IT8922204A1

IT8922204A1 - Dispositivo per il convogliamento di flusso ematico nel corso di operazioni chirurgiche sul fegato.

Info

Publication number: IT8922204A1
Application number: IT1989A22204A
Authority: IT
Inventors: Leonardo Bigi
Original assignee: Dideco Spa
Priority date: 1989-10-31
Filing date: 1989-10-31
Publication date: 1991-05-01
Also published as: JP2972317B2; EP0425963A1; CA2028712A1; AU6562990A; JPH03155850A; IT1236638B; DE9014170U1; AU621009B2; EP0425963B1; DE69009931T2; CA2028712C; IT8922204A0; DE69009931D1

Description

DISPOSITIVO PER IL CONVOGLIAMENTO DI FLUSSO EMATICO NEL CORSO DI OPERAZIONI CHIRURGICHE SUL FEGATO.

RIASSUNTO

Il trovato si riferisce ad un dispositivo per il convo= gliamento di flusso ematico nel corso di operazioni chi= rurgiche sul fegato,caratterizzato dal fatto di comprende= re un primo elemento tubolare con mandrino interno scorre= vole a tenuta atto ad essere inserito nel corpo di un pa= ziente passando attraverso la vena giugulare esterna destra, l'atrio destro del cuore e la vena cava superiore per esse= re collegato con la vena cava inferiore,detto primo elemen= to tubolare essendo dotato,in posizione tale da risultare esterno al corpo del paziente ad inserimento avvenuto,di raccordo con un secondo elemento tubolare atto ad essere collegato alla vena porta,ed essendo inoltre dotato di fo= ri passanti nel tratto di parete destinato ad essere compre= so all'interno dell'atrio del cuore.

DESCRIZIONE

Il trovato riguarda un dispositivo per il convogliamento di flusso ematico nel corso di operazioni chirurgiche sul fegato .

E' noto che le operazioni chirurgiche sul fegato di un paziente,sia quelle che prevedono l?asportazione dello stesso sia quelle nel corso delle quali ? necessario prevedere l'esclusione temporanea del sistema vascolare emati= co,presentano numerosi problemi.

La tecnica che prevede di clampare la vena porta e la vena cava superiore al momento dell'intervento determina la si= tuazione sfavorevole di una marcata ipertensione a livello renale ed intestinale con possibili gravi conseguenze cli= niche .

Per cercare di ovviare a questa situazione si ? provato ad instaurare una circolazione extracorporea ma con metodi ta= li da determinare problemi tecnici e logistici non trascu= rabili.

Un?altra circostanza sfavorevole che si determina nella tecnica nota consiste nel fatto che l'imponente sanguinamen= to che si genera impone al chirurgo ritmi operativi eleva= tissimi e l'adozione dell1autotrasfuzione,con tutti i pro= blemi che ne derivano.

Compito del presente trovato ? quello di realizzare un di= spositivo per il convogliamento di flusso ematico nel cor= so di operazioni chirurgiche sul fegato che consenta di e= liminare qualunque problema clinico al paziente, che per= metta al chirurgo di operare nelle condizioni piu favorevo= li,e che sia dotato della massima semplicit?.

Il compito proposto viene raggiunto da un dispositivo per il convogliamento di flusso ematico nel corso di operazio= ni chirurgiche sul fegato,secondo il trovato,caratterizza= to dal fatto di comprendere un primo elemento tubolare con mandrino interno scorrevole a tenuta atto ad essere inseri= to nel corpo di un paziente passando attraverso la vena giugu lare esterna destra.l'atrio destro del cuore e la vena cava superiore per essere collegato con la vena cava inferiore ,detto primo elemento tubolare essendo dotato, in posizione tale da risultare esterno al corpo del pa= ziente ad inserimento avvenuto,di raccordo con un secondo elemento tubolare atto ad essere collegato alla vena porta, ed essendo inoltre dotato di fori passanti nel tratto di parete destinato ad essere compreso all'interno dell'atrio del cuore.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggior= mente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferi= ta ma non esclusiva del trovato,illustrata a titolo indica^ tivo e non limitativo negli uniti disegni in cui:

-la figura 1 rappresenta una vista del trovato parzialmen= te sezionato;

-la figura 2 rappresenta il trovato nel corso di un'applicazione.

Con riferimento alle suddette figure, ? indicato con 1 il primo elemento tubolare, realizzato con un qualsiasi materiale polimerico con un buon grado di biocompatibilit? come ad esempio poliuretano, dotato all'interno del mandrino scorrevole a tenuta 2 che ? mostra to in figura 1 nella posizione che viene assunta durante l'inserimento dell'elemento 1 nel corpo del paziente,mentre in figura 2 ? mostrato nella posizione assunta durante l'in= tervento chirurgico,come meglio si dir? pi? avanti.

