ITFI20120123A1 - "un dispositivo per l'ottenimento di una o piu' linee di incisione per la piegatura e la formazione di una scatola in un foglio in cartone" - Google Patents

Description

UN DISPOSITIVO PER L’OTTENIMENTO DI UNA O PIU’ LINEE DI INCISIONE PER LA PIEGATURA E LA FORMAZIONE DI UNA SCATOLA

IN UN FOGLIO IN CARTONE

Ambito dell’invenzione

La presente invenzione riguarda il settore tecnico inerente la lavorazione del cartone in genere, per la formazione di scatole.

In particolare l’invenzione si riferisce ad un innovativa testa di taglio intercambiabile la quale consente di creare agevolmente una incisione nel foglio in modo tale da realizzare una linea di piegatura.

Brevi cenni alla tecnica nota

Come ben noto nello stato della tecnica, esistono da tempo macchinari appositi per incidere fogli in cartone, cartone ondulato o cartoncino di vario spessore, ad esempio per creare delle linee di piegatura per la formazione di una scatola.

La linea di piegatura à ̈ generalmente una incisione a forma di V. Si à ̈ inoltre sorprendentemente ritrovato che un tipo di incisione particolarmente funzionale, al fine di consentire di ripiegare il foglio, à ̈ quella a forma trapezoidale e oggetto di una precedente domanda di brevetto internazionale. Questa forma di incisione ha il vantaggio di consentire la piegatura di cartoni di grosso spessore superiori anche al millimetro senza incorrere in rotture o strappi. Si possono dunque lavorare cartoni del tipo “pass par tout†per cornici, fogli di cartone “teso†, ondulato o micro onda. Questo perché l’incisione termina con un lembo rettilineo e non con una cuspide che à ̈ un punto di concentrazione di tensioni.

Allo stato attuale della tecnica non sono però presenti macchinari atti ad operare in maniera agevole e rapida una incisione nel foglio, sia essa a forma di V, trapezoidale o di altra forma.

Una macchina 100 per l’incisione del foglio in cartone (ed eventuale taglio a misura dello stesso) à ̈ schematizzata nella figura 1A di prior art. La macchina 100 prevede un piano di lavoro ed un mandrino girevole a cui si collega, in maniera intercambiabile, una testa porta lama per l’incisione. La figura 1 mostra il mandrino e la testa porta lama assemblati e richiusi da un carter protettivo. Il carter protettivo, dunque il mandrino, à ̈ montato scorrevole su di un binario 150 nella direzione Y. Il binario à ̈ a sua volta traslabile in una direzione principale (X), ortogonale alla (Y), attraverso dei binari che delimitano il piano di lavoro. Il sistema à ̈ dunque similare ad un tecnigrafo da disegno.

La testa, non evidenziata in figura 1A per semplicità, à ̈ di forma sostanzialmente cilindrica e sulla faccia opposta a quella della connessione al mandrino monta una lama inclinata esattamente come la lama di una taglierina. La lama à ̈ anche essa intercambiabile à ̈ può essere rimossa quando usurata. La stessa si fissa al porta lama della testa attraverso mezzi di connessione comuni quali una vite o un piattello di fermo.

Al fine dunque di ottenere una incisione à ̈ necessario operare in una maniera piuttosto complessa.

E’ infatti necessario creare una prima linea di incisione con la lama predisposta in maniera inclinata rispetto alla testa e che penetra in maniera inclinata per una certa profondità nel cartone. Il mandrino preme dunque su un meccanismo che causa l’affondamento della lama e, successivamente, il binario trasla realizzando la prima linea di incisione. Successivamente à ̈ necessario estrarre la lama e ruotare la testa di 180° in modo tale da incidere con una seconda linea che corre parallelamente alla precedente e che penetra anche essa trasversalmente nello spessore del cartone alla stessa profondità della precedente. I due intagli, in base alla profondità di penetrazione impostata, si intercettano in un punto realizzando in questa maniera una incisione a V.

Nel caso poi di incisione trapezoidale la realizzazione à ̈ persino più complessa in quanto, oltre alla realizzazione di due linee parallele, à ̈ necessario distanziare dette due linee tra loro in modo tale da creare un apice di incisione che non termina in un punto comune ma bensì lascia un lembo rettilineo interposto. Si deve poi operare lo strappo della striscia così delimitata la quale, una volta asportata, lascia un solco di sezione trapezoidale nel cartone.

