ITBL980017A1 - Metodo di elasticizzazione di astina di occhiale per mezzo di unaascetta. - Google Patents

Metodo di elasticizzazione di astina di occhiale per mezzo di unaascetta. Download PDF

Info

Publication number
ITBL980017A1
ITBL980017A1 ITBL980017A ITBL980017A1 IT BL980017 A1 ITBL980017 A1 IT BL980017A1 IT BL980017 A ITBL980017 A IT BL980017A IT BL980017 A1 ITBL980017 A1 IT BL980017A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
temple
abutment
nose
pin
elasticizing
Prior art date
Application number
Other languages
English (en)
Inventor
Gianluigi Frescura
Original Assignee
F M Occhialeria Srl
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by F M Occhialeria Srl filed Critical F M Occhialeria Srl
Priority to ITBL980017 priority Critical patent/IT1304748B1/it
Publication of ITBL980017A1 publication Critical patent/ITBL980017A1/it
Application granted granted Critical
Publication of IT1304748B1 publication Critical patent/IT1304748B1/it

Links

Landscapes

  • Gyroscopes (AREA)
  • Sampling And Sample Adjustment (AREA)

Description

Descrizione del INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo: “METODO DI ELASTICIZZAZIONE DI ASTINA DI OCCHIALE PER MEZZO DI UN’ASCETTA”
La presente innovazione attiene ad un nuovo metodo di elasticizzazione delle astine di occhiali, che si rende possibile utilizzando per ogni astina un’ascetta o perno di attuale contenimento degli elementi metallici dei cinturini di orologio.
Caratteristica dell’ innovazione é quella di utilizzare il perno elasticizzato, assialmente fuoriuscente dal corpo cilindrico di una normale ascetta, quale elemento di riscontro e di reazione allo sforzo di divaricazione dell’astina di occhiale, potendosi adattare tale ascetta, per la sua applicazione, sia al terminale di frontale dell’occhiale sia alla stessa astina che si voglia rendere elasticizzata in fase di divaricazione.
E noto che un normale cinturino per orologio é composto da una serie di elementi metallici opportunamente sagomati ed assemblati tra loro per mezzo di ascette, le quali sono costituite da perni che rendono girevole un elemento sull’altro, per realizzare un cinturino ad elementi flessibili.
É pure noto che ogni ascetta è sostanzialmente costituita da un cilindro cavo entro il quale é disposto un mezzo elastico alle cui due estremità e associata la testa di un perno, il quale fuoriesce assialmente dalle stesse estremità del cilindro, rendendo così possibile l’applicazione di una coppia di cilindri cavi ad ogni elemento centrale di un cinturino, mentre le sue parti fuoriuscenti vengono fatte arretrare per poter essere infilate ed applicate rispettivamente alla parte finale ed alla parte iniziale degli elementi laterali da associare all’elemento centrale, per formare un normale cinturino flessibile di orologio.
É altresì noto il fatto che una elasticizzazione delle astine di occhiali ha il compito principale di migliorare la ritenzione dell’occhiale indossato, per effetto della leggera pressione esercitata dal dispositivo di elasticizzazione, quando l’astina sia divaricata oltre la sua posizione di normale apertura, rispetto al frontale dell’occhiale indossato.
Sono note innumerevoli soluzioni costruttive di estremità di astina, di estremità di frontale o di strutturazione della cerniera di unione tra astina e frontale, tendenti a conseguire detto effetto elasticizzante dell’astina di occhiale.
La maggior parte delle soluzioni note si riferisce alla realizzazione di vani da ricavare sulle estremità di astina o di frontale, oppure da associare a queste estremità, entro i quali vani un mezzo elastico viene compresso da un cursore collegato al perno di incemieramento dell’ astina, quando questa viene divaricata o sia in fase di chiusura. Tutti questi sistemi presentano l’inconveniente di una usura del cursore o corpo che viene posto in traslazione assiale, determinando una rapida rottura del sistema di elasticizzazione e, spesso, anche dell’intera astina.
Altre soluzioni di elasticizzazione prevedono l’uso di un mezzo elastico che, con la divaricazione dell’astina, é sottoposto a trazione, per effetto del suo agganciamento ad un cursore in movimento e ad una parte fissa. Anche questa soluzione comporta l’usura del cursore, oltre che una sicura complicazione costruttiva dovuta anche alla ridotta dimensione dei suoi componenti.
