destinata ad agire su organi elastici 93 calzati sull’asta 90, comprimendoli nel movimento del carrello 8 verso il profilato 2 (Fig.2).
L’asta 90 à ̈ almeno parzialmente filettata per impegnarsi, a vite, in un corrispondente foro filettato della staffa 91; avvitando o svitando l’asta 90, con l’ausilio di un pomello 94, à ̈ così possibile aumentare o diminuire la precarica degli organi elastici 93.
La detta posizione di riposo del carrello 8 à ̈ definita dall’intercettazione a battuta della staffa 91 da parte dell’aletta 92 (si veda ancora la Fig.2).
Nell’apparecchiatura 1 può essere prevista una valvola 100, preferibilmente con chiave, posizionata nella parete frontale della scatola superiore 32, atta ad aprire e chiudere l’alimentazione di aria compressa proveniente da una sorgente esterna.
Si descrive ora il funzionamento dell’apparecchiatura 1, considerando già effettuate le operazioni di messa a punto dei mezzi di registrazione 83, dei primi e secondi organi regolabili di fine-corsa 810, 820 nonché della battuta 52. La prima operazione consiste nell’introdurre il profilato 2 attraverso il fianco aperto della zona centrale C che si trova opposto alla battuta 52, impegnando la sede longitudinale 20 con l’estremità inferiore 40 del blocchetto 4 e facendo scorrere il medesimo profilato 2 sino a quando la relativa testata non intercetta la battuta 52.
A questo punto, premendo il tasto di comando 53, vengono abbassati i pressori 50 per bloccare il profilato 2, abilitando pertanto le alimentazioni dell’attuatore 62 del tranciante a doppia lama 60 e del motore elettrico 72 della fresa 70; per dette abilitazioni sono previsti, nell’impianto dell’apparecchiatura 1, idonei mezzi interruttori non illustrati in dettaglio in quanto noti.
Premendo quindi il tasto di comando 63 si attiva l’attuatore 62 per abbassare nella posizione T2 il tranciante a doppia lama 60 e realizzare le aperture affiancate 21 (Fig.5B).
La risalita del tranciante a doppia lama 60 può essere comandata dallo stesso tasto di comando 63 oppure in automatico da un idoneo commutatore temporizzato non illustrato.
Brandeggiando opportunamente l’impugnatura 80, si imprime al carrello 8 un movimento dapprima longitudinale al profilato 2, ad esempio verso sinistra, sino a che non viene arrestato dalla battuta del corrispondente piolo 811 sulla relativa parete verticale 30A della base a portale 30 (linee continue nelle Figg.
1 e 6).
In sequenza, quindi, tramite il pulsante 73, viene avviato il motore elettrico 72 per mettere in rotazione la fresa 70 e, sempre mediante l’impugnatura 80, si imprime al carrello 8 una traslazione perpendicolare al profilato 2, affinché la punta della fresa 70 penetri nello spessore della parete 23; con l’intervento dei secondi organi regolabili di fine-corsa 820, il movimento del carrello 8 viene arrestato ed il foro passante à ̈ completato (linee continue nella Fig.7).
Mantenendo in rotazione la fresa 70 e la spinta in direzione perpendicolare al profilato 2, si imprime ora al carrello 8 una traslazione longitudinale a quest’ultimo, in modo che il fianco della stessa fresa 70 asporti via via il materiale della parete 23 ed allarghi l’asola 22 (linee tratteggiate nelle Figg.7 e Fig. 8).
Tale fase prosegue sintanto che il restante piolo 811 non intercetta l’opposta parete verticale 30A (linee tratteggiate nelle Figg.1 e 6).
A questo punto viene cessata la spinta perpendicolare al profilato 2 e, in idonea relazione di fase, rilasciato il pulsante 73 per arrestare la fresa 70.
Gli organi di richiamo elastico 9 provvedono ad estrarre automaticamente la fresa 70 dall’asola 22, ora completa.
Agendo sul tasto di comando 53, vengono alzati i pressori 50 per sbloccare il profilato 2 e consentirne l’estrazione dal blocchetto 4.
L’apparecchiatura 1 à ̈ così pronta per eseguire le lavorazioni su di un nuovo profilato 2.
