ITBO20060586A1 - Dispositivo per il taglio laser di un nastro continuo. - Google Patents

Dispositivo per il taglio laser di un nastro continuo. Download PDF

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IT
Italy
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cutting
laser
chamber
continuous
laser cutting
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IT000586A
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Piero Pacini
Alberto Perego
Matteo Piantoni
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El En Spa
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Description

DESCRIZIONE
del invenzione industriale dal titolo:
"DISPOSITIVO PER IL TAGLIO LASER DI UN NASTRO CONTINUO"
La presente invenzione è relativa ad un dispositivo per il taglio laser di un nastro continuo.
Più precisamente, la presente invenzione trova particolare applicazione nella realizzazione di articoli igienici intimi, quali pannolini per bambini, assorbenti igienici o simili.
Come è noto, tali articoli igienici comprendono un’imbottitura assorbente, la quale è normalmente racchiusa fra uno strato interno permeabile di tessuto non tessuto ed uno strato esterno impermeabile di polietilene.
La realizzazione di tali articoli prevede dapprima la formazione di un nastro continuo definito dai sopra citati strati, poi la sagomatura dello stesso ed infine la separazione del nastro in singoli articoli pronti per il confezionamento.
La sagomatura consiste principalmente nella realizzazione delle sgambature e, più in generale, serve a conferire agli articoli la forma adatta al particolare impiego.
Per questo tipo di lavorazione sono noti dispositivi che comprendono un tamburo rotante, su cui è parzialmente avvolto il nastro in avanzamento lungo una direzione predefinita, ed una testa di taglio laser operante sul nastro in corrispondenza del tamburo stesso. Le teste di taglio laser, per le proprie caratteristiche di bassa manutenzione richiesta e facilità di regolazione, sono particolarmente adatte ai processi produttivi dei prodotti igienici intimi, in modo particolare se comparate ai sistemi di taglio a coltelli rotativi adottati nello stesso settore, i quali richiedono una frequente sostituzione dei coltelli o comunque una frequente rigenerazione delle lame.
Svantaggiosamente, il taglio operato mediante laser causa, in corrispondenza della zona di taglio, la generazione di fumo in seguito alle alte temperature localmente raggiunte, effetto sostanzialmente dovuto a fenomeni di sublimazione del materiale. Il fumo sprigionato tende immediatamente a ricondensarsi sui profili tagliati provocando la formazione di bave in corrispondenza delle zone di taglio, con conseguente irregolarità del profilo ed effetto visivo antiestetico. Si rende quindi necessaria l’asportazione pressoché istantanea di tale fumo prima che possa condensare, evitando la formazione delle bave.
E’ a tal proposito noto l’utilizzo di bocche di aspirazione le quali sono collocate sopra al nastro in prossimità della testa di taglio laser.
Svantaggiosamente, Γ inserimento di tali bocche di aspirazione secondo le sopra citate modalità aumenta sensibilmente gli ingombri del dispositivo e limita lo spazio disponibile per l’installazione della testa laser.
In aggiunta a ciò, una simile configurazione non consente una sufficiente efficacia dell’eliminazione del fumo nella porzione del nastro continuo a contatto con il mantello, essendo questa porzione la più lontana dall’azione ventilante.
Alla luce di quanto descritto, è compito tecnico fondamentale della presente invenzione quello di ideare un dispositivo per il taglio laser di un nastro continuo in grado di risolvere gli inconvenienti sopra elencati.
Nell’ambito di tale compito tecnico è un importante scopo dell'invenzione fornire un dispositivo per il taglio laser di un nastro continuo che presenti ingombri ridotti.
Un ulteriore scopo dell’invenzione è quello di ideare un dispositivo per il taglio laser di un nastro continuo che permetta di esercitare un’azione di asportazione del fumo il più possibile uniforme ed efficace su tutta la sezione del nastro continuo.
E’ infine un importante scopo dell’ invenzione ideare un dispositivo per il taglio laser di un nastro continuo che consenta un ricambio di aria distribuito in tutta la zona interessata dal taglio laser.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo per il taglio laser di un nastro continuo secondo quanto descritto nelle unite rivendicazioni.
Viene ora riportata, a titolo esemplificativo ma non esclusivo, la descrizione di una forma di realizzazione preferita di un dispositivo per il taglio laser di un nastro continuo in accordo con la presente invenzione.
