ITBO20060728A1

ITBO20060728A1 - Macchina per il confezionamento di materassi

Info

Publication number: ITBO20060728A1
Application number: IT000728A
Authority: IT
Inventors: Cesare Petrolati; Mauro Venanzi
Original assignee: Teknomac S R L
Priority date: 2006-10-23
Filing date: 2006-10-23
Publication date: 2008-04-24
Also published as: EP2091821A1; WO2008049812A1; US20100319301A1; ATE490184T1; US8046973B2; EP2091821B1; PL2091821T3; CN101528551A; DE602007010977D1; RU2009119429A

Description

MACCHINA PER IL CONFEZIONAMENTO DI MATERASSI

A nome: TEKNOMAC S.r.l.

Con sede a SERRA DE’ CONTI (AN) - Via Granelli

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE

L’invenzione si inserisce nel settore tecnico relativo al confezionamento di materassi.

Per materassi in materiale spugnoso, ad esempio lattice, e sprovvisti di molle, è conosciuta una procedura di confezionamento che prevede l’arrotolamento a spirale e la stabilizzazione di tale configurazione, ad esempio mediante inserimento del materasso arrotolato in un sacco.

L’arrotolamento può essere preceduto da una fase di compressione del materasso, in modo da ridurne lo spessore e diminuire, quindi, il diametro massimo della spirale.

La stessa richiedente ha ottenuto, in data 08/09/2005, il Brevetto per Invenzione Industriale n° 1.329.172 concernente un “Metodo ed apparecchiatura per il confezionamento di materassi”.

Nel suddetto Brevetto si considerano materassi già inseriti in corrispondenti involucri a busta, che vengono alimentati in corrispondenza di una pressa, con il lato aperto della busta rivolto a monte, per essere sottoposti ad un’azione di compressione tesa a ridurne lo spessore.

Al termine della compressione, viene azionata una barra saldante che provvede ad unire stabilmente i lembi della busta a ridosso del materasso, impedendo a quest’ultimo di espandersi nuovamente dopo l’apertura della pressa.

La busta ha, opportunamente, dimensioni tali che posteriormente alla saldatura resta uno spezzone, o “coda”, destinato a ricevere, in corrispondenza del bordo trasversale d’estremità, una striscia di nastro adesivo, il quale, al termine dell’arrotolamento, provvederà a stabilizzare la configurazione a spirale del materasso.

L’apparecchiatura difesa nello stesso brevetto presenta, vantaggiosamente, la stazione di arrotolamento comprendente due semi-gusci, di cui uno fisso e l’altro articolato al primo, in modo da potersi aprire inferiormente per consentire lo scarico della confezione completa.

Un primo limite operativo della soluzione tecnica di cui sopra riguarda il fatto che l’apparecchiatura è in grado di arrotolare esclusivamente materassi inseriti in buste, con queste ultime di idonea lunghezza per consentire la stabilizzazione, mediante nastro adesivo, delle citate configurazioni a spirale. Inoltre, l’apparecchiatura di cui sopra è conformata in modo che il diametro esterno della spirale che si ottiene è fisso, indipendentemente dallo spessore del materasso.

In altre parole non è possibile ottenere una spirale più piccola, diminuendo gli ingombri, quando lo spessore limitato del materasso lo consentirebbe, e viceversa.

Scopo della presente invenzione è perciò quello di proporre una macchina per il confezionamento di materassi conformato in modo da consentire la variazione del diametro di arrotolatura del materasso da un minimo ad un massimo, da definire in funzione dello spessore dello stesso.

Un altro scopo dell’invenzione consiste nel proporre una macchina in grado di confezionare materassi indipendentemente dal fatto che siano, o meno, inseriti in una relativa busta.

Le caratteristiche dell’invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione di una preferita forma di realizzazione della macchina in oggetto, in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni e con l’ausilio delle allegate tavole di disegno, nelle quali:

• la Fig. 1 illustra una vista laterale schematica della macchina, con la stazione di arrotolamento predisposta per il diametro minimo di arrotolamento;

• la Fig. 2 illustra, nella stessa vista di Fig. 1, la macchina con la stazione di arrotolamento predisposta per il diametro massimo di arrotolamento;

• la Fig. 3 illustra, con parti asportate per meglio evidenziarne altre, il dettaglio K di Fig.2;

• le Figg. 4A, 4B illustrano in vista laterale, due fasi operative degli organi di Fig. 3;

• le Figg.5, 6 illustrano, in vista laterale schematica, ed in scala ingrandita, gli organi per la regolazione del diametro nella stazione di arrotolamento, rispettivamente nella configurazione di diametro minimo e massimo;

• le Figg. 7, 8A, 8B, 8C, illustrano schematicamente le fasi di confezionamento di un materasso in accordo con una prima modalità operativa;

• le Figg. 9, 10, 11A, 11B, 11C, illustrano schematicamente le fasi di confezionamento di un materasso in accordo con una seconda modalità operativa.

