ITBO20090100A1 - Metodo e apparecchiatura per realizzare armature per cemento armato - Google Patents

Metodo e apparecchiatura per realizzare armature per cemento armato

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ITBO20090100A1
ITBO20090100A1 IT000100A ITBO20090100A ITBO20090100A1 IT BO20090100 A1 ITBO20090100 A1 IT BO20090100A1 IT 000100 A IT000100 A IT 000100A IT BO20090100 A ITBO20090100 A IT BO20090100A IT BO20090100 A1 ITBO20090100 A1 IT BO20090100A1
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longitudinal
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Simone Rupoli
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Description

METODO E APPARECCHIATURA PER REALIZZARE ARMATURE PER
CEMENTO ARMATO
Campo tecnico
La presente invenzione ha per oggetto un metodo e un'apparecchiatura per realizzare armature per cemento armato tridimensionali e/o piane, quali in particolare gabbie metalliche assemblate, reti metalliche saldate e simili.
Arte nota
Sono note attualmente svariate tecniche che consentono di realizzare strutture metalliche bidimensionali o tridimensionali destinate ad essere impiegate quali armature per cemento armato.
Il brevetto europeo EP 1539397 descrive un metodo per realizzare reti metalliche costituite da ferri longitudinali uniti mediante ferri trasversali. L'unione dei ferri trasversali ai ferri longitudinali à ̈ realizzata mediante staffe aperte conformate ad U atte ad abbracciare gli stessi ferri trasversali.
Il brevetto europeo EP 0162183 a sua volta descrive un metodo e una macchina per realizzare strutture metalliche tridimensionali ottenute da reti piane e ferri trasversali elettrosaldati. Le reti piane sono posizionate tramite una apposita serie di supporti su piani paralleli opportunamente distanziati e vengono quindi unite ai ferri trasversali mediante una serie di fasi di saldatura successive.
Le apparecchiature note risultano generalmente poco versatili, in quanto consentono di realizzare specifiche tipologie di armature per cemento armato.
Viceversa nel settore specifico à ̈ sentita l'esigenza di poter alternativamente realizzare armature metalliche per cemento armato di tipo diverso, sia a struttura bidimensionale che tridimensionale.
Presentazione dell’invenzione
Il compito della presente invenzione à ̈ quello di risolvere i problemi citati, escogitando un metodo che consenta di realizzare agevolmente armature per cemento armato di tipo diverso, sia a struttura bidimensionale che tridimensionale.
Nell’ambito di tale compito, à ̈ ulteriore scopo della presente invenzione quello di fornire una apparecchiatura per realizzare armature per cemento armato operante secondo il metodo summenzionato.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire una apparecchiatura per realizzare armature per cemento armato di semplice concezione, dotata di funzionamento sicuramente affidabile e di impiego versatile, nonché di costo relativamente economico.
Gli scopi citati vengono raggiunti, secondo la presente invenzione, dall’apparecchiatura per realizzare armature per cemento armato secondo la rivendicazione 1.
Breve descrizione dei disegni
I particolari dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita dell'apparecchiatura per realizzare armature per cemento armato, illustrata a titolo indicativo negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 mostra una vista in prospettiva dell'apparecchiatura per realizzare armature per cemento armato secondo l'invenzione;
le figure 2 e 3 mostrano rispettivamente una vista laterale e una vista in pianta di tale apparecchiatura;
la figura 4 mostra una vista in prospettiva di mezzi di sostegno delle barre longitudinali in una stazione di carico dell'apparecchiatura;
la figura 5 mostra una vista in prospettiva di una stazione di unione degli elementi di armatura longitudinali e trasversali nell'apparecchiatura in oggetto; la figura 6 mostra una vista in prospettiva da una diversa angolazione di tale stazione di unione, parzialmente spezzata;
la figura 7 mostra una vista in sezione secondo un piano verticale longitudinale della medesima stazione di unione;
la figura 8 ne mostra una vista frontale, parzialmente spezzata;
la figura 9 mostra una vista frontale di una porzione ingrandita della stazione di unione in una diversa condizione operativa;
la figura 10 ne mostra una vista in prospettiva;
la figura 11 mostra una vista in prospettiva di mezzi pareggiatori associati alla detta stazione di unione;
le figura 12, 13 e 14 mostrano rispettivamente una vista di dettaglio dei detti mezzi pareggiatori in sezione secondo un piano verticale longitudinale, in diverse configurazioni di impiego;
la figura 15 mostra una vista in prospettiva di mezzi di traino in una stazione di uscita della struttura realizzata;
le figure 16 – 19 mostrano una vista in prospettiva di una zona operativa della stazione di unione in fasi successive di un ciclo di lavoro;
le figure 20 e 21 mostrano una vista frontale di una diversa forma di attuazione di mezzi di unione dei detti elementi longitudinali e trasversali, in diverse fasi operative;
le figure 22 – 32 mostrano diverse strutture realizzabili mediante l'apparecchiatura in oggetto.