La figura 1 illustra schematicamente una porzione di un impianto per la produzione di articoli igienici provvisto di un dispositivo per il taglio laser di un nastro continuo in accordo con la presente invenzione; e la figura 2 mostra schematicamente una parte del dispositivo di figura 1. In riferimento alla figura 1, un dispositivo secondo l'invenzione è globalmente indicato con il numero 1.
Il dispositivo 1 comprende uno svolgitore 2, illustrato schematicamente in quanto di caratteristiche note, in corrispondenza del quale un nastro 3 continuo imbottito viene realizzato, ad esempio mediante l’accostamento di un primo strato 3a di materiale permeabile e di un secondo strato 3b di materiale impermeabile tra i quali viene quindi interposta una porzione di materiale assorbente, non illustrata, costituente l’imbottitura. Questa operazione viene ad esempio realizzata mediante due rulli 4 alimentatori e mediante un dispositivo, di tipo noto e non illustrato in figura, per l’aggiunta dell’ imbottitura. Successivamente, il nastro 3 continuo così realizzato, avente un moto di avanzamento lungo una direzione "A" predefinita, viene mantenuto in tensione mediante mezzi 5 tensionatori noti e quindi addotto ad un convogliatore 6 definito preferibilmente da un tamburo 6a rotante, in modo che il nastro 3 continuo risulti almeno parzialmente avvolto sul citato tamburo 6a rotante. A valle del tamburo 6a rotante sono inoltre presenti ulteriori mezzi 5 tensionatori che provvedono a convogliare il nastro 3 verso successive lavorazioni.
Il tamburo 6a rotante comprende preferibilmente una porzione fissa 6b, attorno alla quale è montato un mantello 6c anulare girevole rispetto alla porzione fissa 6b e sul quale mantello 6c è almeno parzialmente avvolto il nastro 3 continuo. In questa configurazione, il nastro 3 continuo, nel suo moto di avanzamento lungo la direzione "A", risulta quindi accompagnato da un moto di rotazione del mantello 6c, per evitare strisciamenti tra il nastro 3 continuo ed il mantello 6c stesso. Vantaggiosamente, nella forma realizzativa illustrata in figura, il mantello 6c presenta inoltre una pluralità di fori 6d passanti o una struttura reticolare la cui funzione sarà chiarita nel seguito.
II dispositivo 1 comprende inoltre una testa 7 di taglio laser, collocata in posizione opposta al convogliatore 6 rispetto al nastro 3 continuo, la quale testa 7 provvede alla realizzazione delle sgambature, vale a dire di almeno una porzione di profilo periferico di articoli da generare, mediante taglio del nastro 3 continuo. Alternativamente, è possibile prevedere l’utilizzo della testa 7 di taglio laser per la realizzazione dei profili periferici completi degli articoli da realizzare.
In particolare, la testa 7 di taglio opera su due percorsi "P" di taglio simmetrici rispetto alla direzione "A" di avanzamento del nastro 3 continuo sul tamburo 6a rotante. A tale scopo, secondo quanto illustrato in figura 2, la testa 7 di taglio comprende almeno un apparato 100 di scansione a specchi per la realizzazione del taglio del nastro 3 continuo lungo i citati percorsi "P" di taglio. Preferibilmente, la testa 7 di taglio comprende due apparati 100 di scansione a specchi, ciascuno dedicato alla realizzazione del taglio rispettivamente lungo uno dei citati percorsi "P". Ciascun apparato 100 di scansione indirizza un rispettivo fascio "F" laser, prodotto da una o più sorgenti laser 101 di tipo noto, in corrispondenza della zona di taglio. Preferibilmente, ciascuno dei due fasci "F" laser è generato da una rispettiva sorgente 101 laser ed in particolare i due fasci "F" laser hanno la medesima potenza. Inoltre, i citati fasci "F" laser hanno sezione trasversale preferibilmente circolare.
Ciascun apparato 100 di scansione a specchi comprende mezzi 102 di focalizzazione atti a mantenere una corretta focalizzazione del rispettivo fascio "F" laser sulla zona di taglio, in modo da generare il taglio del nastro 3 continuo e garantire un sufficiente livello qualitativo del taglio stesso.
Nel dettaglio, i mezzi 102 di focalizzazione comprendono due galvanometri 103 di precisione, ciascuno ruotabile attorno ad un proprio asse. Sull'asse di ciascun galvanometro 103 è montato un rispettivo specchio 104 ad alta riflessività atto a ricevere un fascio "F" laser ed a deviarlo, per riflessione, in direzione della zona di taglio. Preferibilmente, gli assi di rotazione dei due galvanometri 103 sono tra loro perpendicolari. Ciò consente ai due galvanometri 103 in cooperazione di ruotare attorno ai rispettivi assi e di dirigere i rispettivi fasci "F" laser, con elevata precisione, in ogni punto della zona di taglio.
