IT9021862A1 - Vaglio per la classificazione di materiali di diverso peso specifico - Google Patents

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Description

Descrizione dell'invenzione industriale avente per titolo: "Vaglio per la classificazione di materiali di diverso peso specifico"
Riassunto del trovato
Vaglio per la classificazione di materiali di diverso peso specifico, nel quale almeno una parte delle aperture del vaglio è intercettata da diaframmi elastici a lamelle.
Descrizione del trovato
La presente invenzione si riferisce ad un vaglio per la classificazione di materiali di diverso peso specifico.
In particolare l'invenzione si riferisce ad un vaglio per la classificazione di materiali misti, ad esempio di materiali di demolizione prefrantumati. E' noto classificare con vagli materiali di demolizione prefrantumati per ottenere un materiale inerte di granulometria massima prefissata. Il materiale inerte così ottenuto è utilizzabile al posto dei materiali inerti naturali, ad esempio per formare sottofondi, per scopi di riempimento o per formare calcestruzzi a bassa resistenza. I noti vagli o vibrovagli piastriformi ad uno o più stadi, come pure i vagli rotanti, consistono in lamiere o griglie continue o a settori con zone susseguentesi di aperture di vagliatura di diversa grandezza. Le aperture più grandi determinano la granulometria massima sia dei materiali pesanti (materiali cementizi, laterizi, vetro, piastrelle, marmo) formanti il materiale inerte vero e proprio, sia dei materiali più leggeri (carta, cartone, legno, materiali sintetici), che costituiscono materiali indesiderati e che riducono la qualità ed il valore del materiale inerte ottenuto.
Per aumentare il valore del materiale inerte ottenuto è necessario diminuire il più possibile la quantità della frazione leggera. Ciò è ottenibile attualmente o manualmente oppure mediante stadi specifici che lavorano per aspirazione o per inondamento. La separazione manuale richiede la presenza continua di più operatori, i quali lavorano in un ambiente insalubre e ricco di polvere. L'asportazione mediante aspirazione richiede apparecchiature molto ingombranti e costose per la creazione della necessaria depressione e per l'abbattimento della grande quantità di polvere prodotta. Anche il consumo energetico è molto elevato. L'asportazione dei materiali leggeri per galleggiamento richiede parimenti apparecchiature ingombranti e costose per la circolazione dell'acqua, nonché una elevatissima quantità di acqua, non sempre disponibile. La separazione per galleggiamento crea anche problemi di inquinamento e richiede parimenti un elevato dispendio di energia.
Un ulteriore svantaggio dei vagli noti consiste nel fatto che non è possibile ingrandire le aperture di vagliatura più grandi, come auspicabile quando si desidera una frazione pesante di maggiore granulometria, senza accollarsi un inaccettabile aumento della quantità di materiali leggeri nel prodotto vagliato.
E' compito dell'invenzione creare un vaglio consentente di ridurre automaticamente la frazione di materiali leggeri nel materiale vagliato, e ciò senza un consumo addizionale di energia.
In un vaglio del tipo in questione, il compito viene risolto per il fatto che almeno una parte delle aperture del vaglio è intercettata da diaframmi elastici a lamelle.
Si consegue una fabbricazione semplice dei diaframmi a lamelle, con disposizione corrispondente alla disposizione delle aperture del vaglio da intercettare ed un facile fissaggio dei diaframmi sul vaglio per il fatto che i diaframmi a lamelle sono praticati in una lastra di materiale flessibile. Si ottengono diaframmi con lamelle presentanti una adatta elasticità ottimale affidabile per il fatto che la lastra flessibile consiste in gomma. Si conseguono movimenti affidabili di apertura e chiusura delle lamelle e si evitano lacerazioni in corrispondenza delle estremità esterne delle lamelle per il fatto che le lamelle dei diaframmi sono separate da fessure che si estendono dal centro dei diaframmi sino ai bordi delle aperture del vaglio.
Viene resa possibile una separazione delle parti di piccola pezzatura residue ed inoltre si riduce il peso delle lamelle, e quindi i loro tempi di chiusura, per il fatto che le lamelle dei diaframmi formano una apertura centrale.
Si conseguono brevi tempi di riposizionamento delle lamelle che consentono di mantenere le velocità di vagliatura abituali per il fatto che la lastra flessibile presenta uno spessore tra 6 e 12 mm, preferibilmente di 10 mm, e che l'apertura centrale dei diaframmi a lamelle presenta un diametro compreso tra 30 e 60 mm, preferibilmente di 50 mm. Il grado di elasticità delle lamelle è impostabile vantaggiosamente anche per il fatto che lo spessore del materiale delle lamelle decresce dall'esterno verso il centro dei diaframmi, in modo continuo o scalato.