Forme di realizzazione dell’invenzione
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato nell’insieme con 1 l’apparecchiatura per realizzare armature per cemento armato secondo la presente invenzione. Le armature da realizzare sono genericamente costituite, in modo noto, da una serie di elementi longitudinali 2 uniti da elementi trasversali 3 in maniera da realizzare strutture metalliche a rete bidimensionali o tridimensionali. Tali elementi longitudinali 2 e trasversali 3 possono essere costituiti indifferentemente da barre diritte o piegate o calandrate almeno una volta almeno a una estremità, o altrimenti sagomate secondo un profilo chiuso con una o più sovrapposizioni. Più in particolare, à ̈ possibile prevedere che le barre longitudinali 2 e/o gli elementi trasversali 3 siano dotati a una estremità o a entrambe di almeno una piega 2a di opportuna lunghezza, ripiegata rispetto all'asse longitudinale delle stesse barre 2 di un prefissato angolo di piegatura, ad esempio a squadro come rappresentato. Inoltre nel caso illustrato gli elementi trasversali 3 sono costituiti da staffe a profilo poligonale ma à ̈ ovviamente possibile prevedere l'impiego di ferri trasversali comunque conformati, inclusi i ferri diritti.
L’apparecchiatura 1 comprende una stazione di carico 10 in corrispondenza della quale sono previsti mezzi di sostegno 11 delle barre longitudinali 2 disposti in serie. Tali mezzi di sostegno 11 sono costituiti preferibilmente da una serie di rulli 12 disposti complanari con assi orizzontali paralleli. I rulli 12 sono montati liberamente girevoli su rispettivi telai di supporto 13. Le barre longitudinali 2 vengono predisposte, opportunamente distanziate fra loro, su un piano di lavoro sostanzialmente orizzontale definito da citati mezzi di sostegno 11. I rulli 12 dei mezzi di sostegno 11 consentono il sostentamento e la traslazione delle barre longitudinali 2 secondo una direzione di avanzamento A assiale alle stesse barre longitudinali 2 e riducono lo sforzo per il moto stesso.
Alternativamente à ̈ possibile prevedere che i mezzi di sostegno 11 siano resi abbattibili per consentire il passaggio delle pieghe 2a delle barre longitudinali 2. A tal fine ad esempio i telai di supporto 13 dei rulli 12 possono essere oscillabili su un piano longitudinale mediante articolazione su un asse 14 inferiore, incernierato a una base fissa 15, come illustrato in fig. 4. L'oscillazione dei telai di supporto 13 dei rulli à ̈ comandata da idonei organi attuatori 16 tramite un leverismo 17.
A valle della stazione di carico 10 Ã ̈ disposta una stazione di unione 20 nella quale si realizza l'unione delle barre longitudinali 2 ad almeno un elemento trasversale 3, preferibilmente mediante saldatura. La stazione di unione 20 prevede una incastellatura 21 conformata sostanzialmente a portale, definita da una coppia di colonne 22 laterali fra le quali sono disposte una traversa superiore 23 e una traversa inferiore 24. La traversa superiore 23 porta frontalmente una guida 26, in pratica estesa per l'intera lunghezza della stessa traversa 23, su cui sono montati una coppia di supporti 27 dell'elemento trasversale 3. I supporti 27 hanno posizione regolabile in funzione delle dimensioni dell'elemento trasversale 3. Nel caso illustrato, i supporti 27 sono costituiti da elementi profilati atti a contenere una singola staffa 3, aperta o chiusa, su un piano preferibilmente verticale e ortogonale alla direzione di avanzamento A delle barre longitudinali 2.
Le staffe 3 vengono di norma caricate manualmente sull'apparecchiatura. È tuttavia possibile prevedere l'impiego di dispositivi di carico automatico, di per sé noti, per il carico degli elementi trasversali 3 in tempo mascherato. In particolare tali dispositivi automatici possono operare il carico multiplo di elementi trasversali di diametro e/o di lunghezza differenti, per la realizzazione di tipi particolari di armature metalliche.
Al di sotto della traversa superiore 23 sono disposti mezzi di guida 25 lungo i quali sono supportate in maniera scorrevole una pluralità di teste di saldatura 30. Le teste di saldatura 30 sono atte ad essere traslate lungo i mezzi di guida 25, l'una indipendentemente dall'altra, su azionamento di appositi organi motori 37. In particolare, le teste di saldatura 30 possono essere spostate e raccolte a pacco sulle parti esterne della traversa superiore 23 per consentire il passaggio, in fase di estrazione, della struttura metallica in formazione, come meglio descritto nel seguito (si veda fig.10).
Le teste di saldatura 30 sono ad esempio previste in numero pari alle barre longitudinali 2 da saldare. In effetti à ̈ tuttavia possibile prevedere l'impiego di un numero di teste di saldatura inferiore alle barre longitudinali 2, prevedendo che almeno una di esse sia mobile lungo la traversa superiore 23 dell'incastellatura a portale 21. È altresì prevedibile che una medesima testa di saldatura 30 possa operare su più barre contemporaneamente, in particolare nel caso in cui queste abbiano diametro ridotto. Le teste di saldatura 30 prevedono rispettivi organi saldatori costituiti da una coppia di elettrodi 31, 37 realizzati di adatto materiale conduttore, opportunamente connessi a un dispositivo di alimentazione dell'energia elettrica.