E’ dunque evidente come queste operazioni rendano il taglio della striscia particolarmente complesso. Infatti non solo l’operazione di taglio richiede più tempo ma, oltretutto, à ̈ necessario un software di controllo della movimentazione che à ̈ inevitabilmente più complesso. Bisogna infatti programmare la macchina in modo tale da prevedere la realizzazione di due linee parallele per ogni incisione.

Risulta dunque difficoltoso, allo stato attuale, poter effettuare rapidamente ed in maniera precisa solchi in serie.

Sintesi dell’invenzione

È quindi scopo della presente invenzione fornire una nuova tipologia di testa di incisione per un foglio in cartone che risolva almeno in parte i suddetti inconvenienti tecnici.

In particolare à ̈ scopo della presente invenzione fornire una testa di incisione per un foglio in carta, cartone, cartone ondulato e similari che consenta di realizzare un solco di qualsiasi sezione, ad esempio a V o trapezoidale, in maniera precisa e rapida.

Questi e altri scopi sono dunque ottenuti con la presente testa o dispositivo di incisione in accordo alla rivendicazione 1.

Il dispositivo di incisione (1) in accordo all’invenzione comprendente mezzi di incisione (7, 8, 10, 11) per realizzare una linea di incisione su di un foglio.

Al fine di risolvere i suddetti problemi tecnici, e consentire dunque la realizzazione di qualsiasi forma di incisione in maniera rapida e precisa, i mezzi di incisione (7, 8, 10, 11) comprendono un supporto porta lama (7, 8) configurato in modo tale da consentire l’applicazione di una prima (10) e di una seconda lama (11) rivolte una contro l’altra secondo un predeterminato angolo (α) di penetrazione nel foglio.

In questa maniera, predisponendo adesso due lame opportunamente contrapposte grazie all’apposito supporto porta-lama, ad esempio lame intercambiabili, à ̈ possibile realizzare in una sola passata incisioni a V, trapezoidali o di opportuna forma. Sarà sufficiente prevedere un posizionamento delle lame opportuno e controllare l’affondamento delle stesse nel foglio sottostante.

In accordo a tale soluzione sarà possibile semplificare notevolmente la programmazione software che controlla la movimentazione della testa di incisione.

Ulteriori vantaggi sono desumibili dalle rivendicazioni dipendenti.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e i vantaggi del presente dispositivo di incisione 1, secondo l’invenzione, risulteranno più chiaramente con la descrizione che segue di alcune forme realizzative, fatte a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui:

− La figura 1A mostra un macchinario per l’incisione in accordo alla tecnica nota;

− La figura 1 e la figura 2 mostrano due viste assonometriche del presente dispositivo;

− La figura 3 mostra una fase di uso in cui si realizza una linea di incisione ad angolo retto;

− La figura 4A e 4B mostrano in sezione il meccanismo che comanda l’abbassamento e il sollevamento dei supporti porta lama;

− La figura 5 mostra, in una sezione assonometrica, la direzione della forza F’ applicata dal mandrino sul pistone per causare l’abbassamento del pistone 4 e dunque lo scorrimento verso il basso dei supporti porta lama;

− La figura 6 mostra in una ulteriore sezione assonometrica le sedi ove sono predisposti scorrevolmente i supporti porta lama;

− La figura 7 mostra un dettaglio della piastrina 16 utilizzata per realizzare la guida di scorrimento del supporto porta lama;

− La figura 8, sempre in una sezione assonometrica, descrive i due supporti porta lama contrapposti, ed evidenzia anche il sistema di blocco della lama sul supporto porta lama;

− Le figure dalla 9 alla 11 mostrano viste assonometriche ulteriori per evidenziare i distanziali 15 o piede di appoggio.

− La figura 12 mostra, sempre in vista assonometrica, la testa di incisione ben evidenziando il pistone che si collega ai due supporti lama attraverso i perni e, ulteriormente, i distanziali e la parte superiore dove avviene la connessione al mandrino;

− La figura 13 mostra una variante che consente un affondamento regolato del mandrino 4A in modo tale da variare e poter ogni qual volta regolare la corsa del pistone 4 e dunque la quantità di abbassamento dei supporti porta lama (7, 8).

Descrizione di alcune forme realizzative preferite

La figura 1 rappresenta un dispositivo di incisione 1 (detto anche testa di incisione 1) in accordo all’invenzione.