Altre soluzioni a lamina flessibile o con l’impiego di differenti elementi di elasticizzazione si sono rivelati ancor meno costruttivamente pratici e funzionali.
Scopo della presente innovazione é quello di realizzare Γ elasticizzazione della divaricazione delle astine di occhiale utilizzando un dispositivo, di per se stesso noto ed estremamente affidabile come l’ascetta delle cerniere di orologio, superandone i problemi di adattamento alla montatura degli occhiali, in modo da assicurare la sua massima funzionalità rispetto all’efFetto di elasticizzazione divaricante dell’astina.
Altro scopo dell’ innovazione é quello di poter applicare il dispositivo di elasticizzazione in modo estremamente semplice ed intercambiabile, sia che venga applicato all’estremità dell’astina sia che venga applicato alle estremità del frontale.
Ulteriore scopo della presente innovazione è quello di poter essere associato ad una qualsiasi delle normali astine di occhiale, seppure dotata di apposita coppia di supporti e vano di contenimento.
Ennesimo scopo dell’innovazione è quello di consentire la realizzazione di nuove forme estetiche di occhiali, nelle quali l’elemento di elasticizzazione o ascetta esercita anche una funzione ornamentale da associare alle svariate forme costruttive di estremità di astine o estremità di frontali che l’uso della stessa ascetta richiede e rende possibili.
Non ultimo scopo é quello di un sostanziale contenimento dei tempi e dei costi di produzione di un valido sistema di elasticizzazione delle astine degli occhiali, partendo dall’uso di elementi elasticizzanti già presenti sul mercato, oltre che resi intercambiabili anche con altri modelli di astina o di musetto.
Questi ed altri scopi sono in effetti perfettamente conseguiti con il metodo in oggetto, come si evince dalle due soluzioni applicative di un medesimo metodo che di seguito si illustra, a titolo puramente indicativo e non limitativo, anche con l’ausilio di n. 6 figure schematiche riprodotte nella tavola allegata e delle quali: - la fig. 1 rappresenta una vista parziale sezionata, in pianta, di una estremità di astina e di un musetto o estremità di frontale, sagomati in una forma qualsiasi e con astina dotata di supporti con vano per lalloggiamento dell’ascetta, secondo l’invenzione;
- la fig. 2 rappresenta una vista sezionata, in pianta, della stessa astina e musetto di fig. 1, essendo rappresentati tra loro incernierati e con fascetta incorporata, nella posizione di astina in normale apertura;
- la fig. 3 rappresenta una vista sezionata, in pianta, della stessa astina e musetto di fig. 2, essendo raffigurati con l’astina nella sua posizione di massima divaricazione; - la fig. 4 rappresenta una vista in pianta, sezionata, di un musetto o estremità di frontale, sagomato in una forma qualsiasi e dotato di un vano e di una coppia di supporti per alloggiamento dell’asceta, secondo l’invenzione;
- la fig. 5 rappresenta una vista sezionata, in pianta, dello stesso musetto di fig. 4, essendo raffigurato con fascetta incorporata e nella posizione di normale apertura dell’ astina, rispetto al frontale;
- la fig. 6 rappresenta una vista sezionata, in pianta, del musetto di fig. 5, essendo raffigurato con fastina nella situazione di massima divaricazione.
In tutte le figure gli stessi elementi sono rappresentati, o si intendono rappresentati, con lo stesso numero di riferimento.
Il metodo in esame, come già indicato, prevede fuso di una normale ascetta A che, come è noto, é dotata di un corpo cilindrico centrale 1 con una coppia di perni assiali 2 e 3, essendo detti perni 2 e 3 resi retrattili da un mezzo elastico disposto entro lo stesso cilindro 1, il quale è posto in battuta contro la testa interna degli stessi perni 2 e 3.
Con riferimento alle figg. da 1 a 3, una prima soluzione esecutiva del metodo in oggetto, prevede una prima fase nella quale una estremità di astina 10, in qualsiasi forma sagomata, é dotata di un vano 11, con spalle 12 e 13 dotate rispettivamente di foro passante 14 e di foro cieco 15.
In una seconda fase del presente metodo, previo arretramento dei perni 2 e 3, l’ascetta A viene alloggiata nel vano 11 ed assialmente allineata ai fori 14 e 15.
Per effetto di questo allineamento, i perni 2 e 3 dell’ascetta A vincono la pressione del loro mezzo elastico interno al corpo 1 , per essere spinti rispettivamente nei fori 14 e 15 degli spallamenti 12 e 13.