Più precisamente, gli organi saldatori di ciascuna testa di saldatura 30 prevedono un primo elettrodo 31 superiore e un secondo elettrodo 37 inferiore, destinati ad agire in contrapposizione in corrispondenza della giunzione fra la barra longitudinale 2 e l'elemento trasversale 3 da saldare, in maniera da svolgere anche la funzione di serraggio del giunto. Ciascuna testa di saldatura 30 prevede inoltre un contatto 32 apribile, disposto a monte degli elettrodi 31, 37 secondo il verso A di avanzamento della struttura in formazione, per chiudere il circuito elettrico degli elettrodi 31, 37 a contatto con la sottostante traversa inferiore 24. Gli elettrodi 31, 37 e il contatto 32 sono inoltre preferibilmente disposti sfalsati gli uni rispetto all'altro, in sostanza su piani longitudinali paralleli, in maniera da consentire il passaggio delle barre longitudinali 2. In pratica le barre longitudinali 2 vengono disposte in corrispondenza del primo elettrodo 31 della relativa testa di saldatura, a fianco del piano impegnato dal contatto 32.
Il primo elettrodo 31 e il contatto 32 sono collegati reciprocamente mediante un conduttore flessibile 33 e sono azionabili singolarmente, secondo un asse verticale, da rispettivi organi attuatori 34, 35. Gli organi attuatori 34, 35 sono portati inferiormente a una piastra 36 che à ̈ scorrevole sui mezzi di guida 25 lungo la traversa superiore 23 della struttura a portale 21. Alternativamente il primo elettrodo 31 e il contatto 32 potrebbero essere azionati mediante un solo organo attuatore, con l’interposizione di un idoneo elemento elastico di collegamento, ad esempio una molla meccanica, pneumatica o simili.
Opportunamente il primo elettrodo 31 à ̈ portato a sbalzo in avanti nella direzione degli elementi trasversali 2, per inserire elementi trasversali 3 sagomati di qualsiasi dimensione o a profilo chiuso, o trasversalmente rispetto agli stessi elementi longitudinali 2, per consentire l'inserimento di elementi longitudinali 2 sagomati a profilo chiuso (si vedano le figure 20 e 21). Alternativamente à ̈ possibile prevedere che l'elettrodo sia portato a sbalzo in direzione inclinata per ottenere entrambe le condizioni precedenti.
La traversa inferiore 24 supporta primi e secondi mezzi di sostegno 41, 42 delle barre longitudinali 2 alimentate alla stazione di unione 20 per la realizzazione della struttura metallica. I primi mezzi di sostegno 41, disposti in corrispondenza della zona di ingresso alla stazione di unione 20, sono costituiti da una serie di canalette 43, vincolate in posizioni regolabili, tramite rispettivi organi di attacco 44, a un profilato 45 della traversa inferiore 24. I secondi mezzi di sostegno 42, disposti in corrispondenza della zona di saldatura, sono costituiti da una serie di forchette 46, vincolate in posizioni regolabili, tramite rispettivi organi di attacco 47, a un ulteriore profilato 48 della traversa inferiore 24. Ovviamente in posizione di montaggio ciascuna canaletta 43 dei primi mezzi di sostegno 41 risulta allineata longitudinalmente con una rispettiva forchetta 46 dei secondi mezzi di sostegno 42, in maniera da consentire il passaggio di una relativa barra longitudinale 2.
Al di sopra dei primi mezzi di sostegno 41, à ̈ atto a operare un rullo di contenimento 50 delle barre longitudinali 2, sviluppato in direzione trasversale all'asse delle stesse barre longitudinali 2. Il rullo di contenimento 50 à ̈ portato liberamente girevole, in corrispondenza delle opposte estremità, da piastre 51 che sono guidate scorrevoli lungo rispettive guide verticali 52 vincolate alle colonne 22 dell'incastellatura a portale 21. Il rullo di contenimento 50 à ̈ mobile in direzione verticale, lungo le guide 52, su comando di appositi organi attuatori 53 lineari. Il rullo di contenimento 50 consente di mantenere in posizione le barre longitudinali 2 entro le canalette 43, durante la lavorazione, in particolare per evitare il ribaltamento di barre longitudinali di lunghezza limitata.
La stazione di unione 20 prevede altresì, in corrispondenza sostanzialmente della traversa inferiore 24, un rullo di sollevamento 54 sviluppato in direzione trasversale all'asse delle barre longitudinali 2 e disposto in uso al di sotto del piano di lavoro su cui sono alimentate le stesse barre longitudinali 2, in posizione mediana fra gli elettrodi 31, 37 e il contatto 32 delle teste di saldatura 30. Il rullo di sollevamento 54 à ̈ atto ad essere traslato in direzione verticale in maniera da operare il sollevamento simultaneo delle barre longitudinali 2. Ciò consente in particolare di inserire gli elementi trasversali 3 da saldare anche al di sotto delle barre longitudinali 2.