Come si evince dalla descrizione di cui sopra, l’apparecchiatura 1 permette di realizzare, in modo estremamente facile e veloce, due lavorazioni distinte con un unico piazzamento del profilato, garantendo così un preciso posizionamento reciproco delle aperture affiancate 21 e dell’asola 22.
Il piazzamento del profilato 2, dato dal blocchetto 4 e dalla battuta 52 ed in seguito bloccato dai pressori 50, Ã ̈ semplice, rapido, esente da errori e ripetibile con risultati costanti.
Il funzionamento semiautomatico dell’apparecchiatura oggetto della presente invenzione permette un’elevata semplicità costruttiva, ma le sue caratteristiche sono comunque tali da richiedere azioni o comandi manuali di facile attuazione, eseguibili senza errori anche da parte di manodopera non particolarmente qualificata.
L’apparecchiatura 1, così come descritta, risulta espressamente studiato per profilati aventi precise caratteristiche e per i quali sono richieste due lavorazioni altrettanto specifiche, ma con idonee modifiche alla forma dei mezzi di supporto, del tipo di utensili ed eventualmente della loro mutua disposizione, à ̈ possibile ottenere varianti costruttive adatte ad altri impieghi, pur nel rispetto della soluzione tecnica di base.
L’apparecchiatura proposta risulta di dimensioni compatte, leggera ed estremamente affidabile nel funzionamento.
Il costo dell’apparecchiatura risulta in assoluto molto contenuto, sicuramente conveniente ed ammortizzabile in tempi brevi, in relazione alle prestazioni offerte ed ai risparmi di tempo che consente di ottenere nell’esecuzione delle lavorazioni.
Resta comunque inteso che la descrizione di cui sopra ha valore esemplificativo e non limitativo, pertanto tutte le modifiche di dettaglio che potranno eventualmente essere introdotte all’apparecchiatura per ragione tecniche e/o funzionali, si considerano sin d’ora rientranti nell’ambito protettivo definito dalle sottoriportate rivendicazioni.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Apparecchiatura per la realizzazione di aperture in un profilato metallico, caratterizzata dal fatto di comprendere: − una struttura portante (3) in cui à ̈ definita una zona centrale (C) aperta su almeno tre lati verticali; − mezzi di supporto (4), solidali a detta struttura portante (3) ed ubicati nella citata zona centrale (C), previsti per sostenere detto profilato (2), con prestabiliti assetto e posizione; − mezzi di bloccaggio (5), azionabili a comando, atti a stabilizzare una prefissata posizione longitudinale di detto profilato (2) impegnato con i citati mezzi di supporto (4); − primi organi utensili (6), comprendenti mezzi di tranciatura (60) associati a detti mezzi di supporto (4), atti a realizzare almeno una prima apertura (21) in una corrispondente prefissata prima area (20A) di detto profilato (2), con quest’ultimo impegnato con i medesimi mezzi di supporto (4) e bloccato ad essi; − secondi organi utensili (7), associati ad un carrello (8) mobile rispetto a detta struttura portante (3), atti a realizzare almeno una seconda apertura (22) in una corrispondente prefissata seconda area (23) di detto profilato (2), con quest’ultimo impegnato con i citati mezzi di supporto (4) e bloccato ad essi.
  2. 2) Apparecchiatura secondo la riv. 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di supporto (4) sono costituiti da un blocchetto, reso solidale a detta struttura portante (3), esteso verso il basso e provvisto di un’estremità inferiore (40) sagomata, con quest’ultima atta ad inserirsi, con gioco minimo, in una sede longitudinale (20) conformata dal citato profilato (2), ed a sostenere quest’ultimo con assetto orizzontale, con il fondo (20A) della suddetta sede (20), definente la predetta prima area, disposto orizzontale e con una parete (23) del medesimo profilato (2), definente la citata seconda area, disposta in verticale, rivolta verso il lato anteriore della citata zona centrale (C).