I mezzi 102 di focalizzazione comprendono inoltre un collimatore 105 ottico, posizionato a monte dei galvanometri 103 rispetto ad una direzione di avanzamento dei fasci "F" laser. II collimatore 105 è preferibilmente costituito da una pluralità di lenti 106, le quali in reciproca cooperazione definiscono due funzioni principali. La prima funzione delle lenti 106 è quella di aumentare una dimensione trasversale dei fasci "F" laser, preferibilmente aumentandone il diametro di circa quattro volte. Successivamente, i mezzi 102 di focalizzazione provvedono a focalizzare il fascio "F" laser in una macchia focale del diametro di qualche decimo di millimetro.
La seconda funzione delle lenti 106 del collimatore 105 è quella di mantenere una corretta focalizzazione sull'intera zona di taglio, compensando la presenza di diverse distanze ottiche dei diversi punti della zona di taglio rispetto ai mezzi 102 di focalizzazione, dovute anche al fatto che la zona di taglio non è piana in quanto definita dal tamburo 6a rotante. A tale scopo, una delle citate lenti 106 è mobile rispetto alle altre lenti 106, in particolare è traslabile in avvicinamento od allontanamento dalle altre lenti 106, lungo la direzione "X" indicata dalle frecce in figura 2. Tale spostamento è ottenuto preferibilmente con un galvanometro lineare, non illustrato in figura 2.
In ogni caso, a protezione della zona interessata dal taglio laser, è prevista una cappa 8 di protezione collocata tra il nastro 3 continuo e la testa 7 di taglio laser, per preservare eventuali operatori da un contatto diretto con i fasci "F" laser durante le operazioni di taglio. Per la protezione della testa 7 di taglio laser, il dispositivo 1 comprende anche una scatola 7a in pressione, al cui interno è alloggiata la testa 7 di taglio laser e nella quale scatola 7a è presente una pressione maggiore di quella atmosferica, in modo da evitare l’infiltrazione di aria esterna e, conseguentemente, scongiurare che particelle di polvere sospese nell’ aria possano trafilare e depositarsi sulla testa 7 di taglio laser, precludendone un funzionamento ottimale. Vantaggiosamente, la testa 7 di taglio laser è associata ad un dispositivo 9 di regolazione della posizione iniziale della citata testa 7 di taglio. Il dispositivo 9 di regolazione agisce sullo spostamento trasversale e/o longitudinale della testa 7 di taglio, in modo che il movimento relativo tra la testa 7 ed il nastro 3 consenta la realizzazione dei profili desiderati. Tale dispositivo 9 regola inoltre lo spostamento della testa 7 in funzione della velocità di avanzamento del nastro 3 continuo, in modo da tracciare sul nastro 3 continuo i profili impostati anche a seguito di variazioni della velocità di avanzamento del nastro 3 stesso.
Nel dettaglio, il dispositivo 9 di regolazione e taratura è dotato di un software dedicato il quale, una volta memorizzato uno specifico percorso "P" di taglio, provvede a generare segnali di pilotaggio per movimentare la testa 7 di taglio secondo le modalità sopra descritte. Preferibilmente, la testa 7 di taglio comprende opportuni trasduttori di posizione atti a rilevare continuamente la posizione dei citati galvanometri ed a comunicare con il dispositivo 9 di regolazione per determinare il conseguente spostamento da imprimere alla testa 7 di taglio.
Va inoltre specificato che, per ottenere un funzionamento ottimale del dispositivo 1 , è preferibile che tra gli apparati 100 di scansione e la zona di taglio non si frapponga alcun ostacolo, in modo che i fasci "F" laser possano raggiungere la zona di taglio senza subire deviazioni accidentali.