La traversa inferiore 24 porta inoltre una pluralità di organi di appoggio 55 degli elementi trasversali 3 da saldare, in particolare il ramo inferiore delle staffe. Tali organi di appoggio 55 hanno posizione regolabile lungo la traversa inferiore 24, tramite relativi supporti 56, e sono dotati di organi magnetici 57, ad esempio magneti, per trattenere stabilmente gli elementi trasversali 3 nella corretta posizione di unione alle barre longitudinali 2.
Secondo una forma di attuazione dell'apparecchiatura, la traversa inferiore 24 può essere abbassata per permettere il passaggio delle pieghe 2a rivolte verso il basso delle barre longitudinali 2. Alternativamente à ̈ possibile prevedere la possibilità di alzare la traversa superiore 23.
Alla stazione di unione 20 Ã ̈ associato un dispositivo pareggiatore 60 (si vedano le figure 7 e 11) disposto a valle della zona di saldatura, secondo il verso di avanzamento A della struttura metallica in formazione. Il dispositivo pareggiatore 60 prevede una traversa 63 realizzata da elementi profilati, sulla quale sono montati, in posizioni regolabili, organi di riscontro 61 estesi verticalmente al disopra e al disotto rispetto al citato piano di lavoro su cui sono alimentate le barre longitudinali 2, per riscontrare singole pieghe 2a di tali barre 2 qualora siano rivolte verso l'alto o alternativamente verso il basso. Gli organi di riscontro 61 sono costituiti da listelli 62 sagomati con una scanalatura verticale rivolta verso le barre longitudinali 2, portati solidali da rispettivi attacchi 64 conformati a forcella atti ad essere bloccati sulla traversa 63 mediante relativi organi a vite 65 (si vedano le figure 12 e 13).
Sulla traversa 63 del dispositivo pareggiatore 60 può inoltre essere montato un ulteriore organo di riscontro 66 costituito da un listello atto a riscontrare di punta le barre longitudinali 2 diritte, prive di pieghe all'estremità anteriore (fig. 14). L'ulteriore organo di riscontro 66 à ̈ disposto arretrato rispetto agli organi di riscontro 61, secondo il verso A di avanzamento delle barre longitudinali 2, per portare l'estremità anteriore delle barre longitudinali 2 a raso rispetto all'elemento trasversale 3 a cui vengono unite, sostanzialmente della zona di saldatura. È tuttavia possibile prevedere l'impiego di un riscontro ausiliario 66a atto a riscontrare di punta le barre longitudinali 2 diritte in una posizione avanzata secondo il verso di avanzamento A delle barre, qualora richiesto dalla struttura da realizzare (fig. 7). In effetti à ̈ possibile prevedere il montaggio sulla traversa 63 di organi di riscontro sagomati nella maniera più opportuna in funzione della conformazione dell'estremità piegata delle barre longitudinali 2 da pareggiare. È altresì possibile prevedere che la traversa 63 si possa disporre anche in posizione inclinata rispetto alle barre longitudinali 2, ad esempio mediante rotazione rispetto a un asse longitudinale.
La traversa 63 del dispositivo pareggiatore 60 à ̈ portata alle opposte estremità da una coppia di carrelli 67 che sono mobili su rispettive guide verticali 68, su comando di appositi organi attuatori 69 verticali. Ciò consente di spostare lo stesso dispositivo pareggiatore 60 in una posizione abbassata di disimpegno, alla fine della propria fase operativa, per consentire l'avanzamento della struttura metallica in formazione.
A valle della stazione di unione 20, l'apparecchiatura prevede infine una stazione di uscita 70 della struttura metallica in formazione, dotata di un dispositivo di traino 80. La stazione di uscita 70 prevede una intelaiatura 71 sviluppata longitudinalmente all'apparecchiatura e dotata di longheroni 72 superiori complanari al citato piano di lavoro della stazione di carico 10, in maniera da realizzare la continuità di tale piano su cui avanza la struttura metallica in formazione.
Il dispostivo di traino 80 prevede un carrello 81 che à ̈ mobile, tramite ruote 82 opportunamente motorizzate, su una rotaia 73 sviluppata longitudinalmente all'apparecchiatura, su un piano inferiore al citato piano di lavoro (fig 15). Ovviamente à ̈ comunque possibile prevedere che il carrello 81 del dispositivo di traino operi al disopra o in corrispondenza del citato piano di lavoro. Dal carrello 81 si estende un'intelaiatura 83 alla quale son fissabili, in posizioni regolabili in direzione trasversale all'asse longitudinale dell'apparecchiatura, singoli supporti 84 di organi di trascinamento 85. Tali organi di trascinamento 85 prevedono rispettivamente un braccio basculante 86 articolato su un perno 87 in maniera da risultare girevole su un piano verticale longitudinale, su comando di appositi mezzi attuatori. Il braccio basculante 86 reca all'estremità libera un organo a pinza 88 atto ad afferrare preferibilmente un elemento trasversale 3 della struttura in formazione.