Con riferimento alle suddette figure è stata indicata complessivamente con 100 la macchina per il confezionamento in oggetto, nella quale, in modo di per sé noto, è prevista una stazione di alimentazione S1 destinata a ricevere, con assetto orizzontale, un materasso M da convogliare in una stazione di arrotolamento S2, disposta a valle della prima, nella quale lo stesso materasso M viene avvolto a spirale per agevolarne il trasporto e lo stoccaggio.

Nella macchina 100 illustrata, la stazione di alimentazione S1 è provvista di noti organi pressori P e mezzi saldanti (questi ultimi non illustrati), resi operativi solamente con materassi M dotati di un involucro a busta B, mentre per materassi M privi di quest’ultimo risultano disattivati, come meglio precisato in seguito.

In alternativa, è possibile prevedere macchine prive dei citati organi pressori e mezzi saldanti, se destinate esclusivamente a materassi M senza involucro. La stazione di arrotolamento S2 comprende una pluralità di rulli di arrotolamento 1, disposti parte in una sezione fissa 21 della medesima stazione S2 e parte in una sezione apribile 22, secondo rispettive linee curve a definire, al loro interno, una camera di arrotolamento 10 di forma pressoché cilindrica e ad asse orizzontale.

Secondo l’invenzione, la macchina 100 comprende organi scorrevoli 3, interposti tra dette sezioni fissa 21 ed apribile 22, atti a regolare la mutua distanza tra le stesse per variare, all’interno di un prefissato intervallo, l’area di base di detta camera di arrotolamento 10.

Gli organi scorrevoli 3 sono costituiti, ad esempio, da steli orizzontali 30 (di cui uno solo visibile nelle Figg. 5 e 6), disposti simmetricamente e resi solidali ai lati di detta sezione fissa 21, a detti steli 30 essendo accoppiati scorrevolmente rispettivi manicotti 31 resi solidali alla struttura portante 220 della sezione apribile 22.

Ad almeno uno dei citati manicotti 31 è fissata una cremagliera orizzontale 32 destinata ad ingranare con un pignone 33 associato ad un motore 34 preferibilmente a controllo elettronico, ad esempio del tipo “brushless” o “passo-passo”.

Il motore 34 è gestito da una idonea centralina, non illustrata, sulla quale l’operatore può impostare il valore richiesto del diametro di arrotolamento del materasso M, al quale segue un azionamento, in un senso o nell’altro, del medesimo motore 34, per determinare la traslazione della citata sezione apribile 22 rispetto a quella fissa 21, tra le posizioni corrispondenti all’area di base minima (Figg. 1 e 5) e massima (Figg. 2 e 6) della camera di arrotolamento 10.

Alla struttura portante 220 della sezione apribile 22 è associato, in modo noto, un martinetto 221 che comanda la rotazione della stessa parte apribile 22, secondo un asse X coincidente con quello di un rullo 1A, per aprire inferiormente la camera di arrotolamento 10 al termine delle operazioni.

La macchina 100 comprende inoltre organi erogatori 4, associati a detta stazione di arrotolamento S2, atti ad alimentare in quest’ultima, in relazione di fase con l’arrotolamento del citato materasso M, un film 40 di materiale impermeabile, svolto da una bobina 41 e previsto per avvolgere in stretta aderenza il medesimo materasso M.

La bobina 41 è supportata nella parte superiore della macchina 100 ed il film 40, che presenta una larghezza superiore a quella del materasso M, viene svolto verso il basso e transita tra i citati organi erogatori 4 costituiti, ad esempio, da una pinza trasversale 42, apribile e chiudibile mediante primi martinetti 43, rispettivamente per consentire il transito e trattenere il citato film 40, con la suddetta pinza 42 resa mobile, in direzione ortogonale a quella di apertura e chiusura, da secondi martinetti 44 supportati dalla struttura portante 220 della sezione apribile 22 (Figg.3, 4A, 4B).

All’interno della camera di arrotolamento 10 è prevista una barra saldante 5, resa mobile in direzione pressoché verticale da relativi attuatori 50 supportati anch’essi dalla citata struttura 220 (Figg.5 e 6).

La barra saldante 5 è atta ad agire trasversalmente sul citato film 40, al termine di detto avvolgimento, come meglio descritto in seguito.