In particolare il perno 2 fuoriesce dal supporto 12, come rappresentato in fìg. 2 e comedi seguito meglio descritto.
All’estremità dell’ astina 10 é naturalmente applicato un normale occhiello 16 di incemieramento, da associare all’occhiello 17 dell’estremità 18 del frontale di occhiali F.
Incemierando tra loro gli occhielli 16 e 17, per mezzo di una vite o perno di incemieramento e secondo la tradizionale tecnica di incemieramento, e disponendo l’estremità del musetto 18 in linea con Pastina 10, come rappresentato in fig. 2, si ha un leggero contatto della testa del perno 2 contro la testa del musetto o estremità 18 del frontale di occhiale, poiché la distanza tra la testa del musetto 18 e il supporto 12 é adeguata alla lunghezza dello stesso perno 2.
Con riferimento alla figura 3, appare evidente che, in caso di divaricazione dell’ astina 10, il perno 2 viene premuto dalla testa del musetto 18, ed è obbligato a rientrare nel suo cilindro di contenimento 1, comprimendo il mezzo elastico contenuto nello stesso cilindro 1.
In questa maniera é assicurata una adeguata pressione tempiale, per garantire le migliori condizioni di sostegno degli occhiali indossati, conforme ad uno degli scopi specificati.
La divaricazione massima dell’astina 10 é comunque definita dal contatto della spalla 12 contro la testa del musetto 18.
Al cessare dello sforzo di divaricazione dell’astina 10, si ha una reazione del mezzo elastico contenuto nel corpo 1, il quale spinge il perno 2 contro la testa del musetto 18, obbligando lastina 10 a portarsi nella posizione di normale apertura.
Con riferimento alle figg. da 4 a 6, come già indicato, si illustra una seconda analoga ed equivalente soluzione esecutiva del metodo in esame, per il quale si prevede una prima fase di esecuzione di un vano 21 con spallette 22 e 23 dotate rispettivamente di un foro passante 24 e di un foro cieco 25.
Secondo questa soluzione esecutiva, l estremità dell’astina 10 é dotata di un cerchiello di incemieramento 16 e di una testa di riscontro 19.
In una seconda fase di questa variazione dello stesso metodo, previo arretramento dei perni 2 e 3, l’ascetta A viene alloggiata nel vano 21 ed assialmente allineata ai fori 24 e 25.
Per effetto deirallineamento, i perni 2 e 3 dell’ascetta A vincono la pressione del mezzo elastico interno al corpo 1, per essere spinti rispettivamente nei fori 24 e 25 degli spallamenti 22 e 23.
In particolare il perno 2 fuoriesce dal supporto 22 per una distanza pari alla corsa consentita alla testa 19, per definire la divaricazione massima dell’astina 10.
Come risulta evidente, con la divaricazione dell’astina 10 si ha un forzato rientro del perno 2 che, essendo spinto dal mezzo elastico interno al corpo 1, permette all’astina 10 di esercitare la voluta pressione tempiale, per le migliori condizioni di posizionamento degli occhiali indossati, conforme ad uno degli scopi citati.
Al cessare della spinta di divaricazione dell’astina 10 si ha la reazione del mezzo elastico interno al corpo 1, il quale spinge verso l’esterno il perno 2, costringendo l’astina 10 a portarsi nella sua posizione di normale apertura.
In entrambe le forme esecutive del metodo in oggetto, l’applicazione dell’ascetta A é estremamente semplice e pratica, oltre che facilmente ripetibile e sostituibile, conforme ad un altro degli scopi specificati.
Un unico tipo di ascetta é applicabile ad ogni forma costruttiva di astina o di musetto, seppure tra quelli dotati di vano 11 o 21, con conseguente possibilità di avere na minima scorta, oltre che assicurare la realizzazione di svariate forme o modelli innovativi di occhiale, conforme ad altri scopi specificati.
Naturalmente le due forme esecutive del metodo in oggetto possono adattarsi a specifiche e variabili esigenze di particolari forme costruttive di astine o di musetti. A titolo esemplificativo, si vuole indicare la possibilità di rendere passante il foro 25, così come è possibile realizzare apposite ascette A dotate di un solo perno sporgente 2, mentre la parte opposta del cilindro 1 può essere fissata o saldata ad un supporto 13 o 23 anche privo di fori.