Nel caso illustrato, il dispositivo di traino 80 à ̈ dotato di due organi di trascinamento 85, recanti rispettivi organi a pinza 88, ma à ̈ ovviamente possibile prevedere un numero diverso di organi di trascinamento 85, a seconda delle dimensioni della struttura in formazione.
Alternativamente à ̈ possibile prevedere che la movimentazione della struttura in fornazione sia realizzata mediante un dispositivo di spinta, preferibilmente del tipo a ripresa. Il funzionamento a ripresa del dispositivo di traino o di spinta consente opportunamente di ridurre il lay-out dell'apparecchiatura.
Il metodo per realizzare armature per cemento armato secondo l’invenzione prevede di predisporre una serie di barre longitudinali 2, opportunamente distanziate fra loro, sul piano di lavoro definito dai rulli 12 dei mezzi di sostegno 11 delle stesse barre longitudinali 2, in corrispondenza della stazione di carico 10. Il carico delle barre longitudinali 2 sui mezzi di sostegno 11 può essere eseguito manualmente o con l'ausilio di appositi dispositivi caricatori automatici. Le barre longitudinali 2 possono essere disposte nel numero e alle distanze reciproche volute, secondo le specifiche caratteristiche della struttura metallica da realizzare; le barre longitudinali 2 possono anche avere fra loro diametro e lunghezza differente, se così previsto dal progetto previa opportuna regolazione degli organi di guida.
Le barre longitudinali 2 vengono quindi alimentate, facendole traslare sul suddetto piano di lavoro, alla stazione di unione 20 in corrispondenza della quale sono predisposti mezzi di saldatura 30. Le barre longitudinali 2 attraversano l'incastellatura a portale 21 della stazione di unione 20, impegnando rispettivamente i primi e secondi mezzi di sostegno 41, 42, e vengono portate a battuta contro il dispositivo pareggiatore 60. A tal fine, Ã ̈ ovviamente necessario regolare in precedenza la posizione delle canalette 43 e delle forchette 46 dei mezzi di sostegno 41, 42 lungo i rispettivi profilati 45, 48 della traversa inferiore 24. Le canalette 43 e le forchette 46 vengono bloccate nella posizione voluta mediante i rispettivi organi di attacco 44, 47.
Similmente si provvede a regolare preventivamente, lungo la traversa 63, la posizione degli organi di riscontro 66 e 61 del dispositivo pareggiatore 60 contro i quali vengono portate a battuta le barre longitudinali 2, a seconda che tali barre 2 siano diritte o dotate di pieghe 2a rivolte verso l'alto o verso il basso, come schematicamente illustrato in fig. 11. In particolare, qualora le barre longitudinali 2 siano dotate anteriormente di pieghe 2a rivolte verso l'alto o verso il basso, queste ultime vengono inserite a riscontro della scanalatura verticale del listello 62 degli organi di riscontro 61 (figure 12 e 13); le barre longitudinali 2 diritte vengono invece portate a battuta di punta contro l'organo di riscontro 66 (fig.14).
È da osservare che gli organi di riscontro 61 fungono anche da guida verticale per le pieghe 2a delle barre longitudinali 2 che, in tal modo, vengono mantenute nella corretta posizione di montaggio.
Dopo che le barre longitudinali 2 sono state portate a battuta contro gli organi di riscontro 61, 66 del dispositivo pareggiatore 60, viene comandata la discesa del rullo di contenimento 50 sulle stesse barre longitudinali 2.
Si provvede quindi a unire alle barre longitudinali 2 un primo elemento trasversale 3 predisposto nella stazione di unione 20, mediante la movimentazione dei mezzi di saldatura 30. Nel caso illustrato, l'elemento traversale 3 à ̈ costituito da una staffa poligonale inserita fra i supporti 27 della struttura a portale 21 e portata a contatto col ramo inferiore sulle barre longitudinali 2. Gli elementi trasversali 3 utilizzati possono essere ovviamente diversamente conformati, in particolare essendo prevedibile anche l'impiego di due o più elementi trasversali sul medesimo piano verticale. Tali elementi trasversali possono anche risultare differenti in diametro, lunghezza, passo, conformazione geometrica delle eventuali pieghe, natura del materiale e simili. La saldatura della staffa 3 alle barre longitudinali 2 viene eseguita comandando la discesa degli elettrodi 31 delle teste di saldatura 30, a loro volta predisposte nelle opportune posizioni di lavoro lungo la traversa superiore 23 della struttura a portale 21.