La macchina 100 comprende, infine, mezzi saldanti 6, previsti a valle di detta stazione di arrotolamento S2, atti ad agire sulle testate della confezione tubolare uscita da quest’ultima per chiuderle e sigillarle (Figg.1 e 2).

Si descrive ora il funzionamento della macchina 100, che presenta diverse analogie con quello dell’apparecchiatura di cui al brevetto della medesima Richiedente richiamato in premessa.

Diversamente da detta apparecchiatura, la macchina 100 può confezionare, come già accennato, materassi M dotati di un involucro a busta B oppure privi del medesimo.

Nel caso in cui il materasso M sia privo di involucro, si provvede a disattivare gli organi pressori ed i mezzi saldanti nella stazione di alimentazione S1, quindi si regola il diametro di arrotolamento da ottenere agendo sulla centralina che comanda il motore 34 degli organi scorrevoli 3.

Le fasi salienti di questo ciclo di funzionamento sono illustrate schematicamente dalla Fig. 7 alla Fig. 8C, considerando, a puro titolo di esempio, che in questo caso, non potendo il materasso M essere precompresso, sia necessario predisporre una camera di arrotolamento 10 di dimensioni grandi per un diametro di arrotolamento massimo D2.

Nella Fig. 7 il materasso M, in configurazione distesa, si accinge ad essere introdotto nella camera di arrotolamento 10, nella quale viene avvolto a spirale, come illustrato nella Fig.8A.

In opportuna relazione di fase con l’ingresso nella camera 10 della parte terminale del materasso M, vengono azionati gli organi erogatori 4, con la chiusura della pinza trasversale 42 e la discesa della stessa (si veda anche la Fig. 4B) per introdurre il film 40 nella camera di arrotolamento 10 e consentirgli di essere preso tra il materasso M ed i rulli 1.

La pinza 42 viene quindi aperta e fatta risalire nella posizione iniziale (si veda anche la Fig.4A), mentre il film 40 viene svolto dalla bobina 41 ed avvolto, per un prefissato numero di spire, in stretta aderenza al materasso M; a questo punto viene azionata la barra saldante 5 che scende sino ad intercettare la confezione tubolare così realizzata, per recidere dalla citata bobina 41 lo spezzone avvolto ed unire il lembo posteriore di quest’ultimo alle sottostanti spire del medesimo (Fig.8B).

Successivamente viene azionato il martinetto 221 che provoca l’apertura della sezione apribile 22, permettendo lo scarico della confezione tubolare, che viene convogliata, per gravità, in corrispondenza dei mezzi saldanti 6 che agiscono sulle testate della stessa confezione per chiuderle e sigillarle (Fig. 8C).

Per materassi M con l’involucro a busta B vengono attivati gli organi pressori P e gli annessi mezzi saldanti, quindi si regola il diametro di arrotolamento che, a puro titolo di esempio, con il materasso M precompresso, si considera possibile ridurre al diametro di arrotolamento minimo D1.

I materassi M sono introdotti nella stazione di alimentazione S1 con il lato aperto dell’involucro a busta B rivolto all’indietro (Fig. 9), e mediante gli organi pressori P vengono compressi verticalmente per ridurne lo spessore; in relazione di fase, sono attivati i mezzi saldanti ivi presenti per stabilizzare tale configurazione, con la chiusura di detto lato aperto (Fig.10).

Le fasi successive, illustrate nelle Figg. 11A, 11B, 11C, sono uguali a quanto precedentemente descritto per il materasso senza involucro, con riferimento alle Figg.8A, 8B, 8C.

Con il materasso M imbustato, si ottiene una confezione che offre una doppia protezione e permette al rivenditore finale di togliere, eventualmente, il film 40 avvolto lasciando ridistendere il materasso, che resta comunque protetto dall’involucro a busta B.

Da quanto sopra detto risultano evidenti le caratteristiche vantaggiose della macchina in oggetto, che permette di regolare il diametro di arrotolatura del materasso da un minimo ad un massimo, da definire in funzione dello spessore dello stesso.

La versatilità della macchina è ulteriormente incrementata dal fatto che è possibile confezionare materassi indipendentemente che essi siano, o meno, inseriti in una relativa busta.

Le soluzioni tecniche adottate per ottenere le peculiarità di cui sopra sono semplici, affidabili e di costo contenuto, tale da non incidere in misura significativa nei costi totali di realizzazione della macchina.