Il dispositivo 1 prevede una parte superiore 2, ben evidenziata ad esempio in figura 2 ed in figura 10, di forma sostanzialmente cilindrica, ed una parte inferiore 30 (ben evidente anche essa in figura 10 o figura 6). La figura 12, anche essa, bene evidenzia parte superiore ed inferiore. La parte superiore 2 à ̈ assialmente forata attraverso una apertura centrale 3 che da accesso ad un canale 3’ (vedi anche figura 4A), in modo tale da consentire il passaggio e il fissaggio, entro detto canale, di un mandrino non rappresentato in figura per semplicità.

La figura 12 mostra, in corrispondenza della apertura 3, una asola che serve a vincolare rotazionalmente il mandrino rispetto al dispositivo 1 ad esempio attraverso una chiavetta. In questa maniera, quando il mandrino ruota, il dispositivo 1 viene trascinato solidalmente in rotazione.

Il mandrino fa parte della macchina per incisione descritta in arte nota e non oggetto della presente descrizione.

La presente testa di incisione 1 Ã ̈ dunque applicabile, preferibilmente in maniera intercambiabile, ad un mandrino di una macchiana per incisione come quella descritta in arte nota.

Come da arte nota il mandrino à ̈ generalmene di tipo rotativo in modo tale che possano essere eseguite linee di incisione qualsiasi, e non necessariamente un singolo tratto rettilineo.

Come bene evidenziato nella sezione di figura 4A, l’apertura 3 forma l’accesso al canale 3’ entro cui à ̈ collocato scorrevolmente un pistone 4. Il pistone 4 à ̈ scorrevole entro il canale 3’ per una certa quantità (h). Dalla parte opposta, il canale 3’ à ̈ interroto da un fermo corsa 25.

Nella configurazione preferita dell’invenzione, in maniera non assolutamente limitativa, il pistone 4 può avere un’altezza complessiva dell’ordine dei 17 mm circa mentre la lunghezza complessiva del canale 3’ può essere dell’ordine di circa 25mm. In questa maniera vi à ̈ una corsa h di circa 8mm.

Naturalmente qualsiasi dimensione può essere realizzata senza per questo allontanarsi dal presente concetto inventivo.

Come poi meglio dettagliato nel seguito, il pistone 4 à ̈ comandato in traslazione nel canale 3’ attraverso il mandrino (non rappresentato in figura) il quale, oltre a condurre in rotazione l’intero dispositivo 1, preme sul pistone 4 stesso obbligandolo a scorrere di una certa quantità verso il fermo corsa 25.

Come sempre mostrato nella sezione di figura 4A, sono poi previsti due supporti porta lama (7, 8) tra loro contrapposti e connessi al corpo del dispositivo 1 secondo una direzione inclinata.

Tali due supporti porta lama (7, 8) sono ben visibili anche in figura 1, figura 2 oppure ad esempio in figura 11.

Il dispositivo, nel suo complesso, à ̈ dunque simmetrico rispetto all’asse longitudinale 100 (anche asse di rotazione).

I due supporti porta-lama (7, 8) sono dunque inclinati rispetto all’asse longitudinale 100 di un predeterminato angolo (α) in modo tale da convergere verso un vertice comune. La figura 4A descrive con (α) l’angolo compreso tra l’asse longitudinale 100 e l’asse 110 di un supporto porta lama. Detti due assi (100, 110) appartengono ad un piano (β) comune, ovvero il piano di taglio di figura 5 o figura 6 il quale à ̈ un piano di simmetria.

Si evidenzia come il presente dispositivo di incisione goda oltretutto di simmetrica centrale rispetto appunto all’asse 100.

Come sempre mostrato nella sezione di figura 4A, sono poi previste due spine di fissaggio (5, 6) le quali si impegnanano ogni una rispettivamente, attraverso opportune sedi di inserimento, nei due supporti porta-lama (7, 8).

I due supporti porta-lama (7, 8) sono montati scorrevolmente sulla parte inferiore 30 del dispositivo attraverso opportune sedi di scorrimento 40.

In particolare, come mostrato bene nella vista assonometrica di figura 6, i due supporti porta lama (7, 8) sono montati scorrevolmente attraverso le sedi 40 ricavate nel corpo del dispositivo, in particolare nella parte inferiore 30.