In pratica, dopo che ciascuna testa di saldatura 30 Ã ̈ stata posizionata in corrispondenza della giunzione da saldare, viene comandata la discesa del contatto 32 apribile sulla traversa inferiore 24 in maniera da consentire la chiusura del circuito (fig. 16). Viene quindi comandata la discesa del primo elettrodo 31 superiore che serra la giunzione contro il secondo elettrodo 37 inferiore, operando la saldatura della giunzione (fig. 17). Al termine della saldatura, viene comandato il movimento inverso di salita dell'elettrodo 31 e del contatto 32 per consentire lo spostamento della struttura in formazione (fig.18). Qualora fosse previsto di operare mediante la medesima testa di saldatura 30 l'unione di una ulteriore giunzione, affiancata alla precedente, si opera la traslazione della stessa testa di saldatura 30 lungo la traversa superiore 23 fino a portare l'elettrodo 31 in corrispondenza di tale ulteriore giunzione (fig. 19). La fase di saldatura procede poi come descritto in precedenza.
Eseguita la saldatura del primo elemento trasversale 3, viene comandato il ritorno delle teste di saldatura 30 e del rullo di contenimento 50 nella posizione sollevata, nonché lo spostamento del dispositivo pareggiatore 60 nella posizione abbassata di disimpegno, in maniera da consentire l'avanzamento della struttura metallica in formazione sul piano di lavoro. L’avanzamento à ̈ azionato dal dispositivo di traino 80 associato alla stazione di uscita 70, secondo un passo prefissato corrispondente alla distanza di fissaggio di un successivo elemento trasversale 3 alle barre longitudinali 2, come descritto in precedenza. In maniera analoga, per avanzamenti a passo, si provvede al fissaggio di tutti gli elementi trasversali 3 previsti sulle barre longitudinali 2, fino al completamento della struttura metallica. Gli elementi trasversali 3 possono essere indifferentemente fissati al disopra, al disotto delle barre longitudinali 2, nel secondo caso grazie all’intervento del rullo di sollevamento 54 che consente all’operatore di infilare l’elemento trasversale 3 dal basso, fra gli elettrodi inferiori e gli elementi longitudinali 2 che risultano così sollevati rispetto agli elettrodi inferiori stessi. Qualora inoltre le barre longitudinali 2 siano provviste di pieghe 2a nella estremità posteriore rivolte verso l’alto, si opera altresì lo spostamento laterale delle teste di saldatura 30, come visibile in fig.9, in maniera tale che le stesse teste di saldatura 30 non interferiscano con l'avanzamento della struttura metallica in formazione o prima dell’estrazione del manufatto. Se invece le pieghe sono rivolte verso il basso, per consentire l’estrazione del manufatto deve essere possibile abbassare la traversa inferiore della stazione di unione.
È da osservare che il contatto 32 à ̈ apribile per consentire alla testa di saldatura 30 di spostarsi trasversalmente da un elemento longitudinale 2 all'altro, per unire più giunti con la medesima testa di saldatura 30, ad esempio quando le teste di saldatura 30 sono in numero inferiore agli elementi longitudinali, o per spostare tutte le teste di saldatura 30 lateralmente, per non interferire con le eventuali pieghe 2a verso l’alto in coda degli elementi longitudinali 2, nella fase di estrazione.
Il metodo e l’apparecchiatura descritta raggiungono lo scopo di realizzare agevolmente armature per cemento armato di tipo diverso, sia a struttura bidimensionale che tridimensionale. In pratica à ̈ possibile realizzare strutture a rete metallica di qualsiasi tipologia quanto a dimensioni, conformazione e diametri delle barre longitudinali e degli elementi trasversali, passo fra i medesimi elementi, presenza o meno di pieghe e altri analoghi parametri.
L'apparecchiatura che realizza tale metodo à ̈ pertanto idonea a soddisfare tutte le diverse esigenze del settore. Nelle figure 22 – 32 sono illustrate, a titolo esemplificativo, una serie di strutture metalliche bidimensionali e tridimensionali realizzabili mediante l'apparecchiatura in oggetto. In particolare, nelle figure 22 e 23 sono illustrati due esempi di reti cosiddette “parrillas†; nelle figure 24 e 25 sono illustrati due esempi di reti con staffe; nella figura 26 à ̈ illustrato un esempio di gabbia; nella figura 27 à ̈ illustrato un esempio di scaletta; nelle figure 28 e 29 sono illustrati due esempi di reti, con elementi longitudinali a pareggiatura diritta e obliqua; le figure 30 e 31 illustrano due esempi di reti per porta e per porta e finestra; la figura 32 illustra un esempio di plinto o diaframma. In tutte le strutture illustrate il diametro dei ferri può essere uguale o variabile, il passo fra gli elementi adiacenti può essere uguale o variabile, le pieghe possono essere corte o lunghe e di lunghezza uguale o variabile. Inoltre gli elementi trasversali possono essere disposti al disopra degli elementi longitudinali, come generalmente rappresentato, ma anche al disotto o eventualmente alternati.
Una prerogativa dell’apparecchiatura descritta à ̈ data dal fatto di consentire la realizzazione di strutture metalliche tridimensionali a partire da elementi longitudinali e/o trasversali con almeno una piega a una o entrambe le estremità. A tale risultato contribuisce specificamente la caratteristica dell'apparecchiatura per cui le teste di saldatura possono essere spostate lateralmente, in maniera da rendere libera la zona operativa per l'avanzamento della struttura in formazione.