Vantaggiosamente, inoltre, il convogliatore 6 presenta internamente una prima camera 10a, preferibilmente fissa e collocata specularmente alla testa 7 di taglio laser rispetto al nastro 3 continuo, e nella quale prima camera 10a viene generata una depressione mediante opportuni mezzi operativamente connessi ad essa e non illustrati. La prima camera 10a in depressione ha la funzione di attirare il nastro 3 continuo verso il mantello 6c, tenendolo quindi teso e stirato, ciò avviene attraverso i citati fori 6d passanti, o la struttura reticolare, ricavati sul mantello 6c, i quali trasmettono la depressione dalla prima camera 10a al nastro 3 continuo. Tuttavia, la funzione principale della depressione presente nella prima camera 10a è quella di aspirare il fumo prodotto dal taglio laser attraverso i fori 6d passanti, o la struttura reticolare, del mantello 6c, in modo da evitare che si condensi provocando la formazione di bave. A questo scopo, i fori 6d passanti o la struttura reticolare sono vantaggiosamente realizzati sull’intero sviluppo anulare del mantello 6c, in modo che la prima camera 10a si affacci sempre su una porzione forata del mantello 6c durante il moto di rotazione di quest’ultimo. Alternativamente, il mantello 6c presenta sul proprio sviluppo anulare gruppi di fori 6d passanti o la struttura reticolare, in modo che i citati gruppi o la struttura risultino distanziati tra loro per intercettare rispettive zone di taglio del nastro 3 continuo in successione. I gruppi di fori 6d passanti, o la struttura reticolare, trasmetono in questo caso l’azione aspirante esclusivamente nelle zone del nastro 3 continuo interessate dal taglio laser.
Al fine di trasmetere efficacemente la depressione presente nella prima camera 10a alla zona interessata dal taglio laser ed evitare trafilamenti di aria dall’ esterno verso la prima camera IOa che ridurrebbero notevolmente l’efficacia aspirante, è necessario che la porzione fissa 6b del tamburo 6a rotante ed il mantello 6c siano in tenuta di fluido tra loro, preferibilmente mediante setti 11 di separazione che delimitano la prima camera 10a e guarnizioni di tenuta 12. Per lo stesso motivo, il tamburo 6a rotante risulta chiuso ermeticamente in corrispondenza delle pareti laterali. In particolare, nella forma realizzativa illustrata tale chiusura è realizzata mediante due pareti circolari opposte non illustrate.
Secondo una forma di realizzazione alternativa, la prima camera 10a è soffiante anziché aspirante, ossia è in pressione anziché in depressione. Vantaggiosamente, in modo del tuto analogo a quanto visto precedentemente, il tamburo 6a rotante presenta inoltre internamente una seconda camera 10b, anch’essa preferibilmente fissa e collocata a valle della prima camera 10a rispeto alla direzione "A" predefinita di avanzamento del nastro 3 continuo. Nella forma realizzativa illustrata, la prima camera 10a e la seconda camera 10b sono separate e adiacenti, in modo da operare a pressioni diverse in relazione alla diversa funzione da svolgere. La seconda camera 10b ha infatti la funzione, attraverso la depressione in essa presente, di asportare gli sfridi di lavorazione dal nastro 3. A tale scopo, i citati fori 6d passanti, o la strutura reticolare, hanno dimensioni tali da impedire il passaggio degli sfridi, in modo che gli sfridi stessi siano tratenuti sul mantello 6c il quale, nel suo moto di rotazione, li trascina in allontanamento dalla testa 7 di taglio laser e dal nastro 3.
Il dispositivo 1 comprende inoltre una stazione 13 di raccolta collocata in corrispondenza di una porzione inferiore del dispositivo 1 e verso la quale vengono convogliati gli sfridi trascinati dal mantello 6c. Tale stazione 13 raccoglie gli sfridi che cadono per gravità dal mantello 6 una volta che hanno lasciato la zona di competenza della seconda camera 10b e non risentono più della forza di aspirazione. Preferibilmente inoltre, anche la stazione 13 di raccolta atira a sé gli sfridi tramite un’azione aspirante.
In una forma realizzativa non illustrata, le due camere 10a, 1 Ob sono in comunicazione di fluido, in modo da consentire l’impiego di una sola sorgente comune di generazione della depressione.
Il dispositivo 1 comprende inoltre un elemento 14 soffiante, situato specularmente al convogliatore 6 rispeto al nastro 3 continuo ed affacciato alla zona interessata dal taglio laser, la cui funzione è quella di generare un flusso di gas, preferibilmente azoto o aria, direto verso il nastro 3 continuo, in particolare in direzione della citata zona interessata dal taglio laser. Preferibilmente, l'elemento 14 soffiante è situato specularmente alla prima camera 10a rispeto al nastro 3 continuo. In questo modo viene garantito che il bordo del taglio non si indurisca per effeto della condensazione dei fumi prodoti dal taglio laser.