I vantaggi conseguiti con l'invenzione consistono principalmente nel fatto che la classificazione con aperture variabili automaticamente in funzione del peso dei materiali trattati, vale a dire la classificazione a granulometrie differenziate per i materiali pesanti e per i materiali leggeri, consente di ottenere un materiale inerte con poche e piccole parti di materiali leggeri, cioè un materiale inerte impiegabile direttamente per le applicazioni più remunerative. La classificazione a granulometrie differenziate secondo l'invenzione è conseguibile semplicemente sfruttando l'eiasticità propria delle lamelle elastiche delle aperture a diaframma. Si evita così la nota fase di separazione manuale e si evitano parimenti i noti stadi di separazione per aspirazione o inondamento. I vagli secondo l'invenzione consentono senz' altro di aumentare la granulometria dei materiali pesanti oltre ai valori attualmente conseguibili, senza che ciò comporti una maggiore quantità e dimensione di materiale leggero nel prodotto vagliato.
Un esempio di esecuzione dell'invenzione è illustrato nei disegni e viene descritto più dettagliatamente nel seguito. Nei disegni mostrano:
la figura 1 una sezione longitudinale di principio lungo un vaglio piastriforme secondo l'invenzione;
la figura 2, in scala ingrandita, un dettaglio in pianta sulla lastra flessibile con diaframmi a lamelle; e
le figure da 3 fino a 6, in scala ingrandita, rispettivamente un dettaglio in sezione trasversale secondo la linea III-III di figura 2 durante la fase di vagliatura, figure 3 e 4, e nella posizione di riposo, figure 5 e 6.
Per scopi di maggiore chiarezza, le diverse figure non sono illustrate in scala. In figura 1 con il riferimento 1 si è indicata una lamiera o griglia di vaglio suddivisa nelle zone da 2 a 5. Nelle zone da 2 a 4 sono previste aperture quadrate di grandezza crescente mentre la zona 5 consiste in un settore di lamiera liscio. Ad esempio le aperture 6 della zona 2 presentano una grandezza di 40 x 40 mm, le aperture 7 della zona 3 presentano una grandezza di 70 x 70 mm e le aperture 8 più grandi della zona 4 presentano una dimensione di 150 x 150 mm.
Secondo l' invenzione almeno una parte delle aperture della griglia 1 del vaglio sono intercettate da diaframmi 10 elastici. Nell'esempio illustrato sulla zona 4 munita delle aperture 8 più grandi è fissata, ad esempio incollata, una lastra 9 di materiale flessibile, preferibilmente gomma, ad esempio con inserti. La lastra flessibile potrebbe consistere anche di materiale sintetico elastico come la gomma, di metallo o materiali composti elastici. La lastra 9 presenta i diaframmi 10 a lamelle disposti sopra alle aperture 8. I diaframmi 10 sono formati da lamelle 11 elastiche, separate da fessure 12. Nell' esempio illustrato le fessure 12 si estendono radialmente dal centro verso il bordo delle aperture 8 della griglia 1 sottostante. I diaframmi 10 intercettanti le aperture 8 formano quindi aperture di vagliatura a luce variabile elasticamente in funzione del peso del materiale da vagliare. Nell'esempio illustrato le aperture 8 hanno un lato A di 150 mm. Le lamelle 11 formano un'apertura centrale 13 con un diametro B di 50 mm e presentano uno spessore uniforme di 10 mm. Con un vibrovaglio con questo dimensionamento si sono ottenuti materiali inerti di granulometria massima verso 120 mm e con una trascurabile quantità di materiali leggeri con una granulometria massima verso 70 mm. Con diaframmi aventi un numero diverso di lamelle si sono ottenuti buoni risultati con spessori della lastra 9 di gomma compresi tra 6 e 12 mm. L'elasticità delle lamelle può essere impostata anche con spessori decrescenti delle lamelle dall' esterno verso l'interno, e più precisamente in modo continuo, come illustrato in figura 5, oppure in modo scalato, o a più strati come illustrato in figura 6. La corrente 15 di materiale misto prefrantumato è indicata a tratti e punti ed è addotta mediante un trasportatore 17. Nelle figure 2, 3 e 4 pezzi di materiali da trattare sono indicati con il riferimento 16.