Un altro importante vantaggio dell’apparecchiatura in oggetto consiste nel fatto che à ̈ possibile realizzare reti metalliche e altre strutture metalliche bidimensionali o tridimensionali anche utilizzando barre longitudinali di diametro diverso, grazie alla possibilità di regolare e azionare singolarmente in maniera indipendente le teste di saldatura.
Nella pratica attuazione dell’invenzione, i materiali impiegati, nonché la forma e le dimensioni, possono essere qualsiasi a seconda delle esigenze.
Laddove le caratteristiche tecniche menzionate in ogni rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni di riferimento sono stati inclusi al solo scopo di aumentare la comprensione delle rivendicazioni e di conseguenza essi non hanno alcun valore limitativo sullo scopo di ogni elemento identificato a titolo d’esempio da tali segni di riferimento.

Claims (18)

  1. Rivendicazioni 1) Metodo per realizzare armature per cemento armato, caratterizzato dal fatto che prevede le fasi di a. predisporre una serie di elementi longitudinali (2) opportunamente distanziati fra loro su un piano di lavoro definito da mezzi di sostegno (11) dagli stessi elementi longitudinali (2) disposti in una stazione di carico (10); b. alimentare detti elementi longitudinali (2), mediante traslazione sul detto piano di lavoro, a una stazione di unione (20) in corrispondenza della quale sono predisposti mezzi di unione (30) portati a sbalzo dall’alto in modo da lasciare uno spazio libero rispetto al detto piano di lavoro su cui sono alimentati detti elementi longitudinali (2), tale da consentire il passaggio di eventuali pieghe (2a) conformate sugli stessi elementi longitudinali (2); c. unire a detti elementi longitudinali (2) almeno un elemento trasversale (3) predisposto nella detta stazione di unione (20) mediante l'azionamento di detti mezzi di unione (30); d. unire in successione ordinata eventuali ulteriori elementi trasversali (3) a detti elementi longitudinali (2) per completare la realizzazione della struttura costituita dall'unione di detti elementi longitudinali (2) e detti eventuali ulteriori elementi trasversali (3).
  2. 2) Apparecchiatura per realizzare armature per cemento armato, caratterizzata dal fatto che comprende una stazione di carico (10) dotata di mezzi di sostegno (11) di una serie di elementi longitudinali (2) predisposti, opportunamente distanziati fra loro, su un piano di lavoro definito dagli stessi mezzi di sostegno (11); una stazione di unione (20) in corrispondenza della quale sono predisposti mezzi di unione (30) portati a sbalzo dall’alto in modo da lasciare uno spazio libero al disopra del detto piano di lavoro su cui sono alimentati detti elementi longitudinali (2), tale da consentire il passaggio di eventuali pieghe (2a) conformate sugli stessi elementi longitudinali (2), e atti a essere azionati per unire a detti elementi longitudinali (2) almeno un elemento trasversale (3) predisposto nella stessa stazione di unione (20); una stazione di uscita (70) della struttura costituita dall'unione di detti elementi longitudinali (2) e detto almeno un elemento trasversale (3), disposta a valle della detta stazione di unione (20).
  3. 3) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi pareggiatori (40) associati a detta stazione di unione (20) e atti a essere spostati fra una posizione di lavoro in cui in cui fungono da riscontro a detti elementi longitudinali (2) e una posizione di disimpegno per consentire l'avanzamento della detta struttura costituita dall'unione di detti elementi longitudinali (2) e detto almeno un elemento trasversale (3).
  4. 4) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta stazione di unione (20) prevede una incastellatura (21) comprendente una traversa superiore (23), lungo la quale sono supportati in maniera scorrevole detti mezzi di unione (30), mobili su un piano sostanzialmente trasversale a detto piano di lavoro e aventi posizioni regolabili l'uno indipendentemente dall'altro, e una traversa inferiore (24) recante in posizioni regolabili mezzi di sostegno (41, 42) dei detti elementi longitudinali (2) alimentati alla stessa stazione di unione (20) per la realizzazione della detta struttura.
  5. 5) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che prevede, a valle di detta stazione di unione (20), mezzi di guida e supporto (26, 27) di almeno un detto elemento trasversale (3) e organi di appoggio (55) dello stesso elemento trasversale (3) dotati di organi magnetici (57) atti a trattenere stabilmente detto elemento trasversale (3) nella corretta posizione di unione ai detti elementi longitudinali (2).
  6. 6) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di sostegno (41, 42) degli elementi longitudinali (2) comprendono primi mezzi di sostegno (41), disposti in corrispondenza della zona di ingresso alla detta stazione di unione (20) e conformanti mezzi di guida (43) per i detti elementi longitudinali (2), e secondi mezzi di sostegno (42), disposti in corrispondenza di una zona di saldatura della detta stazione di unione (20) e atti a essere disposti allineati longitudinalmente con detti rispettivi primi mezzi di sostegno (41) per consentire il passaggio dei medesimi elementi longitudinali (2).