In una forma realizzativa preferita, come altresì illustrato in figura, l’elemento 14 soffiante è un guscio 14a di soffio conformato a calotta cilindrica avente concavità rivolta verso il nastro 3 continuo. L’elemento 14 soffiante presenta preferibilmente una pluralità di ugelli 14b distribuiti lungo tutto lo sviluppo del guscio 14a di soffio. V antaggiosamente , almeno una parte della citata plural ità di ugell i 14b è diretta verso la zona interessata dal taglio laser o in una zona immediatamente a valle della zona di taglio laser, in modo da provvedere ad un’adeguata azione di raffreddamento della stessa e ad asportare il fumo prodotto dal taglio laser. In particolare, la zona interessata dal taglio laser e la zona interessata dall'azione dell'elemento 14 soffiante sono poste tra loro ad una distanza minima in modo che eventuali particelle fuse non abbiano il tempo di condensarsi e che quindi tali particelle siano convenientemente rimosse con la citata azione soffiante.
In questo modo, l’azione combinata della depressione della prima camera 10a e del guscio 14a di soffio consente vantaggiosamente di eliminare il fumo prodotto dalle operazioni di taglio laser, sia in corrispondenza della porzione del nastro 3 continuo affacciata al guscio 14a di soffio, sia in corrispondenza della porzione del nastro 3 continuo affacciata al mantello 6c.
In un’ulteriore forma realizzativa, non illustrata, è prevista la presenza del solo guscio 14a di soffio in assenza della prima camera 10a e della seconda camera 10b o, in alternativa, in assenza della sola prima camera IOa.
La presente invenzione risolve i problemi riscontrati nella tecnica nota e raggiunge gli scopi proposti, conseguendo importanti vantaggi. Innanzitutto, è da notare che l’impiego di un’aspirazione associata alla prima camera, in particolare mediante una depressione realizzata aH’intemo della prima camera, consente l’asportazione del fumo prodotto dall’operazione di taglio laser senza aumentare gli ingombri complessivi del dispositivo.
Inoltre, l’impiego del guscio di soffio fornisce il vantaggio di apportare un getto d’aria distribuito verso la zona interessata dal taglio. Allo stesso tempo, l’impiego del guscio di soffio permette di disperdere rapidamente e in modo efficace il fumo prodotto dal taglio laser allontanandolo dalla zona di taglio.
Infine, l’impiego combinato del guscio di soffio e della depressione associata alla prima camera realizza l’importante vantaggio di allontanare completamente ogni residuo di fumo dalla zona interessata dal taglio laser. In particolare, il guscio di soffio crea un movimento d’aria che elimina il fumo dalla porzione del nastro continuo che si affaccia verso la testa laser mentre l’aspirazione data dalla prima camera elimina il fumo che tende a rimanere intrappolato tra la porzione di nastro continuo adiacente al mantello e il mantello stesso.

Claims (57)

  1. RIVENDICAZIONI 1 ) Dispositivo per il taglio laser di un nastro continuo, comprendente un convogliatore (6) sul quale è almeno parzialmente avvolto un nastro (3) continuo avanzante lungo una direzione (A) predefinita, una testa (7) di taglio laser del nastro (3) continuo collocata in posizione opposta al convogliatore (6) rispetto al nastro (3) continuo, caratterizzato dal fatto che detto convogliatore (6) presenta internamente una prima camera (IOa) per Γ aspirazione o il soffio sul fumo prodotto dal taglio laser.
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la prima camera (IOa) è fissa ed è collocata specularmente alla testa (7) di taglio laser rispetto al nastro (3) continuo.
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che il convogliatore (6) è definito da un tamburo (6a) rotante che comprende un mantello (6c) anulare girevole, il nastro (3) continuo essendo almeno parzialmente avvolto su detto mantello (6c).
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il mantello (6c) presenta una pluralità di fori (6d) passanti o una struttura reticolare, detti fori (6d) passanti, o struttura reticolare, essendo distribuiti sull’intero sviluppo anulare del mantello (6c).
  5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il mantello (6c) presenta gruppi di fori (6d) passanti, o struttura reticolare, detti gruppi o struttura, essendo distanziati tra loro in modo da intercettare rispettive zone di taglio del nastro (3) continuo in successione.
  6. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che detti fori (6d) passanti, o struttura reticolare, hanno dimensione tale da impedire il passaggio di sfridi in modo che gli sfridi siano trattenuti sul mantello (6c).