Si intende comunque che quanto sopra detto ha valore esemplificativo e non limitativo, pertanto eventuali modifiche di dettaglio, introdotte per ragioni tecniche, funzionali o produttive si considerano sin d’ora rientranti nel medesimo ambito protettivo definito dalle sottoriportate rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Macchina per il confezionamento di materassi, del tipo comprendente una stazione di alimentazione S1 destinata a ricevere, con assetto orizzontale, un materasso M da convogliare in una stazione di arrotolamento S2 in cui è prevista una pluralità di rulli di arrotolamento 1, disposti parte in una sezione fissa 21 della medesima stazione S2 e parte in una sezione apribile 22, secondo rispettive linee curve a definire, al loro interno, una camera di arrotolamento 10 di forma pressoché cilindrica e ad asse orizzontale, detta macchina 100 caratterizzandosi per il fatto di comprendere inoltre organi scorrevoli 3, interposti tra dette sezioni fissa 21 ed apribile 22, atti a regolare la mutua distanza tra le stesse per variare, all’interno di un prefissato intervallo, l’area di base di detta camera di arrotolamento 10, e determinare corrispondenti diametri di arrotolamento, compresi tra un valore minimo D1 ed uno massimo D2, del citato materasso M.
2) Macchina per il confezionamento di materassi, del tipo comprendente una stazione di alimentazione S1 provvista di organi pressori P e mezzi saldanti, destinata a ricevere, con assetto orizzontale, un materasso M inserito in un involucro a busta B presentante un lato aperto, con detto materasso M destinato ad essere compresso da detti organi pressori P, per ridurne lo spessore, e ad essere stabilizzato in tale configurazione mediante la chiusura del citato lato dell’involucro a busta B, effettuata da detti mezzi saldanti, con il materasso M così predisposto atto ad essere convogliato in una stazione di arrotolamento S2 in cui è prevista una pluralità di rulli di arrotolamento 1, disposti parte in una sezione fissa 21 della medesima stazione S2 e parte in una sezione apribile 22, secondo rispettive linee curve a definire, al loro interno, una camera di arrotolamento 10 di forma pressoché cilindrica e ad asse orizzontale, detta macchina 100 caratterizzandosi per il fatto di comprendere inoltre organi scorrevoli 3, interposti tra dette sezioni fissa 21 ed apribile 22, atti a regolare la mutua distanza tra le stesse per variare, all’interno di un prefissato intervallo, l’area di base di detta camera di arrotolamento 10, e determinare corrispondenti diametri di arrotolamento, compresi tra un valore minimo D1 ed uno massimo D2, del citato materasso M imbustato.
3) Macchina secondo la riv.1 o 2 caratterizzata dal fatto che detti organi scorrevoli 3 sono costituiti da steli orizzontali 30, disposti simmetricamente e resi solidali ai lati di detta sezione fissa 21, a detti steli 30 essendo accoppiati scorrevolmente rispettivi manicotti 31 resi solidali alla struttura portante 220 della citata sezione apribile 22, ad almeno uno dei quali è fissata una cremagliera orizzontale 32 destinata ad ingranare con un pignone 33 associato ad un motore 34 a controllo elettronico, gestito da una idonea centralina ed atto ad imprimere una traslazione della citata sezione apribile 22 rispetto a quella fissa 21, in un senso o nell’altro.
4) Macchina secondo la riv.1 o 2 caratterizzata dal fatto di comprendere: organi erogatori 4 associati a detta stazione di arrotolamento S2, atti ad alimentare in quest’ultima, in relazione di fase con l’arrotolamento del citato materasso M, un film 40, svolto da una corrispondente bobina 41 e previsto per avvolgere in stretta aderenza il medesimo materasso M; una barra saldante 5, prevista all’interno di detta camera di arrotolamento 10, atta ad agire sul citato film 40, al termine di detto avvolgimento, per recidere dalla citata bobina 41 lo spezzone avvolto ed unire il lembo posteriore di quest’ultimo alle sottostanti spire del medesimo; mezzi saldanti 6, previsti a valle di detta stazione di arrotolamento S2, atti ad agire sulle testate della confezione tubolare uscita da quest’ultima per chiuderle e sigillarle.
5) Macchina secondo la riv.4 caratterizzata dal fatto che i citati organi erogatori 4 sono costituiti da una pinza trasversale 42, apribile e chiudibile mediante primi martinetti 43, rispettivamente per consentire il transito e trattenere il citato film 40, con la suddetta pinza 42 resa mobile, in direzione ortogonale a quella di apertura e chiusura, da secondi martinetti 44 supportati dalla struttura portante 220 della citata sezione apribile 22.
6) Macchina secondo la riv.4 o 5 caratterizzata dal fatto che il citato film 40 è ottenuto con materiale impermeabile. Bologna, 23/10/2006 Il Mandatario Ing. Daniele Dall’Olio (Albo Prot. 967BM)