Al fine di agevolare lo scorrimento di ogni supporto porta lama, vengono dunque fissate due piastrine 16 ai due lati di ogni supporto porta lama in modo tale da definire per ogni supporto porta lama un binario di scorrimento (vedi ad esempio la figura 9 o la figura 10).

Tornando alla figura 4A, i limiti della corsa del supporto porta-lama sono definiti appunto dal fermo corsa inferiore 25 e da un fermo corsa superiore 26 ricavato nel corpo della parte inferiore 30.

Delle semplici molle di richiamo, non rappresentate in figura 4A per semplicità, consentono di richiamare in posizione sollevata, a contrasto contro il fermo corsa 26, le spine connesse ai due supporti porta lama (7, 8). In questa maniera i due supporti porta lama tendono sempre ad essere richiamati in posizione sollevata.

La figura 10, ad esempio, mostra l’estremità di una molla 50 fissata in un punto fisso del corpo 30 (una spina fissa incastonata nel corpo 30) da una parte ed inserita in un canale ricavato nel corpo del supporto porta lama. La molla, per la sua estremità opposta, à ̈ poi fissata ad un punto fisso del supporto porta lama stesso entro il canale in esso ricavato (non visibile in figura). In questa maniera la molla, opportunamente tarata, esercita una forza F di richiamo costante (vedi figura 4B) che tende a tirare il supporto porta lama costantemente verso di se.

La figura 4A evidenzia dunque il tratto di corsa (h1) dei due supporti porta lama lungo le sedi di scorrimento 40.

Questo cinematismo descritto consente di allontanare/avvicinare tra loro i vertici delle due lame (10, 11) da/verso un punto di vertice comune (vedi ad esempio figura 8). In particolare questo cinematismo consente di far fuoriuscire le lame attraverso lo scorrimento dei supporti porta lama, quando il mandrino preme sul pistone 4. La forza F’ di pressione sul pistone vince la forza di richiamo delle molle F per cui causando lo scorrimento dei supporti porta lama lungo le loro guide 40. Lo scorrimento dei supporti porta lama avvicina reciprocamente verso un vertice comune le due lame fissate sui supporti. Quando il mandrino rilascia il pistone, allora le molle 50 richiamano in posizione sollevata i supporti porta lama riportando dunque in posizione retratta le lame.

Come dunque mostrato nella figura 4B, quando non agisce il mandrino che preme sul pistone 4, anche il pistone si solleva. Il sollevamento del pistone à ̈ ottenuto grazie al contatto continuo delle spine (5, 6) con il pistone stesso. Quando le spine (5, 6) giungono a battuta contro il fine corsa 26 si ferma l’azione di scorrimento dei supporti porta lama e del pistone. Le spine (5, 6) sono di lunghezza tale da mantere un contatto di strisciamento continuo con la base del pistone 4 durante la sua corsa verticale dalla posizione ribassata a quella sollevata e viceversa. Ciò à ̈ facilmente ottenuto ricavando due facce inclinate (ad esempio scavando un cono) in corrispondenza della base inferiore del pistone stesso. La componente della forza F di richiamo della molla, lungo l’asse 110 del suppporto porta lama, si trasmette attraverso i perni 5 e 6 anche al pistone 4 e, grazie alle facce inclinate di contatto, si scompone secondo due componenti (F1, F2) e di cui una (la F1 nel caso di figura 4A) rivolta verso l’alto. Alla stessa maniera, ma con versi esattamente opposti, l’azione di spinta del mandrino sul pistone verso il basso (vedi verso di freccia F’ applicata al pistone 4 sempre in figura 4A) si trasmette ai supporti porta lama attraverso i perni. La forza F’ vince l’azione di forza F di richiamo delle molle 50 e causa la traslazione dei due supporti porta-lama sino al raggiungimento del fine corsa 25.

La figura 5 mostra in una sezione assonometrica la posizione in cui, grazie all’azione di spinta F’ del mandrino non rappresentato in figura, il pistone 4 trasla sino al suo fine corsa trascinandosi dietro, attraverso i perni (5, 6), i due supporti porta lama (7, 8).

La figura 1 mostra chiaramente, con la vista assonometrica dal basso, i due supporti porta lama (7, 8) su cui sono predisposte rispettivamente le lame 10 e 11.

I supporti porta lama formano, ogni uno, una superficie piana la quale crea così un piano di appoggio inclinato su cui vengono appoggiate le lame o i taglienti che dir si voglia.