  7. 7) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre una stazione (13) di raccolta sfridi.
  8. 8) Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la stazione ( 13) di raccolta sfridi è collocata in una porzione inferiore del dispositivo (1).
  9. 9) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che convogliatore (6) presenta internamente una seconda camera (10b) in depressione.
  10. 10) Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che la seconda camera (1 Ob) è fissa ed è collocata a valle della prima camera (IOa) rispetto alla direzione (A) predefinita di avanzamento del nastro (3) continuo.
  11. 11) Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che la prima camera (10a) e la seconda camera (10b) sono adiacenti.
  12. 12) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 9 alla 11, caratterizzato dal fatto che la prima camera (10a) e la seconda camera (10b) sono separate in modo da operare a pressioni diverse.
  13. 13) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 9 alla 11, caratterizzato dal fatto che la prima camera (10a) e la seconda camera (10b) sono in comunicazione di fluido.
  14. 14) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento (14) soffiante collocato specularmente al convogliatore (6), rispetto al nastro (3) continuo, ed affacciato ad una zona interessata dal taglio laser, per generare un flusso di gas, in particolare aria o azoto, in direzione del nastro (3) continuo.
  15. 15) Dispositivo secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che elemento (14) soffiante è un guscio (14a) di soffio conformato a calotta cilindrica e avente concavità rivolta verso il nastro (3) continuo.
  16. 16) Dispositivo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che il guscio (14a) di soffio presenta una pluralità di ugelli (14b) distribuiti lungo tutto lo sviluppo del guscio (14a) di soffio.
  17. 17) Dispositivo secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che almeno una parte di detta pluralità di ugelli (14b) è diretta verso la zona interessata dal taglio laser.
  18. 18) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la testa (7) di taglio comprende almeno un apparato (100) di scansione a specchi, atto ad indirizzare un fascio (F) laser in corrispondenza della zona interessata dal taglio laser.
  19. 19) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la testa (7) di taglio comprende due apparati (100) di scansione a specchi, ciascuno atto ad indirizzare un rispettivo fascio (F) laser in corrispondenza della zona interessata dal taglio laser.
  20. 20) Dispositivo secondo la rivendicazione 18 o 19, caratterizzato dal fatto che ciascun apparato (100) di scansione a specchi comprende mezzi (102) di focalizzazione atti a mantenere una corretta focalizzazione del rispettivo fascio (F) laser sulla zona di taglio, in modo da generare il taglio del nastro (3) continuo e garantire un sufficiente livello qualitativo del taglio stesso.
  21. 21) Dispositivo secondo la rivendicazione 20 quando dipende dalla 19, caratterizzato dal fatto che i mezzi (102) di focalizzazione comprendono due galvanometri (103) di precisione, ciascuno associato ad un rispettivo specchio (104) ad alta riflessività atto a ricevere un rispettivo fascio (F) laser ed a deviarlo, per riflessione, in direzione della zona di taglio.
  22. 22) Dispositivo secondo la rivendicazione 2 1 , caratterizzato dal fatto che ciascun galvanometro (103) è ruotabile attorno ad un rispettivo asse di rotazione, gli assi di rotazione dei due galvanometri (103) essendo tra loro perpendicolari per dirigere rispettivi fasci (F) laser, con elevata precisione, in ogni punto della zona di taglio.
  23. 23) Dispositivo secondo la rivendicazione 21 o 22, caratterizzato dal fatto che i mezzi (102) di focalizzazione comprendono inoltre un collimatore (105) ottico, posizionato a monte dei galvanometri (103) rispetto ad una direzione di avanzamento dei fasci (F) laser, per aumentare una dimensione trasversale dei fasci (F) laser e mantenere una corretta focalizzazione sull'intera zona di taglio, compensando la presenza di diverse distanze ottiche dei diversi punti della zona di taglio rispetto ai mezzi 102 di focalizzazione.
  24. 24) Dispositivo secondo la rivendicazione 23, caratterizzato dal fatto che il collimatore (105) è costituito da una pluralità di lenti (106) in reciproca cooperazione.
  25. 25) Dispositivo secondo la rivendicazione 24, caratterizzato dal fatto che una di dette lenti (106) è traslabile in avvicinamento ed in allontanamento rispetto alle altre lenti (106).
  26. 26) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo (9) di regolazione, associato alla testa (7) di taglio e dotato di un software dedicato per movimentare in modo regolato la testa (7) di taglio in accordo con percorsi (P) di taglio desiderati.