  3. 3) Apparecchiatura secondo la riv. 1, caratterizzato dal fatta che detti mezzi di bloccaggio (5) sono costituiti da almeno un pressore (50), alloggiato scorrevolmente in un foro (41) realizzato nel corpo dei citati mezzi di supporto (4), movimentato verticalmente da un relativo attuatore (51), tra una posizione di riposo sollevata in cui lo stesso pressore (50) risulta completamente interno ai suddetti mezzi di supporto (4) ed una abbassata (B) in cui fuoriesce parzialmente dall’estremità inferiore (40) di questi ultimi per bloccare, per attrito, detto profilato 2.
  4. 4) Apparecchiatura secondo la riv. 3, caratterizzata dal fatto che a detto attuatore (51) à ̈ associato un tasto di comando (53), azionabile manualmente, per l’attivazione della salita e della discesa del predetto pressore (50).
  5. 5) Apparecchiatura secondo la riv. 1 o 3, caratterizzata dal fatto che con detti mezzi di bloccaggio (5) coopera una battuta (52), regolabile ad opportuna distanza da un fianco della citata apparecchiatura (1), atta ad intercettare la corrispondente testata di detto profilato (2) per definirne la citata prestabilita posizione longitudinale.
  6. 6) Apparecchiatura secondo la riv.1, caratterizzata dal fatto che nel corpo di detti mezzi di supporto (4) à ̈ realizzata una fenditura (42), prevista per contenere e guidare detti mezzi di tranciatura (60), questi ultimi essendo costituiti da un tranciante a doppia lama azionato verticalmente, mediante una coppia di steli (61), da un relativo attuatore (62), tra una posizione non operativa sollevata (T1), in cui lo stesso tranciante a doppia lama (60) risulta completamente interno ai suddetti mezzi di supporto (4), ed una abbassata (T2) in cui fuoriesce parzialmente dall’estremità inferiore (40) di questi ultimi per impattare il fondo (20A) di una sede longitudinale (20), conformata dal citato profilato (2), e realizzare due aperture affiancate (21).
  7. 7) Apparecchiatura secondo la riv. 6, caratterizzata dal fatto che a detto attuatore (62) à ̈ collegato un tasto di comando (63), reso operativo dall’attivazione dei citati mezzi di bloccaggio (5) ed azionabile manualmente per determinare almeno la discesa del predetto tranciante a doppia lama (60).
  8. 8) Apparecchiatura secondo la riv. 1, caratterizzata dal fatto che detti secondi organi utensili (7) sono costituiti da una fresa (70), avente asse orizzontale perpendicolare al suddetto profilato (2), azionata in rotazione da organi di potenza (72) supportati dal citato carrello (8), atta ad agire in corrispondenza di una parete verticale (23) del medesimo profilato (2), rivolta verso il lato anteriore della citata zona centrale (C) e nella quale à ̈ localizzata la citata seconda area, per la realizzazione di detta seconda apertura (22), a forma di asola, mediante una prima fase di foratura assiale ed una successiva fase di allargamento longitudinale, determinate con corrispondenti traslazioni di detto carrello (8) impresse manualmente.
  9. 9) Apparecchiatura secondo la riv. 8, caratterizzata dal fatto che a detti organi di potenza (72) à ̈ collegato un pulsante di comando (73), reso operativo dall’attivazione dei citati mezzi di bloccaggio (5) ed azionabile manualmente per determinare la detta rotazione della fresa (70).
  10. 10) Apparecchiatura secondo la riv. 1 o 8, caratterizzata dal fatto che detto carrello (8) Ã ̈ vincolato alla citata struttura portante (3) mediante due slitte orizzontali (81), (82), rispettivamente prima e seconda, mutuamente ortogonali, che rendono il medesimo carrello (8) mobile secondo due direzioni (Y), (Z), rispettivamente parallela al citato profilato (2) in lavoro e perpendicolare a questo.
  11. 11) Apparecchiatura secondo la riv. 1 o 8, caratterizzata dal fatto che detto carrello (8) à ̈ provvisto di mezzi di registrazione (83) atti a regolare l’altezza dei citati secondi organi utensili (7) rispetto al profilato (2) in lavoro.
  12. 12) Apparecchiatura secondo la riv. 1 o 8, caratterizzata dal fatto che a detti secondi organi utensili (7) à ̈ associato almeno un ugello (75) per l’erogazione di liquido di raffreddamento.
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