Le lame sono fissate alle suddette superfici inclinate in modo amovibile e ciò à ̈ ottenuto facilmente attraverso l’applicazione opportuna ad ogni superficie inclinata di un perno girevole. Il perno (12, 13) à ̈ dunque incernierato in un punto e può essere ruotato in modo tale da predisporsi con una sua estremità al di sopra della lama e dunque fermandola in posizione. Il perno (12, 13) à ̈ incernierato grazie ad una vite che presenta una svasatura esagonale in testa e la quale consente di serrare il perno stesso contro la superficie della lama fissandola saldamente

La superficie piana termina con un perno perpendicolare visibile in figura 10 e fuoriuscente dal supporto stesso. Il perno serve da battuta contro cui va la lama intercambiabile in fase di montaggio, in modo tale da funzionare da riferimento per l’applicazione della lama stessa. A seconda della incisione da realizzare, ad esempio a V, à ̈ importante che le due lame siano speculari tra loro.

E’ poi possibile, in una variante, prevedere che la superficie dei supporti porta lama, destinate a sorreggere la lama presentino entrambi una sede entro cui si può applicare una tasca porta-lama complementare che si vincola al supporto sempre attraverso il perno (12, 13) come descritto. La tasca, in metallo, contiene la lama in maniera intercambiabile e fa sì che non ci sia contatto diretto tra lama e perno.

E’ evidente che altri modi equivalenti di fissaggio potrebbero tranquillamente prevedersi, ad esempio anche prevedendo delle lame con un foro ed una superficie inclinata dotata di foro ricevente filettato in modo tale che la lama possa essere avvitata in posizione direttamente o attraverso una tasca porta lama.

Continuando nella descrizione strutturale dell’invenzione, sempre la figura 1 mostra poi due distanziali 15 definiti anche piedi di appoggio 15.

I due distanziali sono bene evidenziati anche in figura 9, in figura 10 ed in figura 11.

I due distanziali sono dunque fissati al vertice della porzione inferiore 30 e possono essere fissati in svariate maniere.

Possono ad esempio essere fissati permanentemente attraverso sistemi di incollaggio o rivetti oppure essere intercambiabili ad esempio attraverso l’uso di magneti o viti.

Come mostrato in figura 10, la funzione del distanziale 15 à ̈ importante perchà ̈ solleva di una predeterminata quantità l’intero dispositivo 1 quando questo à ̈ appoggiato sul foglio da incidere. Questo fa si che le lame si trovano inizialmente in una posizione sollevata rispetto al foglio sottostante da incidere. La quantità di sollevamento dipende dallo spessore del distanziale selezionato. Quando il mandrino agisce sul pistone 4, i supporti porta lama traslano trascinando le lame che penetrano per una certa profondità nel foglio sottostante. La profondità di penetrazione à ̈ ad esempio quella definita dalla corsa h’ dei due supporti porta lama sino a quando le spine non arrivano al loro fine corsa 25.

Al variare dello spessore dei distanziali 15 applicati si controlla, ovvero si aumenta o si diminuisce, la quantità di sollevamento e l’abbassamento delle lame rispetto al piano (foglio) sottostante. Questo consente di controllare agevolmente la profondità di penetrazione delle lame le quali, a parità di corsa h1, penetrano maggiormente o minormente nel foglio sottostante a seconda se sono più o meno sollevate dal foglio stesso nella posizione iniziale, con i supporti porta lama tutti sollevati e dunque con il mandrino che non spinge sul pistone 4. In questa maniera, in modo agevole, si controlla la forma dell’intaglio. A seconda del distanziale 15 selezionato, la corsa h’ può essere tale per cui le lame penetrano sino a convergere in un punto comune per realizzare un intaglio a V oppure possono rimanere più o meno sollevate (ovvero non si intercettano) creando cosi una incisione trapezoidale più larga o più stretta.

Inoltre, l’utilizzo di due distanziali 15 contrapposti attribuisce una buona stabilità al dispositivo stesso anche quando opera in prossimità del bordo del foglio con uno solo dei due distanziali in contatto sul foglio.

E’ evidente come, sebbene vi sia la presenza di due fermi corsa 25 e 26, il mandrino potrebbe essere comandato in modo tale da causare un abbassamento del pistone 4 non necessariamente sino a fine corsa.