  7. 7) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che comprende un rullo di contenimento (50) portato liberamente girevole al disopra dei detti primi mezzi di sostegno (41) e mobile in direzione verticale, su comando di appositi organi attuatori (53), per mantenere detti elementi longitudinali (2) entro detto mezzi di guida (43).
  8. 8) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detta stazione di unione (20) comprende un rullo di sollevamento (54) sviluppato in direzione trasversale all'asse dei detti elementi longitudinali (2) e disposto in uso al di sotto del detto piano di lavoro su cui sono alimentati gli stessi elementi longitudinali (2), detto rullo di sollevamento (54) essendo atto ad essere traslato in direzione verticale in maniera da operare il sollevamento simultaneo dei detti elementi longitudinali (2) per inserire al di sotto di essi detto almeno un elemento trasversale (3) da saldare.
  9. 9) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 3 caratterizzata dal fatto che detti mezzi pareggiatori (40) prevedono una traversa (63) sulla quale sono montati, in posizioni regolabili, una serie di organi di riscontro (61) estesi verticalmente al disopra e al disotto rispetto al detto piano di lavoro su cui sono alimentati i detti elementi longitudinali (2), per riscontrare singole pieghe (2a) di detti elementi longitudinali (2) rivolte verso l'alto o alternativamente verso il basso.
  10. 10) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detti mezzi pareggiatori (40) prevedono un ulteriore organo di riscontro (66) atto a riscontrare di punta i detti elementi longitudinali (2), privi di pieghe all'estremità anteriore, e disposto arretrato secondo il verso (A) di avanzamento degli stessi elementi longitudinali (2), per portare la detta estremità anteriore degli elementi longitudinali (2) a raso rispetto a detto almeno un elemento trasversale (3) predisposto nella detta stazione di unione (20).
  11. 11) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di unione (30) prevedono una pluralità di teste di saldatura (30) dotate rispettivamente di una coppia di elettrodi (31, 37), destinati ad agire in contrapposizione in corrispondenza della giunzione fra un detto elemento longitudinale (2) e detto almeno un elemento trasversale (3) da saldare, e un contatto (32) apribile, collegato a un primo elettrodo (31) dei detti elettrodi (31, 37) per chiudere il circuito elettrico degli stessi elettrodi (31, 37).
  12. 12) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che detto primo elettrodo (31) e detto contatto (32) apribile sono collegati mediante un conduttore flessibile (33) per chiudere il detto circuito elettrico degli elettrodi (31, 37) e sono azionabili, secondo un asse verticale, da mezzi attuatori (34, 35) portati a sbalzo inferiormente a mezzi di supporto (36) che sono scorrevoli su mezzi di guida (25) lungo una traversa superiore (23) della detta stazione di unione (20).
  13. 13) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detto contatto (32) à ̈ atto a essere chiuso a riscontro di un organo antagonista (24) predisposto nella detta stazione di unione (20) ed à ̈ apribile per consentire a una relativa testa di saldatura (30) di spostarsi trasversalmente da un detto elemento longitudinale (2) all'altro.
  14. 14) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detto primo elettrodo (31) Ã ̈ disposto sfalsato rispetto a detto contatto (32) apribile, su piani longitudinali paralleli, secondo il verso (A) di avanzamento dei detti elementi longitudinali (2), in maniera da consentire il passaggio dei detti elementi longitudinali (2) eventualmente piegati in corrispondenza dello stesso primo elettrodo (31), a fianco del piano impegnato dal detto contatto (32) apribile.
  15. 15) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che detto primo elettrodo (31) Ã ̈ portato a sbalzo in avanti e/o trasversalmente rispetto ai detti elementi longitudinali (2) per consentire l'inserimento di detti elementi longitudinali (2) e/o elementi trasversali (3) conformati secondo qualsiasi sagoma anche a profilo chiuso.
  16. 16) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detta traversa inferiore (24) può essere abbassata per permettere il passaggio di pieghe (2a) rivolte verso il basso dei detti elementi longitudinali (2).
  17. 17) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di sostegno (11) di detti elementi longitudinali (2) nella detta stazione di carico (10) sono abbattibili per consentire il passaggio di pieghe (2a) di estremità degli stessi elementi longitudinali (2).
  18. 18) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta stazione di uscita (70) Ã ̈ dotata di mezzi di sostegno (72) della struttura in formazione, sostanzialmente complanari al detto piano di lavoro della stazione di carico (10), e reca un dispositivo di traino (80) della stessa struttura metallica che prevede un carrello (81) mobile longitudinalmente al di sotto del detto piano di lavoro e supportante, in posizioni regolabili in direzione trasversale, organi di trascinamento (85) oscillabili su un piano verticale longitudinale per afferrare un detto elemento longitudinale (2) e/o trasversale (3) della detta struttura in formazione.
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