E ancora possibile ad esempio alloggiare l' ascetta A in un foro assiale alla estremità dell’astina 10 o del musetto 18, con la sola sporgenza del perno 2 ed impedendo l’uscita del corpo 1 per mezzo di vite o bugnatura radiale, oppure per mezzo di altro noto sistema di bloccaggio dell’ascetta A entro il suo foro di alloggiamento.
Queste ed altre analoghe modifiche o adattamenti si intendono comunque rientranti nell’ originalità del metodo che si vuole proteggere.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI. 1.- Metodo di elasticizzazione di astina di occhiale per mezzo di ascetta, caratterizzato dal fatto di prevedere l’utilizzo di uno dei perni elasticizzati 2 o 3, assialmente fuoriuscenti dal corpo cilindrico 1 di un’ascetta A, quale elemento di riscontro e di reazione all’azione di divaricazione dell’astina di occhiale 10, essendo la stessa ascetta A associata ad un vano 11 o 21 dell’astina 10 o del musetto 18 che rende possibile il contatto del suo perno elastico 2 con la parte di riscontro; 2.- Metodo di elasticizzazione di astina di occhiale per mezzo di ascetta, come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che una comune ascetta A, del tipo per cinturino di orologio, é alloggiata in un vano 11 realizzato sull 'estremità di una qualsiasi astina per occhiale 10, essendo tale vano costituito da una spalla 12 con foro passante 14 e da una spalla 13 con foro cieco 15, opportunamente dispose in prossimità dell’elemento di incemieramento 16; 3.- Metodo di elasticizzazione di astina di occhiale per mezzo di ascetta, come alla rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che, previo costrizione, i perni 2 e 3 del’ ascetta A possono essere fatti rientrare nel proprio corpo 1, comprimendo adeguatamente un mezzo elastico interno a tale corpo 1, per poi fuoriuscire nei fori 14 - 15 delle spallette 12 e 13, quando il corpo 1 sia alloggiato nel vano 11, assicurando una adeguata sporgenza del perno 2 dalla sua spalla di alloggiamento 12; 4.- Metodo di elasticizzazione di astina di occhiale, come alle rivendicazioni 2 e 3, caratterizzato dal fatto che, con l incemieramento dell’astina 10 al musetto 18 del frontale F, la parte sporgente del perno 2 é posta a contatto con la testa del musetto 18, contro la quale é messo in compressione quando l’astina 10 é divaricata dalla sua normale posizione di apertura; 5.- Metodo di elasticizzazione di astina di occhiale per mezzo di un’ascetta, come alla rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che una comune ascetta A, del tipo per cinturino di orologio, é alloggiata in un vano 21 realizzato sul musetto o estremità 18 di un frontale F, in qualsiasi modo sagomato e comunque dotato di spallette 22 - 23 rispettivamente con foro passante 24 e con foro eventualmente cieco 25, essendo opportunamente disposte in prossimità dell’occhiello di incemieramento 16 e del terminale di riscontro 19 dell’ astina 10; 6.- Metodo di elasticiccazione di astina di occhiale per mezzo di ascetta, come alla rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che, previo costrizione, i perni 2 e 3 dell’ ascetta A possono essere fatti rientrare nel proprio corpo 1, per poi fuoriuscire nei fori 24 - 25 delle spallette 22 e 23, quando il corpo 1 sia assialmente alloggiato nel vano 21, assicurando una adeguata sporgenza del perno 2 dalla sua spalla di alloggiamento 22; 7.- Metodo di elasticizzazione di astina di occhiale, come alle rivendicazioni 5 e 6, caratterizzato da fatto che, con Γ incemieramento del 'astina 10 al musetto 18 del frontale F, la parte sporgente del perno 2 é posta a contatto con la testa 19 dell’astina 10, contro la quale é messo in compressione quando la stessa astina 10 viene divaricata dalla sua normale posizione di apertura; 8.- Metodo di elasticizzazione di astina di occhiale, come alle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto che Fascetta A può essere alloggiata entro un foro assiale all’estremità di astina 10 o del musetto 18, con adeguato sistema di bloccaggio, essendo comunque munita di un perno 2 che sporge da detto alloggiamento, per svolgere la sua funzione di elasticizzazione della divaricazione d’ astina 10.
ITBL980017 1998-11-25 1998-11-25 Metodo di elasticizzazione di astina di occhiale per mezzo diun'ascetta. IT1304748B1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITBL980017 IT1304748B1 (it) 1998-11-25 1998-11-25 Metodo di elasticizzazione di astina di occhiale per mezzo diun'ascetta.