Il vaglio secondo l'invenzione può essere senz'altro realizzato anche quale vaglio a più stadi, oppure quale vaglio rotante, con lamiera forata o griglia in un sol pezzo o a più settori, e con dispositivi di vibrazione a piacere, non illustrati per semplicità.
Il funzionamento del vaglio secondo l'invenzione è come segue Le parti pesanti più piccole, come sabbia, ghiaietto e parti di piccola pezzettatura della corrente 15 di materiale addotto passano subito attraverso le aperture 6 e 7 delle zone 2 e 3. Attraverso queste aperture passano anche le piccole parti o schegge di materiale leggero. In tal modo sulla lastra 9 dei diaframmi 10 giungono le parti pesanti più grosse e le parti leggere di maggiore grandezza, le quali ultime costituiscono la parte prevalente e più disturbante dei materiali leggeri. Con le dimensioni del vaglio indicate, le parti 16 pesanti di granulometria superiore a 70 mm ed inferiore a circa 120 mm (figure 3 e 4), passando su un diaframma 10 spingono verso il basso le lamelle 11 e cadono attraverso il vaglio mentre le parti pesanti più grandi scivolano sui diaframmi ed abbandonano il vaglio secondo la freccia F. Le parti leggere di grandezza superiore a 70 mm, ad esempio un pezzo di materiale sintetico come illustrato in figura 3 con linea intera, presentano un peso insufficiente per spingere verso il basso le lamelle 11 e pertanto scorrono sui diaframmi 10 ed abbandonano il vaglio secondo la freccia F. Nel materiale vagliato ottenuto i materiali pesanti presentano una granuloetria massima di circa 120 mm mentre i materiali leggeri presentano una granulometria massima inferiore, nell'esempio illustrato, a 70 mm. Con aperture a monte inferiori alle aperture delle lamelle saranno le aperture delle lamelle a stabilire la granulometria massima dei materiali leggeri.
L'eliminazione praticamente totale del materiale di granulometria media e piccola nelle zone 2 e 3 a monte dei diaframmi a lamelle 10 fa sì che sui diaframmi a lamelle pervengano soltanto le relativamente poche parti pesanti e le parti leggere di maggiore granulometria, per cui i tempi di riposizionamento delle lamelle elastiche 11 sono senz'altro suffidenti per intercettare rapidamente e mantenere chiuse le aperture sottostanti 8 tra i passaggi di due parti pesanti successive attraverso lo stesso diaframma 10. Eventuali residui di materiale di piccola granulometria passano attraverso le aperture 13 senza provocare l'apertura delle lamelle. Per una separazione sostanzialmente completa dei materiali leggeri in pratica, come indicato in figura 2, si potrebbero anche prevedere diaframmi ciechi 10a, cioè con lamelle Ila intercettanti completamente la luce di vagliatura. Rientra nell'ambito dell' invenzione scegliere a piacere la forma delle aperture centrali 13 dei diaframmi 10 come pure la forma, dimensione e disposizione delle aperture 8 e dei diaframmi 10 nella zona di vagliatura differenziata secondo l'invenzione. Inoltre i diaframmi 10 potrebbero anche consistere in elementi singoli a piastrella o in forma di liste di diaframmi fissabili singolarmente sul vaglio.

Claims (8)

  1. Rivendicazioni 1. Vaglio per la classificazione di materiali di diverso peso specifico, caratterizzato dal fatto che almeno una parte delle aperture (8) del vaglio è intercettata da diaframmi (10) elastici a lamelle (11).
  2. 2. Vaglio, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i diaframmi (10) a lamelle sono praticati in una lastra (9) di materiale flessibile.
  3. 3. Vaglio, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la lastra (9) flessibile consiste in gomma.
  4. 4. Vaglio, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le lamelle (11) dei diaframmi (10) sono separate da fessure (12) che si estendono dal centro dei diaframmi (10) sino ai bordi delle aperture (8) del vaglio.
  5. 5. Vaglio, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le lamelle (12) dei diaframmi (10) formano una apertura (13) centrale.
  6. 6. Vaglio, secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la lastra (9) di gomma presenta uno spessore tra 6 e 12 mm, preferibilmente di 10 mm, e che l'apertura (13) centrale dei diaframmi (10) presenta un diametro compreso tra 30 e 60 mm, preferibilmente di 50 mm.
  7. 7. Vaglio, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che lo spessore del materiale delle lamelle (11) decresce dall'esterno verso il centro dei diaframmi (10) in modo continuo.
  8. 8. Vaglio, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che lo spessore del materiale delle lamelle (11) decresce dall'esterno verso il centro dei diaframmi (10) in modo scalato.
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