Il detto elemento tubolare 1 ? atto ad essere inserito nel corpo del paziente passando attraverso la vena giugulare esterna destra 3,1'atrio destro del cuore 4 e la vena cava superiore 5?per essere collegato coii la vena cava inferio= re 6 nel corso di operazioni chirurgiche che prevedano la asportazione del fegato che ? appunto interposto tra le dette vene 5 e 6,ovvero la temporanea esclusione del si= sterna vascolare del fegato stesso.

Nel tratto di parete destinato ad essere compreso all?in= terno dell'atrio 4 del cuore,1'elemento 1 ? dotato di fo= ri come 7 passanti che provvedono al ritorno ematico al cuore .

In posizione tale da risultare esterna al corpo del pazien= te quando il primo elemento tubolare 1 ? nella condizione di completo inserimento,? presente sul detto elemento 1 il raccordo 8 con il secondo elemento tubolare 9 che,dopo un percorso esterno al corpo del paziente,? atto ad essere collegato con la vena porta 10.

Particolari costruttivi da rilevare sono costituiti dalla forma rastremata come 1a delle estremit? degli elementi tubolari, e dal fatto che all'interno del raccordo 8 ? ri= spettata la continuit? delle superfici interne delle pare= ti degli elementi stessi,cos? da evitare qualunque trauma al sangue che le lambisce.

Il funzionamento del trovato ? evidente.

Attraverso una incisione nel collo del paziente l'elemento tubolare 1 ? inserito,con il mandrino 2 sporgente dalle punte la nella vena giugulare destra 3 e successivamente nell'atrio destro 4 del cuore e nella vena cava superiore 5 per essere collegato con la vena cava inferiore 6.

Il raccordo 8 ? rimasto esterno al corpo del paziente,e cos? il secondo elemento tubolare 9idopo un certo percor= so esterno,viene pure inserito nel corpo del paziente e collegato alla vena porta 10.

Quando il tutto ? collegato con legatura degli elementi tubolari alle vene,il mandrino 2 viene retratto fino a por= tarlo nella posizione di figura 2,ed in tal modo il ritor= no di sangue venoso sia dal sistema cavale inferiore che da quello portale ? ristabilito anche quando il fegato ? rimosso ,ovvero viene escluso il sistema vascolare dello stesso .

Da quanto descritto risultano evidenti le caratteristiche vantaggiose del trovato che consente,con un dispositivo semplicissimo ,di mantenere flussi ematici elevati dalla vena porta e dalla vena cava inferiore all'atrio destro del cuore mentre il fegato ? escluso dalla circolazione, cos? da salvaguardare clinicamente il paziente,e che inol= tre permette al chirurgo di operare con la massima tran= quillit?.

Il trovato descritto ? suscettibile di numerose modifiche e varianti,tutte rientranti nell'ambito del concetto in= ventivo; inoltre tutti i particolari potranno essere sosti= tuiti con altri elementi tecnicamente equivalenti.

Nella pratica realizzazione del trovato i materiali impie= gati,nonch? le forme e le dimensioni,potranno essere qual= siasi a seconda delle esigenze.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo per il convogliamento di flusso ematico nel corso di operazioni chirurgiche sul fegato,caratterizzato dal fatto di comprendere un primo elemento tubolare con mandrino interno scorrevole a tenuta atto ad essere inse= rito nel corpo di un paziente passando attraverso la vena giugulare esterna destra,11atrio destro del cuore e la ve= na cava superiore per essere collegato con la vena cava inferiore ,detto primo elemento tubolare essendo dotato,in posizione tale da risultare esterno al corpo del paziente ad inserimento avvenuto,di raccordo con un secondo elemen= to tubolare atto ad essere collegato alla vena porta,ed essendo inoltre dotato di fori passanti nel tratto di pa= rete destinato ad essere compreso all'interno dell'atrio del cuore.
2) Dispositivo secondo la riv.1,caratterizzato dal fatto che le estremit? dei due elementi tubolari destinate ad inserirsi nel corpo del paziente sono rastremate per faci= litare l'operazione di inserimento.
3) Dispositivo secondo una o pi? delle riv.precedenti,ca= ratterizzato dal fatto che all'interno del raccordo tra i due elementi tubolari ? rispettata la continuit? delle su= perfici interne delle pareti degli stessi,cos? da evitare qualunque trauma al sangue che le lambisce.
4) Dispositivo per il convogllamento di flusso ematico nel corso di operazioni chirurgiche sul fegato,caratterizzato dal fatto di comprendere una o pi? delle caratteristiche descritte e/o illustrate.