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITBL980017 IT1304748B1 (it) 1998-11-25 1998-11-25 Metodo di elasticizzazione di astina di occhiale per mezzo diun'ascetta.

Publications (2)

Publication Number Publication Date
ITBL980017A1 true ITBL980017A1 (it) 2000-05-25
IT1304748B1 IT1304748B1 (it) 2001-03-29

Family

ID=11337055

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
ITBL980017 IT1304748B1 (it) 1998-11-25 1998-11-25 Metodo di elasticizzazione di astina di occhiale per mezzo diun'ascetta.

Country Status (1)

Country Link
IT (1) IT1304748B1 (it)

Also Published As

Publication number Publication date
IT1304748B1 (it) 2001-03-29

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US9541770B2 (en) Hinge with circular cam eyelets, for the elastic articulated joining of the temples to the front of an eyeglass frame
ITMI20080586A1 (it) Cerniera a posizioni stabili per occhiali.
ITPD20100056U1 (it) Cerniera per occhiali
IT9041658A1 (it) Cerniera elastica perfezionata per occhiali
ITTV950034A1 (it) Asta perfezionata particolarmente per montature di occhiali, e relativo dispositivo di elasticizzazione
CA2533015A1 (en) Recessed hinge to make the temples of spectacles elastic
ITBL980017A1 (it) Metodo di elasticizzazione di astina di occhiale per mezzo di unaascetta.
IT201600070985A1 (it) Dispositivo per il fissaggio di parti componenti di montature per occhiali ed occhiali includenti detto dispositivo di fissaggio
KR20000065095A (ko) 안경용귀부품에탄성을주기위한소형장치
ITVI20000132A1 (it) Occhiale con lenti del tipo senza montatura
ITBL20040003U1 (it) Cerniera con piastrina a vista, applicata all'elasticizzazione delle astine degli occhiali
IT9019718A1 (it) Cerniera per occhiali con fine-corsa delle stanghette mediante cursore interno
CN206209214U (zh) 一种眼镜
US6283593B1 (en) Replaceable spring arm structure for spectacles
KR200467457Y1 (ko) 안경다리 탄성구조
IT201800009767A1 (it) Cerniera per montature di occhiali e metodo di assemblaggio di detta cerniera
ATE237824T1 (de) Elastisches brillenscharnier
CN206975333U (zh) 一种眼镜镜框与镜腿的连接结构
ITUD950026A1 (it) Cerniera elastica per occhiali
ITPD960093A1 (it) Cerniera elastica per occhiali
IT201900003850U1 (it) Cerniera elastica per occhiali
IT201900016277A1 (it) Cerniera a molla per occhiali, montatura comprendente tale cerniera e metodo di fissaggio di tale cerniera ad un’asta o ad un frontale di una montatura per occhiali.
CN206710721U (zh) 一种便于拆装脚套的镜腿及眼镜架
ITUD970066A1 (it) Astina elastica per montatura di occhiali
ITTV20000098A1 (it) Struttura di asta del tipo flex per occhiali, con molla tubolare di lavoro in compressione