A tal scopo, ad esempio, la figura 13 mostra una variante particolarmente vantaggiosa. Essa mostra un sistema di regolazione micrometrica delle lame manuale. In particolare à ̈ possibile prevedere un pomello 80 ad una estremità del mandrino 4A e la cui rotazione comanda un abbassamento/sollevamento manuale dell’estremità opposta che va a contatto contro il pistone 4 sottostante. In questo senso non à ̈ dunque necessario che il pistone venga fatto scorrere per forza sino al suo fine corsa ma, vantaggiosamente, à ̈ possibile a priori controllare lo spostamento del pistone, la cui corsa può dunque essere inferiore alla sua massima corsa (h) e precisamente regolata.

La forza di richiamo delle molle 50 assicura un contatto stabile ed una posizione stabile del pistone 4.

In questa maniera, attraverso la combinazione con vari set di distanziali di spessore diverso, à ̈ possibile ottenere svariate forme, larghezze e profondità di incisione.

In una variante ulteriore dell’invenzione i due supporti porta lama (7, 8) potrebbero anche essere realizzati non come due componenti separati ma in un unico pezzo opportunamente sagomato per potervi applicare due lame contrapposte e speculari.

Un esempio di uso à ̈ rappresentato in figura 3.

L’intaglio di figura 3 à ̈ in forma di V ma, come detto, possono agevolmente ottenersi intagli di qualsiasi forma tra cui quella trapezoidale.

La testa viene appoggiata sul foglio sottostante come da figura 10 e connessa al mandrino. Il mandrino agisce pressando sul pistone 4 e causando la penetrazione delle lame nel foglio. La quantità di penetrazione dipende dal distanziale 15 selezionato. A questo punto il mandrino viene traslato lungo un percorso predefinito in modo tale da ottenere una linea di intaglio. La figura 3 mostra due tratti di intaglio a V posti ad angolo retto.

E’ evidente come in accordo all’invenzione, grazie all’uso di due lame contrapposte, à ̈ adesso possibile realizzare l’incisione in una sola passata, senza la necessità di rutoare la testa ed effettuare una passata parallela alla precedente.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo di incisione (1) comprendente mezzi di incisione (7, 8, 10, 11) per realizzare una linea di incisione su di un foglio e caratterizzato dal fatto che detti mezzi di incisione (7, 8, 10, 11) comprendono un supporto porta lama (7, 8) configurato in modo tale da consentire l’applicazione di una prima (10) e di una seconda lama (11) rivolte una contro l’altra secondo un predeterminato angolo (α) di penetrazione nel foglio.
2. 2. Un dispositivo di incisione (1), secondo la rivendicazione 1, in cui sono previsti un primo (7) ed un secondo supporto porta lama (8) predisposti in maniera contrapposta l’uno all’altro.
3. 3. Un dispositivo di incisione (1), secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto supporto porta lama (7, 8) prevede due superficie di appoggio ogni una per una lama (10, 11), dette superfici di appoggio essendo arrangiate in modo tale che le lame, quando applicate, risultino convergenti verso un punto di vertice comune.
4. 4. Un dispositivo di incisione (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui detti primo (7) e secondo supporto porta lama (8) sono predisposti simmetricamente rispetto al piano (β) verticale passante per l’asse longitudinale (100).
5. 5. Un dispositivo di incisione (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui detti primo (7) e secondo supporto porta lama (8) sono scorrevoli in modo tale da consentire un abbassamento/sollevamento delle lame su di essi applicabili.
6. 6. Un dispositivo di incisione (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui à ̈ previsto un dispositivo di azionamento (4, 5, 6) per comandare lo scorrimento di detti primo e secondo supporto portalama.
7. 7. Un dispositivo di incisione (1), secondo la rivendicazione 6, in cui detto dispositivo di azionamento comprende un pistone (4) scorrevole all’interno del dispositivo di incisione (1), una coppia di spine di fissaggio (5, 6) ogni una fissata da una parte ad un rispettivo supporto porta lama e dalla parte opposta in contatto di strisciamento con il pistone (4).
8. 8. Un dispositivo di incisione (1), secondo la rivendicazione 7, in cui la base del pistone à ̈ lavorata in modo tale da presentare due facce inclinate in contatto con le spine di fissaggio (5, 6).
9. 9. Un dispositivo di incisione (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui sono previsti mezzi elastici (50) per richiamare detti supporti porta lama in posizione sollevata.
10. 10. Un macchinario (100) per incisione di un cartone comprendente un dispositivo di incisione (1) come da una o più rivendicazioni precedenti.