  27. 27) Impianto per la produzione di articoli igienici intimi, caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
  28. 28) Dispositivo per il taglio laser di un nastro continuo, comprendente un convogliatore (6) sul quale è almeno parzialmente avvolto un nastro (3) continuo avanzante lungo una direzione (A) predefinita, una testa (7) di taglio laser del nastro (3) continuo collocata in posizione opposta al convogliatore (6) rispetto al nastro (3) continuo, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento (14) soffiante collocato specularmente a detto convogliatore (6), rispetto al nastro (3) continuo, ed affacciato ad una zona interessata dal taglio laser, per generare un flusso di gas, in particolare aria o azoto, in direzione del nastro (3) continuo.
  29. 29) Dispositivo secondo la rivendicazione 28, caratterizzato dal fatto che l’elemento (14) soffiante è un guscio (14a) di soffio conformato a calotta cilindrica e avente concavità rivolta verso il nastro (3) continuo.
  30. 30) Dispositivo secondo la rivendicazione 29, caratterizzato dal fatto che il guscio (14a) di soffio presenta una pluralità di ugelli (14b) distribuiti lungo tutto lo sviluppo del guscio (14a) di soffio.
  31. 31) Dispositivo secondo la rivendicazione 30, caratterizzato dal fatto che almeno una parte di detta pluralità di ugelli (14b) è diretta verso la zona interessata dal taglio laser.
  32. 32) Dispositivo secondo la rivendicazione 28, caratterizzato dal fatto che il convogliatore (6) è definito da un tamburo (6a) rotante che presenta internamente una prima camera (IOa) per l’aspirazione o il soffio di fumo prodotto dal taglio laser.
  33. 33) Dispositivo secondo la rivendicazione 32, caratterizzato dal fatto che la prima camera ( 1 Oa) è fissa ed è collocata specularmente alla testa (7) di taglio laser rispetto al nastro (3) continuo.
  34. 34) Dispositivo secondo la rivendicazione 32 o 33, caratterizzato dal fatto che il tamburo (6a) rotante comprende un mantello (6c) anulare girevole, il nastro (3) continuo essendo almeno parzialmente avvolto su detto mantello (6c).
  35. 35) Dispositivo secondo la rivendicazione 34, caratterizzato dal fatto che il mantello (6c) presenta una pluralità di fori (6d) passanti o una struttura reticolare, detti fori (6d) passanti, o struttura reticolare, essendo distribuiti sull’ intero sviluppo anulare del mantello (6c).
  36. 36) Dispositivo secondo la rivendicazione 34, caratterizzato dal fatto che il mantello (6c) presenta gruppi di fori (6d) passanti o una struttura reticolare, detti gruppi, o la struttura, essendo distanziati tra loro in modo da intercettare rispettive zone di taglio del nastro (3) continuo in successione.
  37. 37) Dispositivo secondo la rivendicazione 35 o 36, caratterizzato dal fatto che detti fori (6d) passanti o la struttura reticolare hanno dimensione tale da impedire il passaggio di sfridi in modo che gli sfridi siano trattenuti sul mantello (6c).
  38. 38) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 28 alla 37, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre una stazione (13) di raccolta sfridi.
  39. 39) Dispositivo secondo la rivendicazione 38, caratterizzato dal fatto che la stazione (13) di raccolta sfridi è collocata in una porzione inferiore del dispositivo.
  40. 40) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 32 alla 39, caratterizzato dal fatto che il convogliatore (6) rotante presenta internamente una seconda camera (10b) in depressione.
  41. 41) Dispositivo secondo la rivendicazione 31, caratterizzato dal fatto che la seconda camera (10b) è fissa ed è collocata a valle della prima camera (IOa) rispetto alla direzione (A) predefmita di avanzamento del nastro (3) continuo.
  42. 42) Dispositivo secondo la rivendicazione 41, caratterizzato dal fatto che la prima camera (10a) e la seconda camera (10b) sono adiacenti.
  43. 43) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 40 alla 42, caratterizzato dal fatto che la prima camera (10a) e la seconda camera (10b) sono separate in modo da operare a pressioni diverse.
  44. 44) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 40 alla 42, caratterizzato dal fatto che la prima camera (10a) e la seconda camera (10b) sono in comunicazione di fluido.
  45. 45) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 28 alla 44, caratterizzato dal fatto che la testa (7) di taglio comprende almeno un apparato (100) di scansione a specchi, atto ad indirizzare un fascio (F) laser in corrispondenza della zona interessata dal taglio laser.
  46. 46) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 28 alla 44, caratterizzato dal fatto che la testa (7) di taglio comprende due apparati (100) di scansione a specchi, ciascuno atto ad indirizzare un rispettivo fascio (F) laser in corrispondenza della zona interessata dal taglio laser.
  47. 47) Dispositivo secondo la rivendicazione 45 o 46, caratterizzato dal fatto che ciascun apparato (100) di scansione a specchi comprende mezzi (102) di focalizzazione atti a mantenere una corretta focalizzazione del rispettivo fascio (F) laser sulla zona di taglio, in modo da generare il taglio del nastro (3) continuo e garantire un sufficiente livello qualitativo del taglio stesso.
  48. 48) Dispositivo secondo la rivendicazione 47 quando dipende dalla 46, caratterizzato dal fatto che i mezzi (102) di focalizzazione comprendono due galvanometri (103) di precisione, ciascuno associato ad un rispettivo specchio (104) ad alta riflessività atto a ricevere un rispettivo fascio (F) laser ed a deviarlo, per riflessione, in direzione della zona di taglio.
  49. 49) Dispositivo secondo la rivendicazione 48, caratterizzato dal fatto che ciascun galvanometro (1 03) è ruotabile attorno ad un rispettivo asse di rotazione, gli assi di rotazione dei due galvanometri (103) essendo tra loro perpendicolari per dirigere rispettivi fasci (F) laser, con elevata precisione, in ogni punto della zona di taglio.
  50. 50) Dispositivo secondo la rivendicazione 48 o 49, caratterizzato dal fatto che i mezzi (102) di focalizzazione comprendono inoltre un collimatore (105) ottico, posizionato a monte dei galvanometri (103) rispetto ad una direzione di avanzamento dei fasci (F) laser, per aumentare una dimensione trasversale dei fasci (F) laser e mantenere una corretta focalizzazione sull'intera zona di taglio, compensando la presenza di diverse distanze ottiche dei diversi punti della zona di taglio rispetto ai mezzi 102 di focalizzazione.
  51. 51) Dispositivo secondo la rivendicazione 50, caratterizzato dal fatto che il collimatore (1 05) è preferibilmente costituito da una pluralità di lenti (106) in reciproca cooperazione.
  52. 52) Dispositivo secondo la rivendicazione 51, caratterizzato dal fatto che una di dette lenti (106) è traslabile in avvicinamento ed in allontanamento rispetto alle altre lenti (106).
  53. 53) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 28 alla 52, caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo (9) di regolazione, associato alla testa (7) di taglio e dotato di un software dedicato per movimentare in modo regolato la testa (7) di taglio in accordo con percorsi (P) di taglio desiderati.
  54. 54) Dispositivo per il taglio laser di un nastro continuo, comprendente un convogliatore (6) sul quale è almeno parzialmente avvolto un nastro (3) continuo avanzante lungo una direzione (A) predefinita, una testa (7) di taglio laser del nastro (3) continuo collocata in posizione opposta al convogliatore (6) rispetto al nastro (3) continuo, caratterizzato dal fatto che la testa (7) di taglio comprende due apparati (100) di scansione a specchi, ciascuno atto ad indirizzare un rispettivo fascio (F) laser in corrispondenza della zona interessata dal taglio laser.
  55. 55) Dispositivo secondo la rivendicazione 47 quando dipende dalla 46, caratterizzato dal fatto che ciascun apparato (100) di scansione comprende due galvanometri (103) di precisione, ciascuno associato ad un rispettivo specchio ( 104) ad alta riflessività atto a ricevere un rispettivo fascio (F) laser ed a deviarlo, per riflessione, in direzione della zona dì taglio, ciascun galvanometro (103) essendo ruotatale attorno ad un rispettivo asse di rotazione, gli assi di rotazione dei due galvanometri (103) essendo tra loro perpendicolari per dirigere rispettivi fasci (F) laser, con elevata precisione, in ogni punto della zona di taglio.
  56. 56) Dispositivo secondo la rivendicazione 54 o 55, caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo (9) di regolazione, associato alla testa (7) di taglio e dotato di un software dedicato per movimentare in modo regolato la testa (7) di taglio in accordo con percorsi (P) di taglio desiderati.
  57. 57) Impianto per la produzione di articoli igienici intimi, caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 28 alla 56.
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